La Perfezione della Saggezza - Buddhismo mahayana
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COME MARA SIA SCORAGGIATO E SCONFITTO<br />
CAPITOLO 24<br />
P28-1 Ma in quel momento Mara diventa come uno che sente una spina nella propria carne, 413-6<br />
afflitto da disperazione, misero, dispiaciuto, di poco vigore.<br />
[Egli manifesta] una conflagrazione all’orizzonte, lancia una meteora, per causare paura,<br />
‘Come si può scoraggiare la mente di questo Bodhisattva!’<br />
Quando i saggi diventano risolutamente intenti,<br />
mantenendo giorno e notte la visione d saggezza, la più alta perfezione,<br />
allora i loro corpi, pensieri e parole diventano [liberi] come un uccello nel cielo.<br />
Come può il Parente dell’Oscurità riuscire a far breccia in essi?<br />
COSA FA FELICE MARA<br />
P28-2 Quando un Bodhisattva intraprende dispute e litigi, 414-2<br />
e quando i pensieri [di due Bodhisattva] diventano mutuamente confittivi ed astiosi,<br />
allora Mara è contento, ed esulta supremamente, [pensando]:<br />
‘Entrambi loro rimangono distanti dalla cognizione dei Jina.<br />
Entrambi loro rimangono distante [da essa], come demoni maligni;<br />
entrambi loro sperimenteranno un declino del loro impegno.<br />
Coloro che sono pieni di odio, deficienti nella pazienza,<br />
come possono essi raggiungere l’illuminazione?<br />
– Allora Mara è felice, insieme alle sue schiere.<br />
L’ORGOGLIO E PENTIMENTO DEL BODHISATTVA<br />
P28-4 Se un Bodhisattva che non è stato predestinato 414-4<br />
Avesse pensieri astiosi per uno che invece lo è stato,<br />
e desse inizio ad una disputa:<br />
per ogni momento in cui egli persiste nei suoi ostinati e fallaci pensieri,<br />
per lo stesso numero di eoni dovrà ancora indossare l’armatura.<br />
Allora egli esercitando la consapevolezza e [riflettendo],<br />
‘Questi sono pensieri negativi;<br />
per mezzo <strong>della</strong> perfezione <strong>della</strong> pazienza i Buddha fanno esperienza dell’illuminazione.’<br />
Egli confessa le sue mancanze,<br />
dopodiché si auto-controlla, o desiste, e si esercita nel Buddhadharma.<br />
COME SI ESERCITA UN BODHISATTVA<br />
CAPITOLO 25<br />
P28-6 Quando un Bodhisattva si addestra, non si appresta in nessun modo 414-6<br />
a compiere alcun addestramento,<br />
nemmeno egli si appressa ad uno che lo addestri,<br />
o ai dharma che [costituiscono] l’addestramento.<br />
Colui che si auto-esercita, senza discriminare tra i due: -<br />
addestramento e non-addestramento, -<br />
egli si esercita in questo Buddhadharma.<br />
Il Bodhisattva che così comprende questo addestramento,<br />
non diventa mai manchevole nell’addestramento, o immorale.<br />
Avendo trovato diletto in essi, egli si esercita in questi Buddhadharma.<br />
Egli si esercita, abile nell’addestramento [superiore],<br />
ma senza afferrarsi a nulla.<br />
Quando essi così si esercitano nella saggezza, alla grande propagatrice di luce<br />
non nasce neanche un singolo pensiero negativo: