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2009 - Cc-Ti

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Attualita`<br />

di Stefano Modenini, Direttore di economiesuisse per la Svizzera italiana, Federazione delle imprese svizzere<br />

A grande maggioranza le cittadine e i cittadini<br />

svizzeri si aspettano che lo Stato spenda<br />

il denaro pubblico con estrema prudenza<br />

e agisca dunque con parsimonia. Inoltre, le<br />

svizzere e gli svizzeri non vedono di buon<br />

occhio i debiti e ritengono che lo Stato<br />

debba ridurre i disavanzi agendo principalmente<br />

attraverso la riduzione delle spese.<br />

Sono queste le principali conclusioni alle<br />

quali giunge il “monitor finanziario 2008”,<br />

elaborato dall’istituto Gfs di Berna in collaborazione<br />

con economiesuisse, per sondare<br />

l’opinione della popolazione elvetica sulla<br />

politica delle finanze pubbliche.<br />

In effetti è già dal 2001 che economiesuisse<br />

realizza regolarmente proprio in collaborazione<br />

con l’istituto Gfs di Berna delle inchieste<br />

per valutare il gradimento delle svizzere<br />

e degli svizzeri sulle finanze pubbliche,<br />

l’evoluzione della spesa e l’indebitamento.<br />

Ora queste inchieste sono state riunite nel<br />

“monitor finanziario”, che verrà regolarmente<br />

pubblicato. Questi in particolare i risultati<br />

del “monitor finanziario 2008”.<br />

Lo Stato deve essere efficiente<br />

Per la gran parte della popolazione – l’80%<br />

– obiettivo principale della politica finanziaria<br />

deve essere quello di ridurre sia le spese<br />

sia le imposte. In quest’ottica lo Stato deve<br />

destinare le risorse a disposizione nella maniera<br />

più ottimale possibile. Ne consegue pure<br />

che le svizzere e gli svizzeri sono contrari<br />

ad un’espansione dello Stato, anzi, chiedono<br />

una delimitazione precisa dello Stato stesso.<br />

In quali settori risparmiare?<br />

Sempre più le svizzere e gli svizzeri pensano<br />

che lo Stato debba essere chiamato a risparmiare.<br />

Vi sono dei settori tuttavia – agricoltura,<br />

settore sanitario e costruzione delle<br />

strade – dove non si escludono nuove spese.<br />

Ma in quali settori risparmiare? Le risposte<br />

sono chiare: bisogna risparmiare nel settore<br />

dell’asilo (64%; per il 30% bisogna invece<br />

spendere quanto si spende attualmente);<br />

dell’amministrazione pubblica (63%; per il<br />

31% bisogna mantenere l’attuale livello di<br />

spesa); dell’esercito (62%; il 31% pensa sia<br />

giusto mantenere il livello di spesa attuale);<br />

GlI svIzzerI voGlIono rIsparmI<br />

e sI opponGono all’IndeBItamento<br />

nel servizio diplomatico (56%; per il 35%<br />

va bene spendere quanto si spende oggi) e<br />

nel settore dell’aiuto allo sviluppo (41%; per<br />

il 44% invece bisogna spendere quanto si<br />

spende attualmente).<br />

All’inverso invece, il 49% delle svizzere e<br />

degli svizzeri ritiene si debba spendere maggiormente<br />

nell’AVS (il 40% dice che bisogna<br />

spendere quanto si spende attualmente),<br />

percentuale che è del 42% al capitolo della<br />

formazione (per il 49% bisogna mantenere<br />

la spesa attuale in questo settore).<br />

Evitare l’indebitamento<br />

La maggior parte delle svizzere e degli svizzeri<br />

danno priorità all’equilibrio delle finanze<br />

pubbliche. In effetti, in caso di eccedenza<br />

finanziaria il 56% di loro ritiene che questa<br />

eccedenza debba essere destinata alla<br />

riduzione del debito. All’inverso, in caso di<br />

disavanzo l’85% ritiene si debba procedere<br />

ad una riduzione delle spese. L’aumento delle<br />

imposte entra in considerazione solo per<br />

il 7% degli interpellati, mentre solo il 3% è<br />

favorevole ad un aumento del debito.<br />

Quali conclusioni trarre dai risultati del<br />

“monitor finanziario 2008”? Bisogna innanzitutto<br />

perseguire una strategia che mira<br />

ad una quota-parte dello Stato e ad una<br />

quota-parte fiscale basse. Per tenere sotto<br />

controllo l’indebitamento occorre utilizzare<br />

lo strumento del freno all’indebitamento,<br />

estendendo il suo controllo anche alle assicurazioni<br />

sociali. Su questo punto tocca<br />

principalmente al Consiglio federale e al<br />

Parlamento prendere la decisione di inserire<br />

nella legge la regola del finanziamento durevole<br />

delle assicurazioni sociali. La recente<br />

bocciatura dell’iniziativa sul pensionamento<br />

a 62 anni dimostra inoltre la volontà della<br />

popolazione elvetica di non mettere in discussione<br />

l’impalcatura dell’AVS procedendo<br />

con avventure finanziarie incerte.<br />

Considerando il fatto che a seguito della crisi<br />

finanziaria le entrate degli enti pubblici<br />

diminuiranno, l’esame dei compiti dello Stato<br />

diventa ancor più una priorità. A maggior<br />

ragione non è saggio aumentare in maniera<br />

incontrollata le spese.<br />

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