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orbite culturali - Gagarin Magazine

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8-9/11 gagarin n. 8<br />

musica<br />

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teatro<br />

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bimbi<br />

cinema<br />

48<br />

TEATRO<br />

«La nostra linea guida parte dal fare, legato<br />

alla nostra vocazione nel seguire la danza autoriale<br />

dei giovani». Queste le parole di Selina<br />

Bassini, curatrice insieme a Monica Francia di<br />

questo festival. È un fare che a nostro parere<br />

è già tutto un dire. È un dare voce agli autori.<br />

Autori già affermati ed autori emergenti, frutti<br />

di una danza contemporanea che ha saputo<br />

pensarsi sinergica nella rete Anticorpi, il network<br />

regionale di danza contemporanea, che<br />

ha esteso la sua visione di accoglienza nella<br />

rete nazionale Anticorpi XL.<br />

Una riflessione: questo festival è il risultato di<br />

anni di lavoro di Anticorpi che cerca di tutelare<br />

l’artisticità di giovani autori e autori già<br />

affermati e che fotografa attraverso il registro<br />

Danza quello che si muove a livello di produzione.<br />

Un meccanismo che consente un<br />

confronto continuo tra le varie professionalità<br />

e tutela, nel segno della chiarezza, gli artisti e<br />

gli spettatori. Chapeau.<br />

Oltre a quella del fare, che è già una poetica,<br />

c’è il tema dell’aria: il Festival si aprirà con la<br />

compagnia francese Retouramont, che negli<br />

spazi della Darsena di Ravenna sabato 3 settembre<br />

proporrà la sua performance di danza<br />

aerea, una coreografia di danza verticale che<br />

utilizzerà in modo inconsueto gli spazi architettonici.<br />

Sospensione sembra essere anche<br />

la chiave di Sport, il nuovo lavoro di Gruppo<br />

Nanou, giovane ma già affermata realtà di<br />

danza contemporanea, sabato 10 settembre<br />

ad Almagià. «Per un danzatore contemporaneo<br />

- che ricerca spesso piuttosto il bacino<br />

della terra - è una sfida interessante» riflette<br />

Selina.<br />

Poi altri due i punti focali del Festival, due coreografe<br />

italiane, che da giovani autrici hanno<br />

fatto da tempo il salto nel professionismo:<br />

sono Ambra Senatore, che presenta Passo,<br />

spettacolo vincitore del premio Equilibrio, e<br />

Simona Bertozzi, con il suo Alea (iacta est),<br />

rispettivamente il 9 e 10 settembre ad Almagià.<br />

Il movimento complementare è appunto Vetrina<br />

della giovane danza d’autore. Ospita giovani<br />

coreografi italiani e i loro lavori il 16, 17<br />

e 18 settembre. Si articola di due momenti:<br />

IN, sezione serale con lavori pensati in spazi<br />

teatrali presentati ad Almagià; OUT, sezione<br />

diurna che abita gli spazi istituzionali e sociali<br />

della città non deputati allo spettacolo.<br />

Una vocazione, quella della danza urbana,<br />

che ha accompagnato Ammutinamenti dalla<br />

prima edizione: «La scelta di abitare dei<br />

luoghi pubblici ce la portiamo già dalle prime<br />

edizioni di Ammutinamenti: quando abbiamo<br />

cominciato, il nostro era un festival di<br />

danza urbana, perché la situazione politica di<br />

Ravenna faceva sì che non ci fossero spazi<br />

bALLANDO<br />

SULL’ARIA<br />

Torna alla Darsena di Ravenna<br />

Ammutinamenti: la danza<br />

contemporanea d’autore<br />

si librerà dalla strada al cielo<br />

preposti alla danza contemporanea nei teatri.<br />

Quindi già da lì c’era la necessità di entrare in<br />

contatto con i cittadini. Questa è un’essenza<br />

omeopatica che è rimasta nella nostra poetica».<br />

Un fare che cerca giovani autori, un<br />

modo di fare spettacolo che si confronti con<br />

la società, che non perde di vista l’obiettivo<br />

unico possibile. Selina mi ha ripetuto, quattro<br />

o cinque volte, l’importanza del contatto con<br />

il pubblico.<br />

Ci vediamo in strada.<br />

foto di Filippo Molinari<br />

3-18 settembre<br />

AMMUTINAMENTI<br />

Ravenna, Darsena, Almagià e centro storico<br />

Info: 340 8978525, festivalammutinamenti.org<br />

PIETRO PIVA

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