Quaderno 15.pdf - IPASVI, Federazione Nazionale Collegi Infermieri
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di infermieri si fa sempre più cogente. Per tentare<br />
di arginare il fenomeno vengono messe<br />
in campo alcune strategie, quali ad esempio:<br />
• la moltiplicazione delle scuole per infermieri;<br />
• si incentiva l’accesso ai corsi con borse<br />
di studio;<br />
• la contrattazione nazionale istituisce “l’indennità<br />
infermieristica” che riconosceva<br />
agli infermieri una diversa e maggiore retribuzione<br />
rispetto agli altri professionisti<br />
inquadrati nello stesso livello retributivo.<br />
Con il contratto di lavoro del 1990, viene istituita<br />
la figura dell’Otaa per sollevare l’infermiere<br />
da alcune incombenze di carattere indiscutibilmente<br />
alberghiero, ma non solo.<br />
L’Otaa può compiere atti assistenziali semplici<br />
sulla base delle valutazioni dell’infermiere<br />
circa la complessità della prestazione<br />
in relazione allo stato di salute del paziente.<br />
La necessità di una maggiore qualificazione<br />
del personale di supporto viene avvertita<br />
anche nei servizi sociali; le Regioni, alle<br />
quali compete la legislazione in materia di<br />
formazione professionale, avviano corsi di<br />
qualificazioni difformi per contenuti e durata<br />
con conseguenti ripercussioni sul mercato<br />
del lavoro e sulla mobilità interregionale<br />
dei lavoratori in possesso di questi attestati<br />
di qualifica.<br />
3° tappa - anni ’90 – 2000<br />
I servizi territoriali sono una realtà consolidata<br />
su tutto il territorio nazionale ed assorbono<br />
molte risorse del sistema. Dai dati Istat<br />
disponibili, nel periodo 1998-2002 si registra<br />
un decremento dello 0,18% (435 unità)<br />
di personale infermieristico impiegato nelle<br />
strutture di ricovero a fronte di un incremento<br />
pari al 23,66% (10.011 unità) nei servizi territoriali.<br />
Alla netta diminuzione dei ricoveri<br />
ospedaliere e delle giornate di degenza, non<br />
corrisponde però una diminuzione significativa<br />
del fabbisogno infermieristico.<br />
La continua evoluzione e diversificazione dei<br />
bisogni delle persone assistite e dei loro familiari,<br />
il costante accrescimento delle loro<br />
richieste ed aspettative nei confronti dei servizi<br />
sanitari e sociali hanno aumentato, pro-<br />
SESSIONE II 23<br />
gressivamente nel tempo, la complessità nella<br />
definizione della migliore risposta assistenziale<br />
e della sua conseguente erogazione.<br />
Questo continuo e rapido mutamento si<br />
è accompagnato ad un altrettanto rapido sviluppo<br />
delle tecnologie e ad una disponibilità<br />
di risorse non sempre adeguata alla loro<br />
più efficace combinazione.<br />
La formazione infermieristica diventa universitaria,<br />
con un numero chiuso programmato<br />
in modo inadeguato a far fronte alle necessità<br />
del sistema e, nei primi anni, in molte<br />
sedi il numero degli aspiranti infermieri<br />
risulta addirittura inferiore a quello programmato.<br />
Si rincomincia a parlare di “emergenza<br />
infermieristica” e vengono messe in<br />
campo nuove strategie:<br />
• si aumentano le sedi universitarie prevedendo<br />
anche sezioni distaccate per rendere<br />
più capillare l’offerta formativa;<br />
• si promuove l’immagine ed il ruolo dell’infermiere;<br />
• vengono istituiti corsi di perfezionamento<br />
e master universitari;<br />
• si inseriscono nel sistema infermieri stranieri<br />
ricorrendo anche ad agenzie specializzate;<br />
• dopo un lungo confronto tra gli enti regionali,<br />
viene istituita una figura da inserire<br />
negli ambiti sociali e sanitari come supporto<br />
alle specifiche professionalità di riferimento,<br />
l’Oss.<br />
Una vecchia questione... in un nuovo scenario<br />
Il sistema infermieristico oggi è un insieme<br />
molto composito, nel quale convivono professionisti<br />
con percorsi formativi, esperienze,<br />
aspettative ed ora anche con tradizioni<br />
culturali molto differenti. L’innalzamento dell’età<br />
pensionabile determina la compresenza<br />
nel sistema di generazioni differenti, alle<br />
quali corrispondono anche modi diversi di<br />
intendere ed interpretare il proprio ruolo professionale<br />
anche – ma non solo – per la diversa<br />
tipologia di percorsi formativi effettuati.<br />
Quali professionisti, quindi? Professionisti<br />
che hanno vissuto una realtà organizzativa<br />
caratterizzata da un forte numero di personale<br />
non qualificato, a cui veniva richiesto