Dai Consorzi Agrari linfa per le imprese agricole - Consorzio Agrario ...
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Tenore di riferimento:<br />
3.2 – 3.8 °SH/50<br />
Latte con acidità norma<strong>le</strong><br />
< 3.2 °SH/50<br />
Latte ipoacido<br />
> 3.8 °SH/50<br />
Latte i<strong>per</strong>acido<br />
Aspetti pratico-gestionali:<br />
L’ipoacidità del latte può essere<br />
causata da prob<strong>le</strong>mi alimentari con<br />
squilibri fra calcio e fosforo, da eccesso<br />
proteico e/o carenza energetica,<br />
dalla presenza di mastiti (anche<br />
subcliniche), dalla fase della lattazione<br />
e da stress ambientali. Il latte<br />
ipoacido da origine ad una cagliata<br />
<strong>le</strong>nta e lo spurgo del siero risulta<br />
difficoltoso. Il latte i<strong>per</strong>acido può<br />
derivare da errori gestionali ed alimentari<br />
(carenza di energia, di proteine<br />
o di fosforo), da anomalie ambientali,<br />
dalla fase della lattazione.<br />
Il latte i<strong>per</strong>acido da origine ad una<br />
cagliata troppo asciutta e provoca<br />
difetti nel formaggio.<br />
Valutazione LATTODINAMOGRA-<br />
FICA (LDG)<br />
La Valutazione LATTODINAMO-<br />
GRAFICA (LDG) consente di qualificare<br />
il latte secondo tre parametri<br />
importanti ai fini della trasformazione<br />
casearia. Essi sono:<br />
- il tempo di coagulazione (in minuti)<br />
consente di valutare la velocità di<br />
inizio della coagulazione presamica.<br />
Un latte ipoacido o carente in<br />
calcio o in caseina tarderà a coagulare.<br />
- il tempo di rassodamento (in minuti)<br />
esprime la velocità con cui<br />
procede la sineresi (coagulazione<br />
con relativo spurgo del siero)<br />
- la consistenza del coagulo (in millimetri)<br />
esprime la forza della cagliata<br />
dopo un tempo standard<br />
dall’inizio della coagulazione.<br />
Il parametro LDG è influenzato negativamente<br />
dalla presenza di cellu<strong>le</strong><br />
somatiche e<strong>le</strong>vate nel latte <strong>le</strong> quali<br />
favoriscono un innalzamento del<br />
pH oltre il valore soglia di 6.7. Ta<strong>le</strong><br />
azione fa sì che i tempi di coagulo<br />
risultino allungati e vengano identificati<br />
con <strong>le</strong> sig<strong>le</strong> AE, E, EE, F, FF.<br />
Le razioni caratterizzate da una quota<br />
energetica carente e la lunghezza<br />
“Cell Counter” conteggio cellu<strong>le</strong> somatiche<br />
della lattazione figurano fra <strong>le</strong> cause<br />
di tali anomalie. Al contrario tempi<br />
di coagulo troppo veloci, identificati<br />
con <strong>le</strong> <strong>le</strong>ttere D e AD sono da imputare<br />
alla presenza di cariche microbiche<br />
e<strong>le</strong>vate rappresentate non da<br />
batteri lattici ma da E. coli o da<br />
batteri “anticaseari” che portano ad<br />
una acidificazione precoce della<br />
massa del latte. Per il latte che presenta<br />
tempi di coagulo troppo veloci<br />
non bisogna trascurare inoltre il ruolo<br />
svolto dal<strong>le</strong> vacche con patrimonio<br />
genetico di caseina Kaa non adatta<br />
al<strong>le</strong> trasformazioni casearie.<br />
6. LE CELLULE SOMATICHE<br />
L’espressione “CELLULE<br />
SOMATICHE” è normalmente utilizzata<br />
<strong>per</strong> indicare l’insieme di e<strong>le</strong>menti<br />
cellulari presenti nel latte rappresentati<br />
da globuli bianchi<br />
(neutrofili, macrofagi, linfociti) e da<br />
una piccola <strong>per</strong>centua<strong>le</strong> di cellu<strong>le</strong><br />
dell’epitelio ghiandolare. I globuli<br />
bianchi rappresentano infatti il meccanismo<br />
di difesa della mammella<br />
nei confronti dei microrganismi patogeni.<br />
Situazioni di ma<strong>le</strong>ssere<br />
dell’anima<strong>le</strong> e della mammella in<br />
particolare conseguenti ad errori<br />
gestionali e stress ambientali possono<br />
provocare innalzamenti anche<br />
molto consistenti di cellu<strong>le</strong> nel latte.<br />
Tenore di riferimento: 50.000 unità/ml<br />
(circa) nel latte di animali la<br />
cui ghiandola mammaria non presenta<br />
fenomeni infiammatori.<br />
Aspetti pratico-gestionali: Un e<strong>le</strong>-<br />
L’AvvenireAgricolo 5/2008 31<br />
vato contenuto di cellu<strong>le</strong> somatiche<br />
del latte, oltre ad essere indice dello<br />
stato di salute della mammella rappresenta<br />
un fattore negativo <strong>per</strong> la<br />
produzione giornaliera di latte e <strong>per</strong><br />
la qualità del medesimo ai fini della<br />
sua trasformazione in formaggio.<br />
Valori e<strong>le</strong>vati di cellu<strong>le</strong> somatiche<br />
peggiorano infatti <strong>le</strong> caratteristiche<br />
casearie del latte con aumento del<br />
tempo di formazione della cagliata,<br />
con diminuzione della consistenza<br />
della medesima e con una riduzione<br />
della resa di caseificazione <strong>per</strong> minor<br />
sintesi di caseina .<br />
7. CARICA BATTERICA TOTALE<br />
(CBT)<br />
Rappresenta l’insieme dei germi vivi<br />
contenuti in un millilitro di latte a<br />
seguito della sua contaminazione<br />
microbica. Il parametro è utilizzato<br />
<strong>per</strong> valutare <strong>le</strong> condizioni igieniche<br />
del<strong>le</strong> o<strong>per</strong>azioni di mungitura e di<br />
stoccaggio del latte. Il latte esce<br />
dalla mammella sana in condizioni<br />
pressoché sterili. I germi rappresentati<br />
soprattutto da batteri, lieviti,<br />
muffe arrivano dall’esterno attraverso<br />
tutto quello con cui il latte viene<br />
a contatto: aria della stalla, cute<br />
dell’anima<strong>le</strong>, mani del mungitore,<br />
impianto di mungitura e stoccaggio<br />
del latte. In condizioni normali il latte<br />
appena munto presenta una carica<br />
microbica scarsa, difficilmente su<strong>per</strong>iore<br />
a 5000 germi/ml, ma in condizioni<br />
ambientali precarie i germi<br />
possono moltiplicarsi raggiungendo<br />
livelli dannosi <strong>per</strong> la qualità e la<br />
lavorabilità del latte stesso.<br />
Parametri di riferimento: n.ro<br />
100.000 unità/ml di latte a +30°C.<br />
Aspetti pratico-gestionali: <strong>per</strong> il<br />
parametro carica microbica tota<strong>le</strong><br />
(CBT) è responsabi<strong>le</strong> l’al<strong>le</strong>vatore <strong>per</strong><br />
<strong>le</strong> modalità con cui munge, conserva<br />
e trasporta il latte.<br />
Da quanto sopra esposto è auspicabi<strong>le</strong><br />
che gli al<strong>le</strong>vatori prestino sempre<br />
più attenzione al<strong>le</strong> analisi condotte<br />
sia sul latte di massa sia sul<br />
latte individua<strong>le</strong> di ciascuna bovina.<br />
Una attenta <strong>le</strong>ttura dei risultati ottenuti<br />
<strong>per</strong> ciascun controllo può portare<br />
informazioni utili alla gestione della<br />
mandria.