La mummificazione - Stranescuole.it

Una nuova vita oltre la morte
Gli Egizi credevano che Osiride, dio della vegetazione e della
rinascita, dopo la morte aveva continuato a vivere nell’aldilà. Per
iniziare una nuova vita, però, la sua sposa Iside aveva dovuto
rimettere insieme le parti del suo corpo, in modo che lo spirito poteva
avere ancora la sua dimora.
Secondo la religione Egizia anche per gli uomini dopo la morte
cominciava una seconda vita. Gli Egizi credevano, infatti, che alcuni
dèi egizi prendevano il defunto e lo portavano con una barchetta al di
là di un fiume, nel regno dei morti. Era, pertanto, molto importante
che il corpo dei defunti rimanesse intatto, cioè uguale a come era da
vivo. Per questo motivo essi si dedicavano alla preparazione del corpo
del defunto attraverso il procedimento della mummificazione.
Ecco cosa era la mummificazione e come si faceva:
Poi il corpo veniva coperto di
sostanze a base di sale e oli
profumati.
Il cervello e tutte le parti interne
del corpo, tranne il cuore, venivano
tolte e conservate in vasi chiamati
canopi.

Dopo settanta giorni i
mummificatori lavavano e
fasciavano il corpo dalla testa ai
piedi con lunghissime bende di lino:
la mummia era pronta.
Inoltre coprivano il volto con una maschera d’oro o di legno dipinto,
che somigliava al volto reale del
defunto, in modo che nell’aldilà
gli dèi potevano riconoscerlo; e
mettevano alla mummia gioielli e
amuleti per proteggerla dagli
spiriti malvagi.
Il corpo mummificato adesso
poteva essere sepolto. La
mummia veniva messa in uno o più sarcofagi. Il sarcofago è una
cassa di legno di forma umana. Sul sarcofago venivano dipinti il volto
e il vestito del defunto. Questi sarcofagi venivano poi inseriti in un
grande sarcofago di pietra.
La cassa veniva infine messa nella tomba (piramide). Per rendere
più belle le camere dove veniva sepolta la mummia, gli artigiani le
decoravano con pitture, sculture, incisioni sulla pietra, e preghiere
che accompagnavano il defunto nell’altra vita.
Gli Egizi mettevano vicino alla mummia gli oggetti più importanti
che il defunto aveva avuto nella vita: gioielli, vestiti, arredi, cibi,
suppellettili; ma anche attrezzi e statuette che riproducevano servi in
miniatura, nel caso Osiride richiedeva al defunto di svolgere qualche
attività. Quindi la tomba veniva sigillata con cura.
Solamente i faraoni e le persone più ricche potevano essere
mummificate.