BERGAMO, UN CONGRESSO “STORICO” - CUSI

di speranza
pubblicamente Regione e Comune
“per il contributo anche finanziario
nonostante la difficile fase congiunturale
e naturalmente l’Università di Messina,
orgoliosa di mostrare la città piena di
giovani studenti del domani che hanno
avuto modo di vedere le ricchezze della
città dello stretto”.
Alla cerimonia dell’inaugurazione, con
la bandiere a mezz’asta per esprimere
la partecipazione al lutto di Brindisi e
della famiglia di Melissa e delle altre
vittime, erano presenti ben dieci Rettori:
il corteo, in stile olimpico, ha sfilato
per le strade della città raggiungendo
il Comune dove è stato accolto dal
17
sindaco Giuseppe Buzzanca. In piazza
Duomo poi l’alzabandiera davanti a
carabinieri in alta uniforme, con le
tre atlete messinesi, Silvia Bosurgi,
Cristina Correnti e Annarita Sidoti, quali
“madrine” degli universitari. Infine lo
spettacolo del Gruppo Valentino Festi,
l’artista già protagonista dell’Olimpiade
di Torino, con due mongolfiere che
sinboleggiavano il sole e la luna con due
danzatrici rappresentanti un angelo e un
diavolo, la vita e la morte.
Ha parlato anche la rappresentante del
Senato accademico Federica Mulè:”
Non dobbiamo abbandonarci allo
sconforto di fronte ad una ferocia che
non ha precedenti – le sue parole – In
questi giorni difficili siamo chiamati a
riflettere di fronte ad una barbaria senza
spiegazioni”. Ancora non si conosceva
l’autore dell’attentato.
100 metri, in quattro sotto gli 11”
Atletica, gran regina
Q
uasi a simboleggiare lo spettacolo dello sport principe dei Cnu, ovvero
l’atletica, ecco questa bella immagine della finale dei 100 metri dove i primi
quattro sono scesi sotto gli undici secondi. A cominciare dal vincitore, il
genovese Alberto Boretti (pettorale n.120) da destra con 10,74, davanti a
Marco Emilio Gai (Cus Chieti) 10,86, numero 248; terzo Ciro Riccardi Cus Napoli con
10,89 (n.221) infine il quarto Edoardo Sangiorgi, Cus Torino con 10,99 (n.205).
Da parte degli atleti-studenti, che hanno dato via ai giochi siciliani, è stato un
autentico atto di stima nei confronti degli organizzatori che in pochi mesi sono riusciti
a fare quello che non era stato realizzato negli ultimi anni, ovvero la ricostruzione
degli impianti sportivi che rischiavano di naufragare nell’indifferenza e nell’erosione
del tempo. Così grazie alla Federugby sono stati rifatti gli spogliatoi dell’unico campo
da gioco, con l’impegno dell’Università è stata rifatta la pista dell’atletica in un luogo
davvero speciale, sotto la volta di un immenso cavalcavia sul quale transitano le auto
per Palermo. Ma la pista era scorrevole, magnifica a detta di alcuni dei campioni che