4 Nel segno della parola e dell'uomo, scritti di E. G. MORI

giorni della risurrezione: “È il Signore” (Gv. 21,7).
Per questo non si separano mai MEDITAZIONE e REVISIONE DI VITA
(INCHIESTA) nella stessa riunione.
Già al momento dell'OSSERVARE-RIFLETTERE c'è uno sguardo religioso,
carico di fede. Non si fa un'analisi sociologica, ma una scoperta di persone
e di situazioni di vita. Si adoperano gli strumenti di informazione più adeguati,
per rispetto alle persone e per non condannarsi a visioni approssimative, a
giudizi prefabbricati.
Ma quando si è fatto un quadro serio delle situazioni, viene il momento più
impegnativo: dare uno sguardo di fede su tutta questa realtà.
Il piano di lavoro suggerisce alcuni testi della Bibbia, e documenti recenti
del Magistero della Chiesa.
Il primo momento forte del “VALUTARE” è un atteggiamento di silenzio,
fatto di ascolto e di ricerca: uno sguardo globale. Si deve scoprire la presenza
di Dio nel mondo in cui ci siamo sentiti coinvolti. Si potrebbe esprimerla con
interrogativi come questi:
- in tutte queste realtà abbiamo scoperto, Signore, la tua presenza?
- in molte di queste realtà Tu sei spesso catturato, deformato, prigioniero ...
come farci partecipi del tuo cammino di liberazione?
- Tu sei presente in questi avvenimenti, e non sei mai neutrale ... da che
parte stai? chi sono coloro a cui ti rivolgi chiamandoli “beati”?
- Tu vuoi la liberazione, la crescita, la possibilità reale di essere protagonisti
per tutti gli uomini ... lavoriamo noi in questo senso?
- vuoi la crescita di tutti, in un incontro comune ... ci siamo fatti una coscienza
comunitaria? teniamo conto delle strutture?
- nel tuo piano c'è sempre il primato dell'uomo, di tutto l'uomo, di tutti gli
uomini ... lavoriamo e scegliamo sempre nella prospettiva “dell'uomo”?
Fatta questa profonda e radicale esperienza di fede, prendiamo in esame i
brani biblici che ci sono proposti. Vanno letti e accolti nella prospettiva globale
del Regno, senza pretendere che dicano tutto, che diano una risposta precisa
a problemi precisi, senza strumentalizzarli ai nostri progetti. La Parola di
Dio non dà ricette, ma vuol creare un cuore nuovo, una direzione di marcia.
Così i documenti del Magistero vanno accolti con impegno, perché sono
voce della nostra comunità di fede (la Chiesa), e un tentativo di mediazione e
di attualizzazione.
Dalle riflessioni qui proposte, si avverte meglio la vastità di orizzonte a cui ci
apre il mistero della Parola di Dio. Un lavoro di maturazione che dura tutta la vita.
Un gruppo che medita seriamente non è mai stanco e ripetitivo. Un gruppo che
trascura la “revisione di vita” (inchiesta) per la meditazione, in realtà non crede
all'Incarnazione. Fedeltà prima di tutto a Dio, perché Egli solo ci può rimandare,
purificati e rinnovati, a servizio dell'uomo. Dio è sempre nella Parola e nella vita.
DIACONIA PER LA MISSIONE (Terza parte)
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