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E proprio sull’edificazione di queste chiese che nasce la vita spirituale di <strong>Sigillo</strong>, e nascono le<br />
“Confraternite” che hanno avuto un ruolo importantissimo nell’animo dei Sigillani, che ancora<br />
oggi ne conservano intatto il ricordo e che ancora sono attive. (4).<br />
La più antica delle confraternite sigillane è quella di S. Maria dei Disciplinati, fondata nel 1329,<br />
sotto il pontificato di Giovanni XXII, da Fra Nicola da <strong>Sigillo</strong>, monaco del convento di S. Agostino.<br />
Le Confraternite, che, secondo i luoghi, presero il vario nome di Flagellanti, battuti, disciplinati o frustati<br />
erano formate in massima parte di laici, che si radunavano nelle loro cappelle per praticare la<br />
disciplina, cantare le laudi e attendere a opere di pietà. In una Santa Visita del Vescovo Montani<br />
(Mario Montani di Vetralla, vescovo di Nocera dal 1646 al 1669), si cita testualmente – pagg 287v –<br />
28 Ottobre 1647….in detto altare è eretta una cappellania con il patronato del Sig. D.us Cap. Angelo<br />
Baldeschi sotto l’invocazione di S. Giuseppe ( s. Maria dei Disciplinati, ora S. Giuseppe al corso ), il cui<br />
cappellano al presente è il Rev. D. Filippo Mancia, cui è tenuto a celebrare in detto altare n. 15 messe al mese<br />
in suffragio…( 5 )<br />
La Confraternita di S. Anna, che i documenti alla fine del ‘500 dicono già unita a quella del Corpo<br />
di Cristo, ebbe inizio nella metà del ‘400. <strong>Da</strong>lla visita del vescovo Montani nel 1647, apprendiamo:<br />
. ( 6 ).<br />
La Confraternita della Cintura, eretta nella chiesa di S. Agostino, sull’altare della Madonna della<br />
Cintura, era eretta la Confraternita del Soccorso. Aveva diversi nomi: Confraternita di S. Monica – della<br />
Consolazione – e dei Cinturati. Non conosciamo la data della sua fondazione. Le prime notizie<br />
appaiono in due quinterni di un libro comperato al tempo in cui era Priora Donna Bartolomea di<br />
Ridolfo, il 15 febbraio 1578. La confraternita era alle dipendenze dell’ordine Agostiniano e i padri<br />
del convento esercitavano su di essa la giurisdizione. Nel 1585 fu aggregata alla Confraternita della<br />
Consolazione di Bologna e la stessa aggregazione si ripeté nel 1624 e nel 1636. Nel 1610 gli<br />
agostiniani impedirono al vescovo di Nocera la visita alla Confraternita; si ricorse al Papa, che, con<br />
lettera firmata dal card. Girolamo Panfili, rispose che la visita aspettava al vescovo. Negli antichi<br />
inventari la vediamo ricca di oggetti sacri per il suo altare e per l’immagine della Madonna.<br />
Nella visita del vescovo di Nocera mons. Montani, alla pagina 286v, del registro delle visite,<br />
conservato a Nocera, si legge: 30 ottobre 1647. Successivamente ebbi accesso all’altare della beata Maria<br />
delle Grazie ( il vescovo non scrive – chiesa di S. Agostino, ma, nel libro <strong>Sigillo</strong> dell’Umbria, La<br />
Toscografica Empoli -1965, Mons. Domenico Bartoletti, parroco di <strong>Sigillo</strong> dal 1953 al 1989, alla<br />
pagina 150, scrive