Michelangelo Bartolo Pachino Home Page
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. Solo qualche me-<br />
se fa la scelta della meta del<br />
viaggio d’istruzione ha visto<br />
contrapporsi, in maniera<br />
piuttosto accesa, gli studenti<br />
dei diversi indirizzi<br />
della nostra scuola. Sembrava<br />
impossibile giungere ad<br />
un accordo, eppure questi<br />
stessi studenti hanno infine<br />
trascorso, tutti insieme, una<br />
settimana davvero indimenticabile,<br />
affiancati da insegnanti<br />
che hanno saputo<br />
essere degli ottimi compagni<br />
di viaggio.<br />
Se è vero che il buongiorno<br />
si vede dal mattino, per come era<br />
iniziato, il viaggio pareva davvero<br />
rivelarsi un “disastro”. Alle 14.00<br />
circa, ora della partenza, la pioggia<br />
non smetteva di cadere su <strong>Pachino</strong><br />
e più si avvicinava l’ora in cui l’aereo<br />
sarebbe decollato, più l’autista stentava<br />
ad accelerare. Sì, perché noi<br />
ragazzi di quinto anno del<br />
“<strong>Michelangelo</strong> <strong>Bartolo</strong>” eravamo<br />
saliti giustappunto su<br />
quell’autobus che, per un guasto<br />
meccanico, rischiava di farci perdere<br />
il volo. Effettuato il check-in in poco<br />
meno di mezz’ora, il peggio sembrava<br />
passato: eravamo tutti in aereo<br />
pronti ad affrontare un viaggio che<br />
di lì a poche ore ci avrebbe condotti<br />
a Praga, nella Repubblica Ceca.<br />
A nulla sarebbero tra l’altro serviti i<br />
golfini di lana portati per proteggersi<br />
dal freddo: persino il clima sembrava<br />
perfetto, se non fosse che la<br />
Finalmente … a Praga !<br />
sera, dopo esserci sistemati in camera,<br />
sui nostri volti, stremati dalla stanchezza<br />
e dalla fame, non apparve che<br />
un ulteriore segno di sconforto misto<br />
a disperazione per la mancanza della<br />
buona cucina siciliana. Il purè insipido,<br />
il riso in bianco e l’insalata non ci volevano<br />
proprio!<br />
Per fortuna tra un McDonald’s e l’altro<br />
riuscivamo a mantenerci in forze, anche<br />
perché ne servivano molte per<br />
visitare la città, i numerosi castelli, ma<br />
soprattutto le discoteche.<br />
Praga, la città in cui la birra costa ancor<br />
meno dell’acqua, è infatti nota sia<br />
per il suo aspetto storico-religioso di<br />
cui le Sinagoghe e il “Cimitero Ebraico”<br />
sono testimonianze, sia per il cosiddetto<br />
“club delle meraviglie” quale<br />
è il Duplex, discoteca famosissima<br />
(con tanto di cubiste) situata al centro<br />
della città, a Piazza Venceslao, in cui<br />
abbiamo trascorso una delle nostre<br />
serate. È d’obbligo poi parlare<br />
dell’Hotel che, seppur non fosse il massimo<br />
a livello di cortesia da parte del<br />
personale, è riuscito a conquistare<br />
l’attenzione ma soprattutto le corone<br />
di molti, grazie alla presenza del casinò<br />
aperto sino a tardi, o del lato romantico<br />
della città e dei praghesi che, in fondo<br />
(ma molto in fondo), sanno anche<br />
essere dolci e sensibili, celebrando nel<br />
giorno del primo maggio la festa<br />
dell’amore. Si tratta forse di una sorta<br />
di scudo che questo popolo ha creato<br />
intorno a sé in seguito ad avvenimenti<br />
che ne hanno segnato la storia. E anche<br />
per noi é stato assai toccante, infatti,<br />
visitare luoghi sino ad oggi visti nei film<br />
o studiati sui libri quali il campo di lavori<br />
forzati di Terezin, utilizzato dalla Gestapo<br />
tedesca durante la Seconda guerra<br />
mondiale come centro di smistamento<br />
di migliaia di ebrei deportati.<br />
Insomma una gita fatta di ritardi, a<br />
causa dei bisogni fisiologici di qualcuno,<br />
di amicizie nate o recuperate, di<br />
risate, numerosissime foto, di un inglese<br />
mal parlato e al tempo stesso non<br />
capito, di stanchezza, lacrime, sorrisi,<br />
sensazioni e persone che in un modo o<br />
nell’altro rimarranno nel cuore di ognuno<br />
di noi.<br />
Maria Chiara Cataldi<br />
V B PNI<br />
.<br />
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