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TESTO SEMPLIFICATO ILLUSTRATO<br />
PER LA SCUOLA PRIMARIA
Per parlare della <strong>civiltà</strong> che si sviluppò nell’antico Eg<strong>it</strong>to usiamo la<br />
parola “Egiziano” o “Egizio”?<br />
Quando parliamo dello stato moderno e dei suoi ab<strong>it</strong>anti diciamo<br />
“<strong>egizia</strong>no/<strong>egizia</strong>na”. Quando invece parliamo dell’antico Impero, dei<br />
suoi ab<strong>it</strong>anti e della sua <strong>civiltà</strong> diciamo “Egizio/Egizia”.<br />
Circa 5000 anni fa alcune popolazioni si sono fermate a vivere<br />
lungo il fiume Nilo.<br />
Questo fiume è il più lungo del mondo,<br />
attraversa tutto l’Eg<strong>it</strong>to e sfocia, cioè si<br />
butta, nel Mar Med<strong>it</strong>erraneo con una<br />
grandissima foce a delta (cioè non in modo<br />
diretto, ma come se fosse un ventaglio fatto<br />
da tanti piccoli fiumi).<br />
Gli antichi Egizi chiamavano i terr<strong>it</strong>ori<br />
vicini al delta Basso Eg<strong>it</strong>to e il resto del<br />
corso del fiume Alto Eg<strong>it</strong>to.<br />
L’acqua del Nilo era abbondante e i terreni<br />
erano fertili. Per questo motivo gli Egizi<br />
hanno iniziato a coltivare la terra e hanno<br />
costru<strong>it</strong>o le loro c<strong>it</strong>tà e i loro villaggi lungo le rive del fiume: qui si è<br />
sviluppata la <strong>civiltà</strong> <strong>egizia</strong>.<br />
Spesso le c<strong>it</strong>tà erano in lotta tra loro perché volevano avere il potere<br />
delle acque del fiume, ma verso il 3000 a.C. un re dell’Alto Eg<strong>it</strong>to,<br />
Menes, unì i due regni e formò un unico regno, guidato da un re<br />
chiamato faraone.
<strong>La</strong> v<strong>it</strong>a degli Egizi si svolgeva lungo il Nilo: essi coltivavano le terre<br />
vicine alle rive del fiume e vivevano soprattutto di agricoltura.<br />
L’agricoltura dipendeva dalle piene del fiume, cioè dall’abbondanza<br />
di acqua, dell’estate.<br />
Da luglio a ottobre infatti pioveva tantissimo, il livello del fiume<br />
aumentava e straripava, cioè usciva dagli argini. Le acque coprivano<br />
completamente i terreni vicini e vi depos<strong>it</strong>avano il limo. Il limo era un<br />
fango scuro che rendeva la terra molto fertile.<br />
Quando le acque si r<strong>it</strong>iravano, cioè tornavano nel fiume, e in parte<br />
erano assorb<strong>it</strong>e dal terreno, i contadini potevano seminare e ottenere<br />
poi un ricco raccolto di grano, orzo e legumi.<br />
Gli Egizi costruirono canali, dighe e bacini per sfruttare al meglio le<br />
piene del fiume e irrigare i terreni quando non pioveva più. <strong>La</strong> diga era<br />
un grande muro che fermava il corso dell’acqua e faceva cambiare il<br />
suo percorso o lo interrompeva. Il bacino era un lago costru<strong>it</strong>o per<br />
raccogliere l’acqua del fiume. I canali, invece, trasportavano le acque<br />
del fiume verso le zone più secche.<br />
Il fiume forniva pesce in abbondanza e nelle zone del delta gli Egizi<br />
potevano anche andare a caccia di animali acquatici e di uccelli. Gli<br />
Egizi, inoltre, navigavano sul fiume per spostarsi e per trasportare le<br />
merci e i prodotti da commercializzare.<br />
Gli Egizi adoravano il fiume come un dio, chiamato Hapi e vedevano<br />
le improvvise e benefiche piene del Nilo come un magico dono.
Possiamo immaginare la società Egizia come una piramide.<br />
Al vertice c’è solo un uomo, il faraone, che è come un re.<br />
Alla base c’è una folla immensa, quella dei più poveri: i contadini e<br />
gli schiavi.<br />
Il faraone era la persona che comandava.<br />
Poi c’erano i sacerdoti e i nobili,<br />
gli scribi (persone che sapevano scrivere)<br />
e i soldati.<br />
Seguiva il popolo,<br />
formato da artigiani e mercanti,<br />
poi i contadini,<br />
e per ultimi, gli schiavi.
Gli Egizi credevano che i morti continuavano a vivere in un altro<br />
mondo, ma solo se il loro corpo veniva conservato.<br />
Grazie alle conoscenze di medicina, gli Egizi imbalsamavano i<br />
morti, li ungevano con delle sostanze particolari e li fasciavano con<br />
delle bende.<br />
I corpi imbalsamati, le mummie, venivano sepolti in grandissime<br />
tombe, chiamate piramidi. Nelle piramidi seppellivano i faraoni.<br />
Gli obelischi erano delle colonne<br />
colorate con disegni che ricordavano<br />
le imprese dei faraoni.<br />
Altri monumenti importanti degli<br />
Egizi erano la sfinge, una statua<br />
gigantesca con il volto di donna e<br />
il corpo di leone, e gli obelischi.
Gli Egizi erano un popolo molto religioso.<br />
Gli Egizi erano pol<strong>it</strong>eisti, cioè adoravano molte divin<strong>it</strong>à: il Nilo, la<br />
terra, il cielo, il sole e tanti animali.<br />
I gatti, ad esempio, erano sacri perché uccidevano i topi e altri<br />
animali che potevano mangiare il grano<br />
conservato nei magazzini; ed esisteva una<br />
divin<strong>it</strong>à, Bastet, raffigurata come una<br />
donna con la testa di gatto.<br />
Oltre a questi dèi-animali, vi erano altre<br />
divin<strong>it</strong>à: le più importanti erano Amon-Ra,<br />
dio del sole, del giorno e della luce, e<br />
Osiride, dio dell’oltretomba e della fertil<strong>it</strong>à<br />
della terra.<br />
Il faraone era considerato e adorato come un dio in terra.<br />
Le case degli dèi erano i templi ed erano custod<strong>it</strong>i dai sacerdoti. Gli<br />
Egizi portavano nei templi offerte di ogni tipo, perché pensavano che<br />
se non rispettavano gli dèi, essi si vendicavano con inondazioni o<br />
mancanza di pioggia, malattie o morte.
Gli Egizi scrivevano. <strong>La</strong> scr<strong>it</strong>tura degli Egizi si chiama scr<strong>it</strong>tura<br />
geroglifica, che significa “lettere sacre incise”.<br />
I geroglifici sono piccoli disegni che rappresentano persone, oggetti,<br />
animali, piante o parti del corpo umano.<br />
I geroglifici erano usati soprattutto per<br />
scrivere testi sacri e preghiere e si trovano<br />
scolp<strong>it</strong>i o dipinti a colori vivaci sui muri dei<br />
monumenti e delle tombe e sulle statue, ma<br />
sono stati scr<strong>it</strong>ti anche<br />
su fogli di papiro, una<br />
pianta che cresceva lungo le rive del Nilo. Per<br />
scrivere sui papiri gli scribi usavano l’inchiostro.<br />
Per fare l’inchiostro bagnavano il pennello con<br />
l’acqua e poi passavano il pennello bagnato su<br />
tavolette di polvere nera o colorata, come quando<br />
si dipinge ad acquerello.<br />
Gli Egizi scrivevano anche su cocci, cioè pezzi di<br />
terracotta, pietre, cuoio, avorio, tela, legno e<br />
metallo.<br />
Oltre che nella scr<strong>it</strong>tura, gli Egizi furono molto abili, cioè capaci,<br />
nella costruzione di argini, canali e dighe per sfruttare i vantaggi del<br />
fiume Nilo come via di comunicazione. Si dedicarono a migliorare le<br />
tecniche per la coltivazione dei campi e gli artigiani sapevano<br />
produrre gli oggetti di uso quotidiano, come i vasi, le stoviglie, le<br />
stoffe, gli indumenti, cioè gli ab<strong>it</strong>i, le calzature, i letti, le sedie e le<br />
poltrone, ma anche oggetti di lusso, come i gioielli.<br />
Gli Egizi erano anche commercianti molto bravi e conoscevano<br />
varie scienze, in particolare la geometria, l’astronomia e la medicina.<br />
Gli Egizi usavano la geometria per misurare i confini dei campi<br />
dopo le piene del Nilo. Gli astronomi stabilivano le stagioni e<br />
controllavano il raccolto e inventarono anche un calendario molto<br />
simile al nostro, con 360 giorni e 3 stagioni. <strong>La</strong> pratica<br />
dell’imbalsamazione, invece, perfezionò la conoscenza del corpo<br />
umano e contribuì allo sviluppo della medicina.<br />
Inoltre gli Egizi furono degli abili inventori: lavorarono per primi la<br />
pasta di vetro, inventarono la bilancia, crearono la clessidra per<br />
misurare il tempo e usarono per primi il filo a piombo, uno strumento<br />
che permette di verificare se un muro è dr<strong>it</strong>to.