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2009 - Cc-Ti

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Il tema<br />

le rIcette della svIzzera<br />

e dell’unIone europea<br />

Nelle scorse settimane si sono moltiplicate le decisioni dei<br />

governi dei singoli Stati e dell’Unione Europea per far fronte alla<br />

crisi finanziaria. Ecco in sintesi le misure adottate.<br />

Svizzera<br />

Già nel corso del mese di novembre il Consiglio federale<br />

ha approvato delle misure di stabilizzazione a sostegno<br />

dell’occupazione e dell’offerta in Svizzera. In una prima<br />

fase è stato chiesto al Parlamento di anticipare uscite già<br />

previste per 340 milioni di franchi, mentre la liberazione<br />

delle riserve di crisi a favore delle imprese ammonta a 550<br />

milioni di franchi (1° gennaio <strong>2009</strong>). Qualora la situazione<br />

economica dovesse peggiorare entro la fine del primo<br />

trimestre del <strong>2009</strong>, si prevedono ulteriori uscite per circa<br />

mezzo miliardo di franchi. In primo piano vi sono investimenti<br />

per il risanamento energetico di vecchi edifici, nonché<br />

investimenti di manutenzione delle strade nazionali e<br />

delle FFS.<br />

Complessivamente per la Confederazione si rivela necessario<br />

intervenire a tre livelli:<br />

1. Nel settore della regolamentazione è necessario procedere<br />

a una rapida approvazione dei progetti che hanno<br />

una notevole rilevanza per la crescita (per esempio con<br />

la Legge sugli ostacoli tecnici al commercio e la Legge<br />

sull’IVA). Inoltre si stanno esaminando condizioni quadro<br />

migliori rispettivamente lo sfruttamento delle diverse<br />

possibilità nell'ambito della garanzia dei rischi delle<br />

esportazioni (ASRE) e nel sistema delle fideiussioni come<br />

pure, per sostenere l'occupazione, un prolungamento<br />

della durata massima dell'indennità per lavoro ridotto.<br />

2. Nel settore degli investimenti sono in fase di preparazione<br />

altri investimenti anticipati da parte dell'ente pubblico,<br />

analoghi a quelli che sono già stati approvati nella prima<br />

fase. I mezzi finanziari utilizzabili si situano nell'ambito<br />

12 <strong>Ti</strong>cino Business<br />

del freno all'indebitamento e ammontano a circa 650<br />

milioni. La priorità spetta agli investimenti nel settore delle<br />

infrastrutture a partire dalla seconda metà del <strong>2009</strong>.<br />

3. Hanno un effetto sulla congiuntura pure le riforme di<br />

politica fiscale, come le agevolazioni, attualmente in<br />

fase di elaborazione, nell'ambito dell'imposizione delle<br />

famiglie (circa 600 milioni) e le misure destinate a compensare<br />

la progressione a freddo (circa 600 milioni).<br />

Da tali provvedimenti il Consiglio federale si attende un<br />

sostegno del consumo al più presto a partire dal 2010.<br />

Unione Europea<br />

I capi di Stato dell’UE hanno convenuto un piano di azioni<br />

coordinate che si basa su 3 pilastri fondamentali:<br />

- azioni sulle condizioni creditizie e monetarie;<br />

- politiche finanziarie coordinate volte a far ripartire la domanda;<br />

- azioni nelle quattro aree prioritarie della Strategia di Lisbona.<br />

Il piano prevede un’adeguata liquidità alle istituzioni finanziarie,<br />

garanzie sui prestiti, la ricapitalizzazione efficiente<br />

delle banche in difficoltà da parte dei governi, la revisione<br />

delle regole, il coordinamento della procedura tra i governi<br />

europei. Le garanzie statali sui prestiti interbancari sono<br />

state estese sino al 31 dicembre <strong>2009</strong>.<br />

La Commissione Europea raccomanda agli Stati membri<br />

di usare il supporto finanziario fornito al settore bancario<br />

per incoraggiare il ritorno alle normali attività di prestito<br />

e per assicurare che i tagli di tassi di interesse operati<br />

dalla Banca Centrale Europea siano passati a coloro che<br />

chiedono prestiti.<br />

La Commissione Europea propone agli Stati membri di<br />

adottare misure coordinate di politica finanziaria per produrre<br />

impatti sostanziali e positivi sull’impiego e sulla economia<br />

europea. L’impulso finanziario complessivo previsto<br />

dalla Commissione Europea a carico degli Stati membri è<br />

pari a 170 miliardi di euro. L’attuazione di tale manovra<br />

dovrà essere effettuata nel seguente modo:<br />

1) Dovrà essere di natura temporanea, coordinata e con<br />

obiettivi mirati a massimizzare i ritorni economici positivi<br />

dell’impulso finanziario.<br />

2) La Commissione raccomanda misure nell’ambito della<br />

spesa pubblica, in particolare a favore delle famiglie colpite<br />

e delle piccole e medie imprese (PMI). Ad esempio:<br />

trasferimenti temporanei ai disoccupati o alle famiglie a

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