Vedi itinerario 1 - Istituto del Nastro Azzurro
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ITINERARIO DELLE VALLI<br />
A. H. UDINE<br />
B. CIVIDALE<br />
C. CASTELMONTE<br />
D. STREGNA<br />
E. KOLOVRAT<br />
F. TOLMINO<br />
G. CAPORETTO<br />
A<br />
via Barcis, 4 – 33100 UDINE<br />
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A. - H. UDINE<br />
• Visitando il caratteristico centro storico di impronta medievale di Udine, possiamo ammirare:<br />
il Castello rinascimentale, edificato nel 1517 sui resti di un antico edificio difensivo, oggi ospita alcuni<br />
dei più importanti musei cittadini, come i Musei Civici, il Museo Archeologico, la Pinacoteca ed una<br />
fornitissima Biblioteca;<br />
• il Duomo, edificato nel XIV secolo ma<br />
più volte rimaneggiato, è celebre perchè è<br />
interamente decorato con gli affreschi<br />
realizzati da Giovanbattista Tiepolo, un<br />
famoso artista <strong>del</strong> XVIII secolo;<br />
• la centrale Piazza <strong>del</strong>la Libertà, che è<br />
annoverata tra le più belle in Italia, è<br />
adornata da splendidi edifici e dalla<br />
cosiddetta Loggia di San Giovanni, un<br />
arioso edificio <strong>del</strong> XVI secolo che è<br />
sormontato da un’alta torre e che ospita al<br />
suo interno la Chiesa di san Giovanni,<br />
ricca di opere d’arte di maestri friulani;<br />
• la Chiesa di Santa Maria di Castello, di<br />
antica fondazione, che ancora oggi<br />
presenta la facciata ed il campanile aggiunti in epoca rinascimentale;<br />
• il Palazzo Vescovile, edificato per ospitare il Vescovo di Udine e decorato anch’esso dal Tiepolo, è<br />
oggi sede <strong>del</strong> Museo diocesano d’arte sacra.<br />
B. CIVIDALE:<br />
• Passeggiando nel cuore <strong>del</strong>la cittadina, è possibile scoprire ed ammirare veri e propri gioielli <strong>del</strong>l'arte<br />
e <strong>del</strong>l'archeologia.<br />
• Tra i monumenti principali di Cividale <strong>del</strong><br />
Friuli ricordiamo:<br />
• il Tempietto Longobardo, edificato nei secoli<br />
VIII-IX d.C., è uno dei capolavori <strong>del</strong>l'arte<br />
longobarda e che conserva al suo interno<br />
importantissime opere d'arte, tra cui la<br />
bellissima decorazione a stucco rappresentante<br />
Sei Sante;<br />
• il Duomo di santa Maria Assunta, eretto nel<br />
XVI secolo sui resti di un preesistente edificio<br />
religioso, che vanta tra i suoi tesori due pale<br />
d'altare di Palma il Giovane (XVI secolo) e la<br />
famosa Pala d'argento di Pellegrino II, capolavoro <strong>del</strong>l'oreficeria medievale;<br />
• il Museo Cristiano, attiguo al Duomo, in cui è possibile ammirare opere come l'Altare <strong>del</strong> duca<br />
Rachis, un unico blocca di pietra d'Istria interamente scolpito in epoca longobarda;<br />
• l'Ipogeo Celtico, interamente scavato nel sottosuolo, di cui però si ignora la funzione originaria;<br />
• il Ponte <strong>del</strong> Diavolo, simbolo <strong>del</strong>la città, che la tradizione vuole sia stato costruito in una sola notte dal<br />
Diavolo, il quale aveva fatto un patto con i cividalesi.<br />
via Barcis, 4 – 33100 UDINE<br />
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C. CASTELMONTE:<br />
Le sue origini si collocano nel Cristianesimo primitivo.<br />
Secondo quanto riporta una tradizione attendibile, il<br />
luogo dove sorge il Santuario, per la sua posizione<br />
dominante tra le vallate <strong>del</strong> Natisone e <strong>del</strong>lo Judrio,<br />
era sede di una guarnigione romana a difesa <strong>del</strong>la<br />
città di Forum Iulii (oggi Cividale <strong>del</strong> Friuli Friuli) dalle<br />
invasioni barbariche iniziate nel V secolo. Si<br />
suppone che, in un primo momento, il luogo sacro<br />
consistesse in un piccolo sacello scavato nella roccia<br />
e dedicato alla Madonna ed a San Michele Arcangelo Arcangelo.<br />
D. STREGNA<br />
E. KOLOVRAT:<br />
La cresta <strong>del</strong> Kolovrat è una zona di passaggio <strong>del</strong>l`Alto Isonzo che si trova in Slovenia alla Slavia Veneta<br />
che si trova in Italia. Il museo all`aperto si trova sulla cresta <strong>del</strong> Kolovrat in una zona molto panoramica.<br />
Durante la prima guerra mondiale l`esercito italiano vi costruì l`ampio<br />
sistema <strong>del</strong>la<br />
sua terza linea di difesa, denominata “linea d`armata<br />
.<br />
Fu schierato un imponente apparato di artiglieria, compresi<br />
mortai per il tiro di gas asfissianti, contro i quali le truppe<br />
italiane erano largamente impreparate. La strategia<br />
militareadottata fu innovativa. Invece di puntare alle<br />
postazioni fortificate te sulle cime <strong>del</strong>le montagne,<br />
l’offensiva di Caporetto voleva ottenere lo<br />
sfondamento a fondovalle (Talstoß) con il<br />
conseguente accerchiamento e resa <strong>del</strong>le posizioni<br />
sopraelevate. Il dinamismo <strong>del</strong>l’azione militare (ad<br />
esempio quella di Rommel sul Kolovrat Kolovrat) soprese poi le<br />
truppe italiane. Queste ultime vennero a sapere, con<br />
azioni di spionaggio, <strong>del</strong>l’imminenza di una offensiva, ma<br />
non ne furono avvantaggiate. Anzi, i cambiamenti di<br />
schieramento, gli avvicendamenti di reparto e i potenziamenti<br />
<strong>del</strong><br />
trinceramento to effettuati all’ultimo minuto crearono ancora più confusione.<br />
Quando scattò<br />
l’offensiva molti reparti si erano appena dislocati, alcuni erano ancora in viaggio.<br />
Al mattino partì l’offensiva <strong>del</strong>la fanteria, inarrestabile nonostante la resistenza, a volte strenua, <strong>del</strong>le truppe<br />
italiane. Il 25 ottobre cadevano le posizioni sul Kolovrat, il 26 quelle sul Matajur e a Stupizza/Štupca; il 27<br />
quelle sulla dorsale <strong>del</strong><br />
Craguenza/Kraguojnca e Joanaz/Ivanac.<br />
La via <strong>del</strong>la pianura friulana e poi di quella veneta fino al Piave era spalancata.<br />
VISITE GUIDATE:<br />
L`Ente Fondazione Le vie <strong>del</strong>la pace nell'Alto Isonzo organizza visite guidate lungo il Sentiero <strong>del</strong>la pace, i<br />
musei all'aperto ed altri scenari <strong>del</strong> fronte isontino.<br />
Curatore / Informazioni:<br />
Fondazione le vie <strong>del</strong>la ella pace <strong>del</strong>l´Alto Isonzo - Caporetto<br />
Telefono : ++386 5 389 01 66<br />
Fax : ++386 5 389 01 68<br />
E-mail : fundacija.potimiru@siol.net - Sito internet : www.potimiruvposocju.si<br />
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F. TOLMINO:<br />
• Paese <strong>del</strong>la media valle <strong>del</strong> fiume Isonzo posto su un'ampia conca, a 201 m s.l.m., sul più elevato di una<br />
serie di terrazzi che scendono verso il fiume, presso le ultime propaggini <strong>del</strong> Monte Nero. Dal centro<br />
<strong>del</strong>l'abitato vecchio, si diramano verso nord le vvie<br />
ie con i quartieri moderni. Tolmino è situata in un punto<br />
strategico, essendo posta in prossimità <strong>del</strong>la confluenza <strong>del</strong> fiume Idria con l’Isonzo (mentre qualche<br />
km più a est vi è la confluenza <strong>del</strong>la valle <strong>del</strong>la Baccia con quella <strong>del</strong>l’Idria). A pochi chilome chilometri dal<br />
paese vi è la cosiddetta “Grotta Grotta di Dante Dante”,<br />
formata da una angusta galleria che termina<br />
in una sala circolare, dove la tradizione<br />
vuole che vi abbia soggiornato Dante<br />
Alighieri.<br />
• Alle ore 2 <strong>del</strong> 24 ottobre 1917 inizio’ un<br />
violento fuoco di artiglierie austro austro-tedesche<br />
da Plezzo a Tolmino, sulla fronte Isontina Isontina.<br />
Verso le 6 <strong>del</strong> mattino il fuoco si concentro’<br />
sulle prime linee <strong>del</strong> IV e XXVII XVII corpo<br />
<strong>del</strong>la Seconda Armata italiana. I soldati<br />
fuggirono, cercando riparo nelle caverne<br />
naturali o nelle gallerie precedentemente<br />
4<br />
scavate nelle alture sulla sinistra<br />
<strong>del</strong>l’Isonzo. Ben presto la linea di difesa<br />
<strong>del</strong>la Seconda Armata venne sfondata a<br />
sinistra e al centro, , proprio in corrispondenza degli schieramenti dei due corpi d’Armata suddetti.<br />
Dopo numerose indecisioni, cambiamenti di rotta e, in generale, un clima di totale confusione, Cadorna<br />
decise la ritirata generale, , che si concluse, con moltissime perdite, il 9 novembre sulla linea <strong>del</strong> Piave.<br />
G. CAPORETTO:<br />
1: Museo di Caporetto (Kobariski muzej)<br />
2: Ossario Italiano sul Gradic<br />
3: Tonocov Grad<br />
4: Ponte sospeso (Brv cez Soco)<br />
5: Cascate <strong>del</strong> Kozjak (Slap Kozjak)<br />
6: Osservatorio militare - Linea difensiva italiana<br />
7: Ponte di Napoleone (Napoleonov Most)<br />
• Il giro, come mostrato nella mappa, ha inizio al museo di<br />
Caporetto (Kobariski Muzej), ), aperto tutti i giorni, Il ci<br />
testimonia quanto accade, sul fronte <strong>del</strong>l'Isonzo, durante la<br />
Prima Guerra Mondiale, con particolare attenzione sulla Dodicesima Offensiva de <strong>del</strong>l'Isonzo, ai più, nota<br />
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come battaglia di Caporetto, la più famosa ed imponente battaglia, nella storia <strong>del</strong>l'umanità, avvenuta in<br />
zone montuose, nonché la più grande e riuscita operazione di sfondamento durante la Grande Guerra.<br />
• possiamo iniziare il Sentiero, scendendo in centro di Caporetto e prendendo l'inizio <strong>del</strong>la via Crucis che<br />
ci porterà sul Gradic, al mausoleo. La stradina è asfaltata e, mentre le stazioni <strong>del</strong>la Via Crucis ci<br />
accompagnano, in breve arriviamo all'Ossario Italiano, da dove possiamo ammirare il panorama su<br />
Caporetto e sulla bassa valle <strong>del</strong>l'Isonzo di Kobarid. Visitiamo il sacello e la chiesetta e, poi, possiamo<br />
continuare il tragitto che prosegue per la stradina sterrata, situata alla sinistra <strong>del</strong> parcheggio <strong>del</strong><br />
mausoleo.<br />
• Il sentiero boscoso porta, in lieve salita, al Tonokov grad, un colle molto ripido e roccioso che, nei<br />
secoli, venne scelto come posto di abitazione, ricovero o fortificazione e presidio militare, per la sua<br />
posizione strategica; si parla già dal periodo <strong>del</strong> mesolitico fino alle guerre più recenti. Diamo<br />
un'occhiata intorno e vediamo postazioni militari, trincee e, dove c'erano i resti di abitazioni, ora è in<br />
costruzione un piccolo edificio che dovrebbe rievocare le abitazioni <strong>del</strong>l'epoca.<br />
• Ora possiamo scendere, prima per sentiero boschivo e poi per <strong>del</strong>le scalinate molto ardite e munite di<br />
cordino metallico per evitare brutte cadute; in circa 20 minuti siamo sulla strada sottostante, che<br />
condurrebbe a Bovec, e, dopo aver attraversato la strada, possiamo proseguire il sentiero che, scende<br />
verso la valle <strong>del</strong>l'Isonzo, più precisamente, sulle sue rive, per attraversare la forra <strong>del</strong>l'Isonzo, per<br />
mezzo <strong>del</strong> Ponte sospeso (Brv cez Soco), lungo 51,5 mt di lunghezza. Attraversato il ponte,<br />
continuiamo, seguendo le indicazioni per la cascata <strong>del</strong> torrente Kozjak (Slap Kozjak);<br />
• dalle cascate <strong>del</strong> Kozjak, prendiamo un sentiero, alla nostra sinistra, che ci condurrà, salendo, alle opere<br />
di fortificazione <strong>del</strong>la Grande Guerra (Pod Lojtri); troviamo una postazione di mitragliatrice, un<br />
osservatorio e, poco lontano, una caverna di ricovero, attrezzata, con le sembianze <strong>del</strong>l'entrata <strong>del</strong>le<br />
vecchie miniere.<br />
• Scendiamo dal Pod Lojtri, continuando il sentiero, e, pian piano, sbuchiamo, su una strada sterrata che<br />
confluisce in un ampio campo verde, e da qui, ci troviamo sulla strada asfaltata per Dreznika.<br />
• Proseguiamo per il Ponte di Napoleone (Napoleonov Most) ed arriviamo, con pazienza, al punto di<br />
partenza.<br />
Nei punti salienti <strong>del</strong> percorso, vi sono dei parcheggi, che ci permettono di evitare molti tratti, che<br />
risultano essere noiosi, e di guadagnare <strong>del</strong> tempo prezioso per altre varianti.<br />
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