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ganista e con fare circospetto gli chiede se conosce una certa canzone<br />
napoletana.<br />
Castagna, intanto, è stato chiamato a conferire con i boss. Dopo<br />
qualche ironica allusione al “defunto” Don Pietro e alla magnificenza<br />
del suo “funerale” i mafiosi giungono al dunque: mancano ormai<br />
pochi giorni alla ricorrenza della festa in onore della Madonna della<br />
Mercede e Don La Barbera, che ha affidato a Castagna l’organizzazione<br />
degli spettacoli di piazza, gli chiede un resoconto del preparativi.<br />
Castagna, che solo da qualche anno è riuscito a farsi conferire il<br />
prestigioso (e ambitissimo) incarico scavalcando uno stuolo di concorrenti<br />
grazie alla benevolenza del boss, ha un atteggiamento più<br />
che rispettoso, risponde alle domande in maniera sempre affermativa,<br />
quasi inchinandosi ogni volta, con la preoccupazione di chi sa<br />
che basterebbe poco per cadere in disgrazia presso Don La Barbera,<br />
e per lui sarebbe la fine...<br />
Ma mentre Castagna è impegnato a garantire l’efficienza dei suoi<br />
servizi, il funerale ha preso una piega imprevista. Il prete ha ormai<br />
terminato la sua predica ma a fargli seguito non è il coro delle voci<br />
bianche, piuttosto qualcun altro, che, accompagnato dall’organo,<br />
sta cantando una melensa canzone napoletana.<br />
Castagna capisce immediatamente. Scusandosi confusamente si<br />
congeda dal boss e corre verso l’organo imprecando a mezza voce.<br />
Arriva proprio mentre Saverio, tutto compreso nella sua esibizione,<br />
intona con potenza un finale di strofa in cui si sforza di tenere a lungo<br />
l’ultima nota. Un robusto ceffone di Castagna gliela ricaccia in<br />
gola, interrompendo l’inopportuno numero. Senza perdere tempo<br />
Enzo rimette ai loro posti i bambini del coro e fa ripartire la musica<br />
dell’organo chiudendo così l’incidente. Ai parenti del defunto, rabbiosi<br />
per l’accaduto, rivolge un sorriso accomodante.<br />
Anche Padre Giordano non sembra averla presa molto bene.<br />
Odia Castagna da sempre, sia per il fatto che Enzo in passato non gli<br />
ha risparmiato in pubblico attestati di disprezzo e pesanti battute<br />
sulle sue “attenzioni” ai fanciulli del coro, sia perché non è mai riuscito,<br />
come fa con altri organizzatori, a combinare affari vantaggiosi<br />
con lui. Il fatto quindi che Castagna si occupi della festa della sua<br />
parrocchia impedisce da qualche anno a Padre Giordano lucrose<br />
speculazioni sull’evento. D’altra parte, però, anche lui è costretto a<br />
rimettersi alla volontà di Don La Barbera.<br />
Trascinato per un orecchio, Saverio è costretto a seguire Casta-<br />
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