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Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile

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<strong>Piano</strong> Energetico Regionale (dal bilancio energetico all’individuazione di risorse finanziarie <strong>per</strong> i<br />

nuovi impianti, sino alla costruzione di scale di importanza degli obiettivi), vengono devoluti<br />

compiti decisionali a livello regionale e provinciale e, tra le cose ad oggi più rilevanti, si assegna<br />

ai Comuni con oltre 50.000 abitanti il compito di integrare il PRG con uno specifico piano<br />

relativo all’uso delle Fonti Energetiche Rinnovabili.<br />

Degno di nota è sicuramente il D.P.R. n. 412 del 26 agosto 1993, successivamente<br />

modificato dal D.P.R. n. 551 (21/12/1999) e dal Decreto Ministeriale del 17 marzo 2003, che<br />

stabilisce il “Regolamento recante norme <strong>per</strong> la progettazione, l’installazione, l’esercizio e la<br />

manutenzione degli impianti termici degli edifici” (in attuazione dell’art. 4, comma 4 della legge<br />

9 gennaio 1991 n.10), ma il primo vero passo italiano verso le politiche europee arriva alla fine<br />

degli anni ’90 con l’approvazione del D.Lgs 79/99, meglio noto come “Decreto Bersani”.<br />

A partire dalle strategie e dalle normative comunitarie, l’Italia si è impegnata a ridurre<br />

entro il 2020 le proprie emissioni di CO2 del 13% rispetto al 2005 (<strong>per</strong> i settori non ETS 7 ),<br />

aumentando contestualmente la produzione da fonti rinnovabili fino a soddisfare il 17% della<br />

domanda interna.<br />

Questi target, vincolanti <strong>per</strong> il nostro Paese, sono completati dall’obiettivo comunitario<br />

sull’efficienza, ancora oggi non vincolante, che corrisponde a una riduzione dei consumi<br />

energetici finali del 20% rispetto allo scenario tendenziale, sempre allo stesso anno.<br />

3.3.1. <strong>Piano</strong> d’Azione Nazionale nell’ambito della Direttiva 28/2009/CE<br />

Nel luglio 2010 l’Italia ha predisposto e inoltrato alla Commissione europea il proprio<br />

<strong>Piano</strong> d’Azione Nazionale <strong>per</strong> le Energie Rinnovabili (PANER), indicando un <strong>per</strong>corso preciso <strong>per</strong><br />

la produzione e consumo nazionale di energia, lo sviluppo delle fonti rinnovabili e dell’efficienza<br />

in Italia al 2020, in recepimento della Direttiva 2009/28/CE sulle fonti rinnovabili.<br />

La Direttiva 2009/28/CE stabilisce un quadro comune <strong>per</strong> la promozione dell’energia da<br />

fonti rinnovabili e fissa obiettivi nazionali obbligatori <strong>per</strong> la quota complessiva di energia da<br />

fonti rinnovabili sul consumo finale lordo di energia e <strong>per</strong> la quota di energia da fonti rinnovabili<br />

nei trasporti.<br />

Secondo quanto previsto all’art. 4 della Direttiva, ogni Stato membro adotta un piano di<br />

azione nazionale <strong>per</strong> le energie rinnovabili. I piani di azione nazionali <strong>per</strong> le energie rinnovabili<br />

7<br />

ETS (Emission Trading Scheme): sistema <strong>per</strong> lo scambio di quote di emissioni di gas a effetto serra previsto dalla<br />

politica europea sul clima. Gli impianti che esercitano attività nei settori dell'energia (impianti di combustione con una<br />

potenza calorifica di combustione di oltre 20MW), della produzione e della trasformazione dei metalli ferrosi,<br />

dell'industria minerale e della fabbricazione della carta e del cartone sono obbligatoriamente soggetti al sistema di<br />

scambio di quote (Direttiva 2003/87/CE).<br />

pagina 18 di 85 PAES – <strong>Piano</strong> d’Azione <strong>per</strong> l’Energia <strong>Sostenibile</strong> del Comune di Rofrano

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