Lola Italiana - Teatro Out Off
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Programma<br />
Dal 9 al 13 maggio<br />
A Sangue Freddo<br />
della Compagnia Teatrale Solari-Vanzi<br />
ispirato a In a cold blood<br />
di Truman Capote<br />
con Alessandra Vanzi, Marco Solari,<br />
Thorsten Kirchhoff e Ermanno Ghisio Erba<br />
Testo Alessandra Vanzi<br />
Regia Marco Solari e Alessandra Vanzi<br />
Dal 16 al 18 maggio<br />
Martèn (L’uomo delle onde)<br />
di Piccolo Parallelo Porto Atlantide<br />
con Marco Zappalaglio, Enzo G. Cecchi<br />
e Luca Boschi<br />
Regia Enzo G. Cecchi<br />
Dal 19 al 21 maggio<br />
Fratello Maggiore<br />
di e con Virgilio Sieni<br />
Dal 25 al 27 maggio<br />
L’uomo capovolto<br />
di e con Leo De Berardinis<br />
Dal 30 maggio al 4 giugno<br />
Miracolo della Rosa<br />
Liberamente ispirato al romanzo<br />
di Jean Genet<br />
Elaborazione del soggetto,<br />
Regia e interpretazione Danio Manfredini<br />
«(...) Dal libro intitolato A sangue freddo<br />
(1965) di Truman Capote, Alessandra Vanzi<br />
e Marco Solari hanno tratto gli elementi<br />
su cui si basa l'interessante spettacolo che<br />
inaugura Sussurri o grida.<br />
Sgombrato il campo da qualsivoglia linearità<br />
e coerenza narrativa, la compagnia ha pensato<br />
bene di approfondire dialetticamente il<br />
rapporto tra l'esplorazione dei labili confini<br />
tra normalità e follia e un possibile itinerario<br />
percettivo. Il primo combacia con il dichiarato<br />
campo tematico su cui si concentrano tutti<br />
i loro sforzi; e il secondo, affrontato mutuando<br />
modi e tecniche dal linguaggio cinematografico,<br />
tende a catapultare sullo spettatore<br />
una forte dose di interrogativi ed emozioni<br />
senza necessariamente cadere negli asfittici<br />
meccanismi dell'iperrealismo. Così la storia<br />
dei due assassini, la loro violenza gratuita ci<br />
è raccontata per frammenti e flash-back che,<br />
falsando ogni prospettiva cronologica, dotano<br />
la narrazione di una convenzione temporale<br />
autonoma. Che ci permette di essere<br />
imbrigliati, nei momenti più riusciti, in una<br />
trasfigurazione per niente rassicurante, capace<br />
di elevare i dati della cronaca a quesiti<br />
sostanziali (...)».<br />
Giampaolo Spinato<br />
da "la Repubblica", 11 maggio 1988<br />
«In una manifestazione programmaticamente<br />
dedicata al "nuovo teatro", merita attenzione<br />
particolare l'ospitalità di spettacoli realizzati<br />
da gruppi giovani, impegnati nella<br />
ricerca teatrale, interessati ai confronti tra i<br />
linguaggi e a rappresentazioni non accademiche.<br />
Così, il secondo appuntamento di Sussurri<br />
o grida riserva agli spettatori uno spettacolo<br />
molto malinconico e molto interessante<br />
di tre attori anagraficamente giovani, riuniti<br />
in gruppo a Bologna da sei anni e finora<br />
mai arrivati a Milano. (Piccolo Parallelo) Un<br />
tappeto di ghiaia con il colore della sabbia,<br />
grandi catini di plastica sparsi qua e là, buio,<br />
candele, acqua: è la terra desolata dove si<br />
incontrano i tre fratelli, Martèn, come da generazioni<br />
viene chiamata nel paese questa<br />
strana famiglia di contadini. Cesco, il più<br />
grande dei fratelli, è rimasto a casa, nella fattoria<br />
del padre per svolgere il ruolo di capofamiglia<br />
in una solitudine al limite dell'emarginazione.<br />
Ciandri, il secondo, è un bellimbu-<br />
Sussurri o grida<br />
Movimenti nel nuovo teatro italiano<br />
Quinta edizione<br />
con il contributo del Comune di Milano Settore Cultura e Spettacolo,<br />
Eti Ente Teatrale Italiano<br />
Dal 9 maggio al 4 giugno 1988<br />
sto che ha preferito la città, per questioni di<br />
grandi ambizioni anche se per ora ha raccolto<br />
solo fallimenti. La famiglia si riunisce per<br />
il matrimonio di Andrea, il più piccolo dei fratelli,<br />
un disadattato, fragile e spaventato.<br />
Tutti e tre ci stanno dinnazi, quasi immobili,<br />
a raccontare un loro mondo trasognato, emozionato,<br />
sotterraneo, come sospeso in un sogno<br />
oscuramente disperato e forse già cancellato<br />
da una realtà che ha perso l'antica<br />
genuinità contadina ma non ha l'arroganza<br />
della vita urbana.(...)»<br />
Anna Bandettini<br />
da "la Repubblica", 18 maggio 1988<br />
«(...) L'uomo capovolto, assolo totale di Leo<br />
De Berardinis che è stato in scena all'<strong>Out</strong><br />
<strong>Off</strong>, è un esempio lampante del fatto che il<br />
Virgilio Sieni in Fratello Maggiore<br />
1987.1988<br />
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