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Il Liceo partecipa alla Messa della domeinca nella chiesa
parrocchiale di Sassello
Liceo
Alere
Il papà della Beata Chiara Luce Ruggero Badano
nei giorni della morte di Chiara Badano: «Ringraziamo Dio per questo
suo luminoso capolavoro». Nelle sue parole non abbiamo letto rammarico
per la perdita di una figlia tanto amata in età così giovane,
ma la consapevolezza delle meraviglie operate da Dio nella sua vita,
in particolare nei due anni di malattia, che la beata stessa definiva
“un meraviglioso disegno che a poco a poco mi si svela”. Anche il
papà ci ha ricordato la sensazione di tutti coloro che visitavano la
figlia nel tempo della malattia: chi pensava di andare a trovare una
ammalata, usciva dalla sua stanza con la consapevolezza di essere
stato guarito dalla gioia di una ragazza che ha vissuto il tempo della
sofferenza come attesa gioiosa dello sposo. Chiara chiede alla madre,
negli ultimi giorni di vita, che gli confezionasse un abito da sposa
con cui essere sepolta, e parla del suo funerale come una “festa di
nozze”. Quando una amica gli porta un mazzo di fiori, il giorno prima
della morte, la ringrazia, ritenendole “proprio adatte ad un matrimonio”.
Un altro ricordo che ci ha commossi e scossi è l’indicazione di
Chiara alla madre: «Mentre mi preparerai sul letto di morte, mamma,
dovrai ripetere: “Ora Chiara Luce vede Gesù”».
Il papà di Chiara ci ha congedati assicurandoci una preghiera assieme
alla moglie: ogni sera pregano per i numerosi pellegrini che
si recano sulla tomba di Chiara, «perché anche questo è parte del
meraviglioso disegno di Dio pensato per Chiara Luce». Tanti occhi dei
ragazzi erano lucidi di fronte a questa testimonianza, e nessuno pen-