IL CANTIERE MUSICALE n. 38 - Conservatorio Paganini

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2 Coronati da due concerti sinfonici al teatro G. Modena: il 10 ottobre l’orchestra del “Paganini” sarà guidata da Roberto Tolomelli, il 17 ottobre da Roberto Perata Al via i Laboratori autunnali Anche quest’anno prendono forma i consueti laboratori orchestrali e corali del Conservatorio Paganini,concepiti per arricchire l’esperienza formativa degli studenti dei corsi superiori, attraverso un intenso lavoro didattico che avrà il suo esito naturale nei numerosi concerti aperti al pubblico. Per la parte corale, il M° Maurizio Salvi accompagnerà per mano voci e strumentisti in una duplice avventura musicale impegnativa ed ambiziosa: in programma la “Petite messe solennelle” di Rossini e la Messa dell’Incoronazione di Mozart. Per quanto riguarda i due laboratori orchestrali autunnali, da rimarcare che in entrambi i programmi verranno proposte pagine in prima esecuzione assoluta, firmate da due studenti del nostro conservatorio (Alessandro Sartini e Alessandro Cadili Rispi), così come i due solisti coinvolti (il sassofonista Roberto Rebuffello e la pianista Elena Piccione). La prima sessione vedrà nuovamente la presenza a Genova di Roberto Tolomelli, che proporrà – il 10 ottobre alle ore 20.30, al teatro Modena – la “Suita per orchestra d’archi”di Janácek,“Punti di vista”di Sartini, il Concerto per sassofono e archi in mi bemolle maggiore di Glazunov e la Cenerentola, suite n.3 di Prokofiev. La seconda settimana di lavori del laboratorio sarà curata dal M° Roberto Perata. Il quale salirà il podio del teatro Modena il 17 ottobre, per eseguire la Leonore Overture n. 3 di Beethoven, “Sguardi di foresta” di Cadili Rispi, l’Ouverture del balletto Hérodiade di Hindemith ed il Concerto per pianoforte n.1 di Mendelssohn. Con il medesimo programma l’orchestra parteciperà al Festival Musarte 2008 di Besana in Brianza. A Roberto Perata, ligure, già studente ed oggi docente del conservatorio Paganini, abbiamo chiesto una testimonianza sul suo laboratorio: «E’ la prima volta che guido il laboratorio qui a Genova, anche se per molti anni ho tenuto la classe di direzione orchestrale presso l’istituto musicale di Varese, dove ho maturato una certa esperienza coi ragazzi, sia nel repertorio operistico che sinfonico. Il programma genovese ha un filo conduttore extramusicale, gravitando su figure femminili che si confrontano con il potere politico. Un tema agevole in ambito lirico, meno, in ambito sinfonico. Altro ingrediente, un equilibrio che mi piace sempre proporre, tra pagine molto conosciute ed altre che necessitano d’essere valorizzate. Nell’ambito delle partiture assai note (ma non per questo semplici o banali) è l’Ouverture n.3 Leonore di Beethoven, unitamente al Concerto di Mendelssohn. Sempre di Mendelssohn, proporrò una pagina quasi sconosciuta, l’ouverture dall’Antigone. Si tratta delle musiche di scena per la tragedia di Sofocle, dimenticate fino alla fine degli anni ’70. Mi risulta che in Italia siano state seguite una volta sola, di recente, dall’orchestra della Rai. Di rara esecuzione in Italia, anche il balletto Hérodiade di Hindemith. Una pagina del 1944, composta per la compagnia di Martha Graham. È interessante come Hindemith intendeva questo balletto in senso sperimentale: il testo simbolista di Mallarmé non è infatti stato affidato ad una voce cantata. Negli 11 numeri concatenati senza soluzione di continuità, c’è la possibilità di proporre il testo con le voci recitanti (due i personaggi: Erodiade e la nutrice). Ma, su indicazioni del compositore, si può anche omettere la parte recitata, nella scommessa di verificare la traccia delle parole nell’orchestra. È un pezzo essenzialmente sinfonico,dove non si avverte l’origine per la danza. Il periodo è quello in cui Hindemith mette in pratica la teoria dell’attrazione verso poli tonali, in forte controtendenza sia alla Seconda Scuola di Vienna che al Neoclassicismo.Un brano che ha anche un intento didattico, dato che Hindemith scrive sempre magnificamente per archi: nelle sue partiture realizzare le arcate spesso obbliga automaticamente ad un modo di suonare molto impegnato, ad una disciplina rigorosa (non scontata, ad esempio, in una pagina mozartiana). Infine, in programma, un pezzo del giovane autore, studente della classe del M° Giachino, Alessandro Cadili Rispi: un brano in prima esecuzione, al cui interno mi sembra di cogliere una certa ispirazione – o reminiscenza – della timbrica delle orchestre jazz degli anni ’50 (anche se il lavoro è atonale). Un “fuori programma” sarà una pagina dedicata alla memoria del M° Adelchi Amisano:si tratta di una pagina del 1993, commissionata dall’Orchestra di Sanremo,“Arpa Doris”,sottotitolata “Arietta à l’ancienne”...un richiamo al Rossini anziano, da un lato bonario ed ormai lontano dal mondo, dall’altro grande sperimentatore. In uno spirito tale forse lo stesso Amisano si identificava, da un lato rifiutando le arditezze sperimentali degli anni Sessanta e Settanta ed adottando una scrittura apparentemente non problematica, squadrata e semplice.Viceversa realizzando pagine articolate, dense, eleganti». gdm
Il “Paganini” fuori dal “Paganini” Proseguono anche in autunno le trasferte del conservatorio Paganini. Vale ricordare quella che vedrà il complesso degli ottoni (coordinati dal M° Piero Andreoli) ed il coro polifonico diretto da Marco Bettuzzi, il 22 ottobre, esibirsi presso il Nuovo Auditorium del Conservatorio di Mantova, in un programma che spazia tra Mantova e Venezia, tra Cinque e Seicento. L’evento testimonia fra l’altro un circuito virtuoso innescato tra alcuni conservatori, che desiderano incrementare simili esperienze di confronto e scambio d’esperienze didattiche e di produzione artistica. A proposito di felici momenti di incontro, si svolgerà ad Algeri, dal 4 al 10 novembre, il XVI e Rencontre des Écoles de Musique de la Mèditerranée “ECUME”. Tema portante, quest’anno, il patrimonio musicale tradizionale e l’insegnamento. Il conservatorio Paganini parteciperà con un concerto per quartetto di clarinetti e con due masterclass: sul clarinetto basso, a cura di Pier Paolo Fantini, e sul Trallallero, a cura di Pino Laruccia. Prosegue fino al 16 novembre, presso la sala concerti del Conservatorio, il ciclo concertistico dedicato alla produzione pianistica di P. I. Ciaikovskij. Nel corso di sette venerdì, il pianista Franco Trabucco propone l’intero corpus compositivo per tastiera del grande autore russo, coadiuvato da altrettante prolusioni a cura di Giorgio De Martino. Inoltre il M° Trabucco terrà una master-class,dal 22 al 26 ottobre 2007 su “L’opera pianistica di Schumann, Ciaikovskij e Liszt” (orario 10-13 e 14-17; iscrizione gratuita per gli studenti del Conservatorio; € 50,00 per gli esterni. Riconoscimento di 3 CFA per l’a.a. 2007/2008). Il progetto (già sperimentato a Cagliari ed a Marsiglia), nasce dall’esigenza di portare a conoscenza del pubblico un aspetto particolare ma fondamentale dell’esperienza artistica del compositore russo:dalle pagine giovanili sino ai Dix-huit Morceaux op.72 (paralleli alla “Patetica”) si può cogliere, trasposto sulla tastiera, lo sviluppo del linguaggio, le assimilazioni e l’originalità del musicista. Percorrendo l’intero iter creativo dell’autore, i brani per pianoforte solo (siano i piccoli acquerelli salottieri, i “fogli d’album”, o pagine estremamente impegnative quali le Sonate) rappresentano un affondo appassionante nel pathos diretto e nel caratteristico linguaggio di Ciaikovskij,tra romanticismo dell’area germanica e lirismo slavo, tra culto della bellezza e dell’osservanza formale, virtuosismi ed esotismi, e travolgente forza espressiva. Pagine che vengono anche ad assolvere la funzione di binario ilCMN°7 2007 Borse di studio 2007/2008 Collaborazioni da parte degli studenti per lo svolgimento di attività di supporto alla didattica, alla produzione artistica e ai servizi di biblioteca È stato indetto il concorso per il conferimento di 11 collaborazioni a tempo parziale per lo svolgimento di attività di supporto alla didattica, alle attività orchestrali e ai servizi di biblioteca. Il bando completo per l’anno accademico 2007/2008 è scaricabile sul sito www.conservatoriopaganini.org. Si è ancora in tempo utile (termine ultimo per la domanda, 20 ottobre 2007) per accedere alle domande per:n° 2 Collaborazioni connesse ai servizi resi nella Biblioteca – n. 150 ore; n° 6 Collaborazioni per la figura di pianista accompagnatore – n. 150 ore; n° 1 Collaborazione di supporto all’attività artistica – n. 100 ore; n° 1 Collaborazione di supporto all’attività di ricerca – n. 150 ore. Interpretata da Franco Trabucco L’Opera Omnia Pianistica di Ciaikovskij al Conservatorio preferenziale e dettagliato, per analizzare cronologicamente la sua evoluzione artistica ed umana. Infatti il pianoforte fu invece per Ciaikovskij banco di prova e insieme testimonianza viva dello sviluppo del suo linguaggio, fitto di influenze (da Schumann a Liszt, da Balakirev a Rubinstein) e di elementi di originalità,alla luce dei quali diventa più interessante anche l’analisi delle grandi - e ben più note - produzioni sinfoniche e di balletto. Questo il calendario dei concerti nei mesi di ottobre e novembre (ore 20.45): venerdì 5, 12 e 19 ottobre, venerdì 9 e 16 novembre. Primo musicista italiano ad affrontare, fin dagli anni ’90, l’intero repertorio pianistico dell’autore della “Patetica”, il genovese Franco Trabucco alterna l’attività didattica (docente di Conservatorio) a quella di concertista, sia in veste di pianista che di organista gdm 3
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