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Lo Scarpone Valsusino - Sezione Valsusa

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Dalla <strong>Sezione</strong><br />

politici per l’uso smodato di queste truppe d’occupazione che hanno<br />

vissuto una guerra afghana che nulla ha a che fare con la comunità<br />

valsusina che non riconosce e che pertanto respinge.<br />

Ringraziando per il tempo dedicato a queste righe, saluto cordialmente.<br />

<strong>Lo</strong>redana Bellone (valsusina)<br />

Strano destino quello degli alpini. Nati per difendere i monti vennero<br />

mandati dalla politica in Africa a combattere, non certo per la<br />

propria terra, ma bensì per occupare quella altrui. I nostri vecchi<br />

pensavano che in fin dei conti “erano solo andati a fare il loro dovere”,<br />

e noi ora li ricordiamo con stima e affetto.<br />

Spediti al fronte nella Prima guerra mondiale, si comportarono<br />

magistralmente con una nazione intera che palpitava per loro. Al<br />

ritorno a casa invece derisioni, umiliazioni, nessun riconoscimento<br />

al loro sacrificio, da parte di coloro che solo pochi mesi prima, magari<br />

nel caldo delle proprie case o nel corso di illuminati dibattiti<br />

politici ne tessevano le lodi. Nel racconto dei vecchi si sottolinea<br />

sempre “il dovere”, e noi da allora ci siamo impadroniti della leggenda<br />

di uomini che per “il dovere” hanno immolato la loro vita.<br />

Arriva poi la Seconda guerra mondiale. La storia ci ha insegnato<br />

che fu purtroppo una guerra di conquista, dove i nostri alpini, btg.<br />

“Cervino” incluso, per “il dovere” furono inviati in Grecia, Albania,<br />

Russia come truppe d’occupazione, certamente non scegliendolo.<br />

Ma non basta ancora. A quelli sopravvissuti che furono fatti<br />

prigionieri, un noto uomo politico di un noto partito di allora ne auspicava<br />

quasi la morte quale antidoto alla guerra. Mai però si macchiarono<br />

di azioni contro le popolazioni locali dove anzi, ancora<br />

oggi vengono ricordati con rispetto perché con onore, serietà e umanità<br />

facevano “il loro dovere”, anche se nemici.<br />

Eppure come è strano il destino! Quegli alpini sono amati, commemorati<br />

ogni domenica, e mai ci si sognerebbe di pronunciare contro<br />

di loro neppure una parola di quelle che si riversano oggi su<br />

questi incolpevoli ragazzi del “Susa”. Forse si fa finta di non ricordare<br />

che tra quelle truppe di occupazione, d’Africa o di Russia,<br />

tra i combattenti di allora, c’erano bisnonni, nonni, padri, fratelli,<br />

suoceri, amici, anche valsusini che mai verrebbero insultati, e guai<br />

a chi dovesse farlo, perché “quello era il loro dovere”.<br />

Dove hanno sbagliato loro e dove si sbaglia ora? Passiamo ogni<br />

domenica, orgogliosi del nostro cappello, a ricordare i nostri caduti<br />

nell’adempimento di quel “dovere”, e ora qualcuno vorrebbe andare<br />

ad insultare, aggredire gli alpini di oggi solo perché lo stanno<br />

facendo. Sinceramente non credo che i caduti dell’Ortigara, o quelli<br />

del Don da lassù siano orgogliosi di vedere alpini che insultano altri<br />

alpini, di vedere che non si capisca ancora ora qual è il confine tra<br />

la propaganda ed il dovere, tra il fanatismo ed il buon senso, tra difesa<br />

di una recinzione e occupazione, tra chi usa le forze armate e<br />

chi ne fa parte. È vero che in valle il legame con gli alpini è forte,<br />

ma è forte ovunque, anzi forse altrove lo è ancora di più, ma questo<br />

non significa che non debbano fare “il loro dovere” dove non<br />

piace vengano mandati.<br />

Visto che noi alpini dovremmo avere, e spesso a torto ce ne vantiamo,<br />

sensibilità che altri non hanno dovremmo difenderli gli alpini<br />

di oggi, difenderli da coloro che li insultano, difenderli da tutti i<br />

politici, nazionali e locali, difenderli da menti annebbiate dall’odio<br />

e dalla propaganda. Grande sarebbe l’alpino valsusino che si alzasse<br />

fuori dal coro e dicesse a testa alta “Mi dispiace che facciate<br />

il vostro dovere qui, ma vi difenderò e vi rispetterò sino in fondo<br />

perché come i nostri vecchi lo possiate fare con onore”. E poi via a<br />

modificare la nostra preghiera, dove gli alpini non dovranno solo<br />

essere salvati ‘dal gelo implacabile, dai vortici della tormenta, dall'<br />

impeto della valanga’, ma anche dai Giuda che per un po’ di notorietà<br />

e visibilità calpestano e umiliano la storia alpina imperniata<br />

da sempre sul ‘dovere pericolosamente compiuto’.<br />

E soprattutto non dimentichiamo che il padre degli alpini, quel<br />

Cantore che evochiamo spesso per il suo Paradiso era un lontano<br />

figlio della valle di Susa. Chissà che pena proverà!!!<br />

Avrò ancora la libertà<br />

di affermare che sono alpino?<br />

Le vicende attuali ci hanno abituati a vedere tutte le forme e gli<br />

espedienti per manifestare in difesa di convinzioni ed idee che hanno<br />

fatto presa su una parte della popolazione della Valle di Susa, che coglie<br />

ogni occasione per cercare visibilità sui media, voce dai giornali,<br />

consensi.<br />

Da alcuni anni mi sono ripromesso di non dire che abito a Susa<br />

perché se faccio una simile affermazione, la cosa più elegante che mi<br />

viene detta, al di là dei confini del Piemonte, è che sono un retro-<br />

18<br />

<strong>Lo</strong> <strong>Scarpone</strong><br />

<strong>Valsusino</strong><br />

grado, un conservatore anti progresso; come se tutti gli abitanti della<br />

valle appartenessero a quel movimento “No Tav” che ha dato questa<br />

impressione in tutto il Paese. Ogni volta rispondo di essere di<br />

Torino, per non subire una espressione sdegnata ed una presa per i<br />

fondelli e questo da gente non di Ciriè ma che va da Bolzano a Roma<br />

e perfino in Sicilia.<br />

Ora, nella massa di dimostranti, sono entrati a gamba tesa alcuni<br />

belli spiriti, guidati da un proclamatosi ex ufficiale, che si sono mischiati<br />

a: donne, bambini, pensionati, esaltati, anarchici, nulla facenti<br />

vari e a coloro che alla fine, se procureranno molti voti ad una<br />

qualsiasi cordata, pensano di poter entrare in politica in qualità di<br />

deputati o senatori, alcuni ex alpini con tanto di cappello alpino accreditando,<br />

nel falso più assoluto, che anche la nostra Associazione<br />

tacitamente approva le azioni e le idee del movimento. Non credevo<br />

si potesse giungere a coinvolgere la nostra Associazione, che è strettamente<br />

apolitica e avulsa da ogni manifestazione faziosa, in una simile<br />

situazione.<br />

Vallo a spiegare a chi ha visto di sfuggita in TV il nostro glorioso<br />

cappello, nella calca dei dimostranti, che nessuno della Presidenza<br />

ha avallato ciò e men che meno la <strong>Sezione</strong> Val Susa, “Sarà dura”<br />

(per dirla come dicono loro), spiegarlo a chi si è fatta un’opinione errata<br />

basata solo su dei brevi flasches televisivi.<br />

Dovrò, in avvenire, quando mi chiederanno in che Arma ho prestati<br />

servizio rispondere: “Artiglieria” omettendo: “da montagna”?<br />

e gli alpini cosa dovranno rispondere: “Fanteria”?<br />

Cordiali saluti, sicuramente, alpini.<br />

G. Brancato<br />

Oblazioni pro <strong>Scarpone</strong><br />

Giuseppe Ferraris vicepresidente sezionale -<br />

Gruppo di Cesana € 120,00<br />

Gabriella Arnol in memoria del papà gen. Arnol € 20,00<br />

N.N. € 1,00<br />

M.llo Giuseppe Rosatelli - Torino € 70,00<br />

Il nipote Manuel Cinato in memoria del nonno<br />

Benito “Remo” Cinato - Gruppo di Caprie € 50,00<br />

Nello Bert in memoria del fratello Gianfranco Bert -<br />

Gruppo di Caprie € 50,00<br />

In ricordo di Attilio Odiard, la moglie -<br />

Gruppo di Susa € 20,00<br />

La nipote Erika in memoria del nonno Leonardo<br />

Belmondo - Gruppo di Mattie € 25,00<br />

Alberto Ingramo - Lanzo Torinese € 20,00<br />

Totale € 376,00<br />

Oblazioni conto corr. post.<br />

Vincenzo <strong>Lo</strong>mbardozzi - Torino € 20,00<br />

Achille Nesi - Toirano € 20,00<br />

Ornella Marcellino in ricordo di Adolfo Marcellino € 100,00<br />

Renato Margaira - Torre del Colle (Villar Dora) € 20,00<br />

Totale € 160,00<br />

Oblazioni Fondo Farinacci<br />

Maresciallo Giuseppe Rosatelli € 165,00<br />

Sig. Silvio Rosatelli € 165,00<br />

Totale € 330,00<br />

una casa per Luca<br />

<strong>Sezione</strong> A.N.A. Val Susa € 1.000,00<br />

Gruppo di Condove € 200,00<br />

Gruppo di Oulx (raduno ex 34ª “Susa”) € 500,00<br />

Totale € 1.700,00

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