You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
V.C. Sei Giorni<br />
E’ una inaspettata e splendida giornata di sole, la temperatura è gradevole<br />
specialmente per essere fine ottobre. Questa è la situazione che<br />
si presenta domenica 26 ottobre <strong>2008</strong> per il “I raid Livenza - Cortina”<br />
organizzato dal <strong>Vespa</strong>club Sei Giorni di San Stino di Livenza come ultima<br />
uscita presente sul nostro calendario turistico per l’anno in corso. Al<br />
ritrovo di buona mattina a San Donà di Piave i temerari partecipanti che<br />
si contano sono circa una dozzina. Un buon caffè per ingannare l’attesa<br />
dei soliti ritardatari, la consegna da parte del responsabile turistico dell’adesivo<br />
commemorativo del raid a ciascun partecipante e poi la partenza. L’itinerario<br />
scelto si snoda attraverso la<br />
bella provincia di Treviso<br />
attraverso Conegliano e Vittorio<br />
Veneto e poi il Falzarego<br />
dove effettuiamo la sosta<br />
colazione. Si riparte con la<br />
pianura alle spalle e le Dolomiti<br />
davanti a noi: Lago di<br />
Santa Croce e ormai si è già<br />
in provincia di Belluno. Su<br />
verso Ponte nelle Alpi e poi<br />
Longarone e Pieve di Cadore<br />
fino a Peaio dove il nostro<br />
ben amato vice presidente in<br />
un weekend di villeggiatura<br />
(beato lui) ci attende per un<br />
rapido aperitivo in compagnia.<br />
Il più dell’andata è<br />
ormai fatto e Cortina dista<br />
solo una cinquantina di chilometri,<br />
l’arrivo per l’ora di<br />
pranzo come da tabella di<br />
marcia è pienamente rispettato.<br />
Foto di rito in Corso Italia<br />
dinnanzi al famosissimo<br />
Hotel Poste assieme ad un<br />
appassionato giornalista de<br />
“Il Gazzettino” tutti dietro<br />
ad una <strong>Vespa</strong> Sei Giorni a cui era stato applicato lo striscione dell’Eurovespa 1963<br />
tenutosi proprio nella bella cittadina sulle Dolomiti. Il pranzo si è tenuto presso il<br />
ristorante del gentilissimo Signor Ghedina “al Passetto” scopritosi anche lui vespista<br />
incallito, al punto di tornare a casa e uscire a far sfoggio del suo faro basso.<br />
Il gruppo procede sulla via del ritorno, non prima però di aver assaporato un po’ di<br />
montagna “vera” ricca di tornanti, tratti di salita molto ripida e una discesa da affrontare<br />
con il freno sempre a portata di mano. Si decide così di affrontare il passo<br />
Giau a metri 2236 s.l.m. . Arrivati in cima il cielo è limpidissimo e il panorama è<br />
uno di quelli che mozzano il fiato: da una parte la valle del Cadore, dall’altra la Val<br />
Zoldana. Sono ormai le 15 passate da un pezzo e in questo periodo dell’anno inizia<br />
a far buoi presto,è’ proprio dal versante della Val Zoldana che decidiamo di scendere<br />
attraversando Zoldo e poi giù a Forno di Zoldo per sbucare poi nuovamente a<br />
Longarone. Una tappa per il rifornimento ed una di ristoro ci attendono sulla via<br />
di casa e il rientro al rientro in San Donà di Piave sono già le 19. La giornata si<br />
conclude con 370 km coperti, 12 ore in vespa e tantissimo divertimento.<br />
<strong>Vespa</strong> <strong>Club</strong> d’Italia n.6/<strong>2008</strong> pag. 12<br />
Appuntamento abituale di fine settembre per tutti gli appassionati<br />
di auto e moto d’epoca del nord-est Italia, ma non solo, è oramai da<br />
alcuni anni la mostra scambio di Caorle.<br />
Per l’edizione <strong>2008</strong> di questa manifestazione il <strong>Vespa</strong>club Sei Giorni<br />
ha intrapreso una strada differente dalla semplice vendita o scambio<br />
di mezzi e ricambi. Il tema per quest’anno è “memorabilia” ovvero<br />
una mostra statica che si spera possa diventare itinerante approdando<br />
a manifestazioni del settore e non, al fine di promuovere <strong>Vespa</strong> non<br />
solo come mezzo di trasporto, ma anche come il fenomeno di costume<br />
che è stata per molti anni.<br />
Lo stand era strutturato in tre sezioni: anni 50, anni 60 e anni 70, ciascuna con<br />
una <strong>Vespa</strong> del periodo affiancata da un manichino vestito con capi tipici di<br />
quella decade.<br />
Alle spalle una serie di mensole<br />
di legno componevano<br />
lo stand vero e proprio, sulle<br />
quali facevano bella mostra<br />
di se una enorme varietà di<br />
oggetti. Si va da vari striscioni<br />
dei <strong>Vespa</strong>club amici,<br />
ai manifesti di tutte le nostre<br />
manifestazioni. Una lunga fila<br />
di modellini in scala propone<br />
l’intera produzione Piaggio<br />
dalla “Paperino” fino alla<br />
gloriosa e intramontabile PX.<br />
Alle loro spalle una rassegna<br />
fotografica e pubblicitaria ripercorre<br />
tutta la creatività di<br />
chi ha trasmesso il “messaggio<br />
<strong>Vespa</strong>” anche attraverso<br />
la carta stampata. Un’area<br />
espositiva viene dedicata ai<br />
più piccoli con pezzi molto<br />
rari come alcuni esemplari di<br />
mini-<strong>Vespa</strong> a pedali in plastica<br />
e un unicissimo pezzo in<br />
latta. Non poteva mancare<br />
il gioco in scatola “Giro del<br />
mondo in <strong>Vespa</strong>”, una sorta<br />
di gioco dell’oca dei primi<br />
anni 50 in versione <strong>Vespa</strong>.<br />
Non bisogna dimenticare<br />
tutta via l’area riservata alla<br />
sicurezza con una esposizioni<br />
di caschi d’epoca. Troneggiano<br />
sulla sommità dello stand<br />
una tabella in latta “<strong>Vespa</strong><br />
Servizio” e la bandiera del “<strong>Vespa</strong> <strong>Club</strong> Italia” che venne consegnata al nostro<br />
club al momento della fondazione.<br />
Graditissima la risposta che ha dato il pubblico alla nostra idea: molti bambini<br />
affascinati si fermano per osservare la mostra con occhi ben aperti a scrutare<br />
tutte queste “novità d’epoca”. Molti in non più bambini che la <strong>Vespa</strong> l’anno<br />
avuta per davvero venti, trenta o anche quarant’anni fa. Nei loro occhi c’è la<br />
gioia di chi rivede cose che non vede da tempo ma anche la nostalgia di chi<br />
attraverso queste cose vede un’epoca passata e che ricorda la loro giovinezza.