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3 - Aeronautica Militare Italiana

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sognato o immaginato…<br />

ma alla fine che importava?<br />

La vita andava avanti confondendo<br />

realtà e finzione, cancellando<br />

ricordi, fatti e creature che, come la<br />

studentessa, erano destinate a non<br />

essere né ricordate né dimenticate,<br />

ma a spegnersi come una tra le<br />

innumerevoli stelle dell’universo.<br />

Infatti, chi mai si accorgerebbe<br />

dello spegnersi di una piccola<br />

stella se abbagliato da una<br />

moltitudine di infiniti corpi<br />

celesti ancora pulsanti di luce?<br />

La giovane studentessa aveva<br />

vissuto unicamente in quelle ore<br />

in cui giorno e notte arrivano ad<br />

un compromesso, armonizzandosi<br />

nell’alba. Aveva vissuto quando<br />

tutto era avvolto dal sonno e<br />

dall’incoscienza e non poteva,<br />

quindi, percepire la sua presenza.<br />

Aveva vissuto così, ed aveva<br />

avuto una morte improvvisa che<br />

le aveva tolto la possibilità di<br />

vivere anche per quelle poche ore.<br />

Quelle ore di vita, così intense<br />

proprio per la loro brevità,<br />

le avevano causato l’invidia<br />

dell’indifferenza. Questa<br />

l’aveva allontanata ed isolata<br />

dal mondo ogni giorno, aveva<br />

tormentato il suo sonno ogni<br />

notte, ma non era riuscita a<br />

toglierle la possibilità di vivere.<br />

In quelle ore, infatti, la giovane<br />

studentessa assumeva il suo<br />

ruolo di ambasciatrice di vita,<br />

diveniva filtro di luce e di giorno<br />

incipiente… così sopraelevata<br />

dalla comunità mortale e dalle<br />

emozioni umane l’indifferenza<br />

non poteva raggiungerla.<br />

Ma adesso la studentessa era morta.<br />

L’indifferenza l’aveva privata di<br />

un cuore che potesse battere, di<br />

un corpo che potesse muoversi,<br />

l’aveva privata di occhi per vedere<br />

e di una bocca per parlare…<br />

Aveva, dunque, vinto? No.<br />

L’indifferenza aveva ucciso ciò che<br />

di lei poteva raggiungere, quella<br />

parte di lei che, nel trascorrere<br />

di giorni, mesi, anni, mano a<br />

mano che cresceva e che faceva<br />

esperienza della vita e del mondo,<br />

si era già estinta da tempo. Ma<br />

quella parte di lei che viveva<br />

nelle ore in cui la chiara alba<br />

regna sovrana e in cui l’unica<br />

cosa udibile è la melodia creata<br />

da un dolce silenzio, immobile<br />

e perfetto nella sua completa<br />

assenza di suoni, quella parte di lei<br />

non l’aveva comunque raggiunta.<br />

Così era, è, e sarà…<br />

Tutto al mondo può cambiare<br />

in un istante e, come per la<br />

morte della studentessa, non è<br />

detto che la gente se ne accorga.<br />

Tuttavia ci sono cose che lasciano<br />

nel grande libro della vita una<br />

macchia d’inchiostro indelebile, e<br />

non è necessario che ciò sia notato<br />

da qualcuno. Quella macchia,<br />

infatti, rimarrà comunque,<br />

che a qualcuno importi o no.<br />

Nel tentativo di rapire quella<br />

creatura rara e inafferrabile<br />

l’indifferenza l’aveva allontanata<br />

ancora di più da sé, rendendola<br />

definitivamente irraggiungibile.<br />

Adesso ella vive nell’aria<br />

umida e frizzante che, nelle<br />

prime ore del mattino, quando<br />

si recava all’università, le<br />

donava quella piacevole<br />

sensazione di pace e serenità.<br />

Adesso lei è nella luce dell’alba<br />

e nel flebile sussurro del giorno<br />

incipiente di cui prima era sacra<br />

sacerdotessa e messaggera.<br />

Vita o morte, giorno o notte non<br />

hanno più alcuna importanza e<br />

non fanno ormai alcuna differenza.<br />

Ella, infatti, non appartiene<br />

a nessuna di esse.<br />

Ella è parte dell’alba,<br />

vive in essa e con essa.<br />

Semplicemente Aurora continua a<br />

vivere e a portare con la sua mano<br />

invisibile luce, giorno e nuova vita.<br />

Cancellata ogni sua traccia<br />

tangibile e materiale, il suo<br />

spirito vive nell’eternità, fuori<br />

dal tempo e dallo spazio.<br />

Grazie a lei, nelle prime ore<br />

del mattino, la vita riprende a<br />

scorrere come linfa nelle piante,<br />

pulsando all’unisono con i sempre<br />

più frenetici ritmi cittadini,<br />

annunciando miracolosamente<br />

all’umanità sopita lo straordinario<br />

avverarsi di un nuovo giorno. Grazie<br />

a lei, adesso, il buio e l’oblio sono<br />

lontani e l’indifferenza ha perso.<br />

All. Veronica MANNINO<br />

Poesia: “Un angelo senz’ali”<br />

Mi ritrovo disteso su questa<br />

spiaggia<br />

con il sole che mi acceca,<br />

la sabbia tra i capelli,<br />

le onde che mi sbattono sui piedi<br />

e l’odore di salsedine che penetra<br />

nella profondità<br />

del mio corpo.<br />

Sono incapace di capire...<br />

Improvvisamente,<br />

in un attimo,<br />

tutto è cambiato....<br />

Realmente cambiato.<br />

Le mie ali<br />

giacciono recise<br />

accanto al mio corpo,<br />

immerse in una<br />

pozza di sangue caldo,<br />

tinte di rosso.<br />

Solo una magia potrebbe<br />

riattacarle, ma forse<br />

sono un illuso, un sognatore<br />

a credere ancora alle magie...<br />

Forse dovrei dimenticare<br />

come si vola,<br />

perchè un angelo senz’ali<br />

è come un uomo senza vita<br />

All.Arturo LAUDATO<br />

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