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86206_VR Pubblica_Estate_OP 8-06-2009 11:04 Pagina 4 4 Estate 2009 Verona Pubblica Cose da sapere su Il presidente Agsm Gian Paolo Sardos Alb termovalorizzatore e fornisce tutte le infor e m PERCHE’ L’IMPIANTO Ogni anno il Comune di Verona produce circa 100 mila tonnellate di rifiuti. Altre 150 mila tonnellate sono prodotte dalla Provincia. Ca’ del Bue è stato deciso dal Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani, in accordo con il Piano Provinciale. Il Comune di Verona e Agsm sono vincolati da questi due strumenti di pianificazione. Qualsiasi altra scelta alternativa alla termovalorizzazione poteva essere adottata unicamente dalla Regione che avrebbe dovuto rivedere il suo Piano. La Regione Veneto ha richiesto a Agsm di utilizzare le migliori tecnologie disponibili privilegiando “affidabilità, versatilità nel trattamento dei rifiuti e contenimento dei costi”. NESSUN PERICOLO PER LA SALUTE I moderni termovalorizzatori realizzati con le migliori tecnologie disponibili, non sono una minaccia per l’ambiente e la salute. Lo confermano autorevoli istituzioni tra cui: - Associazione Italiana di Epidemiologia - Organizzazione Mondiale della Sanità - Ministero dell’Ambiente tedesco Non vi è alcuna correlazione tra un termovalorizzatore e i tumori. Concordano: Umberto Veronesi, Direttore Scientifico dell’IEO di Milano, Francesco Cognetti, ex Presidente AIOM e Responsabile Oncologia Medica IRCCS Regina Elena di Roma, Umberto Tirelli, Primario del Centro di Riferimento Oncologico di Aviano, Massimo Federico, Direttore del Centro Registro Tumori di Modena. Quanto alle polveri ultrafini, meglio note come “nanopolveri”, il Rapporto “Ambiente Italia 2009” ribadisce che “le conoscenze disponibili sono scarse e frammentarie” e risulta quindi “difficile attribuire maggiore responsabilità a un impianto piuttosto che a un altro, come è stato fatto recentemente COSA FANNO NEL MONDO Vienna, Montecarlo, Barcellona, Londra, Berlino, Copenaghen, Osaka e da ultimo Acerra, usano impianti analoghi a quello di Ca’ del Bue. E non è un caso se le due maggiori aziende costruttrici tra il 2005 e il 2009 hanno ricevuto ordinazioni per 62 nuovi impianti di termovalorizzazione, di cui 36 in Europa. TERMOVALORIZZAZIONE E SALUTE con gli inceneritori”. Fra breve verranno diffusi i risultati di uno studio promosso fra gli altri da Federambiente, condotto dal Laboratorio Energia e Ambiente Piacenza, Consorzio partecipato dal Politecnico di Milano.
86206_VR Pubblica_Estate_OP 8-06-2009 11:04 Pagina 5 Verona Pubblica Estate 2009 5 u Ca’ del Bue b ertini spiega le caratteristiche del r mazioni sul suo funzionamento TRASPARENZA E CONDIVISIONE Per garantire la trasparenza è stata nominata una Commissione composta da Regione, Provincia, Comune di Verona, Agsm, Amia e un esperto nominato unitariamente dai Sindaci Avesani (San Martino Buon Albergo), Lorenzoni (Zevio), Zerman (San Giovanni Lupatoto). Un’iniziativa unica in Italia per fornire tutte le informazioni e coinvolgere i cittadini. I tre sindaci di San Giovanni, Zevio e San Martino sono stati costantemente informati e aggiornati sulle tecnologie “consolidate e validate” per rendere l’impianto efficiente, affidabilile e flessibilile, nonchè sulle possibili alternative quali il trattamento a freddo. IL TRATTAMENTO A FREDDO NON E’ ATTUABILE Il trattamento a freddo non è una valida alternativa perchè da questo tipo di impianti fuoriescono materiali che non sono riciclabili e devono comunque essere avviati a termovalorizzazione se possiedono potere calorifico o smaltiti in discarica, una metodologia altamente inquinante e a rischio per l’ambiente, che è ormai di fatto vietata dall’Unione Europea. Nel 2008 è stato comunque visionato un impianto sperimentale di “trattamento a freddo” a Tel Aviv. E’ emerso che questo tipo di impianto non avrebbe fornito sufficienti garanzie nè un processo efficacie al fine dello smaltimento dei rifiuti. La Regione Veneto, dal 2010, non prevede più la realizzazione di GARANZIA SUI CONTROLLI L’Istituto Superiore di Sanità, il più autorevole organismo italiano per le materie igienico-sanitarie, sarà coinvolto in tutti i controlli su Ca’ del Bue oltre alle altre “fonti” di emissioni (traffico veicolare, industrie, riscaldamento domestico, ecc.). Previste anche informazioni in diretta per tutti i cittadini sul funzionamento e le emissioni. Gian Paolo Sardos Albertini TECNOLOGIA AFFIDABILE La Commissione, d’intesa con il Ministero dell’Ambiente e l’Unione Europea, ha indicato il forno a griglia la scelta più idonea e affidabile. Chi vuol saperne di più può leggere il decreto del 29/01/2007. E’ bene ricordare che i nuovi termovalorizzatori sono dotati di sistemi di abbattimento per contenere le emissione molto al di sotto dei limiti stabiliti dalle leggi più severe. discariche per i rifiuti organici. L’obiettivo è di arrivare al 65% di raccolta differenziata entro il 2012, costruendo nuovi impianti di recupero e portando poi a combustione la parte non più riciclabile dei rifiuti. Una strategia che viene condivisa ormai anche dalle principali associazioni ambientaliste italiane. Chi è favorevole al trattamento a freddo cita spesso l’impianto di Vedelago in provincia di Treviso. Si tratta di situazioni del tutto diverse. A Ca’ del Bue verranno smaltiti nei forni a griglia i rifiuti urbani misti, dopo essere stata effettuata a monte la raccolta differenziata. A Vedelago ci si limita al recupero dei materiali provenienti dalla raccolta differenziata.
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