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Quaderno 15.pdf - IPASVI, Federazione Nazionale Collegi Infermieri

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verno hanno diviso ancora di più la categoria: in<br />

una si pensava di dividere in modo definitivo i settori<br />

delle attività libero-professionale e dipendente,<br />

creando un Ordine soltanto per il settore libero-professionale;<br />

nell’altra si proponeva l’istituzione di un<br />

Ente pubblico che raccogliesse tutti i “paramedici”,<br />

per ridurre al minimo il peso degli infermieri, che<br />

rappresentano il gruppo più importante dei professionisti<br />

della salute.<br />

Salvo il problema dell’Ordine, la legislazione riguardante<br />

la professione è soddisfacente: dal 1978 esiste<br />

un testo di legge che definisce la professione infermieristica;<br />

nel 1981 e nel 1984 venne decretato<br />

un testo relativo agli atti ed all'esercizio infermieristico;<br />

la formazione ed il diploma infermieristico sono<br />

regolamentati e altrettanto lo sono la pratica infermieristica,<br />

la cartella dell’assistenza infermieristica<br />

e la diagnostica infermieristica.<br />

Venendo all’organizzazione del lavoro, gli infermieri<br />

rappresentano il 36% del personale del sistema sanitario<br />

francese, contro l'1% delle ostetriche, il 22%<br />

dei medici (generici, specialisti e chirurghi), il 33%<br />

degli aiuti infermieri ed ausiliari puericultrici. L’84%<br />

degli infermieri sono donne e il 16,8% del totale opera<br />

in ambito libero-professionale.<br />

Le spese in cure infermieristiche rappresentano più<br />

di un terzo delle spese sanitarie ospedaliere, cui vanno<br />

aggiunti 118 milioni e 912.000 euro per il settore<br />

ambulatoriale e libero-professionale.<br />

Un infermiere professionale su quattro chiede di poter<br />

lavorare in part-time, che viene concesso senza<br />

riserva per motivi familiari, mentre per altri motivi<br />

il capo servizio e l'amministrazione possono rifiutare<br />

per ragioni di servizio. Dopo due rifiuti, però, se<br />

la richiesta di part-time viene reiterata, per la terza<br />

volta non può essere più rifiutata.<br />

Silvana Dragonetti (It)<br />

Direttore del Servizio contrattazione 1 dell’Aran<br />

(Agenzia per la rappresentanza negoziale della P.A.)<br />

La professione infermieristica è stata fortemente<br />

rivalutata nel corso degli ultimi 15 anni, in relazione<br />

anche alle difficoltà di reperire il personale<br />

per diminuzione delle “vocazioni”. Il primo segnale<br />

si rinviene già nel sistema di contrattazione pubblico<br />

(Dpr 384 del 1990) con la definizione di una<br />

particolare indennità legata all’anzianità e riva-<br />

SESSIONE III 39<br />

lutazione delle condizioni di lavoro.<br />

A partire dal Ccnl del 1999 ed ancor più nel biennio<br />

2000-2001, la disciplina pattizia si è impegnata<br />

a seguire l’evoluzione legislativa della professione.<br />

A tale scopo, il Ccnl del 20 settembre 2001:<br />

1) ha modificato il sistema classificatorio del personale<br />

del Ssn (formato da quattro categorie A,<br />

B, C, e D che è la più elevata per il personale non<br />

dirigente), collocando il personale infermieristico<br />

già appartenente alla categoria C, nella medesima<br />

categoria D del personale laureato del<br />

ruolo amministrativo, mediante una progressione<br />

di carriera automatica;<br />

2) ha riconosciuto al predetto personale, particolari<br />

indennità (di coordinamento e/o di posizione<br />

organizzativa) di consistente valore economico<br />

per premiare le posizioni di maggiore<br />

responsabilità all’interno dell’organizzazione<br />

dei servizi.<br />

Il Ccnl del 19 aprile 2004 ha favorito, finanziandoli,<br />

i passaggi del personale infermieristico espletante<br />

mansioni di coordinamento, al superiore livello<br />

economico DS, previsto all’interno della categoria<br />

D.<br />

Infine, il Ccnl del 10 febbraio 2004, relativo all’area<br />

della dirigenza del ruolo sanitario, tecnico, professionale<br />

ed amministrativo del Ssn, ha regolato il<br />

rapporto di lavoro e il trattamento economico della<br />

dirigenza infermieristica di nuova istituzione e operativa<br />

dopo il conseguimento delle lauree specialistiche<br />

da parte del relativo personale, disciplinando<br />

comunque, nel periodo transitorio, il sistema degli<br />

incarichi conferibili a tale personale.<br />

Dopo gli ultimi contratti non si può negare che alla<br />

professione sia stata riconosciuta la caratteristica di<br />

struttura portante del sistema.<br />

Naturalmente non basta essere dotati di strumenti<br />

flessibili come il contratto di lavoro per risolvere tutti<br />

i problemi legati alle professioni sanitarie, poiché<br />

essi scontano anche la limitatezza delle risorse disponibili.<br />

Infatti, per raggiungere gli obiettivi del legislatore<br />

con riguardo alle professioni sanitarie, i<br />

contratti hanno dovuto usufruire di risorse aggiuntive<br />

messe a disposizione dalle Regioni, circostanza<br />

non sempre possibile data la situazione economica<br />

complessiva del Paese e l’obbligo del rispetto del patto<br />

di stabilità Stato-Regioni sul controllo della spesa<br />

pubblica.

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