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SEARIVER PORT - ASPO CHIOGGIA

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Zone costiere pericolose: due<br />

ordinanze del periodo bellico le<br />

descrivono frequentate da nemici<br />

e infestate da mine<br />

26 Seariver Port<br />

La grande passione e curiosità che<br />

è in grado di trasmettere questo<br />

prezioso documento storico della Capitaneria<br />

di Porto di Chioggia risiede<br />

anche, semplicemente, nell’essere in<br />

grado di restituire, attraverso le sue<br />

pagine, momenti di vita caratteristici<br />

della realtà marinara chioggiotta;<br />

la regolamentazione della pesca di<br />

tutti i giorni e nel corso delle varie<br />

stagioni, diurna e notturna, al largo<br />

e sottocosta, alle seppie o ad altre<br />

specie ittiche, con le sciabiche o con<br />

le reti da posta... i salari dei marittimi<br />

o le irregolarità nella contabilità<br />

della Compagnia dei portuali,<br />

l’arresto ed il rilascio di un portuale<br />

per crimini politici... la regolamentazione<br />

della spiaggia con la pulizia<br />

dei capanni e con le imbarcazioni<br />

sportive, i sandoli, i sandolini, le jole,<br />

i mosconi o i pattini, le canoe ed i<br />

galleggianti in genere, il gioco del<br />

pallone di cuoio (o foot ball ) e della<br />

palla vibrata... e ancora la regolamentazione<br />

certosina del turismo<br />

e del trasporto balneare in genere,<br />

dell’estrazione di arene e ghiaie del<br />

litorale, della rimozione degli scafi<br />

affondati. Tutte le attività riguardanti<br />

il porto e le sue immediate<br />

vicinanze, dalla regolamentazione<br />

del traffico per esercitazioni di tiro ai<br />

fuochi pirotecnici per qualche festa,<br />

dalla regata di bragozzi alle modalità<br />

di entrata, ormeggio ed uscita, dai<br />

lavori sulle banchine alle merci pericolose<br />

e la vendita di prodotti vari,<br />

dalla differente ripartizione degli<br />

ormeggi dei natanti alla singolare<br />

regolamentazione per l’ammaraggio<br />

degli “aereomobili”!<br />

La fine della seconda guerra mondiale<br />

la si evince dall’ordinanza 151:<br />

il Comandante Di Rocco della Regia<br />

Capitaneria di Chioggia disciplina infatti<br />

la navigazione ed il traffico lungo<br />

la fascia costiera della Diga Sud<br />

all’altezza della foce del Brenta perché<br />

il giorno 15 novembre 1945 la<br />

guarnigione Polacca di Mestre effettuerà<br />

tiri verso il mare sulla spiaggia<br />

di Sottomarina con pezzi anticarro:<br />

a Chioggia finalmente la Liberazione<br />

è giunta, anche se con due giorni<br />

di ritardo rispetto alla data nazionale,<br />

il 27 aprile 1945. Ma il quadro<br />

socio-economico di Chioggia rimarrà<br />

fosco ancora a lungo e la Capitaneria<br />

cerca ora di affrontarne le conseguenze:<br />

con l’ordinanza 156 del 23<br />

febbraio 1946 il Maggiore di Porto<br />

Comandante Taddei, tenuto conto<br />

delle necessità di alleviare la grave<br />

situazione economica in cui versano<br />

i marittimi di Chioggia fornisce dettagliate<br />

disposizioni circa il numero<br />

minimo di persone di equipaggio per<br />

i motovelieri che esercitano il traffico<br />

locale e regionale, per i bastimenti<br />

a vela eccetera, sostanzialmente<br />

avocando a sé i turni di collocamento,<br />

dichiarando senza mezzi termini<br />

che non si darà alcuna precedenza<br />

a caratisti o parenti non iscritti a<br />

turno. Ancora molte testimonianze<br />

del precedente periodo bellico sono<br />

contenute nel nostro registro e solo<br />

nell’estate del 1951 toccherà in sorte<br />

al Maggiore di Porto, il Comandante<br />

Benussi, emanare l’ordinanza 10 con<br />

cui -pare quasi di avvertire il sollievo<br />

dell’Ufficiale!-, sentito il 5° Gruppo<br />

Dragaggio di Venezia ed il Comando<br />

Militare Marittimo dell’Alto Adriatico,<br />

comunica essere stati ultimati i lavori<br />

per il dragaggio magnetico-acustico<br />

della zona antistante il porto di<br />

Chioggia, stabilendone la definitiva<br />

sicurezza ai fini della navigazione.<br />

Pochi anni dopo la fine della guerra<br />

la Capitaneria di Porto affronta un’altra<br />

tragedia di vaste proporzioni:<br />

l’alluvione che colpisce il Polesine nel<br />

novembre del 1951. I militari della<br />

Capitaneria di Porto lavorano incessantemente<br />

per cercare di alleviare<br />

“la grande paura” delle martoriate<br />

popolazioni polesane.<br />

Oggi la giurisdizione del<br />

compartimento marittimo di Chioggia

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