n.0 Giugno-Settembre 2012 - Ordine dei Medici di Salerno

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Qualità e unità degli odontoiatri Il primo numero di Salerno Medica è un’occasione gradita per un sentito saluto, anche a nome dei componenti la CAO - Commissione per l’Albo degli Odontoiatri, Enrico Indelli, Massimo Carrara, Giovanni Pentangelo e Gianfranco Vuolo, a tutti gli iscritti all’Ordine e, nel contempo, richiamare gli obietivi per il triennio ordinistico 2012-2014. Al centro del lavoro futuro: aggiornamento e formazione. Non disgiunte da etica, trasparenza e pratica dei rapporti umani, tra i colleghi e con i pazienti, unitamente alla corretta gestione delle procedure disciplinari ed alla verifica dei processi di formazione, quale garanzia per i cittadini, che gli iscritti all’Albo degli Odontoiatri di Salerno sono in grado di offrire prestazioni professionali secondo il gold standard della disciplina. Nell’aspettativa di quanto sopra, penso sia da ascrivere la mia duplice elezione: quale Consigliere dell’Ordine e quale Presidente della Commisione per l’Albo degli Odontoiatri. Spero di non deluderVi. L’impegno prioritario della CAO Salerno sarà la tutela della salute dei cittadini, garantendo l’aggiornamento professionale degli iscritti. Sulla scorta dell’attività svolta in questi primi mesi dell’anno e per quanto in progress, posso affermare che il programma è rispettato: entro il primo semestre 2012 la CAO avrà già erogato un numero di crediti di ECM, più che sufficiente per quanto richiesto in un anno. Di questo ringrazio il Presidente dell’Ordine, Bruno Ravera, ed il Consiglio Direttivo, che non fanno mancare l’indispensabile supporto alle attività che la CAO mette in campo. Non va sottaciuto, infatti, che la definizione della perfetta autonomia dell’Albo Odontoiatri non è ancora compiuta, sebbene l’iter del riconoscimen- to di autonoma rappresentanza ordinistica della professione odontoiatrica, nell’ambito dell’Ordine dei Medici dovrebbe essere, ormai, prossima. Non di meno a Salerno, la risoluzione di questa necessità - oramai indifferibile - è stata risolta in anticipo -nei fatti - rispetto ai provvedimenti normativi già previsti nell’ambito della riforma delle professioni sanitarie con una proficua collaborazione, tra la componente medica e la componente odontoiatrica, che intendiamo perseguire continuando un percorso i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti. Nel secondo semestre dell’anno prevediamo di coinvolgere i colleghi che intendano collaborare alle attività ordinistiche avviando gruppi di lavoro. Colgo occasione per comunicarVi che è già on line il sito internet www.caosalerno.it. che, verrà ultimato entro l’estate. Per quanto sopra la Commissione per l’Albo degli Odontoiatri, quale organo ausiliario della pubblica amministrazione, rappresenterà l’intera categoria, riguardo i temi della professione e svolgerà attività di aggregazione, nella prospettiva dell’efficacia e trasparenza della propria azione, per ottenere obiettivi comuni di miglioramento e qualità dell’attività odontoiatrica. Gaetano Ciancio Presidente Commissione per l’Albo degli Odontoiatri “ L’impegno prioritario della CAO Salerno sarà la tutela della salute dei cittadini ” SIGM, nasce a Salerno la nuova sede locale Dalla necessità espressa dai giovani medici afferenti all’Ordine di Salerno di istituire un’entità associazionistica di riferimento, dotata di una propria dignità locale e capace di identificarsi concretamente con quanti vogliano aderire e contribuire alle attività che tale associazione promuove, nasce a Salerno la nuova Sede Locale del Segretariato Italiano Giovani Medici SIGM, un’associazione no profit che opera a livello nazionale per i Giovani Medici, sia per favorire la formazione e l’informazione sugli aspetti tecnico-legislativi inerenti alla professione medica, sia per creare un dialogo tangibile tra il mondo medico e la società civile. Nell’occasione della sua istituzione, il Presidente dell’OdM, Bruno Ravera ha partecipato all’Assemblea Istitutiva della nuova Sede. Hanno partecipato: il Presidente Nazionale SIGM, Walter Mazzucco, il Vice Presidente Nazionale, Carlo Manzi e i rappresentanti del Comitato Promotore della Sede SIGM Salerno. Il Presidente SIGM Salerno Claudio Zulli, il Vice Presidente Vincenzo Crispino, l’Amministratore Angelo Fruncillo e il Segretario Chiara Ritonnaro hanno formalizzato le procedure burocratiche per l’attivazione della nuova sede. Direttivo SIGM 6
Decreto 49: chi l’ha visto? Riqualificare e risanare il sistema sanitario Il decreto n° 49 è il risultato di un lungo e sofferto iter nella gestione della sanità in Campania, che inizia con la deliberazione n° 460 del 20-3-2007, con la quale la Giunta regionale della Campania approvava l’accordo attuativo ed il Piano di rientro del disavanzo e di riqualificazione e razionalizzazione del SSN. Il 24-07-2009 iniziava la fase di commissariamento della Regione Campania con la nomina di Commissario ad acta dell’on. Antonio Bassolino e successivamente, il 24/7/2010, con quella dell’on. Stefano Caldoro. I decreti commissariali n. 29 dell’8/5/2010 e n. 42 del 14/7/2010 danno via al «riassetto della rete ospedaliera e territoriale con adeguati interventi per la dismissione/riconversione/riorganizzazione dei presidi ospedalieri non in grado di assicurare adeguati profili di efficienza ed efficacia» ed ottengono, dopo integrazioni e modifiche, il parere favorevole dal Tavolo Tecnico per la Verifica degli adempimenti regionali in data 02- 09-2010. Il decreto 49 del 27/09/2010 viene pertanto firmato dall’on. Stefano Caldoro, Presidente della Regione Campania con maggioranza di centrodestra, nella sua funzione di Commissario ad acta per la prosecuzione del Piano di rientro in Sanità, insieme al Sub Commissario, dott. Giuseppe Zuccatelli, che ne aveva curato l’elaborazione durante il periodo di Commissariamento dell’on. Antonio Bassolino, Presidente di una maggioranza di sinistra. È un decreto per così dire “bi-partisan”, teoricamente favorito nel suo percorso applicativo. Eppure così non è stato e non è e, a conferma di questa situazione di stallo, il Commissario ad acta, on. Stefano Caldoro pubblica il 9-05-2012 il decreto commissariale n° 53, avente ad oggetto: «Approvazione Programmi Operativi 2011/2012. Adeguamento per l’anno 2012», precisando che 7 costituisce prosecuzione del Piano di rientro. In esso è previsto tra l’altro che «il Nucleo di Coordinamento entro il 30-05-2012 dovrà verificare l’effettiva dismissione dell’attività ospedaliera e la cessazione dei costi correlati». La tabella 3 – Analisi dello stato di riconversione dei piccoli ospedali, mostra lo stato del processo al 31-12- 2011: nella ASL SALERNO è tutto fermo relativamente ai PP.OO. di Castiglione di Ravello, Oliveto Citra, Agropoli e Roccadaspide; senza aggiungere che ancora non ben definita è l’organizzazione di PP.OO. quali Scafati, Mercato S. Severino, Cava dei Tirreni, Da Procida. Nel decreto tra l’altro si precisa che «Particolare attenzione dovrà essere posta alla definizione delle dotazioni organiche delle strutture riconvertite e alla ricollocazione del personale resosi disponibile dalle riconversioni»; questo perché anche per l’anno 2012 permane il blocco totale delle assunzioni. Questi due decreti di fatto si integrano; il più recente sembra nascere dall’esigenza di ribadire una volontà applicativa del 49, dal momento che ne sposa la filosofia di risanamento economico nella Sanità collegata al processo di razionalizzazione e riqualificazione del sistema sanitario regionale, che, a sua volta, dovrebbe costituire il lasciapassare per il recupero di finanziamenti ancora bloccati dallo Stato e la condizione per il recupero GIUGNO 2012 di efficacia ed efficienza del nostro sistema sanitario regionale. Dove sono le problematiche nella sua applicazione? Al di là delle comprensibili contrarietà localistiche generate dal processo di riconversione previsto per alcuni ospedali sempre più soli e sempre più in difficoltà per l’acquisizione di risorse umane e tecnologiche, le problematiche hard sono quelle collegate alla definizione della rete dell’emergenza-urgenza, vero motore nel processo di riqualificazione del sistema sanitario, che dovrà assicurare il principio di pari dignità assistenziale dei nostri cittadini di fronte alle situazioni di maggior bisogno del SSN. La realizzazione di questa rete deve costituire il presupposto per la individuazione di una rete di Ospedali di qualità e rispondenti all’epidemiologia del territorio di competenza, da individuarsi al di là dei municipi e con una dimensione che rispeti da una parte la domanda appropriata del bacino e dall’altra la necessità di bilanciare i costi con la appropriatezza ed efficacia delle prestazioni erogate. Due momenti di riflessione: la soluzione peggiore è continuare a immaginare una condizione dichiarata ma sempre più lontana dall’essere, soprattutto quando il tempo dei sogni è finito e la realtà economica e la condizione sociale diventano di giorno in giorno sempre più dure e incerte soprattutto per i più deboli, quelli che maggiormente ricorrono al nostro SSN; la condizione peggiore per chi opera in Sanità è lavorare in situazioni organizzative a rischio: la prestazione è di qualità ridotta, i rischi per il paziente e l’operatore aumentano, il valore etico e professionale dell’ars medica tendono a scomparire. Giovanni D’Angelo Vice Presidente dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della Provincia di Salerno
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