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La progettazione è pensiero, studio, evoluzione<br />
e sperimentazione. Mario Nanni segue questo<br />
percorso partendo dalla luce e facendola evolvere<br />
nello spazio, trasformandola in luoghi, oggetti,<br />
emozioni. La luce come protagonista di scenari<br />
domestici, di visioni, di nuovi modi di vivere lo spazio.<br />
L’ufficio progettazione di Mario Nanni crea uno<br />
scenario architettonico all’interno di Viabizzuno:<br />
uno spazio contenitivo di idee e progetti, di luoghi<br />
del vivere che ciclicamente affronteranno diverse<br />
destinazioni d’uso.<br />
In concomitanza con il Cersaie 2009 si è iniziato<br />
con il bagno. La sala da bagno. La stanza del bi<br />
sogno. Il bagno come luogo sacro, non solo come<br />
spazio necessario. la stanza del sogno e del bi sogno,<br />
la sostanza e il piacere del bi sogno.<br />
Tre progetti di una stanza che sfonda la sua retorica<br />
interpretazione spaziale per diventare altro:<br />
il contenitore di piaceri, di sensualità, di abitudini<br />
e riti da condividere, lo spazio per indugiare nei<br />
propri vizi, il racconto di una società edonista che<br />
nel proprio bagno si vuole riscoprire e identificare<br />
sempre più. Tre stanze del bi sogno: il bagnostudio,<br />
il bagnodell’acqua e il bagnopalestra. In ognuno<br />
la ricerca della luce giusta: quella per ogni stato<br />
d’animo, per ogni momento, per ogni azione... per<br />
ogni compagno del piacere.<br />
Il bagnodell’acqua riscopre il concetto vitale<br />
dell’immersione, del suono dell’acqua e della sua<br />
capacità di riverbero, di amplificare le visuali e di<br />
donare sensazioni di benessere, di dinamismo e di<br />
fantasia. Senza scimmiottare le antiche terme romane<br />
ne rimane comunque fedele nei principi: un<br />
luogo di incontro sociale, di dialogo, ma anche di<br />
estrema condivisione dei piaceri. Una stanza in cui<br />
abbandonarsi e deliziarsi sotto alla luce per pulirsi,<br />
a quella per farsi la barba o per truccarsi. Sotto<br />
alla luce che accompagna il tempo per dedicarsi al<br />
proprio corpo.<br />
Il bagnostudio è lo spazio domestico della<br />
concentrazione, dei bisogni mentali e corporali,<br />
dell’abbandono lascivo ai piaceri della cultura e del<br />
tatto. La libreria si trasforma, si svela, si integra<br />
con l’acqua. tra bauli e segreti si aprono percorsi<br />
per perdersi e perdere del tempo, lasciar scorrere<br />
i pensieri e correre le idee. Monoliti progettati per<br />
enfatizzare il piacere di sedersi sul water danno la<br />
possibilità di scegliere di volta in volta verso quale<br />
orizzonte rivolgere il proprio sguardo. Il momento<br />
di intimità non è mai uguale a se stesso, diventa<br />
attimo di profonda concentrazione e di dedica a se<br />
stessi di un tempo privato, dilatato. Qui la luce è<br />
quella per lo studio, per la riflessione, la luce per<br />
leggere e per meditare. La luce del silenzio.<br />
Il bagnopalestra sfida il corpo, la forza di gravità,<br />
le visuali classiche dei bagni. Un ambiente a<br />
doppia altezza in cui dare libero sfogo all’interpretazione<br />
dello spazio per tonificarsi con i movimenti<br />
del corpo e le fantasie dello sguardo... per<br />
sbirciare, ammirare, estasiarsi. La luce enfatizza il<br />
percorso e lo accompagna, ma è anche una luce<br />
funzionale agli esercizi, al corpo, una luce per la<br />
cura di sé e la vanità, una luce per rilassarsi dopo<br />
la fatica e guardarsi attraverso l’acqua.<br />
LA LUCE COME PROTAGONISTA DI<br />
SCENARI DOMESTICI, DI VISIONI, DI<br />
NUOVI MODI DI VIVERE LO SPAZIO<br />
TRE PROGETTI DI UNA STANZA<br />
CHE SFONDA LA SUA RETORICA<br />
INTERPRETAZIONE SPAZIALE<br />
PER DIVENTARE ALTRO<br />
LIGHT<br />
LA STANZA DEL BISOGNO.<br />
UN’ILLUMINAZIONE PENSATA PER IL BAGNO<br />
E PER TRE MODI DI VIVERLO DIFFERENTI<br />
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