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1 Alle origini dell'arte La Preistoria - Didatticarte

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Percorso<br />

nell’arte Le incisioni rupestri della Valle Camonica<br />

I Camuni e le loro tecniche di incisione<br />

I Camuni erano stanziati nella Valle Camonica, a nord di Brescia.<br />

Di essi ci sono rimaste molte incisioni sulle rocce, concentrate<br />

nella bassa valle presso Boario Terme e nella media<br />

valle presso Capodiponte: territori ricchi di rocce arenarie, ben<br />

levigate dai ghiacciai.<br />

Le incisioni venivano realizzate percuotendo la superficie con<br />

frammenti di quarzo appuntiti (tecnica detta, appunto, martellina).<br />

Una volta tracciato il contorno della figura con picchettature<br />

più profonde, questa veniva riempita con numerosi<br />

punti ravvicinati.<br />

Il graffito, invece, consiste nel graffiare la roccia con uno strumento<br />

appuntito (metallo o pietra). Ne derivano immagini filiformi,<br />

con una sezione incisa a V (solco continuo). Le figure venivano<br />

forse dipinte con ocra rossa, in qualche caso rinvenuta<br />

presso le rocce.<br />

Le incisioni: i soggetti e gli stili<br />

Le 300000 figure identificate della Valle Camonica rappresentano<br />

il più grande complesso di arte rupestre in Europa.<br />

Sono state eseguite nell’arco di quasi ottomila anni, dal Mesolitico<br />

alla conquista romana.<br />

I soggetti sono molto vari: uomini, animali, case, simboli. Gli<br />

artefici erano spinti da motivazioni religiose, forse legate a cerimonie<br />

magiche e propiziatorie, o forse al racconto di miti.<br />

Non viene rispettata una scala di rappresentazione: infatti, figure<br />

di pochi centimetri possono affiancarsi ad altre che raggiungono<br />

gli 80-90 centimetri di altezza.<br />

Sono stati definiti da Emmanuel Anati quattro diversi stili:<br />

Gli stili I e II vengono datati al Neolitico (V-IV millennio a.C.). Le<br />

figurazioni più antiche rappresentano cervi e alci, resi con tratti<br />

essenziali. Abbondano figure umane in atteggiamento di preghiera,<br />

per lo più collegate a simboli come cerchi con un punto<br />

al centro, forse rappresentazioni del Sole. Dapprima le immagini<br />

sono semplicemente affiancate, poi le scene si fanno<br />

più complesse e nelle figure compaiono dettagli anatomici.<br />

Al periodo III sembrano riferirsi produzioni delle Età del rame e<br />

del bronzo (3400-1200 a.C.). Alcune incisioni si trovano in piccole<br />

rocce vagamente antropomorfe; per questo motivo, la<br />

prima fase di questa produzione è stata associata alle statuestele,<br />

che si diffondono, in quel periodo, in molte regioni europee.<br />

Si raffigurano armi (asce, alabarde, pugnali a lama triangolare),<br />

animali, motivi solari, carri ed aratri, simboli astratti.<br />

<strong>La</strong> figura umana ha un ruolo importante e viene collegata a simboli<br />

divini o di potere, come le corone raggiate. L’accresciuta<br />

presenza di armi nell’Età del bronzo potrebbe essere riferita allo<br />

sfruttamento delle risorse minerarie della valle, la cui ricchezza<br />

necessitava di protezione da parte di un gruppo armato.<br />

Il IV stile è riferito all’Età del ferro. Allo schematismo simbolico<br />

si sostituiscono la narrazione e la descrizione; forme stilizzate<br />

convivono con altre più naturalistiche e capaci di rappresentare<br />

il movimento.<br />

Sono frequenti le scene di caccia al cervo, lavori agricoli o artigianali,<br />

cerimonie religiose, scene con guerrieri in combattimento,<br />

in lotta rituale o in sfilata.<br />

Sopra: Fig. 1.9<br />

Repertorio delle figurazioni rupestri graffite della Valle Camonica.<br />

A lato: Fig. 1.10<br />

Scena di caccia al cervo e al camoscio e probabile scena di lotta<br />

rituale, Età Neolitica. Seradina, Valle Camonica, roccia n. 12.<br />

© Istituto Italiano Edizione Atlas<br />

PARTE 1 CAP. 1 - L’arte della <strong>Preistoria</strong><br />

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