06.06.2013 Views

Quaderno 15.pdf - IPASVI, Federazione Nazionale Collegi Infermieri

Quaderno 15.pdf - IPASVI, Federazione Nazionale Collegi Infermieri

Quaderno 15.pdf - IPASVI, Federazione Nazionale Collegi Infermieri

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

36 I QUADERNI<br />

Supplemento de L’Infermiere n. 9/05<br />

in <strong>Infermieri</strong>stica formano un professionista<br />

della salute che opera con autonomia decisoria<br />

e alta capacità collaborativa e di integrazione<br />

con altre figure professionali.<br />

Gli ordinamenti didattici dei master di primo<br />

livello permettono l’acquisizione di ulteriori<br />

e avanzate conoscenze che lo pongono<br />

in grado di meglio e più approfonditamente<br />

rilevare e soddisfare i bisogni dei bambini<br />

o delle persone in età geriatrica, di coloro<br />

che per un qualunque evento entrano<br />

in situazioni di criticità vitale o che presentano<br />

disequilibri mentali o che presentano<br />

le problematiche sanitarie di una specifica<br />

collettività.<br />

La laurea specialistica o magistrale in Scienze<br />

infermieristiche può sostenere con mirati<br />

percorsi di approfondimento disciplinare<br />

e professionale gli studi orientati alla<br />

ricerca di evidenze assistenziali o di prestazioni<br />

di provata efficacia. Potrà altresì<br />

spingere all’attivazione di sperimentazioni<br />

che sostengano la ridefinizione di modelli<br />

assistenziali ed organizzativi affinché questi<br />

siano più adeguati alle necessità dei cittadini<br />

assistiti e più coerenti alle nuove necessità<br />

delle strutture e del macrosistema<br />

organizzativo.<br />

L’Educazione continua in medicina (Ecm) può<br />

garantire al cittadino il mantenimento di un<br />

alto livello di competenza e la manutenzione<br />

costante della professionalità dell’infermiere<br />

a favore di cure e assistenza di provata efficacia<br />

e pertanto sicure e pertinenti.<br />

Infine, attraverso l’adesione al proprio Codice<br />

deontologico l’infermiere può manifestare<br />

adesione ai valori e principi assunti dal<br />

proprio gruppo professionale e riferirsi a una<br />

guida rilevante per lo sviluppo della propria<br />

identità e per l’assunzione di un comportamento<br />

eticamente responsabile.<br />

In tale logica non è possibile sottacere:<br />

• la medicalizzazione nell’approccio e nella<br />

gestione dei “casi”,<br />

• la centralità della cura ospedaliera e il ruolo<br />

spesso residuale di quella domiciliare e<br />

comunque territoriale,<br />

• la ridondanza e sovrapponibilità di esami e<br />

indagini a costo crescente,<br />

• l’utilizzo estensivo e non sempre pertinente<br />

di strumenti ad alto impatto tecnologico,<br />

• la trasformazione del cittadino in un consumatore<br />

di controlli, esami, prestazioni,<br />

farmaci sia da banco che prescritti, cure alternative<br />

e quant’altro.<br />

Ed è necessario proporre:<br />

• il ripensamento, la revisione e la razionalizzazione<br />

dell’intero sistema dell’offerta sanitaria,<br />

• il trasferimento di una percentuale maggiore<br />

di risorse dall’ospedale al territorio,<br />

• la sperimentazione di altre forme di aggregazione<br />

organizzativa,<br />

• la declinazione di percorsi clinico-assistenziali<br />

alternativi,<br />

• l’innovazione profonda dell’organizzazione<br />

del lavoro,<br />

• il coinvolgimento e la partecipazione dei<br />

cittadini e degli “stakeholders” nei piani di<br />

riorganizzazione e riconversione di servizi<br />

e strutture,<br />

• la ricerca della condivisione sui progetti e<br />

sulle proposte di coloro che operano nei<br />

servizi o nelle strutture in discussione.<br />

Il cambiamento organizzativo e assistenziale<br />

attiva inevitabilmente tensioni valoriali, culturali<br />

ed economiche, scontri di “potere” per<br />

ridisegnare nuovi equilibri e scontri “corporativi”<br />

tra vecchi e nuovi gruppi professionali<br />

per mantenere o raggiungere aree di privilegio<br />

in cui vi sia anche la possibilità di incidere<br />

e orientare le scelte di sistema.<br />

La carta vincente per un positivo cambiamento<br />

del sistema può essere, a nostro avviso,<br />

proprio l’investimento sugli infermieri<br />

attraverso:<br />

• il riconoscimento e la valorizzazione delle<br />

funzioni dirigenziali e di coordinamento,<br />

• la predisposizione di sviluppo di carriera<br />

anche a carattere professionale e non solo<br />

gestionale,<br />

• il potenziamento dell’autonomia di gestione<br />

e scelta assistenziale.<br />

Un terreno per verificare in concreto se le<br />

affermazioni di principio si traducano in ef-

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!