4 Nel segno della parola e dell'uomo, scritti di E. G. MORI

DALLA PAROLA LA VITA PASTORALE *
Premessa.
Si suppone già tutto quanto possa illustrare una pastorale di insieme, fondata
sulla Parola e una profonda e articolata riflessione teologica sulla comunità
ecclesiale.
Una comunità cristiana (che ha il suo nucleo naturale nella parrocchia è
una comunità di fede che si esprime nell'agape (Gal. 5,6); comunità viva, che
ha la sua piena espressione nella Chiesa locale. Proponiamo alcuni spunti di
riflessione e di ricerca sul mistero della Parola nelle comunità ecclesiali.
I. IL MISTERO DELLA PAROLA
Corrisponde al piano misterioso, scelto da Dio, che la comunità di fede
nasca dalla Parola. Perché proprio la Parola? È un problema di capitale importanza,
che non ha avuto ancora risposta esauriente ed unitaria. Vi sono piste di
ricerca assai feconde:
a) “Parola di Dio”. È un semitismo, ripetuto costantemente nei testi,
soprattutto profetici, dell'AT. “Oracolo di Jahvè”: va tradotto e proposto sempre
in modo personale, non dottrinale e astratto. “Parola di Dio” (Jahvé)= Dio
che parla. E, parlando, Dio rivela la sua presenza: Egli c'è (cfr. Es.3,13-19).
La sua onnipotenza, il suo piano di salvezza, che è il suo progetto radicale
sono racchiusi in questo nome.
b) Il mistero delle Scritture. La Bibbia si presenta come un libro. Ma è
una lunga storia di presenza, di dialogo, di intervento. È la vera storia (di salvezza)
di ogni individuo e di ogni comunità.
Per comprendere meglio il valore salvifico di quella “Parola” bisogna
rifarsi all'economia sacramentale. La tradizione teologica
(soprattutto la Scolastica), raccogliendo l'eredità della tradizione patri-
* Linee per una teologia della Parola e suo valore per la pastorale, Corso di aggiornamento
dei sacerdoti. Seconda tappa del Sinodo diocesano, settembre 1987. Pro manuscripto.
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