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Quaderno 15.pdf - IPASVI, Federazione Nazionale Collegi Infermieri

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anni. I datori di lavoro, infatti, non garantiscono alcun<br />

finanziamento e spesso offrono sessioni di studio<br />

obbligatorie solo in materia di sicurezza o di controllo<br />

delle infezioni. Per la formazione dei medici il<br />

sistema è più strutturato, con un quadro ben definito<br />

che lega formazione e carriera. Per gli infermieri<br />

bisognerebbe incrementare i finanziamenti a favore<br />

dei programmi di aggiornamento, sviluppando un sistema<br />

più formale e un monitoraggio più efficace.<br />

Dragica Simunec (Croazia)<br />

^<br />

Presidente del Consiglio degli infermieri croati e<br />

Direttrice del Settore <strong>Infermieri</strong>stico del ministero della Sanità della Croazia<br />

La riforma della formazione in Croazia è iniziata nel<br />

2004 e l’Ordine infermieristico è stato istituito nel<br />

2003. Fino al 2004 avevamo un corso triennale di<br />

studi universitari, con la possibilità di continuare per<br />

altri 2 o 3 anni in qualsiasi altra facoltà per completare<br />

la laurea come docente di Nursing, sanità pubblica<br />

etc. La riforma ha investito inizialmente l’ordinamento<br />

didattico del Nursing, per allinearsi alla Direttiva<br />

europea e al sistema di riconoscimento reciproco<br />

delle qualifiche europee: prima c’era un ordinamento<br />

basato sulla Medicina, mentre con la riforma<br />

è stato basato sul Nursing. Adesso abbiamo un<br />

corso base di 3 anni (4600 ore, 180 crediti), più 2<br />

anni (120 crediti) per la specializzazione. La riforma<br />

prevede la possibilità di conseguire la specializzazione<br />

senza dover cambiare facoltà. La specializzazione<br />

in Nursing è stata negoziata sia con il ministero della<br />

Salute che con il ministero dell’Istruzione. Inoltre,<br />

gli infermieri sono obbligati a seguire la formazione<br />

continua, con programmi specifici, a secondo delle<br />

aree di pratica e responsabilità. Fino al 2004, la specializzazione<br />

veniva conseguita all’interno degli ospedali<br />

universitari, con programmi più o meno diversi.<br />

Adesso abbiamo dei programmi ben precisi a livello<br />

nazionale, in collaborazione con le facoltà di Scienze<br />

infermieristiche e gli ospedali universitari.<br />

Rosa Blasco Santamaria (Es)<br />

Direttore del Master in Gestione dei servizi infermieristici<br />

presso l’Università di Barcellona<br />

In Spagna la formazione degli infermieri si svolge<br />

nelle università dal 1977, ma solo a partire dal 1983,<br />

con l’arrivo della Riforma universitaria, abbiamo po-<br />

SESSIONE I 17<br />

tuto affidare di diritto agli infermieri le cattedre universitarie.<br />

Questa stessa legge segna un altro fatto<br />

importante, che è la creazione dell’area delle Scienze<br />

infermieristiche, che ci pone allo stesso livello scientifico<br />

degli altri insegnamenti universitari. Al contrario<br />

delle argomentazioni avanzate da alcuni Paesi<br />

europei sull’influenza negativa che avrebbe avuto<br />

l’incorporazione della formazione infermieristica nelle<br />

università (nel senso che avrebbe prodotto una diminuzione<br />

della domanda per questi studi), in Spagna<br />

la formazione infermieristica universitaria non<br />

solo non ha fatto scendere la domanda, ma l’ha addirittura<br />

fatta aumentare.<br />

In aprile 2005 il decreto che regolava gli accessi alle<br />

specializzazioni è stato modificato, delineando così<br />

sette aree specialistiche (ostetricia e ginecologia,<br />

igiene mentale, assistenza medico-chirurgica, pediatria,<br />

sanità pubblica, geriatria ed infermieristica occupazionale).<br />

Ora si aspettano i dettagli che definiscano<br />

piani di studio e iter, ma si manterrà il sistema<br />

secondo il quale per ciascuna area specialistica vengono<br />

messi a concorso un certo numero di posti, corrispondenti<br />

al fabbisogno, e solo chi possiede il titolo<br />

specialistico può esservi impiegato in quei settori.<br />

Inoltre, si sta prospettando la possibilità che nel futuro,<br />

una volta definiti i master in linea con l’area<br />

europea della formazione post-laurea, ci sarà la possibilità<br />

di passare dalle specializzazioni alla formazione<br />

post-laurea, in modo tale che chi lo vorrà potrà<br />

frequentare sia un master che un dottorato.<br />

In generale, la formazione che i nostri studenti ricevono<br />

viene considerata molto buona, sia in Spagna<br />

che in Europa e questo, nella società spagnola, rende<br />

gli infermieri dei professionisti ben visti dai cittadini,<br />

specialmente se lavorano all’interno di un<br />

ospedale. Purtroppo, però, il riconoscimento a livello<br />

politico è ancora scarso e di conseguenza gli incentivi<br />

sono spesso insufficienti e gli stipendi non sono<br />

adeguati al livello della formazione e delle aspettative<br />

dei professionisti. In ogni caso, gli infermieri<br />

in Spagna rappresentano una parte importante all’interno<br />

del sistema sanitario, dato che l’85% degli<br />

infermieri lavora nell’ambito del settore pubblico e<br />

sono per lo più soddisfatti della propria professione,<br />

come dimostra uno studio condotto recentemente a<br />

Barcellona, dove l’85% dei professionisti dichiara<br />

che se potesse tornare indietro studierebbe di nuovo<br />

Scienze infermieristiche.

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