Il <strong>Redone</strong> IL PARROCO ALLA COMUNITÀ LA QUARESIMA CI AIUTI A DIRE CON GESU’ “NON LA MIA MA LA TUA VOLONTA’ SIA FATTA” E LA PASQUA CI FACCIA GUSTARE LA VITA NUOVA IN CRISTO RISORTO! A- L’esperienza quaresimale in atto: Nel deserto per incontrare la sogente dell’aqua della Vita Per il cristiano, vivere la quaresima è vivere la grande opportunità che Dio annualmente ci dona di azzerare tutti i nostri debiti con lui, quei debiti accumulati con i nostri peccati e trovare, nel deserto spirituale, la sorgente dell’acqua della Vita che immette nei nostri cuori l’energia di cui abbiamo bisogno per vivere nel mondo da Figli di Dio, costruttori dei suo regno in mezzo agli uomini, costruttori della civiltà dell’AMORE. Vivere la Quaresima significa per noi trovare una via nuova che ci porti ad assaporare la vera Vita. Ci porta a scoprire che nel deserto, cioè in quel luogo spirituale dove lo Spirito del Signore ci vuol condurre, proprio lì, il nostro cuore si libera dalla zavorra degli attaccamenti che lo rendono dipendente e schiavo delle persone e delle cose, soprattutto da quelle che offuscano, al nostro sguardo interiore, il volto di Cristo. E, nel deserto, ci viene offerta l’opportunità di riconciliarci e di unirci spiritualmente a Cristo Gesù. E’ Lui il Modello vivente che Dio Padre ha voluto immettere nella nostra storia come ideale della vera vita, e in lui troviamo quell’energia che solo Lui può darci per dire i necessari “NO” alle proposte dello Spirito tentatore. E’ nel deserto spirituale della Quaresima, dove lo Spirito del Signore ci invita ad entrare, che la nostra sete di felicità trova la vera sorgente dove sgorga l’acqua della Vita ed è lì dove, nel debole e ferito spirito umano, viene immesso lo Spirito vittorioso del Risorto. E’ lì dove viene, finalmente e veramente, appagata quella sete che tante volte abbiamo voluto erroneamente soddisfare accogliendo in noi le svuotanti e facili offerte, avvelenate di trasgressione, che il mondo, lontano da Dio e influito dal Maligno, continuamente ci offre. Ecco perché l’austero cammino della Quaresima sbocca nel giorno glorioso della Pasqua dove la vita trionfa sulla morte. Il Santo Padre Benedetto XVI° nel messaggio alla Chiesa per la Quaresima del <strong>2009</strong>, dopo averci invitato a praticare la mortificazione e il digiuno come mezzo di interiore liberazione, finalizzando il frutto della sobrietà alle opere di carità e di misericordia, così scrive: “La Quaresima sia valorizzata in ogni famiglia e in ogni Comunità cristiana per allontanare tutto - 6 - ciò che distrae lo spirito e per intensificare ciò che nutre l’anima aprendola all’amore di Dio e del prossimo. Penso in particolare ad un maggior impegno nella preghiera, nella “lectio divina” (cioè, nella lettura meditata e pregata delle Sacre Scritture), nel ricorso al sacramento della Riconciliazione e nell’attiva partecipazione all’Eucaristia, soprattutto nella Santa Messa domenicale. Con questa interiore disposizione entriamo nel clima penitenziale della Quaresima.” Anche noi, come <strong>Parrocchia</strong>, come nostro, comune impegno quaresimale, vogliamo mettere in pratica questa proposta del Pontefice. Una persona, in questi giorni, mi ha dato un’immaginetta che contiene uno scritto nel quale Dio parla al cuore dell’uomo, quindi anche al nostro cuore; la riproduco : ASCOLTATEMI Mi chiamate “IL REDENTORE” e non vi lasciate redimere. Mi chiamate “LA LUCE” e non mi credete e continuate a camminare nelle tenebre Mi chiamate “LA VIA” e non mi percorrete Mi chiamate “La VITA” e con le vostre scelte di morte non mi accogliete Mi chiamate “IL MAESTRO” e non mi seguite Mi chiamate “LA SAPIENZA” e, vivendo da stolti, non mi interrogate Mi chiamate “IL SIGNORE” e non accogliete in voi la mia volontà Mi chiamate “L’ONNIPOTENTE” e, mancando di fede, non vi fidate di me Se un giorno non vi riconoscerò non vi meravigliate! La nostra Quaresima ci aiuti a trovare la giusta via affinché, il giorno in cui ci dovremo presentare alla porta della casa del Padre, Lui ci possa gioiosamente riconoscere come figli e ci abbia ad accogliere nella sua dimora eterna! Come San Paolo scriveva ai Corinzi e come lo leggiamo nella seconda lettura del mercoledì delle Ceneri, mentre siamo ancora in cammino nel nostro pellegrinaggio terreno, anch’io vi supplico : in nome di Cristo “Lasciatevi riconciliare con Dio! …….. ecco ora è il momento favorevole, ecco ora è il giorno della salvezza! Prego per me e per voi affinchè possiamo vivere una santa Quaresima preludio della piena gioia pasquale che mi auguro e vi auguro di vivere da vittoriosi in Cristo. B- Ci prepariamo a vivere la Pasqua come primavera dello spirito. Nel Risorto ogni vita ricupera vigore e speranza! Dopo questo lungo e pronunciato inverno, attendiamo con desiderio la primavera che, con il calore e i colori, fa rigermogliare la vita. Anche nelle sfere dello Spirito, non abbiamo voluto vivere la Quaresima come il periodo opportuno per prendere coscienza delle tristi conseguenze dei nostri vissuti inverni spirituali. Troppe volte, per insensatezza spirituale, abbiamo preferito i deserti che inaridiscono l’anima, pur sapendo che in Dio c’è la fonte perenne che zampilla vita e vita eterna : abbiamo sofferto il gelo nel cuore, pur sapendo che il sole caldo della perenne primavera della vita ci avrebbe riscaldato il cuore. E nella Quaresima, se ben l’abbiam vissuta, abbiamo maturato la nostra spirituale decisione, quella che, nella parabola del “Figlio prodigo”, fa dire al figlio che si trovava nella miseria profonda per essersi allontanato dall’amore paterno : “Mi alzerò e tornerò da mio Padre”. E la Pasqua è l’abbraccio tra Padre e figlio riconciliati, è la festa, è il vestito nuovo, cioè la vita divina ricuperata, e, contrariamente al racconto della parabola citata, troviamo nella casa del PADRE non il fratello sdegnato perché il Padre è stato buono e generoso con il figlio che aveva sbagliato, ma il RISORTO, quel fratello che per volere del Padre era venuto a cercarci come “la pecora perduta” : Lui ha pagato per noi, versando il suo sangue sulla croce e morendo per noi, il nostro riscatto, i debiti contratti con i nostri peccati e richiamato a vita dall’amore paterno, RISORGENDO ci ha preceduti nella casa del Padre per prepararci la grande festa del Ritorno. Sono parole sue : “Nella casa di mio Padre ci sono molti posti. Io vi precedo per prepararvi un posto perché, dove sono io, siate anche voi e possiate godere della gloria che il Padre ha dato a me. Però, già fin d’ora, mentre siamo ancora pellegrini nella vita terrena, Lui ci fa pregustare, come ai tre discepoli sul monte della trasfigurazione, la gioia, la forza, la vita nuova e la pace nel cuore : già fin d’ora, nella celebrazione liturgica della sua Pasqua, nell’attesa dell’abbraccio finale con il Padre che ci attende nella sua casa dove con il Figlio glorificato, Re dell’universo creato, ha preparato la grande festa della Vita Eterna. E il Risorto, mentre ancora siamo pellegrini, ci garantisce la sua spirituale presenza, guidando il cammino della nostra storia con la sua eterna Parola che dice Amore e Lo genera grazie al Suo Divin Spirito che risorgendo ci dona. Tocca a noi, completare il cammino quaresimale lasciandoci incontrare da Cristo, il Buon Pastore che ci cerca per - 7 - Il <strong>Redone</strong> ricondurci alla casa dove il Padre ci attende ansioso per riconciliarsi con noi. Tocca a noi, lasciare alle spalle la nostra storia di trasgressione e accogliere con gioia il suo perdono. Tocca a noi, far morire nei nostri cuori l’uomo vecchio alimentato dal peccato affinchè risorga in noi l’uomo nuovo fatto a immagine del Risorto e disposto a seguirne le orme. Tocca a noi, svuotarci totalmente dall’influenza dello Spirito del Male per lasciare pieno spazio allo Spirito Santo dono prezioso del Risorto. I cinquanta giorni del periodo Pasquale, che culminano con il dono dello Spirito Santo nella Pantecoste, marcano il cammino spirituale che la Chiesa ci propone per consolidare in noi l’immagine dell’uomo nuovo che, nella vita di ogni cristiano che si è lasciato riconciliare con Dio, riflette l’immagine dell’eterno figlio di Dio : il Figlio che il Padre, sulla montagna della trasfigurazione, ci ha ha proposto, in forma imperativa, di ascoltare. “Questi è il Figlio mio, l’Amato: Ascoltatelo!” Buona Pasqua a tutti! Buona Pasqua da Risorti in Cristo! Buona Pasqua che vi auguro di vivere da uomini e donne nuovi che anelano ad imprimere in se stessi l’immagine del Risorto! Buona Pasqua a voi tutti che ascoltate la Voce, la Parola del Risorto, che è la stessa voce del Padre misericordioso, che vi indica il cammino della vita! Buona Pasqua a voi soprattutto, se saprete aprire totalmente i vostri cuori per accogliere il dono che il Risorto vi fa: Lo Spirito Santo che vi dà l’energia spirituale necessaria per vivere da risorti in questo mondo di morte. Don Saverio