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4 Nel segno della parola e dell'uomo, scritti di E. G. MORI

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grande. Non c’è maggiore amore che dare la vita per coloro che si amano; il<br />

mio sacrificio, il mio patibolo sono allora trasformati nella prova più grande<br />

<strong>di</strong> amore mai vista.<br />

Quando si pone <strong>di</strong> fronte all'uomo, <strong>di</strong> fronte alla realtà <strong>dell'uomo</strong> egoista,<br />

un amore così limpido è <strong>di</strong>fficile che non <strong>di</strong>venti provocazione e che l'altro<br />

non si <strong>di</strong>fenda attaccando; chi è così ra<strong>di</strong>calmente provocante come Cristo con<br />

la sua vita, col suo messaggio, col suo modo <strong>di</strong> proporre Dio e il messaggio <strong>di</strong><br />

Dio, è impossibile che non <strong>di</strong>venti come un urto, tale da provocare una reazione,<br />

ora quella <strong>della</strong> conversione ora quella <strong>della</strong> crocifissione. Così agli occhi<br />

del credente Cristo <strong>di</strong>venta l’essenziale.<br />

Secondo me, una delle idee fondamentali <strong>della</strong> Bibbia, che porta a superare<br />

decisamente il concetto giuri<strong>di</strong>co <strong>di</strong> redenzione, è la vita stessa <strong>di</strong> Cristo,<br />

l’umanità incarnata, attraverso la quale si rivela il Padre, l’amore che salva.<br />

Quin<strong>di</strong> solo l'amore del Padre è salvatore e redentore e, il suo amore salvifico,<br />

il Padre lo inserisce in Cristo suo Figlio. Pertanto tutta la vita del Figlio,<br />

del servo, dello schiavo, <strong>di</strong> Colui che arriva fino al gra<strong>di</strong>no infimo e assume<br />

su <strong>di</strong> sé tutto il dolore e il fallimento umano e <strong>di</strong>venta crocifisso, tutto questo<br />

è l'amore del Padre che manifesta fino a che punto ha amato gli uomini. Quin<strong>di</strong><br />

l'apice <strong>di</strong> tutta la vita del Cristo è la morte, un’incarnazione, la sua, vissuta<br />

fino in fondo, senza mezze misure; quin<strong>di</strong> non interessa tanto il senso <strong>della</strong><br />

sofferenza che, molte volte, <strong>di</strong>venta in<strong>di</strong>geribile e incomprensibile, non è che<br />

il Padre si <strong>di</strong>verta a fare pagare a Cristo tutti i peccati <strong>dell'uomo</strong>, ma il Padre<br />

manda Cristo, amore incarnato; Cristo non si è <strong>di</strong>vertito ad andare in croce,<br />

ma è arrivato a questo punto e non era possibile che non ci andasse, non perché<br />

Lui volesse andarci, ma perché voleva essere la testimonianza dell'amore,<br />

del <strong>di</strong>sinteresse <strong>della</strong> creatura nuova, così incapace <strong>di</strong> qualunque tipo <strong>di</strong> equivoco<br />

con il mondo che lo circondava, a cui credeva e reagiva, al punto da essere<br />

portato sulla croce proprio da questo mondo. Quin<strong>di</strong> non è che Cristo si<br />

sia preparato una croce per avere un patibolo su cui soffrire, è che il Cristo,<br />

essendo fedele all'amore fino in fondo in un mondo che è basato sull’o<strong>di</strong>o e<br />

sull' egoismo, non poteva trovare spazio se non con gente che si convertisse o<br />

che lo crocifiggesse.<br />

Ora lui ci ha insegnato a capire che la sua vita, fino alla morte e alla morte<br />

<strong>di</strong> croce, non è stata una umiliazione, ma l’assumere la realtà che l’uomo moralmente<br />

giu<strong>di</strong>ca come insuccesso, la realtà che non conta, non ha peso né<br />

valore. Lui stesso ci ha detto che non c’è amore più grande <strong>di</strong> quello <strong>di</strong> chi dà<br />

la vita per coloro che ama e, nel colloquio con Nicodemo: ”Dio non ha mandato<br />

il Figlio nel mondo per giu<strong>di</strong>care il mondo, ma perché il mondo si salvi<br />

per mezzo <strong>di</strong> lui”(Gv 3,17). Tutta la lettera <strong>di</strong> Giovanni poi è che l’amore del<br />

Padre per noi si manifesta in questo, che noi, essendo peccatori, siamo stati<br />

amati nel Figlio e attraverso il Figlio e si trova a stento qualcuno che rischia<br />

per un giusto; Dio per primo ci ha amati così come eravamo e, mandandoci<br />

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