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GERUSALEMME

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E. Alliata, Escursioni a Gerusalemme<br />

Scendendo nella grotta di san Giuseppe si vede la cella funeraria<br />

precostantiniana sotto la fondazione della basilica. Sulla sinistra il piccolo altare,<br />

memoria odierna dei santi Innocenti. Si tratta di una tomba ad arcosolio di epoca<br />

bizantina. La seguente apertura (sempre sulla sinistra) era la grotta originaria degli<br />

Innocenti, rimpicciolita con il restauro del 1964. Sotto l’altare ci sono altre tombe<br />

precostantiniane. Ci sono pure alcune tombe sigillate.<br />

Dalla cappella si entra dentro una piccola galleria che conduce alla grotta della<br />

natività. Nel cunicolo si vede bene il soffitto a botte e il segno di un’apertura, forse<br />

l’ingresso alla grotta in epoca costantiniana.<br />

Passando alla grotta successiva si vede il sepolcro di Girolamo. All’angolo<br />

opposto c’è il sepolcro di Paola e Eustochio. Si intravede un’apertura dove è stato<br />

trovato un pozzo, forse parte di qualche antica abitazione. C’è poi il sepolcro di<br />

Eusebio da Cremona, ultimo monaco latino dell’epoca antica.<br />

Infine si entra nella cosiddetta cella di san Girolamo. Si tratta di un ambiente<br />

medievale; sono visibili le scale che conducono al chiostro e un’apertura (rifatta), segno<br />

di un’antica finestra.<br />

Risalendo si visita la cappella di sant’Elena, parte del campanile crociato della<br />

basilica. C’è un affresco molto restaurato rappresentante Gesù fra la Madonna e<br />

Giovanni Battista. Ci sono anche tracce di mosaico sul pavimento.<br />

L’ultima tappa della visita è la Grotta del latte. Secondo una tradizione non<br />

molto antica, circa del tempo dei crociati, Maria allattava in questo luogo Gesù.<br />

Qualche goccia del latte della Vergine cadde a terra e la roccia divenne bianca. Da qui<br />

l’usanza di asportare le rocce per scopi devozionali. Alcuni vorrebbero che qui Maria si<br />

fermò prima di andare in Egitto. Sappiamo che Baldovino, primo re crociato, venne in<br />

questo santuario e prese una reliquia della Madonna prima di andare ad espugnare<br />

Askelon.<br />

Si tratta di un santuario molto popolare a Betlemme, sia per i cristiani come per<br />

i musulmani. La decorazione riflette il gusto popolare. Un tempo si diceva che il sito<br />

dove c’è il santuario era fuori dal paese. In realtà l’indagine archeologica ha mostrato<br />

che il villaggio antico era proprio qui.<br />

Entrando si vedono una serie di grotte, forse parte di antiche abitazioni. I<br />

francescani sono qui dal 1400. Nell’epoca crociata sopra fu costruita una chiesa<br />

dedicata a san Nicolò.<br />

Nonostante le testimonianze siano solo a partire dall’epoca crociata non sono<br />

tuttavia da disprezzare.<br />

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