08.06.2013 Views

Lola Italiana - Teatro Out Off

Lola Italiana - Teatro Out Off

Lola Italiana - Teatro Out Off

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

174<br />

«Doveva esserci Franco Piperno, leader multiprocessato<br />

del ‘68 romano e dell’Autonomia<br />

come grande attrazione dello spettacolo <strong>Lola</strong><br />

<strong>Italiana</strong> di e con Angela Scarparo all’<strong>Out</strong> <strong>Off</strong>.<br />

E invece il "comunista intercontinental"<br />

(definizione ripetuta spesso nello spettacolo)<br />

non si è fatto vedere. Al suo posto, un cane<br />

vivo e uno di cartapesta, una ragazza seminuda<br />

e immobile di schiena, e due personaggi<br />

parlanti per una mezz’ora scarsa (...). La<br />

beffa era soprattutto per noi, per i giornalisti<br />

venuti a vedere Piperno in scena (...). Chi ci<br />

rimette non è Angela Scarparo, che è "une<br />

artiste" e può farsi beffe di chi le pare. Ma<br />

l’<strong>Out</strong> <strong>Off</strong> ha una responsabilità nei confronti<br />

del suo scarsissimo pubblico, dell’informazione<br />

e degli enti pubblici che lo finanziano».<br />

Ugo Volli<br />

da "la Repubblica, 11 novembre 1988<br />

<strong>Lola</strong> <strong>Italiana</strong>: «C'è stato un evento, dall'8 al<br />

15 novembre, che ha raggiunto le pagine di<br />

spettacolo di tutti i giornali, ma su cui pochi<br />

hanno riflettuto abbastanza. La vicenda si<br />

compone di quattro tempi. Nel primo, un'attrice-autrice<br />

di teatro, Angela Scarparo, prepara<br />

un testo da mettere in scena al milanese<br />

<strong>Out</strong> <strong>Off</strong>, uno dei più seri luoghi di sperimentazione<br />

degli ultimi anni in Italia. Nel<br />

secondo, Angela e compagni decidono di<br />

annunciare alla stampa che una comparsa<br />

dell'opera sarà Franco Piperno, ex leader di<br />

Autonomia negli anni cupi dell'Italia recente.<br />

I giornali non si lasciano sfuggire l'occasione:<br />

alle eventuali due righe con cui avrebbero<br />

presentato la prima preferiscono un vero e<br />

proprio lancio. (…) Terzo atto. Piperno non<br />

c'è, la pièce ha un argomento diverso da quello<br />

raccontato, e Angela Scarparo dice che la<br />

commedia consiste proprio nel fatto che spettatori<br />

e critici parlano di un lavoro solo se<br />

questo aderisce al linguaggio dello scoop.<br />

(…) I critici presenti sono furiosi. E danno<br />

luogo al quarto atto. Nei due giorni successivi,<br />

si scagliano contro l'<strong>Out</strong> <strong>Off</strong>, ma soprattutto<br />

qualcuno stroncando la performance di<br />

Piperno, evidentemente non avendo visto lo<br />

spettacolo e ignorando quel che era capitato<br />

(...). Ora, noi pure non abbiamo assistito<br />

all'opera e può darsi benissimo che <strong>Lola</strong> italiana<br />

fosse una schifezza. Così come dobbiamo<br />

concedere a ciascuno il diritto di considerare<br />

Piperno un mascalzone. Il diritto che si<br />

vorrebbe conservato è però quello all'informazione,<br />

che vien prima del giudizio sul bello<br />

e sul brutto, e sul bene e sul male. Questo<br />

diritto, invece, non c'è più. Ma non (...) perché<br />

i giornali o i giornalisti siano in malafede.<br />

È soprattutto la struttura stessa dell'informazione<br />

che spinge a fatti come quello che<br />

abbiamo raccontato (...)».<br />

Omar Calabrese, Paolo Fabbri<br />

da "Panorama" , 23 dicembre 1988<br />

<strong>Lola</strong> <strong>Italiana</strong>: «In nome della Beffa, io sottoscritta<br />

Angela Scarparo dichiaro che quando<br />

con Barbara Agosti ho consapevolmente<br />

deciso di allestire il primo atto di <strong>Lola</strong> italiana<br />

su un palcoscenico diverso da quello dove<br />

la farsa è stata poi effettivamente consumata,<br />

ho preso pure in seria considerazione<br />

l'eventualità che gli inconsapevoli attori necessari<br />

al coronamento dell'opera non si<br />

sarebbero prestati al ruolo nel modo dovuto.<br />

C’era, come dire, il rischio che per cinismo,<br />

insolenza o avvedutezza le casuali quanto<br />

necessarie comparse si affidassero un po'<br />

troppo a loro stesse, a scapito di quel che io,<br />

cialtronescamente, mi aspettavo di vedere.<br />

(...) A proposito invece dell'articolo comparso<br />

su la Repubblica (...) laddove dice ‘si può<br />

scommettere dunque che l'<strong>Out</strong> <strong>Off</strong> non perseverà<br />

sulla strada delle falsificazioni', e in questo<br />

caso parlo per me da sola: se prevedessi<br />

soltanto la possibilità di non poter più operare<br />

dei gesti di maleducazione o se sentissi in<br />

me esaurita anche solo in parte la volontà<br />

che ho di continuare a 'beffare' mi dedicherei<br />

più volentieri ad un ufficio impiegatizio o alla<br />

carriera forense (...)».<br />

Angela Scarparo<br />

Giancarlo Cardini<br />

1988.1989

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!