Bollettino d'Informazione sui Farmaci n. 6/2007 - Sefap
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FARSI UN’IDEA<br />
L’informazione nella lotta al doping<br />
Il doping non è più un problema di<br />
salute sportiva ma di salute pubblica.<br />
Tale fenomeno infatti non è<br />
più circoscritto agli sportivi professionisti,<br />
ma coinvolge in misura sempre<br />
maggiore le categorie amatoriali<br />
e giovanili che sono le meno controllate<br />
e quindi le più esposte ai rischi<br />
di reazioni avverse.<br />
Ad oggi il principale strumento<br />
per prevenire o limitare la diffusione<br />
del fenomeno tra coloro che non<br />
praticano lo sport a livello professionistico<br />
è rappresentato da campagne<br />
di sensibilizzazione e informazione.<br />
Volendo fornire un’idea dell’attività<br />
di informazione e delle fonti oggi<br />
attualmente disponibili, per quanto<br />
riguarda l’aspetto normativo è possibile rintracciare<br />
dati ed elementi utili alla tematica <strong>sui</strong> siti del<br />
Ministero della Salute1 e del CONI2 .<br />
In particolare nella sezione antidoping del sito<br />
del Ministero è possibile reperire, oltre alla lista<br />
aggiornata delle sostanze vietate, anche tutte le<br />
informazioni di carattere regolatorio di interesse<br />
per operatori sportivi e sanitari (medici, farmacisti),<br />
aziende produttrici di medicinali e grossisti.<br />
“ Dai pochi dati<br />
a disposizione<br />
emerge che la<br />
maggior parte<br />
delle reazioni<br />
avverse rilevate<br />
(135) negli ultimi<br />
50 anni è legata<br />
all’esposizione<br />
a steroidi<br />
anabolizzanti ”<br />
<br />
Agenzia Italiana del Farmaco<br />
275<br />
Bif XIV N. 6 <strong>2007</strong><br />
In tale sezione sono pubblicate anche<br />
notizie relative a campagne informative<br />
e di comunicazione e ai bandi<br />
di programmi di ricerca su tematiche<br />
specifiche individuate come prioritarie<br />
dalla Commissione per la Vigilanza<br />
ed il Controllo sul Doping e per la<br />
Tutela della Salute (CVD).<br />
La modulistica necessaria per richiedere<br />
l’esenzione a fini terapeutici<br />
di farmaci vietati per doping è disponibile<br />
nel sito del CONI. Presso il<br />
CONI infatti è istituita una struttura<br />
medica (CEFT) preposta all’attuazione<br />
delle procedure inerenti la concessione<br />
delle esenzioni terapeutiche.<br />
Sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità,<br />
nella sezione dell’Osservatorio<br />
Fumo, Alcol e Droga (OssFAD) 3 , sono pubblicati<br />
quei dati rilevati attraverso il programma di monitoraggio<br />
Repoting System Doping Antidoping.<br />
In particolare nel Reporting System si trovano<br />
informazioni riguardanti: i controlli antidoping;<br />
i laboratori antidoping riconosciuti e autorizzati<br />
ad operare dall’Agenzia Mondiale Antidoping<br />
(WADA) 4 e l’iter procedurale dell’unico<br />
laboratorio italiano accreditato WADA; l’attività<br />
di contrasto al doping; il fenomeno della “medicalizzazione”<br />
(abuso di farmaci e prodotti salutistici<br />
il cui uso non è vietato per doping); il<br />
rischio di sclerosi laterale amiotrofica (SLA) nel<br />
calcio; gli eventi avversi correlati all’uso di sostanze<br />
(o al ricorso di pratiche mediche) vietate<br />
per doping.<br />
Ciò che emerge dalla trattazione degli eventi<br />
doping-correlati (compresi quelli dagli esiti fatali)<br />
è la carenza di dati epidemiologici, che non consente<br />
di definire le reali dimensioni del fenomeno.<br />
Nonostante ciò, diverse analisi portano a pensare<br />
che il fenomeno sia certamente sottostimato.<br />
Dai pochi dati a disposizione emerge che la<br />
maggior parte delle reazioni avverse rilevate (135)<br />
negli ultimi 50 anni è legatae all’esposizione a steroidi<br />
anabolizzanti (SSA) ed è soprattutto di natura<br />
psichiatrica (depressione) e cardiovascolare<br />
(infarto del miocardio). Gli SSA costituiscono la