SEARIVER PORT - ASPO CHIOGGIA
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L’8 giugno 1940, anno XVIII dell’era<br />
fascista, il Comandante Bravo ci<br />
restituisce perfettamente il clima<br />
dell’imminente secondo conflitto<br />
mondiale, riconoscendo la necessità<br />
di vietare l’uso di apparecchi fotografici<br />
nell’ambito dei porti del Compartimento<br />
Marittimo di Chioggia con<br />
l’ordinanza 104. Soltanto due giorni<br />
dopo l’ordinanza 101, con drammatica<br />
escalation, ordina l’oscuramento<br />
parziale della zona, la riduzione<br />
all’essenziale dell’illuminazione pubblica,<br />
l’azzurramento e la schermatura<br />
delle lampade, l’uso esclusivo<br />
di mezzi acustici per le segnalazioni<br />
degli autoveicoli eccetera. Si da<br />
conto anche dei segnali di allarme e<br />
dei seguenti provvedimenti ai quali<br />
attenersi onde evitare di attirare il<br />
fuoco nemico sul porto e sulle sue<br />
infrastrutture, si informa circa l’ubicazione<br />
del rifugio antiaereo -sotto il<br />
silos della Fabbrica Cementi ad una<br />
distanza di circa 50 metri dalla banchina-,<br />
si elencano i luoghi di sosta<br />
per tutti i veicoli che si troveranno<br />
sulle banchine dei canali Lombardo e<br />
S. Domenico (dovranno svoltare nella<br />
Calle più prossima per lasciar libero<br />
il passaggio ai veicoli dei Pompieri<br />
e della Croce Rossa): gli equipaggi<br />
presenti sulle navi nazionali ancorate<br />
od ormeggiate dovranno tenersi<br />
pronti per l’eventuale chiamata ai<br />
“posti di incendio”. L’Italia entra così<br />
nella seconda guerra mondiale. La<br />
città di Chioggia, in particolare, sopporterà<br />
18 pesanti bombardamenti<br />
che raderanno al suolo un centinaio<br />
di abitazioni e ne danneggeranno<br />
altre 300 circa: i morti saranno 60 e<br />
500 i feriti, un migliaio i senzatetto<br />
ed alcune centinaia gli sfollati.<br />
Il giorno 11 ottobre 1940 viene<br />
emanata l’ordinanza 111 relativa<br />
alla regolamentazione della pesca<br />
in periodo di guerra: In deroga alle<br />
disposizioni dell’art.17 del sopracitato<br />
Regolamento sulla Pesca, in via<br />
eccezionale, date le attuali circostan-<br />
ze e per la durata della guerra, è<br />
permessa la Pesca dei “go” (GOBIUS<br />
OPHIOCEPHALUS) anche se non<br />
pervenuti alla lunghezza minima di<br />
cm. 12 purchè non inferiori agli 8<br />
cm. (otto). Con l’ordinanza 121 del<br />
28 febbraio 1941, volta a disciplinare<br />
e riassumere la precedente materia<br />
sempre relativa alla pesca si dichiara<br />
che nell’esercizio della pesca notturna,<br />
fuori della fascia costiera di 12<br />
miglia é autorizzato, in via di esperimento<br />
l’uso di fanali azzurrati. Tale<br />
autorizzazione viene data a rischio e<br />
pericolo dei pescatori. La R. Marina<br />
declina ogni responsabilità per<br />
qualsiasi danno che possa derivare<br />
ai pescatori dei natanti da eventuali<br />
azioni del nemico oppure di unità<br />
nazionali in conseguenza dell’avvistamento<br />
dei fanali in parola. Il 30<br />
giugno 1941, con l’ordinanza 129,<br />
si menzionano delle nuove “lampade<br />
elettriche subacquee” proposte<br />
dal Commissariato Generale per la<br />
pesca. La Capitaneria cerca in questi<br />
ed in altri modi ancora di far fronte<br />
allo stato di guerra che rende precaria,<br />
ogni giorno di più, la vita della<br />
popolazione chioggiotta.<br />
Torna l’incubo già vissuto durante il<br />
primo conflitto mondiale: il 14 luglio<br />
dello stesso anno l’ordinanza 130<br />
per tutelare la vita umana e i beni<br />
esistenti lungo il litorale ordina che<br />
chiunque rinvenga lungo la spiaggia,<br />
lungo il lido od in mare, torpedini,<br />
mine, od oggetti di qualunque specie<br />
che possano far presumere trattarsi<br />
di ordigni esplosivi, ha l’obbligo di<br />
non avvicinarsi ai medesimi, e di<br />
informare immediatamente l’ufficio<br />
di Porto”. Con l’ordinanza 146 del 1<br />
giugno 1943 si stabilisce che durante<br />
lo stato di allarme per azioni dal<br />
mare, sarà d’ora innanzi considerato<br />
nemico, - dai reparti di difesa costiera,<br />
- chiunque tenti, non preannunciato,<br />
di avvicinarsi alla costa: a<br />
causa della sua posizione strategica<br />
Chioggia viene considerata sempre<br />
zona di un possibile sbarco alleato.<br />
Dal traffico mercantile<br />
alle regate dei bragozzi,<br />
dal commercio ittico<br />
alla balneazione: tutto è<br />
oggetto di attenzione<br />
Seariver Port 25