11.06.2013 Views

Da Sigillo - Grifo Bianco

Da Sigillo - Grifo Bianco

Da Sigillo - Grifo Bianco

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

La prima da la luce ai comuni di Scheggia, Costacciaro e la dava anche al comune di Gubbio che<br />

ora ha dovuto abbandonare. La seconda da la luce a Nocera Umbra, Gualdo Tadino, Fossato di<br />

Vico, e sembra la darà anche a Gubbio. Noi abbiamo invitato le due ditte a specificare il prezzo<br />

che avrebbero dato al nostro comune. Il Crivellini ci ha dichiarato formalmente che le lampade al<br />

di sotto le 50 candele costano Lire 2.50 per candela, e sopra cinquanta Lire 2. per candela.<br />

Quindi la spesa per il nostro comune, che ha bisogno di 1135 candele, e cioè: “25 lampade da 25<br />

candele, 10 lampade da 16 candele, due da cento candele e tre da 50 candele, ammonta a Lire 2660<br />

annue. La società di Gualdo Tadino per l’illuminazione elettrica darebbe un canone annuo di 1600<br />

lire. Verserebbe una cauzione all’esattore comunale di Lire 1.000 che deve garantire che la luce<br />

verrà data non più tardi di un mese dalla stipula del contratto.<br />

Tale situazione sarebbe inferiore di Lire 1.000 alla proposta del Crivellini, ma il consigliere<br />

Francioni vorrebbe che si facesse una gara fra le due ditte, poiché il Crivellini ha già fatto<br />

l’impianto in questo comune, fa notare il Guerrini. Il consigliere Aretini è dell’avviso che ambedue<br />

le ditte possano concorrere alla realizzazione dell’illuminazione elettrica. Si passa alla votazione e<br />

la proposta Aretini viene rigettata con sette voti contrari e cinque favorevoli; mentre la proposta del<br />

presidente vie approvata con 7 favorevoli e cinque contrari.<br />

Il 6 Maggio 1915, il consiglio si riunisce per “provvedimenti per la luce elettrica”. Il Sindaco<br />

Colini Celestino ricorda che molte volte si è parlato della luce elettrica che deve portarci la Società<br />

Alto Topino e che non arriva mai. Inoltre la società mi avrebbe promesso che con la data del 31<br />

maggio sarebbe arrivata la luce, ma io ho reclamato ben altro, in vista che siamo stati trattati<br />

malissimo, e quindi mi sono fatto scrivere questa lettera che vi leggo: Al Sindaco di <strong>Sigillo</strong>. Tengo a<br />

dichiararle che in conformità delle intelligenze verbali corse tra noi, che prima del giorno 31<br />

maggio sarà distribuita a <strong>Sigillo</strong> la corrente elettrica. Mancando agli impegni assunti<br />

corrisponderò al Comune una penale di Lire 5 al giorno, per ogni giorno di ritardo. Qualora<br />

codesta amministrazione non potesse accordarmi la richiesta dilazione la scio libertà di dichiarare<br />

la rescissione di ogni contratto o trattativa. firmato M. Guerra.<br />

Il Consigliere Caserta fa conoscere che a seguito della delibera consigliare del 13 dicembre 1914,<br />

ed in vista delle promesse fatte e non mantenute, è bene che il comune si sciolga da ogni impegno.<br />

Il consigliere Mattioli è dello stesso parere. Il consigliere Cini è di diverso parere. Il consigliere<br />

Aretini fa osservare che in base alla lettere scritta dalla società ci siamo potuti liberare della<br />

Società Alto Topino. Il consiglio delibera: presa cognizione della lettera della società Alto Topino<br />

in data 2 maggio 1915, accetta la condizione che per il 31 maggio debba installarsi e funzionare in<br />

questo comune l’impianto elettrico del paese. Vuole però a garanzia di tali promesse una cauzione<br />

di Lire 200 e, non effettuandosi tale deposito il comune di <strong>Sigillo</strong> si dichiari libero da ogni impegno.<br />

Il consiglio approva con voti favorevoli 10 ed 1 contrario (presenti n. 11, assenti n. 4).<br />

Il primo impianto di Crivellini risale ormai a quasi cento anni, fu un avvenimento di grande<br />

portata e una grossa novità in quanto segnò la fine di un periodo, rischiarato dalla fiamma delle<br />

candele steariche, dell’acitilene e del petrolio.<br />

Ancora oggi è possibile vedere la vecchia diga che sbarrava il fiume nel punto più orrido e<br />

suggestivo della Gola del Corno e il condotto d’acqua che alimentava la centralina ai margini<br />

dell’abitato di Isola Fossara. Nulla rimane oggi di questa costruzione perché, pur non essendo più<br />

funzionante, la centralina, con le residue attrezzature, venne distrutta dai Tedeschi nella ritirata del<br />

1944. Le fonti storiche sigillane dicono che fu l’Ing. Crivellini a portare la “luce” a <strong>Sigillo</strong> nel 1915.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!