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questione circondato da altri canonici del capitolo<br />

della cattedrale, da religiose bianco vestite<br />

- probab<strong>il</strong>e accenno alle Dimesse che sarebbero<br />

<strong>di</strong>venute custo<strong>di</strong> del tempio stesso - .<br />

Al vicario capitolare, in posa esageratamente<br />

retorica ed enfatica, fanno pure da cornice <strong>il</strong><br />

probab<strong>il</strong>e podestà della città Pietro Lauretano<br />

e <strong>il</strong> prefetto GianAntonio Zeno, <strong>il</strong> primo quasi in<br />

preghiera su un solenne inginocchiatoio adornato<br />

dallo stemma <strong>di</strong> <strong>Bergamo</strong> e <strong>il</strong> secondo,<br />

poco <strong>di</strong>scosto dal primo, in pie<strong>di</strong> con le braccia<br />

conserte.<br />

In ginocchio, davanti a Mons. Benaglio,<br />

sta un presunto religioso riconoscib<strong>il</strong>e,<br />

forse, come <strong>di</strong>sciplino<br />

del convento <strong>di</strong> San Barnaba che dal<br />

1581 reggevano l’antica chiesa <strong>di</strong> san<br />

Giovanni.<br />

L’intera opera, carica <strong>di</strong> effetti scenografici<br />

e contornata da un reale scorcio <strong>di</strong> città alta<br />

verso S. Maria Maggiore della quale si nota <strong>il</strong><br />

tiburio, risulta una grande rievocazione storica<br />

carica <strong>di</strong> particolari, non da ultimo <strong>il</strong> cippo<br />

all’estrema destra con incise le notizie cronologiche<br />

tratte dal racconto storico <strong>di</strong> Donato Calvi<br />

Alere<br />

riguardanti l’evento reale.<br />

I colori cal<strong>di</strong>, i riferimenti agli ori e ai rossi,<br />

ora sgargianti ora tendenti al cremisi, narrano<br />

<strong>di</strong> una volontà esplicita <strong>di</strong> <strong>di</strong>re la fondazione<br />

della Chiesa come opera importante e carica<br />

<strong>di</strong> eventi a loro volta suggestivi. Il Loverini<br />

riesce egregiamente a compiere questo passo<br />

ma risulta decisamente debole nel tratto della<br />

fantasia infatti, se nei lunettoni degli altari<br />

minori troverà slancio e libertà pittorica, <strong>qui</strong><br />

rischia <strong>di</strong> rimanere in superficie senza rendere<br />

affascinante l’affresco ma anzi rendendolo <strong>di</strong><br />

maniera e meramente celebrativo pago solamente,<br />

come scrisse <strong>il</strong> Pinetti nel 1930, “ <strong>di</strong><br />

un fac<strong>il</strong>e effetto esteriore”.<br />

Rimane comunque l’unica testimonianza pittorica<br />

<strong>di</strong> un fatto fondamentale per la città <strong>di</strong><br />

<strong>Bergamo</strong> che rimase artisticamente unita a<br />

Venezia anche nel tragico periodo della peste.<br />

Una curiosità: come la nostra chiesa del monte<br />

santo è da secoli appartenente al seminario<br />

così, a Venezia, la bella bas<strong>il</strong>ica della Salute è<br />

officiata e animata dal seminario patriarcale,<br />

nota che <strong>di</strong>ce un legame spirituale che neppure<br />

<strong>il</strong> tempo ha potuto scindere.

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