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L'Informatore Agrario - Dieresi.Eu

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S VINO,<br />

IL MERCATO CHE VERRÀ<br />

Guadagnare la leadership nella<br />

comunicazione enogastronomica<br />

internazionale. È di importanza<br />

strategica contrastare l’egemonia nella<br />

critica e nella comunicazione di alto livello<br />

del vino esercitata dai media di origine<br />

anglosassone e si deve trovare il modo di<br />

favorire il raggiungimento dell’obiettivo<br />

dell’aff ermazione di una rivista di massima<br />

autorevolezza a controllo italiano (un<br />

sorta di Wine Spectator italiano, eventualmente<br />

allargato ad altre eccellenze<br />

alimentari) che possa preparare il campo<br />

all’espansione della presenza dei vini<br />

(e di altri prodotti) italiani nei nuovi<br />

vasti spazi di mercato ove la cultura del<br />

vino del pubblico e degli operatori si va<br />

costruendo proprio in questi anni e consolidandola<br />

nei mercati tradizionali.<br />

Migliorare l’integrazione tra<br />

le imprese, nel-<br />

la supply chain e<br />

nel territorio. Il livello<br />

di integrazione<br />

verticale e orizzontale<br />

nel settore è insoddisfacente<br />

e questo ha<br />

notevoli rifl essi negativi per le imprese,<br />

in termini di redditività, di capacità strategica<br />

e potere contrattuale nei rapporti<br />

con la distribuzione.<br />

Sono colpite sia quelle di piccola e media<br />

dimensione, che sono ostacolate nel<br />

cogliere le opportunità specifi che, che il<br />

mercato globalizzato off re loro, sia quelle<br />

di maggiori dimensioni che nel loro ambito<br />

competitivo specifi co si confrontano<br />

con gruppi di notevolissime dimensioni.<br />

È necessario un maggiore raccordo strategico<br />

con i canali distributivi e una migliore<br />

integrazione delle attività nel territorio.<br />

Rimuovere i fattori che ostacolano<br />

i processi di integrazione<br />

tra imprese. In tutti gli ambiti di attività<br />

vi sono notevoli margini di miglioramento<br />

dell’integrazione e collaborazione<br />

tra le imprese, anche se appaiono maggiori<br />

nella comunicazione, distribuzione<br />

e ricerche di mercato, piuttosto che nell’innovazione<br />

di prodotto e di processo<br />

e della produzione.<br />

La bassa integrazione tra le imprese<br />

è certamente determinata, oltre che da<br />

un diff uso individualismo, anche da altri<br />

fattori che potrebbero essere rimossi<br />

o mitigati e sui quali di dovrebbe agire<br />

opportunamente:<br />

• struttura proprietaria e di governo delle<br />

imprese;<br />

• non conoscenza degli strumenti giuridici<br />

idonei;<br />

• assenza di incentivi pubblici specifi ci;<br />

10<br />

supplemento a L’Informatore <strong>Agrario</strong> •<br />

13/2008<br />

• carenza di sostegno da parte delle banche;<br />

• carenza nell’off erta di servizi specializzati<br />

nell’assistenza alla formazione di<br />

coalizioni.<br />

Si deve dunque sviluppare un contesto<br />

normativo e istituzionale idoneo a<br />

rimuovere le cause suddette e tale quindi<br />

da stimolare in modo effi cace il rapido<br />

sviluppo di forme di aggregazione tra<br />

imprese e la realizzazione, quindi, di più<br />

numerose azioni comuni.<br />

Ottimizzare la gestione della<br />

supply chain. Il rapporto delle imprese<br />

con i canali di distribuzione è complesso<br />

e ciascuna tipologia presenta specifi che<br />

problematiche e diffi coltà, sia di carattere<br />

logistico sia di natura contrattuale, in<br />

particolare è forte lo sbilanciamento del<br />

potere rispetto alla grande distribuzione.<br />

Inoltre, la gestio-<br />

ne del prodotto vino<br />

nei diversi canali di<br />

vendita nel complesso<br />

non è pienamente<br />

soddisfacente, soprattutto<br />

con riferimento<br />

ai ristoranti e alla distribuzione<br />

moderna.<br />

Le imprese percepiscono in modo chiaro<br />

il vantaggio che può derivare dall’impostare<br />

rapporti di collaborazione con<br />

tutti i soggetti coinvolti nella supply<br />

chain con l’obiettivo comune di soddisfare<br />

in modo più effi ciente (costo della<br />

logistica) ed effi cace (mettere a disposizione<br />

il prodotto desiderato) i consumatori.<br />

Un maggiore impegno in questa direzione,<br />

anche con il supporto e il coin-<br />

La gestione del prodotto vino<br />

nei diversi canali di vendita<br />

non è pienamente soddisfacente<br />

volgimento attivo delle associazioni di<br />

categoria, può determinare signifi cativi<br />

vantaggi per tutto il sistema.<br />

Rafforzare le Strade del vino. Le<br />

Strade del vino devono essere messe in<br />

condizione di operare meglio, in quanto<br />

potenziale elemento portante della promozione<br />

dei vini italiani di gamma alta<br />

e medio alta, anche in sinergia con le<br />

Enoteche regionali.<br />

Rinforzare il supporto<br />

alla fi liera vitivinicola<br />

Le imprese che operano nelle fi liera<br />

vitivinicola potranno migliorare la loro<br />

performance se sostenute da una costante<br />

evoluzione dei settori correlati da<br />

adeguati servizi fi eristici, da avanzate infrastrutture<br />

per le tecnologie dell’informazione<br />

e da un’effi cace rappresentanza<br />

dei propri interessi.<br />

Collegamento con i settori correlati.<br />

I settori fornitori di input sono<br />

in grado di rispondere in modo globalmente<br />

effi cace alle esigenze delle imprese,<br />

ma persistono ancora disparità regionali<br />

e diff erenze di qualità dei prodotti e dei<br />

servizi off erti che penalizzano una parte<br />

delle imprese.<br />

Il sistema della ricerca e della formazione,<br />

invece, non risulta adeguato sotto<br />

il profi lo della focalizzazione sulle esigenze<br />

delle imprese. Le maggiori carenze<br />

si rilevano nell’ambito dell’economia e<br />

della gestione, mentre la ricerca in enologia<br />

e viticoltura è, in termini relativi,<br />

meglio focalizzata.<br />

Le relazioni tra imprese e mondo del-<br />

I concorrenti sui mercati internazionali aumentano di numero e presentano un’offerta<br />

sempre più articolata

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