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EDITORIALE<br />
Anche quest’anno il Santo<br />
<strong>Natale</strong> è alle porte. E’ la festa<br />
che più di ogni altra ci tocca nell’intimo<br />
del nostro cuore, dei<br />
nostri sentimenti e dei nostri<br />
ricordi più cari.<br />
Quando ci viene alla mente il<br />
<strong>Natale</strong>, il primo pensiero corre<br />
al nostro passato, quando eravamo<br />
ancora piccoli. Il grande<br />
panorama della terra coperta di<br />
candida neve e avvolta da un<br />
freddo pungente. Il silenzio<br />
devoto dei nostri paesi non<br />
ancora invasi dal frastuono delle<br />
auto e dagli aerei. Le nostre<br />
chiese senza riscaldamento ma<br />
piene di fedeli e di calore<br />
umano. Le nostre case, vecchie<br />
ma abitate da numerosi bambini,<br />
dai genitori e dai nonni. Il piccolo<br />
Presepe fatto di muschio e<br />
di personaggi ritagliati su cartoncino<br />
La dolce musica natalizia<br />
che accompagnava la venuta<br />
di Gesù Bambino e della sua<br />
famiglia. Il grande pranzo a base<br />
di casoncelli preparati in casa<br />
sotto le guida della nonna e il<br />
cappone del nostro pollaio. I<br />
regali di Gesù Bambino: un torrone,<br />
qualche caramella di zucchero,<br />
due o tre mandarini, nocciole<br />
e arachidi.Tutto qui!<br />
Questo era tutto, ma era tanto<br />
ed era bello perché, a quei<br />
tempi, era una vera novità che ci<br />
faceva felici. Era una “novità” che<br />
simbolicamente ci aiutava ad<br />
accogliere “la Novità” che ogni<br />
Indialogo n. 194<br />
È NATALE<br />
Don Pietro Natali<br />
anno ci veniva a visitare nella<br />
persona del Bambino Santo e<br />
che trovava sempre posto nelle<br />
nostre case e nei nostri cuori.<br />
Questo aspetto umano e questa<br />
calorosa atmosfera natalizia che<br />
ci ha accompagnato nella nostra<br />
infanzia, oggi, devono fare da<br />
habitat a quell’avvenimento<br />
straordinario del <strong>Natale</strong> che<br />
tutti sanno, anche i più piccoli,<br />
che è il mistero di un Dio che si<br />
fa piccolo, povero, semplice e<br />
fragile; un Dio che si mette alla<br />
portata di tutti e parla al cuore<br />
di ogni persona, anche di chi<br />
non è credente. Nessuno avrebbe<br />
mai immaginato che il Dio<br />
onnipotente venerato dagli