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Buon Natale - Tagliuno

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EDITORIALE<br />

Ebrei amasse tanto gli uomini da<br />

nascere in carne e ossa come<br />

uno di loro e di vivere in mezzo<br />

a loro. La scelta di Gesù Cristo<br />

di farsi vero uomo è così lontana<br />

da ogni immaginazione<br />

umana che gli Ebrei lo stanno<br />

ancora aspettando.<br />

L’evento del <strong>Natale</strong> è affascinante<br />

perché il Signore si fa vicino a<br />

noi, ci viene incontro per offrirci<br />

la salvezza, per renderci ugua-<br />

li a Lui. L’incarnazione del Figlio<br />

di Dio non è semplicemente la<br />

mano di Dio allungata verso<br />

l’uomo per sollevarlo dalle sue<br />

miserie e dalle sue cadute, ma è<br />

tutta la “Persona” di Dio che<br />

assume tutta la “persona” dell’uomo<br />

per essere compagno di<br />

viaggio nell’avventura della vita<br />

verso l’eternità dove tutta la<br />

“persona” dell’uomo sarà finalmente<br />

assunta da tutta la<br />

“Persona” di Dio per godere<br />

quella gloria che solo Lui può<br />

dare.<br />

Questo matrimonio unico celebrato<br />

a Betlemme in quella<br />

notte segna per Dio un grande<br />

punto in più per la sua Gloria<br />

nell’alto dei cieli e per “l’uomo<br />

che Egli ama” un grande passo<br />

in avanti verso la pace con il<br />

suo Signore e con i suoi fratelli.<br />

Allora celebrare bene il <strong>Natale</strong><br />

è riprendere coscienza che questo<br />

evento non è stato un fatto<br />

di cronaca eccezionale che ha<br />

toccato la vita personale del<br />

Figlio di Dio e di alcune persone<br />

di Nazaret e tutto si è concluso<br />

in quel posto e in poco<br />

tempo 2000 anni fa, ma ha cambiato<br />

radicalmente, realmente e<br />

per sempre la vita di tutta l’umanità.<br />

Il cristiano oggi vive la<br />

sua vita, affronta le sue difficoltà,<br />

sopporta i sacrifici e le sofferenze<br />

con un altro spirito. Sa di<br />

avere sempre Qualcuno accanto<br />

che lo protegge, lo sostiene e<br />

condivide gli sforzi che fa. Sa che<br />

la sua vita non viene distrutta<br />

dalla morte fisica ma che per<br />

scelta di Dio e soprattutto per il<br />

suo amore è destinata all’eternità.<br />

Sa che il pessimismo, la tristezza,<br />

lo scoraggiamento generati<br />

in noi dall’esperienza quotidiana<br />

della nostra fragilità vengono<br />

superati da quella serenità<br />

e da quella, come dice S. Paolo,<br />

“speranza che non delude” che<br />

ci vengono dalla redenzione<br />

operata da Gesù Cristo.<br />

Celebrare bene il <strong>Natale</strong>:<br />

- è mettere al primo posto il<br />

Indialogo n. 194<br />

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