04.06.2013 Views

Vespa Club d'Italia 2008 n.6.pdf

Vespa Club d'Italia 2008 n.6.pdf

Vespa Club d'Italia 2008 n.6.pdf

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Tecnica <strong>Vespa</strong>: l’importanza della scocca portante di Roberto Leardi<br />

Parlare della scocca portante delle<br />

<strong>Vespa</strong> ci porta direttamente alla progettazione<br />

stessa della <strong>Vespa</strong> avvenuta<br />

nell’anno 1945. La scocca portante<br />

in lamiera stampata è ormai da decenni la<br />

soluzione più utilizzata dalle industrie automobilistiche<br />

per le normali vetture di serie,<br />

tanto da essere utilizzata dai veicoli attualmente<br />

in produzione; telaio e carrozzeria<br />

costituiscono un unico involucro che svolge<br />

entrambe le funzioni con i vantaggi rappresentati<br />

dalla adattabilità alla produzione di<br />

serie, buon comportamento agli urti e un<br />

ottimo sfruttamento dello spazio.<br />

Corradino D’Ascanio mette a frutto le sue<br />

conoscenza aeronautiche e ragiona principalmente<br />

in termini di involucri rigidi e leggeri<br />

che producano la massima efficienza di<br />

penetrazione nell’aria.<br />

Le parole di D’Ascanio:<br />

“Non essendo<br />

schiavo di tradizioni<br />

motociclistiche, pensai<br />

che la macchina<br />

dovesse servire a chi,<br />

come me, non era mai<br />

stato in motocicletta<br />

e odiava la sua guida<br />

difficile. Stetti a rimuginare<br />

un po’ e una<br />

domenica mi venne l’idea base.<br />

La questione più importante era di poter<br />

inforcare il veicolo comodamente, cosa già<br />

risolta per la bicicletta da donna. Considerai<br />

più confortevole e più razionale la posizione<br />

“seduta” che quella a cavalcione del<br />

telaio; poi si trattava di facilitare al massimo<br />

la manovrabilità.<br />

Bisognava tener conto dell’impiego cittadino<br />

del veicolo, che si doveva poter gui-<br />

dare senza togliere le mani dal manubrio:<br />

sul manubrio misi il comando del cambio.<br />

Un’altra cosa: non doveva sporcare mani<br />

e pantaloni, uno degli inconvenienti più vistosi<br />

della motocicletta. Quindi la mia motoretta<br />

deve avere il motore coperto, isolato<br />

dal guidatore: un complesso unico con la<br />

ruota posteriore. Di conseguenza feci la<br />

trasmissione senza catena, con il cambio<br />

in linea compreso nel gruppo ruota-motore.<br />

Altra soluzione dettata dalla mia esperienza<br />

aeronautica: il supporto monotubo per<br />

la ruota anteriore invece della forcella di<br />

origine ciclistica. E, novità primaria, introdussi<br />

la carrozzeria portante eliminando il<br />

sistema a tubi. Altra esigenza: la ruota di<br />

scorta. Ricordando che molte volte, viaggiando<br />

in auto avevo visto ai margini della<br />

strada dei motociclisti alle prese con camera<br />

d’aria bucata e smontata dal cerchione,<br />

decisi, che alla base di tutto, una bucatura<br />

non doveva costituire per un motociclista un<br />

problema da meccanico. Volli che il motociclista<br />

avesse qualcosa in comune con l’automobilista.<br />

Insomma cercai di costruire la<br />

macchina più semplicemente possibile”.<br />

Da questa concezione progettuale prende<br />

forma il primo prototipo MP6 della <strong>Vespa</strong><br />

98 nel 1945; con la sua scocca portante in<br />

acciaio rappresenta un originalità nel campo<br />

automotociclistico con sua struttura.<br />

La caratteristica saliente della costruzione<br />

<strong>Vespa</strong> è la scocca portante in lamiera<br />

di acciaio unita con saldatura<br />

elettrica a punti di concenzione<br />

automobilistica. Il telaio e la<br />

carrozzeria coincidono, inglobando<br />

il motore con trasmissione<br />

diretta ad ingranaggio e<br />

la forcella monotubo anteriore<br />

con ruota a sbalzo.<br />

La Piaggio, casa costruttrice,<br />

negli anni è rimasta abbastanza<br />

fedele a quelle soluzioni ed inoltre<br />

ciò dimostra che D’Ascanio<br />

con la <strong>Vespa</strong> intuì un valido<br />

progetto da durare nel tempo.<br />

A conferma anche nelle ultime<br />

versioni delle <strong>Vespa</strong> moderne,<br />

resta intatta la tradizione struttura<br />

della carrozzeria portante:<br />

scudo, pedana, longherone centrale,<br />

sacche laterali in lamiera stampata.<br />

La moderna saldatura oggi è robotizzata e<br />

i punti di saldatura sono interni; ma la concezione<br />

generale è la stessa e diversa dagli<br />

altri produttori di scooter.<br />

La possibilità rimane quella di poter intervenire<br />

sulla carrozzeria in quanto la lamiera<br />

può essere ribattuta, saldata e verniciata.<br />

La struttura della carrozzeria portante permette<br />

di avere una compattezza dei veicolo<br />

anche nell’utilizzazione e nel comportamento<br />

del mezzo avvertibile nelle guida, in<br />

quanto la perfetta ergonomia e la posizione<br />

naturale contribuiscono alla facilità di guida<br />

della <strong>Vespa</strong>.<br />

<strong>Vespa</strong> <strong>Club</strong> d’Italia n.6/<strong>2008</strong> pag. 27<br />

La <strong>Vespa</strong> rimane nella sua concezione unica<br />

del panorama mondiale della produzione<br />

degli scooter e deve la sua longevità che è<br />

ancora di attualità alla bontà del suo progetto<br />

e al suo design che anche un motivo<br />

di apprezzamento e di consensi a livello<br />

mondiale.<br />

Grazie alle numerose richieste pervenuteci<br />

nel corso degli anni, questa<br />

nuova rubrica di Tecnica <strong>Vespa</strong><br />

diventerà un appuntamento che ritroverete<br />

su queste pagine anche nei<br />

prossimi numeri.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!