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Sorella morte<br />
Benedetto Croce soleva dire: “La morte dell’individuo non è né felicità né infelicità, perché è<br />
un fatto o accadimento”. Giacomo Leopardi scriveva: < Sconsolata arriva la morte, e duro è il fato<br />
di quella speme che sotterra è spenta. Il dramma umano del nostro tempo è la morte, colpisce senza<br />
distinzione di età, di razza, e questi ultimi anni <strong>Sigillo</strong> ha visto morire il fiore della gioventù. Non<br />
c’è nessuna giustificazione nel perdere la vita in età giovanile, ma è la fine di tutto, al punto che le<br />
parole umane e anche quelle dei migliori scrittori, sono incapaci di asciugarci le lacrime, soltanto la<br />
fede è un balsamo alle ferite del cuore nello smarrimento umano causato dalla morte di persone<br />
care, che non vedremo più con noi.<br />
Mohandas Karamchand Gandhi, soleva dire: “Il mondo è pieno di contraddizioni, dolore<br />
dietro alla gioia e gioia dietro al dolore, dove c’è il sole c’è anche l’ombra, dove la luce le tenebre,<br />
dove la nascita la morte. Il restare indifferenti a questi opposti è distacco. Il modo per trionfarne<br />
non è eliminarli ma innalzarsi al di sopra di essi liberi da ogni attaccamento”.<br />
Le anime dei nostri fratelli morti sono nelle mani di Dio e nessun tormento le toccherà. Agli<br />
occhi degli stolti parve che morissero e la loro fine fu giudicata una sciagura e la loro partenza da<br />
noi uno sfacelo, ma essi, in realtà, sono nella pace. Anche se agli occhi degli uomini subiscono<br />
tormenti, la loro speranza è piena di immortalità. Per una breve pena riceveranno grandi beni,<br />
perché Dio li ha provati e li ha trovati degni di Se, li ha saggiati come oro nel crogiuolo e li ha<br />
graditi come olocausto. Brilleranno come le stelle nel cielo.(Sapienza 3,1).<br />
Oggi, come sempre, la morte colpisce l’uomo. E’ questo il dramma della nostra esistenza, tanto<br />
che qualcuno ha scritto che l’uomo è fatto per la morte. Guardiamoci attorno! la morte sulle strade,<br />
nel mare, nel cielo, negli ospedali, nelle case; la morte sulla faccia degli anziani degli Ospizi e dei<br />
bimbi denutriti. E’ il trionfo della morte! E’ l’angoscia! Abbiamo perduto un amico in terra: Ma<br />
abbiamo acquistato un protettore in cielo. (Benedetto XIV).<br />
Mescolo le mie parole a quelle divine: Chiedo scusa. Le mie non valgono nulla. Ma una<br />
ragione c’è. Mi sembra che manchi l’insegnamento prezioso di Nostro Signore, il quale ci ha fatto<br />
dono della sua misericordia, ma, nello stesso tempo, ci ha detto di credere nella sua giustizia.<br />
Poiché, se per un uomo venne la morte, per un uomo c’è anche la resurrezione dei morti.<br />
Costantino Mariotti Bernardo Tusillagine