Un nuovo mobile riscoperto del faber lignaminis ... - Copetti Antiquari

Il livello segreto
Nel corpo del bancone è inserito il livello dei cassetti ‘segreti’, quasi invisibili se le due sottili fessure verticali
non ne svelassero la presenza a un occhio allenato. Il basso cassetto che si mimetizza nel piano è una
costante prerogativa in pressochè tutti gli armadi di sacrestia - si tratta di oltre quaranta pezzi - costruiti
da Mattia Deganutti, ma qui se ne trovano tre: uno centrale, lungo quanto la parte rettilinea dei sottostanti
cassetti e due laterali, che ricalcano perfettamente la bombatura sottostante e il bordo sovrastante.
Il tiretto centrale è apribile solo dopo la sua preventiva sbloccatura, operazione consentita agendo dal
vano centrale dell’alzata, nella cui parte posteriore si può sollevare un’asta di ferro che si infi la in un
anello, pure metallico, del cassetto. Una volta tolto il cassetto centrale, è possibile accedere al secondo
livello, cioè a due meccanismi - uno per lato, inseriti nello spessore dei travetti di intelaiatura in apposite
nicchie onde non ostacolare lo scorrimento dei cassetti grandi - in grado di sbloccare i due cassettini
laterali, come appena detto posti esattamente in corrispondenza della bombatura.
Va sottolineato che ai meccanismi, semplici ma ingegnosi, indispensabili per sbloccare i vani ‘segreti’ dei
due corpi si accede solo dal vano centrale, a sua volta chiuso da una robusta portella dotata di serratura
che muove una doppia asta, a spostamento verticale. Questo gioco, che possiamo assimilare alle ‘scatole
cinesi’ in quanto si compone di procedure consequenziali in vani diversi, deve essere concepito in fase di
progettazione e messo in atto, con accuratezza e precisione, al momento dell’assemblaggio.
30