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Autore<br />

Pietro Semino<br />

Formato<br />

11,5 x 22 cm<br />

Pagine<br />

150<br />

Prezzo<br />

€ 13<br />

Autore<br />

I detenuti di San Vittore<br />

Formato<br />

11,5 x 22 cm<br />

Pagine<br />

200<br />

Prezzo<br />

€ 13<br />

Autore<br />

Maria Sole Pantanella<br />

Formato<br />

11,5 x 22 cm<br />

Pagine<br />

252<br />

Prezzo<br />

€ 15<br />

Autore<br />

Salah Jamal<br />

Formato<br />

11,5 x 22 cm<br />

Pagine<br />

182 - illustrazioni in B/N<br />

Prezzo<br />

€ 15<br />

La celiachia in cucina<br />

Se l’alimentazione (quella sana e appropriata) è spesso la migliore delle medicine e delle protezioni<br />

preventive, la necessità di un rapporto attento e consapevole con il cibo si fa sempre più urgente,<br />

soprattutto con l’aumento di allergie e intolleranze alimentari. Questo libro vuole essere un aiuto per le<br />

persone che, alle prese con la celiachia, devono seguire scrupolosamente una dieta priva di glutine,<br />

che escluda <strong>qui</strong>ndi frumento, avena, orzo, segale e loro derivati. Si propongono suggerimenti e ricette di<br />

agevole consultazione per i celiaci, o per chi cucina per loro (la patologia si manifesta spesso durante<br />

l’infanzia); indispensabili preparazioni di base e piatti fantasiosi che sfatano il mito per cui una cucina senza<br />

glutine è necessariamente incolore e insapore. Il tutto completato da un glossario, l’elenco degli alimenti<br />

vietati, a rischio e permessi, indicazioni su come fare la spesa e dove reperire informazioni aggiornate.<br />

Insomma, un vero e proprio manuale con ricette, regole e trucchi per vivere in piena salute al riparo<br />

dal glutine.<br />

Avanzi di Galera<br />

Si parla spesso dell’arte di arrangiarsi o del recupero degli avanzi, e lo si farà anche in questo libro. Ma gli<br />

avanzi, a San Vittore, sono un’altra cosa. La “sbobba” che passa l’Amministrazione è quella che è. Si cucina<br />

su un unico fornelletto da campeggio. La cucina è anche il bagno. La spesa si può fare all’interno del<br />

carcere, ma non tutti possono permettersela. Si possono ricevere quattro “pacchi” al mese con generi<br />

alimentari e vestiti per un peso complessivo mensile di venti chili, ma niente frutta e verdura, cibi<br />

confezionati o ac<strong>qui</strong>stabili alla spesa interna. Niente alcool naturalmente. E comunque c’è chi non ha<br />

nessuno e il pacco se lo sogna.Tutto è difficile <strong>qui</strong>, ma la necessità aguzza l’ingegno. Paradossalmente, nel<br />

luogo dove tutto è vietato la cucina è permessa. Non sono ammesse posate di acciaio, e c’è chi se le<br />

inventa facendo esplodere le bombolette del gas per utilizzarne la lamiera. Se ti trovano un coltello ti<br />

fanno rapporto. Si può anche costruire un forno rivestendo con la carta stagnola due cassette, ma si<br />

rischia di incendiare la cella. E <strong>qui</strong> capitano cose dell’altro mondo: l’ingrediente mancante è sostituito, il<br />

procedimento ordinario reinventato e la solidarietà può fare miracoli..<br />

Me la dai la ricetta?<br />

Regalare e condividere le gioie del palato è soprattutto un piacere,<br />

un desiderio che nasce dalla fantasia, dalla curiosità e perché no, dalla gola. Far da mangiare è il modo<br />

attraverso il quale si esprime non solo la creatività, ma anche l’amore e la cura per gli altri.<br />

Perché l’empatia con un'altra persona passa spesso attraverso gli stessi gusti: un film, un luogo, un cibo e,<br />

perché no, una ricetta. Dal latino recepta, participio passato del verbo recipere, “ricevere”; dunque una<br />

ricetta è ciò che si riceve. E’ un regalo, il ripetersi di un atto d'amore e ciò dovrebbe renderci felici.<br />

Allora, una volta ricevuta, perché non trasmetterla? Ho collezionato ricette di amici o conoscenti,<br />

avvicinati magari per un’attrazione puramente "gastronomica".<br />

Un libro dedicato agli amici, che racconta le loro ricette e le loro storie.<br />

Sapori arabi<br />

Questo libro ci permette di affermare, una volta in più, che la cucina è un<br />

atto culturale basilare, influenzato da saperi, precetti religiosi, clima,<br />

condizioni di vita, accessibilità ai prodotti essenziali, permeabilità agli influssi<br />

di civilizzazioni a volte esotiche e lontane. E che un piatto ben elaborato<br />

contiene tutte le caratteristiche di un poema: emozione, misura, aroma,<br />

capacità di eccitare, invito a vivere più appassionatamente. Perché si cucina<br />

partendo dall'amore e per l'amore, nei limiti del salutare, ma anche a<br />

beneficio del piacere. "Sapori Arabi" rivendica il versante edonistico dell'arte<br />

del mangiare e del bere. È molto più di un ricettario: propone soluzioni<br />

concrete a chi decida di mettersi in cucina per preparare le delizie culinarie<br />

di una delle civiltà con maggior peso demografico al mondo. È un trattato di<br />

cucina araba che si trasforma in una saggia riflessione antropologica.<br />

PAROLE IN PENTOLA

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