PROGRAMMA [pdf] - Università degli Studi di Camerino

La composizione del Senato delle Rappresentanze e del Consiglio di
Amministrazione del nostro Ateneo sono certamente funzionali ad un disegno
complessivo, concepito nella sua interezza per semplificare al massimo il processo
decisionale. Un assetto di governance del genere delinea una situazione molto
centralistica, pressoché monocratica. Un esempio esplicito in tal senso è stata
l’approvazione dell’Accordo di programma tra UNICAM, UNIMC, il MIUR e la
Provincia di Macerata. L’Accordo è approdato in Consiglio di Amministrazione,
dove è stato approvato, senza alcun passaggio né nel Senato, né nelle SARRF.
Lasciando da parte per il momento considerazioni in merito ai contenuti
dell’Accordo, certamente una comunità accademica non può essere estraniata
dalla elaborazione e dall’approvazione di scelte così rilevanti per la natura stessa
e per il futuro dell’Ateneo.
La mia proposta è che il Senato ed il Consiglio di Amministrazione siano
strutturati in accordo con i principi fondamentali della legge Gelmini del 23
dicembre 2010, così come chiarito dalla nota del ministro Gelmini del 4 maggio
2011. In particolare, il Senato deve tornare ad esprimere pareri obbligatori in
materia di didattica, di ricerca e di servizi agli studenti, nonché sulla modifica e
soppressione di corsi, sedi, dipartimenti, strutture. Più in generale il Senato
dovrebbe essere coinvolto obbligatoriamente nelle scelte strategiche
contemplate nella legge Gelmini quali fusioni e federazioni. Questa proposta va
nella direzione di porre le premesse per ripristinare una gestione condivisa e
trasparente delle scelte dell’Ateneo.
In linea con la proposta di adeguare il Senato ed il Consiglio di
Amministrazione alla composizione ed ai compiti previsti dalla legge Gelmini, non
condivido la richiesta avanzata al Ministero di prosecuzione della sperimentazione
del modello di governance attuale.
3