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Sped. Abb. Postale Gruppo IV<br />
PADOVA - VIA DONATELLO, 16 - GIUGNO 19<br />
TRIMESTRALE DEGLI EX ALUNNI, DEL COLLEGIO UNIVERSITARIO<br />
DELLA SCUOLA DI RELIGIONE E DEL PETRARCA - NUOVA SERIE
Coloro che non sono<br />
ancora iscritti<br />
sono pregati<br />
di affrettarsi<br />
L. 3000 iscrizione semplice<br />
L. 4000 iscrizione con l'Agenda<br />
Cari <strong>Ex</strong> <strong>Alunni</strong>,<br />
aiutatemi a far bene l'Antonianum,<br />
sì che possa uscire regolarmente<br />
ogni tre mesi sempre più bello ed interessante<br />
!<br />
Aiutatemi mandandomi notizie interessanti,<br />
fotografie che possono essere<br />
gradite, segnalandomi articoli di attualità<br />
che ritenete bene far conoscere a<br />
tutti. Soprattutto voi professionisti arrivati,<br />
mandatemi qualche articolo sulle<br />
vostre esperienze professionali che saranno<br />
lette volentieri oltre che dagli amici,<br />
dai giovani che aspettano direttive<br />
per la vita, frutto più che di teorie<br />
studiate sui libri, sbocciate dalla realtà<br />
scottante del giorno.<br />
Aiutatemi anche finanziariamente<br />
perché non ho nessun fondo a disposizione.<br />
I famosi milioni dei Gesuiti oggi,<br />
non si sa per quale magica metamorfosi,<br />
si sono trasformati in un fondo di debiti...<br />
senza fondo.<br />
Vivo di giorno in giorno, di quello<br />
che mi manda la Provvidenza attraverso<br />
Voi.<br />
Come aiutare l'Antonianum ?<br />
Con la regolare iscrizione.<br />
Con qualche offerta sostenitrice, coloro<br />
che lo possono.<br />
Pubblicheremo d'ora innanzi i nominativi<br />
di quelli che faranno qualche cosa<br />
in più della semplice iscrizione.<br />
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IN COPERTINA :<br />
CONCORSO IPPICO IN CAMPO TRE PINI<br />
SOMMARIO<br />
• RESPONSABILITÀ' DEL SAPERE<br />
PROGRAMMI<br />
• MESSAGGIO DI P. ARRUPE<br />
UTILITÀ' DELLA TESSERA<br />
IMMORTALITÀ' DELL'ANIMA<br />
DECENNALE DEL PROF. STEFANINI<br />
NO AL DIVORZIO<br />
FILOSOFIA DELL'ALTERITA'<br />
MARCIA DELLA FEDE<br />
FESTA DEI NEO-LAUREATI<br />
NUOVA SCUOLA DI RELIGIONE<br />
PRIME COMUNIONI<br />
LETTURE E VACANZE<br />
ZANZARE PERNICIOSE<br />
SAN VINCENZO<br />
CONGREGAZIONI<br />
CINEFORUM<br />
LA MIA MISSIONE<br />
ANCORA CAREZZA<br />
PETRARCA<br />
VARIE<br />
NUOVA SERIE - N. 18<br />
DEL 1966 - N. 2 (GIUGNO)<br />
Direttore responsabile: ANTONIO COVI S. J.<br />
Redattore: CIPRIANO CASELLA S. J.<br />
Tip. A. Bolzonella - Piazza del Santo 14, Padova<br />
EX ALUNNI - COLLEGIO UNIVERSITARIO<br />
SCUOLA DI RELIGIONE -PETRARCA<br />
Responsabilità<br />
del sapere<br />
(PAROLE DI P. CASELLA AI NEO - LAUREATI.<br />
ED ANCHE AGLI ALTRI).<br />
Cari Amici, la vostra parola di grazie rivolta ali' Antonianum prima di lasciarlo,<br />
per cominciare la carriera della vostra vita, sento il dovere di contraccambiarvela<br />
con un grazie a voi rivolto. Grazie perché avete perseverato fino<br />
alla vostra laurea nell' ambiente della nostra grande famiglia spirituale i cui<br />
valori avete così dimostrato di apprezzare.<br />
L'Antonianum non è un semplice Collegio o Pensionato, neppure un centro<br />
di puro snobismo scientifico. E' soprattutto un emporio di vita spirituale, culturale<br />
e ricreativa dove, perseverandovi, si sente di essere educati a un tenore<br />
di vita simile a quella che sarà la vostra di domani, nella famiglia, nella Chiesa,<br />
nella società. Negli atrii e nelle sale del Collegio, come nelle aule della Scuola<br />
di Religione e nei nostri campi di giucco voi incontrate amici dediti alle loro<br />
pratiche religiose ed al loro impegno scolastico spesso con una fedeltà degna<br />
di encomio; trovate dei Professionisti ligi da vari anni alle pratiche devozionali<br />
apprese all'Antonianum come garanzia di salvezza; trovate degli <strong>Ex</strong>-<strong>Alunni</strong> che<br />
sacrificano tante ore preziose del loro tempo per organizzare i ragazzi della Scuola<br />
di Religione nelle associazione scautistiche, artistiche, formative; trovate i Dirigenti<br />
Sportivi del Petrarca che vi danno il raro esempio di sostegno allo sport<br />
per avviare verso una vita sana, masse di gioventù che abbandonate a sé stesse<br />
si corromperebbero nel vizio. Trovate, soprattuto, Padri, Fratelli col tormento,<br />
nel cuore, dell'apostolato in favore vostro e del mondo che ci ambienta.<br />
Lo so che anche all'Antonianum non mancano deficienze e difetti. Ma non<br />
siate della schiera delle anime piccole, che sanno cogliere delle cose e delle persone<br />
solo il lato inferiore.<br />
Gli auguri miei sono quelli dei vostri Cari che vi hanno mille volte ripetuto<br />
insieme a tutti gli amici: siate felici nella nuova vita di famiglia che presto vi<br />
creerete; siate fortunati nella vostra carriera perché vi porti ai successi migliori<br />
desiderati dai vostri ideali.<br />
LA NOBILTÀ' DELLA LAUREA<br />
Nella ricerca di questi ideali però non dimenticate mai i ranghi di nobiltà<br />
che Dio vi ha dato con la vostra laurea e di cui dovete renderne conto l'ultimo<br />
giorno; nobiltà che nessuna democrazia, per quanto fanatica, riuscirà mai<br />
a sopprimere senza condannare l'umanità alla degradazione.<br />
Tre sono le nobiltà che Dio vi ha dato con la vostra laurea.<br />
La prima è la partecipazione alla Autorità di magistero data dal Creatore<br />
al primo uomo. Ricordate i commenti del Catechismo al IV comandamento che<br />
dice «onora il padre e la madre»? In questo comandamento è riconosciuto l'obbligo<br />
di obbedire a tutte le autorità, sia religiose che civili e scolastiche, perché<br />
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contenute all'inizio nei primi genitori, passate poi e sviluppatesi<br />
nelle varie autorità secondo le esigenze sociali.<br />
La vostra laurea non è altro che una partecipazione a<br />
questa autorità magistrale per cui ogni laureato dev'essere<br />
maestro della sua scienza e della sua arte per coloro che<br />
non hanno avuto dalla Provvidenza la fortuna come voi di<br />
laurearsi.<br />
La seconda nobiltà è quella che nasce dalla natura stessa<br />
del sapere che quando è vero è luce che illumina. Il concetto<br />
di nobile — come sapete — significa qualche cosa di<br />
«notabile» e «distinto» nel campo del merito. Ora che cosa<br />
vi è di più «notabile» della luce, che non solo si fa vedere<br />
ma aiuta a vedere anche le altre cose?<br />
La terza nobiltà è data dalla distinzione stessa con cui<br />
siete generalmente onorati nella società e per la quale vi<br />
onora Dio stesso. Quel Dio che promette posti distinti agli<br />
Apostoli che si consacrano a lui (sarete giudici sopra i popoli)<br />
promette posti distinti anche ai Professionisti e detentori<br />
di autorità. «Coloro che insegnano la giustizia splenderanno<br />
come stelle per l'eternità» (Deut. 12, 3) dice la Scrittura.<br />
Nella parabola degli invitati alla cena il Padre Celeste<br />
invita ai primi posti le persone più distinte. E' solo quando<br />
questi si ribellano che si volge al popolo, ai mendicanti.<br />
LA RESPONSABILITÀ'<br />
Ciascuno di questi gradi di nobiltà sono però per voi una<br />
fonte di responsabilità.<br />
Dal fatto che siete detentori di un grado della autorità<br />
magistrale nasce in voi una missione sacra verso i bisognosi<br />
del vostro aiuto. Sia pure che voi abbiate il diritto alla<br />
giusta mercede del vostro lavoro, dovete però compierlo secondo<br />
il disegno per cui Dio ve l'ha dato, senza lasciarvi<br />
corrompere dalle tentazioni umane.<br />
Laureati in Legge dovete tenere presenti le divine leggi<br />
della giustizia; Medici dovete risanare secondo le leggi più<br />
sicure della vostra scienza, senza azzardarsi in esperienze<br />
arbitrarie od a richieste insane degli ammalati; Ingegneri<br />
dovete impegnarvi secondo le esigenze individuali e sociali<br />
e con il giusto decoro; Insegnanti dovete essere veri maestri<br />
ed educatori. In una parola gli uffici devono essere esercitati<br />
con quello spirito per cui dalla Paternità Divina vi<br />
sono stati assegnati.<br />
Dalla seconda nobiltà della scienza che consiste nell'essere<br />
luce che illumina, nasce il dovere di tener questa luce<br />
sempre accesa senza acciecarla per superbia o per viltà nella<br />
menzogna tanto in voga dell'ateismo.<br />
Dovete inoltre alimentarla, per non restare fanalino di<br />
coda nei progressi della scienza, che oggi sono impressionanti.<br />
II P. Victor Yanitelli, rettore del Collegio Universitario<br />
«S. Peter» di New Yersey, in una conferenza agli <strong>Ex</strong>-<br />
<strong>Alunni</strong> così metteva in luce questo fenomeno:<br />
« II sapere ha oggi un incremento tale ( gli esperti lo definiscono<br />
"esponenziale") da modificare radicalmente l'intera<br />
struttura della nostra società.<br />
In Ingegneria, per esempio, il 50 per cento del bagaglio<br />
scientifico del laureato tipo del 1950 è oggi già superato,<br />
mentre il 50 per cento delle conoscenze di cui avrà bisogno<br />
l'ingegnere del 1975 non è ancora disponibile.<br />
Un docente americano, il prof. Gordon Brown, della "M.<br />
I.T. School" di Ingegneria fa notare che materie come "automazione<br />
dei processi di controllo", "tecnologia dei calcolatori<br />
elettronici", "fisica ed elettronica dello stato solido",<br />
"fisica del plasma", più un'altra mezza dozzina di discipline,<br />
si sono affiancate alle altre materie di insegnamento o<br />
le hanno sostituite nel normale curriculum di studi.<br />
Neil W. Chamberlain, professore di Economia a Vale, in<br />
un articolo pubblicato su "Atlantic" dal titolo "Rifare il filo<br />
della mente", sottolinea come la rapida crescita del sapere<br />
non ha creato solo problemi economici e sociali come<br />
l'automazione, la disoccupazione, e il bisogno di riqualificazione<br />
che ne consegue. Egli afferma che questi fenomeni altro<br />
non sono che sintomi superficiali di una più profonda<br />
crisi per cui i non-qualificati e i non-specializzati si vedono<br />
insensibilmente, ma inesorabilmente tagliati fuori dalle posizioni<br />
socialmente più avanzate fino a non avere posto alcuno<br />
nella società. Sembra quasi che egli preveda un futuro<br />
non lontano in cui per i non-qualificati e i non-specializzati<br />
non ci sarà più assolutamente posto ».<br />
Ma più grave ancora la responsabilità che nasce in voi<br />
dalla terza nobiltà, quella che deriva dalla distinzione che<br />
godete per la vostra scienza. Questa distinzione esige che<br />
voi camminiate sulla via della virtù che la vostra scienza<br />
religiosa oggi più che mai illumina e che oggi Cristo stesso<br />
mediante la voce del Concilio insinua più fortemente ai<br />
nostri cuori.<br />
Voi, cari Amici, entrate oggi in una società tremenda<br />
che il succitato P. Yanitelli così vi descrive :<br />
« In questa atmosfera, quella che Frank Gibney chiama<br />
la "società geniale", dove 'cavarsela' è l'unica virtù e 'farla<br />
buca" l'unico peccato, persine il buon gusto è in pericolo.<br />
Quando la legge civile consente a della porcheria di circolare<br />
come arte, è segno che un cedimento è iniziato persine<br />
nel buon gusto, per non dire della moralità pubblica. Quando<br />
ogni personale ghiribizzo diviene giustificazione di se<br />
stesso senza alcuna relazione a criteri oggettivi di sorta, in<br />
nome della libertà è segno che il seme della decadenza ha<br />
gettato radici nella nostra società. Quando l'omosessualità,<br />
ogni bestialità e perversione sono state tirate fuori di sottobanco<br />
e collocate con tutta naturalezza in una normale<br />
sala di aspetto, è segno che un germe sottile è stato iniettato<br />
nel sangue stesso della società... Ogni accenno alla libertà<br />
in termini di responsabilità è oggi assolutamente fuori<br />
moda. Il mondo ha rinunziato alla volontà in favore della<br />
bizzarria. Ogni capriccio si può spiegare, in una terminologia<br />
freudiana, e un determinismo a base sessuale è sempre<br />
a portata di mano per placare la coscienza, deteriorare<br />
il gusto e scusare ogni aberrazione. Oggi, è di moda spiegare<br />
come neuropatia persino la santità ».<br />
Noi non sappiamo fino a che punto di corruzione giungerà,<br />
in nome della libertà, la «società moderna».<br />
Ma è la società in cui dovete «entrare» senza farne parte.<br />
« Vi mando nel mondo — dice Gesù — ma non dovete<br />
essere del mondo ». Dovete anzi esserne il sale per arginarne<br />
la corruzione e risanarlo. Dovete rispondere ai suoi bisogni<br />
come ad una vocazione divina, mantenendosi al più<br />
alto livello di buon gusto e di responsabilità, con un impegno<br />
che dev'essere passione, come dice Dante, guidata dagli<br />
sproni e dalle briglie della ragione.<br />
DOBBIAMO CREARE UN MONDO NUOVO<br />
Naturalmente in questa vostra missione troverete l'odio<br />
del mondo che per la vostra adesione al Vangelo non vi riconosce<br />
più tra i suoi. Ma è eterna legge di salvezza per i<br />
singoli e per l'umanità intera questa catarsi cristiana. Le<br />
antiche civiltà, giunte al benessere massimo, sono tramontate<br />
perché l'uomo sa soffrire, ma non godere a lungo onestamente<br />
senza un virtù eroicamente cristiana. Ed io sono<br />
convinto che una delle forze maggiori per una rinascita cristiana<br />
del mondo dobbiamo essere proprio noi ex-<strong>Alunni</strong> della<br />
Compagnia di Gesù. P. Yanitelli calcolava che nell'America<br />
del nord centosessantaseimila ex-<strong>Alunni</strong> ogni anno sono<br />
educati nelle Scuole dei Gesuiti. Di questi tré-mila Gesuiti<br />
nei loro vari gradi di formazione e 129 mila studenti<br />
Universitari. Se tutti uscissero da queste nostre Scuole veramente<br />
consapevoli del compito che loro spetta nel mondo<br />
come cristiani, vedremmo presto fiorire speranze assai<br />
belle.<br />
E' questo che io spero, cari amici, anche da voi. Per questo<br />
mi riprometto di spronarvi e sostenervi con questo Antonianum<br />
che vuoi essere il vostro amico spirituale. Per<br />
questo vi ho dato — come ricordo — il quadro della Madonna.<br />
La cara Madre Celeste vi sia sempre vicina nelle difficoltà<br />
della lotta e vi dia successo, Lei che è la Regina delle<br />
vittorie sul mondo.<br />
C. CASELLA S.J.
Montecastello (m. 700 s. m.) sulla riva del Carda, oltre Cordone.<br />
Casa di Esercizi e Santuario della Madonna.<br />
Programma estivo<br />
• Mercoledì 13 luglio chiusura dell'attività<br />
annuale della Associazione<br />
<strong>Ex</strong>-<strong>Alunni</strong>; ci raccoglieremo ad<br />
Este ricordando il 50" della morte<br />
del nostro ex-Alunno Guido Negri.<br />
Ore 19.30: S. Messa nel Santuario<br />
della Madonna delle Grazie celebrata<br />
dal Rev. P. Messori. Brevi<br />
parole commemorative del Capitano<br />
Santo. Cena sociale nel nuovo<br />
Ristorante «Beatrice» al Castello.<br />
i Domenica 14 agosto, ore 10.30 :<br />
S. Messa nella Chiesa delle Or soline<br />
nell'«Hotel Faloria» a Cortina.<br />
Conversazione spirituale - pranzo<br />
per coloro che si prenoteranno in<br />
tempo.<br />
Sì raccomanda agli <strong>Ex</strong>-<strong>Alunni</strong> che<br />
si troveranno quel giorno a Cortina,<br />
di lasciare il loro indirizzo per<br />
poter loro inviare un richiamo a<br />
tempo opportuno.<br />
si troveranno nella Valle di Passa<br />
e adiacenze.<br />
• Corso annuale di SS. Esercizi. -<br />
Verrà organizzato anche quest'anno<br />
verso la fine di settembre in<br />
una delle due Case che qui presentiamo.<br />
- Manderemo a tutti il programma<br />
dettagliato appena ci sarà<br />
possibile.<br />
• La visita al S. Padre che doveva<br />
aver luogo nel mese di maggio<br />
non è ancora stato possibile organizzarla<br />
per le continue attività del<br />
Santo Padre.<br />
Ci è stato promesso che potremo<br />
realizzarla agli inizi del prossimo<br />
mese di ottobre; manderemo anche<br />
per questa un programma dettagliato<br />
verso la metà settembre.<br />
Si spera di poter organizzare subito<br />
dopo il Ferragosto anche un incontro<br />
a Carezza per gli Amici che. Casa di Esercizi, già eremo dei Camaldolesi, a Rocca di Carda, sopra Bardolino (Verona).<br />
— 7
Il Messaggio<br />
di Padre - Arrupe<br />
agli <strong>Ex</strong> <strong>Alunni</strong><br />
di tutti i Collegi Cattolici<br />
II R. P. Pietro Arrupe, Generale della Compagnia di Gesù, invitato all'Assemblea Generale della Confederazione<br />
Nazionale delle Associazioni <strong>Ex</strong>-<strong>Alunni</strong> delle Scuole Cattoliche (Roma, 21 gennaio 1966), pronunciava<br />
il seguente discorso :<br />
E' per me un onore parlare alla<br />
presenza di illustri personaggi; è<br />
una gioia intrattenermi con questi<br />
giovani, che mi richiamano^ altri,<br />
innumerevoli <strong>Ex</strong>-<strong>Alunni</strong> dell'Estremo<br />
Oriente e mi fanno ricordare<br />
che io pure sono <strong>Ex</strong>-alunno della<br />
Scuola Cattolica. Penso che voi, cari<br />
giovani, dolete forse sapere con<br />
quale occhio io — nuovo dell'ambiente<br />
romano — veda questa vostra<br />
assemblea e questo nostro incontro.<br />
Ve lo dirò subito.<br />
Vedo con l'occhio che misura,<br />
dalla vostra presenza, la riconoscenza<br />
sincera che vi lega alla<br />
scuola in cui foste educati; vedo<br />
la fiducia nelle vostre famiglie negli<br />
Educatori che in essa vi formarono<br />
; vedo la riuscita della<br />
scuola che in voi continua e si<br />
manifesta in voi come frutto verso<br />
la maturità.<br />
Mi accorgo che la vostra Associazione<br />
è efficiente e, favorendo<br />
la continuità dell'assistenza della<br />
scuola dei singoli, vi collega tutti<br />
nella unità e nella potenza della<br />
Confede razione.<br />
Siate lievito della società<br />
Con l'occhio, poi, che penetra<br />
più a fondo ed oltre le strutture<br />
organizzative, rilevo che voi siete<br />
una forza sana, un lievito nella<br />
Società di oggi, tanto bisognosa<br />
— in tutti i Paesi — di una gioventù<br />
animata da forti idee, da ideali<br />
grandi, da vita coerente, capace<br />
di resistere agli urti violenti<br />
del male e di influire efficacemente<br />
in tutti i settori del bene privato<br />
e pubblico.<br />
Ma vi pare che possa essere diversa<br />
la gioventù cristiana di que-<br />
sti tempi? Dico dell'epoca conciliare.<br />
E' così esplicitamente che vi vedo,<br />
cari <strong>Ex</strong>-alunni ed <strong>Ex</strong>-alunne,<br />
con l'occhio illuminato dalla luce<br />
nuova del Concilio Ecumenico, che<br />
ha chiuso le ufficiali, caratteristiche<br />
attività, ma ha aperto ora le<br />
più grandi attese e immense speranze.<br />
Verso tutti; ma più — evidentemente<br />
— verso coloro che la<br />
Chiesa educa, come madre, nelle<br />
sue scuole.<br />
Il Concilio<br />
e l'educazione cristiana<br />
Vi è certo noto che il Concilio<br />
ha trattato in diversi testi, della<br />
educazione cristiana, confermando<br />
principi e indicando criteri applicabili<br />
a tutto il vastissimo campo<br />
di educazione. In particolare nella<br />
specifica «Dichiarazione» ha espressamente<br />
ribadito che « la<br />
scuola cattolica conserva tutto il<br />
suo valore apostolico » (n. 8). E<br />
questo sia nei Paesi di antica cristianità<br />
che in quelli di recente<br />
conversione e nelle missioni; possiede<br />
infatti la scuola cattolica<br />
(siatene persuasi) inestimabili valori<br />
che essa applica ai fini autenticamente<br />
educativi dell'uomo come<br />
uomo e come cristiano.<br />
Voi siete già passati per la ricca<br />
via della prima formazione;<br />
germi preziosi di vita sono stati<br />
seminati nella vostra anima, quali<br />
i principi d'una sicura formazione<br />
culturale, umana, spirituale e pratica.<br />
Questo è il tempo in cui dovete<br />
saper marciare da soli e rendere<br />
una percentuale proporzionata<br />
di frutto. A questo punto della<br />
vostra vita, la Chiesa del Concilio<br />
Ecumenico rilancia voi — come<br />
tutti i laici — verso nuovi compiti<br />
e, con vivo desiderio che ne acquistiate<br />
coscienza, vi dice che ha<br />
bisogno di voi per un'attiva partecipazione<br />
al suo «ministero di salvezza».<br />
Voi, educati nelle sue aule<br />
e nella sua casa, siete in grado —<br />
anzi in dovere — di comprendere<br />
e adeguarvi agli alti compiti che<br />
Lei, la Madre Chiesa, vi affida fiduciosamente<br />
per la «Consecratio<br />
mundi».<br />
Ritengo che vi siano note le precise<br />
dichiarazioni della Costituzione<br />
dogmatica «De Ecclesia» là dove<br />
si parla dei laici impegnati nel- *<br />
l'apostolato.<br />
« La Santa Chiesa — è detto —<br />
(n. 32-33) è per divina istituzione<br />
organizzata e diretta con mirabile<br />
varietà... Comune è la dignità<br />
dei membri... comune la grazia dei<br />
figli, comune la vocazione alla perfezione,<br />
una sola salvezza, una sola<br />
speranza ed indivisa carità... I<br />
laici, radunati nel Popolo di Dio<br />
e costituiti nell'unico Corpo di Cristo,<br />
sotto un solo Capo, sono chiamati<br />
membri vivi a contribuire<br />
con tutte le forze ricevute dalla<br />
bontà del Creatore e della grazia<br />
del Redentore, all'incremento della<br />
Chiesa e alla sua continua ascesa<br />
verso la santità.<br />
L'apostolato dei laici è quindi<br />
una partecipazione alla stessa salvifica<br />
missione della Chiesa, ed a<br />
questo apostolato sono destinati<br />
dal Signore stesso per mezzo del<br />
Battesimo e della Confermazione...<br />
I laici sono soprattutto chiamati<br />
a rendere presente ed operosa la<br />
Chiesa in quei luoghi e in quelle<br />
circostanze in cui essa non può
diventare sale della terra se non<br />
per meno loro. Così ogni laico,<br />
per ragione degli stessi doni ricevuti,<br />
è testimonio e insieme vivo<br />
strumento della stessa missione<br />
della Chiesa « secondo la misura<br />
con cui Cristo gli ha dato il suo<br />
dono» (Ef.4, 7).<br />
Onore e responsabilità<br />
Vi renderete conto, cari giovani,<br />
che è un onore, incomparabile<br />
onore; ed insieme responsabilità<br />
grande. Lo riconosce lo stesso Documento<br />
quando soggiunge: «Grava,<br />
quindi, su tutti i laici il glorioso<br />
peso di lavorare perché il divino<br />
disegno di salvezza raggiunga<br />
ogni giorno più tutti gli uomini,<br />
di tutti i tempi, e di tutta la terra»<br />
(n. 39). Lasciate allora che a<br />
questo punto io vi dica: A voi è<br />
stato dato con I' educazione ricevuta<br />
nelle scuole della Chiesa, è<br />
stato dato molto ; non certo per<br />
privilegio personale, chiuso, ma<br />
per serio impegno di capitale da<br />
far rendere a frutto proporzionato<br />
e generoso. Se non fosse così,<br />
e i laici, voi, non vivessero la loro<br />
«missione» nella Chiesa, nel mondo<br />
tormentato d'oggi, chi potrebbe<br />
misurare i danni, le conseguente<br />
per secoli?<br />
E questo il tempo di dare e di<br />
dare molto.<br />
... Con la validità incontestabile<br />
dei fatti voi testimonierete che la<br />
Chiesa ha avuto ragione quando<br />
nel Concilio ha con fermezza esplicitamente<br />
dichiarato : « La scuola<br />
cattolica conserva tuttora il suo<br />
valore apostolico » (Dichiarazione<br />
n.8).<br />
A un dato momento il R. P. Arrupe<br />
lasciava il testo preparato in<br />
lingua italiana e, improvvisando<br />
in spagnolo, rispondeva a una obbiezione<br />
che era stata fatta durante<br />
l'adunanza, riguardante la Gerarchla<br />
che avrebbe troppo poca<br />
cura degli <strong>Ex</strong>-<strong>Alunni</strong> nell 'assegnare<br />
gli Assistenti. Ponendo in rilievo<br />
l'importanza, data dal Concilio<br />
ai laici, conchiudeva affermando<br />
il loro dovere di supplire anche in<br />
questo campo alla mancanza di<br />
Sacerdoti.<br />
UTILITÀ*<br />
DELL'AGENDA<br />
TESSERA<br />
Questo mio articolo, frutto della mia -personale esperienza, interesserà tutti quegli<br />
alunni ed ex-alunni dei Gesuiti che avessero intenzione di recarsi prossimamente<br />
negli U.S.A. per un soggiorno di vacanza o di studio-<br />
Come tutti sanno, esistono v'ari centri, come I'«American Field Service» etc. che<br />
si occupano di organizzare il soggiorno di studenti italiani presso famiglie americane,<br />
sia durante l'anno scolastico che durante le vacanze estive.<br />
Quello che i nostri alunni ed ex-alunni forse ignorano è che ad essi è aperta una<br />
altra semplicissima via per trovare una sistemazione ideale, presso una famiglia americana,<br />
conosciuta e presentata dai Padri gesuiti d'oltre oceano e che offre quindi le migliori<br />
garanzie sotto tutti i punti di vista.<br />
Quando, nella primavera del 1961 stavo organizzando un mio prossimo soggiorno<br />
a New York, sfogliando le prime pagine della «Agenda degli <strong>Ex</strong>-<strong>Alunni</strong>» mi venne<br />
l'idea di scrivere personalmente ad alcuni dei Padri, incaricati delle Associazioni nelle<br />
Scuole e Università di New York 'ivi elencate. Nella mia lettera domandavo se per<br />
caso non fosse possibile, tramite i loro buoni uffici e le loro conoscenze, trovare famiglia<br />
disposta ad ospitare me e nella quale ci fosse un giovane, desideroso di recarsi<br />
contemporaneamente od in epoca successiva in Italia, ospite della mia famiglia per<br />
ugnai periodo di tempo.<br />
Accludevo un messaggio personale (in latino, sic!) del mio Professore di lettere,<br />
Rev. Padre Alfieri, che mi raccomandava caldamente al ben volere del destinatario.<br />
Nel breve volgere di una settimana mi giungeva una risposta affermativa dal<br />
Rev. Padre Thomas Healy della Fordham University, che mi comunicava il nome e<br />
l'indirizzo di una famiglia di New York, da lui ben conosciuta, pregandomi di mettermi<br />
direttamente in contatto con essa.<br />
Tutto si svolse poi nel migliore dei modi e del mio soggiorno nuovaiorchese, che<br />
si protrasse dall'Agosto fino a Novembre inoltrato, conservo meravigliosi ricordi.<br />
I Chisari (questo è il nome della famiglia che mi ospitava, di origine italiana)<br />
mi accolsero e mi trattarono subito come un figlio ed io ebbi modo, oltre che di approfondire<br />
la mia conoscenza della lingua, di vivere per qualche mese la stessa vita<br />
dei miei coetanei americani.<br />
Sempre grazie all'interessamento del Padre Healy mi fu poi concesso di seguire<br />
come « auditor » (auditore) alcuni corsi alla Fordham University, dove il giovane<br />
Chisari, mio coetaneo, frequentava il primo anno di medicina, partecipando a tutte<br />
le manifestazioni studentesche, così tipiche della vita universitaria americana, come<br />
per esempio quello spettacolo pittoresco e variopinto che è una partila di «American ;<br />
football» tra due università tradizionali nemiche.<br />
Due parole sulla Fordham University, fondata nel 1841 e diretta dalla Compagnia<br />
di Gesù fin dal 1846.<br />
Come tutte le università cattoliche essa gode di una solida reputazione per la<br />
serietà del suo curriculum accademico ed è frequentala da varie migliaia di iscrìtti.<br />
La F. U. si trova a Bronx, uno dei quartieri di New York e copre un vasto appezzamento<br />
di terreno.<br />
Mi hanno particolarmente colpito per la loro imponenza ed efficienza due nuovissime<br />
costruzioni, il cosidetto « Ratzkellar », enorme e modernissimo edificio, comprendente<br />
un grande ristorante self-service, un supermerca'to per l'acquisto di libri,<br />
cartoleria, articoli sportivi e di abbigliamento etc., sale di lettura, di divertimento,<br />
con televisori, ping-pong etc. ed il gigantesco « Gimnasium » (palestra), capace di<br />
ospitare qualche migliaio di persone per gli incontri di pallacanestro, scherma etc., e<br />
ali'Decorrenza trasformato in sala da ballo per le grandi feste studentesche.<br />
La Fordham University comprende varie facoltà, Legge, Economia, Lettere, Filosofia,<br />
Farmacia, Biologia ed altre.<br />
Le facoltà di Legge_ ed Economia, se non vado errato, sono ospitate in un nuovissimo<br />
complesso di edifici, facenti parte del « Lincoln Center » a Manhattan.<br />
Per ritornare al nostro argomento, dirò che spesse volte ho discusso con Padre<br />
Healy della possibilità di ripetere questi scambi di visite tra alunni ed ex-alunni italiani<br />
e americani, attraverso le associazioni degli ex-alunni.<br />
Ho potuto anche riscontrare, a suo tempo, tra i coetanei americani il più vivo<br />
interesse ad una simile iniziativa e da allora la moda di passare l'estate in Europa<br />
(e in Italia) è diventata sempre più popolare tra gli studenti americani. D'altra parte<br />
la mediazione dei Padri Gesuiti tranquillizza le famiglie e le rende anche più favorevoli<br />
all'idea di un soggiorno dei figli all'estero.<br />
Oltre alla soluzione della famiglia, esiste anche quella del « college », in una<br />
Università dei Padri Gesuiti, specialmente durante la stagione estiva, quando si rendono<br />
vacanti i posti degli studenti, non residenti, che ritornano alle loro famiglie.<br />
Per terminare, un suggerimento a tutti gli <strong>Ex</strong>-<strong>Alunni</strong>: « quando viaggiate non<br />
dimenticate di portare con voi l'Agenda e la Tessera <strong>Ex</strong>-<strong>Alunni</strong> ». G. TABASSO<br />
(Da «Incontri» - Aprile 1966)
Lucio Anneo Seneca<br />
(Berlino - Museo)<br />
Grande e nobilissima cosa è l'anima<br />
umana, e non accetta che le si pongano<br />
altri confini se non quelli che ha comuni<br />
colla divinità. Anzitutto essa non accetta<br />
una patria umile, sia essa Efeso o<br />
Alessandria o altra terra, se vi sia, anche<br />
più popolosa e più bella : la patria<br />
sua è l'universo intero, è l'ampia cinta<br />
entro cui giacciono i mari e le terre,<br />
entro cui è questa aria che distingue<br />
congiunti l'umano e il divino e vegliano<br />
tante luminose essenze tutte disposte<br />
al compimento ciascuna della sua<br />
funzione. Inoltre l'anima non accetta<br />
per sé un chiuso limite di tempo. Essa<br />
afferma: «Tutti gli anni sono miei; nessuna<br />
età rimane chiusa per i grandi ingegni,<br />
nessun tempo è impervio al loro<br />
pensiero. Quando arriverà quel giorno<br />
che tracci una separazione in questa<br />
mescolanza del divino e dell'umano, lascerò<br />
questo corpo là dove l'ho trovato,<br />
e tornerò fra gli dèi. Neanche adesso<br />
sono del tutto staccata da essi, ma il<br />
peso della materialità terrena mi trattiene<br />
in basso».<br />
La seconda nascita<br />
Attraverso questi periodi di vita mortale<br />
essa si prepara a quell'altra migliore<br />
e più lunga vita. Il grembo materno<br />
ci tiene nove mesi, non per sé ma per<br />
prepararci a quel luogo nel quale dobbiamo<br />
venire, per farci capaci di respirare<br />
e di vivere all'aria libera; e parimenti<br />
lungo questo tempo che va dalla<br />
infanzia alla vecchiezza noi ci maturiamo<br />
per un'altra nascita. Ci attende un<br />
altro principio di vita, un altro ordine<br />
di cose. Ancora non possiamo sostenere<br />
l'immediato aspetto del ciclo, abbiamo<br />
ancora bisogno di una certa distanza.<br />
Guarda dunque senza paura quella<br />
grande ora decisiva, che è l'ultima per<br />
Spunti Antiateistici<br />
l'immortalità INI<br />
il corpo ma non per l'anima. Considera<br />
tutte le cose che ti stanno intorno come<br />
arredi di una casa dove ti trovi ospite,<br />
e pensa che bisogna passare oltre.<br />
Natalizio dell' Immortalità<br />
La natura ci esamina e decide di noi<br />
così nel momento in cui ritorniamo via<br />
dalla vita come nel momento che vi entriamo<br />
: non è lecito portar via più di<br />
quello che vi hai portato, anzi persine<br />
di quello che vi hai portato devi deporre<br />
gran parte. Ti saranno tolti codesta<br />
tua pelle che tutto ti cinge, ultimo' tuo<br />
vestimento, ti saranno tolti e la carne<br />
e il sangue diffuso e scorrente per tutto<br />
il corpo, ti saranno tolte le ossa e tolti<br />
i nervi che stanno a sostegno degli elementi<br />
liquidi e scorrevoli. Il giorno che<br />
tu paventi come l'ultimo della vita è invece<br />
il giorno natalizio dell'immortalità.<br />
Deponi il peso; ma perché indugi? Non<br />
sei già uscito un'altra volta dal corpo<br />
abbandonato in cui stavi nascosto? Tu<br />
resti fermo e resisti ; ed anche allora sei<br />
stato messo fuori con un grande sforzo<br />
della madre. Tu ti lamenti e piangi; e<br />
il piangere è cosa naturale in chi nasce,<br />
e tu meritavi di essere scusato perché<br />
appena venuto in questo mondo eri ancora<br />
ignaro e inesperto di tutto. Uscito<br />
dal caldo morbido nido delle viscere<br />
materne, hai sentito lo spirare di un'aria<br />
più libera: ma poi hai sofferto il<br />
contatto di una mano dura e, tenero ancora<br />
e privo d'ogni esperienza, hai guardato<br />
con stupore le cose ignote che ti<br />
erano intorno: ora non ti riesce nuovo<br />
separarti da questo mondo di cui sei<br />
stato parte.<br />
Staccati serenamente dal corpo<br />
Da' dunque un addio a cedeste membra<br />
inutili e abbandona questo corpo<br />
in cui hai fatto lunga dimora. Esso sarà<br />
squarciato, sotterrato e distrutto :<br />
ma perché te ne rattristi? Così avviene<br />
: gl'involucri che prendono quelli che<br />
nascono, col tempo periscono. Perché<br />
tu ami codesto corpo come se fosse intimamente<br />
tuo? Tu te ne servi per co-<br />
SOSPIRI E LAMENTI CON DIO Oh 0! . .,<br />
Oh, non opprimermi!<br />
prirti, ma verrà il giorno che ti afferrerà<br />
e ti trarrà fuori dall'abitazione di<br />
quello sconcio e fetido ventre.<br />
E anche ora cerca quanto puoi di estraniartene,<br />
abbandona i piaceri che<br />
non sono collegati a precise necessità,<br />
ed eleva il pensiero a superiori meditazioni.<br />
Un giorno ti si scopriranno i misteri<br />
della natura, si dissiperà codesta<br />
nebbia, e una chiara luce ti avvolgerà<br />
da ogni parte. Immagina quale fulgore<br />
sarà quello prodotto da tanti astri che<br />
fonderanno insieme la loro luce. Nessuna<br />
ombra farà mai velo al sereno, ogni<br />
regione del ciclo splenderà ugualmente<br />
; il giorno e la notte sono vicende di<br />
un'atmosfera inferiore. Tu dirai di essere<br />
vissuto fino allora nelle tenebre<br />
quando con tutto te stesso potrai mirare<br />
tutta la luce, quella luce che ora<br />
tu vedi diminuita attraverso l'angusto<br />
spiraglio degli occhi e che tuttavia pur<br />
da lontano contempli con meraviglia:<br />
ti apparirà la divina luce quando potrai<br />
contemplarla nel centro delle sue<br />
verità. Questo pensiero bandisce dall'animo<br />
tutto ciò che vi possa essere di L<br />
brutto, di basso e di crudele: ci afferma<br />
che gli dèi sono testimoni di tutte<br />
le cose nostre, ci comanda di cercare la<br />
loro approvazione e di prepararci ad incontrarli<br />
nell'altra vita e di pensare all'eternità.<br />
Chi ha ben chiaro in mente<br />
questo concetto non ha più paura degli<br />
eserciti e delle trombe di guerra, non<br />
teme più alcuna minaccia. Non può sentire<br />
alcuna paura nella vita colui che<br />
spera di morire, anche colui che crede<br />
che l'anima esista solo finche si mantiene<br />
legata al corpo e appena disciolta<br />
subito si disperda, se opera in modo che<br />
possa essere utile anche dopo la morte.<br />
Infatti, benché egli sia stato sottratto<br />
ai nostri sguardi, sempre «torna all'animo<br />
suo la grande virtù dell'uomo e la<br />
grande nobiltà della sua gente». Pensa<br />
quanto ci giovano i buoni esempi, e saprai<br />
che dei grandi uomini non è meno<br />
utile la presenza che il ricordo.<br />
(da: L. A. Seneca, «Lettere a Lucilio»,<br />
a cura di Balbino Giuliano.<br />
Bologna, Zanichelli, 1955-57, 3 vv.)<br />
Oh, non volgerti a me Poiché guai profitto può darti il tuo servo infermo?<br />
Dopo i miei peccati! Non guardare al mio deserto<br />
Ma alla tua gloria! Allora Tu mi riformerai<br />
E non mi respingerai :poiché Tu so/o sei<br />
II sommo Iddio; io, un semplice verme.<br />
Io ho predato il tuo bestiame, distrutto i tuoi boschi,<br />
Svuotato i tuoi granai; mi son torturato il cervello<br />
Finché non ho escogitato come sperperare i tuoi beni.<br />
Oh, non flagellarmi!
L'immortalità dell'anima è cosa che<br />
ci importa talmente, che ci riguarda così<br />
profondamente, che bisogna aver perduto<br />
ogni sensibilità se ci torna indifferente<br />
di saperne qualcosa. Tutte le nostre<br />
azioni e i nostri pensieri debbono<br />
prendere vie così diverse, a seconda che<br />
vi siano a sperare dei beni eterni oppure<br />
no, che è impossibile fare un passo<br />
con senso e con giudizio se non regolandolo<br />
sull'idea di questo punto, di 'quello<br />
che deve essere il nostro fine ultimo.<br />
Il nostro primo interesse<br />
: il nostro primo dovere è d'informaribene<br />
su questo argomento, da cui dinde<br />
la nostra condotta. Ed è per questo<br />
che, tra quanti non ne sono persuasi,<br />
lo faccio una estrema differenza tra<br />
coloro che s'affaticano con tutte le loro<br />
forze per istruirsene e coloro che vivono<br />
senza turbarsene e senza pensarci.<br />
Non posso avere che compassione per<br />
coloro che gemono sinceramente in questo<br />
dubbio, che lo considerano come la<br />
suprema delle sventure e che, non risparmiando<br />
nulla per venirne fuori, fanno<br />
di questa ricerca la loro principale<br />
e più seria occupazione.<br />
Ma, quanto a coloro che passano la<br />
vita senza pensare a questa fine estrema<br />
della vita e che, per questa sola ragione<br />
che non trovano in se stessi i lumi<br />
che persuadano la loro mente di ciò,<br />
trascurano di cercarli altrove, di esaminare<br />
a fondo se tale opinione è di quelle<br />
che il popolo riceve per una credula<br />
semplicità oppure di quelle che, sebbene<br />
oscure di per se stesse, hanno tuttavia<br />
un fondamento ben solido e incrollabile,<br />
io li considero in un modo tutto<br />
diverso.<br />
Negligenza mostruosa<br />
Questa loro negligenza in una questione<br />
in cui si tratta di loro stessi, della loro<br />
eternità, di tutto il loro essere, mi irrita<br />
assai più che impietosirmi : mi stu-<br />
dell'anima<br />
Oh, non accecarmi!<br />
Io ho meritato che un divino flagello<br />
Affievolisca i miei poteri; poiché la mia sensualità<br />
Ha sparso foglie di fico per escludere la tua luce.<br />
IMa io sono fragilità e già polvere.<br />
Oh, non annientarmi!<br />
Oh, non colmarmi<br />
Col vaso dell'amara tua collera!<br />
Poiché Tu hai altri vasi pieni di sangue<br />
lina parte dei quali il mio Salvatore ha vuotato<br />
fino alla morte, e per il mio bene lo fece.<br />
e secondo PASCAL<br />
pisce e mi spaventa, è una cosa mostruosa<br />
per me. Non già ch'io dica questo<br />
per il pio zelo di una devozione spirituale.<br />
Al contrario: intendo dire che<br />
si deve avere questo sentimento per un<br />
principio di interesse umano e per un<br />
interesse di amor proprio; e che per<br />
questo non occorre vedere se non ciò<br />
che vedono le persone anche meno illuminate.<br />
Non occorre avere un'anima molto elevata<br />
per comprendere che quaggiù<br />
non esiste alcuna soddisfazione veritiera<br />
e solida, che tutti i nostri piaceri<br />
non sono che vanità che i nostri mali<br />
sono infiniti, e che infine la morte, che<br />
ci minaccia ad ogni istante, deve infallibilmente<br />
entro pochi anni metterci<br />
nell'orribile necessità di essere per l'eternità<br />
o annientati o infelici.<br />
Spavalderia inutile<br />
Non c'è nulla di più reale di questo,<br />
né di più terribile. Facciamo sin che vogliamo<br />
gli spavaldi : ecco la fine che è<br />
preparata alla più bella vita del mondo.<br />
Ci si rifletta un poco sopra e dopo<br />
si risponda se non è indubitabile che<br />
non c'è altro bene in questa vita all'infuori<br />
della speranza di un'altra vita, che<br />
non si è felici se non quanto più ci si<br />
avvicina ad essa, e che, come non vi sarà<br />
più infelicità alcuna per coloro che<br />
abbiano una piena certezza dell'eternità,<br />
così non e' è ombra di felicità per<br />
coloro che non ne hanno alcun barlume.<br />
E' dunque sicuramente un gran male<br />
trovarsi in questo dubbio; ma s'impone<br />
almeno il dovere indispensabile di<br />
cercare, quando si è in questo dubbio;<br />
e quindi colui che dubita e non cerca<br />
è insieme assai infelice e assai ingiusto;<br />
e se con tutto ciò egli è tranquillo e soddisfatto,<br />
se arriva a dichiararlo apertamente<br />
ed infine a mostrarne una certa<br />
vanità, e se è proprio di questo stato<br />
.,<br />
I . . '<br />
Ritratto a sanguigna di B. Pascal<br />
eseguito dal Domat.<br />
medesimo ch'egli fa l'oggetto della sua<br />
gioia e della sua vanità, ebbene io non<br />
ho termini per qualificare una così stravagante<br />
creatura.<br />
Come si possono alimentare certi sentimenti?<br />
jQuale motivo di gioia si prova<br />
a non attendere più altro che miserie<br />
senza riparo? Quale motivo di vanità a<br />
vedersi entro oscurità impenetrabili, e<br />
come può mai dirsi che tale ragionamento<br />
alberghi in un uomo ragionevole?...<br />
Eternità formidabile<br />
Niente è così importante per l'uomo<br />
come la sua condizione, niente è per<br />
lui così formidabile come l'eternità; e<br />
quindi, che si trovino degli uomini indifferenti<br />
di fronte alla perdita del loro<br />
essere o al pericolo di un'eternità di<br />
miserie, questo non è affatto naturale.<br />
Essi sono ben diversi riguardo a tutte<br />
le altre cose : hanno timore perfino per<br />
le più lievi, le prevedono, le sentono; e<br />
quello stesso uomo che passa tanti giorni<br />
e notti nella rabbia e nella disperazione<br />
per la perdita di una carica o per<br />
qualche offesa immaginaria al proprio<br />
onore, è quello stesso che sa di dover<br />
perdere tutto con la morte, e vi pensa<br />
senza inquietudine e senza commozione.<br />
E' una cosa mostruosa vedere nel medesimo<br />
cuore e nello stesso tempo una<br />
tale sensibilità per le cose minime e<br />
questa strana insensibilità per le più<br />
grandi. Vi è in ciò un incantesimo incomprensibile,<br />
ed un assopimento soprannaturale,<br />
che da indizio di una forza<br />
onnipotente che lo produce.<br />
(da: B. Pascal, «Pensieri», trad.<br />
di V. E. Alfieri. Milano, Biblioteca<br />
Universale Rizzoli, 1952)<br />
Oh, non uccidermi!<br />
Ma liberami dal male!<br />
Poiché Tu hai vita e morte al tuo comando,<br />
Tu sei Giudice e Salvatore, Festa e Verga,<br />
Cordiale e Corrosivo: non metter la tua mano<br />
Nell'amaro scrigno; ma, o Signore,<br />
Signore, liberami dal male!<br />
GEORGE HERBERT (1593-1633)<br />
Poeta inglese, appassionato musicista<br />
e uomo di corte con Giacomo I.
Nello scorso gennaio si sono compiuti<br />
dieci anni dalla morte del compianto<br />
prof. Luigi Stefanini, della nostra<br />
Università. La Società filosofica<br />
- sezione padovana - ha invitato a<br />
commemorarlo il prof. M. F. Sciacca,<br />
che ne ha rievocato con accenti<br />
commosi il pensiero e l'opera, suscitando<br />
nei presenti viva emozione,<br />
nel ricordo affettuoso e riverente di<br />
un uomo che fu, prima ancora che<br />
di filosofia, maestro di vita e di costume<br />
morale e civile.<br />
Sia permesso ad un affezionato,<br />
antico alunno del prof. Stefanini (lo<br />
ebbi professore in Liceo di storia e<br />
filosofia negli ormai lontanissimi anni<br />
tra il 1932 e il 1935) di scrivere<br />
qui qualche riga per riassumere —<br />
sulla linea del discorso del professar<br />
Sciacca — i termini fondamentali<br />
della personalità del grande Maestro.<br />
So di non avere diretta competenza<br />
per trattare il tema; ma mi spinge a<br />
tentarlo l'affetto e la devozione che<br />
porto nel cuore per chi mi diede,<br />
negli anni dell'adolescenza, un nutrimento<br />
sano e sostanzioso di pensiero<br />
e di cultura, preparandomi ancor<br />
più che all'Università, al gran<br />
cimento della vita.<br />
A questo aspetto della personalità<br />
di Stefanini, «uomo buono» e<br />
«uomo vivo», per le doti di cuore,<br />
per l'animo aperto e per la vasta eredità<br />
d'affetti lasciata tra amici e<br />
discepoli, si è riferito, esordendo, lo<br />
Sciacca : quasi a stabilire — prima<br />
14 —<br />
Luigi<br />
dell'esame dell'opera — un clima di<br />
serena disposizione nell'uditorio, entro<br />
il quale è stata possibile una rassegna<br />
profonda, e semplice insieme,<br />
dei singoli libri del filosofo.<br />
Idealismo cristiano : primo periodo<br />
della "filosofia stefaniniana " e<br />
primo gruppo di scritti pubblicati in<br />
«Convivium» e poi raccolti in volume<br />
nel 1931. Contro l'idealismo immanentistico<br />
di Hegel e il neo-Hegelismo<br />
di Gentile e di Croce, Stefanini<br />
rivendica la dimensione più aperta<br />
e profonda dell'autocoscienza cristiana.<br />
Idealismo anche la conoscenza<br />
cristiana, perché nella conoscenza<br />
è sempre implicita la conoscenza<br />
di sé, l'autocoscienza (conosciamo<br />
conoscendoci e ci conosciamo conoscendo).<br />
Ma" non ci esauriamo —<br />
come per Gentile e Croce — nella<br />
conoscenza, perché questa non può<br />
adeguare tutto il nostro essere. Siamo<br />
creati da Dio, siamo prima e dopo<br />
di noi; partecipiamo dell'infinità<br />
di Dio, ma non possiamo avere di<br />
noi una conoscenza intera e concreta.<br />
Qualcosa dell'infinito che è in<br />
noi sopravvanza alla conoscenza,<br />
sempre finita, che possiamo avere<br />
di noi e dellla realtà. Compito della<br />
conoscenza nel suo suo fine ultimo,<br />
più immanente alla profondità metafisica<br />
dell'uomo, è la trascendenza,<br />
quell'intelligenza che fa del nostro<br />
spirito, non uno specchio passivo<br />
della realtà (Aristotele), ma una<br />
perenne attività ri-creatrice (S. Tom-<br />
Stefanini<br />
(a dieci anni<br />
dalla morte]<br />
maso). Creati per ri-crearci, per collaborare<br />
con Dio (cercandolo, scoprendoLo,<br />
intendendoLo), noi «siamo»<br />
se con-sistiamo nell'impegno di<br />
portare il nostro essere-al livello della<br />
Sua immagine.<br />
Il filosofo che vive il dramma della<br />
scepsi, ricerca indomabile che mai<br />
riesce a raggiungere la verità assoluta,<br />
è Piatone, sulla cui opera lo<br />
Stefanini medita e studia, approdando<br />
ai due fondamentali volumi<br />
del 1932 e 1935.<br />
L' idealismo cristiano si completa<br />
con il libro (1933) Mens cordis, un<br />
«giudizio sull'ateismo contemporaneo»,<br />
che è insieme un tentativo di<br />
chiarire ulteriormente i termini del<br />
problema della conoscenza. Il conoscere<br />
come ri-creare supera l'antinomia<br />
tra pensiero e azione, teoria e<br />
prassi nell'atto umano che è conoscenza<br />
d'amore e volontà di pensiero.<br />
Le cose non si risolvono nel mio<br />
atto, perché c'è in me qualcosa che<br />
trascende sempre il mio atto; di conseguenza<br />
l'uomo non si risolve nelle<br />
sue opere (Croce), perché egli consiste<br />
in una sostanza della quale il suo<br />
atto non può toccare il fondo.<br />
L' immaginismo è la formula del<br />
secondo momento del pensiero stefaniniano.<br />
Il concetto della conoscenza,<br />
intesa come ri-creazione «ad<br />
similitudinem», comporta una rivalutazione<br />
del concetto di immagine.<br />
Lo scavo del concetto è condotto ancora<br />
sulla scia di Piatone. Per esso
l'apparire non era un fatto puramen-<br />
\ te fenomenico, anzi l'idea che si manifesta<br />
attraverso 1 il sensibile.<br />
La corrispondenza tra il platonico<br />
apparire e la ri-creazione di Stefanini<br />
consiste in ciò: le cose valgono più<br />
per quello che nascondono che per<br />
quello che fanno vedere; più per il<br />
valore cui rimandano che per quel<br />
I che sono. Perciò l'importanza della<br />
immagine, sia sensibile che intellettiva,<br />
risiede nel fatto ch'essa rimanda<br />
ad un valore che la trascende, al<br />
di là del sensibile e dell'intellegibile:<br />
ad una realtà trascendente. Ne consegue,<br />
di grado in grado: a* che la<br />
immagine è il ponte tra sensibile e<br />
sovrasensibile; b) che il processo immaginativo<br />
è quasi una rivelazione<br />
di Dio a noi attraverso l'immagine;<br />
e al tempo stesso di abissale trascendenza<br />
di Dio rispetto a noi.<br />
L'immaginismo non potè svilupparsi<br />
oltre il volume (1936) dallo<br />
stesso titolo; ma costituisce il punto<br />
di partenza per il terzo momento<br />
fondamentale del pensiero dello Stefanini,<br />
il più alto e compiuto: il personalismo.<br />
Il personalismo trova il suo immediato<br />
precedente, tuttavia, in un'altra<br />
definizione e sistemazione del<br />
pensiero stefaniniano : lo spiritualismo<br />
cristiano. La nuova sigla è in<br />
funzione del mutato atteggiamento<br />
della filosofia contemporanea che si<br />
è sostituita all'idealismo: l'esistenzialismo.<br />
Logica conseguenza dell'idealismo<br />
hegeliano, l'esistenzialismo<br />
mette ancora l'assoluto nel finito: e<br />
Stefanini oppone che, mettere l'assoluto<br />
nel finito, della vita o della<br />
storia, significa perdere e il primo e<br />
il secondo, romperne l'armonia, ren-<br />
derli entrambi inintellegibili: significa,<br />
soprattutto, rompere la reciproca<br />
trascendenza del rapporto tra l'/o<br />
e il tu (tu è l'altro io, solo se si pone<br />
in termini di trascendenza, ossia come<br />
comunione d'anima).<br />
in questo momento della attività<br />
dello Stefanini si inseriscono — nel<br />
momento più tragico della storia<br />
contemporanea (1943-44) — i due<br />
vo-lumi La Chiesa cattolica e Vincenzo<br />
Gioberti: riflessione, la prima, sul<br />
valore eterno della Chiesa, come unica<br />
salvezza dell'umanità; difesa,<br />
il secondo, della parte positiva del<br />
pensiero giobertiano, contro I' interpretazione<br />
di Spaventa e Gentile.<br />
Dal 1948 al 1956 le opere del<br />
Personalismo : Metafisica dell'arte<br />
C948), Metafisica della forma C49),<br />
Personalismo sociale C52), Personalismo<br />
educativo ( 1955), Esistenzialismo<br />
ateo ed esistenzialismo cristiano<br />
(1955).<br />
L'essere è personale. La persona<br />
è un'unità irrepetibile e inconfondibile<br />
che non si può né scambiare, né<br />
barattare. Questi i due articoli dello<br />
statuto personalistico stefaniniano.<br />
Con esso si chiude il ciclo del suo<br />
pensiero. Chiusura circolare, nella<br />
quale troviamo sviluppati e condotti<br />
a termine i due momenti essenziali<br />
delia sua ricerca: la metafisica e l'estetica.<br />
La persona è creativa: crea<br />
ri-creando, ri-crea con la parola. La<br />
arte è assolutezza espressiva. Ma<br />
l'assoluto dell'arte non abolisce la<br />
filosofia, non la metafisica; perché<br />
la ragione filosofica sormonta l'arte<br />
e ne trae la più adeguata immagine<br />
dell'Assoluto.<br />
La rapida rassegna delle opere<br />
dello Stefanini (s'intende delle più<br />
Gì ANNI<br />
M AL ATESTA<br />
PADOVA-VIA MANZONI 64 - TEL. 23345<br />
importanti), ha messo in evidenza<br />
che un concetto rimane costante<br />
nello svolgimento del suo pensiero :<br />
quello dell'uomo come creazione ineffabile<br />
di Dio: come supremo capolavoro<br />
del Creatore. Di fronte all'infuriare<br />
di dottrine e di ideologie<br />
— più o meno disinteressate — il<br />
pensiero di Stefanini regge «come<br />
torre ferma che non crolla», armonizzandosi<br />
con le recentissime scoperte<br />
o verifiche delle scienze fisiche<br />
e naturali. E impone all'uomo il<br />
rispetto di una dignità che da Dio<br />
direttamente gli viene.<br />
Lo ricordo commosso nelle lezioni<br />
degli anni trenta di Luigi Stefanini al<br />
«Tifo Livio»: quand'egli della storia<br />
o della filosofia trapassava alla poesia,<br />
quasi invadendo il campo che<br />
non gli spettava (mai dove non può<br />
spaziare il vero Maestro?): e ci leggeva<br />
Dante e ci imprimeva — a me<br />
almeno — nella mente e nell'animo<br />
quei versi immortali del Paradiso<br />
(XIX, 40 - 66)<br />
« ... Colui che valse il sesto<br />
a lo stremo del mondo, e dentro ad esso<br />
distinse tanto occulto e manifesto,<br />
non potè suo valor sì fare impresso<br />
in tutto l'universo, che 'I suo Verbo<br />
non rimanesse in infinito eccesso...<br />
Però ne la giustizia sempiterna<br />
la vista che riceve il vovstro mondo,<br />
com'occhio per lo mare entro s'niterna;<br />
che, ben che da la proda veggia il fondo,<br />
in pelago noi vede; e nondimeno<br />
èli,ma cela lui l'esser profondo.<br />
Lume non è se non vien dal sereno<br />
che non si turba mai; anzi è tenebra,<br />
od ombra della carne o suo veleno... ».<br />
VITTORIO ZACCARIA<br />
IMPIANTI D'ASCOLTO<br />
DISCHI ALTA FEDELTÀ<br />
REGISTRATORI<br />
MAGNETICI REVOX<br />
— 15
m<br />
ili•...-... i i<br />
L'Onorevole Carli, il Prof. Carrara, il P. Guidetti e l'Onorevole Betriol al dibattito del 16 maggio.<br />
TI vero motivo del "no,,<br />
al divorzio In Italia<br />
II dibattito organizzato all'Antonianum<br />
sul problema del Divorzio<br />
oggi in Italia, in cui hanno<br />
parlato l'on. prof. G. Bettiol, l'on.<br />
Lia Miotti Carli, il prof. Luigi Carrara<br />
e il P. A. Guidetti S. J. del<br />
Centro Culturale S. Fedele di Milano,<br />
è stato frequentato da molto<br />
pubblico ed ha suscitato molti<br />
interventi che hanno portato a<br />
fondo le conclusioni.<br />
Ha parlato per primo il P. Guidetti<br />
il quale ha analizzato il contegno<br />
della Chiesa lungo il corso<br />
dei secoli, la posizione di pura tolleranza<br />
che ebbe a sostenere colla<br />
Chiesa Orientale che ammetteva il<br />
divorzio per causa di adulterio, basata<br />
sul tanto discusso passo del<br />
Vangelo di S. Matteo che sembra<br />
discordare da quello di S. Marco<br />
e di S. Luca che escludono l'an-<br />
16 —<br />
nullamento del matrimonio.<br />
Il Concilio di Trento ha definito<br />
il matrimonio insolubile sia<br />
per la sua natura di sacramento,<br />
simbolo della perenne unione di<br />
Cristo con la sua Chiesa, sia per<br />
la sua natura protesa alla generazione<br />
che esige la perenne concordia<br />
dei coniugi, perché i figli possano<br />
essere educati convenientemente.<br />
Le chiese protestanti che dopo<br />
essersi rese arbitre dell' interpretazione<br />
delle scritture Sacre acconsentirono<br />
al Divorzio introdotto<br />
dai governi, lo fecero per un<br />
minor male e oggi sarebbero tutte<br />
disposte ad eliminarlo se fosse<br />
possibile.<br />
Del resto l'oratore notava che il<br />
motivo per cui la Chiesa s'è mossa<br />
a condannare il Divorzio è so-<br />
li<br />
prattutto per gli inconvenienti di<br />
ordine sociale che il Divorzio comporta,<br />
tema sul quale si è fermata<br />
anche l'on. Miotti Carli.<br />
Quando anni fa nel Wurtenberg<br />
è stata fatta una statistica sulla<br />
pazzia è stato trovato che su centomila<br />
pazzi, coniugati erano 283<br />
(140 uomini e 143 donne), celibi<br />
460 (236 uomini, 224 donne), vedovi<br />
676 (338 uomini, 338 donne),<br />
i divorziati erano 2994 ( 1484 uomini,<br />
1510 donne).<br />
In proporzioni uguali sta anche<br />
il suicidio e per la donna la prostituzione.<br />
C'è un trauma psichico<br />
nei divorziati che rende la loro<br />
vita disagiata fino al punto da indurii<br />
alla ricerca della morte.<br />
Peggiore ancora lo stato dei figli<br />
che spesso non si sentono più<br />
figli, ma figliastri quando i geni-<br />
i
tori passano ad altre nozze, ed allora<br />
cercano addirittura nel delitto<br />
la loro sistemazione di vita.<br />
E In America è stato notato che il<br />
5ì% dei piccoli criminali viene da<br />
genitori divorziati, il che significa<br />
(tenendo conto dei numero limilato<br />
dei figli di divorziati) che essi<br />
danno alla delinquenza il quadruplo<br />
rispetto ai figli dei non divorziati.<br />
Quindicimila fra giudici<br />
e psichiatri ed educatori americani,<br />
interrogati quale fosse secondo<br />
loro la prima ragione delle trecentomila<br />
traduzioni annue di ragazzi<br />
americani da 10 ai 19 anni davanti<br />
ai giudici e delle 100.000 incarcerazioni<br />
risposero concordi : «il crescente<br />
numero dei divorzi americani<br />
». Il numero della vasta delinquenza<br />
minorile dei figli dei divorziati<br />
e riscontrabile ovunque è<br />
il divorzio. Nella Costarica, ad esempio,<br />
proviene da famiglie di divorziati<br />
il 62 9c dei delinquenti prima<br />
dei diciotto anni. Nel Belgio il<br />
57,89'-,, nell'Austria il 50%, nella<br />
Francia il 27,46% ecc.<br />
L'on.le Miotti Carli proseguiva<br />
impegnando le famiglie a vigilare<br />
piuttosto sul matrimonio dei figli<br />
per evitare certi sbagli che hanno<br />
per conseguenza l'impossibilità di<br />
convivenza.<br />
L'on. Bettiol ha esaminato invece<br />
le disposizioni della Costituzione<br />
e la sua convenienza coi Patti<br />
Lateranensi che non permettono il<br />
Divorzio in Italia senza un conflitto<br />
con la Chiesa, così come hanno<br />
dichiarato anche i Giudici Costituzionali.<br />
Insisteva però, ed insieme<br />
con lui anche il prof. Carrara, nella_risposta<br />
agli interventi col pubblico,<br />
che il motivo non era semplicemente<br />
religioso, ma la natura<br />
stessa del matrimonio, il suo significato<br />
sociale che intacca la base<br />
stessa della famiglia la quale deve<br />
essere stabile per il bene della<br />
società tutta. Non ha significato la<br />
obbiezione che la Chiesa si tenga i<br />
suoi insolubili, lasci ad altri che<br />
non credono o non sono cristiani<br />
la loro libertà di divorziare. Il matrimonio<br />
valido anche dei non cristiani<br />
è insolubile di natura sua,<br />
perché Iddio lo ha creato così, ed<br />
ha un lato di sacralità sociale per<br />
cui dev' essere da tutti rispettato.<br />
Ciò non toglie che anche lo Stato<br />
possa modificare le sue leggi riguardanti<br />
il matrimonio (come la<br />
Chiesa che ammette molti impedimenti<br />
dirimenti) in modo da poter<br />
dichiarare invalidi certi matrimoni<br />
dei non cristiani, contratti<br />
irragionevolmente, senza le debite<br />
formalità.<br />
11 dibattito ha lasciato in tutti<br />
ottima impressione.<br />
Delizie dii/orzisticlie<br />
A complemento di quanto è stato detto<br />
sul divorzio durante il dibattito sue-<br />
sposto, riportiamo alcuni dati sul matrimonio<br />
degli adolescenti negli Stati Uniti,<br />
tolti dall'articolo sul «Gazzettino»<br />
del 19 maggio di Graziano Sarchielli.<br />
« Ogni anno si sposano negli Stati Uniti<br />
più di 600.000 giovani al di sotto<br />
dei venti anni e spesso le nozze vengono<br />
celebrate a titolo di riparazione. Assai<br />
spesso le ragazze rimangono incinte<br />
e quando si sposano stanno già attendendo<br />
un figlio. L'assurdo è che i matrimoni<br />
vengono fatti senza una situazione<br />
economica chiara e quando i ragazzi<br />
sono ancora alla Scuola superiore.<br />
Lo Stato per fronteggiare il pericolo<br />
mette a disposizione, con le Università,<br />
case con affitti bassi e aiuta anche nella<br />
scelta del lavoro manuale all'interno<br />
della Scuola stessa. Sono così sorti i<br />
«campus» che sono veri villaggi di giovani<br />
studenti con case prefabbricate,<br />
comode in tutto.<br />
« Le statistiche dicono che i divorzi<br />
fra giovani studenti sono tre volte superiori<br />
che nel resto della popolazione,<br />
e cioè un matrimonio su tre finisce con<br />
un divorzio, dopo pochi anni. Qualcuno<br />
fugge dai genitori prima della nascila<br />
del figlio. Ed è accertato che i giovani<br />
anche dopo risposati sono poco adatti<br />
a condurre avanti una famiglia. Le conseguenze<br />
sono che essi così spesso si<br />
isolano, sfuggono i coetanei, non vogliono<br />
più studiare e continuano, per sopravvivere,<br />
a preferire il lavoro manuale,<br />
e se hanno figli intraprendono azioni<br />
legali per averli in custodia. Tra questi<br />
giovani divorziati la delinquenza è<br />
molto alta ».<br />
Il pubblico accorso al dibattito
II Rev. Padre Albino Babolin è stato nominato recentemente<br />
Libero Docente di Storia della Filosofia moderna e<br />
contemporanea dell'Università di Bologna e docente di Storia<br />
della Filosofia all'Universsità di Parma.<br />
Mentre gli porgiamo congratulazioni e auguri rammentiamo<br />
qui il bel volume scritto recentemente e pubblicato<br />
dalla Gregoriana di Padova su: «Essere e Alterila in Martino<br />
Buber» (filosofo tedesco nato a Vienna nel 1878, morto<br />
a Gerusalemme nel 1965).<br />
Il Padre Babolin ha preso i nconsiderazione la filosofia<br />
di Buber, per quanto ebreo, perché rivela una religiosità ed<br />
ecumenicità sorprendenti. Il prò/. Primo Montanari che ne<br />
estende la recensione dopo aver riportato il pensiero di Padre<br />
Babolin sulla Phenomenologie di Husserl e la <strong>Ex</strong>istenzphilosophie<br />
di Heidegger, che presentano un essere circoscritto<br />
in modalità diverse nell'ambito dell' io senza alcuna<br />
pronuncia di trascendentale alterila, indica invece nella filosofia<br />
del Buber la problematica dell'alterila più coslrulliva.<br />
Conlinua quindi con i seguenli accenni :<br />
La filosofia dell'alierilà, invece, secondo Martin Buber,<br />
rivendica all'essere nella concreta apparizione e rivelazione<br />
umana un movimento di ulteriorità e non di chiusura in<br />
rapporto alla dimensione dello statuto storico dell'uomo.<br />
La filosofia dell'alterila parte dalla persona, inserita nell'essere<br />
e aperla nell'essere. Infatti, noia Padre Babolin, per il<br />
Irascendimenlo operalivo nella semplice Irasparenza di se<br />
a se slessa, l'alio di sé personale viene a rivelare a sé anche<br />
la radicale condizione di sé : lutto ciò che è, è dato. Essa<br />
è da un Allro, è da ciò che determina sé, costruendola<br />
come è. Ciò che è e come è, non è da sé. Il fondamenlo<br />
di sé implica una derivazione nell'essere da ciò che è l'Essere,<br />
e quindi Tessere-persona da un essere-persona in modo<br />
assoluto, sicché lutto il movimento dell'io, come lale, è<br />
scandito dalla misteriosa rivelazione del Tu, presenza assolula<br />
di un pronunciamento perenne avvolgente in uno slattilo<br />
irriducibile un io aperto slrulluralmenle al Tu assoluto.<br />
L' Essere assoluto, configuralo in rapporto all'io come<br />
Tu assoluto, condiziona l'essere nel quale assumono consistenza<br />
per partecipazione all'essere lutti gli enli personali<br />
( 1 ) A. BABOLIN, Essere e alterila in Martin Buber, Ed. Gregoriana,<br />
Padova 1965, 8", pp. 280.<br />
18 —<br />
LA FILOSOFIA<br />
DELL'ALTERILA'<br />
IN<br />
MARTIN BUBER<br />
e non personali: l'Allro è principio eli lutto ciò che ha l'essere.<br />
Perciò lutti gli enli sono orientali all'Essere per derivazione<br />
ontologica, la persona invece è orienlala al Tu paradigmalico,<br />
assoluto per posizione vocazionale. Tulli gli<br />
enli possono comunicare Ira loro a diversi livelli perché<br />
tutti hanno qualcosa in comune: non solo l'essere ma l'essere<br />
orientali verso l'Assoluto, però sollanto la persona può<br />
dialogare, ma per poter far questo è necessaria la Persona<br />
che pone la condizione di possibilità dell'alterila inlerpersonale.<br />
L'essere quindi è il fondamenlo radicale di ogni ente,<br />
e in questo modo è posla la condizione originaria del comunicare.<br />
E' anche il Tu assoluto della persona o delle persone,<br />
cosliluile come io, e perciò paradigma fondanle ogni<br />
alterila, perché in una priorilà ontologica, l'Io assoluto è<br />
capace di cosliluire un lu, come risposta a sé, formulata<br />
con libera e consapevole responsabililà. Come si vede, Marlin<br />
Buber è senza dubbio il filosofo dell'alierilà, e il suo discorso<br />
nell'ambito della filosofia dell'alterila occupa uno spazio<br />
singolare e originale.<br />
Diversi furono i pensatori che influenzarono la ricerca<br />
del Buber, e il Padre Babolin ne ricorda alcuni Ira i quali<br />
lo Jacobi, Kierkegaard, Barlh, Guardimi e allri. L'originalilà<br />
dello Jacobi, per esempio, consiste nell'aflermare il suo<br />
realismo come una connessione radicale e originaria tra<br />
l'uomo e l'ambiente, tra l'io e il tu, più che tra soggetto e<br />
oggetto. Ed è proprio questa temalica della immediatezza<br />
dell'essere, articolalo in un rapporto fecondo : io - lu, che<br />
colloca, secondo il Buber, il discorso dello Jacobi in una<br />
posizione diversa e opposla alla monocorde melafisica dello<br />
Spinoza, e alla filosofia Irascendenlale di Kanl. E' nella<br />
immediatezza dell'essere, rivelalo e rilevalo dall'alto di coscienza<br />
umana, che nasce la nuova dialettica ontologica.<br />
Ma Buber avvertì ancor più la lemalica di Kierkegaard,<br />
in cui il discorso è scandito dall'esperienza religiosa, cioè<br />
dalla rivelazione dell' essere nella sua profonda e assoluta<br />
presenza. La differenza assoluto rivela la relazione assoluta<br />
tra l'io e il Tu assoluto. Di conseguenza, la differenza assolula<br />
pone la condizione della singola esislenza, sicché nell'ambito<br />
dell'essere l'apertura dell' io al Tu è esclusiva, come<br />
è irripelibile l'essere nella sua presenza concrela e articolala.<br />
Buber ha seriamente avvertilo la temalica del Kier-
kegaard. E' terribile il momento dell'esistenza: l'uomo e<br />
l'Assoluto. In questo contesto, però, il Buber ha pensato bene<br />
di non dimenticare l'incidenza dell'apertura dell'allenta,<br />
cioè la presenza anche della comunità. La persona vive in<br />
un contesto ontologico interpersonale Non bisogna dimenticare<br />
o diminuire il valore della condizione interpersonale:<br />
l'uomo non è davanti a Dio «da solo». E' anche il rappresentante<br />
degli altri, perché anche Dio non è solo davanti<br />
all'uomo. E' l'Assoluto che tutto da, perché è il Tu di tutti.<br />
Come si vede, l'immediatezza dell'essere dello Jacobi è diventata<br />
nell'esperienza religiosa di Kierkegaard rapporto interpersonale<br />
nella differenza qualitativa. L'uomo ha scoperto<br />
in sé la spia misteriosa del Tu assoluto. L'io e il Tu assoluto<br />
vivono implicati nella differenza assoluta.<br />
E, senza dubbio, ha sollecitato la ricerca del Buber a<br />
fondare una vera e autentica alterila, anche l'annullamento<br />
da parte del Barlh del valore dell'uomo nell'ambito della<br />
teologia dialettica. Il Tu assoluto, infalli, non polrebbe<br />
assumere un vero significalo radicale se la consislenza ontologica<br />
dell'io, fosse posla sollanlo in senso diallelico e non<br />
anche in senso positivo. Un arco inlerpersonale non può essere<br />
fondato, crilicamenle, se non nell'aulenlica irreversibilità<br />
dell'opposizione inlerpersonale.<br />
Ma se la lemalica del Barlh viveva nella crisi ira l'uomo<br />
e l'Assoluto, essa Irovò il suo facile superamento nel<br />
pensiero di Romano Guardini. Il superamento, infalli, della<br />
dialettica del rapporto Ira l'uomo e Dio è scandito dalle<br />
categorie della rivelazione crisliana, senza bisogno di alcuna<br />
riduzione. Filosofia e Teologia sono momenli indicativi<br />
della complessila del rapporto, ma rivendichiamo il significalo<br />
e il valore di autonomia sia dell'uomo, sia di Dio<br />
senza alcuna prelesa di dommalicilà. Solo la manifeslazione<br />
dell'essere nel contesto storico può condizionare e sostenere<br />
le proposizioni della filosofia, e una teologia che lenii<br />
di negare ciò che la ragione umana afferma, dopo una ricerca<br />
critica, non può essere presa in seria considerazione.<br />
Secondo il Guardini, dice Padre Babolin, è nella comunicazione<br />
sincera di sé a se slesso che viene rivelala l'apertura<br />
verso l'interno «ulteriore», cioè verso ciò che fonda tutta<br />
la dimensione entitativa di sé, e verso l'interno «esteriore»,<br />
cioè verso ciò che non è sé, e quindi è distinto da sé,<br />
ma come se stesso, cioè dato dall'essere, rilevato all'essere<br />
e quindi sempre condizionato dall'essere. Infatti, se l'essere<br />
è comunicazione, la frattura del rapporto e la riduzione dell'uomo<br />
al principio originario di sé, come sono indicali dal<br />
Barlh, sono semplicemente superati. L'orizzonte dell'essere<br />
diventa, in Guardini, spazio d'incontro. L'io, necessariamente,<br />
è condizionalo dal Tu assoluto. Ma dire condizionamento<br />
nell'essere non imperla, né implica riduzione dell' io all'Essere<br />
assoluto, ma indica piuttosto tensione nell'interno<br />
dell'essere. Ed è precisamente l'alterila dell'io e del Tu assoluto<br />
che dona fecondila e garanzia al termine esistenziale<br />
della persona umana, configurala in un determinalo statuto<br />
storico. .,<br />
Come s'è visto, dice il Padre Babolin concludendo il<br />
suo lungo studio, il discorso del Buber sia nella ricerca della<br />
fondazione ontologica dell'alterila, sia nella ricerca del<br />
fondamento ontologico dell'alterila nel suo principio originario,<br />
cioè nell'Assoluto ha rilevalo alcuni punii fondamentali<br />
per la slessa filosofia dell'alterila, caralterislici nella<br />
cultura ledesca contemporanea. Il fondo del suo pensiero è<br />
sempre radicato nella tensione di superare la dottrina filosofica,<br />
soprattutto quella di Kanl e di Hegel. Egli infalli,<br />
critica ogni lenlalivo riduzionislico della consislenza autonoma<br />
della persona, ma la sua dottrina in fondo è coslrultiva,<br />
perché le islanze aulenliche reperibili sia nell' idealismo<br />
sia nell'esistenzialismo, sono da lui ricuperate in una<br />
sana ontologia metafìsica e non con un'ontologia formale.<br />
Sono le prospettazioni che variano, dice Padre Babolin;<br />
ma in quesla variazione viene appunto a delinearsi la sles-<br />
sa problematica originale del Buber: l'esistenza storica della<br />
condizione umana. Anche il motivo kierkegaardiano ritorna,<br />
ma con un ritmo diverso, perché la persona non è<br />
più collocata in un unico e singolo rapporto con l'Allro,<br />
ma è inserila in un contesto di radicale apertura verso tutte<br />
le configurazioni dell'essere. Il mondo è rivolto alla persona<br />
e la persona è rivolla al Tu eterno e assoluto.<br />
Il Buber radica la sua prospettazione ontologica nell'essere<br />
divaricalo nell'arco della opposizione polare-personalc.<br />
L'essere, in sé e per sé, è articolalo nello slaluto della persona.<br />
E questo, dice Padre Babolin, è proprio l'apporto originale<br />
del Buber alla filosofia dell'alterila dell'essere, dopo<br />
le ardile e sistematiche prospettazioni di Kanl e di Hegel<br />
da una parte e di Husserl e di Heidegger clall'allra. Certo,<br />
la dottrina dell'essere formalizzalo fu vivificala dalla categoria<br />
dell'esistenza singolare di Kierkegaard. Ciò che è singolare,<br />
è rivolto al concreto e al particolare, è un'esistenza<br />
carica di circoscrizione e di autolimitazione. Ma così non<br />
era esclusa la sottesa aporia dell'isolamento ontologico, an-<br />
Martin Buber<br />
zi addirittura dell'aporetico fondamento ontologico. In Marlin<br />
Buber, invece, viene affermala la priorilà dell'essere rispello<br />
al pensare, e nell'essere viene scoprla l'alterila ontologica<br />
e personale. La declinazione di ciò che ha l'essere è<br />
scandite da ciò che è l'essere, in un contesto personale carico<br />
di responsabilità e di destino, perché l'essere vive nella<br />
dimensione della persona. La temporalità, dice Padre Babolin,<br />
logora ogni fissazione dell'essere. Solo dal Tu assoluto<br />
deriva la fondazione originaria dell' io, sicché soltanto il<br />
Tu misterioso può placare l'invocazione dell'uomo nella sua<br />
avvenlura esistenziale.<br />
Quesla è la filosofia dell'allenta in Marlin Buber, presto,<br />
ci avverte Padre Babolin, avremo la filosofia dell'alterila<br />
in Romano Guardini.<br />
— 19
Marcisi della fede<br />
Le automobile passavano veloci sulla Cassia superiore,<br />
quasi timorose di turbare il raccoglimento e la<br />
pace del primo mattino. Camminavo, e pensavo alle<br />
parole che avevo letto in Epoca, scritte dal Direttore<br />
in risposta ad una lettera: « II nostro tempo è ricco di<br />
ragazzi... ma noi li conosciamo solo... se i loro amici<br />
ce ne parlano ». lo intendo parlarvi dei miei amici: di<br />
tutti quei giovani che ho incontrato alla marcia della<br />
Fede: di quelli che ho sentito amici e vicini, anche se<br />
di persona non li ho incontrati o conosciuti.<br />
A Bologna, nella Piazza di San Petronio, avevo visto<br />
manifestarsi una spensieratezza ed un entusiasmo<br />
goliardico; ora, camminando verso Siena, vedevo un impegno<br />
raccolto e consapevole: il desiderio di chiedere<br />
un aiuto reciproco, di far assaporare la propria felicità<br />
agli altri, di essere fratelli nel Cristianesimo. Uniti nella<br />
fraternità di questa esperienza di marciare verso una<br />
meta comune, i giovani cattolici italiani mostravano la<br />
loro fede. Ciascuno sapeva di non essere solo nella sua<br />
fatica, anche fisica, accentuata dal disagio della notte<br />
in bianco, nella testimonianza di una certezza. Ognuno<br />
recitava le stesse preghiere del compagno vicino e di<br />
quelli lontani che convergevano a Siena da tutta l'Italia.<br />
Non era un semplice trovarsi insieme: perché, mai<br />
come oggi, ci si sente soli e nessuno conosce l'altro, anche<br />
se gli è fisicamente vicino. Era l'amicizia fatta non<br />
di gesti o parole: l'amicizia vera, fatta di sensazioni interiori.<br />
Cercare di capirci nei nostri limiti, di scoprire i<br />
lati positivi di coloro che ci stavano accanto,di passar<br />
sopra a superficiali simpatie o antipatie, con un'apertura<br />
«conciliare »del cuore e della mente.<br />
E poi, giunti a Siena, la gioia di vedere confluire da<br />
tutte le direzioni schiere di cappelli a punta e ogni volta<br />
salutarli allegramente coi fischietti; chiamare, distribuendo<br />
amichevoli manate. Non dimenticherò presto i<br />
volti della gente di Siena affacciata alle finestre o ferma<br />
ai lati delle strade: un misto di stupore, di incredulità,<br />
di ammirazione, nonostante non fosse la prima<br />
volta che la «marcia» arrivava in quella Città.<br />
Ecco che cos'è la «Marcia della Fede»: una manifestazione<br />
di giovinezza, di amicizia; una testimonianza<br />
di impegno e di carità: un cammino che raffigura<br />
quello della Chiesa perennemente giovane verso I' Eterno.<br />
G. ZACCARIA<br />
DITTA BONAITI GIUSEPPE VIA NICOLO TOMMASEO 78 TEL. 24162 PADOVA<br />
TRAFILERIE<br />
CORDERIE<br />
RETI METALLICHE<br />
VITERIE
Dal Collegio<br />
Universitario<br />
La S. Messa celebrata dal R. P. Sala<br />
La festa dei Neolaureati<br />
Come abbiamo pubblicato nell'ultimo numero<br />
<strong>dell'Antonianum</strong>, quest'anno è stata celebrata più<br />
solennemente del solito la Festa dei Neo-Laureati,<br />
la Domenica in Albis, 17 aprile. Era stato mandato<br />
a tutti un invito speciale con il programma :<br />
ore 10.30 - S. .Messa celebrata dal R. P. Sala S.J.;<br />
11.30 - Vermout d'onore offerto dalla Presidenza<br />
della Associazione ex-<strong>Alunni</strong> ; Saluto<br />
del Presidente Avv. Giorgio Malipiero e<br />
conversazione programmatica ;<br />
13.00 - Pranzo.<br />
Ognuno poteva venire accompagnato da qualche<br />
familiare.<br />
Convennero alla Festa anche alcuni Consiglieri<br />
dell'Associazione ed altri Amici. Purtroppo i Neo-<br />
Laureati non furono tutti presenti perché trattenuti<br />
dalla vita militare e qualche altro da impegni<br />
imprescindibili.<br />
Quelli che intervennero furono assai soddisfatti.<br />
P. Sala parlò loro della professione che stavano per<br />
abbracciare: delle attrattive, dei pericoli, della necessità<br />
di tenersi in contatto coi compagni di scuola<br />
con vincoli eli amicizia cristiana.<br />
L'Avv. Malipiero presentò a tutti i più fervidi<br />
auguri e consegnò a ciascuno dei Neo-Laureati la<br />
22 —<br />
Vista complessiva del pranzo<br />
lettera eli acccttazione nell'Associazione ed una immagine<br />
con cornice d'argento della Madonna del<br />
Pensionato, esortando tutti alla fedeltà verso l'Associazione.<br />
Al pranzo presentò gli auguri a tutti il<br />
R. P. Rettore.<br />
P. Casella lesse a tutti la lettera di acccttazione<br />
dove, tra l'altro, si dice :<br />
«Dal giorno che voi lasciate la scuola per la professione<br />
non siete più considerati alunni <strong>dell'Antonianum</strong>.<br />
Non restate però con questo stroncati dal<br />
suo clima spirituale. Vi si apre subito la porta dell'Associazione<br />
<strong>Ex</strong> <strong>Alunni</strong> sorta da ormai un ventennio.<br />
Essa vuole coltivare i vincoli di amicizia che vi<br />
stringono ai Padri di vostra confidenza ed ai vostri<br />
compagni di studio e ricreazione. Vuole anche darvi<br />
subito la sensazione di non essere abbandonati da<br />
coloro che hanno avuto a cuore la vostra formazione<br />
spirituale ed intellettuale o dagli amici proprio<br />
nel momento crìtico in cui dovete affrontare una decorosa<br />
sistemazione della vostra vita.<br />
Oltre che nella premurosa attenzione dei Padri<br />
<strong>dell'Antonianum</strong> troverete nella vasta cerchia dei<br />
suoi <strong>Ex</strong> <strong>Alunni</strong>, sparsi orinai per tutte le città d'Italia,<br />
anime buone disposte ad aiutarvi amichevolmente<br />
a superare le vostre difficoltà».
atipia<br />
Norme per l'accettazione<br />
al Collegio Universitario<br />
Le matricole che vogliono essere accettate<br />
ali'Antonianum devono farne<br />
domanda al più presto possibile in carta<br />
semplice alla Direzione <strong>dell'Antonianum</strong>,<br />
specificando a che facoltà desiderano<br />
essere iscritti .<br />
I documenti che devono portare sono<br />
1) II regolamento <strong>dell'Antonianum</strong>, che<br />
verrà loro mandato appena fatta la<br />
domanda, ili-mato;<br />
2) Pagella dell'ultimo anno di Liceo o<br />
Scuola affine (libretto per i già universitari)<br />
;<br />
3) Due fotografie;<br />
4) Lettera di presentazione del Parroco<br />
o Direttore del Collegio dove hanno<br />
studiato ;<br />
5) Certificato medico;<br />
6) Ricevuta dell'Amministrazione <strong>dell'Antonianum</strong><br />
di L. 3.000 per spese<br />
di segreteria.<br />
Ogni «matricola» deve sostenere un<br />
saggio scritto e un colloquio sulla preparazione<br />
scientifica e religiosa col P.<br />
Assistente di Facoltà: lo scopo non è<br />
solo di selezionare, ma di prevenire false<br />
scelte di Facoltà, e risparmiare eventuali<br />
perdite di anni universitari.<br />
Secondo la specifica della facoltà che<br />
la matricola vuoi frequentare, la Direzione<br />
manderà gli stampati per prepararsi<br />
al saggio che dovrà essere superato.<br />
Vi sono due date per il saggio.<br />
Gli studenti di Medicina avranno il<br />
saggio il 3 o il 20 ottobre.<br />
Gli studenti di Ingegneria, Matematica,<br />
Fisica, il 1" o il 17 ottobre.<br />
Gli studenti eli Giurisprudenza, Filosofia,<br />
Lettere, il 3 o il 17 ottobre.<br />
Gli studenti di Chimica Pura, Chimica<br />
Industr., Farmacia, Agraria e Scienze<br />
biologiche, il 3 o il 18 ottobre.<br />
Le domande di ammissione di «anziani»<br />
saranno prese in considerazione solo<br />
se lo studente è in pari di esami, e<br />
l'accettazione avrà luogo solo dopo un<br />
colloquio sulla preparazione scientifica<br />
e religiosa del candidato.<br />
Ogni decisione sull'accettazione è riservata<br />
alla Consulta dei Padri Assistenti<br />
del Collegio.<br />
1 - II Presidente Malipiero consegna la lettera<br />
di acccttazione ed il quadro ricordo.<br />
2 - 3 - 4 - Visioni varie del pranzo.
LA NUOVA SCUOI<br />
Come abbiamo già pubblicato altre volte, tra gli Istituti educativi di Padova va presa in considerazione la Scuola di Religioni d<br />
gli studenti Universitari di Padova. Essa si associò immediatamente alle sorti del Collegio Universitario destinato soprattutto^li<br />
turale e ricreativa di tutti gli studenti di Padova. Essa non si è accontentata infatti, fin dall'inizio, di semplici lezioni scolasti*<br />
Congregazioni Mariane per studenti medi, universitari e per professionisti; sezioni di cultura, sezioni missionarie, sezioni nettati'<br />
stiche per l'estate e per l'inverno, gite turistiche. Tutto è stato iniziato e sviluppato con un senso di proprietà e distinzione che i)ì<br />
visori da cinquant'anni a questa parte, non è più in grado di assolvere così com'è ai compiti creati dalle esigenze di oggi. Presttt<br />
Relazione tecnica<br />
A base del progetto si son dovuti porre alcuni dati<br />
preliminari:<br />
1") il piano regolatore generale della Città, che<br />
prevede il mantenimento a verde privato della intera<br />
proprietà, consentendo la edificazione, più o meno secondo<br />
l'attuale complesso di fabbricati, con le norme<br />
della zona residenziale intensiva A, e cioè con altezza<br />
massima di 15 metri e con quattro piani abitabili;<br />
2") la Sovrintendenza ai monumenti medioevali<br />
e moderni, alla quale il progetto dovrà essere sottoposto,<br />
e che senz'altro' pretenderà il rispetto dell'ambiente<br />
a parco, il contenimento dei volumi entro sagome<br />
le più modeste possibile, e forse il rispetto di<br />
talune membrature architettoniche ottocentesche esistenti;<br />
3°) il sentimento comune dei vecchi Allievi <strong>dell'Antonianum</strong>,<br />
che pur vedendo la necessità di un radicale<br />
rinnovamento, desiderano la assicurazione di<br />
una certa continuità con il passato, sia pur recente,<br />
senza bruschi «colpi di spugna».<br />
4°) la necessità sentita dai Progettisti, di valorizzare<br />
il carattere ambientale del parco, realizzando un<br />
complesso il più basso e articolato possibile, e aprendo<br />
visuali anche sullo splendido Orto Botanico retrostante;<br />
5") una nuova impostazione dei percorsi esterni,<br />
con accesso dal Prato della Valle e l'esigenza di mantenerli<br />
distinti dai percorsi interni fino alla Scuola, in<br />
vista di attività esterna, tipo riunioni culturali con altre<br />
comunità, incontri misti ecc.<br />
A tal fine e in attuazione del preciso program-<br />
ma formulato dalla Direzione della Scuola di Religione,<br />
il progetto come appare chiaramente esplicato<br />
nelle allegate tavoJe di disegno, si articola in:<br />
1" - VIALE DI INGRESSO, recintato, dalla portineria<br />
sul Prato della Valle fino al vecchio ponticello<br />
verso il Collegio: qui si apre un primo atrio porticato<br />
da cui si potrà accedere in maniera indipendente alla<br />
Cappella (capace di oltre 160 posti, con sacrestia<br />
e celle per confessioni), alla sezione grandi (auditorium)<br />
e al parco interno.<br />
2" - ATRIO VERO E PROPRIO, interamente vetrato<br />
e trasparente verso l'Orto Botanico, costruito dopo<br />
i due palazzetti restaurati. Da tale atrio, nodo baricentrico<br />
dell'intero complesso e su cui si affaccia direttamente<br />
la portineria, con centralino telefonico' e<br />
servizio di Bar, si accede indipendentemente alle seguenti<br />
sezioni:<br />
~ nei palazzetti ad Ovest a piano terra la sezione<br />
soggiorno grandi, costituita dalla sala Bar, spazio ritrovo,<br />
variamente divisibile a sala auditorium capace<br />
di novanta poltroncine; al primo piano sezione culturale<br />
grandi con due stanze per Padri spirituali, cinque<br />
o sei salette per associazioni, una sala riunioni e<br />
uno studio adiacente;<br />
~ nell'ala verso sud: a piano terra la direzione, con<br />
studio per il Padre direttore, per il suo Vice, per la<br />
Segreteria (archivio e amministrazione) e una vasta<br />
stanza per il Fratello: questa accessibile anche direttamente<br />
dall'esterno, per il servizio agli sportivi. Al<br />
primo piano la sede dell'Unione Sportiva Petrarca con<br />
due segreterie, l'ufficio di Presidenza e una sala di<br />
riunioni;<br />
~ nell'ala verso la montagnola, cioè a est: a piano<br />
terra la sezione piccoli, con due grandi spazi, diver-<br />
Progetto principale della nuova Scuola di Religione progettato dagli Ingg. Baroni - Morassutti I
U DI RELIGIONE<br />
e tì'Antonianum fondata ancora nel 1910 dai Padri Leonardi, Roi e Magni per l'assistenza agli studenti delle Scuole Medie e per<br />
aglsludenti Universitari che venivano a Padova da altre città. Divenne ben presto centro importante di formazione religiosa, culhe<br />
i religione, ma affrontò subito la organizzazione di quanto poteva far progredire la gioventù nella vita culturale e religiosa:<br />
:al!ted artistiche, scoutismo, campi di giucco ed attrezzature per tutte le manifestazioni sportive del tempo, organizzazioni alpinis'Mii<br />
un'attrattiva entusiastica per tutta la gioventù studentesca di Padova. - La Scuola di Religione ora con i suoi edifici, provemnio<br />
qui il progetto varato dagli Architetti per la nuova Scuola che speriamo possa essere realizzata presto, coll'aiuto dei buoni.<br />
somente divisibili, aperti sul patio interno e con un<br />
lungo portico verso il parco. Sono controllabili direttamente<br />
dalla stanza del Fratello. Inoltre un complesso<br />
di locali per la Direzione del Gruppo Scouts, con<br />
sedi adeguate per il Branco Lupetti e per il Clan Rovers<br />
(mentre il Reparto Esploratori va sistemato in un<br />
«cottage» indipendente, tra la montagnola).<br />
Al primo piano tre grandi aule per lezioni.<br />
~ Tutto il settore est è poi rialzato in modo da ricavare<br />
un ampio seminterrato dove sono ubicate la centrale<br />
termica, la infermeria, la falegnameria, le rimesse<br />
per auto e per biciclette, magazzini e depositi<br />
vari.<br />
~ Nella Mansarda dei palazzetti saranno ricavati gli<br />
alloggi per il personale di custodia.<br />
IL COLLEGAMENTO tra i vari settori qui illustrati,<br />
situati oltretutto a livelli sfalsati, è ottenuto con un<br />
sistema di ampie rampe di scale affiancate; in tale<br />
«nodo» sono concentrati, ai vari livelli, i servizi igienici<br />
e gli spogliatoi necessari.<br />
Come appare dai disegni di progetto si è cercato<br />
di ottenere un complesso di edifici che, mantenendo<br />
i una sua unità sia compositiva, sia di percorsi e quindi<br />
di controllo, assicuri una indipendenza di tutte le<br />
varie e differenti sezioni.<br />
I PROGETTISTI<br />
Comerà bella la mia scuola di Religione!<br />
Ti ricordo nel tuo verde intenso, semideserta, negli afosi<br />
pomeriggi estivi degli anni trenta. Eravamo in pochi<br />
allora, che rimasti in città, passavamo le vacanze sulle rive<br />
del tuo laghetto o sotto ai Tre Pini.<br />
Ibi, con la collaborazione del Geometra O. Meneghetri<br />
Allora non mi rendevo conto dell' impronta che si andava<br />
scavando dentro di me sotto gli sforzi costanti dei Padri<br />
e Fratelli. Erano brevi colloqui, erano inviti al Rosario<br />
0 alle tre Ave Maria (già, allora si usava sostare un attimo<br />
alla Grotta entrando e uscendo dalla S. d. R.), erano profondi<br />
sondaggi che mettevano in luce l'indole, le aspirazioni,<br />
1 problemi di ciascuno di noi, era l'impegno assunto con la<br />
San Giovanni Berchmans, era la Messa ascoltata al mattino,<br />
erano i Ritiri o gli Esercizi Spirituali.<br />
E i tuoi frutti maturavano. Nuove famiglie cristiane,<br />
eroi nell'imminente guerra, vocazioni sacerdotali...<br />
Nella scala dei valori, dei doni che ci elargivi al primo<br />
posto c'era una solida formazione cristiana, il resto, tutto<br />
il resto (giochi, attività sportiva, teatro), veniva in secondo<br />
piano, quasi a premiare tangibilmente il buon accoglimento<br />
del tuo primo dono.<br />
Una cosa che mi rimase sempre impressa fu l'invito a<br />
entrare a far parte della Congregazione Mariana nel lontano<br />
1940. Erano tempi di guerra e forse l'incertezza del domani<br />
ci spinse allora a legarci alla Congregazione Mariana<br />
in modo veramente totale e definitivo. Quanti di noi, carichi<br />
di devozione niariana, partirono per i vari fronti senza<br />
tornare; quanti, tornati, vissero ancora fra noi alcuni anni<br />
ed ora sono sparsi nel mondo a vivere la loro professione.<br />
Ci sentiamo, Vi sentiamo tutti uniti, ogni venerdì sera<br />
ai piedi della Vergine; Ci sentiamo, Vi sentiamo sempre<br />
Congregati mariani, fedeli all'unico ideale: l'Amore per la<br />
Madonna.<br />
Ti saluto, vecchia, cara Scuola di Religione, stai per<br />
cambiare veste per adeguarti ai tempi, ma rimani, ti prego,<br />
rimani dispensatrice di linfa genuina, cristiana e mariana.<br />
Resto sempre il tuo off .mo<br />
FRANCESCO<br />
WNV.V<br />
.
. =- ' ;<br />
Che cosa leggerò nelle vacanze?<br />
Si riproduce parte di un articolo di «Letture» di alcuni anni fa, diretto ai ragazzi di IV ginnasio,<br />
di liceo ed ai Professionisti. Gli Universitari, durante le vacanze, più che letture preferiscono...<br />
case da costruire, viaggi, esperienze...<br />
Anzitutto, caro il mio sbarazzino di<br />
quarta, un po' di cultura dell'anima, ne<br />
hai bisogno anche tu. Libero dal peso<br />
scolastico devi essere ancora più generoso<br />
col Signore. Se il corpo riposa coi<br />
bagni di sole sulla roccia o sulle sabbie<br />
marine, coli' agitarsi fra i flutti o<br />
col protendersi sulle vette nevose, l'anima<br />
si riposa ai bagliori della verità<br />
eterna e coi voli radenti dell' infinito.<br />
I nostri padri affrontarono pellegrinaggi<br />
eroici pur di baciare la terra benedetta<br />
dagli sguardi di Gesù o camminare<br />
sulle piste apostoliche, sulle zolle<br />
che bevvero il sangue dei Martiri e maturarono<br />
le prime spighe cvangeliche.<br />
Tu puoi rivivere i loro palpiti leggendo<br />
qualche bella vita di Gesù, i romanzi<br />
di Lourdes e di Fatima, escursioni<br />
meravigliose alle oasi fiorite al sorriso<br />
di Maria nel deserto del materialismo<br />
moderno. Anche qualche bella vita di<br />
santo, quella del recentissimo Domenico<br />
Savio, ad esempio, ti farà bene. Sarà<br />
per te raggio di sole mattutino che<br />
illumina il cammino delle vette.<br />
In quanto ai libri ricreativi poi, tieni<br />
presente che il riposo della mente,<br />
che in queste vacanze soprattutto tu<br />
cerchi, non sta tanto nel porre in un<br />
canto i libri quanto nel rilassarti dall'astrazione<br />
che la scuola ti impone.<br />
Hai sete di sapere. Estinguerla è un<br />
sollievo quando lo sforzo richiesto non<br />
avvelena l'attrattiva. Hai bisogno di<br />
un sapere visualizzato, quindi, di una<br />
scienza drammatizzata, di una letteratura<br />
metapsichizzata che ti faccia trovare<br />
Dante con Catone a Pian dei Fiacconi<br />
e con Virgilio sulla parete sud della<br />
Marmolada ; Enea sugli strapiombi<br />
del Boè in traccia delle porte dell'Ade ;<br />
26 —<br />
DOMENICA 15 MAGGIO<br />
Da sinistra a destra:<br />
Prime<br />
— FAGGIOTTO ALBERTO<br />
— DALL'AGNOLA PAOLO<br />
— SCURO ALBERTO<br />
— POZZA ALESSANDRO<br />
— ZOTTI ALBERTO<br />
— MAZZUCCATO FRANCESCO<br />
— CHIAROTTO ROBERTO<br />
— ROMARO MARCO<br />
— CONTARELLO UMBERTO<br />
Per la Prima Comunione si presentarono quest'anno oltre una ventina<br />
di ragazzi. Il Padre Buffa S. J., che si prese cura di prepararli alla Fé-<br />
i logaritmi, scherzosi come camosci giovanetti,<br />
sulle torri del Vaiolet ; Archimede<br />
alle prese colle acque colanti dalle<br />
Vedrette di Soi ; S. Agostino, Piatone<br />
e Leonardo da Vinci appollaiati sulle<br />
cime di Lavaredo per spiare il volo<br />
dell'aquila ;le formule chimiche natanti<br />
sotto lo specchio ghiacciato dell'Antermoia<br />
o distese a mosaico sullo sfondo<br />
dei tuoi tuffi marini.<br />
E' quello che vorrebbero le collezioni<br />
per la gioventù che trovi presso qualunque<br />
libreria e fra le quali farai utilmente<br />
la tua scelta. Sono le fiabe per<br />
la tua età non meno belle che quelle<br />
della nonna, popolate di orchi e di fate.<br />
Sono il tuo folklore animato di leggende<br />
non meno bizzarre che quelle dei<br />
Monti Pallidi o del Regno dei Fanes. i)<br />
Un po' di poesia poi, di lirica soprattutto,<br />
non manchi di stuzzicare le tue<br />
risorse artistiche, di spronarti a condensare<br />
nella parola rimata il canto dell'anima<br />
al contatto della natura aureolata<br />
ancora delle sfumature dell'infinito.<br />
Qualche bella antologia della lirica<br />
moderna da delibarsi al rezzo delle conifere,<br />
ai margini del laghetto alpestre<br />
costellati di rododendri e di brunelle<br />
profumate, portala con te. Ti ispirerà<br />
colloqui insospettati colle nevi eterne<br />
riflesse dallo specchio lacustre, coi massi<br />
erratici un dì palleggiati dai Titani,<br />
colla densità dell'azzurro sconfinato. 2 )<br />
RITORNO DALL'ESILIO<br />
Per te, caro liceista, che cominci a<br />
capire come la scuola è la spiaggia della<br />
vita e che domani ti troverai a combattere<br />
non più coi granchietti che ti<br />
pizzicano la scalza epidermide, ma con<br />
gli squali che tumultuano paurosi negli<br />
oceani neri di tempesta, è bene che anche<br />
le letture di vacanze ti mettano in<br />
contatto, per quanto blandamente, con<br />
la problematica di oggi. La scuola per<br />
forza deve mantenerti sul terreno del<br />
passato, sul percorso della civiltà lungo<br />
i millenni. Nella formazione dello<br />
spirito, più ancora che in quella degli<br />
organismi corporei, l'ontogenesi è ricapitolazione<br />
della filogenesi. Non potresti<br />
mai gustare il brivido di sentirti re<br />
del creato se non ti fossi allenato a sollevarti,<br />
colla storia, fino al vertice dei<br />
tempi, per dominare di là anche il futuro,<br />
di cui il passato non è che saggio<br />
profetico.<br />
L'apporto dei secoli poi, nel mondo<br />
del tuo spirito pesterebbe sterile massa<br />
caotica, morena infeconda ai margini<br />
dell'inconscio, qualora non perseguissi<br />
detto apporto nel suo divenire per<br />
farlo scienza tua, sanguinata conquista<br />
personale. E' questo il significato dei<br />
tuoi sudati corpo a corpo con Pindaro<br />
e Grazio, Tucidide e Cicerone, Omero<br />
e Dante.<br />
Naturalmente questo... vagabondare<br />
nel passato costituisce per te un esilio<br />
stucchevole, esacerbato dall'astrattismo<br />
delle formule filosofiche e scientifiche<br />
che ti mettono a contatto solo con lo<br />
scheletro dell'essere e ti pesano come<br />
la reclusione in una necropoli.<br />
Per questo è a te particolarmente saporosa<br />
la libertà delle spiagge e dei<br />
monti che ti comunicano il tripudio<br />
dei tuoi diciott'anni e la ebbrezza delle<br />
stelle alpine saziate di sole e di polvere<br />
astrale.<br />
Le tue letture di vacanza, per esserti<br />
care, devono quindi favorire il tuo tuffo<br />
nel concreto presente, anche quelle<br />
che riguardano la tua vita spirituale,<br />
che ha forse bisogno di supernutrizione<br />
più ancora che la vita del corpo. Ti<br />
consiglio quindi qualcuno di quei libri<br />
che mettono subito in contatto con Dio.<br />
Qualche bella versione dei Salmi; l'Imi-
Comunioni<br />
DOMENICA 22 MAGGIO<br />
Da sinistra a destra:<br />
- RICCI MATTEO<br />
- AGOSTINI ENRICO<br />
- BERTI ANTONIO<br />
- MIOLA GIORGIO<br />
- MORASSUTTI STEFANO<br />
- PEGORARO MASSIMO<br />
- TRIVELLATO MASSIMO<br />
- VOLPI ANTONINO<br />
- LUCI CLAUDIO<br />
- TONO GIANDOMENICO<br />
- AGOSTINI MARCO<br />
sta, dopo un accurato corso di lezioni, preferì celebrarla in due sezioni<br />
: una alla Domenica 15 maggio; l'altra alla Domenica 22 maggio.<br />
fazione di Cristo colle sue linfe di freschezza<br />
eterna ; qualche bella vita di<br />
Gesù che te lo presenti nella immediatezza<br />
del Padre tra i palpiti della estasiata<br />
natura ; un San Paolo prospettato<br />
nella luce della sua sempre scottante<br />
problematica divinamente umana;<br />
qualche cosa di Thomas Merton che<br />
nella stepposa giungla delle passioni americane<br />
va ricostituendo oggi le oasi<br />
mistiche tanto care a Brunone eli Cistercio<br />
ed a Bernardo di Chiaravalle.<br />
Per la tua lettura ricreativa, invece,<br />
pur con prudente cautela, stendi la mano<br />
ai classici della romantica moderna<br />
dove le passioni scatenate creano le<br />
grandi epopee della personalità che,<br />
nella illusione di diventare demiurgica,<br />
come in Raskolnikov di Dostojcvski, finisce<br />
incatenata sulla roccia del suo<br />
peccato col cuore dilaniato dagli avvoltoi<br />
dell'antico Titano.<br />
Di fronte all'invadenza di uno psicanalismo<br />
esistenzialistico che ti vorrebbe<br />
far credere uomo soltanto chi spezza<br />
le dighe a tutti gli impulsi della natura<br />
ed aprirsi anarchicamente il varco<br />
attraverso la massicciata dell'essere<br />
morto perché normalizzato, le grandi<br />
lezioni delle creazioni romantiche ti saranno<br />
salutari come quelle della storia<br />
stessa.<br />
Finirai col convincerti come sullo<br />
strapiombo della vita, gravida di destini<br />
eterni, hanno successi non effimeri<br />
soltanto coloro che si attengono ben<br />
cauti sulla cengia stagliata dei pionieri<br />
folgorati di saggezza divina.<br />
Quello che dico a te lo ripeto anche<br />
al tuo amico matricola preoccupato, più<br />
ancora che di sfuggire alle reti dei famelici<br />
«faseoli», di scendere dal piedistallo<br />
di ieri per scegliersi il cammino<br />
di domani. E' il passo arduo che configura<br />
e localizza l'esistenza. E' la scelta<br />
della banca meno suscettibile di fallimento<br />
per mettervi a frutto i talenti<br />
che Dio ci ha dati. Più luce invocherai<br />
dall'alto, amico, più mediterai sulle tue<br />
responsabilità eterne, più felice sarà la<br />
tua scelta e duratura la scia del tuo<br />
passaggio sulla terra di Dio. Vi sono<br />
oggi vari scritti di orientamento professionale.<br />
Potrai consultarli con frutto.<br />
Vi sono anche buoni romanzi che<br />
prospettano le varie professioni incarnate<br />
e autobiografate. Anch'esse daranno<br />
luce al tuo passo.<br />
IL RIPOSO DELLO SPIRITO<br />
Tu invece, caro professionista, non<br />
spasimi certo per un'immersione nella<br />
vita di oggi. Come il proverbiale cane<br />
alla catena non vedi l'ora di tagliare la<br />
corda ed evadere dall'atmosfera asfissiante<br />
di materialismo dove registri,<br />
rapporti più o meno burrascosi col direttore,<br />
beghe con i dipendenti, lettere<br />
d'ufficio, strilli di telefono e di radio,<br />
spoglio di giornali ; e .quando vai in<br />
casa, lagni della moglie, piagnistei di<br />
bambini, conti del droghiere e della<br />
sarta sono arpie che flagellano l'attimo<br />
del tuo respiro. Vorresti come Astolfo<br />
poter inforcare l'ippogrifo e via nella<br />
luna prima che la bomba atomica mandi<br />
in fumo anche lei.<br />
Ebbene, qualche buon ippogrifo lo<br />
puoi trovare tra i libri per evadere, se<br />
non nella luna, almeno in qualche regione<br />
di più respirabile aere spirituale.<br />
Dalla tua stazione climatica, raccolto<br />
sui declivi profumati di verbena e resinati<br />
di conlfere, potresti risalire ad esempio,<br />
con Jòrgenscn ai giorni di S.<br />
Francesco e di S. Caterina; od, ancora<br />
più in alto, inserirti con Daniel - Rops<br />
nelle intimità di S. Benedetto e di S.<br />
Gregorio Magno per ritrovare il clima<br />
eroico dei pionieri che trasmutarono feroci<br />
distruttori del nord in cavaliereschi<br />
costruttori di castelli e di cattedrali<br />
; cupe foreste popolate di demoni<br />
in Abbazie ritrovo d'asceti e di sapienti.<br />
m<br />
Alla tua età però il vero riposo dello<br />
spirito esige soprattutto luce di verità.<br />
I rosei fantasmi che formavano lo scenario<br />
sgargiante di tua vita giovanile<br />
sono ormai diventati foglie secche, colorate<br />
di novembre. Sono le convinzioni<br />
vìve che danno riposo come il ceppo<br />
sul focolare quando cade la neve o<br />
come le coltri alle membra spossate<br />
dalla febbre.<br />
E' geniale intuizione del Frank nella<br />
sua Logoterapia: per fugare le neurosi,<br />
veleno della vita moderna, più ancora<br />
che nei sedimenti dell'inconscio come<br />
vuole Freud, è importante mettere ordine<br />
nei sedimenti del pensiero.<br />
Una serena Weltanschauung che fa<br />
vedere avvenimenti e cose, per quanto<br />
paradossali come la bomba al cobalto,<br />
al guinzaglio del Padre senza il cui permesso<br />
non cade capello dal nostro capo,<br />
dissipa ansie, ricrea l'anima nel vero<br />
senso della parola restituendo alle sue<br />
energie primordiali il nativo vigore.<br />
Ti aiuterà a questo il pensiero di S.<br />
Agostino rapito alle sue «Confessioni»<br />
donde cola l'ambrosia della celeste sapienza<br />
come il miele dalle arnie quando<br />
il tiglio è in fiore. Anche le belle<br />
sintesi del pensiero di San Tommaso<br />
(quelle del Sertillanges ad esempio, o<br />
di Garrigou-Lagrange), le meditazioni<br />
su Gesù Cristo di Romano Guardini,<br />
le opere di Fulton Sheen ti daranno<br />
conforto.<br />
Pure la sapienza profana presenta<br />
qualche manuale prezioso. La recente<br />
traduzione dei Dialoghi di Piatone e le<br />
belle antologie del pensiero indù e cinese<br />
commentate da L. Yutang, sono<br />
sorgenti veramente dilettose per chi<br />
ama la saggezza come patria dell'anima.<br />
') Carlo Felice Wolff, «Regno dei Fanes -<br />
Monti Pallidi», Bologna, Cappelli.<br />
-) «Antologia della lirica moderna» - Dal<br />
Carducci al 1940 - Torino, S.E.I.<br />
— 27
s.<br />
Vincenzo<br />
... già costruiti, come ha fatto qualche anno fa a Siena<br />
quando vi si è recato colla «Marcia della Fede»,<br />
e... da costruirsi, come fa ora con le umili casette che<br />
si è messo in testa di costruire in Solesino per delle<br />
povere famiglie ivi senza casa.<br />
Ha radunato attorno a sé un buon gruppo di universitari<br />
dai vari Collegi Universitari della città ed ha<br />
lanciato questo appello a tutti gli studenti dell'Università<br />
di Padova:<br />
« Siamo un gruppo di Studenti Universitari decisi<br />
a costruire una casa per due famiglie estremamente<br />
disagiate di Solesino.<br />
Lavoreremo dal lunedì 25 luglio al sabato 3 settembre<br />
1966.<br />
Ti chiediamo, senza preclusioni di tessera e di<br />
ideologia, di collaborare, nel limite delle tue possibilità.<br />
Le forme di collaborazione sono le seguenti:<br />
1) offrire una settimana o alcuni giorni di lavoro;<br />
2) procurare del materiale da costruzione o arredamento;<br />
3) offerta in denaro per acquisto del materiale.<br />
Per informazioni, adesioni e offerte rivolgiti a uno<br />
dei seguenti indirizzi:<br />
Notizie Varie<br />
ASSEMBLEA DI BRESCIA<br />
L'ultima domenica di maggio, l'Associazione degli <strong>Ex</strong> <strong>Alunni</strong><br />
del Collegio Arici di Brescia ha tenuta la sua Assemblea<br />
per la rinnovazione delle cariche. E' stata rieletta la<br />
lista del Consiglio precedente. L'ing. Minelli ha però pregato,<br />
di sostituirlo nella carica di Presidente perché impedito<br />
da impegni gravi. E' stato chiamato a sostituirlo l'avv.<br />
Capretti.<br />
Durante la discussione nella seduta presieduta dal Presisdente<br />
Onorario Senatore Albino Donati è stato proposto<br />
di stringere maggiori relazioni con le altre Associazioni <strong>Ex</strong><br />
<strong>Alunni</strong>, almeno con quelle dipendenti dai Collegi della Provincia<br />
Lombardo Veneta della Compagnia di Gesù.<br />
P. Casella, presente, fece notare che si presentava un'ottima<br />
occasione per questi contatti. Nel marzo del 1968 ricorre<br />
il centenario della nascita di S. Luigi Gonzaga. A Roma<br />
c'è il progetto di celebrarlo solennemente questo centenario,<br />
insieme con quello della morte di S. Stanislao avvenuta<br />
in quello stesso anno. Si tratta dei primi <strong>Ex</strong> <strong>Alunni</strong><br />
elevati agli onori degli Altari. Dopo una manifestazione di<br />
• i un i<br />
:^;.-./.. •<br />
PADRE CIMAN<br />
si aggrappa volentieri ai muri<br />
Zarbon-Giardini - Antonianum, Via donatello 16<br />
tei. 51.444;<br />
Fellin-Antonucci - Collegio Morgagni, Via S. Massimo,<br />
tei. 56.592;<br />
Pascoli - Casa dello Studente «Arnaldo Fusinato»,<br />
Via Marzolo, tei. 38.981;<br />
Goi - Casa dello Studente «Ippolito Nievo» Via<br />
C. Moro, tei. 22.789;<br />
Bixio - Collegio Ederle,. tei. 63.661.<br />
* * *<br />
Sappiamo che già vari studenti promisero la loro<br />
adesione entusiasta.<br />
Hanno già cooperato con offerte in denaro: S. E.<br />
il Vescovo, S. E. il Prefetto, il Magnifico Rettore dell'Università,<br />
i professori Arslan, Siliprandi, Trabucchi,<br />
Ferrarino, Patrassi, Bonsembiante, Rostagni, Palucchini,<br />
Ravasini, Santonastaso e vari altri.<br />
Hanno invece già cooperato con offerte in materiale:<br />
la S.A.V.I.C., il Cementificio Piove, le Fornaci<br />
Beich, le Fornaci Sirena, le Fornaci Caretta, la Ditta<br />
Pilli, la Ditta Zanette.<br />
Purtroppo manca ancora parecchio sia in denaro<br />
che in materiale e P. Ciman aspetta che chi può gli<br />
venga incontro...<br />
devozione durante il Congresso Mondiale che, come abbiamo<br />
già comunicato, avrà luogo a Roma nell'agosto del '67,<br />
si terranno varie manifestazioni a Roma ed a Costigliene<br />
delle Stiviere.<br />
Acconsentirono applaudendo insieme con i PP. Assistenti<br />
di Milano e di Piacenza, anch'essi presenti alla Assemblea,<br />
alla proposta di riunirsi in autunno i rappresentanti dei<br />
quattro Collegi <strong>Ex</strong> <strong>Alunni</strong> (stretti attorno, si può dire, a Castiglione)<br />
per decidere un programma di manifestazioni comuni<br />
in onore del caro Santo cui era particolarmente devoto,<br />
fin da piccolo, lo stesso Sommo Pontefice Paolo VI, <strong>Ex</strong><br />
Alunno di Brescia.<br />
INCONTRO ROMANO<br />
Per interessamento del Rev. P. Messori, coadiuvato dal<br />
Prof. Giorgio Maggioni e dal Rag. Costante Frigo, è stato<br />
indetto un incontro per gli <strong>Ex</strong> <strong>Alunni</strong> e famiglie nel vecchio<br />
Collegio di Mondragone, sopra Frascati, trasformato ora in<br />
Scuola Apostolica ed in ambiente per ritiri famigliari.<br />
Il buon numero degli intervenuti, dopo la S. Messa celebrata<br />
da S. E. il Vescovo di Frascati, e le meditazioni tenute<br />
dal R. P. Messori, si fermarono a pranzo e si trattennero<br />
nel magnifico oliveta che si protrae fino al monte Tuscolo,<br />
in famigliare conversazione fin verso sera.
La Congregazione Mariana dei Professionisti dopo<br />
i Ritiri Pasquali e la Conferenza del P. De Mielesi<br />
sull'Apostolato dei Laici nei Decreti del Concilio,<br />
è rientrata nell'ambito delle consuete adunanze<br />
settimanali rese più intense dal mese mariano che<br />
stimolava a particolari fioretti.<br />
Merita speciale attenzione il Ritiro stagionale<br />
indetto per Giovedì 19 maggio, festa dell'Ascensione,<br />
predicato dal Rev. Padre E. Guidubaldi S. J.<br />
Il Ritiro era stato organizzato a Villa Immacolata,<br />
in accordo con i Laureati Cattolici della città che<br />
vollero unirsi con noi. P. Guidubaldi intrattenne efficacemente<br />
sul vero spirito della devozione alla Madonna<br />
e della devozione al S. Cuore secondo la dottrina<br />
del Concilio.<br />
La fine del mese di maggio si è conclusa, anche<br />
quest'anno, con la tradizionale processione Eucaristica<br />
attraverso il Parco fino alla Grotta della Madonna<br />
di Lourdes. Accorse molto pubblico e riuscì<br />
veramente devota.<br />
La Congregazione chiuse le sue adunanze ufficiali<br />
con l'ultimo venerdì di giugno. Le riprenderà con il<br />
mese di ottobre. Anche durante le vacanze però tutti<br />
i venerdì sera i Congregati presenti in città si raccolgono<br />
volentieri in Cappella o alla Grotta per la<br />
recita in comune del S. Rosario.<br />
Una funzione alla Grotta l'ultimo di Maggio.<br />
G. B. PIAZZETTA : « Trinitatis Deliciae Virgo Mariae »<br />
E' come sempre raccomandato ai Congregati in<br />
vacanza di festeggiare le feste principali della Madonna<br />
e cioè: la Madonna del Carmine (16 luglio),<br />
l'Assunta e la Festa del Cuore Immacolato di Maria<br />
(15-22 agosto), la Natività della Madonna, il<br />
Nome di Maria, la Madonna Addolorata (8-12-15<br />
settembre).<br />
Si ricorda pure a tutti i Congregati di disporsi<br />
ai SS. Esercizi che avranno luogo nel mese di settembre.<br />
INCONTRO EUROPEO DELLE CONGREGAZIONI<br />
A Parigi, ha avuto luogo il 15-16 aprile scorso l'annuale<br />
incontro delle Congregazioni Mariane dei Professionisti :<br />
un gruppo scelto di 14 laici e alcuni padri dei seguenti Paesi:<br />
Belgio, Francia, Germania, Inghilterra, Italia, Lussemburgo,<br />
Olanda, Spagna.<br />
Tema dell' incontro : « la inserzione delle Congregazioni<br />
Mariane di professionisti nel mondo scristianizzato del pensiero<br />
». Relazione affidata alla delegazione italiana.<br />
Ha aperto i lavori il P. Ribes, Direttore della Rivista<br />
« Etudes », il quale faceva una serie di interessanti considerazioni<br />
su « le nostre attitudini dinanzi al fenomeno dell'ateismo<br />
».<br />
« Quel che si attende dalla Chiesa è la fede, l'adesione di<br />
tutto l'essere alla verità rivelata che ricrea di continuo l'essere.<br />
Fede autentica che deve passare attraverso la Chiesa<br />
all'umanità. Accettare Dio che è trascendente non significa<br />
che l'uomo possa o debba negare la sua appartenenza alla<br />
umanità. Per fare la Chiesa occorre fare l'uomo e l'uomo<br />
si fa potenziando in lui il suo bisogno di libertà. La fede<br />
deve attraversare l'uomo, come prima passava attraverso il<br />
timore riverenziale e il rispetto dell'universo creato. Non libereremo<br />
l'uomo se non prenderemo coscienza del valore<br />
religioso dell'umanità, se la nostra religione non è anche la<br />
religione dell'uomo. Dio è presente nell'uomo e là dobbiamo<br />
anche cercarlo. Il mondo è scristianizzato — concludeva<br />
P. Ribes — perché i cristiani si sono disumanizzati ».<br />
29
L' <strong>Ex</strong> Alunno Dr. Don Donini col Dr. P. Ambrosoli.<br />
La Missione di Kalongo, dei Padri<br />
Comboniani, di cui sono ospite da ormai<br />
più di un anno, si trova, in Uganda,<br />
nella parte più a nord del distretto<br />
abitato dalla tribù degli Acioli, al<br />
confine col Sudan.<br />
Sorge alle falde di un monte chiamato<br />
con nome arabo Gebel - el - avur :<br />
monte del vento, che dopo avere accolto<br />
larga estensione di terreno le numerose<br />
costruzioni Missionarie, erge<br />
con maestoso piglio dolomitico il suo<br />
tronco roccioso.<br />
Volgendo le spalle alla montagna, la<br />
Missione domina con riposante veduta<br />
un'estesa vallata ora boscosa ora savana<br />
all'orizzonte coronata da una pittorica<br />
cinta di monti.<br />
Rimanda le sue origini all'ormai lontano<br />
1934, quando un nuovo centro di<br />
irradiazione evangelica si rendeva necessario<br />
ed improrogabile per raggiungere<br />
i molti pagani del vasto territorio<br />
e per assistere i già numerosi cristiani<br />
lontani anche più di cento chilometri<br />
dalla loro Missione.<br />
Venne dedicata al Cuore di Gesù e ai<br />
Martiri d'Uganda e l'invocato intervento<br />
dell'amore di Dio s'è manifestato a<br />
Kalongo in modo del tutto singolare e<br />
imprevedibile soprattutto per chi non<br />
vede negli accadimenti umani l'elemento<br />
di Provvidenza.<br />
Struttura della Missione<br />
La Missione si struttura con le sedi<br />
delle sue svariate attività, secondo lo<br />
INCONTRO EX ALUNNI BRESCIANI<br />
A Brescia, su iniziativa soprattutto del Dr. Pozzi, vennero<br />
invitati per un incontro amichevole gli <strong>Ex</strong> <strong>Alunni</strong> Bresciani<br />
<strong>dell'Antonianum</strong> la sera dell'11 giugno.<br />
Eravamo oltre venti. Ci radunammo in una saletta riservata<br />
della Birreria Wuhrer. II Dr. Pozzi fece una breve commemorazione<br />
del povero Dr. Cenimi, scomparso dopo l'ultimo<br />
incontro avvenuto' qualche anno fa. Parlò poi delle re-<br />
32 —<br />
schema in uso in tutte le missioni del<br />
mondo :<br />
Al centro, ha la chiesa, il cui profilo<br />
per quanto esile, attesa la penuria di<br />
mezzi e di materiale, si vale tuttavia di<br />
uno stile ben definito cosi da offrire ai<br />
nativi col suo aspetto di puro romanico-lombardo,<br />
anche elementi per un sano<br />
gusto artistico;<br />
da un lato, ci presenta la Casa delle<br />
Suore (Pie Madri della Nigrizia di Monsignor<br />
Comboni), gli alloggi delle ragazze,<br />
le catecumene, attendenti cioè alla<br />
istruzione catechistica in ordine alla recezione<br />
del Battesimo, poi, la Casa d'abitazione<br />
delle Suore indigene, e i vari<br />
ambienti delle scuole Camminili;<br />
dall'altra parte della Chiesa, la Casa<br />
dei Padri, quella per i medici, le costruzioni<br />
per le scuole maschili a tipo elementare<br />
e tecnico professionale e alloggi<br />
per gli alunni e per i maestri.<br />
Dietro la Chiesa sorge il «compound»<br />
della « St. Mary's Midwifery School »<br />
(scuola per ostetriche) e alla destra di<br />
questo la triplice lunga teoria di «buildings<br />
dell'ospedale.<br />
E l'attività della Missione come si<br />
struttura? Dall' accenno agli ambienti<br />
se ne deduce facilmente la sua poliedricità.<br />
Dall'attività parrocchiale ormai<br />
impostata sul tipo di quella italiana, all'istruzione<br />
dei catecumeni, all'accostamento<br />
delle famiglie presso le loro abitazioni<br />
(per restare nell'ambiente spirituale)<br />
passiamo a quella dell'istruzione<br />
scolastica e professionale e quindi alla<br />
assistenza sanitaria. Questa a sua volta<br />
si vale di svariate prestazioni: visita e<br />
ricovero delle partorienti, istruzione alle<br />
mamme circa il modo di allevare i<br />
loro bambini, vaccinazioni agli stessi,<br />
pronto soccorso, visite ambulatoriali,<br />
dispensa e somministrazione di medicinali<br />
e infine il funzionamento dell'ospedale.<br />
Questo coi suoi 200 letti, con<br />
sezione radiologica, laboratorio di analisi,<br />
ecc., ha un reparto chirurgico che,<br />
diretto dalla perizia del Dottar Padre<br />
Ambrosoli, vanta una fama che ha varcato<br />
i confini della Nazione. Non è infrequente<br />
infatti annotare tra i presenti,<br />
ammalati provenienti anche dalle regioni<br />
confinanti.<br />
La mia attività<br />
La mia attività? La debbo vedere e<br />
valutare nel contesto di quella di tutti<br />
i Missionari di qui: Padri, Fratelli e<br />
Suore, lo sono arrivato per ultimo e<br />
tutto guanto ho detto della Missione<br />
era già da anni in attiva funzione. Son<br />
venuto ad aiutare il Padre Dottar Ambrosoli,<br />
il quale, dovendo da solo interessarsi<br />
di tutte le prestazioni ospedaliere,<br />
aveva bisogno di essere alleviato<br />
da una parte almeno del suo lavoro.<br />
Così io mi occupo della sezione di medicina<br />
e di pediatria. A volte è utile pure<br />
il lavoro di odontoiatria. Qui al nord<br />
non c'è nessun dentista e grazie al cielo,<br />
provvidenziale è il soccorso anche in<br />
questo senso.<br />
Poiché avevo esercitato in modo assai<br />
ristretto la medicina, essendo diventato<br />
Sacerdote dopo alcuni anni dalla<br />
laurea, prima di assumere l'assistenza<br />
medica in questo ospedale, ho frequentato<br />
per un anno vari reparti dell'ospedale<br />
di Brescia onde riprendere nozioni<br />
dimenticate ed apprenderne di nuove.<br />
Non ho dimenticato, naturalmente,<br />
la mia qualità di Sacerdote che rende<br />
confortante l'incontro con l'anima del<br />
paziente.<br />
Lascio alle cifre la relazione sull'entità<br />
del lavoro sanitario che in un anno<br />
viene risolto al Kalongo Hospital. Si<br />
arriva a 2500 ricoverati in ospedale; 40-<br />
45.000 presenze al dispensario; 1400 per<br />
la maternità; un migliaio di operazioni<br />
chirurgiche; dalle 12 alle 17.000 visite<br />
ambulatoriali.<br />
Da tutto l'insieme di dati e di comportamento<br />
abbiamo la sensazione che<br />
la gente gradisca la presenza dell'ospe-<br />
lazioni tenute con 1' <strong>Ex</strong> Alunno Dr. Don Palmiro Donini recatosi<br />
in Missione nell' Uganda, per il quale ha raccolto dagli<br />
amici varie centinaia di migliaia di lire e del quale abbiamo<br />
riportata una lettera.<br />
P. Casella parlò a tutti della necessità che abbiamo di<br />
organizzarci sempre meglio, in contatti soprattutto 1 spirituali,<br />
per compiere il grave dovere apostolico che ci spetta come<br />
<strong>Ex</strong> <strong>Alunni</strong>.
date missionario, finora raggiunto, peraltro,<br />
a volte anche da familiari di autorità.<br />
Ne è prova .del resto il latto che<br />
15 corriere settimanali che scaricano a<br />
Kalongo il loro carico sofferente camminano<br />
200 Km. ed oltre prima di raggiungere<br />
il nostro ospedale e ne lasciano<br />
sul loro percorso altri dove la degenza<br />
è del tutto gratuita, mentre qui<br />
è richiesto un contributo.<br />
I Forse susciterà sgradita meraviglia la<br />
affermazione che si richieda un contributo<br />
a gente che ricca non è, ma povera,<br />
spesso misera. Intendiamoci, quanto<br />
è pagato non corrisponde minimamente<br />
a quanto è dato in assistenza e<br />
in medicine e, peraltro, non si nega a<br />
nessuno tutta quell' assistenza che il<br />
I «caso» richiede, prescindendo sempre<br />
dalle disponibilità finanziarie del malato<br />
quando si tratta di lebbrosi, di mi-<br />
\seri, o dei cosiddetti casi urgenti. Non<br />
è possibile rinunciare come regola alla,<br />
sia pur impopolare, modalità di un contributo<br />
alle inderogabili necessità amministrative<br />
dell'ospedale.<br />
Del resto, a parte le benefica incidenza<br />
educativa per la gente «in via di sviluppo»<br />
del pagare anche in entità «simbolica»,<br />
quanto riceve, a parte pure l'apporto<br />
terapeutico dato dalla medicina<br />
pagata che fa sempre meglio di quella<br />
gratuita, sta la esigenza insostituibile,<br />
imprescindibile del finanziamento dell'ospedale.<br />
E' pur vero che i due medici e le<br />
Suore che vi prestano servizio non sono<br />
stipendiati, ma disgraziatamente il<br />
viaggio in Africa non li ha privati dello<br />
stomaco che reclama i suoi diritti<br />
con tenacia e regolarità. Regolarmente<br />
dev'essere stipendiato il personale dello<br />
«Staff»: infermiere, inservienti, guardie<br />
notturne, eco. E le fatture di medicinali,<br />
dello strumentario di sostituzione,<br />
del carburante per i motori della luce,<br />
dell'acqua, della biancheria, del materiale<br />
di restauro, ecc., anche nel terìzo<br />
mondo esigono purtroppo di essere<br />
pagate. Dove trovare il denaro per tutte<br />
le suddette necessità?<br />
Quando ero scolaro in Italia raccoglievo<br />
la carta stagnola per le Missioni...<br />
Ora sento che i ragazzi sono più<br />
generosi e danno alle Missioni anche il<br />
cioccolato. Ma si pensi quanto si diluisce<br />
fino a perderne il sapore, mettendolo,<br />
sia pure onestamente, tutto nel<br />
gran mare delle Missioni!<br />
Soltanto per il funzionamento dell'ospedale<br />
di Kalongo occorrono milioni<br />
ogni anno. Solo in Uganda di ospedali<br />
diretti da Missionari ce ne sono una<br />
ventina. L'assistenza ospedaliera poi<br />
non è che uno, e non il principale, aspetto<br />
dell' attività dei Missionari. Le<br />
Missioni in Uganda sono centinaia; e<br />
in tutte le altre nazioni dell'Africa, nel<br />
mondo?<br />
E allora come si regge l'amministrazione?<br />
1 ) Risparmiando fino «all'osso» nell'uso<br />
del materiale sanitario (con una sola<br />
garza Ambrosoli asciuga non so quante<br />
volte il suo campo operatorio, i tubi delle<br />
fleboclisi fanno a gara a servire il<br />
maggior numero di pazienti, e così via).<br />
2) Facendo i «reazionari» con le «paghe»<br />
dei medici e delle Suore.<br />
3) Accettando di buon grado offerte<br />
e contributi vari da amici italiani.<br />
L'anno scorso una dottoressa bresciana,<br />
Dr. M. Brunelli, specialista di analisi,<br />
è venuta qui a sue spese, ha fatto<br />
parte della sua preparazione a Suore di<br />
questo e di altro ospedale e ha chiesto<br />
come ricompensa... di poter offrire del<br />
materiale di laboratorio...<br />
Seminaristi di Brescia hanno offerto<br />
14 lettini per piccoli pazienti; i Professori<br />
di quel Seminario un apparecchio<br />
per anestesia (300.000 lire). Il Dr. Teodoro<br />
Lechi un magnifico elettrocardiografo.<br />
Da un paese del Bresciano - Castenedolo-<br />
100.000 lire per medicinali, e lungo<br />
sarebbe l'elenco da, cui non posso omettere<br />
il discreto ma, tanto generoso e<br />
provvidenziale contributo che i familiari<br />
del Dott. Padre Ambrosoli offrono per<br />
le innumerevoli necessità dell'ospedale<br />
.e della Missione.<br />
Si riesce a stare in piedi. Ma purtroppo<br />
le esigenze di questo attivissimo centro<br />
di carità vanno aumentando giorno<br />
per giorno. Non diminuisce però la nostra<br />
fiducia nella Provvidenza che non<br />
mancherà di trovare magari anche tra<br />
i lettori chi vorrà contribuire all'attrezzatura<br />
di nuovi padiglioni eretti per ricoverare<br />
i sempre più numerosi malati<br />
che si rivolgono a noi. Sono centinaia<br />
di migliaia di lire per letti, materassi,<br />
lenzuola, ecc. Sono cifre che oltrepassano<br />
il milione, per assicurare qualche<br />
ora di più al giorno l'acqua spesso desiderata<br />
invano dai pazienti e dal personale<br />
di assistenza.<br />
* * *<br />
Quando leggo la corrispondenza degli<br />
amici lasciati in Italia mi chiedo se<br />
davvero sono diventato un personaggio<br />
importante se non proprio dal punto di<br />
vista professionale almeno da quello ascetico<br />
o eroico. Espressioni carne questa:<br />
«Invidio la tua generosità che ti<br />
spinge a compiere grandi sacrifici, ecc.»<br />
le leggo frequentemente, ma basta che<br />
storni l'attenzione dalle lettere e abbozzi<br />
una verifica dei sullodati eroici sacrifìci,<br />
che non li vedo, non li so trovare;<br />
infatti l'ambiente dei Missionari è sempre<br />
sereno, familiare, simpaticissimo;<br />
potrà a volte pesare la fatica del lavoro.<br />
Ma e chi non deve lavorare a questo<br />
mondo? Forse potrà impressionare<br />
il fatto che il nostro non ottiene retribuzioni<br />
nel senso dello stipendio. Impressione<br />
sprecata che non soltanto al<br />
27 del mese ma ogni giorno otteniamo<br />
quella retribuzione invano cercata da<br />
chi dispone solo di ricchezze.<br />
Voglio alludere a quel senso di serenità,<br />
di gioia che ci pervade intimamente,<br />
dono certamente del Signore il<br />
quale vedendosi servito (anche se non<br />
a dovere) nei nostri «Fratelli» poveri<br />
e miseri, ricambia da par Suo.<br />
* * *<br />
Anche se il mio discorrere può sembrare<br />
«predica» non posso non dire che<br />
il nostro lavoro deve e vuole avere uno<br />
«stile» cristiano se vuole attingere in<br />
completezza la sua finalità. Intendo alludere<br />
a quel modo, a quel tratto di cui<br />
anche l'attività sanitaria deve contraddistinguersi,<br />
e che deriva dal riconoscere<br />
nel paziente non solo il caso interessante<br />
dal punto di vista scientifico ma<br />
secondo la valutazione evangelica, un<br />
vero nostro fratello anche se di razza<br />
diversa.<br />
Ora mantenere una valutazione siffatta<br />
non è facile, che troppo spesso<br />
viene attentata, insidiata da contingenze<br />
le più impensate, le più strane. Ad<br />
esempio si accorre con passo affrettato<br />
dal bimbo dispnoico, ansimante per una<br />
brutta polmonite onde controllarne le<br />
reazioni di farmaci somministratigli all'arrivo,<br />
e vi sentite dire che la mamma<br />
l'ha portato dalla strega per chiederle<br />
se è il caso di tenerlo all'ospedale<br />
o no. Al suo ritorno, se il Signore non<br />
aiutasse non ci si comporterebbe con<br />
essa in modo precisamente evangelico;<br />
oppure, mentre la mamma dovrebbe dare<br />
un minimo di collaborazione per difendere<br />
il suo piccolo paziente da tutto<br />
quanto gli può nuocere, fa tutto il<br />
contrario di quanto è suggerito dalle<br />
più ovvie norme igieniche: così lo espone,<br />
indifeso, al freddo pungente di<br />
certe sere «poco africane», o gli nega<br />
la bevanda necessaria a reidratare il<br />
corpicino essiccato dalla diarrea e via<br />
su questo tono, a mille si potrebbero<br />
citare i casi il cui incontro mette a dura<br />
prova la pazienza del sanitario e il<br />
suo tatto che malgrado tutto deve restare<br />
intonato alla carità evangelica.<br />
Se difficoltà ho trovato nel lavoro, sono<br />
proprio in tale direzione : avere cioè<br />
la sensazione di soccorrere invano dei<br />
malati, quasi a loro dispetto, perché<br />
ancorati a superstizioni, chiusi in mentalità<br />
incomprensibili, diremmo illogiche.<br />
Pertanto anche a tale riguardo è preziosa,<br />
direi indispensabile, la fraterna<br />
collaborazione degli amici.<br />
L'offerta in denaro ci procura i mezzi,<br />
gli strumenti, la possibilità del lavoro,<br />
una preghiera, un fioretto ottiene<br />
di arricchire il lavoro stesso di quell'inconfondibile,<br />
genuino stile cristiano<br />
che rende sempre gradita la nostra<br />
attività, e che fa credere al nostro cristianesimo.<br />
PALMIRO DONIMI<br />
Kalongo Hospital<br />
P.O. Parabongo (Via Lira)<br />
(East Africa) UGANDA<br />
— 33
Alberto e Paolo in « Giovani sotto inchiesta ».<br />
FLASH su la<br />
"Vita - Film,,<br />
• L'Associazione patavina «Vita-Film»<br />
ha organizzato una serata, invitando Autorità,<br />
Soci ed Amici, per 1' anteprima<br />
del mediometraggio in formato normale<br />
«Giovani sotto inchiesta», il 18 marzo.<br />
Buona eco della serata riportò la<br />
stampa locale, mettendo in rilievo la<br />
fluidità e vivacità del film che, volendo<br />
vedere « dal di fuori » gli Esercizi<br />
Spirituali ignaziani, ne ha tracciato un<br />
quadro arioso e invitante.<br />
La serata fu ripetuta, insieme con i<br />
precedenti short prodotti dalla stessa<br />
Associazione («11 lungo viaggio», «Parlerai»)<br />
l'il maggio, con un simpatico<br />
concorso di persone.<br />
Così il pubblico padovano ha potuto<br />
rendersi conto, in diverse riprese, delle<br />
finalità e delle tendenze della «Vita-<br />
Film», apprezzandone il coraggioso sforzo<br />
per una produzione sana ed intelligente.<br />
• ATTUALMENTE due film prodotti<br />
dall'Associazione girano l'Italia.<br />
— Parlerai, di Giovanni Tessaro, avendo<br />
ottenuto dal Ministero dello spettacolo<br />
la «programmazione obbligatoria»,<br />
è proiettato in tutte le sale pubbliche<br />
d'Italia ed è stato abbinato dapprima<br />
a «Soldato sotto la pioggia» e poi a «My<br />
fair Lady».<br />
— Giovani sotto inchiesta, di P. Antonio<br />
Covi, dato il carattere spirituale del<br />
film si limita per ora, in Italia, alle sale<br />
cattoliche. Essendo stato prodotto col<br />
34 —<br />
- Padova<br />
concorso di alcune Case di Esercizi fu<br />
da esse richiesto. Tuttora il film gira<br />
l'Italia in 17 copie, di cui 3 in formato<br />
normale ed il resto in 16 mm. Ogni Casa<br />
provvede poi alla propaganda locale<br />
o in diocesi. Le lettere che sono pervenute<br />
alla Associazione sono lusinghiere.<br />
Per ora le città che dispongono del film<br />
sono: Milano, Padova, Bologna, Torino,<br />
Varese, Feltre, Reggio E., Bari, Napoli,<br />
Agrigento, Bassano, Bergamo, Lodi, Pordenone.<br />
Altre richieste sono in corso.<br />
• Come di consueto, per valorizzare i<br />
suoi film, la Associazione li invia a qualche<br />
Festival. A fine luglio «Giovani sotto<br />
inchiesta» parteciperà alla «Mostra<br />
del film documentario» di Venezia, sperando<br />
in un premio. Il film è stato inserito<br />
nella Sezione dei «Film di vita<br />
contemporanea e di documentazione sociale».<br />
• NUOVI PROGETTI sono allo studio;<br />
da tempo. Sul piano organizzativo quello<br />
di istituire, in seno agli <strong>Ex</strong>-<strong>Alunni</strong>,<br />
una Sezione dei Mezzi di Comunicazione<br />
Sociale, che affianchi il lavoro della<br />
«Vita-Film». In tal senso il Presidente<br />
della Associazione <strong>Ex</strong>-<strong>Alunni</strong>, Avv. G.<br />
Malipiero, ha inviato una lettera a tulli<br />
i Soci. Quanto-ai film è in fase avanzata<br />
di progettazione uno short dal tema<br />
«I ciechi vedono...» (sull'Istituto L<br />
Configliachi di Padova) e due soggetti<br />
sui Colli Euganei. Per questi ultimi è<br />
sorto un apposito Comitato, che studia<br />
l'iniziativa presso Enti e privati, onde<br />
far convergere gli interessi diversi su<br />
due short dignitosi culturalmente e spiritualmente.<br />
Titoli dei documentari :<br />
«Terra che risana» e «Colline della pace».<br />
• VARIE ADESIONI di Soci ed Amici,<br />
alla Associazione, sono giunte in queste<br />
ultime settimane. Ci auguriamo che altri<br />
ancora seguano il buon esempio... La<br />
« Vita - Film » ha bisogno dell'aiuto di<br />
tutti !<br />
Buona annata<br />
per il Cineforum - Antonianum<br />
Nella prima decade di maggio si è<br />
concluso il XIX anno d'attività del nostro<br />
Cineforum con un insieme rispettabile<br />
di ventiquattro incontri, cioè 20<br />
film, due serate di documentari e due<br />
dibattiti pubblici (sui film «Giulietta<br />
degli spiriti» e «Africa, addio!»). Dopo<br />
il ciclo «L'uomo di fronte a se stesso»,<br />
«Volti dell'America, ieri ed oggi», il Cineforum<br />
ha concluso con un riuscito ciclo:<br />
«Vero e falso spiritualismo nel cinema»,<br />
tra cui oltre al delicato film di<br />
A. Segai Al di là della vita e quello fieramente<br />
protestatario di H. Colpi Sangue<br />
al sole (Codine) si è aggiunto l'ultima<br />
fatica di Bergman, tematicamente<br />
ardua, ma non priva di un approdo<br />
alla speranza. Molto apprezzati : America,<br />
America di E. Kazan e Soltanto un<br />
uomo, di Rohemer, valido esempio del<br />
nuvo cinema libero U.S.A.<br />
Potrà interessare i nostri lettori saper<br />
ora il risultato del referendum del<br />
pubblico, almeno in riferimento ai primi<br />
film in classifica.<br />
Il giudizio complessivo artistico risulta<br />
dalla media del voto delle signore<br />
e degli uomini. Eccolo :<br />
1" - E venne un uomo (voto: 8,16) —<br />
2" - Amieto (7,55) — 3° - America, America<br />
(7,54) — 4" - Soltanto un uomo (voto:<br />
7,41) — 5" - II giorno e l'ora (7,36)<br />
— 6" - Sangue al sole (7,17) — 7° - Zorba<br />
il greco (7,12).<br />
A Ermanno Olmi, vincitore del Referendum,<br />
col poetico film su Papa Giovanni<br />
«E venne un uomo», è stata subito<br />
inviata la notizia della sua bella vittoria<br />
e un premio del Direttivo del Cineforum.
La stagione del Cinefonim dei Soci<br />
Professionisti ed Universitari (Mercoledì<br />
e Martedì) fu completata, come negli<br />
anni scorsi, dalla sezione dei Liceali<br />
(Sabato) che discusse 12 film, tra cui<br />
piacquero di più : Un treno è fermo a<br />
Berlino, Soldato sotto la pioggia, lo e.<br />
la donna, Billy il bugiardo, II giardino<br />
di gesso, Lazzarillo di Tormes ecc. Merito<br />
della riunione della sezione Liceale<br />
i va dato al nuovo Consiglio Esecutivo,<br />
che, in seguito a votazione, risultò così<br />
formato: A. Todeschini (Segretario), L.<br />
Rosa (V. Segretario), G. Benettin (Inc.<br />
culturale), G. Motta (Inc. propaganda),<br />
e dai Consiglieri : F. Mattarolo, A. Lovisetto,<br />
M. Fornasiero, F. Licci, P. Peruzzi,<br />
L. Carretta, A. Ferri, M. Piatto.<br />
Il Cineforum Antonianum ha dovuto<br />
modificare il suo Statuto e Regolamento<br />
per adeguarlo a quello della Federazione<br />
nazionale e così beneficiare dei<br />
vantaggi della nuova legge del cinema<br />
(n. 1920). Ebbero così luogo le elezioni<br />
interne, dalle quali risultò confermato<br />
nella carica di Presidente il prof. Fiorenzo<br />
Viscidi della nostra Università;<br />
furono eletti: Antonio Rcposo (V. Presidente);<br />
Renato Bassignano (Segretario);<br />
Consiglieri: Gianandrea Bianchirli,<br />
Amedeo Bonini, Ezio Mazzega ; Consiglieri<br />
supplenti : Attilio Angelini, Mario<br />
Benettin.<br />
Accanto al Consiglio Direttivo fu eletto<br />
il Collegio dei Probiviri, che risulta<br />
ora formato da: Avv. Giorgio Belloni<br />
(Presidente), dall'Avv. Piero Giudice e<br />
dal Dott. Gabriele Testa.<br />
Perché - infine - l'opera del direttivo<br />
fosse più spedita, essa fu affiancata eia<br />
quella di un Consiglio Esecutivo del Cineforum<br />
Professionisti, diretto da G.<br />
Bagnariol, P. A. Rubini, G. Bosi, E. Bellavitis,<br />
F. Zoppellaro, R. Ferlin.<br />
L'8" CORSO DI CINEMA<br />
Con un nutrito programma di lezioni<br />
e di film, discussi a « carrefour », il<br />
Corso di Cinema si è concluso con le<br />
solite prove orali. Hanno finito il biennio<br />
del Corso nove giovani e cioè:- P.<br />
Zccchinato, F. Bilò, M. G. Pule-io, G.C.<br />
Babolin, A. Zignol, G. Scoglio, P. A. Rubini,<br />
G. C. Benettin, M. Baracco.<br />
Undici partecipanti al Corso hanno<br />
superato la prova del primo anno. Essi<br />
sono: C. Monfort, F. Petris, M.C. Marcos,<br />
L. Carrara, G. Barca, M. L. Zecchinato,<br />
M. A. Corderà, Dott. P. Gulini, E.<br />
Meo, E. Sivieri, R. Fabbris.<br />
Data la frequente richiesta di «Direttori<br />
di dibattito» da parte dei numerosi<br />
Cineforum della città e Provincia e<br />
dei «Centri di Lettura», queste nuove<br />
leve potranno essere subito disponibili<br />
per un così moderno e fruttuoso apostolato<br />
intellettuale, che fu espressa-<br />
La bella opera di Padre Pasinetti<br />
Tra le opere apostoliche coltivate dall'Antonianum,<br />
fin dagli inizi, c'è l'assistenza agli<br />
operai della Stanga, della Zedapa, dell'Ingap,<br />
come pure dei ferrovieri e dei dipendenti dell'Acap.<br />
E' interessante conoscerne la portata e ne.<br />
daremo uno studio ben sviluppato nel prossimo<br />
numero ricordando i Padri vari che se ne<br />
occuparono.<br />
Per ora ci accontentiamo di pubblicare la<br />
ialografia del Padre Mario Pasinetti S.J. venuto<br />
da due anni a continuare tale opera. Insieme<br />
con lui si trova il Cav. Emilia Borgo<br />
(Cavaliere di S. Gregario Magno) che da dieci<br />
anni ha collaborato vivamente all'opera apostolica<br />
dei Padri e continua ancora anche<br />
adesso che è andato in pensione per raggiunti<br />
limiti di età.<br />
A lui presentiamo anche da queste pagine<br />
i nostri ringraziamenti per quanto ha fatto e<br />
gli auguriamo ancora molti anni di proficua<br />
attività spirituale nelle varie Istituzioni alle<br />
quali egli volentieri si dedica.<br />
mente incoraggiato dal Concilio Vaticano<br />
II, nel Decreto sui Mezzi di Comunicazione<br />
sociale («Inter Mirifica»).<br />
Buona annata, dunque, questa del Cineforum.<br />
Non solo per la accurata scella<br />
dei film, per la efficace partecipazione<br />
ai dibattiti di critici qualificati, ma<br />
soprattutto per la positiva conclusione<br />
della maggior parte dei dibattiti, sia<br />
quello del Martedì (cui tanto contribuirono:<br />
Ezio Franz, Alberto Rasi, Antonio<br />
Reposo) e del Mercoledì (cui parteciparono,<br />
a turno, i dirigenti d'jl Cineforum<br />
e del suo Consiglio). Fruttuoso<br />
sempre l'esito del Corso di cinema e<br />
del Cineforum dei Liceali.<br />
Rinnovata la struttura organizzativa<br />
del Cineforum, co! nuovo Statuto e Direttivo,<br />
spetterà ora il lavoro più importante<br />
: quello di una accurata scelta<br />
dei film, di una eventuale revisione dei<br />
metodi del dibattito (sempre suscettibili<br />
di «aggiornamento»). Ciò che conforta<br />
quanti dirigono o partecipano a<br />
questa opera è la consapevolezza di lavorare<br />
non per una sterile ricerca estetica,<br />
ma per studiare il fenomeno del<br />
cinema in tutte le sue componenti vitali<br />
: culturali, sociali, spirituali. E' per<br />
questo che l'ideale sostiene e accresce<br />
il nostro entusiasmo...<br />
CIACK!<br />
— 35
Zanzare perniciose<br />
Purtroppo non si trovano soltanto nei Licei italiani, ma<br />
qua e là in tutti i Licei del mondo. Adottati certi criteri di<br />
libertà per la stampa anche dei ragazzi, si troverà sempre<br />
qualche spinto avventuroso per inchieste che finiscono per<br />
svelare passionalità morbose, disposizioni amorali di incitamento<br />
ai peggiori disordini sessuali.<br />
Dappertutto si corre ai ripari. Nella Germania federale<br />
ad esempio, su iniziativa di due medici d'Ulm, 400 medici<br />
hanno indirizzato un memorandum al Ministro della Sanità<br />
della Germania Federale in cui afermano che il problema<br />
della sessualità sfrenata e degli aborti è di vitale importanza<br />
per il mondo intero: domandano di intervenire energicamente<br />
e drasticamente e suggeriscono di accrescere V integrità<br />
morale della nuova e vecchia generazione.<br />
Il memorandum è articolato in tre sezioni. Nella prima<br />
parte oltre a raccomandare un intervento concreto da parte<br />
del Ministro della Sanità contro gli aborti e la loro causa,<br />
ossia la sessualità sfrenata, suggeriscono specificamente in<br />
che cosa dovrebbe consistere l'intervento della Sanità: interdizione<br />
di pubblicità per i mezzi antifecondativi; controllo<br />
delle pubblicazioni di massa affinchè rispettino tale dispositivo;<br />
le pillole antifecondative rilasciabili soltanto su ordine<br />
medico: impedire ogni operazione di sterilizzazione senza<br />
prescrizione medica.<br />
Nella seconda parte i 400 medici giustificano le loro richieste<br />
: le forze creatrici dell'uomo si estrinsecano nella<br />
possibilità di creazione, sviluppo e conservazione della persona<br />
e, per trascendenza, della civiltà; pertanto l'uomo moderno<br />
ha obblighi verso i suoi successori e non deve dare<br />
alla sua esistenza il solo significato di soddisfacimento dei<br />
suoi istinti di benessere e di piacere. Poiché il giusto soddisfacimento<br />
sessuale implica la conservazione della razza,<br />
esso non deve essere un'espressione unilaterale ed egoista,<br />
che degraderebbe e distruggerebbe i valori della persona<br />
umana. Da ciò risulta che lo sfruttamento fisico del prossimo<br />
non è naturale. Esso è generalmente provocato da una<br />
pervertita campagna pubblicitaria che si realizza con: l'uso<br />
del corpo femminile a scopi pubblicitari; la propaganda del<br />
nudismo; la sbagliata impostazione dell'educazione sessuale,<br />
impartita in modo da provocare cinismo; il ridicolo gettato<br />
sulla castità e la leggerezza con cui vengono considerati i<br />
rapporti pre- ed extra-matrimoniali, lutto ciò snaturalizza<br />
le sensibilità normali, facendo perdere il rispetto per la vita<br />
nascente. L'idea di combattere il problema sociale degli<br />
aborti mediante una messa a disposizione pubblica dei mezzi<br />
e prodotti antifecondativi non favorisce altro che la sfrenata<br />
sessualità.<br />
IL RIMEDIO MIGLIORE<br />
II rimedio migliore però è fondamentalmente la vera li-<br />
'
VILLA PIO X apre anche quest'anno<br />
le porte ai nostri ragazzi. Speriamo di<br />
trovare qualche stanza nelle Pensioni<br />
vicine per le famiglie che desiderano<br />
venire anche loro a Carezza come gli<br />
altri anni. Il programma già emanato<br />
da qualche mese è preceduto da questa<br />
annotazione :<br />
Quest'anno verrà praticata una retta<br />
«tutto compreso», conglobando cioè nel<br />
prezzo anche la tassa di soggiorno e di<br />
iscrizione, i contributi per i giochi ccc.<br />
Anche la biancheria da letto, compresa<br />
nella pensione, verrà fornita a tutti.<br />
Con questo operiamo una effettiva riduzione<br />
delle rette, come si può notare<br />
confrontandole con quelle dell'anno passato<br />
(cui andavano aggiunti gli «extra»)<br />
e introduciamo una maggiore semplicità<br />
di calcolo.<br />
Desideriamo inoltre sottolineare la<br />
convenienza, sotto tutti gli aspetti, che<br />
i ragazzi vengano iscritti al Soggiorno<br />
per turni interi.<br />
Segue il programma dettagliato:<br />
Primo turno:<br />
27 giugno (lunedì) - 16 luglio (sabato)<br />
Rette :<br />
iscritti alla Scuola di Relig. . L. 39.000<br />
non iscritti L. 41.000<br />
inferiori ad anni dieci, sconto L. 2.000<br />
Secondo turno:<br />
16 luglio (sabato) - 4 agosto (giovedì)<br />
Rette :<br />
iscritti alla Scuola di Relig. . L. 41.000<br />
non iscritti L. 43.000<br />
inferiori ad anni dieci, sconto L. 2.000<br />
Terzo turno:<br />
4 agosto (giovedì) - 23 agosto (martedì)<br />
Rette :<br />
iscritti alla Scuola di Relig. . L. 39.000<br />
non iscritti L. 41.000<br />
inferiori ad anni dieci, sconto L. 2.000<br />
Fuori turno:<br />
retta giornaliera per tutti . L. 2.300<br />
(sconto di L. 100 per gli inferiori a dieci<br />
anni)<br />
a coloro eh faranno meno di tre giorni<br />
completi verrà praticata la retta di lire<br />
2.600 giornaliere.<br />
Servizio Pullman riservato<br />
In coincidenza con la partenza e il ritorno<br />
di turni, cioè alle date sopra indicate<br />
del 27 giugno, 6 luglio, 4 agosto e<br />
23 agosto, verrà predisposto un servizio<br />
diretto di pullman con i seguenti orari :<br />
Partenza da Pd., via Donatelle ore 7.30<br />
Arrivo a Pd., via Donatelle ore 19,30<br />
Viaggio andata e ritorno . . L. 4.500<br />
Viaggio singolo di andata o rit. L. 2.500<br />
Per informazioni e iscrizioni rivolgersi<br />
alla Direzione della Scuola di Religione<br />
via Donatelle, 16 - Padova - tei. 24241 -<br />
51444. - Telefono di Carezza n. 61034.<br />
L'iscrizione dovrà essere accompagnata<br />
dal versamento di almeno metà retta.<br />
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I Fratelli Giacomo, Cario e Giovanni Galtarossa consegnano la coppa del Trofeo Pietro Galtarossa<br />
al capitano della «Virtus» di Bussano, prima classificata.<br />
li i I<br />
Consuntivo di una brillante annata sportiva<br />
I campionati sono dunque terminati. Si può subito affermare<br />
che l'annata agonistica 1965-66 è stata per l'U.S.<br />
Petrarca una delle più brillanti, dal punto di vista dei risultati,<br />
foriera di ben più ambiziosi traguardi.<br />
II basket innanzitutto. Questo settore, abilmente organizzato<br />
dal Galtarossa, sotto la direzione tecnica di Nicolic e<br />
con l'innesto del grande Moe, è quest'anno esploso nel vero<br />
senso della parola, suscitando nell'intera città un interesse<br />
mai verificatosi prima, e destando grande ammirazione su<br />
tutti i campi d'Italia. Basti dire che, subito a ridosso delle<br />
due grandi, cioè Simmenthal e Ignis, è giunto il quintetto<br />
bianconero che, a sua volta, ha distanziato gli altri. Il Petrarca<br />
basket pertanto, si e inserito fra le migliori formazioni<br />
del campionato italiano, giungendo persine a minacciare<br />
il primato di Simmenthal e Ignis. Questo, appunto è<br />
il fatto più importante, il fatto, cioè, che una squadra di<br />
dilettanti col solo apporto di un giocatore professionista,<br />
molto abile e molto serio, abbia avuto la possibilità di inserirsi<br />
nel gioco e nelle ambizioni delle più quotate società,<br />
fatte e costruite su modelli pubblicitari e professionistici.<br />
Un grazie perciò alla nostra direzione del basket, un grazie<br />
a Nicolie ed a Moe, ma un grazie doppio a lutti gli altri<br />
giovani atleti che con l'americano hanno ciato vita a un<br />
avvincente campionato. Nicolic e Moe, come tutti sanno, sono<br />
stati riconfermati anche per la prossima stagione, e non<br />
v'ha dubbio che anche le soddisfazioni saranno riconfermate.<br />
La squadra di rugby ha compiuto un cammino piuttosto<br />
travagliato e, in determinati casi, non molto fortunato, ma<br />
è giunta al terzo posto, alle calcagna della Partenope e del<br />
Cus Roma. Con particolare riguardo deve essere segnalata<br />
l'affermazione di due società del centro-sud, in una disciplina<br />
che era stata fino a due anni fa completamente dominata<br />
da squadre del nord, il che dimostra il crescente entusiasmo<br />
in Italia anche per la palla ovale.<br />
Meriterebbe far dei nomi, ma sono tanti nel Petrarca, e<br />
vanno pertanto accomunati in un grande elogio, compresi<br />
gli appassionati responsabili tecnici.<br />
Si è verificato, nel frattempo, un fatto nuovo ed importante<br />
dal punto di vista organizzativo. Giuseppe Longato è<br />
42 —<br />
subentrato, nella presidenza della sezione rugby, al prof.<br />
Arslan che, come «presidentissimo» del Consiglio Generale,<br />
coordinerà da par suo le tre sezioni. Il passaggio, diciamo,<br />
ufficiale delle consegne è avvenuto durante una simpatica<br />
riunione conviviale al ristorante delle «Padovanelle», e qui,<br />
fra gli applausi dei polverizzatori di atomiche bistecche, patetiche<br />
consegne di ricordi da parte di Geremia al prof. Arslan<br />
e dei rugbysti a Geremia, il prof. Arslan, non senza una<br />
punta di commozione, si è detto felice di cedere il comando<br />
a Longato, dichiarandosi comunque col pensiero e col<br />
cuore vicino ai «suoi rugbysti».<br />
Longato, per non venir meno alla sua tenacia, si era da<br />
tempo messo all'opera e, come qualcuno sa, e come lo stesso<br />
Longato ha dichiarato ai giocatori, vuoi fare del Petrarca<br />
Rugby una squadra modello dalla quale tutto il rugby<br />
italiano dovrebbe trarre vantaggio. Longato era già in trattative<br />
con un allenatore francese, ex giocatore del Tolone,<br />
ma purtroppo non sono giunte a soluzione. Ne sono state<br />
avviate delle altre, in altra direzione, e sembra che questa<br />
volta si arrivi in porto.<br />
Anche il calcio, infine, ha dato ottimi risultati. La squadra<br />
si è classificata nelle primissime posizioni, vincendo il<br />
campionato provinciale pulcini, dopo aver eliminato dodici<br />
concorrenti. La situazione della sezione calcio è quella che<br />
tutti conoscono, e nemmeno il simpatico Leonzio Pizzo nutre<br />
eccessive illusioni. Nel nostro Petrarca il calcio può ambire<br />
a traguardi che sono delimitati dall'attuale andazzo di<br />
questo sport in Italia. Pizzo, giustamente, e sulla scorta dei<br />
risultati di quest'anno, desidera intensificare l'attività giovanile.<br />
Aumentare e migliorare il vivaio, seguire le varie<br />
squadre maggiormente dal punto di vista tecnico - disciplinare,<br />
partecipiare ai vari tornei giovanili. Il calcio, quindi,<br />
la cosiddetta «cenerentola» del Petrarca, potrà dare, nel limite<br />
che tutti sappiamo, ancora maggiori soddisfazioni.<br />
Questo il consuntivo di un'annata sportiva brillante dalla<br />
quale i nostri bravi dirigenti traggono gli auspici per un<br />
futuro ancora più promettente.<br />
A. L.
il concorso ippico<br />
Si svolse in Campo Tre Pini dal 2 al 5 giugno, organizzato<br />
dalla Scuola Padovana di Equitazione e per cura particolare<br />
della Baronessa Treves e dei Conte Avv. di Panigai<br />
sempre presenti allo svolgimento delle gare.<br />
I pessimisti temevano che l'interruzione per due annate<br />
del Concorso Ippico di Padova ne compromettesse il successo,<br />
ma i timori si sono rivelati del tutto infondati.<br />
Infatti quasi tutti i cavalieri partecipanti al concorso<br />
del 1963 (che insistentemente avevano chiesto se ne effettuasse<br />
la seconda edizione) erano presenti al Tre Pini con<br />
il risultato che fra «anziani »e «matricole» il numero dei<br />
cavalli iscritti superò i 200.<br />
Ma più che per la quantità, il successo del Concorso di<br />
Padova venne assicurato dalla qualità dei cavalieri e delle<br />
amazzoni : dal prestigioso olimpionico Mancinelli al positivo<br />
Zanuso e al brillante Triossi che hanno dato vita a<br />
competizioni piene di «suspense».<br />
Fra le amazzoni in particolare evidenza la Sig.ra Laura<br />
Zanuso e fra i militari il cap. Guiierrez e il s.ten Carli.<br />
Particolarmente avvincente la gara di potenza nella quale<br />
Mancinelli in sella a Guappo ha superato una triplice di<br />
due metri.<br />
Un pubblico scelto e numeroso faceva particolare «tifo»<br />
per gli allievi della Scuola Padovana di Equitazione sempre<br />
in lizza con i migliori.<br />
Appuntamento per il 1967 !<br />
QUESTO PETRARCA GIUDICHIAMOLO NOI...<br />
Continuando la rubrica iniziata lo scorso numero, abbiamo<br />
intervistato il Presidente della Sezione Calcio, Leonzio<br />
PIZZO. Tutti sanno in mezzo a quante difficoltà si dibatte<br />
oggi il calcio nel Petrarca ed è forse per questo che Pizzo<br />
ha voluto giudicare solamente il suo settore. Ecco quindi<br />
la vibrante difesa del calcio sostenuta dal suo ottimo e volitivo<br />
presidente:<br />
« Oltre che un fatto sportivo, il Petrarca è un fatto sociale:<br />
tanti giovani — considerandolo un mezzo utilissimo<br />
di formazione — praticano lo sport con la maglia bianconera,<br />
con una maglia gloriosa che fu indossata per la prima<br />
volta da una pattuglia di ardimentosi e provetti calciatori.<br />
« E sono convinto che proprio il calcio — lo sport cioè<br />
all'origine del "Petrarca" - abbia conservato negli anni la<br />
sua funzione, anche se le circostanze sembrano averlo ridotto<br />
ad un ruolo secondario. Del resto, sovente le apparenze<br />
ingannano. E' giusto che anche il calcio abbia la sua dignitosa<br />
parte nella difficile rappresentazione del Petrarca,<br />
di una società che deve continuare ad essere una meravigliosa<br />
famiglia; ed o giusto che il calcio reciti questa parte<br />
potendo con lare su una supcriore considerazione soprattutto<br />
sul piano pratico.<br />
« Un maggiore contributo economico, insomma, potrebbe<br />
confortare il lavoro di chi guida la sezione, tanto più che<br />
fortunatamente l'attività delle squadre può valersi di collaboratori<br />
appassionati e diligenti. I tempi non sono agevoli ;<br />
le esigenze e le difficoltà del calcio al giorno d'oggi sono<br />
tali che ormai è indispensabile assicurare all'ambiente almeno<br />
un'importante garanzia (un allenatore di prestigio) e<br />
altre essenziali condizioni, come l'organizzazione logistica e<br />
la sistemazione dei campi e degli spogliatoi. Specialmente<br />
il problema dei campi eli gioco va affrontato con decisione<br />
e possibilmente risolto. E non dimentichiamo: il calcio nel<br />
Petrarca non accetta il ruolo della comparsa; perché è partito<br />
prim'attore e tale intende rimanere ».<br />
Il Presidente del Calcio Petrarca Leonzio Pizzo consegna la<br />
coppa ai secondi classificati nel Trofeo Pietro Galtarossa. >-<br />
Ippolifa Ghedini, figlia minore del Consigliere degli <strong>Ex</strong> <strong>Alunni</strong><br />
Avv. Ghedini, in sella ad Amajog.<br />
Lionello Lazzarin, figlio del Consigliere del Petrarca Alfredo Lo/<br />
zarin, in una sua manifestazione ippica.<br />
Lelio Lazzarin, fratello di Lionello.
Relazione del segretario Bare!<br />
Siamo giunti al momento di fare un breve consuntivo dei<br />
risultati conseguiti dalle nostre squadre durante il campionato<br />
1965-66.<br />
Iniziarne dal Basket che ha fornito una prestazione eccellente<br />
conquistando il terzo posto ed inserendosi fra le<br />
grandi del campionato. Risultato veramente sorprendente<br />
anche per il Presidente ing. Galtarossa che ali' inizio del<br />
campionato aveva dichiarato, forse per scaramanzia, che<br />
si sarebbe accontentato che la squadra si salvasse... Non è<br />
il caso di fare quindi degli elogi particolari ma è doveroso<br />
ringraziare tutti i giocatori, l'allenatore e i dirigenti di questa<br />
Sezione per aver dato al Petrarca una così grande soddisfazione.<br />
Se il Basket ha dato quest'anno lustro e immense soddisfazioni<br />
al Petrarca, non da meno hanno voluto essere le<br />
Sezioni Rugby e Calcio, classificandosi parimenti al terzo<br />
posto della classifica. Il nostro plauso e ringraziamento a<br />
tutti gli atleti per la serietà e buona volontà dimostrata, ai<br />
tecnici e ai dirigenti che hanno avuto la capacità e la costanza<br />
di insistere per ottenere tali traguardi.<br />
Annata perciò sì per il Petrarca quella del 1965 - 66 !<br />
Ci auguriamo che le prossime siano migliori. Le premesse<br />
ci sono per tutte e tre le sezioni. Il Basket ormai naviga<br />
benissimo guidato dall'ing. Galtarossa. Il Rugby e il Calcio<br />
stanno studiando anche una riorganizzazione di sezione che<br />
darà maggiori frutti nel futuro. E' di recente la nomina del<br />
rag. Longato a Presidente della Sezione Rugby e siamo certi<br />
che con la sua iniziativa e capacità di valente dirigente<br />
industriale il Rugby petrarchino prosperirà.<br />
Il sig. Pizzo fa di tutto per incrementare la Sezione Calcio<br />
e siamo fiduciosi che anche questa Sezione troverà la<br />
strada giusta per ritornare ai vecchi prestigi del Petrarca<br />
calcio.<br />
Possiamo concludere dicendo che è stata un'annata di<br />
proficuo lavoro da parte di tutti coloro che amano il Petrarca<br />
e ad esso dedicano energie, tempo e amore.<br />
Un grazie riconoscente e sentito ai signori Consiglieri<br />
Generali dell' U. S. Petrarca per averci dato la possibilità<br />
di svolgere una così soddisfacente attività sportiva.<br />
FIORI D'ARANCIO<br />
Hanno annunciato il loro matrimonio:<br />
APRILE<br />
Merlo dr. Gino Antonio con la sig.na Ileana Artico - Spresiano<br />
(Treviso)<br />
Zotti dr. prof. Enzo con la sig.na Elisabetta Valle<br />
Busnardo dr. Benedetto con la sig.na Maria Giovanna Benacchio<br />
MAGGIO<br />
Tantini dr. Gianni con la sig.na Cristina Fraccaroli - Lavagne<br />
(Verona)<br />
Menegazzi Sergio con la sig.na Mari ella De Martini<br />
Perinotto dr. G. Antonio con la sig.na Paola Caramel - Como<br />
LUGLIO<br />
Ravagnan dr. Alberto con la sig.na Maria Luisa Moscardi<br />
Boroni nob. avv. Giovanni con la prof.ssa sig.na Claudia Bellabono<br />
- Bergamo<br />
Delia Russel dr. ing. Guido con la sig.na Federica Leardini<br />
(Zerman di Mogliano)<br />
44 —<br />
il trofeo "Galtarossa,,<br />
Anche quest'anno, come è ormai consuetudine, abbiamo<br />
dato il via alla 3" edizione del Torneo Internazionale Giovanile<br />
di Calcio «Trofeo Pietro Galtarossa» che si è svolto<br />
dal 10 al 18 giugno con la partecipazione di otto squadre<br />
tecnicamente dotate: Radnicki-Nis (Jugoslavia), Atalanta<br />
Calcio, A. C. Padova, A. C. Verona, A. C. Treviso, A. C. Olympia,<br />
Virtus Bassano e U. S. Petrarca. - II Trofeo per l'anno<br />
1966 è stato aggiudicato alla Virtus Bassano, mentre si sono<br />
classificate in ordine A. C. Treviso, A. C. Atalanta e A. C.<br />
Verona. Purtroppo il Padova ed il Petrarca sono state eliminate<br />
in fase di qualificazione.<br />
il torneo Interbar<br />
Per l'attività ricreativa di ogni anno è attualmente in atto<br />
il Torneo Interbar 1966. Partecipano n. 8 squadre di Bar<br />
cittadini divisi in due gironi da quattro. Durata del Torneo<br />
dal 30 giugno al 9 luglio. La squadra che si classificherà prima<br />
guadagnerà un magnifico Trofeo a ricordo della manifestazione.<br />
PER IL COTTAGE DEI BOY SCOUT<br />
Continuano le offerte per il Cottage dei Boy Scout, ora<br />
in pieno sviluppo di lavoro. A quelle già pubblicate nell'ultimo<br />
numero aggiungiamo le seguenti : Babetto Francesco,<br />
Bertin Pietro, Cappellate Paolo, Cardin Giuseppe, Dott. Da<br />
Col, Geremia Guglielmo, Fratelli Mosconi, Dr. Peruzzi Castone,<br />
Ponchia Ivano, Fratelli Sambo, Sturare Paolo, Avv.<br />
Siller, Fratelli Trabucchi, Travaglia Silvio.<br />
CULLE<br />
Annunciano la nascita di:<br />
Gabriele: la sorellina Maria Bonaiti di Alfredo<br />
Marina : Alberto e Gianna Dal Porto<br />
Carlo: Lia e Silvio Filippi<br />
Andrea: i fratellini Giorgio e Alessandra Miola<br />
Alessandra: Leone Ramigni e Signora<br />
Igino: la sorellina Alessandra con i genitori Lamberto<br />
e Inger Cazzola (Stoccolma)<br />
Carla: Gaetano e Angela Maria Veronesi<br />
Giovanni: Francesca e Luciano Zanovello<br />
Elena: Matteo e Silvana Silini<br />
Claudia: i fratellini Riccardo e Silvia Miazzo<br />
Marco: • la sorellina Stefanella coi genitori Adelina ed<br />
Agostino fioatto (Bologna)<br />
Simone: i fratellini Umberto e Guido Romaro<br />
Errata corrige. Il nome del fratellino che nel passato numero<br />
ha annunciato la nascita di Mauro era Gianluigi invece<br />
che Giampietro Meneghini.
ELENCO COMPLESSIVO DEGLI ISCRITTI (Dall'ottobre '65 al luglio 66)<br />
Accordi dr. Carlo<br />
Aggogeri Luigi<br />
Agosto dr. Toni<br />
Agusson dr. Antonio<br />
Alberini gen. Raoul<br />
Alfonsi ing. Aurelio<br />
Alfonsi cav. Giuseppe<br />
Aliprandi Giovanni *<br />
Alocco ing. Vittorio<br />
Altichieri dr. Luciano<br />
Ambrosetti ing. Luigi *<br />
Ancona ing. Guido<br />
Andò on. avv. Oscar<br />
Andreo/i dr. Edoardo<br />
Apergi rag. Sergio<br />
Anniento rag. Mario<br />
Avanzi Renzo<br />
Avi/a dr. Giuseppe<br />
Azzolin cav. Aurelio<br />
Babighìan dr. Gregario<br />
Baccaglini prò/. Mario *<br />
Saggio Giovanni<br />
Saggio ing. Ignazio *<br />
Baggio ing. Leonardo *<br />
Saggio prof. Paolo<br />
Barbe dr. Marcella<br />
Barbieri avv. Antonio<br />
Barbieri prof. Bruno *<br />
Barbieri prof. Egisto *<br />
Barcelloni Corte Adriano<br />
Barettoni ing. Guglielmo<br />
Barnabò ing. Silvano<br />
Baroni dr. Franco<br />
Baroni ing. Giorgio<br />
Barto/omei prof. Giuseppe<br />
Barucchello dr. Bruno<br />
Battallìard rag. Castone<br />
|6ouce dr. A/cide<br />
Bedin rag. Giampietro<br />
Bedini geom. Èrcole<br />
Bel/oni prof. Giuseppe *<br />
Benacchio prof. Luigi<br />
Benettin avv. Giorgio *<br />
Beneventano bar. Francesco *<br />
Bianchini dr. Francesco *<br />
Bido/i Giovanni<br />
Bisello rag. Benvenuto<br />
Bocchese ing. Franco<br />
Bodini dr. Giovanni<br />
Bolzonella ing. Antonio<br />
Bolzone/la Carlo<br />
Bonaiti ing. Alfredo *<br />
Bona/ti ing. Giuseppe *<br />
Boriato dr. Piero *<br />
Bonini dr. Consuelo<br />
Benino dr. Raffaele<br />
Sonoro dr. Mario<br />
Bordigato col. Gino<br />
Barelli dr. Giorgio<br />
Boschetti avv. Ezio<br />
Boschetti Renzo<br />
Boschi dr. Giorgio *<br />
Bovo prof. Guerrino *<br />
Bozzini dr. Renato<br />
Erigenti dr. Rino *<br />
Brunelli avv. Giovanni<br />
Bacchi prof. Renato<br />
Busnardo dr. Benedetto<br />
Caldera dr. Eugenio<br />
Calzolari dr. Renzo<br />
Canavotto ing. Giuseppe<br />
Candelpergher ing. Giuseppe<br />
Candeo ing. G. Lorenzo<br />
Coniato Giampaolo<br />
Cantarutti prof. Federico *<br />
Cantele dr. Francesco<br />
Caporella Amedeo<br />
Capovilla dr. Giorgio<br />
Coppellato prof. Mario *<br />
Carbognin dr. Giusto<br />
Care/in dr. Giuseppe *<br />
Cardin dr. Giorgio *<br />
Carenza prof. Nino *<br />
Caretta rag. Guglielmo<br />
Caretta Mario<br />
Corion dr. prof. Carlo *<br />
Caron sen. dr. Giuseppe<br />
Carrara avv. Giuseppe *<br />
Carrara prof. Luigi *<br />
Cartolari dr. Cristoforo<br />
Casale dr. Renzo<br />
Castagna Bernardi rag. Giulio<br />
Castagna Bernardi Giuseppe<br />
Castellani di Sermeti dr. Luigi<br />
Castellani Antonio<br />
Castelletto dr. Albana<br />
Catemario ing. Guido<br />
Cavaggioni dr. Nino<br />
Cavagnis prof. Giovanni<br />
Cavarzerani avv. Costantino<br />
Cavinato Carlo<br />
Cazzala ing. Lamberto<br />
Cazzala ing. Luciano<br />
Cecone Adriano<br />
Cestarollo ing. Gianni<br />
Chiesa dr. Domenico *<br />
Chiesa dr. Mario<br />
Chinaglia dr. Antonio<br />
Chino dr. Alberto<br />
Cioccio prof. Giacinto<br />
Cipriani dr. Franco<br />
Cojazzi G. Giorgio<br />
Coiazzi dr. prof. Luigi *<br />
Co/ucci prof. Giuseppe<br />
Comin Alberto<br />
Composte/fa avv. Pietro<br />
Covi rag. Luigi<br />
Covi rag. Pietro<br />
Crestani dr. Venceslao<br />
Cusimano Luigi<br />
Da Col dr. Antonio<br />
Dal Brun comm. Lucio<br />
Dal Covalo mons. Antonio<br />
Dalla Palma dr. Ludovico *<br />
Della Penna ing. Sandro<br />
Dal Porto cav. Alberto<br />
Dal Prò ing. Paolo<br />
Daniele dr. Carlo Alberto<br />
D'Arcaìs prof. Giuseppe *<br />
D'Arcais dr. Ino *<br />
Darios dr. Rina<br />
Daoc/iace gr. uff. Giuseppe<br />
De Antoni Paolo<br />
De Besi ing. Alessio<br />
De Biasi dr. Sergio<br />
De Boni Bruno<br />
De Fraja ing. Mario<br />
De Lucchi Ottorino<br />
De Maio prof. Domenico<br />
De Marco ing. Alberto *<br />
De Marco ing. Carlo *<br />
De Pretto Francesco<br />
De Sanctis geom. Giuseppe<br />
De Sisti rag. Gino *<br />
De Toni ing. Arnaldo<br />
De Zanche ing. Giampietro<br />
Dezza dr. Giovanni<br />
Di Bello dr. Carlo<br />
Dolcetta dr. Walter<br />
Dolcini dr. Walter<br />
Do/fin avv. Pasquale<br />
Dorma/ dr. Lamberto<br />
Ederle avv. Giuseppe *<br />
Ederle mons. Guglielmo<br />
Egano d'Arzignano co. Mario<br />
Estrafallaces dr. Aldo<br />
Fabbri Colabich dr. P. Giovanni<br />
Fabbri Colabich ing. Giuseppe<br />
Fagnani rag. Carlo<br />
Fantecchi dr. Arturo *<br />
Fantin Mario<br />
Favaretti rag. Giuseppe<br />
Favaretti Giorgio<br />
Ferrante prof. Angelo<br />
Ferrara dr. ing. Paolo<br />
Ferri ing. Francesco<br />
Ferro dr. Bartolomeo<br />
Ferro prof. Ottone *<br />
Feruglìo prof. Francesco<br />
Filippetto avv. Mario *<br />
Filippi rag. Castone *<br />
Filippi dr. Silvio<br />
Flores d'Arcais dr. Franco<br />
Fontana Giovanni *<br />
Foretti dr. Fausto<br />
Fossato dr. Renzo *<br />
Francese/letto dr. Giuseppe<br />
Frasson p. co. Franco *<br />
Frigo rag. Costante<br />
Furio/i dr. ing. Gianluigi<br />
Gaia Giovanni<br />
Gaia dr. Pietro<br />
Galimberti dr. Antonio *<br />
Galìmberti dr. Giulio<br />
Garcea dr. ing. Anse/mo<br />
Garceo ing. Antonio *<br />
Garcea Felice *<br />
Garcea ing. Giampaolo *<br />
Gardellìn dr. Vittorio<br />
Gardin dr. Romeo *<br />
Gennari dr. Alberto<br />
Geremia ing. Mario<br />
Ghedini avv. Giuseppe *<br />
Ghezzo dr. Floriano<br />
Giacomelli dr. Pietro<br />
Giocamela avv. Vittorio<br />
Giordani dr. Michele<br />
Giron dr. Giampietro<br />
Gnutti ing. Paride *<br />
Gabbato dr. Alberto<br />
Gabbato Angelo *<br />
Grassi rag. Carlo<br />
Grassi dr. Guido<br />
Gregoretti dr. ing. Carlo<br />
Griffoni rag. Giuseppe *<br />
Gramo dr. Giorgio *<br />
Guaran Guido<br />
Guerra dr. Luigi<br />
Guzzon prof. Adalgiso<br />
Guzzon prof. Vittorio<br />
Kull Padovani dr. Gianni *<br />
Inga dr. Enzo *<br />
Laverda dr. Francesco *<br />
Lechì dr. Francesco<br />
Letter dr. Eugenio<br />
Lorato rag. Guido<br />
Loredan co. ing. Iseppo<br />
Lorenzi prof. Gianlorenzo *<br />
Lorenzoni prof. Renzo<br />
Lorini cav. Bruno<br />
Lotti dr. Francesco<br />
Lubian rag. Ugo *<br />
Lui dr. ing. Gianluigi<br />
Luise prof. Renato<br />
Luxardo dr. ing. Franco<br />
Maggia prof. Alessandro<br />
Maggia ing. Antonio<br />
Maggia avv. Gino<br />
Maggia ing. Marcel/ino<br />
Maggia avv. Piero *<br />
/Vlaggioni prof. Giorgio *<br />
Maggioni dr. Giuseppe *<br />
Magnano dr. ing. Pasquale<br />
Magni dr. Pietro<br />
Magrini dr. Carlo<br />
Ma/atesta Gianni *<br />
Malipiero dr. Francesco<br />
Malipiero avv. Giorgio *<br />
Manani dr. Giovanni<br />
Mancini dr. Guido<br />
Marchetti ing. Antonio<br />
Marcozzi avv. Alberto<br />
Marcucci dr. ing. Franco<br />
Marino cav. Luigi<br />
Mastropasqua ing. Renato<br />
Marson prof. G. Battista<br />
Mazzucco dr. Giangabriele<br />
Mazzucato Giorgio<br />
Mazzucato dr. Saturno<br />
Mazzucato dr. Ugo<br />
Mazzucato Vittorino<br />
Mariotto geom. Giovanni *<br />
Marfori Savini rag. Attilio<br />
Martini Giacomo *<br />
Massignan prof. Luigi *<br />
Mazzo cav. Silvio *<br />
Meneghini ing. Mario<br />
Menini avv. Bruno<br />
Menini dr. Luigi<br />
Mercatali Luigi<br />
Merlin avv. Luigi *<br />
Mesirca ing. Renato<br />
Mingatti rag. Edoardo<br />
Mingatti geom. Giancarlo<br />
Mingatti cav. rag. Giovanni *<br />
Mingatti Paolo<br />
Mioni prof. Giovanni<br />
Mìssaglia Ferruccio *<br />
Missaglia Italo<br />
Missaglìa Orione<br />
Miste dr. Domenico<br />
Mistrello comm. Pietro *<br />
Molena rag. Pietro *<br />
— 45
Mo/erra gr. uff. Francesco *<br />
Molinario ing. Vittorio<br />
Monari dr. Ing. Piergiorgio<br />
Monnet dr. Adriano<br />
Monne* cav. /Augusto *<br />
Montalto dr. Vittorio<br />
Montanari cav. Valentino<br />
Montesi dr. Ilario<br />
Montesi dr. Leonardo *<br />
Monti dr. Attilio *<br />
Morassutti dr. Antonio<br />
Morassutti comm. Giuseppe *<br />
Morassutti Paolo *<br />
Morassutti dr. Franco *<br />
Moretti dr. Enzo<br />
Mosconi dr. G. Rodolfo<br />
Munegato ing. Antonio<br />
Murar! dr. Piero<br />
No/in dr. Antonio *<br />
Nalin dr. Edoardo<br />
No/in avv. Ettore<br />
Napoli avv. Guido<br />
Negro rag. Ugo *<br />
Nicolis ing. Lino<br />
Nicolo ing. Antonio<br />
Olivi avv. Marcella *<br />
Orzali dr. Vittorio<br />
Paccagnella rag. Igino<br />
Parenzan prò/. Lucio<br />
Pasello Pietro<br />
Passi co. Marco<br />
Pavoni dr. Gianfranco *<br />
Pavan Gianfranco<br />
Pavan dr. Giorgio<br />
Pecchini ing. Carlo *<br />
Pecchini Gianfilìppo *<br />
Pedrazzoli ing. Giuseppe<br />
Peghin ing. Giovanni *<br />
Perego dannino<br />
Perin Antonio<br />
Perini Luciano<br />
Fertile prof. Giovanni<br />
Peruzzi dr. Castone<br />
Peruzzi rag. Ennio<br />
Peruzzi rag. Mario<br />
Peruzzo prof. Luciano<br />
Piatto rag. Giuseppe<br />
Piccone coj. Giulio<br />
Fintassi Mario *<br />
Piussi comm. rag. Antonio<br />
Polesello ing. P. Vincenzo<br />
Poliedri dr. Pietro<br />
Poggi ing. Giorgio<br />
Ponchia Ivano *<br />
Prandstraller dr. Leone *<br />
Prottì dr. Gustavo *<br />
Proti/ dr. G. Pietro *<br />
Puchetti avv. Dar/o *<br />
Puggina dr. Annibale *<br />
Puglisi dr. Alfredo<br />
Quaglio prof. Giovanni<br />
Rabolini ing. Claudio *<br />
Raimondi cav. Giacinto<br />
Ramigni cav. Leone<br />
Rampazzo-Malin dr. Giuseppe<br />
Rasi dr. Pierandrea *<br />
Ravagnan dr. Giampaolo<br />
Revoltella dr. Roberto<br />
Ricci prof. Vincenzo<br />
Riedel dr. Alfredo<br />
Riello Pera dr. Antonio<br />
Rizzo Rina<br />
Rodighiero ing. Piero<br />
Rodighiero dr. Vincenzo *<br />
Rohr dr. ing. Alberto<br />
Rohr dr. Antonio<br />
Romaro ing. Tommaso<br />
Ronco dr. Arnaldo<br />
Ronconi Antonio *<br />
Rossetto cav. Antonio *<br />
Rostoni ing. Tino<br />
Ruzza rag. Luigi<br />
Ruzzante rag. Antonio<br />
Sacchetto cav. uff. Tullio<br />
Saggin ing. Francesco<br />
Saggin on. Mario *<br />
Sala ing. Silvio<br />
Salvadei dr. Aldo<br />
Salvini prof. Michele *<br />
Sambo cav. uff. Francesco<br />
Sandri dr. Plinio<br />
Sottanino dr. Angelo<br />
Scalco dr. Luigi<br />
Scarpari dr. Silvio<br />
Schiano col. Emilia *<br />
Schiesari ing. Pietro<br />
Sembeni geom. Giuseppe<br />
Semenza dr. Edoardo<br />
Sgaravatti rag. Fausto *<br />
Silvestrini dr. Donilo<br />
Simonetti prof. Luigi *<br />
Sivieri dr. Arnaldo<br />
Smania ing. Amedeo *<br />
Smania ing. Luigi<br />
Solimbergo dr. Bruno<br />
Soranzo Giampaolo<br />
Sormani dr. Giuseppe *<br />
Squarcino col. Mario<br />
Stoppato dr. Luigi<br />
Stoppato avv. Renzo *<br />
Suppi dr. Giorgio<br />
Talaretti geom. Italo<br />
Tanzi avv. Nulla *<br />
Tartarini rag. Mario<br />
Tessero comm. Giovanni<br />
Testa ing. Alfredo *<br />
Testo/in dr. Renzo<br />
Tiso Carlo<br />
Todeschini ing. Antonio *<br />
Toffano dr. Giorgio<br />
Toniolo dr. prof. Gianfranco *<br />
Toniolo dr. Giuseppe<br />
Toniolo prof. Lucio<br />
Tonzig avv. Giorgio *<br />
Torresini gr. uff. Federico *<br />
Trabucchi prof. Cherubino<br />
Trentin rag. Giovanni<br />
Vaccata prof. Emani Aurelio *<br />
Vanzo dr. Giorgio<br />
Vedua Angelo<br />
Ventura Franco<br />
Venturini geom. Antonio<br />
Venturini dr. Eugenio<br />
Venturini dr. ing. Piero<br />
Veronesi dr. Andrea<br />
Veronesi ing. Gaetano<br />
Visentini Aldo<br />
Viviani dr. Otello *<br />
Volpato geom. Luigi<br />
Volpi geom. Emanuele<br />
Zamperlin dr. Giuseppe<br />
Zancan prof. Bernardo<br />
Zancan prof. Lanfranco *<br />
Zanni geom. Mario<br />
Zanini dr. Adriano *<br />
Zannini Gian Antonio<br />
Zannini dr. Luigi *<br />
Zanovello rag. Giulio<br />
Zatta rag. Giorgio *<br />
Zatta prof. Pierluigi<br />
Zaupa dr. ing. Paolo *<br />
Zennari dr. Bruno<br />
Zerman prof. Andrea<br />
Zillo dr. Alberto<br />
Ziliotto dr. Umberto<br />
Zocca dr. Arrigo<br />
Elenco dei Neolaureati<br />
(giugno 1965)<br />
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Mulacchie dr. Alessandro<br />
Ose/e dr. Mario<br />
Pedrazzo/i dr. Sergio<br />
Peratoner dr. Leopoldo<br />
Ferrino dr. Giampietro<br />
Prinzivalli dr. Aldo<br />
Riello Pera dr. Luigi<br />
Rizzali dr. Giuseppe<br />
Ronconi dr. Giorgio<br />
Rossi dr. ing. Giancar/o<br />
Stoppa dr. Silvano<br />
Tonzig dr. Alberto<br />
Zatti dr. Paolo<br />
L'asterisco segnala coloro che hanno versato una quota d'iscrizione superiore o sovvenuto alla Rivista con interessamento pubblicitario.<br />
Hanno mandate offerte per l'Antonianum gli Amici : Borgnino dr. Cesare - Cabrini rag. Renato - Fontana Attilio - Gloria avv. Roberto<br />
- Famigliari Monselesan - Nardone Marcella - Oesch Alessandro - Signorina L. Olivieri - Perucca dr. Icilio - Signora Fresca -<br />
Signora Riondato - Semenzato dr. Ferruccio - Silva prof. Camillo - Tagliabue Enrico - Travain gr. uff. Aldo - Vacca avv. Arrigo.<br />
I nostri morti<br />
• E' giunta la dolorosa notizia della morte tragica dell' <strong>Ex</strong><br />
Alunno VITTADELLO PIETRO investito da una macchina,<br />
il 5 aprile, mentre attraversava in bicicletta il Piazzale S.ta<br />
Croce. Egli aveva 64 anni ed era stato per sette-otto anni<br />
giocatore appassionato del Petrarca al tempo dei Romaro,<br />
Gallo, Malipiero. - II Vittadello trasportato ali' ospedale vi<br />
moriva dopo tre - quattro giorni.<br />
• Ci giunge anche la notizia della scomparsa dell'<strong>Ex</strong> Alunno<br />
N. H. avv. NAPOLI GUIDO defunto a Salerno il 25-5-66.<br />
L'egregio avvocato era stato interno al Pensionato durante<br />
i suoi studi di legge. Affezionatissimo all'Associazione <strong>Ex</strong>-<br />
<strong>Alunni</strong>, si è molto interessato e prodigato per la Confede-<br />
razione Nazionale di tutte le Associazioni <strong>Ex</strong>-<strong>Alunni</strong> delle<br />
Scuole cattoliche. Ne daremo più dettagliata notizia nel numero<br />
prossimo.<br />
• Piangono la morte della mamma : lo studente interno Lorenio<br />
Burli; gli <strong>Ex</strong> <strong>Alunni</strong> dr. Rodolfo, ing. Renato, colonn.<br />
Renzo Mazzoncini; prof. Isidoro, avv. Dante, avv. Aldo, prof.<br />
Lionello Pellizzaro; gli alunni della Scuola di Religione Sandro<br />
Prosdocimi ; Sandro e Marco Suman; lo studente interno<br />
Sandrino Sommariva.<br />
• Piangono la morte del papa: il Consigliere del Petrarca<br />
Giuseppe Longato e l'alunno della Scuola di Religione Cesare<br />
Pagura.<br />
I Padri <strong>dell'Antonianum</strong> e gli <strong>Ex</strong>-<strong>Alunni</strong> porgono alle<br />
desolate famiglie le più sentite condoglianze ed assicurano<br />
preghiere per i Cari Estinti.
Ultimi avvisi !.,<br />
• Ci giunge ali' ultimo momento questa<br />
fotografia di una classe del Pro/.<br />
Stefanini di cui abbiamo ricordalo il<br />
decennale della morte. La pubblichiamo<br />
qui perché vi sono acclusi parecchi<br />
<strong>Alunni</strong> della nostra Scuola di Religione.<br />
* Ci sono stati indicati i due seguenti<br />
libri come molto utili ed attuali per le<br />
vacanze :<br />
«L'uscita di sicurezza» di I. Silone<br />
«Peso delle anime» di Bernard de Kerault.<br />
Sono acquistabili in tutte le librerie.<br />
PER AUTO.<br />
. u • Già circolano le auto di nostri con<br />
•<br />
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Ha avuto<br />
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concreta<br />
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attuazione<br />
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sia al<br />
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di un più facile riconoscimento tra a- detto stemma<br />
mici ex alunni.<br />
L'idea è parsa molto buona e degna<br />
Non basta il distintivo ali' occhiello, di plauso ed è stata accolta in tutta<br />
ecco che è comparso il DISTINTIVO Europa.<br />
Durante l'estate scorsa nel Congresso<br />
Europeo degli <strong>Ex</strong> <strong>Alunni</strong> attraverso la<br />
Germania, abbiamo potuto constatare<br />
che è una vera occasione di incontri e<br />
di rapporti amichevoli, quanto mai simpatici.<br />
Lo Stemma lo potrete trovare presso<br />
la Segreterìa dell'Associazione.<br />
SAGGIO<br />
CERAMICHE<br />
DA<br />
P A V I M E N T I<br />
R I VESTIM ENTI<br />
TEL. 54.544 - VIA RIALTO, 9 - PADOVA<br />
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