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ELEzioNi oRgaNi DiRigENTi - Circolo Dozza ATC

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Spedizione in abbonamento Postale D.L. 353/2003 (convertito in legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 Comma 1 D.C.B. Uffi cio Bologna - e 0,90<br />

n. 5 I Maggio 2010<br />

Mensile del circolo g. dozza atc<br />

CiRCoLo<br />

giUSEPPE <strong>Dozza</strong><br />

<strong>ELEzioNi</strong><br />

<strong>oRgaNi</strong><br />

<strong>DiRigENTi</strong><br />

BOLOGNA-FERRARA<br />

CONTIENE <strong>ATC</strong> FLASH


sommario<br />

Periodico della<br />

“Cooperativa giuseppe <strong>Dozza</strong> a.T.C.” a.r.l.<br />

Scritti, foto, disegni<br />

e/o qualsiasi altro materiale consegnato<br />

per uso redazionale non è restituibile<br />

Registrazione<br />

presso il Tribunale di Bologna<br />

n. 6093 del 31/03/1992<br />

Spedizione in abbonamento Postale<br />

D.L. 353/2003<br />

(conv. in legge 27/02/2004 n. 46)<br />

art. 1 Comma D.C.B. Ufficio di Bologna<br />

DiReTToRe ReSPonSaBiLe<br />

Primo Mingozzi<br />

CooRDinaToRe eDiToRiaLe<br />

Roberto Bertocchi<br />

ComiTaTo Di ReDazione<br />

maria esmeralda Ballanti, Luciano Battistini,<br />

Roberto Bertocchi, giancarlo Cacciari,<br />

mirko grimandi, Primo mingozzi,<br />

Luigi giorgio Tonelli, martino Torri<br />

e Donato Ungaro<br />

SegReTeRia Di ReDazione<br />

Chiara nassisi<br />

maria esmeralda Ballanti<br />

RiCeRCa iConogRafiCa<br />

gianni giordano, maurizio Ungarelli<br />

ReDazione<br />

<strong>Circolo</strong> g. <strong>Dozza</strong> a.T.C.<br />

Via San felice, 11/e - 40122 Bologna<br />

Tel. 051.231003 - fax 051.222165<br />

www.circolodozza.it<br />

info@circolodozza.it<br />

informatore@circolodozza.it<br />

ReSPonSaBiLe PUBBLiCiTà<br />

marino mattei<br />

RefeRenTe PoLiSPoRTiVa<br />

Chiara nassisi<br />

CaSa eDiTRiCe<br />

edizioni aspasia<br />

Bologna - San giovanni in Persiceto<br />

Sede: Via San felice, 18 (Bo)<br />

iscrizione al Roc n. 10522<br />

PRogeTTo gRafiCo<br />

e imPaginazione<br />

idea Pagina snc<br />

Via Luigi Donini, 25-27<br />

40068 San Lazzaro (Bo)<br />

Tel. 051.6259011 - fax 051.4998357<br />

info@ideapagina.it<br />

STamPa<br />

Tipolitografia fD srl<br />

Via San felice, 18/a - 40122 Bologna<br />

Tel.: 051.227879 - fax: 051.220418<br />

tipolito.fd@telcanet.it<br />

www.tipolitografiafd.it<br />

chiuso in tipografia il 10 maggio 2010<br />

stampato in 5.000 copie<br />

N. 5 I maggio I 2010<br />

N. 5 maggio 2010<br />

4<br />

7<br />

11<br />

5<br />

editoriale<br />

BoLogna e feRRaRa elezioni al <strong>Circolo</strong> <strong>Dozza</strong><br />

politica<br />

eLezioni RegionaLi e amminiSTRaTiVe astensione: la protesta del Paese<br />

caro direttore<br />

LeTTeRe Da un elettore di sinistra<br />

eticamente<br />

PRoDoTTi a ChiLomeTRi zeRo frutta e verdura: solo di stagione<br />

mobilità<br />

iTaLia niente cinture, niente scuse<br />

iTaLia il tram a firenze<br />

monDo BRaSiLE muoversi a San Paolo<br />

iTaLia TRaSPoRTi SULL'aCQUa Quel ramo del lago di...<br />

arte e cultura<br />

moSTRe Un omaggio a mario fiumi<br />

avviso ai soci<br />

BoLogna-feRRaRa associazione per l'assistenza Sanitaria integrativa<br />

BoLogna-feRRaRa assemblea dei Soci<br />

inserto staccabile<br />

atc flash<br />

vita da circolo<br />

feRRaRa Parinelli e mantovani / fermata prenotata / indovina chi<br />

feRRaRa ferara, stasione di ferara / La solidarietà resta!<br />

feRRaRa itinerario storico “fuori porta” / Volante bianco azzurro<br />

feRRaRa “Pizot” un'avventura fresca / Una gita a Ca' Santoni<br />

BoLogna gRUPPo STUDi TRaSPoRTi Visita alla BredamenariniBus<br />

BoLogna moTo il museo della Bonifica, e le valli / Ricordando Renzo<br />

attività polisportiva<br />

BoLogna VoLLey Quelli del volley, campioni CSi<br />

BoLogna BaSkeT non ci resta che dire... forza ragazzi!<br />

BoLogna SCi Secondi nella classifica dei Circoli<br />

BoLogna CiCLiSmo Se la vita è un viaggio, io voglio farlo in bicicletta<br />

BoLogna STage eSTiVi Sport e divertimento per i ragazzi<br />

4<br />

5<br />

6<br />

7<br />

8<br />

10<br />

11<br />

12<br />

14<br />

15<br />

15<br />

I-IV<br />

16<br />

17<br />

18<br />

19<br />

20<br />

22<br />

23<br />

24<br />

25<br />

26<br />

27<br />

n u o v oinformatore<br />

3


editoriale<br />

A<br />

nche senza enfatizzare più del consentito,<br />

è doveroso riconoscere il<br />

valore delle elezioni, sia quando si<br />

vota per eleggere un rappresentante al Parlamento<br />

o nell’Ente Locale, sia che si tratti<br />

di eleggere gli organi dirigenti del proprio<br />

<strong>Circolo</strong> Aziendale. Infatti, sempre di un<br />

voto si tratta, con integra l’indicazione di<br />

esprimere la propria volontà nel modo più<br />

democratico possibile.<br />

E questo diritto-dovere di andare a votare<br />

per il rinnovo delle cariche sociali del<br />

<strong>Circolo</strong> Giuseppe <strong>Dozza</strong> (ora assieme ai<br />

Tranvieri Ferraresi) sarà l’impegno dominante<br />

per quanti si propongono per un nuovo<br />

mandato e per una prima volta. Il tutto<br />

sotto l’occhio discreto degli associati che,<br />

giustamente, vorranno sempre il meglio<br />

dell’offerta in fatto di uomini validi con<br />

l’espressa volontà di fare, per assicurare al<br />

<strong>Circolo</strong> Tranvieri quell’attendibilità che lo<br />

caratterizza da quasi un secolo di vita.<br />

L’appuntamento è per la fine del mese di<br />

di PriMo Mingozzi<br />

19-21 maggIo a Ferrara, 24-28 maggIo a BologNa<br />

Elezioni al <strong>Circolo</strong><br />

giuseppe <strong>Dozza</strong><br />

maggio: dal 19 al 21 a Ferrara e dal 24 al<br />

28 a Bologna, con seggi posizionati nei<br />

punti strategici per consentire a tutti di poter<br />

votare nelle postazioni più ravvicinate,<br />

così come si è sempre fatto.<br />

Votando a fine maggio c’è giusto il tempo<br />

per qualche considerazione sull’importanza<br />

dell’evento e poche altre indicazioni che<br />

possono orientare al meglio il cosiddetto<br />

“corpo elettorale”, che deve individuare le<br />

persone che garantiscano il funzionamento<br />

delle strutture anche nella difficile contingenza<br />

esplosa con la crisi economica, dove<br />

anche il nostro <strong>Circolo</strong>, ormai impresa<br />

di servizio con dipendenti e struttura da<br />

mantenere, ha dovuto ridimensionare progetti<br />

e obiettivi per continuare a garantire<br />

i tradizionali servizi del <strong>Circolo</strong> Aziendale<br />

con i relativi vantaggi nello scolastico, nel<br />

ristoro-bar, nel punto vendita, nell’offerta<br />

turistica, mantenendo attivi tutti i servizi.<br />

È in questa difficile fase che si sono messe<br />

in luce figure nuove dotate di quella<br />

sensibilità che ha portato tanti di loro ad<br />

impegnarsi per l’autogestione del <strong>Circolo</strong><br />

Tranvieri: per l’autogoverno di una struttura<br />

vissuta sempre con l’immancabile<br />

sostegno del volontariato e la solidarietà<br />

dei colleghi in servizio che riconoscono a<br />

chi lavora talune agevolazioni in materia di<br />

turni.<br />

In quest’ottica il <strong>Circolo</strong> Aziendale è un<br />

patrimonio di tutti perché tutti contribuiamo<br />

al suo mantenimento in quanto soci<br />

e in quanto tranvieri, utilizzatori primari<br />

della struttura di servizio che appartiene ai<br />

lavoratori dell’A.T.C.<br />

Il momento elettorale del <strong>Circolo</strong> afferma<br />

e conferma la conquista del metodo democratico<br />

che è valido per molte realtà a livello<br />

nazionale, ma non è in tutte le aziende<br />

autoferrotranvieri, dove manca ancora<br />

un uguale trattamento. In proposito ne sa<br />

qualcosa il nostro Roberto Bertocchi che<br />

attraverso l’Associazione Nazionale dei<br />

Circoli Autoferrotranvieri si batte perché<br />

si applichi una “carta dei diritti” in tutte le<br />

Aziende in Italia e in Europa e siano riconosciuti<br />

con il salario, anche la tutela per il<br />

tempo libero dei lavoratori della mobilità.<br />

Il <strong>Circolo</strong> quindi, come una conquista<br />

da difendere, facendo proprio il modello<br />

avanzato della gestione democratica, dove<br />

tutti, senza discriminazione ideologica<br />

e religiosa, si concorre al sostegno della<br />

struttura per vivere in piena autonomia il<br />

risultato espresso da regolari elezioni con<br />

l’obiettivo di contribuire al rinnovo del<br />

gruppo dirigente.<br />

Un processo da farsi con le persone giuste,<br />

motivate e capaci di esprimere valori<br />

innovativi e scelte orientate al presente ma<br />

anche al futuro prossimo. Quindi, colleghi<br />

di lavoro o no, pensionati o no, scelti fra<br />

quanti si vanno impegnando da tempo per<br />

fare funzionare la struttura, date un segnale<br />

di disponibilità, il resto lo faranno gli elettori.<br />

Questo è il nostro auspicio e pensiamo<br />

anche il desiderio di quanti collaborano<br />

alla realizzazione del nostro periodico.<br />

4 n u o v oinformatore N. 5 I maggio I 2010


politica<br />

Sembra e diventa sempre più ridicola<br />

l’interpretazione elettorale<br />

dei due maggiori partiti italiani, il<br />

PDL ed il PD. Non il bipolarismo, ma il<br />

bipartitismo esce azzoppato dalle urne.<br />

Il PDL vanta e declama notevoli vittorie<br />

di voti e di amministrazioni sul 2005 e<br />

finge di dimenticare l’altrettanto notevole<br />

calo di oltre il 2% di voti rispetto alle<br />

elezioni europee. Il PD erra fra la sconfitta<br />

pesante rispetto al 2005 ed il minuscolo<br />

recupero rispetto al voto europeo.<br />

Anche a causa delle ottime affermazioni<br />

contestative della Lega nel Centrodestra<br />

e di Di Pietro nel Centrosinistra franano<br />

le illusioni del mito di una governabilità<br />

affidata alternativamente ai due partiti.<br />

Sullo sfondo è evidente la crisi politica<br />

in un paese in cui l’astensionismo assume<br />

proporzioni preoccupanti: se già un<br />

italiano ormai su due rinuncia al voto,<br />

anche i due maggiori partiti non possono<br />

più solo vegliare sul proprio declino.<br />

Il paese protesta. Mentre Berlusconi, apparentemente<br />

solo rafforzato dal relativo<br />

recupero della Lega, lancia per la restante<br />

legislatura proclami di riforme politiche<br />

e sociali, ancorandosi ancora una volta<br />

alla magia delle parole e delle immagini,<br />

quale alternativa rilancia il PD per sé e<br />

per tutto il Centrosinistra? Innanzitutto<br />

deve prendere atto che in molte regioni,<br />

dalla Campania alla Calabria, il suo è<br />

stato un “suicidio annunciato”. Il paese<br />

ha protestato attraverso l’astensione ed<br />

attraverso il voto a movimenti demagogici<br />

improvvisati, il cui verbo è solo<br />

l’apparire. La società non è incivile, ma<br />

vuole sgombrare il campo da macerie di<br />

disonestà sempre più preoccupanti. Basta<br />

con il ghigno dei boss a qualunque<br />

livello, basta con i volti vecchi e consunti,<br />

basta con i compromessi deteriori<br />

specialmente in campo morale. Occorre<br />

un’inversione di tendenza, che sappia<br />

finalmente, come in un tempo lontano,<br />

interpretare la vivacità e l’anima delle<br />

N. 5 I maggio I 2010<br />

di natalino guerra<br />

eleZIoNI regIoNalI eD ammINISTraTIVe<br />

astensione:<br />

la protesta del Paese<br />

forze sociali e del rigore intellettuale.<br />

Se la società si è infilata in un pantano,<br />

è la Sinistra che deve ritrovare il valore<br />

aggiunto ed essenziale della serietà morale.<br />

In questo popolo alla deriva occorre<br />

rilanciare la “cultura dell’onestà”.<br />

Il paese protesta. Un partito, come il PD,<br />

se vuole essere popolare, deve ad ogni<br />

costo, non chiudersi nella sua “autosufficienza”,<br />

ma dialogare e quindi inter-<br />

pretare tutte le tendenze e tutti i fermenti<br />

della società.<br />

Le sue due anime prevalenti, la marxista-socialista<br />

e la cattolico-democratica,<br />

anche se poggiano su evidenti tradizioni<br />

diverse, non possono vivere né di rimpianti<br />

né di scimmiottature del passato.<br />

Proprio prevalentemente attraverso quelle<br />

sue due anime il PD deve non rinchiudersi<br />

in intellettualistici schemi calati<br />

dall’altro, ma respirare interamente col<br />

territorio, non per francobollare gli individui,<br />

ma per far lievitare e portare a sin-<br />

tesi politica ciò che si agita nella società<br />

nelle sue diverse articolazioni ancorate<br />

al lavoro ed alla speranza. Non c’è più<br />

spazio né per i cinici baroni, né per i fantasmi<br />

solitari che si illudono ogni giorno<br />

di poter agitare contemporaneamente<br />

la rivoluzione e la contro-rivoluzione,<br />

il futuro ed il passato, le speranze e la<br />

disperazione. Evidentemente ha ragione<br />

Cacciari, filosofo ed ex-sindaco di Vene-<br />

zia, quando afferma che la vera politica<br />

non nasce nei ghetti dell’isolamento presuntuoso,<br />

ma nei crocicchi delle strade,<br />

ossia ovunque si incontrano e si parlano<br />

il contadino e l’operaio, la scuola e le<br />

professioni, chi collettivamente lavora<br />

nelle fabbriche e che solitariamente sopravvive<br />

con la pensione. Se lo Stato,<br />

come sussurrava Platone, non può che<br />

essere fondato sulle speranze popolari di<br />

giustizia, la Sinistra italica deve sempre<br />

e comunque ispirarsi a tale giustizia, che<br />

non erige forche, ma crea coscienze.<br />

n u o v oinformatore<br />

5


lettere<br />

caro direttore<br />

Caro direttore, mi permetto di scriverle<br />

due mie riflessioni dopo il<br />

voto alle regionali.<br />

Sono sempre stato orgoglioso di dare il<br />

mio contributo alla sinistra e per anni mi<br />

sono recato alle urne convinto di dare un<br />

voto ai politici più corretti, con principi<br />

sani e morali, che una volta eletti si sarebbero<br />

adoperati per tutti, amministrando<br />

con equilibrio e saggezza e, perché<br />

no, cercando di difendere soprattutto gli<br />

interessi dei più deboli. Non ho dubbi:<br />

continuerò a votare così, ma nel mio<br />

piccolo cercherò anche di dare voce a<br />

una critica, che ritengo doverosa, in ogni<br />

ambito, se ciò mi sarà possibile. Ed è<br />

per questo che Le scrivo, sperando che<br />

questa mia lettera venga pubblicata.<br />

Il -10% di queste elezioni conferma a<br />

mio avviso gli errori e gli orrori che ci<br />

ostiniamo a fare come sinistra. Non voglio<br />

guardare l’ombelico, come dice il<br />

Segretario Nazionale del PD, ma sicuramente<br />

i Cofferati, i Marrazzo, i Bassolino,<br />

i Delbono, la guerra a Vendola,<br />

producono una fuoriuscita di consenso<br />

ed un voto, o non voto, di protesta, che<br />

non credo si possa continuare ad ignora-<br />

a cura della redazione<br />

leTTere<br />

Da un elettore<br />

di sinistra<br />

re. I Segretari e/o comunque le persone<br />

che hanno le responsabilità nell’indicazione<br />

delle strategie e degli uomini politici<br />

nuovi, dopo questi ulteriori risultati<br />

dovrebbero cominciare, non tanto a fare<br />

autocritica, ma a lasciare spazio e voce<br />

alla cosiddetta “base”.<br />

Non serve un ennesimo cambio di leadership,<br />

ne abbiamo già “mazziati” troppi,<br />

serve un vero cambio di linea: ribadisco<br />

che è necessario ri-coinvolgere di nuovo<br />

la base. I successi di Lega, Vendola o<br />

Grillo devono farci capire che non possiamo<br />

sempre fare le anime belle, ma che<br />

occorre anche ascoltare (e indirizzare) i<br />

mal di pancia della gente. Noi stessi come<br />

<strong>ATC</strong> stiamo perdendo le fila degli iscritti,<br />

la sezione interna è ormai anonima e<br />

poco efficace e questo porta ai 1.100 voti<br />

del pur bravo collega Trapasso, candidato<br />

IDV alle regionali che se non saranno<br />

forse tutti di casa <strong>ATC</strong> in buona parte ne<br />

provengono. L’aver più volte dimenticato,<br />

e, a volte, anche umiliato il volontariato<br />

che anima le feste dell’Unità, o gestisce<br />

polisportive, i centri sociali o le associazioni<br />

dalle nobili finalità, ha di fatto indebolito<br />

quel tessuto sociale che aveva<br />

inno Nazionale da cambiare?<br />

’ex presidente della Regione Emilia Romagna, Ottorino Bartolini ci propone<br />

l di riflettere sulla validità del nostro inno di Mameli in prossimità delle celebrazioni<br />

dal 150° dell’Unità d’Italia anche dove dice testualmente “siam pronti alla<br />

morte” considerato che all’art. 11 della Costituzione è scritto che “L’Italia ripudia<br />

la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di<br />

risoluzione delle controversie internazionali” scrive Bartolini: “Siam pronti alla<br />

morte” cantato nelle manifestazioni sportive fa rabbrividire e anche nelle ricorrenze<br />

pubbliche “io non riesco a cantare”, possibile che non si possono modificare le<br />

parole mantenendo intatto il testo musicale di Michele Novaro? Ottorino Bartolini<br />

ha ragione. Sono anni che autorevoli critici hanno sollevato il problema mettendo<br />

sotto accusa il testo. Per quel che vale la segnalazione del nostro giornale confermiamo<br />

l’esigenza di una modifica nel testo che a nostro parere è auspicato dalla<br />

stragrande maggioranza degli italiani.<br />

funzionato per anni. A questo proposito<br />

la mia esperienza personale è fatta di delusioni<br />

causate dalla difficoltà di rapportarsi<br />

con gli amministratori e funzionari<br />

della giunta Cofferati, con i quali o non si<br />

riusciva ad avere un appuntamento o, nella<br />

migliore delle ipotesi, quando qualche<br />

“ addetto” ti riceveva, ti sentivi guardato<br />

dall’alto al basso e spesso non veniva trovato<br />

il tempo o la voglia per risponderti:<br />

e questo non era accettabile, perchè anche<br />

un semplice ”NO” è segno di rispetto.<br />

E, purtroppo, non possiamo non pensare<br />

che anche questi atteggiamenti di scarsa<br />

disponibilità abbiano influito sul risultato<br />

elettorale, perché chi era deputato ad intervenire<br />

non l’ha fatto.<br />

Roberto Bertocchi<br />

Ringrazio per essere di riferimento ad una<br />

lettera tanto accorata dell’amico Bertocchi<br />

che personalmente considero una ottima<br />

risorsa del <strong>Circolo</strong> tranvieri ed anche<br />

della comunità cittadina per la sua lunga<br />

esperienza nell’associazionismo.<br />

Purtroppo all’esplicita denuncia delle tante<br />

negligenze che hanno caratterizzato la<br />

politica bolognese e nazionale degli ultimi<br />

anni, non ho tante argomentazioni convincenti<br />

da comunicare, tranne la constatazione<br />

che continuiamo a vivere nell’assenza<br />

più totale della politica, evidenziata<br />

più volte anche da questo giornale, cosa<br />

questa che ha finito per dissipare un intero<br />

patrimonio politico che rendeva forte e<br />

stabile l’amministrazione di sinistra.<br />

Ora, caro Bertocchi, per risalire dal disastro<br />

ci vorrà tempo, ammesso che la<br />

politica sappia liberarsi della zavorra<br />

che ha portato al risultato elettorale negativo<br />

e sappia rigenerarsi con delle personalità<br />

credibili e capaci di interpretare<br />

la volontà della gente. Cosa questa che è<br />

all’origine di tanta disaffezione, compreso<br />

quella dei tranvieri.<br />

Comunque grazie per questo contributo.<br />

Primo Mingozzi<br />

6 n u o v oinformatore N. 5 I maggio I 2010


eticamente<br />

In questa rubrica ho già più volte affrontato<br />

l’argomento dei prodotti a chilometri<br />

zero, ovvero del vantaggio per<br />

le tasche e per l’ambiente di acquistare<br />

prodotti direttamente dai produttori o<br />

comunque con un occhio di riguardo alla<br />

provenienza.<br />

I cartellini di frutta e verdura spesso indicano<br />

non solo il paese di provenienza, ma<br />

nel caso siano italiani anche la regione.<br />

Impariamo a leggerli sempre. Se torniamo<br />

infatti all’abitudine di mangiare frutta<br />

e verdura di stagione, sia acquistando<br />

al supermercato che dal fruttivendolo,<br />

potremo scegliere spesso quella di provenienza<br />

più vicina a noi, quindi un prodotto<br />

probabilmente più fresco, che abbia viaggiato<br />

meno e che non sia stato per lunghi<br />

periodi in frigoriferi. Ricordiamoci anche<br />

che i prodotti importati possono provenire<br />

da zone che hanno regole meno restrittive<br />

nell’uso di pesticidi, soprattutto quando si<br />

va fuori Europa. Un prodotto che ha viag-<br />

giato meno viene raccolto più maturo, pertanto<br />

il gusto è migliore ed i valori nutrizionali<br />

e vitaminici sono maggiori, quindi<br />

la nostra salute ci guadagna due volte:<br />

prodotto migliore, minore inquinamento.<br />

I prodotti non di stagione inoltre vengono<br />

spesso o letteralmente dall’altra parte<br />

del mondo o sono stati coltivati in serra<br />

in modo forzato. La coltivazione in serra<br />

prevede l’utilizzo di insetticidi e pesticidi<br />

maggiori che nelle coltivazioni all’aperto<br />

ed il prodotto ha anche notevoli differenze<br />

nutrizionali, come dimostrano studi universitari.<br />

Quindi ritroviamo i prodotti di<br />

stagione, che magari potremo anche andare<br />

a comperare direttamente dai contadini<br />

N. 5 I maggio I 2010<br />

di M. e. Ballanti<br />

proDoTTI a chIlomeTrI Zero<br />

Frutta e verdura:<br />

solo di stagione<br />

o nei farmers market. Intanto, per aiutarvi<br />

nella scelta, un breve promemoria dei prodotti<br />

che possiamo trovare di stagione e<br />

quindi freschi nei prossimi mesi.<br />

Maggio<br />

Terminano arance, kiwi, mele; iniziano le<br />

ciliegie e le fragole, per la verdura aspara-<br />

gi, bietole, carote, cipolle, fagiolini, lattuga,<br />

piselli, ravanelli.<br />

giugno<br />

Albicocche, ciliegie, fragole, limoni, meloni,<br />

pesche (non noci), asparagi, bietole,<br />

cetrioli , cipolle, fagiolini, piselli, pomodori,<br />

ravanelli, zucchine. Per non tediarvi<br />

oltre vi rimando ad internet, dove troverete<br />

bellissime tabelline in merito che potrete<br />

stamparvi ed attaccare con le calamite<br />

al frigorifero come promemoria. Con la<br />

bella stagione inoltre, sia che abbiate un<br />

giardino o un terrazzo o anche solo un<br />

balcone sul quale possa stare una piccola<br />

fioriera, perché non provare a coltivar-<br />

se un piccolo orto aromatico? Con uno<br />

sforzo minimo avremo fino all’autunno le<br />

erbe per cucinare fresche, profumate e di<br />

coltivazione più che garantita!<br />

consigli utili<br />

Alcuni consigli per chi non si sente proprio<br />

pollice verde: vasi non troppo piccoli<br />

(12/20 cm di diametro), se riuscite strato<br />

di pietre sul fondo per evitare i ristagni<br />

d’acqua, concimazione ogni 2/4 settimane<br />

solo con concimi organici (poi ce li<br />

mangiamo…).<br />

Sopra, un “farm market” in europa. a fianco,<br />

in alto e sotto, campi di coltivazione di mele<br />

e di lattuga. nelle campagne ai margini delle<br />

città i coltivatori che producono e vendono<br />

sono sempre più numerosi<br />

le Piante<br />

il basilico ama il sole, ma non il troppo caldo,<br />

vento e gelo, va annaffiato spesso e con<br />

regolarità, può convivere bene con la maggiorana;<br />

l’origano ama il caldo e il sole; il<br />

prezzemolo cresce bene in penombra, terra<br />

umida ma non bagnata; l’erba cipollina sopravvive<br />

anche al sole ma dà il meglio di sé<br />

all’ombra; salvia, timo e rosmarino sono<br />

tendenzialmente robuste e sopportano caldo,<br />

freddo e anche qualche annaffiatura<br />

dimenticata. Provate, avrete grandi soddisfazioni,<br />

una cucina più ricca di sapori e se<br />

avete bambini in casa coinvolgeteli, veder<br />

crescere e curare una pianta li appassionerà<br />

e sarà sicuramente istruttivo.<br />

n u o v oinformatore<br />

7


mobilità<br />

A<br />

ncora una volta, anche con un po’<br />

di tristezza, sono costretto a tornare<br />

sull’argomento adulti, bambini<br />

e cinture di sicurezza.<br />

Nel 2009 in Italia, infatti, sono stati 181<br />

gli incidenti che hanno coinvolto bambini<br />

fino ai 13 anni che viaggiavano in<br />

auto.<br />

l 57 sono morti e 177 sono rimasti feriti,<br />

più o meno gravemente.<br />

l 38 di questi 57 bambini viaggiavano<br />

appunto senza cintura e seggiolino.<br />

E la maglia nera va proprio all'Emilia<br />

Romagna con 33 episodi.<br />

I bambini non sono un mondo a sé stante,<br />

sono strettamente collegati ai “grandi”.<br />

Infatti gli adulti, padroni di sé stessi,<br />

possono decidere liberamente, quando<br />

usano l’automobile, se osservare o meno<br />

le regole, a proprio rischio.<br />

I bambini, sono "in mano" agli adulti in<br />

tutto e per tutto: dall'appagamento dei<br />

loro bisogni primari alle prime scelte sul<br />

tipo di formazione e futuro che desideriamo<br />

essi abbiano.<br />

Fino alla decisione, sempre nostra e libera,<br />

se agganciare loro la cintura di sicurezza<br />

o farli sedere sui seggiolini quando<br />

li portiamo a scuola o altrove. Rispettando<br />

cioè le regole. Cominciamo a farci<br />

di Maurizio dall’ara<br />

ITalIa SiCUREzza<br />

Niente cinture,<br />

niente scuse<br />

delle domande: i nostri bambini quando<br />

viaggiano sono protetti? Facciamo tutto<br />

quello che è nelle nostre possibilità per<br />

evitare che i piccoli passeggeri restino<br />

feriti o uccisi sulle nostre strade?<br />

In Italia, come noto, il trasporto dei bambini<br />

è disciplinato dall’articolo 172 del<br />

Codice della Strada , il quale prevede che<br />

tutti i piccoli passeggeri, dalla nascita<br />

fino al raggiungimento di 35 kg di peso,<br />

debbano essere assicurati su sistemi di<br />

ritenuta idonei: seggiolini o adattatori.<br />

I seggiolini devono essere posizionati<br />

contromarcia fino a 9 chilogrammi di<br />

peso, e raccomandiamo di disattivare<br />

l’airbag nel caso il trasporto avvenga sul<br />

sedile anteriore, mentre dal decimo chilo<br />

in poi il seggiolino potrà essere alloggiato<br />

nel senso di marcia.<br />

Fino a 18 chilogrammi si devono usare<br />

solo i seggiolini, ma quando il bambino<br />

supera questa soglia potrà essere trasportato<br />

su un adattatore: si tratta, lo ricordiamo,<br />

di piccoli sedili che sollevano il<br />

corpo del bambino e permettono di usare<br />

le cinture di sicurezza dell'auto, che<br />

dovranno passare sotto le alette poste ai<br />

lati, in senso longitudinale al torace. Il<br />

mancato uso di questi dispositivi è punito,<br />

oltre alla sanzione amministrativa da<br />

74 a 299 euro, con la decurtazione di 5<br />

punti dalla patente del guidatore.<br />

Attenzione però che se a bordo c’è uno<br />

dei due genitori o l’adulto che esercita la<br />

patria potestà, la sanzione sarà applicata<br />

a lui.<br />

In Francia le associazioni Prévention<br />

Routière e Bébé Confort hanno realizzato<br />

un’inchiesta sulle cattive abitudini<br />

degli adulti nei confronti dei bambini.<br />

Malgrado le disposizioni molto rigide<br />

dei transalpini, si calcola che in Francia<br />

almeno un migliaio di bambini siano<br />

coinvolti in sinistri stradali con lesioni,<br />

a seguito delle quali ne derivi la morte<br />

o il ferimento grave. Secondo l’inchiesta<br />

della Prévention Routière, però, è<br />

addirittura un miracolo che le cose non<br />

vadano peggio, visto il modo in cui molti<br />

francesi violano sistematicamente le<br />

norme in vigore.<br />

Gli specialisti dell’associazione si sono<br />

infatti appostati sulle strade di accesso al<br />

Festival del Circo di Reuilly, scoprendo<br />

cose assurde: su un campione di 350 veicoli<br />

trasportanti bambini, il 71% dei piccoli<br />

passeggeri era assicurato in maniera<br />

scorretta: tra gli sbagli più ricorrenti, nel<br />

39% dei casi si trattava di errori capaci<br />

di rendere del tutto inutili i dispositivi di<br />

ritenuta in caso di impatto mentre, nel<br />

32% dei casi sono stati rilevati piccoli<br />

errori, in grado di diminuire il livello di<br />

protezione potenziale offerto dai dispositivi.<br />

Piccole negligenze, dunque, ma<br />

capaci di costare caro, carissimo.<br />

Il 9% non era assicurato affatto: il 3%<br />

non solo non sedeva su un adattatore,<br />

ma non indossava nemmeno la cintura<br />

di sicurezza; il 4% sedeva invece su un<br />

dispositivo omologato ma senza esservi<br />

assicurato, mentre il 2% non viaggiava<br />

sul seggiolino.<br />

Alla fine, solo il 20% di loro veniva trasportato<br />

in maniera regolare e sicura.<br />

Quando lo studio è stato presentato alla<br />

stampa, Prévention Routière e Bébé<br />

Confort hanno preparato due crash test:<br />

nel primo caso, a bordo di un veicolo<br />

vi erano due seggiolini male assicurati,<br />

mentre nel secondo i dispositivi erano<br />

stati correttamente assicurati.<br />

I risultati dell’esperimento sono stati definiti<br />

senza appello: nel primo caso, i seggiolini<br />

sono stati proiettati in avanti, con<br />

un seggiolino finito fuori dell’auto, sulla<br />

strada. Nel secondo caso, invece, i due<br />

dispositivi non si sono nemmeno spostati,<br />

perché rimasti solidali alla struttura<br />

del veicolo. Impattare a 50 orari, non è<br />

una novità, equivale a buttarsi dal terzo<br />

piano e il peso di un bambini raggiunge,<br />

più o meno, la tonnellata.<br />

Ci vuole poi così tanto a farlo?<br />

8 n u o v oinformatore N. 5 I maggio I 2010


mobilità<br />

N. 5 I maggio I 2010<br />

di Maurizio dall’ara<br />

n u o v oinformatore<br />

9


mobilità<br />

Lo scorso 14 febbraio è stata inaugurata<br />

la prima tratta della linea 1 della<br />

nuova tramvia di Firenze dopo oltre<br />

5 anni di lavori, proteste e rinvii.<br />

Alla fine i fiorentini hanno accolto favorevolmente<br />

il ritorno del tram; il primo mese<br />

di esercizio prevedeva un orario cadenzato<br />

ogni 8 minuti dalle 6:30 alle 21:30 con<br />

l’impiego di 13 tram Sirio di costruzione<br />

Forse non tutti sanno che la più grande<br />

città italiana del mondo non si<br />

trova in Italia, bensì in Brasile: stiamo<br />

parlando di San Paolo! In questa megalopoli<br />

di 11.037.672 abitanti ( 20 milioni<br />

se si considera anche la provincia),<br />

circa 5 milioni sono diretti discendenti di<br />

immigrati Italiani trasferiti laggiù negli<br />

ultimi due secoli: si tratta della comunità<br />

estera più consistente in città. L’immenso<br />

agglomerato urbano di San Paolo (1.523<br />

chilometri quadrati) si trova a 70 chilometri<br />

dall’oceano sulla costa sud orientale<br />

del Brasile e non gode di ottima fama. Le<br />

guide turistiche parlano chiaro: non è il<br />

caso di girare per strada con orologi vistosi,<br />

anche se di poco prezzo, macchine<br />

fotografiche o altri valori, dato che i turisti<br />

sono le prime vittime della delinquenza<br />

comune, assai presente e alimentata dalle<br />

enormi favelas che circondano la sterminata<br />

periferia.<br />

In realtà la percentuale di scippi e furti, se<br />

paragonata alla popolazione residente, è<br />

più bassa che in certe città italiane e molti<br />

di coloro con cui ho avuto contatti e che<br />

vi hanno vissuto anche per lunghi periodi,<br />

l’hanno descritta come “vivibilissima,<br />

laboriosa (è la capitale industriale ed economica<br />

del Brasile), ricca di parchi lussureggianti<br />

e piena di attrazioni”. Come<br />

di riccardo del ristoro<br />

ITalIa FiRENzE<br />

il solito tram tram<br />

Ansaldo-Breda sui 15 finora consegnati<br />

(17 la dotazione finale prevista).<br />

Da Pasqua, invece, con un incremento<br />

graduale, l’orario di servizio è passato<br />

dalle 5:30 alle 0:30 con corse ogni 3-4<br />

minuti nelle ore di punta dei giorni feriali,<br />

ogni 6 minuti nella fase intermedia<br />

e 12 minuti nelle ore serali e notturne.<br />

Le corse nei giorni festivi sono ogni 8<br />

di giorgio tonelli<br />

moNDo BRaSiLE<br />

New York, San Paolo non dorme mai: è<br />

normalissimo vedere negozi di ogni tipo<br />

aperti sempre e ristoranti di tutte le etnie<br />

un po’ ovunque. Certamente, tra le luccicanti<br />

vetrine del centro può rovinare<br />

la giornata veder passare un bambino di<br />

strada che raccoglie cartoni, assai poco<br />

distinguibile dalla misera merce che trasporta,<br />

mentre i più ricchi non prendono<br />

neppure l’auto per muoversi: usano direttamente<br />

l’elicottero (la città conta centinaia<br />

di eliporti e il numero di possessori<br />

di tali velivoli è tra i più alti al mondo).<br />

Si dovrà ricredere chi pensa di trovare a<br />

San Paolo un trasporto pubblico da paese<br />

povero, magari con fatiscenti torpedoni a<br />

cui una massa umana informe si aggrappa<br />

precariamente! La rete di San Paolo è<br />

eccezionalmente efficiente, pulita e moderna<br />

a partire dalla metropolitana. Essa<br />

si compone di 4 linee (definite da nume-<br />

minuti. Il percorso, quasi interamente<br />

in sede propria, si snoda partendo dalla<br />

stazione ferroviaria di Santa Maria Novella<br />

fermata Alemanni, raggiunge Porta<br />

Al Prato, attraversa il Parco delle Cascine<br />

in un contesto davvero suggestivo,<br />

e si dirige sempre in sede protetta verso<br />

la periferia di Scandicci con capolinea a<br />

Villa Costanza, con una lunghezza di 7,4<br />

muoversi a San Paolo<br />

ri e colori) per un totale di 57 stazioni e<br />

59,5 km di binari, in tunnel in centro e a<br />

raso o sopraelevati in periferia. Gli orari<br />

di servizio vanno dalle 4.40 alle 24.00 e<br />

le frequenze rasentano i 3 minuti. Il costo<br />

del biglietto è di 2,55 R$ (circa 75 centesimi<br />

di euro) ed esistono card magnetiche<br />

(“Bilhete Único”) che consentono<br />

l’interscambio con i mezzi di superficie.<br />

Ad integrare la rete urbana provvedono<br />

le ferrovie suburbane: 6 linee per un<br />

10 n u o v oinformatore N. 5 I maggio I 2010


chilometri. La percorrenza tra i due capolinea<br />

è di circa 23 minuti con sosta nelle<br />

12 fermate intermedie. La gestione del<br />

servizio è affidata alla società GEST. Le<br />

vetture tranviarie sono articolate a 5 casse<br />

con porte banalizzate e incarrozzamento<br />

a raso in tutte le fermate. Essendo bidirezionali,<br />

ai capolinea non sono previsti<br />

anelli di inversione ma è il guidatore che<br />

totale di 270 chilometri di servizio che<br />

tocca 22 dei 39 comuni del circondario.<br />

Sono gestite dalla Companhia Paulista de<br />

Trens Metropolitanos (CPTM) ed offrono<br />

rapidi collegamenti con le propaggini<br />

dell’abitato.<br />

La rete su ferro non copre purtroppo tutte<br />

le esigenze della grande San Paolo, dunque<br />

un’importante mole di lavoro è affidata<br />

ai 17.000 autobus cittadini. I tram<br />

non esistono in città se si esclude una vecchia<br />

linea turistica in provincia, però sono<br />

in servizio, come in molte altre realtà del<br />

sud America, bus e filobus snodati, anche<br />

a doppio snodo.<br />

Questi ultimi viaggiano soprattutto su busvie<br />

(“Passa Rápido”) progettate sui modelli<br />

già in essere a Curitiba e a Bogotà,<br />

quasi interamente in sede protetta e collegate<br />

alle linee ordinarie da fermate attrezzate<br />

dove l’interscambio è particolar-<br />

N. 5 I maggio I 2010<br />

si sposta nel banco di manovra opposto<br />

completamente separato dai viaggiatori.<br />

Le 12 fermate sono costituite tutte<br />

con pensiline dotate di dispositivi visivi<br />

e acustici che annunciano l’arrivo delle<br />

vetture tranviarie e la loro destinazione.<br />

Inoltre vi sono le macchinette per comprare<br />

il biglietto in quanto non è prevista<br />

la bigliettazione a bordo. A conclusione<br />

mente agevolato. Addirittura questi super<br />

bus, forniti dalla Volvo, hanno porte su<br />

entrambi i lati così da potersi affiancare a<br />

banchine anche al centro della strada. Le<br />

parti anteriori dei mezzi sono colorate a<br />

seconda delle periferie che raggiungono,<br />

mentre il retro e’ per tutti bianco.<br />

A bordo è possibile acquistare i biglietti<br />

dai conducenti o dai bigliettai, ancora<br />

presenti e molto utili se si necessita di<br />

informazioni; del resto per noi italiani il<br />

portoghese è abbastanza facile da comprendere,<br />

soprattutto quello di San Paolo,<br />

assai contaminato da ricche sfumature di<br />

dialetto campano.<br />

Molto diffuse sono le autostazioni delle<br />

linee inter-regionali: il Brasile ha 30.000<br />

km di linee ferroviarie quasi interamente<br />

dedicate alle merci e i trasporti passeggeri<br />

tra le città avvengono via pullman. Il<br />

servizio è fornito da compagnie private<br />

a sinistra, una parte della tratta del nuovo<br />

tram su rotaie “Linea 1” a firenze.<br />

a fianco, sempre a sinistra, il tram a...<br />

“riposo” in deposito<br />

si può affermare che la tranvia fiorentina<br />

sia stata una scelta giusta con mezzi ecologici<br />

e capienti marcianti in sede propria<br />

evitando gli incolonnamenti del traffico,<br />

dando una risposta concreta ai problemi<br />

della mobilità nel capoluogo toscano.<br />

Sarebbe bello che queste scelte avessero<br />

uno sviluppo non solo a Firenze ma anche<br />

in altre città.<br />

nella pagina a fianco, la skyline<br />

di San Paolo e la fermata alla stazione<br />

di Brigadeiro. a fianco uno scatto<br />

che riprende il traffico. Sopra, un Ônibus<br />

hibrido elettrico.<br />

concessionarie di linee e le autostazioni<br />

(terminal rodoviario) hanno un ruolo<br />

assai simile alle nostre stazioni ferroviarie<br />

come punti di riferimento all’interno<br />

delle città. In taluni casi forniscono anche<br />

servizi a pagamento con docce per i viaggiatori<br />

più esigenti.<br />

I bus usati sono quasi sempre enormi e<br />

modernissimi, dotati di poltrone letto e<br />

toilettes. Concludo con una curiosità: pur<br />

essendo l’alimentazione a bio-etanolo<br />

una normalità per le autovetture brasiliane,<br />

sui bus non si era mai applicata questa<br />

tecnologia.<br />

Di recente sulle strade di San Paolo sono<br />

comparsi i primi mezzi Scania a Etanolo<br />

in via sperimentale: dato il pesante tasso<br />

di smog che attanaglia la città si spera di<br />

poter introdurre presto e in maniera diffusa<br />

questa tipologia, per ragioni ambientali<br />

ed economiche.<br />

n u o v oinformatore<br />

11


mobilità<br />

L'attraversamento di fiumi e laghi è<br />

sempre stato un problema; due paesi<br />

che si affacciano sullo stesso lago,<br />

ma che si trovano su due sponde opposte,<br />

possono essere collegati rapidamente solo<br />

attraverso sistemi di navigazione.<br />

Se poi i laghi sono di dimensioni ragguardevoli,<br />

le problematiche diventano maggiori<br />

e si deve per forza pensare a una rete<br />

di navigazione pubblica. E' quello che<br />

succede sui laghi lombardi, dove esistono<br />

società di trasporto che al posto degli autobus<br />

hanno i battelli.<br />

Il servizio pubblico di linea sui laghi<br />

Maggiore, di Garda e di Como prende il<br />

via nel 1826. In quegli anni le zone intorno<br />

ai laghi stavano conoscendo un forte<br />

sviluppo e i trasporti “via terra” iniziavano<br />

a mostrare tutte le difficoltà e l'inadeguatezza<br />

rispetto a un cambiamento della<br />

vita produttiva e sociale delle genti.<br />

La prima impresa a rendersi conto della<br />

necessità della zona è stata la Società<br />

Lombardo-Sardo-Ticinese, che sul lago<br />

Maggiore e di Como mise in funzione due<br />

di donato ungaro<br />

TraSporTI Sull’acqua<br />

Quel ramo del lago di...<br />

piroscafi a vapore: il Verbano e il Lario.<br />

Sul lago di Garda il servizio prese il via<br />

negli anni successivi, con il varo del piroscafo<br />

a vapore Arciduca Ranieri, sempre<br />

di proprietà della stessa società.<br />

Il servizio veniva svolto su concessione e<br />

la gestione è rimasta privata fino al 1948.<br />

La Seconda Guerra Mondiale portò la società<br />

armatrice al rischio di interruzione<br />

del servizio, a causa dei gravi danni riportati<br />

dalle strutture durante il conflitto;<br />

solo l'intervento diretto dello stato rese<br />

possibile il mantenimento del trasporto<br />

pubblico sui tre maggiori laghi lombardi.<br />

Nel 1957 il Ministero dei Trasporti pensò<br />

a una riqualificazione del servizio, con<br />

l'affidamento del servizio a un gestore<br />

governativo.<br />

Oggi le acque dei laghi Maggiore, di<br />

Como e di Garda sono solcate da un'ottantina<br />

di navigli, suddivisi tra battelli,<br />

motonavi, traghetti autoveicoli, aliscafi,<br />

catamarani e imbarcazioni di servizio.<br />

I dipendenti della Gestione Navigazione<br />

Laghi, questo il nome della società<br />

in alto, da sinistra, villa del Balbianello<br />

a Como, location di numerosi film tra cui<br />

la saga di Star Wars “episodio ii - l'attacco<br />

dei cloni” del regista george Lucas<br />

(Lago di Como). al suo fianco, un traghetto<br />

sul lago di Como.<br />

Sotto, da sinistra, traghetto sul lago<br />

maggiore Laveno in partenza per Verbania,<br />

a fianco l'eremo di Santa Caterina del Sasso<br />

(Lago maggiore)<br />

che gestisce il servizio, sono circa 800.<br />

Annualmente viaggiano sui mezzi della<br />

società qualcosa come trentamila passeggeri,<br />

suddivisi tra turisti e residenti dei<br />

territori che si affacciano sui tre laghi: a<br />

questi si devono aggiungere coloro che<br />

viaggiano per lavoro, trasportando merci<br />

e prodotti sulle acque dei laghi.<br />

La direzione generale della società si trova<br />

a Milano, ma ogni lago ha una direzione<br />

di esercizio: per il lago Maggiore la<br />

sede è Arona, per il lago di Como è la città<br />

lariana da cui il lago prende il nome, men-<br />

12 n u o v oinformatore N. 5 I maggio I 2010


in alto, da sinistra, la splendida isola<br />

di Loreto (lago d'iseo); a fianco,<br />

un traghetto in arrivo sul lago d'iseo.<br />

Sotto, da sinistra, un traghetto<br />

in navigazione sul lago di garda<br />

e a fianco, Lazise (Lago di garda)<br />

tre per il lago di Garda la sede direttiva è a<br />

Desenzano. La società dispone inoltre di<br />

quattro cantieri navali. Ma le imbarcazioni<br />

non svolgono solo un servizio di mero<br />

trasporto da una sponda all'altra; le navi<br />

e i battelli sono attrezzate per accogliere<br />

congressi ed eventi, inoltre i battelli sono<br />

attrezzati con bar, ristoranti e sale per intrattenimenti<br />

musicali.<br />

lago Maggiore<br />

Il lago Maggiore, ma molti lo chiamano<br />

anche Verbano, si trova a 194 metri sul<br />

livello del mare; ha una superficie di 212<br />

chilometri quadrati, una larghezza massima<br />

di 12 chilometri e 66 di lunghezza. Il<br />

suo perimetro costiero è di circa 170 chilometri<br />

e la profondità massima è di 370<br />

metri. Le sue sponde vedono affacciarsi<br />

la Lombardia, il Piemonte e la Svizzera.<br />

Sulle sue acque navigano 33 battelli<br />

passeggeri: il più vecchio è il piroscafo<br />

Piemonte, varato nel 1904, il più grande<br />

è la motonave Verbania, un traghetto bidirezionale<br />

su cui possono prendere posto<br />

mille e cento passeggeri.<br />

lago di coMo<br />

Il lago di Como, o Lario, è uno specchio<br />

d'acqua di 146 chilometri quadrati di su-<br />

N. 5 I maggio I 2010<br />

perficie, risulta essere il più profondo, con<br />

414 metri. La sua origine risale all'epoca<br />

glaciale. Di forma a Y rovesciata, con i<br />

due rami che si protendono a sud verso<br />

Lecco e a sud-ovest verso Como, ha un<br />

perimetro di 170 chilometri.<br />

Il lago acquisì fama internazionale tra il<br />

Settecento e l'Ottocento, con il trionfo della<br />

"civiltà di villa" prima, e con lo sviluppo<br />

del turismo d'élite, poi. Il lago di Lario<br />

divenne tappa obbligata per i viaggiatori e<br />

scrittori in visita in Italia: ne scrissero tra<br />

gli altri Bourget, De Musset, Longfellow,<br />

Stendhal e Flaubert. Il brano più noto è<br />

la celebre apertura dei Promessi Sposi:<br />

"Quel ramo del lago di Como che volge a<br />

mezzogiorno...", con la quale il Manzoni<br />

immortalò il versante lecchese.<br />

A Como ha sede, proprio sulle acque del<br />

lago, uno dei primi idroscali costruiti in<br />

Italia ed è al momento l'unica struttura<br />

italiana dove possono ammarare gli<br />

idrovolanti. La flotta della compagnia di<br />

navigazione sul Lario conta 31 natanti, il<br />

cui decano risulta essere la motonave Milano,<br />

del 1904, mentre le motonavi Volta<br />

e Manzoni, con i loro 770 passeggeri, risultano<br />

essere le più capienti.<br />

lago di garda<br />

Incuneato tra la Lombardia, il Veneto e il<br />

Trentino, il lago di Garda, detto anche Benaco,<br />

è il più esteso lago italiano. Il “pelo<br />

d'acqua” è a 65 metri sul livello del mare,<br />

mentre la sua superficie misura 370 chilometri<br />

quadrati. La larghezza massima è<br />

di 17 chilometri, mentre la lunghezza, da<br />

sud a nord, è di 51 chilometri. Lo sviluppo<br />

costiero complessivo è di 158 chilometri;<br />

la sua profondità massima è di 346 metri.<br />

Sono 24 i battelli della Gestione Navigazione<br />

Laghi che navigano sul Garda, con<br />

il piroscafo Zanardelli, del 1903, che detiene<br />

il primato di anzianità sui tre laghi,<br />

mentre le motonavi Brennero e Tonale,<br />

entrambe traghetti bidirezionali, vantano<br />

la massima capacità di carico del Garda,<br />

con mille passeggeri. Una nota a parte<br />

merita il lago d'Iseo, lago lombardo dove<br />

opera una società autonoma rispetto a<br />

quella operante sui laghi Maggiore, di<br />

Como e di Garda; infatti su questo lago la<br />

compagnia armatrice è la società di Navigazione<br />

Lago d'Iseo srl, che dal 2003 gestisce<br />

il servizio di navigazione pubblica<br />

di linea. Dispone di una flotta composta<br />

da 14 navi di varie dimensioni, aventi una<br />

portata passeggeri variabile da un minimo<br />

di 50 fino ad un massimo di 400 persone.<br />

lago d’iseo<br />

Il lago D’Iseo, o Sebino dall’antico nome<br />

romano, è il sesto per estensione fra i laghi<br />

italiani, ma ha il singolare primato<br />

dell’isola più grande d’Europa: Montisola.<br />

Ha una superficie di 65 chilometri<br />

quadrati e una profondità massima di 251<br />

metri. Incastonato nelle prealpi tra le province<br />

di Bergamo e Brescia, è situato a<br />

180 metri sul livello del mare. Il primato<br />

di longevità della flotta del Sebino spetta<br />

alla motonave Iseo, entrata in servizio<br />

nel 1910, mentre le motonavi Città di<br />

Bergamo e Città di Brescia detengono il<br />

primato di grandezza, con la possibilità di<br />

ospitare a bordo 400 passeggeri.<br />

n u o v oinformatore<br />

13


arte e cultura<br />

Q<br />

uesta mostra è un omaggio<br />

dovuto a Mario Fiumi (1924-<br />

2003), un uomo che ha affrontato<br />

una vita di antiche miserie con la fatica<br />

e l'onestà del lavoro, quasi risalendo<br />

l'aspro pendio esistenziale sollecitato da<br />

forti sentimenti, irrobustiti sempre più<br />

da un'attenzione vivissima verso l'arte.<br />

Gradualmente, egli matura e perfezione<br />

una sensibilità espressiva, consolidandola<br />

poi con lo studio, sottraendo ore al<br />

sonno e al riposo e dedicandosi, dopo il<br />

lavoro, alI'apprendimento della tecnica<br />

pittorica, ad un accostamento difficile<br />

ma per lui appassionante della storia<br />

dell'arte, e alla stesura di lavori che<br />

cominciano a prendere forma di opere<br />

compiute.<br />

Non più dunque quegli schizzi ed immagini<br />

che fin da bambino già andava<br />

realizzando con una pur efficace originalità,<br />

ma estesi paesaggi, nature morte,<br />

scene di vita contadina ed urbana: e,<br />

oltre le immagini, i silenzi, le emozioni,<br />

i trasalimenti che l'artista riesce a trasmettere<br />

mediante le situazioni che va<br />

esponendo.<br />

Un continuo affinarsi, quindi, un procedere,<br />

con l'occhio attento e la mente<br />

esercitata alla riflessione, entro i meandri<br />

della ricerca artistica, leggendo i<br />

maestri antichi e moderni, e cogliendo<br />

spunti di qualità per rielaborarli nel fervore<br />

urgente della creatività e dell'invenzione.<br />

Molto figurativo, svolte ardite e brevissime<br />

nel campo dell'informale, accostamenti,<br />

specialmente nell'ultimo periodo<br />

di vita, ad equilibrate composizioni<br />

cubiste, citazioni di Braque e Picasso,<br />

composizioni di spazi e di volumi alleggerite<br />

da teneri colori, tinte sfuse<br />

di gian luigi zucchini<br />

moSTre<br />

Un omaggio a mario Fiumi<br />

Il 10 aprIle 2010 alle ore 17:00 preSSo la gallerIa<br />

"iL PUnTo" DI VIa SaN FelIce (BologNa) SI è INauguraTa<br />

la moSTra DI pITTura "Le oRigini" IN rIcorDo<br />

DI maRio fiUmi (1924-2003). la moSTra è STaTa alleSTITa<br />

Dalla FIglIa lIVIaNa FIumI, Dall'archITeTTo<br />

marco garDeSaNI e preSeNTaTa<br />

Dal proFeSSor ZucchINI che ScrIVe DI luI<br />

nella delicatezza cromatica dell'acquerello,<br />

raffinate incrostature inventive tra<br />

soffici ombre sottratte al colore. E poi<br />

campagne e colline sfuse in lontananze<br />

di nebbiose imprecisioni e scene di vita<br />

popolare di quartieri cittadini.<br />

Si risentono echi e trapelano citazioni<br />

vagamente impressioniste o meglio,<br />

macchiaiole; talvolta sono luci crepuscolari,<br />

una ripresa in chiave nostrana<br />

Sopra, il ritratto “mio nipote”, un bambino<br />

nel pieno del sonno tra pochi tocchi di colore.<br />

di quell'emozione naturalistica che fu<br />

la scuola di Barbizon; altre volte nature<br />

morte in un silenzio astratto e velato,<br />

che il ricordo sembra accostare, più<br />

che a Morandi, alle creazioni di Norma<br />

Mascellani, appena avvertite tra dissolvenze<br />

di colore: infine, un realismo<br />

domestico e affettivo, che riempie non<br />

poche scene di una genuinità popolare,<br />

in cui si sente anche pulsare vivamente<br />

la natura dell'artista, nato e cresciuto tra<br />

gente semplice, abituata alla dura fatica<br />

del vivere, partecipe alle lotte per la<br />

dignità sociale ed etica del lavoro. Un<br />

realismo che, in alcuni dipinti di campagne<br />

e di lavoro agricolo, evoca talune<br />

scene di forte spessore del romagnolo<br />

Anacleto Margotti o del giovane Borgonzoni,<br />

ma sempre enunciate in Fiumi<br />

con una propria sensibilità, un proprio<br />

sentimento e una personale forza evocativa,<br />

così in queste come in tutte le altre<br />

opere presenti nell'attuale mostra e nelle<br />

molte altre non esposte, che la figlia ha<br />

intenzione di presentare volta a volta,<br />

per far meglio conoscere un artista il<br />

quale, per il lungo corso di una vita, si<br />

è sempre più immerso nella pittura, fino<br />

a farne elemento prioritario di un modo<br />

più intimo e sentito di comunicare e di<br />

esprimersi. Ma, tra i tanti dipinti, piace<br />

soprattutto ricordarne due.<br />

Uno è “Il ballo”, in una periferia anni<br />

'60, dove una povera orchestrina suona e<br />

giovani coppie ballano alla luce sfuocata<br />

dei lampioni: un moderno e ancor più<br />

popolare “Bal au Moulin de la Galette”,<br />

dove l'emozione del passato, della giovinezza<br />

che vive uno spazio breve di serenità<br />

viene rappresentata nell'avvolgente<br />

morbidezza del colore, in una notte tiepida<br />

appena offuscata da riverberi opachi;<br />

e poi il dolcissimo ritratto di “Mio<br />

nipote”: un bambino che dorme del quale<br />

si vede soltanto il viso immerso nel<br />

sonno tra pochi tocchi di colore, quasi<br />

un “non finito”.<br />

Spadini, o Signorini, o chi altro? Tutti<br />

e nessuno: impasto creativo di Mario<br />

Fiumi, che ha dipinto il quadro usando<br />

il pennello intinto nella dolcezza dell'affetto,<br />

nello stupefatto attimo il cui il<br />

cuore parla alla mente e le impone di<br />

carpire quel fuggente attimo che, sulla<br />

tela, si realizza poi nella verità dell'arte.<br />

14 n u o v oinformatore N. 5 I maggio I 2010


Trasporti pubblici Bologna - Ferrara<br />

N. 5 I maggio I 2010<br />

Atc chiude il bilancio<br />

con un utile per<br />

il quarto anno consecutivo<br />

Aumentano gli abbonati<br />

e chilometri percorsi<br />

ed il parco veicolare<br />

è sempre piu’ ecologico<br />

<strong>ATC</strong> chiude il bilancio dell’esercizio 2009<br />

- il primo dopo la fusione con ACFT Ferrara<br />

- con un risultato positivo e superiore<br />

alle aspettative: nel piano indu-<br />

striale connesso al progetto di fusione<br />

era, infatti, previsto il ritorno all’utile<br />

nel 2011 per un’azienda che incorporava<br />

una realtà in perdita.<br />

segue A pAginA ii<br />

n u o v oinformatore<br />

i


ii<br />

Trasporti pubblici Bologna - Ferrara<br />

segue DA pAginA i<br />

il presidente Francesco sutti, alla guida<br />

di <strong>ATC</strong> dal 2005, sottolinea che “<strong>ATC</strong><br />

chiude i conti per il quarto anno consecutivo<br />

con un utile di bilancio, che per il<br />

2009 è senz’altro meno sostanzioso degli<br />

anni precedenti, ma è comunque significativo<br />

perchè l’azienda ha continuato<br />

a produrre reddito, anche espandendosi<br />

sul territorio e con tariffe inalterate e, al<br />

tempo stesso, ad investire risorse consistenti<br />

per il miglioramento del servizio”.<br />

il bilancio, approvato dal Consiglio<br />

d’Amministrazione, presenta un utile<br />

d’esercizio di 299.000 euro ed un margine<br />

operativo lordo di oltre 15 milioni<br />

di euro, che supera ancora una volta<br />

gli ammortamenti e gli accantonamenti<br />

n u o v oinformatore N. 5 I maggio I 2010


netti, a conferma della solidità economica<br />

e finanziaria dell’azienda.<br />

La positività di tutti gli indicatori di bilancio<br />

(eBiTDA, eBiT, eBT, utile netto)<br />

dimostra che <strong>ATC</strong> - azienda che negli<br />

ultimi anni ha realizzato un concreto<br />

risanamento strutturale - ha avuto<br />

la capacità di integrare ACFT e CeRM,<br />

nell’aprile 2009, senza quelle ripercussioni<br />

che l’andamento economico delle<br />

società incorporate facevano prevedere.<br />

A fine 2009 <strong>ATC</strong> ha un patrimonio netto<br />

di 57,1 Mil/euro, un valore della produzione<br />

di 198 Mil/euro, occupa 2240 addetti<br />

utilizzando 1251 mezzi e può contare,<br />

sul territorio servito, di 7 depositi<br />

per la manutenzione, il rifornimento e la<br />

pulizia dei propri veicoli.<br />

nel 2009 <strong>ATC</strong> ha investito complessivamente<br />

14,9 milioni di euro, parzialmente<br />

finanziati dalla Regione emilia-<br />

Romagna, per l’acquisto di nuovi mezzi,<br />

tra cui 11 filobus di 18 metri. inoltre, nel<br />

2009 sono entrati in esercizio 36 nuovi<br />

mezzi a metano, che sono andati ad aumentare<br />

ulteriormente la flotta ecocompatibile<br />

di <strong>ATC</strong>. Oggi <strong>ATC</strong>, nei due bacini<br />

serviti, fa circolare oltre 200 autobus a<br />

metano, con conseguente beneficio per<br />

la qualità ambientale.<br />

<strong>ATC</strong> ha percorso con i suoi mezzi 47,5<br />

milioni di chilometri trasportando oltre<br />

121 milioni di passeggeri, che rappresentano<br />

il 50% di quelli trasportati dai<br />

servizi autofilotranviari sull’intero territorio<br />

regionale emiliano-romagnolo.<br />

in tema di passeggeri, una nota parti-<br />

N. 5 I maggio I 2010<br />

colarmente positiva è rappresentata dal<br />

trend in continua crescita dell’utenza<br />

fidelizzata: gli abbonati annuali sono in<br />

aumento (+3,3%), sia a Bologna che a<br />

Ferrara. A Bologna, nel 2009 sono aumentati<br />

del 2,5% rispetto al 2008, superando<br />

quota 55.000; 9.784 sono invece<br />

quelli di Ferrara (+7,9% sul 2008) a<br />

conferma del crescente gradimento del<br />

trasporto pubblico per gli spostamenti<br />

sistematici e della convenienza che esso<br />

garantisce, grazie a tariffe molto contenute<br />

e ferme da lungo tempo.<br />

sul piano delle realizzazioni, <strong>ATC</strong> è impegnata<br />

in un sistema di trasporto ecocompatibile<br />

rappresentato dal Civis, i<br />

cui lavori sono in corso, e dai prolungamenti<br />

delle filovie 13 (alla stazione di<br />

Rastignano) e 14 (dalla Rotonda paradisi<br />

al Deposito Due Madonne).<br />

proseguono anche l’adeguamento del<br />

sistema di telecontrollo della rete (nel<br />

2009 sono stati attivati ulteriori 247<br />

impianti di bordo realizzando una flotta<br />

di 577 bus monitorati in tempo reale),<br />

che si prevede di estendere anche alla<br />

flotta di Ferrara, con completamento<br />

entro il 2011, e l’implementazione del<br />

sistema regionale di tariffazione integrata<br />

stimer-MiMuovo, che a Bologna e<br />

Ferrara è già in una fase avanzata di realizzazione,<br />

con l’avvenuta introduzione<br />

dei nuovi titoli a banda magnetica e dei<br />

nuovi validatori.<br />

<strong>ATC</strong> è inoltre impegnata, con il CCC,<br />

nella società Marconi express spA, nella<br />

progettazione, costruzione e gestione<br />

del people Mover di Bologna.<br />

Trasporti pubblici Bologna - Ferrara<br />

n u o v oinformatore<br />

iii


Trasporti pubblici Bologna - Ferrara<br />

in BReve<br />

dal 6 al 15 e dal 20 al 29 aprile si sono tenuti due corsi<br />

per il conseguimento del patentino da filoviere.<br />

nei mesi di aprile e maggio si terranno sei edizioni del<br />

"Corso di formazione in materia di igiene e sicurezza del<br />

lavoro" indirizzato in particolare alle figure addette alla<br />

supervisione, al coordinamento e al controllo delle attività<br />

svolte all’interno degli impianti e nell'ambito dell'intero<br />

ciclo produttivo dell’azienda.<br />

dal 4 al 28 maggio si terrà un corso per il conseguimento<br />

della patente e indirizzato agli Operatori d'esercizio<br />

assunti a Marzo 2010.<br />

dal 5 al 13 maggio si terrà una selezione per operatori di<br />

esercizio.<br />

Salutiamo<br />

gli operatori d’esercizio assunti<br />

nel mese di marzo<br />

Ci teniamo a salutare i nuovi colleghi uno ad uno,<br />

augurando loro che l'esperienza professionale appena<br />

iniziata possa risultare soddisfacente e stimolante<br />

Antonio Baldari, Angelo Campochiaro, Andrea Castelli,<br />

Ferdinando Colavecchia, Cristina De noia, silvia Facchini,<br />

Moira Fontanelli, Carmelino Fonti, gian Luca gerardi, elisa<br />

Magli, simone Mancini, Fabio Mandarano, Marina Maroni,<br />

eleonora Marra, Federico Martinelli, ettore giuseppe<br />

Mastragostino, stefano Megliola, Marco Menarini, paolo<br />

Mingozzi, Marco Mungiovi', Ares pagani, Mariella pediconi,<br />

Marco Flavio piccolo, Daniele Riccobono, Monia sandoni,<br />

gioacchino savino, iolanda scarinzi, Teresa scuccimarra,<br />

Andrea setta, Federico Toni, Fabio Zanarini.<br />

Ci complimentiamo<br />

con i colleghi che hanno conseguito<br />

il patentino filoviario<br />

Mauro Anteghini, Morena gennerini, Marco goldoni,<br />

nicola Masi, Domenico Riccio, Mirko Tullini.<br />

iV n u o v oinformatore N. 5 I maggio I 2010


avviso ai soci<br />

BologNa / Ferrara<br />

N. 5 I maggio I 2010<br />

a cura della redazione<br />

associazione per l’assistenza<br />

Sanitaria integrativa<br />

ai lavoratori dell’a.T.C. Bologna<br />

Si informano i Sigg. Soci che l'Associazione<br />

per l'Assistenza Sanitaria Integrativa<br />

ai Lavoratori dell'A.t.c. Bologna, dando<br />

seguito agli intenti associativi, ha stipulato<br />

con la Dott.ssa Montaguti Chiara Psicologa-Psicoterapeuta<br />

una convenzione<br />

per sedute di psicoterapia per adulti e adolescenti,<br />

a partire dal primo Marzo 2010.<br />

Agli effetti della presente Convenzione,<br />

la Dott.ssa applicherà la tariffa agevolata<br />

XX eDIZIoNe premIo NaZIoNale<br />

ITalIa leTTerarIa<br />

Premio per opere inedite<br />

Allo scopo di lanciare i nuovi autori è stata bandita, con<br />

una formula nuova, la XX edizione del “Premio Nazionale<br />

Italia Letteraria” che si articola in 5 sezioni ed<br />

è per opere inedite di narrativa: romanzo, racconto,<br />

raccolta di racconti, letteratura per l’infanzia: romanzo<br />

per ragazzi, racconto per ragazzi, raccolta di favole,<br />

fiaba, poesia, teatro e saggistica. La scadenza è fissata,<br />

improrogabilmente, al 15 settembre 2010.<br />

Il bando di concorso va richiesto a:<br />

“Premio Nazionale Italia Letteraria”<br />

di Euro 50,00 per ogni singola seduta. I<br />

soci della suddetta Associazione dovranno<br />

presentare il relativo tesserino o la dichiarazione<br />

del famigliare a carico sottoscritta<br />

dall'Associazione.<br />

Il pagamento delle prestazioni sarà effettuato<br />

al termine di ogni seduta di psicoterapia<br />

salvo diversi accordi tra la Dott.ssa e<br />

il paziente.<br />

La Dott.ssa dichiara di essere iscritta agli<br />

BologNa / Ferrara<br />

Albi professionali e di essere provvista di<br />

assicurazione professionale.<br />

La Dott.ssa Montaguti riceve solamente<br />

previo contatto telefonico al numero di<br />

cellulare 333-7663193, presso lo studio<br />

sito in Bologna, Via del Pratello n. 23.<br />

assemblea dei Soci<br />

È convocata l’Assemblea dei Soci con il seguente Ordine del<br />

Giorno:<br />

– approvazione del Bilancio 2009 e Relazione del Consiglio;<br />

– rettifiche del Regolamento interno;<br />

– varie ed eventuali.<br />

L’Assemblea è fissata in prima convocazione per il giorno 25<br />

Aprile 2010 ad ore 23:30; in seconda convocazione per il<br />

giorno Giovedì 27 Maggio ad ore 20:45 presso la Sala Mensa<br />

dell’Impianto Zucca.<br />

Il Presidente Giacomo Zironi<br />

il Segretario Renata Bernardi<br />

Casella Postale 938 - 20123 MILANO.<br />

Le opere vincitrici e finaliste saranno pubblicate dalla casa<br />

Editrice Italia Letteraria.<br />

www.italialetteraria.com<br />

e-mail: redazione@italialetteraria.com<br />

n u o v oinformatore<br />

15


vita da circolo<br />

Ferrara I NuoVI “peNSIoNaTI”<br />

Parinelli e mantovani<br />

l primo di aprile hanno finalmente<br />

I ottenuto il sospirato pensionamento<br />

Claudio Perinelli e Moreno Mantovani.<br />

Nella foto vediamo il buffet di commiato<br />

portato nella saletta di Cacciaguida<br />

da Claudio, che ovviamente è quello<br />

con la faccia già rilassata e soddisfatta<br />

al centro, circondato dai colleghi che<br />

sorridendo invidiosi spazzolano il ben<br />

di dio fornito dall’ormai “dipendente<br />

Inps”.<br />

Moreno invece resterà nella memoria<br />

dei suoi colleghi per il conto alla rovescia<br />

che ha tenuto in deposito a Bondeno<br />

(in puro stile naia) e per la leggenda del<br />

cammello: tanti anni fa, un circo fece<br />

tappa a Stellata di Bondeno, nei pressi<br />

della elegante rocca che domina il territorio<br />

circostante. Allestiti gli spettacoli<br />

in programma, il circo si preparò poi a<br />

indovina chi<br />

in questa foto vediamo invece un<br />

collega di ferrara che ad oggi, sul<br />

bacino a nord del Reno, detiene il<br />

(forse triste) primato di essere l’unico<br />

autista che a sessant’anni compiuti<br />

è ancora in guida. e’ noto per il suo<br />

stile impeccabile ed elegante e probabilmente<br />

si merita il titolo di “gran<br />

maestro di moda”. avete capito chi<br />

è? Nel numero di aprile il personaggio<br />

misterioso era Debora Bruni, la<br />

gentil pulzella che cura la parte ferrarese<br />

del Nuovo Informatore.<br />

a cura della redazione<br />

partire; tante erano le cose da fare: mettere<br />

in gabbia le bestie feroci, smontare<br />

il tendone, preparare i carrozzoni al<br />

lungo viaggio, assicurarsi del benessere<br />

di animali e persone.<br />

In una classica serata nebbiosa la carovana<br />

prese la strada per le successive<br />

tappe metropolitane (Corna Cervina,<br />

Roncodigà, Bova di Marrara, Gherardi,<br />

Spinazzino, Valpagliaro, Marozzo, Torbiera).<br />

Forse la nebbia (l’as tajava col<br />

curtel), forse la frenesia per le successive<br />

mete, forse il destino... fatto sta che<br />

Moreno Mantovani si trovò in giardino<br />

un cucciolo di cammello dimenticato<br />

dagli artisti circensi.<br />

Il nostro collega, noto per il suo buon<br />

cuore, non si fece pregare: accudì il<br />

cammello, nutrendolo con biberon di<br />

latte, rotoballe di “spagnara” e cassette<br />

di frutta fresca; il grato animale del<br />

Fermata prenotata<br />

ontinua il nostro peregrinare nel-<br />

c la pianura padana alla ricerca di<br />

fermate che non ce la possono fare. Il<br />

capolinea di via Trenti (quello del deposito<br />

di Ferrara per intenderci) è assai instabile.<br />

La prima volta la pensilina sparì<br />

misteriosamente, per poi apparire in via<br />

Galvani; evidentemente agli utenti di<br />

via Galvani la pioggia da fastidio, gli<br />

abitanti di Arginone e gli autisti di Ferrara<br />

invece si divertono sotto l’acqua!<br />

Dopo questa oscura vicenda la pensilina<br />

tornò al suo posto, ma un autista troppo<br />

zelante, per favorire la salita di una signora<br />

con osteoporosi e bastone (detta<br />

signora Swarovski) si avvicinò troppo<br />

al marciapiede e con un solo colpo di<br />

specchio demolì completamente la mal<br />

progettata e mal installata struttura:<br />

danni al bus zero - fermata a ground<br />

zero! Dopo qualche mese alla pioggia<br />

l’agognata protezione riappare, ma poi<br />

comincia a nevicare e a gelare e mentre<br />

tenta di fermasi, il bus torna a sbattere<br />

contro il tetto sporgente (sgrunt!) del-<br />

deserto ricambiò per anni il suo prode<br />

salvatore che riuscì fargli da mamma e<br />

papà, forse anche in virtù di una certa<br />

somiglianza...<br />

Per le visite guidate al cammello gli<br />

orari sono: dalle 9,00 alle 15,00 tutti i<br />

giorni esclusi quelli di vacanza scolastica;<br />

è preferibile comunque contattare<br />

Moreno soprattutto per i gruppi numerosi.<br />

la struttura. Il risultato è quello che vi<br />

evince dalla foto. Ci pare che la nostra<br />

pensilina non abbia alcuna chance di<br />

stabilità!<br />

16 n u o v oinformatore N. 5 I maggio I 2010


vita da circolo<br />

Ferrara STorIa<br />

N. 5 I maggio I 2010<br />

di deBora Bruni<br />

Ferara, stasione di Ferara<br />

ferraresi purosangue non possono aver<br />

I dimenticato la voce che proclamava<br />

con fierezza l’arrivo dei treni in stazione.<br />

L’annunciatore, evidentemente orgoglioso<br />

delle proprie origini, non pronunciava<br />

le doppie (il titolo infatti non è un errore),<br />

strascicava la zeta e quando il treno<br />

Scompare<br />

un pezzo di storia<br />

ferrarese<br />

Un breve ricordo per mario<br />

fabbri, scomparso alla bella età<br />

di 100 anni tondi tondi.<br />

era nostro passeggero<br />

"secolare" della linea 2 , e tra<br />

una risata e l'altra ci teneva<br />

compagnia dicendo che<br />

avrebbe cercato qualche donna<br />

da abbracciare in piazza,dove<br />

si recava fino a qualche anno fa.<br />

Riforniva costantemente gli<br />

autisti di caramelle alla menta,<br />

anzi come diceva lui “Vot ‘na<br />

caramelamenta”, come fosse<br />

una parola sola.<br />

Una grande passione di giocate<br />

alle corse dei cavalli e un<br />

passato lavorativo alla S.T.U.,<br />

società trasporti urbani, quella<br />

prima dell'aTam!<br />

partiva per Bologna o Lecce vi lascio<br />

immaginare l’arrotolamento di lingua<br />

sulla elle. Insomma, lo si immaginava<br />

intento a mangiare una coppia di pane<br />

con qualche fetta di zia ferrarese.<br />

Erano anni in cui nei paesini di provincia<br />

l’autista era una delle autorità del paese,<br />

insieme al prete, al farmacista e al dottore.<br />

Chi faceva il nostro lavoro era rispettato e<br />

in un certo qual modo ammirato: in giacca<br />

e cravatta, ma pur sempre operai. Il traffico<br />

meno intenso consentiva di percepire il<br />

rispetto che gli altri utenti della strada avevano<br />

per il mezzo pubblico. Oggi invece,<br />

mentre un annuncio automatico recita un<br />

ineccepibile “Ferrara, stazione di Ferrara”,<br />

gli altri utenti della strada scambiano la<br />

scritta BUS con un avviso di strada dissestata.<br />

Grazie al collega Roberto Brina<br />

che con questa foto documenta la scarsa<br />

sensibilità degli automobilisti.<br />

Ferrara cIrcolo<br />

La solidarietà resta!<br />

’uomo che si fa beffa del moto per-<br />

l petuo, il nostro effervescente naturale,<br />

il solito coniglio pasquale ferrarese,<br />

al secolo Valentino Bratti, ha distribuito<br />

anche per la Pasqua 2010 la bellezza di<br />

centocinquanta uova.<br />

Il ricavato della vendita sarà devoluto<br />

come ogni anno all’Associazione ON-<br />

LUS “Aiutiamoli a Vivere”, che assiste<br />

i bambini bielorussi colpiti dal disastro<br />

di Chernobyl. L’instancabile Vale<br />

ha raccolto 1310 euro, di cui 410 sono<br />

stati devoluti dai colleghi senza uovo in<br />

cambio.<br />

Valentino sentitamente ringrazia tutte<br />

le persone generose che hanno contribuito;<br />

i colleghi, a loro volta, lo ringraziano<br />

per il suo altruismo e la sua disponibilità,<br />

che sembrano proprio non<br />

finire mai. Valentino ha anche dedicato<br />

non poco tempo a raccogliere le donazioni<br />

in memoria del collega Roberto<br />

Ridere<br />

con trasporto<br />

Lo “struscio” sul bus Signora<br />

sull'autobus, passeggero strusciante<br />

da dietro. ad un tratto la signora:<br />

"Villano, come si permette?". "ma...<br />

signora... veramente...". La folla<br />

mormora. "non faccia lo gnorri, ho<br />

sentito benissimo". "ah, ma allora<br />

c'e' un equivoco! ecco guardi" e<br />

l'uomo estrae dalla tasca un rotolo<br />

di banconote. La Signora confusa:<br />

"ah, mi scusi, avevo capito male, sa,<br />

con la gente che c'è in giro... mi scusi!".<br />

"non si preoccupi, signora, non<br />

fa nulla, arrivederci". Un mese dopo<br />

lo stesso individuo si piazza ancora<br />

dietro la stessa signora che si volta<br />

di scatto, lo riconosce e: "ma! ma<br />

...!, le hanno dato l'aumento eh?".<br />

Su un bus affollatissimo in una città<br />

italiana sale un turista tedesco che<br />

oblitera il biglietto; subito l'autista<br />

inchioda e girandosi verso i passeggeri<br />

grida:" Che cos’è sto rumore?"<br />

Bottoni.<br />

Non per fare polemica, ma solo per ricordare<br />

come si è svolta la vicenda: al<br />

momento dell’assunzione eravamo abituati<br />

ad aderire a una forma “comoda”<br />

di solidarietà con la famiglia dei colleghi<br />

deceduti in servizio; delegavamo<br />

infatti all’ufficio personale la trattenuta<br />

di 5 euro (le diecimila lire di una volta)<br />

nel momento in cui un collega veniva a<br />

mancare.<br />

Purtroppo il cambio di azienda non ci<br />

consente più di attivare questa forma di<br />

sostegno, quindi Valentino si è preso la<br />

briga di raccogliere i soldi presso i colleghi<br />

e poi di versare alla famiglia gli<br />

ottocento euro raccolti (che a sua volta<br />

li ha assegnati alla associazione sportiva<br />

in cui Roberto era attivo).<br />

Di nuovo un grazie grande come il suo<br />

cuore a Valentino e ai colleghi che hanno<br />

contribuito.<br />

n u o v oinformatore<br />

17


vita da circolo<br />

Ferrara Il TurISmo DIeTro caSa<br />

a cura della redazione<br />

itinerario storico “fuori porta”<br />

opo alcuni suggerimenti per qualche<br />

D giro in città, sul numero di maggio<br />

proponiamo un’idea per una gitarella nella<br />

provincia di Ferrara, fruibile (si spera) con<br />

il bel tempo primaverile e con i bellissimi<br />

paesaggi che i frutteti in fiore ci offrono.<br />

Lo spunto arriva dalla rivista “Voci di una<br />

città” (semestrale della Fondazione Cassa<br />

di Risparmio di Ferrara) che da notizia dei<br />

restauri eseguiti sugli affreschi della chiesa<br />

di Voghiera, realizzati con la tecnica<br />

dell’olio su muro. L’opera è molto originale<br />

e recentemente è stata attribuita al grande<br />

Carlo Bononi (1549-1612). Poco fuori<br />

dal paese, sulla strada per Portomaggiore<br />

si trova la reggia estense di Belriguardo<br />

voluta da Nicolò III d’Este nel 1435.<br />

Dentro il castello è presente un interessante<br />

museo civico suddiviso in tre sezioni:<br />

Archeologica, Rinascimentale e Arte Moderna,<br />

con due aule didattiche di servizio<br />

per le Scuole. In questo sito è presente una<br />

fermata della linea Ferrara-Portomaggiore<br />

che segnala anche il cambio tariffario di<br />

zona. A cinque chilometri da Voghiera, in<br />

fondo a via Ca’ Nova Ducale, circondato<br />

dalla verde campagna ferrarese si trova il<br />

piccolo ma grazioso oratorio di S. Antonino.<br />

Il territorio comunale di Voghiera ri-<br />

a cura della redazione<br />

Ferrara SeZIoNe TIFoSI<br />

Volante bianco azzurro<br />

Correva l’anno 1994, era il 5 giugno. Un gruppo di 74 autisti<br />

dell’allora aCfT portò allo storico stadio Dallara i tifosi della<br />

SPaL in trasferta a Bologna.<br />

ne successe una per colore: fumogeni in corriera, cassonetti<br />

contro i pullman, chiavi degli autobus staccate e gettate nei<br />

tombini, finestrini fracassati dalle pietre, senza dilungarci su<br />

quello che i tifosi fumarono in corriera.<br />

Citiamo alcuni dei prodi 74, ovvero quelli che dall’alto a sinistra<br />

compaiono in questa foto: Ronconi, gardenghi, Visentini,<br />

Benatti, Vannini, zanghirati, Raimondi, Domeneghetti,<br />

Scodeggio, magri, ferrari, Bortolini, fortini, Brancaleoni,<br />

orsatti, Selvatici, Robustini, Bonsi, Cassani, Virgili, Capozzi,<br />

serva anche altre sorprese: gli scavi archeologici<br />

nelle aree di fondo Tesoro e fondo<br />

Tesoretto (circa 12.000 mq).nell’ultimo<br />

quarto del secolo scorso hanno restituito<br />

una necropoli integra, alla periferia di Voghenza,<br />

databile tra la seconda metà del<br />

primo ed il terzo secolo della nostra era,<br />

cioè all’apice della fortuna imperiale romana.<br />

Gli archeologi ritengono di essere<br />

ancora lontani dall’aver perfettamente<br />

identificato la dimensione e la vera natura<br />

di questo antico vicus, che ebbe l’onore di<br />

essere la prima diocesi del ferrarese, con<br />

quindici vescovi che si succedettero sulla<br />

sua cattedra, sino alla nascita di Ferrara.<br />

Altra perla della zona è il Parco Massari-<br />

Mazzoni. La grande isola verde si estende<br />

per 22 ettari e separa Voghiera da Voghenza;<br />

è assolutamente naturale definire<br />

il parco “isola” in quanto due millenni or<br />

sono lo era veramente: un’isola fluviale al<br />

centro dell’alveo del grande Po che tramite<br />

un sistema di ponti consentiva il guado<br />

del fiume in età romana. Attualmente con<br />

la corriera circumnavighiamo quest’isola<br />

per fare la fermata di Voghenza. Gualdo è<br />

una frazione di Voghiera e oggi è tagliata<br />

in due dalla superstrada Ferrara – Mare;<br />

il paese fu eretto a parrocchia sin dal due-<br />

in alto, il torrione d'ingresso che immette<br />

nel primo cortile, o corte alta, di Belriguardo,<br />

residenza estiva degli este, fatto costruire<br />

da nicolò iii nel 1433. Sul terrazzo<br />

si può vedere lo stemma estense in pietra<br />

d'istria sorretto da due angeli.<br />

cento. La chiesa è curiosamente dedicata a<br />

San Tommaso Becket, e presenta nel soffitto<br />

una bella decorazione con il Patrono<br />

realizzata nella seconda metà dell’800.<br />

Poco più avanti della chiesa, incontriamo<br />

il parco di Villa Mazza, splendido esempio<br />

di villa patrizia restaurata nel secolo scorso<br />

su un impianto Rinascimentale; oggi purtroppo<br />

versa in gravissimo stato di degrado<br />

ma nell’800 la villa fu sede della splendida<br />

pinacoteca dei conti Mazza, con opere dei<br />

maggiori rappresentanti della famosa “officina<br />

ferrarese”. All’imbocco dello svincolo<br />

della superstrada per il mare troviamo la<br />

bella Villa Navarra con una elegante torre<br />

merlata, che la tradizione popolare vuole<br />

fosse appartenuta a Parisina Malatesta. La<br />

fermata di Villa Navarra è anche la fermata<br />

principale di Gualdo. Per gli approfondimenti<br />

si rimanda al sito del comune www.<br />

comune.voghiera.fe.it.<br />

gandini, Buzzoni, grazzi, Carletti, Bindini, Borsetti, un suo<br />

amico e ultimo mauro molesini che ci ha gentilmente fornito<br />

questa bella fotografia.<br />

18 n u o v oinformatore N. 5 I maggio I 2010


vita da circolo<br />

N. 5 I maggio I 2010<br />

di claudio scaPoli<br />

Ferrara perSoNaggI D’alTrI TempI<br />

“Pizot” un’avventura fresca<br />

izzotti, per gli amici “Pizot o Pizu-<br />

p ton” che conobbi appena assunto in<br />

Siamic, era un signore corpulento e non<br />

tanto alto, ma sicuramente, un personaggio<br />

caratteristico per come si atteggiava;<br />

orgoglioso della sua professionalità di<br />

bigliettaio si esprimeva in un italiano derivato<br />

dal dialetto che lo portava a coniare<br />

termini comprensibili solamente nel contesto<br />

di una intera frase, che lo resero un<br />

soggetto degno di menzione. Visse i tempi<br />

di una azienda che nel dopoguerra rappresentava<br />

un traguardo, ma dove le condizioni<br />

di lavoro (turni lunghi, mezzi impegnativi<br />

e strade spesso disastrate) erano<br />

pesanti; d’altronde la vita stessa allora era<br />

impegnativa.<br />

Siamo nella seconda metà degli anni 50,<br />

e nel paesaggio della campagna ferrarese<br />

iniziava una gelida mattina di gennaio. Le<br />

strade erano ghiacciate e spirava una gelida<br />

brezza che spazzava la polvere di galaverna,<br />

ai bordi della carreggiata i cumuli<br />

di neve caratterizzavano un inverno fatto<br />

di perturbazioni siberiane. Tempi duri per<br />

il personale Siamic.<br />

L’autista della corriera alle 5.30, aveva<br />

già messo in moto il mezzo ed attendeva<br />

il suo collega, raschiando con la tabella<br />

di percorso il ghiaccio formatosi sul parabrezza<br />

durante la notte. Il bigliettaio, il<br />

mitico “Pizot”, si presentò poco dopo. Per<br />

ripararsi dal freddo, aveva addosso oltre<br />

alla maglia di lana con maniche lunghe,<br />

la camicia, la cravatta, il maglione di lana<br />

pesante, i guanti, la sciarpa, il berretto e,<br />

sopra la divisa, il giaccone di pelle ¾ con<br />

bavero alzato; insomma sembrava l’orso<br />

Yoghi.<br />

Il giaccone di pelle ¾ rappresentava il<br />

capo invernale pesante allora in dotazione<br />

agli autoferrotranvieri, era pesante nel<br />

senso letterale del termine, visto che la<br />

pelle era talmente grossa da sembrare di<br />

rinoceronte e gravava sulle spalle come<br />

un’armatura; per ammorbidirlo consigliavano<br />

di tenere il giaccone sotto grasso almeno<br />

un semestre prima di usarlo.<br />

Detto questo, i protagonisti della nostra<br />

storia iniziarono il turno di lavoro. Partiti<br />

dal capolinea, dopo un paio di chilometri,<br />

alla fermata si presentò un passeggero con<br />

bicicletta al seguito; l’autista si fermò, il<br />

bigliettaio aprì la porta, scese, prese la scaletta<br />

e s’arrampicò sul tetto per caricare la<br />

bici sull’imperiale. Chi ancora ricorda i<br />

bus di allora lo sa: vetture senza le porte<br />

automatiche, con piccoli bauli posteriori<br />

e portapacchi sul tetto (detti imperiali),<br />

i riscaldamenti, poi, non dico a fiato ma<br />

quasi. Durante l’operazione di legatura<br />

della bici, il passeggero, per non rimanere<br />

all’addiaccio, decise di salire sul bus e si<br />

chiuse la porta alle spalle. Allo schiocco<br />

della serratura, l’autista, credendo che<br />

“Pizot” fosse risalito, ripartì, lasciando il<br />

nostro sul tetto del bus, dimenticato anche<br />

dal passeggero.<br />

A poco valsero i versi e le manate sul tetto<br />

del povero “Pizot”, visto che l’autista ed<br />

i passeggeri, “ingrottiti” dal freddo, erano<br />

avvolti e “coibentati” in diversi strati<br />

di lana e il rumore del motore sovrastava<br />

ogni altro all’interno del bus. (Il motore<br />

allora era posizionato anteriormente sotto<br />

un cassone a fianco dell’autista).<br />

Se ne accorsero qualche chilometro dopo,<br />

quando alla fermata nei pressi di un provvidenziale<br />

bar, salì un’altra persona che<br />

disse all’autista di aver sentito gridare<br />

aiuto dal tetto dell’autobus. Il povero “Pizot”<br />

venne tratto in salvo, e così come era;<br />

“imbacalito” dal freddo, con la brina sulle<br />

sopracciglia, irrigidito e imprigionato “in<br />

t’al giacon ad pell” ormai duro come il<br />

legno stagionato, venne fatto scongelare<br />

vicino alla stufa a legna aiutato anche da<br />

qualche bicchierino di stravecchio.<br />

Ripresero il servizio, dopo una decina di<br />

minuti, con un Pizotti non completamente<br />

scongelato, ma in un certo senso fiero<br />

di poter parlare da protagonista di una<br />

piccola avventura di cui si sarebbe detto<br />

(e scherzato sopra) per un pezzo; una di<br />

quelle piccole storie che lo consegnarono<br />

alla memoria dei colleghi come me.<br />

Cose che accadevano allora !!!<br />

Vien da pensare se sia stato Fantozzi ad<br />

aver vissuto situazioni “Pizottiane” piuttosto<br />

del contrario, visto che tutto questo<br />

accadeva almeno vent’anni prima della<br />

programmazione dei film.<br />

di claudio scaPoli<br />

Ferrara ZIruDela<br />

Una gita a Ca’ Santoni<br />

Per le dieci ci siam dati appuntamento,<br />

22 i partecipanti a questo evento<br />

che ci vede con famigliari e amici,<br />

fare un giro sulle appenniniche pendici,<br />

dove sta un’antica “piola” assai famosa<br />

per servir funghi e tartufi a poca spesa;<br />

ragion per cui, con gli intenti culinari fra i più<br />

buoni,<br />

ce ne andremo a fare tappa a Cà Santoni.<br />

il percorso è quasi tutto d’autostrada<br />

un’ora e un quarto, un’ora e mezza mal che<br />

vada<br />

dopo di che questo simpatico convoglio<br />

pagherà dazio al casel di Pian del Voglio,<br />

e da qui, sappiam, poco distante<br />

è l’ubicazione di codesto ristorante.<br />

Piacevole è il tragitto e sempre siam sorpresi<br />

dalla bellezza dei colli bolognesi,<br />

la tanta neve e il sol di stamattina<br />

fanno stupendo il panorama di collina.<br />

giunti che siamo, senza indugio, orsù<br />

ci appropinquiamo al desco e ci illustrano il<br />

menù,<br />

e allora in tavola si susseguon gli antipasti<br />

che i commensali approvano entusiasti,<br />

lasagne al tartufo, funghi e tagliatelle<br />

sono sfiziose... approvate pure quelle,<br />

i secondi, i contorni, i dolci col vin santo,<br />

tutte specialità di cui la casa si fa vanto,<br />

e per finir... “la chicca”, che fa tutti contenti<br />

la grappa che fan loro... quella “dei<br />

Deficenti”.<br />

Concludo il resoconto e non sarò banale<br />

se in tutta questa storia ricavo sta morale:<br />

peccando di papilla abbiamo banchettato<br />

indugiando, compiaciuti, alle gioie del palato<br />

pazienza se in futuro dovrem penitenziare,<br />

ne è valsa la pena… il proposito è tornare.<br />

o come diceva Bartali “l’è ttutto da rrifare!!”<br />

n u o v oinformatore<br />

19


vita da circolo<br />

di alessandro Brunelli<br />

BologNa gruppo STuDI TraSporTI<br />

Visita alla BredamenariniBus<br />

lle porte di una tanto desiderata pri-<br />

a mavera, è arrivata anche la prima<br />

uscita per il Gruppo Studio Trasporti del<br />

<strong>Circolo</strong> Giuseppe <strong>Dozza</strong>. Quasi al completo,<br />

Venerdì 12 Marzo 2010 siamo stati<br />

ricevuti dalla Dott.ssa Catalano per la visita<br />

agli stabilimenti di BredaMenariniBus.<br />

Visita tanto desiderata da ogni appassionato<br />

di autobus, per la curiosità stessa che<br />

questi stabilimenti destano in noi. Ed ec-<br />

coci, così, accontentati. BMB è oggi una<br />

delle principali realtà costruttive italiane<br />

di autobus nel nostro paese. Nata all’inizio<br />

degli anni 90 dalla fusione del reparto<br />

autobus di Breda Costruzioni Ferroviarie<br />

con la storica carrozzeria Menarini, nata<br />

a Bologna nel 1919, è riuscita a sopravvivere<br />

ad una difficile crisi del settore, che<br />

ha visto in pochi anni chiudere gli storici<br />

stabilimenti di Autodromo, Dalla Via, De<br />

Simon, ecc...<br />

In 90 anni di attività, sono stati prodotti oltre<br />

30.000 autobus contribuendo così alla<br />

storia del trasporto pubblico italiano.<br />

Accompagnati dall’Ing. Casamassima, il<br />

gruppo ha avuto la possibilità di visitare lo<br />

stabilimento di Via San Donato dove vengono<br />

svolte attività produttive e di assemblaggio<br />

(telaio, scocca, motore e organi<br />

meccanici), al termine delle quali avviene<br />

il collaudo finale effettuato per ogni autobus<br />

prodotto, utilizzando anche una speciale<br />

pista di prova che si sviluppa per cir-<br />

ca 2 km all’interno<br />

dell’area.<br />

Presso lo stabilimento<br />

felsineo,<br />

attualmente BMB<br />

progetta, costruisce<br />

e realizza autobus<br />

di varie tipologie<br />

per diversi tipi di<br />

servizi: si passa dai 5,8m. dell’elettrico<br />

M200 Zeus destinato alle linee urbane per<br />

centri storici, ai 18m. dello snodato M340<br />

Avancity Plus (diesel o metano), da i corti<br />

o medi M231 Vivacity Plus (diesel o metano),<br />

agli ormai conosciuti M240 (diesel<br />

o metano) in taglia normale o lunga.<br />

Non possiamo dimenticare l’interurbano<br />

Lander 12m, la cui prima commessa di 5<br />

esemplari è stata aggiudicata ad ATP Genova.<br />

E’ del Marzo 2009 l’importante aggiudicazione<br />

della fornitura per la città di<br />

Roma di 45 filosnodati, i cui primi esem-<br />

a fianco, il gruppo dei partecipanti alla visita<br />

alla Bredamenarinibus. sotto, a destra,<br />

l'officina dell'azienda con due bus “nudi”.<br />

in basso, a sinistra, un autobus<br />

in centro a Bologna<br />

plari prodotti non erano, purtroppo, presenti<br />

in sede al momento della nostra visita.<br />

E sempre nella primavera 2009, BMB<br />

è riuscita a vincere importanti gare per la<br />

fornitura di 99 autobus urbani a metano<br />

destinati a Spagna e Turchia (per la città<br />

di Izmit, con la versione a metano dello<br />

snodato M350). Nella parte finale della<br />

visita abbiamo potuto ammirare, presso<br />

un piccolo angolo espositivo, alcune ver-<br />

sioni del Vivacity Plus in taglia media, una<br />

di queste con un particolare allestimento<br />

dotato di numerose telecamere sia interne<br />

sia esterne oltre che alcuni video piatti.<br />

Con la consegna di gadgets e depliants ed<br />

una calorosa stretta di mano a chi si è prodigato<br />

per rendere possibile l’iniziativa, a<br />

cui va un particolare ringraziamento, si è<br />

conclusa una interessante visita.<br />

La giornata di “porte aperte” alla BMB<br />

ha permesso di toglierci tante curiosità e<br />

di vedere finalmente tutti i passaggi per<br />

la costruzione di quell’autobus che quotidianamente<br />

utilizziamo per lavoro o<br />

per svago, senza ovviamente dimenticare<br />

i modelli che hanno fatto la storia della<br />

Menarini dagli anni ’60 agli anni’80 (dalle<br />

carrozzerie dei Fiat 411, 410, 421, 306<br />

ai Monocar 1241 ed infine ai tanto amati<br />

CMB 201) di cui ognuno porta un personale<br />

ricordo legato al trasporto pubblico<br />

bolognese.<br />

20 n u o v oinformatore N. 5 I maggio I 2010


vita da circolo<br />

N. 5 I maggio I 2010<br />

di ????????<br />

n u o v oinformatore<br />

21


icordi<br />

vita da circolo<br />

BologNa SeZIoNe moTo<br />

il museo della Bonifica, e le valli<br />

omenica 21 Marzo, il clima è neb-<br />

Dbioso ed umido, per oggi è prevista<br />

la visita al Museo della Bonifica ad Argenta,<br />

l’appuntamento è a San Lazzaro<br />

alle 9.30, non piove ma le previsioni dicono<br />

pioggia nel pomeriggio. Dilemma,<br />

moto o auto?<br />

Questa escursione è un fuori programma,<br />

la vera prima uscita in moto è prevista<br />

per il 18 Aprile ma questa è un’occasione<br />

per riunire il gruppo dei motociclisti,<br />

però scoccia rischiare di bagnarsi alla<br />

prima uscita in moto!<br />

Decido per le auto ed al ritrovo siamo in<br />

11, Cricchetto ci raggiungerà all’idrovo-<br />

di Mirko griMandi, foto di sergio stignani<br />

ra di Saiarino dove è prevista la visita<br />

alle 11 e diventeremo in 13.<br />

Si parte con tre auto percorrendo le<br />

strade verso le terre basse, siamo a pochi<br />

metri sul livello del mare, queste<br />

belle pianure, curate per la coltivazione,<br />

erano fino ad inizio Novecento delle<br />

paludi.<br />

Al museo veniamo accolti da Sergio Stignani<br />

che ci guida nella visita spiegando<br />

come funziona l’impianto che ha permesso<br />

di risolvere il problema delle piene<br />

e degli allagamenti delle campagne.<br />

Un sistema iniziato con la bonifica del<br />

1920 grazie al lavoro durissimo degli<br />

Ricordando Renzo<br />

d un anno di distanza dalla scomparsa vogliamo ri-<br />

acordare Renzo Cappi. Il tempo passa veloce ma noi<br />

lo portiamo sempre nel cuore, in ogni nostra iniziativa, è<br />

come se fosse davanti, sulla strada, a facilitarci il percorso,<br />

a ridere nel vedere nuovi posti e nuove curve. È con la<br />

sicurezza di non averlo dimenticato, con la certezza di proporre iniziative<br />

che avrebbero ottenuto la sua approvazione che andiamo avanti, se da lassù<br />

ci guarda, sorriderà.<br />

a fianco, il gruppo<br />

dei partecipanti alla visita<br />

al museo della Bonifica.<br />

Sotto un'airone avvistato<br />

dopo pranzo nella valle Santa.<br />

“scariolanti” che hanno costruito argini<br />

deviato fiumi e canali e permesso di<br />

convogliare l’acqua delle “terre basse”<br />

in Reno poi in mare.<br />

Poi lo stabilimento idrovoro di Saiarino,<br />

inaugurato dal re Vittorio Emanuele III<br />

nel 1926 che con grandi pompe, le stesse<br />

che funzionano oggi, permette di gestire<br />

il sollevamento anche nei periodi di piena<br />

e l’irrigazione d’estate. In sostanza<br />

grazie alla Bonifica Renana ed ai suoi<br />

impianti e dipendenti si permettere alle<br />

città e paesi della “bassa”bolognese di<br />

rimanere all’asciutto. Una visita molto<br />

interessante, conclusa a tavola all’Agriturismo<br />

val di Campotto assaggiando<br />

specialità locali in un simpatico convivio.<br />

Dopo pranzo, passeggiata digestiva in<br />

valle Santa dove abbiamo potuto osservare<br />

molte specie di anatre ed aironi.<br />

Alla fine neanche una goccia di pioggia,<br />

ma è comunque valsa la pena, soprattutto<br />

per la conoscenza di Sergio, appassionato<br />

fotografo naturalista, che ci ha<br />

proposto una visita nelle valli per vedere<br />

tante specie acquatiche nel loro abitat,<br />

sicuramente accetteremo per un futuro<br />

sabato motofotografico. A presto.<br />

22 n u o v oinformatore N. 5 I maggio I 2010


vita da circolo<br />

BologNa SeZIoNe Volley<br />

Quelli del volley, campioni CSi<br />

opo aver vinto il torneo di Natale<br />

D disputando una bella e allo stesso<br />

tempo intensa finale contro la squadra<br />

del Marzabotto sul loro campo da gioco,<br />

il <strong>Circolo</strong> <strong>Dozza</strong> del Volley (in questo<br />

caso <strong>Circolo</strong> <strong>Dozza</strong> “minimo sforzo”),<br />

si è aggiudicato anche il campionato provinciale<br />

csi promozione Girone A ed è<br />

così promosso in eccellenza. L'avventura<br />

in Csi, era iniziata con una sconfitta (3set<br />

a 2) alla prima giornata in casa dell'Albathros,<br />

ma la squadra ha saputo subito<br />

Sotto, la formazione vincitrice del torneo CSi<br />

reagire, e alla fine del campionato il numero<br />

che compariva nella casella delle<br />

partite perse era 1, perchè dopo quella<br />

sconfitta ci sono state ben 15 vittorie che<br />

ci hanno proiettato al primo posto con<br />

merito, centrando così al primo anno di<br />

Csi la promozione.<br />

Facciamo i complimenti a tutti i componenti<br />

della squadra ma questa vittoria la<br />

dedichiamo sopratutto alla nuova arrivata<br />

tra noi, la piccola Emma (facendo<br />

gli auguri alla mamma Ughetta e al papà<br />

Samuele) e a 2 giocatori della squadra<br />

(Lisa e Fabrizio) che il primo maggio si<br />

N. 5 I maggio I 2010<br />

di giusePPe tartaglia<br />

dichiarano il loro amore sull'altare. Ma<br />

oltre al campionato Csi, stiamo disputando<br />

anche il campionato provinciale<br />

Uisp dove abbiamo appena concluso la<br />

stagione regolare senza subire sconfitte,<br />

la squadra alternando i propri atleti, ha<br />

ottenuto 14 vittorie su altrettante partite,<br />

lasciando per strada soltanto qualche set,<br />

e siccome si dice che la fame vien mangiando,<br />

ce la metteremo tutta per vincere<br />

anche questo campionato, anche perchè<br />

fra qualche mese abbiamo delle altre de-<br />

diche da fare... Allora incrociamo le dita<br />

e facciamo un in bocca al lupo ai nostri<br />

pallavolisti (19 Giuseppe Tartaglia, 12<br />

Ilaria Benedettini, 6 Stefano Sola, 15<br />

Claudio Rondelli, 7 Massimo Guidi, 5<br />

Rosita Baffioni, 10 Massimo Naldi, 2<br />

Lisa Gasparetto, 25 Roberto Mengoli,<br />

11 Patrizio Silvagni, 13 Gianpietro<br />

Parentelli, 9 Nicola Tortora, 4 Amelia<br />

Procopio, 8 Fabrizio Cardelli). Approfittiamo<br />

anche per ringraziare Alessandro<br />

del negozio 7 Camicie e Daniela di<br />

Rete Casa che ci hanno fornito maglie<br />

tute e borse per la squadra.<br />

Trofeo<br />

di orienteering<br />

Domenica 18 aprile ha avuto luogo<br />

il 20° Trofeo di orienteering “Centro<br />

Storico Città di Bologna” con il<br />

patrocinio del Comune di Bologna,<br />

Provincia di Bologna, Regione emilia<br />

Romagna e Ufficio Scolastico<br />

Provinciale di Bologna.<br />

gara che nel panorama nazionale<br />

si colloca come longevità al secondo<br />

posto dietro alla più appetibile,<br />

orientisticamente, Venezia.<br />

Dopo tanti anni passati in Piazza<br />

maggiore quest'anno per luogo di<br />

ritrovo è stata scelta la più raccolta<br />

ed intima Piazza S. francesco anche<br />

per la sua vicinanza alla sede<br />

del <strong>Circolo</strong>, utilizzata come sede<br />

operativa.<br />

il tempo, quest'anno particolarmente<br />

bizzarro, è stato clemente<br />

e la piazza è stata invasa fin dal<br />

mattino da un variopinto gruppo di<br />

persone che andavano dalle scolaresche<br />

agli agonisti o a semplici<br />

curiosi che volevano provare qualcosa<br />

di nuovo.<br />

alla fine più di 200 persone hanno<br />

invaso il centro di Bologna ancora<br />

assonnato seguendo i vari percorsi<br />

ottimamente predisposti dalla coppia<br />

di tracciatori D'amico e nanni.<br />

alla fine sotto un primo sole si sono<br />

svolte le ricche premiazione e molti<br />

hanno dovuto fare uno sforzo supplementare<br />

portandosi via le ricche<br />

sporte alimentari allestite grazie al<br />

ConaD ed alla disponibilità del<br />

presidente del <strong>Circolo</strong> Torri marino<br />

e di Vaccari Dino.<br />

alla fine tutti soddisfatti in particolare<br />

gli alunni delle scuole che sotto<br />

l'occhio vigile dei genitori o in gruppo<br />

si sono avventurati nel centro<br />

cittadino.<br />

e' doveroso un ringraziamento<br />

all'istituto Comprensivo Croce che<br />

oltre ad essere stato il gruppo più<br />

numeroso ha anche fattivamente<br />

collaborato con l'organizzazione,<br />

nonché i vari nanni, govoni Vaccari<br />

e fizzoni che hanno coinvolto le<br />

proprie famiglie nel dare man forte<br />

e i singoli, ma non per questo meno<br />

attivi, D'amico, gobbi e fiorini.<br />

n u o v oinformatore<br />

23


vita da circolo<br />

di Biagio saldutto<br />

BologNa SeZIoNe BaSkeT<br />

Non ci resta che dire... forza ragazzi!<br />

opo una prima fase di campionato<br />

D che ha visto i piccoli Bradipi della<br />

Pol. ACACIS <strong>Circolo</strong> <strong>Dozza</strong> classificarsi<br />

con un inaspettato terzo posto di tutto<br />

rispetto, la seconda fase del campionato<br />

nazionale di minibasket in carrozzina<br />

regala ai giovani atleti e a tutta la polisportiva<br />

l’accesso alle final four con una<br />

giornata di anticipo sulla fine delle gare.<br />

I ragazzi, capitanati dal veterano Eugenio<br />

Pepoli e agli ordini di coach Claudia<br />

Bedin hanno ottenuto, grazie ad un<br />

percorso netto nella seconda fase di<br />

campionato a gironi incrociati, l’acces-<br />

Sopra, i nostri ragazzi qualificatisi per la final four.<br />

so alle final four per l’assegnazione del<br />

titolo italiano, che avranno luogo nel<br />

fine settimana del 24/25 aprile a Montecchio<br />

Maggiore (Vi).<br />

Le ultime gare hanno visto la compagine<br />

bolognese aggiudicarsi tre match su<br />

quattro in calendario (l’ultima partita si<br />

giocherà domenica 11 aprile contro Padova)<br />

ed avere inoltre la meglio su Cantù<br />

e Vicenza, rispettivamente campioni<br />

d’Italia in carica e campioni d’Italia<br />

nella stagione sportiva 2007-2008.<br />

Le gare della seconda fase del campionato<br />

si sono chiuse con i seguenti punteggi:<br />

Sopra, una formazione dei "Bradipi" prima di una partita i posa per la foto di gruppo<br />

l I Bradipi Polisportiva<br />

ACACIS <strong>Circolo</strong> <strong>Dozza</strong> Bologna<br />

UICEP Torino<br />

19-11<br />

l I Bradipi Polisportiva<br />

ACACIS <strong>Circolo</strong> <strong>Dozza</strong> Bologna<br />

Aurora Assicurazioni<br />

Cassa Rurale Artigiana Cantù<br />

35-31<br />

l I Delfini 2001 Montecchio Maggiore<br />

I Bradipi Polisportiva<br />

ACACIS <strong>Circolo</strong> <strong>Dozza</strong> Bologna<br />

12-16<br />

Sono sei gli atleti che nel week-end della<br />

festa della liberazione partiranno alla<br />

conquista del tricolore.<br />

giacoMo Forcione<br />

11 anni, tre anni di partecipazione al<br />

campionato nazionale minibasket in<br />

carrozzina e capo cannoniere della passata<br />

stagione sportiva.<br />

Francesco Forestieri<br />

11 anni, alla sua quarta stagione nelle<br />

fila dei Bradipi della Pol. ACACIS e<br />

alla sua seconda final four.<br />

FaBio Marzocchi<br />

13 anni, nella squadra da soli due anni<br />

ma con una grande esperienza nonostante<br />

la giovane età.<br />

eugenio PePoli<br />

16 anni, sette anni di attività alle spalle<br />

e alla sua terza final four.<br />

Marius avasilichioae<br />

21 anni, accorso dalle fila della squadra<br />

maggiore come rinforzo per gli atleti<br />

più giovani.<br />

eleonora sarti<br />

23 anni, atleta della squadra di Serie B<br />

di basket in carrozzina della polisportiva<br />

e nelle fila della nazionale femminile<br />

di basket in carrozina.<br />

claudia Bedin<br />

Coach<br />

24 n u o v oinformatore N. 5 I maggio I 2010


vita da circolo<br />

N. 5 I maggio I 2010<br />

di Marco Bassini<br />

BologNa SeZIoNe ScI<br />

Campionato interregionale autoferrotranvieri<br />

ercoledì 24 febbraio c’è stata la<br />

m “mitica” gara di slalom gigante,<br />

svoltasi come sempre all’Abetone ed organizzata<br />

dal CRAL ATAF Firenze.<br />

Appuntamento, questo, molto atteso<br />

dagli sciatori del circolo per confrontarsi<br />

con i tranvieri ed ex-tranvieri delle<br />

altre città partecipanti all’evento. Ritrovati<br />

quindi gli amici di Firenze, Siena,<br />

La Spezia, Pistoia, in totale 70 partecipanti.<br />

Siamo partiti da Zola Predosa alle prime<br />

luci dell’alba carichi, come sempre, più<br />

che di ansia da prestazione, di fame, vi-<br />

sto che la prima sosta è stata al forno di<br />

Bazzano.<br />

Arivati sul posto solite pratiche di rito.<br />

Ed eccoci! Pronti, partenza via!<br />

Ogni squadra incita i propri “atleti”, il<br />

tifo non manca, le partenze sono divise<br />

per categorie, le donne partono per prime<br />

e... eccola! Alla partenza Chiarini<br />

Barbara l’unica donna del gruppo <strong>ATC</strong><br />

arrivata con il tempo di 51”,42 è seconda!<br />

Ottimo!<br />

Via via l’incitamento sale, le porte sono<br />

una quindicina e tutte abbastanza angolate<br />

con un cambio di pendenza diffi-<br />

coltoso, ma l’adrenalina si fa sentire…<br />

qualcuno non realizza il tempo che vorrebbe,<br />

qualcun’altro resta in piedi per<br />

miracolo…<br />

Ma i miei più sinceri complimenti vanno<br />

a Botti Giampaolo che quest’anno<br />

finalmente non è caduto, anche se i suoi<br />

sforzi non sono bastati per battere uno<br />

sciatore più bravo e più bello di lui.<br />

Alla fine portiamo a casa 4 coppe ed il 2°<br />

posto nella classifica dei circoli, e dopo la<br />

premiazione, l’immancabile ricco buffet.<br />

Per la prossima stagione puntiamo al primo<br />

posto! C’è bisogno di voi!<br />

Sopra, il gruppo dei partecipanti prima<br />

dell'inizio della gara.<br />

5 per mille,<br />

un’ambulanza per tutti<br />

a fianco, foto di gruppo coi trofei vinti.<br />

a partire dal 2006 lo Stato riconosce alle associazioni di Volontariato, che quotidianamente<br />

operano per la solidarietà sociale, il 5 per mille delle imposte.<br />

Compilando il modulo al 730 o modello Unico Persone fisiche, è possibile<br />

contribuire in prima persona allo sviluppo sociale della associazione, apponendo<br />

la firma sul riquadro “enti e associazioni” e indicando il numero<br />

di codice Fiscale della croce italia: 01208150373.<br />

Tale contributo non esclude quello dell’8 per mille, ed inoltre non significa pagare<br />

più tasse in quanto il 5 per mille è prelevato dallo Stato dalle tasse già pagate:<br />

non costa nulla di più!<br />

n u o v oinformatore<br />

25


vita da circolo<br />

a cura della claudia avraM<br />

BologNa SeZIoNe cIclISmo<br />

Se la vita è un viaggio,<br />

io voglio farlo in bicicletta<br />

uesta volta la primavera c’è! Forza<br />

q ragazzi che ci siamo. Solo fino a ieri<br />

sembrava Natale, ma domenica il sole<br />

splendeva nel centro di uno splendido<br />

cielo azzurro.<br />

La temperatura non era ancora in doppia<br />

cifra, ma poco ci mancava.<br />

La primavera stavolta non nasconderà la<br />

mano dopo aver lanciato il sasso, e nella<br />

testa del ciclista cominciano già a girare<br />

sogni vari.<br />

Libertà, benessere, energia, felicità. Questi<br />

sono i motivi per cui amo questo sport.<br />

Sono le sensazioni che ho provato tutte le<br />

volte che insieme a questi ragazzi (perché<br />

sono dei ragazzini) sono uscita.<br />

Grazie a loro ho ripreso la bici dopo anni<br />

di pigrizia e rassegnazione ritrovando forma<br />

e forza.<br />

Però c’è una categoria di persone alla<br />

quale noi ciclisti dovremmo sempre riconoscere<br />

la nostra gratitudine.<br />

Le fidanzate, i fidanzati, le mogli, i mariti,<br />

che con tanta pazienza ci sopportano e<br />

supportano in questa nostra passione.<br />

A volte però, anche con il/la più tollerante<br />

dei/delle compagni/e, serve una scusa per<br />

giustificare i nostri terribili ritardi o anche<br />

le uscite stesse.<br />

Ho stilato un decalogo (molto poco serio)<br />

di scuse da utilizzare in caso di necessità:<br />

1) Ho dovuto aspettare Tizio che è andato<br />

in crisi di fame (sostituire “Tizio” con il<br />

nome di un amico che lui/lei NON conosce).<br />

2) Sono andato/a talmente forte che in cima<br />

alla salita mi hanno fatto la premiazione<br />

con spumante,prosciutto e miss/mister.<br />

3) Ho forato 3 volte (risulta più credibile<br />

se ci si presenta con camera d’aria attorno<br />

al petto in stile Bartali).<br />

4) Andavo talmente forte che si è spezzata<br />

la catena (presentarsi con mani sporche di<br />

grasso).<br />

5) Tizio è caduto alla prima curva e ho<br />

dovuto soccorrerlo (il solito imbranato<br />

Tizio).<br />

6) Mi sono perso/a in una landa sperduta<br />

(variante “Il Gps mi ha fatto sbagliare<br />

strada” per i più tecnologici).<br />

7) Ho trovato TUTTI i semafori rossi.<br />

8) Una volta in cima alla salita sono<br />

sceso/a dal versante sbagliato e sono<br />

dovuto/a risalire (con invettiva agli ingannevoli<br />

cartelli stradali).<br />

9) Mi hanno scambiato per un professionista<br />

(citare nome qualsiasi) e ho dovuto<br />

firmare autografi ai fans.<br />

10) Mi si è bloccato il cambio sul 53x11<br />

a inizio salita e per questo ci ho messo un<br />

po’di più (se non espressamente richiesto<br />

tralasciare di spiegare cosa sia il 53x11).<br />

Nota per tutte le mogli e fidanzate, mariti<br />

e fidanzati (compreso il mio) che leggeranno<br />

queste righe: naturalmente stiamo<br />

scherzando, non potremmo mai fare a<br />

meno del vostro supporto, della vostra<br />

pazienza e non ci sogneremo mai di raccontarvi<br />

alcuna bugia.<br />

Se usciamo oppure arriviamo a casa in<br />

ritardo, non è per colpa nostra ma... di<br />

Tizio!<br />

I commenti sono aperti per le vostre scuse<br />

semiserie!<br />

26 n u o v oinformatore N. 5 I maggio I 2010


stage estivi<br />

giornata tipo<br />

N. inDiRizzo 5 I maggio Di I PoSTa 2010 eLeTTRoniCa (eVenTUaLe)<br />

a cura della redazione<br />

Lo stage. Le attività.<br />

Stage estivo di sport e movimento tennis, ginnastica<br />

ritmica, basket, pallavolo, pattinaggio, orienteering.<br />

A chi è rivolto<br />

Bambini/e dai 6 ai 12 anni<br />

Durata e periodo<br />

Lo stage avrà la durata di 5 giorni dal lunedì al venerdì<br />

dalle 7,30 alle 18,00 con la possibilità di iscrizioni ed orari<br />

ridotti a mezza giornata con o senza pasto.<br />

Le attività<br />

L'attività sia sportiva che ludica si svolgerà presso il<br />

Centro Sportivo Arcoveggio.<br />

OGNI SETTIMANA È PREVISTO<br />

UN “TUFFO IN PISCINA” E UNA GITA PER LA CITTÀ<br />

Informazioni e costi<br />

Il pasto verrà fornito ogni giorno dalla Camst.<br />

Il costo settimanale di 85,00 euro comprende:<br />

colazione, pranzo, merenda, entrata in piscina, attività<br />

motoria e ludica, gita settimanale Bologna in City Bus.<br />

modulo d'iscrizione<br />

nome / Cognome<br />

naTo/a a iL<br />

ReSiDenTe a<br />

PRoV. C.a.P. TeL.<br />

ESTATE 2010<br />

Centro Sportivo Arcoveggio<br />

sport e divertimento per i ragazzi<br />

CALCIO, GINNASTICA RITMICA, ORIENTEERING, PALLAVOLO,<br />

BASKET, ATLETICA LEGGERA, TENNIS<br />

Verrà richiesto un anticipo di 30,00 euro da versare entro<br />

il 23 maggio, che sarà detratto dall'ultima settimana<br />

prenotata. Il saldo è da versare entro la settimana<br />

antecedente il periodo prescelto.<br />

• Costo bisettimanale 155,00 euro<br />

Le settimane si svolgeranno solo al raggiungimento<br />

di 14 unità. I periodi prenotati potranno essere disdetti<br />

entro il giovedì antecedente l’inizio del turno prescelto<br />

(in caso di ritardo verrà trattenuto l’acconto di 30,00 euro)<br />

Recapiti<br />

Per tutte le ulteriori informazioni contattate la segreteria,<br />

presso l'impianto Sportivo Sandro Pertini<br />

Via della Battaglia, 9 - Bologna<br />

Tel. 051/6231630 - 377.706.0323<br />

ORARI SEGRETERIA<br />

DAL LUNEDI AL VENERDI DALLE 16 ALLE 19<br />

LUNEDI - MERCOLEDI - VENERDI ANCHE DALLE 10 ALLE 12<br />

aTTUaLe CoRSo fReQUenTaTo<br />

SoCieTà SPoRTiVa<br />

aLLeRgie / inToLLeRanze<br />

periodo<br />

DAL 7 GIUGNO ALL'11 GIUGNO ■<br />

DAL 14 GIUGNO AL 18 GIUGNO ■<br />

DAL 21 GIUGNO AL 25 GIUGNO ■<br />

DAL 28 GIUGNO AL 2 LUGLIO ■<br />

informazioni<br />

Via della Battaglia, 9 - 40141 Bologna<br />

www.pontevecchiobologna.it<br />

info@pontevecchiobologna.it<br />

DAL 5 LUGLIO AL 9 LUGLIO ■<br />

DAL 12 LUGLIO AL 16 LUGLIO ■<br />

DAL 23 AGOSTO AL 27 AGOSTO ■<br />

DAL 30 AGOSTO AL 3 SETTEMBRE ■ 27<br />

n u o v oinformatore

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