Teoria ed applicazioni delle leghe a memoria di forma
Teoria ed applicazioni delle leghe a memoria di forma
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Fig. 1.2: de<strong>forma</strong>zione plastica nell’austenite causata dalla tras<strong>forma</strong>zione in martensite.<br />
Come è osservabile in figura 1.2 tra α ′ e γ è presente una zona <strong>di</strong> accomodamento plastico<br />
della martensite nell’austenite.<br />
Esistono comunque due vincoli che governano questa de<strong>forma</strong>zione:<br />
1. Durante la tras<strong>forma</strong>zione esiste un piano che prende il nome <strong>di</strong> habit plane che rimane<br />
in<strong>di</strong>storto e non ruotato <strong>ed</strong> è proprio su questo piano dove nuclea la martensite.<br />
2. Austenite e martensite sono caratterizzate da due reticoli cristallini ben <strong>di</strong>stinti, con parametri<br />
<strong>di</strong> cella definiti. L’austenite ha un reticolo FCC mentre la martensite è un BCT o un BCC.<br />
Esiste però un’analogia tra questi due reticoli cristallini; osservando la figura 1.3 si può ‘v<strong>ed</strong>ere’<br />
dentro alle due celle FCC una cella BCT. Quest’ultima è però più alta <strong>di</strong> quella che <strong>forma</strong> la<br />
martensite. Si può pensare <strong>di</strong> tras<strong>forma</strong>re questa BCT virtuale in quella martensitica applicando<br />
una trazione (chiamata trazione <strong>di</strong> Bain) e successivamente un taglio <strong>ed</strong> una rotazione per<br />
ripristinare l’habit plane.<br />
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