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Settimanale d'informazione - Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento<br />

Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona<br />

Aut. DCSP1/1/5681/102/88LG Taxe Percue TASSA PAGATA 60044 FABRIANO (AN) Fabriano-Matelica euro 1,20 n. 39 Anno CI 20 ottobre 2<strong>01</strong>2<br />

>Fabriano 5<br />

Risistemare<br />

il monumento<br />

dei Caduti<br />

Promossa una sottoscrizione<br />

pubblica<br />

per ridare dignità all'altare<br />

commemorativo<br />

dei giardini: il costo è<br />

di 50mila euro.<br />

Quel vuoto<br />

da colmare<br />

Un poeta tedesco di questo secolo ha<br />

detto che guardando dentro di sé scorgeva<br />

due fenomeni: la sociologia e il<br />

vuoto. È vero: la mentalità dominante<br />

spinge l’individuo del nostro tempo<br />

a concepirsi solo come evoluzione<br />

di rapporti siologici e psicologici,<br />

e quindi come partecipe di fenomeni<br />

prevedibili e spiegabili dalle scienze<br />

sociologiche. E se l’uomo è questo<br />

soltanto, il suo destino è ssato dalla<br />

contingenza dei rapporti di forza e<br />

delle opportunità che si stabiliscono<br />

tra gli uomini: ultimamente da «Usura,<br />

Lussuria e Potere», per dirla con Eliot,<br />

cioè dalla violenza. In questo contesto<br />

i maestri di pensiero che riempiono le<br />

pagine dei giornali invitano a osservare<br />

in fondo al nostro essere una serie<br />

di illusioni che nascondono il vuoto.<br />

Ma dal Salmo 8 continua ad alzarsi la<br />

domanda più grande: «Che cosa è l’uomo<br />

perché te ne ricordi? Eppure lo hai<br />

fatto poco meno degli Angeli, di onore<br />

e di gloria l’hai rivestito». Che cosa<br />

è l’uomo, che cosa c’è nel suo essere<br />

di così “unico” da commuovere Dio?<br />

Il potere, specie nel nostro secolo, ha<br />

cercato in modo sempre più scaltrito<br />

e raffinato di eliminare il senso di<br />

originalità dell’individuo. Apparenza,<br />

sentimentalismo, ideologia, omologazione<br />

sottile e pervasiva, sono gli<br />

strumenti con cui il potere cerca di<br />

rubare all’uomo il suo volto. Così<br />

che non solo la terra e il cielo, ma<br />

anche la forma e la faccia di ciascuno<br />

tende a considerare come sue.<br />

Una società senza volti: è il miraggio di<br />

ogni genere di potere che voglia dominare<br />

la storia. Una trama sociale come<br />

aggregato di “uomini vuoti”, una “terra<br />

desolata” abitata da “uomini impagliati”<br />

(Eliot). Ma ogni padre vede crescere<br />

i propri gli con un tratto di originalità,<br />

con una sorprendente, ricca diversità. A<br />

dispetto di ogni immagine prodotta da<br />

chi ha potere, l’uomo concepito come<br />

creatura svela la sua reale natura:<br />

(Segue a pagina 2)<br />

Carlo Cammoranesi<br />

>Matelica 14<br />

Sessant'anni<br />

insieme<br />

a Don Franco<br />

Per trent'anni ha retto<br />

la parrocchia più<br />

grande della città. Ora<br />

festeggia i sessant'anni<br />

di sacerdozio, tra storie<br />

e aneddoti...<br />

Dei giovani ci siamo trovati a parlare<br />

molto spesso, anche come<br />

argomento di copertina. Come<br />

anche del loro talento, talvolta<br />

non riconosciuto in patria, facilitando così<br />

la tanto discussa fuga all’estero. Così anche<br />

dell’importanza educativa degli oratori, cui<br />

in passato abbiamo dedicato ampio spazio.<br />

Questa volta siamo andati a conoscere la vocazione<br />

universitaria dei giovani, ovvero le loro<br />

scelte dopo il corso di studi delle Superiori.<br />

Proseguono il loro cammino o si fermano<br />

in cerca di un’occupazione? Poi eccoci alla<br />

scoperta della realtà comunale del Centro di<br />

aggregazione. Intanto è pronto un progetto<br />

di Radio Gold sulla comunicazione ed un<br />

nostro giovane, non giovanissimo, vince un<br />

concorso mondiale per la bibita più famoso<br />

del globo… Smettiamola con le lamentele e<br />

con i pregiudizi, scommettiamo davvero su di<br />

loro. Il nostro futuro!<br />

>Sport 25<br />

Trekking<br />

per gli amanti<br />

della montagna<br />

Il Club Alpino Italiano,<br />

sezione di Fabriano,<br />

propone per domenica<br />

28 ottobre la passeggiata<br />

di undici chilometri<br />

"Autunno con il Cai".<br />

Il futuro<br />

giova<br />

ai giovani<br />

Servizi a pag. 3 e a pag. 10 di Marco Antonini, Andrea Giombi, Alessandro Moscé e Marika Ragni<br />

>Dialogo 30-31<br />

Sono in tanti<br />

a ricordare<br />

il prof. Galassi<br />

Due pagine di ricordi<br />

e di testimonianze<br />

sul fondatore della Faber,<br />

imprenditore d'altri<br />

tempi che ha lasciato<br />

una grandissima traccia.<br />

<strong>01</strong> <strong>prima</strong>.<strong>indd</strong> 2 17/10/12 10.47


2 >EDITORIALI<<br />

<strong>L'Azione</strong> 20 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />

La<br />

non è un concetto<br />

geografi co<br />

di MONS. LORENZO PAGLIONI*<br />

“I<br />

missionari della <strong>prima</strong> evangelizzazione<br />

hanno coperto immense<br />

distanze geogra che per portare<br />

la Buona Novella. Noi, missionari<br />

della nuova evangelizzazione, dobbiamo<br />

superare distanze ideologiche altrettanto<br />

immense, spesso <strong>prima</strong> ancora di uscir fuori<br />

dal nostro quartiere o dalle nostre famiglie”<br />

così si è espresso il Cardinale Weuerl relatore<br />

del Sinodo. Da diversi anni, ma soprattutto<br />

da quando c’è il Papa Benedetto XVI che<br />

ha creato il dicastero per la “nuova evangelizzazione<br />

in Europa”, abbiamo compreso<br />

che tutti i battezzati hanno una “vocazione<br />

missionaria” da portare avanti. Se è ancora<br />

fondamentale che il vangelo sia annunciato<br />

in Africa, in Asia, in America Latina, altrettanto<br />

urgente è riscoprire la propria responsabilità<br />

per l’annuncio e la testimonianza<br />

evangelica in Europa e in Italia. I nostri<br />

vescovi hanno enucleato alcuni orientamenti<br />

comuni per la nuova evangelizzazione, al<br />

ne di ridare un’anima cristiana all’Europa.<br />

Tre istanze prioritarie sono state identi cate:<br />

a) il bisogno di recuperare la freschezza<br />

dell’annuncio evangelico;<br />

b) la priorità dell’educazione alla fede nei<br />

cristiani adulti, per abituarli a leggere in<br />

Direttore responsabile<br />

Carlo Cammoranesi<br />

Autorizz. Tribunale Civile di Ancona<br />

n.11 del 6/09/1948<br />

Amministratore<br />

Giovanni Chiavellini<br />

Sorta nel 1911<br />

soppressa nel 1925<br />

risorta nel 1945<br />

www.lazione.com<br />

profondità la realtà quotidiana e<br />

coglierne il valore derivante dalla<br />

fede; c) l’impegno a costruire la<br />

casa comune, che è il mondo, nel<br />

rispetto delle diversità e ancor<br />

più dell’identità cristiana, per<br />

fare di esso il Regno di Dio. La<br />

giornata missionaria mondiale<br />

che viene proprio nel mezzo del<br />

Sinodo dei Vescovi, che ha a<br />

tema la nuova evangelizzazione,<br />

costituisce come un’ulteriore<br />

sollecitazione a condividere<br />

con la preghiera e l’ascolto dei<br />

media, lo svolgimento dei lavori<br />

di questo evento e a spalancarci alla grande<br />

opportunità di accogliere l’invito a vivere,<br />

secondo il pensiero di Benedetto XVI, l’anno<br />

della fede. Tutto questo senza trascurare<br />

quel segno tradizionale di partecipazione<br />

all’opera missionaria della Chiesa che è il<br />

contributo economico al fondo universale di<br />

solidarietà alle Ponti cie Opere Missionarie.<br />

Consultando il rendiconto 2<strong>01</strong>1 delle Diocesi<br />

italiane, relativo alla giornata stessa, si rileva<br />

che la nostra Diocesi di Fabriano - Matelica<br />

ha offerto € 0,32 pro capite per un totale di<br />

€ 17.088, 23 includendo anche la giornata<br />

dell’infanzia missionaria. Al di là di questa<br />

doverosa informazione economica vale la<br />

Servire come<br />

nuova seme<br />

di MARIO BARTOCCI<br />

Amare considerazioni suscitano le<br />

cronache di questi ultimi tempi,<br />

che danno conto di ripetuti impressionanti<br />

scandali, con imponenti<br />

dirottamenti di denaro pubblico verso<br />

interessi privati non sempre leciti e grave<br />

danno all’immagine del nostro Paese.<br />

Sembra essere, questa, la manifestazione<br />

estrema e perversa di una certa sottocultura,<br />

per così dire “satrapista”, secondo la quale<br />

chi è delegato a gestire il potere (sia per elezione<br />

che per incarico) è titolato, per questo<br />

solo fatto, a godere di privilegi a largo raggio<br />

e di livelli retributivi fuori di ogni norma.<br />

Ma ciò che sconcerta, in queste situazioni,<br />

è soprattutto la facoltà incontrollata di attingere<br />

a un ume inarrestabile di denaro<br />

pubblico, di cui è chiara la provenienza (le<br />

tasse, in buona sostanza), ma di cui è del<br />

tutto occulta, o occultata, la destinazione.<br />

Certo, si tratta di situazioni eccezionali, cui<br />

fanno da contropartita, per nostra fortuna,<br />

migliaia di amministratori e di eletti a cariche<br />

pubbliche che adempiono il loro uf cio<br />

con rettitudine e, talvolta, con sacri cio.<br />

Ma gli onesti, purtroppo, non fanno purtroppo<br />

notizia; il brillare della loro onestà è<br />

occultato dal fumo nero e soffocante del malaffare.<br />

Avviene così che parole designate a<br />

indicare le nostre conquiste civili divengano<br />

alibi e copertura per comportamenti devianti.<br />

Così, anche nell’uso quotidiano, “democrazia”<br />

è intesa troppe volte come facoltà di<br />

farsi impunemente gli affari propri, “diritto”<br />

è termine invocato a copertura di abusi; magari<br />

si tratta di peccati veniali, ma è spesso il<br />

Direzione, redazione e amministrazione<br />

Piazza Papa Giovanni Paolo II, 10<br />

60044 Fabriano (An)<br />

Te l. 0732 21352 Fax 0732 22330<br />

www.lazione.com e-mail: info@lazione.com<br />

Redazione Matelica<br />

Via Parrocchia, 3 - 62024 Matelica (Mc)<br />

Tel. e Fax 0737 787551<br />

e-mail: matelica.redazione@lazione.com<br />

Impaginazione<br />

Tania Bugatti<br />

Ferruccio Cocco<br />

Daniela Pedica<br />

Editore<br />

Fondazione di Culto e Religione<br />

“Diakonia Ecclesiale” D.P.R. n. 99 del 2/5/84<br />

Aderente FISC. Associato USPI.Spedizione<br />

in abbonamento postale gr. 1 -<br />

Aut. DCSP 1/1/5681/102/88LG pubb. inf. 45%.<br />

Iscritto al Roc 1988 in data 29/08/20<strong>01</strong>.<br />

Stampa<br />

Rotopress International srl<br />

via Brecce - Loreto (An)<br />

Ogni copia € 1.20. <strong>L'Azione</strong> paga la tassa<br />

pena tener presente che le giovani Chiese di<br />

recente evangelizzazione chiedono ancora, in<br />

special modo attraverso le Ponti cie Opere<br />

Missionarie, il nostro sostegno e desiderano<br />

sentire la nostra vicinanza e partecipazione.<br />

Queste sono nate, vivono e si sviluppano in<br />

Paesi per lo più poveri, quelli che un tempo<br />

chiamavamo il terzo mondo; sostenerle,<br />

conoscendo la vivacità e la loro capacità di<br />

espansione, anche nel ricordo dei numerosi<br />

“missionari” partiti dalle nostre Parrocchie,<br />

ci aiuta a riscoprire la gioia di essere cristiani<br />

e a dare forma, con atti concreti, al grande<br />

compito che ci attende.<br />

*Direttore Uffi cio Missionario Diocesano<br />

da cui può germogliare la mala pianta<br />

del grande malcostume.<br />

Per contro, “populismo” e “qualunquismo”<br />

sono i termini sprezzanti con cui si respinge,<br />

spesso anche troppo ef cacemente, ogni<br />

denuncia di scorrettezza.<br />

C’è però, in questa esplosione di scandali,<br />

un aspetto perversamente nuovo. L’idea di<br />

“servizio” dovrebbe essere il fondamento<br />

dell’operare di chi è chiamato a occuparsi<br />

degli interessi di qualunque comunità e,<br />

segnatamente, di quella più vasta delle pubbliche<br />

istituzioni; diciamo, anzi, che essere<br />

a servizio di tutti è ciò che distingue chi<br />

opera secondo le regole della democrazia<br />

da chi si pone come scagnozzo del despota.<br />

Ma oggi, tra le due alternative sembra emergerne<br />

una terza: quella del servire se stessi.<br />

Leggi affrettate e norme improvvide fanno<br />

per la restituzione di copie non consegnate.<br />

ABBONAMENTO ORDINARIO € 40,00<br />

Amicizia € 60,00 - Sostenitore € 80,00<br />

Europa e Bacino Mediterraneo € 165,00<br />

Africa, Asia e America € 165,00<br />

Oceania € 175,00<br />

C.C.P. 17618604 intestato a <strong>L'Azione</strong><br />

C.C.B. IT21B0614021110<strong>01</strong>0570009048<br />

intestato a <strong>L'Azione</strong><br />

presso Cassa di Risparmio di Fabriano<br />

e Cupramontana - Ag. Corso della Repubblica<br />

Quel vuoto<br />

da colmare<br />

L’io ha una dotazione di esigenze di<br />

bello, di giusto, di buono e di vero che<br />

sono la propulsione per ogni attività e<br />

per ogni rapporto, no alla creazione<br />

di societas. La società può essere il<br />

luogo della diversità e della democrazia<br />

reale. E non grazie alla concessione dei<br />

potenti o a una utopica organizzazione<br />

ideale. Ciò che segna di libertà la<br />

società è la presenza di persone che si<br />

concepiscono portatori di originalità,<br />

come esigenze espresse e come tentativi<br />

di risposta.<br />

L’alternativa è una società plumbea,<br />

dove non si collabora per affermare<br />

la dignità della singola persona, ma<br />

si regolamentano - apparentemente - i<br />

con itti, delegando allo Stato ogni<br />

potere. Lo spettacolo desolante della<br />

politica degli ultimi tempi ci testimonia<br />

una fatica umana davvero imponente<br />

nel privilegiare responsabilità<br />

e servizio alla comunità. Corruzione<br />

dilagante per sete di ricchezza e smania<br />

di grandezza, slogan retorici per<br />

rabbonire un elettorato sempre più<br />

s duciato. Il dado è tratto? Ancora<br />

no, forse. Perché nello stupore di ogni<br />

giorno così come nel dolore dell’istante<br />

si fa largo un sentimento come un<br />

chiarore all’orizzonte: tutto proviene<br />

da un Mistero che è il vero protagonista<br />

nella storia, tanto che esso può<br />

intervenire nella nostra vita secondo<br />

piani che non sono i nostri piani.<br />

Il Mistero si comunica come eccedente<br />

la misura che noi tendiamo a porre alle<br />

cose e ai fatti. Ne deriva uno shock,<br />

come un senso di improvvisa distanza.<br />

E si tende a fermarsi alla super cie<br />

degli accadimenti. Al massimo si resta<br />

in una specie di “attesa”, come se<br />

la disponibilità ai “disegni dall’alto”<br />

coincidesse con una strana passività.<br />

Un poeta italiano, Piero Bigongiari, ha<br />

scritto, invece, che la vera attesa non<br />

è passiva, ma è come una “messa a<br />

fuoco”, come quella di chi scruta in una<br />

folla anonima per cogliere un viso riconoscibile.<br />

L’anno della fede che stiamo<br />

varcando nella sua soglia ci aiuta a<br />

mettere a fuoco la realtà che si esalta<br />

affondando nel Mistero, diventando<br />

un’esperienza ragionevole per ogni<br />

uomo. Ragionevole e vera. Del resto in<br />

questo momento è sempre più dif cile<br />

sostenere la speranza umana, nel dominio<br />

degli utopismi e di un dogmatismo<br />

culturale, ma proprio perché non siamo<br />

fatti da noi, si può domandare, ed è una<br />

richiesta concreta, la possibilità di un<br />

cambiamento. Ed augurarsi che anche<br />

la politica, intesa come servizio e non<br />

come potere, riacquisti il suo volto.<br />

Non le sembianze di un fantasma senza<br />

lineamenti come oggi…<br />

Carlo Cammoranesi<br />

sì che i disonesti possano scambiare l’idea<br />

di servire con quella di servirsi, pescando,<br />

naturalmente, nel pozzo delle pubbliche<br />

nanze, lungamente apparso senza fondo.<br />

Da qualche tempo ci siamo accorti che questo<br />

fondo c’era e che l’avevamo raggiunto:<br />

servisse a far ravvedere chi ha sprecato e<br />

a punire, una buona volta, chi ha rubato…<br />

Ai sensi dell’art. 13 del D. Lgs. n. 196/2003 informiamo<br />

gli abbonati che i dati da loro forniti per la sottoscrizione<br />

dell’abbonamento vengono trattati per l’espletamento<br />

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attraverso l’utilizzo di strumenti e procedure idonee<br />

a garantirne la sicurezza e la riservatezza.<br />

Il trattamento potrà essere effettuato sia mediante<br />

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elettronici. Informiamo altresì gli abbonati, che in<br />

relazione ai dati personali da loro forniti, potranno<br />

esercitare tutti i diritti previsti all’art. 7<br />

del D. Lgs. n. 196/2003.<br />

L’informativa completa è disponibile sul sito www.<br />

lazione.com e presso la sede de “L’Azione”.<br />

Testata che fruisce di contributi di cui all'art. 3 comma 3<br />

della legge 250 del 7/8/1990.<br />

02 editoriali.<strong>indd</strong> 2 17/10/12 10.47


<strong>L'Azione</strong> 20 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2 >INCHIESTA<<br />

3<br />

I giovani dopo... la maturità<br />

Tre esperienze tra l'Università ed il lavoro per realizzare la persona<br />

di MARCO ANTONINI<br />

Con l’arrivo del mese di ottobre molti diciannovenni<br />

fabrianesi avranno a che fare, per<br />

la <strong>prima</strong> volta, con l’Università. Sono molti,<br />

infatti, quelli che decidono di proseguire gli<br />

studi dopo la maturità. La crisi economica non aiuta più<br />

di tanto. Tasse, libri, trasporto, af tto di una camera…<br />

le spese aumentano in continuazione, per non parlare di<br />

chi, invece che Ancora o Macerata, sceglie una facoltà<br />

nella Capitale, a Firenze o a Milano. Eppure c’è sempre<br />

più voglia di studiare e di ampliare il proprio bagaglio<br />

culturale. La vita universitaria è un’esperienza importante<br />

nella formazione della personalità di ogni individuo.<br />

AL SERVIZIO DELLA GENTE<br />

Cristina Romei (nella foto), ha frequen-<br />

tato l’Istituto Tecnico Commerciale<br />

di Fabriano. Anche lei, con la sua<br />

spontaneità ed emozione racconta<br />

l’esperienza che cambia la vita.<br />

“L’esame di maturità è stata<br />

un’avventura. Io ho avuto più<br />

ansia nel preparare la tesina che<br />

del sapere tutto di ogni materia,<br />

era più importante che all’esame<br />

rappresentassi me stessa e le mie<br />

idee e che il voto rispecchiasse il<br />

più possibile la maturità di giudizio e<br />

pensiero raggiunta a diciotto anni piuttosto<br />

che la capacità di ricordarsi nozioni a memoria”. Ora è iscritta<br />

all’Università degli Studi di Macerata nel corso di “Teorie,<br />

Culture e Tecniche del Servizio Sociale”. Una facoltà impegnativa<br />

di cui ci sarà sempre più bisogno in futuro. “L’ho<br />

scelta perché da sempre mi è piaciuta l’idea di essere utile e<br />

al Servizio (parola che mi piace tantissimo) delle persone.<br />

Ho cominciato a fare l’educatrice all’Azione Cattolica quando<br />

avevo quindici anni e da lì mi è cominciato ad entrare in<br />

testa questo termine. Ogni cosa che ho fatto dopo, anche la<br />

rappresentante d’istituto, l’ho vissuta come un servizio per gli<br />

altri. Questa idea aiuta a dare il massimo senza sentirsi troppo<br />

importante, perché al centro della questione c’è la “felicità”<br />

delle persone per cui ti impegni. L’idea di saperne sempre<br />

di più su come aiutare gli altri, perché e quali mezzi sono<br />

IMPARARE<br />

PER LAVORARE<br />

Gli ultimi dati forniti dall’Istat<br />

riguardo al 2<strong>01</strong>2 (secondo<br />

trimestre dell’anno) non<br />

lasciano dubbi: la disoccupazione<br />

giovanile, dei ragazzi<br />

dai 15 ai 24 anni, è al 33,9%<br />

e ha toccato il suo massimo<br />

dal 1992.<br />

In questa prospettiva, viene<br />

spesso consigliato ai giovani<br />

di specializzarsi in maniera<br />

sempre più precisa, sviluppando<br />

competenze speci che<br />

spendibili sul lavoro: sapere<br />

o saper fare quel qualcosa<br />

in più, possibilmente con<br />

certi cazione, che distingua<br />

il mio curriculum da quello<br />

degli altri.<br />

L’UNIVERSO<br />

DEI CORSI<br />

DI FORMAZIONE<br />

Rivolti a giovani diplomati e<br />

laureati, i corsi costituiscono<br />

di fatto un mezzo utile<br />

attraverso cui connettere la<br />

propria formazione con il<br />

mondo del lavoro; un collegamento<br />

necessario e spesso<br />

mancante. A pagamento<br />

presso enti di formazione<br />

privati o finanziati dalla<br />

Provincia, dalla Regione o<br />

dal Fondo Sociale Europeo<br />

(FSE) offrono la possibilità<br />

di acquisire competenze<br />

spendibili immediatamente<br />

nel mondo del lavoro. Al<br />

Centro per l’Impiego, l’Orientamento<br />

e la Formazione<br />

ci sono continue richieste<br />

per corsi di Assistente alla<br />

poltrona o Videoterminalista;<br />

soprattutto gli adulti, invece,<br />

ricercano corsi da OSS.<br />

Queste possibilità, poi, sono<br />

sempre più spesso riservate<br />

anche a categorie speci che<br />

come disoccupati, lavoratori<br />

in mobilità o in cassa integrazione.<br />

Accanto a corsi nettamente<br />

professionalizzanti come<br />

questi, poi, esiste l’Alta<br />

Formazione: ogni anno la<br />

Regione Marche stanzia dei<br />

fondi per nanziare una serie<br />

di corsi di perfezionamento e<br />

master universitari ai giovani<br />

che ne fanno richiesta.<br />

Per coloro invece che cercano<br />

subito un collegamento con il<br />

mondo del lavoro molto utili<br />

sono le borse: anche in questo<br />

caso Provincia e Regione,<br />

stanziano fondi per giovani<br />

diplomati e laureati affinché<br />

sviluppino un progetto,<br />

messi a disposizione dalle istituzioni mi alletta e sicuramente<br />

mi saranno utili in seguito”. La vita universitaria lontano da<br />

casa mette alla prova quotidianamente. Dalle pulizie in casa<br />

ai pasti. Tutto cambia. “Per ora penso che sia una grande<br />

prova da superare. Certo già da subito lo studio e le lezioni<br />

occupano molto tempo, ma bisogna anche sapersi prendere<br />

le giuste pause per fare conoscenze! Effettivamente le tasse<br />

universitarie sono aumentate e i servizi diminuiti, anche se<br />

confrontandomi con i miei coetanei ho scoperto che la mia<br />

università è tra quelle con la retta più bassa”. Una spesa gravosa,<br />

troppo, per tante famiglie del comprensorio che fanno<br />

sacri ci per permettere ai gli di studiare.<br />

IL PALLINO DELL’INFORMATICA<br />

Gabriele Cofani (nella foto) vive a Marischio e n da piccolo<br />

aveva le idee chiare. “C’è sempre una cosa che si vuole fare<br />

nella vita. Alle elementari volevo diventare archeologo, poi artista<br />

e inventore, in ne volevo entrare nel campo dell’informatica.<br />

Per questo motivo ho scelto proprio la sezione informatica<br />

all’Istituto Tecnico Industriale “Aristide Merloni”. L’esame di<br />

maturità è andato bene, ma sarebbe potuto andare meglio: mi<br />

aspettavo l’orale più dif cile dello scritto e invece mi sono<br />

ritrovato a fare il colloquio quasi perfetto, mentre le prime tre<br />

prove non proprio come volevo. Ora frequento la facoltà di<br />

“Ingegneria informatica e dell’automazione” all’Università<br />

Politecnica delle Marche in Ancona. Mi sono iscritto perchè<br />

alle superiori mi sono convinto, anche grazie ai professori<br />

che ho avuto e che erano veramente bravi, di quello che già<br />

mi piaceva fare. La vita universitaria mi piace è quella che fa<br />

per me! Mi organizzo e mi gestisco la vita come un “puzzle”:<br />

dallo studio, al cucinare che ho imparato la settimana <strong>prima</strong> di<br />

partire anche con incidenti e prove fatte da solo, no alle uscite<br />

con gli amici! Ancona si può de nire<br />

una città universitaria anche se<br />

alcuni collegamenti di trasporto<br />

pubblico non sono messi<br />

molto bene. Forse l’unica<br />

cosa che manca è un paio<br />

di autobus durante la notte<br />

e con più fermare visto che<br />

non compre nemmeno tutta<br />

la città. A volte, poi, i miei<br />

compagni devono abbandonare<br />

le lezioni <strong>prima</strong> del<br />

previsto causa orari dei treni”.<br />

presentato in precedenza, in<br />

un’azienda oppure af nché<br />

acquisiscano esperienza in<br />

una determinata mansione.<br />

Ma un ragazzo appena uscito<br />

dalla scuola o dall’università<br />

conosce le possibilità che<br />

vengono messe a sua disposizione?<br />

Anche se volesse<br />

subito indirizzarsi verso il<br />

mondo del lavoro: sarà in<br />

grado di districarsi da solo<br />

tra gli invii di curricula, gli<br />

annunci su siti specializzati<br />

e il tanto temuto colloquio?<br />

Per aiutare i ragazzi in questo<br />

dif cile momento della loro<br />

vita, il Centro per l’Impiego<br />

DAL MILITARE<br />

ALL’OSPEDALE<br />

Stefano Silvi (nella foto), della<br />

piccola frazione di S. Donato,<br />

ha vissuto una esperienza del<br />

tutto originale. Già negli anni<br />

passati pensava di approfondire<br />

gli studi nell’area sanitaria, ma con<br />

l’orientamento al Liceo Scienti co<br />

“Volterra” scopre l’opportunità de lla carriera militare. “Al<br />

primo colloquio vengo respinto perché supero di un chilo il<br />

peso massimo consentito. Faccio ricorso e intanto mi dedico<br />

alla maturità. E’ stato un periodo molto stressante anche perché<br />

la preparazione agli esami che abbiamo avuto non è stata<br />

sempre adeguata. Il giorno dopo l’esame ero già a studiare<br />

per l’Accademia Navale di Livorno, dove mi presentavo con<br />

sei chili in meno!”. Qui Stefano ha effettuato prove pratiche<br />

come la corsa, il salto in alto, nuoto e prove orali di diverse<br />

discipline. “Anche qui sono stato respinto. I ritmi diversi e<br />

inimmaginabili dell’Accademia non mi hanno aiutato. L’impatto<br />

è stato veramente duro. Non ero idoneo e mi sono sentito<br />

moralmente a pezzi perché la Commissione è stata pesante:<br />

sembrava di stare con delle macchine senza sentimenti!” Ma<br />

l’estate porta consiglio e il giovane, convinto di aver fatto un<br />

passo più grande di lui, torna a dedicarsi alla sua passione di<br />

sempre: la medicina. “Ero indeciso tra la facoltà di Ostetricia<br />

e Fisiopatologia cardiocircolatoria. Scelgo di dedicarmi alla<br />

professione medica più positiva che c’è e mi iscrivo ai test di<br />

ammissione ad Ostetricia presso l’Università “La Sapienza”<br />

di Roma”. Anche qui, in poche settimane, si è concentrata<br />

tutta la preparazione di Stefano che per ottenere quel posto<br />

doveva classi carsi tra i primi trenta su centosessanta ragazzi<br />

che provavano a superare le selezioni. “Su ottanta domande<br />

ne ho risposte 74. Ero convinto di avercela fatta perché mi<br />

sembrava il tutto abbastanza facile! I risultati ci sono arrivati<br />

circa una settimana dopo. Ho pianto dall’emozione quando ho<br />

visto che ero arrivato quarto! E’ stata una grossa soddisfazione...”.<br />

Dopo tanti ostacoli, nalmente, Stefano ce l’ha fatta.<br />

Ora l’aspetta l’Ospedale Sant’Andrea di Roma dove inizierà<br />

gli studi tra poche settimane.<br />

Intanto la vita universitaria va organizzata: “Sto cercando<br />

casa anche se i prezzi sono alti. Non è facile studiare lontano<br />

da casa quando tutto ha un prezzo notevole! Prima di tutto<br />

viene lo studio”.<br />

organizza dei brevi corsi di<br />

orientamento al lavoro nei<br />

quali si insegna ad individuare<br />

il proprio obiettivo<br />

professionale, a scrivere il<br />

Cv, ad attuare una ricerca<br />

pro cua e ad affrontare, in-<br />

ne, un colloquio in maniera<br />

più consapevole.<br />

Un progetto con Radio Gold<br />

I giovani e la formazione, i giovani e il loro futuro. Il progetto<br />

radiofonico è seguito da Gigliola Marinelli (presidente<br />

di Fabriano Bell@Eventi e responsabile direzionale di<br />

Radio Gold) e da Sergio Solari (tra i promotori). La radio<br />

in mano agli studenti con “Young News by Radio Gold”.<br />

L’iniziativa ha preso il via il 12 ottobre e si protrarrà no<br />

al 15 maggio dell’anno prossimo negli studi di Radio Gold<br />

in viale Sera ni 69. L’universo della radiocomunicazione<br />

può concorrere ad attivare percorsi formativi sulla padronanza<br />

espressiva e comunicativa, sull’uso delle tecnologie<br />

e sulla conoscenza del mezzo radiofonico. Per chi fosse<br />

interessato a questa esperienza è arrivato il momento di<br />

tentare il salto. Il Liceo Scienti co “Volterra” (con in primis<br />

la preside Adriana Verdini e alcuni insegnanti) ha sensibilizzato<br />

gli studenti, e così è nato il binomio. Tra gli altri<br />

obiettivi di Radio Gold e del Liceo Scienti co “Volterra”,<br />

gurano la promozione e la partecipazione dei giovani ad<br />

esperienze di associazionismo per il volontariato. Radio<br />

Gold solleciterà, in particolare, la creatività dei giovani<br />

delle scuole mediante un vero e proprio corso. Le lezioni<br />

saranno divise in trenta minuti di dizione con Simona Di<br />

Leo, in trenta minuti di linee generali di giornalismo con<br />

Alessandro Moscè, in un’ora di lettura e stesura di articoli,<br />

nonché nella registrazione del Tgr confezionato direttamente<br />

dagli studenti. Gigliola Marinelli, durante l’evoluzione<br />

del progetto, spiegherà come si costruiscono i fondamenti<br />

Questo è solo una piccola<br />

fetta del complesso mondo<br />

che si apre davanti ai giovani<br />

oggi. Sono piccoli strumenti<br />

che potrebbero essere utili,<br />

soprattutto a fronte dei dati<br />

sulla disoccupazione giovanile<br />

che ci vengono forniti.<br />

Marika Ragni<br />

Lo studio di Radio Gold<br />

di una radio, di un palinsesto e di una programmazione di<br />

lunga e media durata. La redazione di “Young News by<br />

Radio Gold” sarà costituita da un numero massimo di otto<br />

ragazzi selezionati in base alle loro attitudini e conoscenze.<br />

In seguito, alla luce delle risorse disponibili, la redazione<br />

provvederà a de nire i diversi ruoli al suo interno perché il<br />

progetto venga portato a compimento. Pertanto gli studenti<br />

saranno inseriti nello staff della radio, andranno alle conferenze<br />

stampa, parteciperanno agli eventi, svolgendo un<br />

vero e proprio lavoro di squadra. Il tutto fuori dall’orario<br />

scolastico. Una full immersion di sette mesi nell’epoca<br />

dello short message sempre più incentrata sulla necessità<br />

di comunicare istantaneamente. Si è purtroppo persa la<br />

voglia di prendersi il proprio tempo, di scoprire e ricercare<br />

i contenuti. Radio Gold ha intenzione di ripartire da qui.<br />

Alessandro Moscè<br />

03 inchiesta.<strong>indd</strong> 2 17/10/12 10.51


4 <strong>L'Azione</strong> 20 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />

Compro e Vendo VENDESI<br />

RITROVATO<br />

VENDESI - Appartamento in via Don Ermi- Ho trovato quenio<br />

Petruio n.29 (nei pressi della parrocchia sto cagnolino a<br />

Misericordia) di 80 mq circa composto da: n.2 Collepaganello/<br />

camere, cucina, sala, bagno, cantina e un lo- Monticelli di<br />

cale condominiale uso rimessa. La proprietà Fabriano il gior-<br />

è dotata di un garage di mq. 35 e di una corte no 10 ottobre,<br />

di mq. 10 con possibilità di vendita separata ha la coda e le<br />

dall'unità immobiliare principale. Per infor- orecchie tagliamazioni<br />

rivolgersi al cell. 349 66638<strong>01</strong>. te ed un collarino<br />

verde. E'<br />

Notizie Liete<br />

buonissimo, se<br />

lo riconoscete o<br />

lo state cercando,<br />

chiamate il<br />

392/7909242.<br />

(Samuele)<br />

La classe 1952 si riunisce<br />

La classe del 1952 si riunisce per un pranzo, domenica 28 ottobre presso il ristorante Cavallopazzo,<br />

ex Circolo Ippico, per festeggiare il loro mitici 60 anni. Prenotazioni presso il<br />

ristorante al tel. 0732 71446.<br />

I mitici 80 anni!<br />

16.10.2<strong>01</strong>2<br />

Nonna!! che bella parola!!<br />

"Nonna" parola che per ognuno di noi:<br />

donna, uomo, bambino o ragazzo che sia,<br />

ricorda momenti magici, regalatici da colei<br />

che ci ama più di ogni altra cosa al mondo.<br />

Sulla scia di questa piccola premessa<br />

auguriamo a te, Nicolina, che tra tutte sei<br />

e sei stata la migliore al mondo, sincera,<br />

affettuosa, dolce, bella e simpatica un felicissimo<br />

ottantesimo compleanno.<br />

Auguri di cuore af nchè tu possa rimanere<br />

sempre così, ci continui a regalare momenti<br />

di vita colmi di amore come solo tu sai fare,<br />

perchè quando ci svegliamo presto la mattina<br />

o torniamo tardi la sera vedere un tuo<br />

sorriso ci riempie il cuore di gioia.<br />

Sei per noi come le luci accese di un paesaggio,<br />

sempre al posto giusto e al momento<br />

giusto, sempre pronta a sostenerci nel<br />

momento del bisogno.<br />

Auguri per tutto ciò che sei, che dai che<br />

rappresenti per noi.<br />

Patrizia e Italo, Ettore,<br />

Andrea, Moreno e Martina,<br />

Katia, Samantha, Michael<br />

Nozze di diamante<br />

Un traguardo dif cile da raggiungere... 60 anni insieme. Tanti auguri a<br />

Giuseppe e Rosina da tutta la famiglia.<br />

25.10.1952<br />

Nozze d'oro<br />

Da Cancelli<br />

21 ottobre 1962 21 ottobre 2<strong>01</strong>2<br />

E sono 50! Ne è passata di acqua sotto i ponti<br />

da quel lontano giorno! Babbo Italo, mamma<br />

Filippina, avete raggiunto un bel traguardo<br />

dopo una vita vissuta laboriosamente condividendo<br />

gioie e dif coltà. Siamo orgogliosi<br />

di voi, ci avete cresciuto con amore ed oggi,<br />

nell'augurarvi ancora tanti anni insieme, vi<br />

diciamo il nostro grazie.<br />

Pietro, Mauro, Roberto<br />

25.10.2<strong>01</strong>2<br />

18 anni per Elisa!<br />

Auguri<br />

Micol!<br />

Tanti auguri a Micol<br />

Caporali per i suoi 5<br />

anni dai genitori, dai<br />

nonni e dalle bisnonne.<br />

Gli annunci vanno<br />

portati in redazione,<br />

Piazza Giovanni<br />

Paolo II,<br />

ENTRO IL MARTEDÌ<br />

MATTINA<br />

21.10.2<strong>01</strong>2<br />

Questo è un giorno importante<br />

per te, hai raggiunto<br />

il tanto desiderato traguardo<br />

dei tuoi 18 anni; il nostro<br />

augurio è che tu possa<br />

percorrere serenamente il<br />

sentiero della vita, a volte<br />

pieno di sassi. Non perdere<br />

mai il sorriso gioioso che ti<br />

contraddistingue da sempre,<br />

realizzando ogni progetto<br />

importante per il tuo futuro.<br />

Noi saremo sempre ad<br />

un passo da te, pronti a<br />

sostenerti ogni volta che cercherai<br />

la nostra mano con<br />

tutto l'amore che possiamo,<br />

sii felice, sempre.<br />

I tuoi genitori<br />

04 mercatino.<strong>indd</strong> 2 17/10/12 10.52


<strong>L'Azione</strong> 20 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />

>CRONACA<br />

Il Monumento ai Caduti<br />

posto all'ingresso<br />

dei Giardini pubblici di Fabriano<br />

di DANIELE GATTUCCI<br />

Sottoscrizione pubblica per<br />

risistemare il monumento<br />

ai Caduti dei giardini pubblici<br />

Regina Margherita.<br />

L’invito è arrivato dall’amministrazione<br />

comunale di Fabriano<br />

che, su richiesta delle Associazioni<br />

Artiglieri, Alpini, Bersaglieri d’Italia,<br />

Carabinieri, Famiglie Caduti<br />

e Dispersi in Guerra, Mutilati e<br />

Invalidi di Guerra, Granatieri e<br />

Istituto Nastro Azzurro, ha deciso<br />

di intraprendere un’operazione<br />

non soltanto di restauro estetico<br />

o funzionale, ma punta invece a<br />

rafforzare il ne e l’onorabilità per<br />

cui è stata costruita la struttura. Ben<br />

de nita dunque la sollecitazione,<br />

meglio ancora, il coinvolgimento<br />

collettivo attraverso il quale si vuol<br />

dare ai defunti, a quanti sono morti<br />

per l’amor di patria, il decoro e la<br />

rispettabilità che meritano.<br />

Sono stati il sindaco Giancarlo<br />

Sagramola e l’assessore Claudio<br />

Alianello, alla presenza dei rappresentanti<br />

dei gruppi promotori,<br />

a rendere noti i termini di un intervento<br />

che riquali ca una parte<br />

importante di un’area urbana del<br />

centro storico. “Costo del progetto<br />

poco più di circa 50.000 euro – ha<br />

detto il primo cittadino – ma ad oggi<br />

il Comune non ha la possibilità di<br />

nanziare che poche migliaia. Per<br />

questo abbiamo deciso di fare questa<br />

sottoscrizione pubblica e aperta<br />

all’intera collettività che potrà versare<br />

le donazioni sul conto corrente<br />

IT13Z0614021110<strong>01</strong>0570065725<br />

Cassa di Risparmio di Fabriano e<br />

Cupramontana - liale di Corso<br />

della Repubblica”. “La memoria”<br />

ha dichiarato il presidente dell’As-<br />

Lanciato il progetto di risistemare il monumento<br />

La biblioteca pubblica ha compiuto due anni<br />

C’è una foto assai famosa, scattata<br />

nell’ottobre 1940 a West London:<br />

un uomo, ritto in piedi, consulta un<br />

libro chinando leggermente il capo<br />

verso di esso, un altro si appresta a<br />

prendere un manuale ben rilegato<br />

dallo scaffale. L’immobilizzazione<br />

della foto lo renderà eternamente in<br />

procinto di leggere, in una nobile<br />

tensione verso la conoscenza. Un<br />

ultimo uomo guarda con fare indeciso,<br />

il naso all’insù e le mani in<br />

tasca dell’indifferenza, lo scaffale<br />

di fronte, forse indeciso su cosa<br />

prendere, o in attesa che si manifesti<br />

la “mano invisibile” che ci<br />

conduce ai libri giusti al momento<br />

giusto; o forse semplicemente<br />

scettico sull’utilità del contenuto<br />

dello scaffale. “Si potrebbe forse<br />

impiegarlo diversamente”, starà<br />

pensando se è un uomo positivo<br />

e tuttavia incline alla diplomazia;<br />

oppure è semplicemente perso in<br />

un momento di silenziosa contemplazione<br />

del sapere umano. Una<br />

specie di meta-utente bibliotecario.<br />

Tutto normale, n qui. Peccato che<br />

intorno ai tre individui il tetto distrutto,<br />

il mobilio, la cui eleganza si<br />

intravede ancora, ridotto in macerie,<br />

e le travi carbonizzate da una n<br />

troppo ef ciente Luftwaffe tedesca,<br />

sembrino richiamare invano l’attenzione<br />

dei tre signori, frequentatori<br />

della Holland House Library in<br />

barba al movimento incessante del<br />

tempo storico in cui vivono; anzi,<br />

emblematici protagonisti dello<br />

stesso, eppure capaci di elevarsi e<br />

continuare a contemplare ciò che<br />

In onore dei Caduti<br />

sociazione Alpini, Pio Riccioni –<br />

deve essere coltivata e per certi versi<br />

ristrutturata come il monumento,<br />

esempio per le nuove generazioni<br />

– ha ribadito Sagramola - va dato<br />

nuovamente alla complesso quel<br />

signi cato che vuole essere anche<br />

l’ammonimento, soprattutto per le<br />

nuove generazioni, su quanto orrende<br />

e deleterie sono le guerre” .<br />

Vediamo, dunque, come si sostanzia<br />

conta veramente. Tempi duri, per le<br />

biblioteche. Sono sicura che alcuni<br />

non esisterebbero a sostenere che<br />

l’ebook è una forma di aviazione tedesca,<br />

di certo meno violenta e più<br />

sottile; e viene da chiedersi quale<br />

sarà il ruolo futuro delle biblioteche<br />

in uno scenario del genere. Si integreranno<br />

col multimediale? Oppure<br />

si opterà per un erudito abbarbicarsi<br />

La rubrica dei sosia:<br />

torna "Separati dalla Nascita"<br />

A grande richiesta, dopo quattro<br />

anni di assenza, ritorna la fortunata<br />

rubrica “Separati dalla<br />

nascita”! Assomigliate a qualche<br />

personaggio famoso o conoscete<br />

qualcuno che è uguale identico<br />

“spiccicato” (come si dice a Fabriano…)<br />

a vip, attori, calciatori,<br />

politici...? Allora non dovete far<br />

altro che comunicarcelo e pubblicheremo<br />

la sua foto! Sarà, come<br />

in passato, un appuntamento<br />

curioso e simpatico, con lo scopo<br />

di riderci su e scherzare su una<br />

somiglianza… illustre! Interrompemmo<br />

i “Separati dalla nascita”<br />

nell’autunno 2008 con la grande<br />

festa al teatro “Simili eppure unici”,<br />

ma, come detto, da più parti<br />

ci è stati richiesto di ricominciare.<br />

E allora, via, si riparte! Potete<br />

contattarci via email a info@<br />

lazione.it o telefonicamente allo<br />

0732 21352. Vi aspettiamo!<br />

il programma d’intervento che porta<br />

la rma di Renzo Barbarossa. Dodici<br />

colonne di travertino con basamento<br />

ove su due lati saranno incisi<br />

i nomi dei nostri caduti in ordine<br />

alfabetico (circa 700 i nominativi)<br />

nelle colonne a sinistra 1915-1918<br />

e a destra 1940-1945. Le colonne<br />

saranno unite da catene fermate<br />

con apposti ganci e nel cappello<br />

in pietra, saranno poste scritte di<br />

sugli archivi portatori di memoria<br />

storica, quella vera? Come cambierà<br />

la gura dell’utente? Diventerà<br />

un username con password oppure<br />

sarà ancora dotato di carne e ossa<br />

che i bibliotecari, altra gura su cui<br />

interrogarsi, potranno consigliare<br />

de visu? Si parla di questi temi in<br />

occasione della Giornata Nazionale<br />

delle Biblioteche (Napoli, 13 otto-<br />

La locandina dell'evento<br />

organizzato da <strong>L'Azione</strong> nel 2008<br />

sui sosia fabrianesi: ora la rubrica<br />

"Separati dalla Nascita" ricomincia!<br />

bronzo con gli anni delle guerre.<br />

In ne, sarà modi cato l’impianto<br />

d’illuminazione ed eliminata l’aiuola<br />

sottostante e all’ingresso del<br />

monumento a lavori ultimati (40<br />

giorni i tempi stimati per restauro<br />

conservativo delle sculture del<br />

monumento, scritte e preparazione<br />

lastre e dei dodici pozzetti con tubi<br />

di ferro) con l’asfaltatura dell’area<br />

antistante.<br />

bre) e a Fabriano in concomitanza<br />

del secondo compleanno della Biblioteca<br />

Comunale “Romualdo Sassi”,<br />

prossima ormai al trasferimento<br />

e indubbiamente protagonista di<br />

un risveglio culturale cittadino,<br />

pur nella sede provvisoria delle<br />

Conce. Il 9 ottobre si è festeggiato<br />

l’evento con un incontro con lo<br />

Staff della Biblioteca, per parlare<br />

della possibilità di mediazione fra<br />

nuovi linguaggi multimediali e il<br />

classico e, secondo noi nostalgico,<br />

intramontabile piacere della carta<br />

stampata. Il direttore Andrea Paoli<br />

e i bibliotecari Giuseppe De Angelis<br />

e Patricia Bartoccetti, le cui “gesta”<br />

voi lettori seguite nella rubrica<br />

Biblioteca in Azione, hanno affrontato<br />

questi argomenti e inaugurato<br />

un’interessante iniziativa, il “Tre<br />

ne regalo Uno”. Per tutta la scorsa<br />

settimana, per ogni tre libri presi<br />

in prestito (in una sola settimana si<br />

sono sforati i 300 prestiti) uno è in<br />

regalo: così gli utenti hanno, letteralmente,<br />

potuto portarsi a casa un<br />

“pezzo” di Biblioteca. Un elemento<br />

interessante riguarda L’Azione: in<br />

questa settimana di festeggiamenti<br />

si è registrato un picco di consultazioni<br />

dei numeri precedenti del<br />

settimanale fabrianese. Tantissimi<br />

biblioauguri allora, e centomila di<br />

questi giorni: intanto il prossimo<br />

appuntamento è ssato per sabato<br />

20 ottobre (ore 17) con la lettura dal<br />

vivo, curata da “Papaveri e Papere”,<br />

di alcuni passi di “Recc”, romanzo<br />

del fabrianese Lorenzo Ramadoro.<br />

Francesca Iurlaro<br />

5<br />

taccuino<br />

FABRIANO<br />

FARMACIE<br />

Sabato 20 e domenica 21 ottobre<br />

GIUSEPPUCCI<br />

Piazzale Matteotti 20<br />

Tel. 0732 21215<br />

DISTRIBUTORI<br />

Sabato 20 e domenica 21 ottobre<br />

ENI Via Dante<br />

EDICOLE<br />

Domenica 21 ottobre<br />

La Rovere Via Ramelli<br />

Edicola del Piano P.zza Partigiani<br />

Edicola della Pisana P.le Matteotti<br />

Salimbeni Via d. Riganelli<br />

News snc Stazione<br />

Tabaccheria Gobbi Porta del Borgo<br />

Edicola Via Serraloggia<br />

Tabaccheria Edic. Boni via Dante<br />

CROCE ROSSA<br />

P.zza Altini<br />

tel. 0732 21948 orario continuato<br />

CROCE AZZURRA<br />

Via Brodolini, 22 tel. 0732 629444<br />

GUARDIA MEDICA<br />

Rivolgersi al tel. 0732 22860<br />

GUARDIA MEDICA veterinaria<br />

Rivolgersi al tel. 0732 7071<br />

BIGLIETTERIA FERROVIARIA<br />

Agenzia Viaggi del Gentile<br />

dal lunedì alla domenica<br />

dalle ore 6.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 19.30<br />

Tel. 0732.5345 - 0732.24256<br />

Agenzia Viaggi del Gentile<br />

Atrio stazione FS<br />

dal lun. al ven. ore 8.30-12.30 e 15.30-19,<br />

sabato 8.30-12.30<br />

tel. 0732.5345 - 0732.5066 - fax 0732.233063<br />

www.viaggidelgentile.it<br />

Agenzia viaggi Santini via Buozzi 24<br />

lun/ven 9-12.45 e 15-19, sab. 9.30/12.30 e 17.30/19<br />

tel. 0732 23161 www.santiniviaggi.it<br />

Agenzia Janus viaggi<br />

Piazza del Comune 5 (tel. 0732 22522)<br />

05 fabriano.<strong>indd</strong> 2 17/10/12 10.54


6<br />

Giano da sogno<br />

De Maria disegna la riapertura del ume<br />

di FERRUCCIO COCCO<br />

Come potrebbe essere il<br />

tratto cittadino del ume<br />

Giano, attualmente tombato,<br />

se venisse riaperto<br />

e riquali cato?<br />

Se lo è domandato il fabrianese Carlo<br />

De Maria, gra co specializzato<br />

nel 3d fotorealistico, titolare della<br />

C3DM Graphic Design.<br />

Forte della sua bravura con il computer,<br />

De Maria ha lavorato su una<br />

foto del tratto coperto del ume che<br />

va dal ponte (anch’esso tombato) di<br />

Via Fratti e corre dietro il mercato<br />

coperto di Piazza Garibaldi.<br />

Ecco lo splendido rendering che<br />

ha prodotto.<br />

“Il discorso della riapertura del<br />

ume mi sta molto a cuore – spiega<br />

De Maria – Per cui ho cercato di<br />

immaginarmi come potrebbe essere<br />

il Giano, se si decidesse di togliere<br />

la tombatura e restituire alla città la<br />

bellezza del corso d’acqua, con un<br />

camminamento laterale comodo e<br />

romantico. Spero nella riapertura<br />

del ume, <strong>prima</strong> di tutto da un<br />

punto di vista estetico, secondo<br />

perché è parte integrante della<br />

storia di Fabriano ed è un vero<br />

peccato tenerlo coperto. Spero che<br />

questo mio piccolo lavoro riesca a<br />

smuovere un po’ le acque, in tutti i<br />

sensi, sul discorso della riapertura<br />

del Giano”.<br />

Visto il successo avuto su Facebook<br />

dal suo rendering, De Maria sta<br />

pensando di realizzarne qualche<br />

altro. “Forse sul Ponte dell’Aèra”,<br />

rivela.<br />

>FABRIANO<<br />

COM'E' ADESSO<br />

COME POTREBBE ESSERE<br />

Gestione dei cinghiali da cambiare:<br />

consegnate 1.500 fi rme all'assessore<br />

Nel suggestivo Ridotto del Gentile<br />

gremito di agricoltori, cacciatori<br />

e cittadini l’assessore regionale<br />

Paolo Eusebi (foto) ha incontrato<br />

i rappresentati della Cia (ConfederazioneItaliana<br />

Agricoltori)<br />

e del Comitato<br />

spontaneo che<br />

ha promosso la<br />

raccolta di rme.<br />

Presente anche il<br />

Presidente della<br />

III° Commissione<br />

Fabio Badiali<br />

ed i rappresentanti<br />

dei consiglieri<br />

regionali Dino Latini e<br />

Adriano Cardogna, presenti anche<br />

i vicepresidenti degli ATC AN1 e<br />

AN2. L’incontro è stato un successo<br />

sia per la presenza di pubblico, sia<br />

perché i promotori sono riusciti a<br />

strappare all’assessore Eusebi la<br />

promessa di un intervento tempestivo<br />

per modi care la normativa<br />

in modo da:<br />

- prevedere sistematici abbattimenti<br />

selettivi nei confronti della specie<br />

cinghiale all’interno delle aree<br />

protette allo scopo di mantenere il<br />

numero di cinghiali a livelli compatibili<br />

con le attività dell’uomo e<br />

con l’altra fauna<br />

selvatica;<br />

- ripristinare urgentemente<br />

la<br />

possibilità di<br />

cacciare il cinghiale<br />

in forma<br />

singola ed in forma<br />

occasionale<br />

nella stagione<br />

venatoria corrente,<br />

almeno<br />

finché non entrerà a regime la<br />

caccia di selezione degli ungulati;<br />

- prevedere il riconoscimento delle<br />

abilitazioni al prelievo del cinghiale<br />

rilasciate dagli enti parco statali<br />

e regionali, oltre alle abilitazioni<br />

rilasciate da province o regione. In<br />

un momento di crisi come quello<br />

attuale questo consentirebbe di<br />

avere personale preparato e abilitato<br />

senza costi per enti e cittadini.<br />

Assente il Parco Gola della Rossa<br />

Frasassi, elemento chiave della questione:<br />

infatti ospita al suo interno<br />

un numero altissimo di cinghiali e<br />

con la sua istituzione ha innescato<br />

il problema in provincia di Ancona.<br />

Il Comitato Promotore<br />

<strong>L'Azione</strong> 20 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />

"Face" in ascesa:<br />

il musical inserito<br />

nel cartellone Amat<br />

Il Musical della Pastorale Giovanile<br />

“Face, ogni volto una storia” è stato<br />

inserito – grazie al supporto del<br />

Comune di Fabriano – nel Circuito<br />

Amat e farà quindi parte uf cialmente<br />

parte della stagione teatrale<br />

della nostra Città. Il Musical verrà<br />

inserito all’interno del Cartellone<br />

sotto la sezione “La Città in scena”.<br />

L’Amat, l’Associazione Marchigiana<br />

delle Attività Teatrali aveva già<br />

sostenuto la Pastorale Giovanile,<br />

occupandosi delle repliche del<br />

musical “Dove Sei?”. E quest’anno<br />

bisseranno, ma in maniera ancora<br />

più importante: sarà l’Amat a gestire<br />

e promuovere lo Spettacolo.<br />

“E’ nata una simpatia ed un feeling<br />

immediato con Don Umberto e con<br />

i ragazzi del precedente musical –<br />

ha commentato Gilberto Santini,<br />

direttore dell’Amat-. Non solo:<br />

l’Amat ha due nalità in statuto:<br />

il teatro come strumento sociale e<br />

culturale.<br />

Il musical “Face” risponde perfettamente<br />

alle due nalità. A queste<br />

aggiungo anche un valore: è cittadino,<br />

perché sarà uno spettacolo della<br />

città, di tanti giovani fabrianesi che<br />

saliranno sul palco. Supportare la<br />

manifestazione ci è sembrato quasi<br />

naturale, anche dopo l’esperienza<br />

dello scorso anno”. E alla nostra<br />

domanda se lo spettacolo varcherà<br />

le mura cittadine, la risposta di<br />

Gilberto Santini è stata: “Why not?<br />

Non si sa mai”. Nessuna paura<br />

della non professionalità del cast?<br />

“Assolutamente no – ha commentato<br />

il direttore dell’Amat – perché<br />

i ragazzi sopperiscono quelle che<br />

possono essere lacune professionali<br />

con una voglia di fare, una volontà<br />

e una passione che colmano ogni<br />

mancanza”. “ L’iniziativa della Pastorale<br />

Giovanile è un’iniziativa che<br />

aggrega, e lo ha dimostrato lo scorso<br />

anno con il musical “Dove sei?”<br />

– commenta il sindaco Giancarlo<br />

Sagramola – ed è giusto sostenerla<br />

al meglio, come Comune. Il teatro,<br />

del resto, ha anche delle nalità<br />

terapeutiche, come quella di trovare<br />

se stessi, di stare insieme e quindi<br />

relazionarsi agli altri. Si conosce se<br />

stessi attraverso il teatro, e si impara<br />

anche a vivere meglio le relazioni<br />

interpersonali. Per i giovani queste<br />

sono esperienze fondamentali nella<br />

crescita. Si accresce il senso di<br />

responsabilità e danno vita a qualcosa<br />

creato da loro: potrà essere<br />

uno stimolo anche nella loro vita<br />

professionale”. Anche l’assessore<br />

alla Cultura Patrizia Rossi ha manifestato<br />

il suo appoggio ed il suo entusiasmo:<br />

“Siamo felici di aver dato<br />

la possibilità al musical di essere<br />

inserito all’interno del cartellone:<br />

già lo scorso anno tanti giovani avevamo<br />

manifestato una tale passione<br />

e una capacità di mettersi in gioco<br />

che ci avevano colpiti, da cittadini.<br />

E Don Umberto era stato ed è un<br />

grandissimo collante di tutti questi<br />

ragazzi e delle loro personalità. Abbiamo<br />

dato sostegno ai ragazzi della<br />

nostra città che imparano a mettersi<br />

in gioco, a s dare paure e timori<br />

mettendosi in scena, che vivranno<br />

momenti forti, emozioni e impareranno<br />

a condividere, ri ettendo<br />

anche si argomenti importanti”. “E’<br />

un onore aver ricevuto la proposta<br />

dell’Amat, grazie all’appoggio del<br />

Comune, ne siamo orgogliosi e<br />

felici. Abbiamo già cominciato le<br />

prove, e mi auguro che ripagheremo<br />

al meglio tutta questa ducia”, ha<br />

commentato l’ideatore del musical,<br />

Don Umberto Rotili.<br />

Biglietti<br />

in vendita<br />

dal 3 novembre<br />

I biglietti verranno messi in vendita dal<br />

3 novembre. Si potranno acquistare<br />

presso il Botteghino del Teatro negli<br />

orari di apertura (16-19) oppure sul<br />

sito www.vivaticket.it tramite carta di<br />

credito. Ogni persona può acquistare al<br />

massimo quattro biglietti.<br />

Date degli spettacoli: 4, 5, 11 e 12<br />

maggio.<br />

Nel caso di “sold out” (vendita di tutti i<br />

biglietti) per queste quattro date, verrà<br />

valutato se inserire delle repliche.<br />

Durata dello spettacolo: 2 ore e mezzo<br />

più l’intervallo.<br />

Stanchi del vandalismo in centro!<br />

L’ennesimo furto in pieno centro.<br />

Nel giro di pochi giorni. E sempre<br />

all’incrocio tra Corso della Repubblica<br />

e via Ramelli. Prima i ladri<br />

hanno preso di mira, rubandola, la<br />

bici elettrica del titolare dell’edicola<br />

La Rovere, ora una macchina<br />

parcheggiata sempre lì davanti, è<br />

stata danneggiata, frantumando il<br />

vetro posteriore per asportare alcuni<br />

oggetti preziosi contenuti nell’auto.<br />

Non c’è più pace nemmeno nel cuore<br />

della città che dovrebbe essere<br />

il più sicuro e sorvegliato. Poi non<br />

lamentiamoci se si viene a parlare<br />

di fughe dal centro storico.<br />

Il vetro<br />

di un'auto<br />

sfondato<br />

martedì notte<br />

06 fabriano.<strong>indd</strong> 2 17/10/12 10.56


<strong>L'Azione</strong> 20 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2 >FABRIANO<<br />

7<br />

Premio Fabriano a quota 56<br />

La nuova edizione dell'evento allo Janus con il doppiatore di Harry Potter<br />

Quanti protagonisti al Gentile!<br />

La La Pro Pro Loco Loco di di Fabriano Fabriano ha ha istituito istituito nel nel 1957, 1957, grazie grazie a a Corrado Corrado Santini Santini il il “Fa“Fabrianobriano Premio” Premio” per per rendere rendere omaggio omaggio e riconoscenza riconoscenza a tutti tutti gli operatori operatori dello dello<br />

spettacolo spettacolo spettacolo e e della della della cultura cultura cultura (dagli (dagli (dagli attori attori attori e e cantanti cantanti cantanti agli agli agli scrittori scrittori scrittori e e giornalisti). giornalisti). giornalisti). Nel Nel Nel<br />

lontano lontano lontano 1957 1957 1957 quando quando quando è è nato nato nato il il Premio, Premio, Premio, Vittorio Vittorio Vittorio Gassman Gassman Gassman ne ne fu fu il il padrino padrino padrino e e nel nel nel<br />

corso corso corso degli degli degli anni anni anni è è stato stato stato assegnato assegnato assegnato ad ad oltre oltre oltre 250 250 250 personaggi. personaggi. personaggi. Impossibile Impossibile Impossibile citarli citarli citarli<br />

tutti, tutti, tutti, eccone eccone eccone una una una sintesi sintesi sintesi di di cui cui cui ha ha calcato calcato calcato la la scena scena scena del del del Teatro Teatro Teatro Gentile: Gentile: Gentile: Edoardo Edoardo Edoardo<br />

De De Filippo, Filippo, Federico Federico Fellini, Fellini, Carlo Carlo Dapporto, Dapporto, Ennio Ennio Morricone, Morricone, Alberto Alberto Sordi, Sordi,<br />

Oreste Oreste Lionello, Lionello, Leo Leo Gullotta, Gullotta, Ciccio Ciccio Ingrassia, Ingrassia, Franco Franco Franchi, Franchi, Ugo Ugo Tognazzi, Tognazzi,<br />

Vittorio Vittorio De De Sica, Sica, Nando Nando Gazzolo, Gazzolo, Walter Walter Chiari, Chiari, Ugo Ugo Pagliai, Pagliai, Antonello Antonello Venditti, Venditti,<br />

Mario Mario Del Del Monaco, Monaco, Beniamino Beniamino Gigli, Gigli, Katia Katia Ricciarelli, Ricciarelli, Don Don Lurio, Lurio, Franco Franco MiMiseria,seria, Corrado Corrado Mantoni, Mantoni, Carlo Carlo Rambaldi, Rambaldi, Gino Gino Bartali, Bartali, Liliana Liliana De De Curtis, Curtis, Anita Anita<br />

Garibaldi, Simonetta Puccini, Ettore Bernabei e tanti altri.<br />

“Il Cammino del Cielo: è proprio<br />

il caso di dire ce l'abbiamo fatta!<br />

Domenica 7 ottobre alle ore 17:00<br />

come previsto, abbiamo varcato<br />

la Porta dei Cappuccini di Assisi,<br />

finendo il nostro Cammino alla<br />

Basilica di San Francesco!» sono<br />

le entusiaste parole di Stefano<br />

Barbacci, organizz atore dell'evento.<br />

«Devo ammettere che è stato davvero<br />

commovente passare insieme<br />

tre giorni di intense camminate,<br />

che, grazie alla competenza e alla<br />

professionalità dei nostri amici del<br />

Cai di Fabriano, Mauro Chiorri e<br />

Bruno Ballerini, sono risultate assai<br />

piacevoli e coinvolgenti nonostante<br />

l'impegno. Voglio ringraziare veramente<br />

di cuore i nostri instancabili<br />

partecipanti,<br />

che energicamente<br />

e con<br />

forza di volontà<br />

hanno portato<br />

a termine questo<br />

Cammino,<br />

con la speranza<br />

che oggi sia<br />

anche per loro<br />

un giorno migliore,<br />

diverso,<br />

e che nei loro<br />

cuori rimanga<br />

per sempre il<br />

ricordo di que-<br />

Ante<strong>prima</strong><br />

del quinto fi lm di horror<br />

Quest’anno si terrà la 56° edizione del premio nazionale Artisti dello Spettacolo<br />

presso l’Hotel Janus sabato 27 ottobre alle 20.30 in una serata ad<br />

invito, con la presentazione di Oreste Aniello ed Ileana Rossi. Nell’occasione<br />

verrà presentato in ante<strong>prima</strong> il lm “Violenza nel bosco” per la regia di<br />

Marcello Sergio Fabriczsky. Oltre 22 ore di pellicola girata, con un cast di<br />

oltre cento persone. In questa serata verrà ricordato anche Carlo Rambaldi,<br />

recentemente scomparso, grande personaggio del mondo cinematogra co,<br />

ideatore e presidente onorario del Museo del cinema a Fabriano. Nel Museo<br />

è esposto il dipinto originale di Et che lui ha donato alla Pro Loco. Un<br />

giorno Rambaldi disse al fabrianese Fabriczsky che<br />

<strong>prima</strong> di deve costruire un museo del cinema, poi si<br />

possono realizzare lm di horror e fantascienza per<br />

pubblicizzare meglio la struttura. Così ha fatto Fabriczsky<br />

che ha già al suo attivo cinque pellicole dal<br />

2008 ad oggi: “Horror al Museo”, “Horror al Museo<br />

2”, “2<strong>01</strong>2 presenza di demoni sulla terra scon tti<br />

dall’esorcismo”, “Il castello dei vampiri” e, appunto,<br />

“Violenza nel bosco”. Nell’ultimo lm molti attori<br />

provengono dalle città limitrofe come Gubbio,<br />

Jesi, Matelica, Pescara, ma anche Roma e Siena.<br />

Il gruppo più numeroso è comunque fabrianese.<br />

Gli effetti speciali del lm sono stati curati dal<br />

maestro del trucco Giuseppe Cordivani, la colonna<br />

sonora dai maestri Raoul ed Angelo Provvedi, la<br />

fotogra a da Daniele Cristiano e Marco Cataldi<br />

e la regia da Marcello Sergio Fabriczsky.<br />

sta traversata appenninica. Abbia- Abbia- Abbiamo realizzato un bel reperrepermo percorso insieme ben 68 km, torio fotogra co grazie a Matteo<br />

superando un dislivello di 3600 Mingo del Fotoclub di Fabriano e<br />

metri, ma la fatica non ha mai Emmanuele Coltellacci, giunto da<br />

preso il sopravvento! Ringrazio Modena, che presto mostreremo<br />

inoltre Giovanni Angradi, guida con soddisfazione al pubblico.<br />

naturalistica del Cai, Jacopo An- La calorosa accoglienza delle strutgelini<br />

responsabile Wwf Fabriano<br />

(suo l'avvistamento di una coppia<br />

di aquile che ci hanno dato il benvenuto<br />

a Campodonico!), Federico<br />

Uncini, per le piacevoli digressioni<br />

su storia e arte dei territori attraversati,<br />

e Sergio Mustica, ideatore del<br />

progetto.<br />

Ospite d'onore Alessio Puccio<br />

In questa 56° edizione del Premio sarà presente come ospite d’onore il<br />

doppiatore dell’attore Daniel Radcliffe che ha interpretato Harry Potter,<br />

vale a dire Alessio Puccio. Il Premio Fabriano ha sempre avuto grande<br />

attenzione a questo settore fondamentale del lavoro cinematogra co<br />

e televisivo, anche perché i doppiatori italiani sono tra i migliori del<br />

mondo. Alessio Puccio ha doppiato numerosi personaggi nei lm<br />

“Murata viva”, “Le colline hanno gli occhi”, “Il Signore degli Anelli:<br />

le due torri”, “Incontri ravvicinati del terzo tipo”, “Le cronache dei<br />

morti viventi” ed altri.<br />

Il cammino del cielo in tre giorni<br />

ture ricettive Hotel Ristorante Pineta<br />

e Agriturismo Le Francesche, è<br />

stata assai gradita dai partecipanti,<br />

ben desiderosi di rifocillarsi!<br />

In ne un grazie anche a Giampiero<br />

Marinelli, che ha portato a termine<br />

il Cammino del Cielo tracciando<br />

un differente percorso per bici da<br />

strada che presto riproporremo,<br />

ed a tutto lo staff della nostra<br />

Agenzia di Viaggi Aleste Tour.<br />

Aleste Adventour prosegue con le<br />

sue attività outdoor e presto lancerà<br />

il calendario 2<strong>01</strong>2-2<strong>01</strong>3. Nel<br />

frattempo domenica 14 ottobre c'è<br />

stato l'appuntamento con il Nordic<br />

Walking per un nuovo corso base<br />

(info in agenzia 0732-3164).<br />

07 fabriano.<strong>indd</strong> 2 17/10/12 10.57


8 >FABRIANO<<br />

<strong>L'Azione</strong> 20 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />

In nome del territorio<br />

Intesa per la realizzazione del Distretto culturale<br />

di DON TONINO LASCONI<br />

Tra le risposte alla Lettera<br />

del Vescovo Mons. Giancarlo<br />

Vecerrica, presentate<br />

nel Convegno Pastorale<br />

Diocesano del 21 settembre scorso,<br />

c’è la proposta di un Distretto<br />

Culturale dell’Appennino umbromarchigiano,<br />

presentata da lei,<br />

dottor Piero Chiorri (foto).<br />

Possiamo conoscerla più in dettaglio?<br />

Cos’è questo Distretto?<br />

"Il 14 marzo 2009 è stato sottoscritto<br />

un Protocollo d’intesa per la<br />

realizzazione del Distretto culturale<br />

dell’Appennino umbro marchigiano<br />

e hanno aderito venti Comuni, tre<br />

Comunità montane, tre Gal (Gruppi<br />

di Azione Locale), e da privati, associazioni<br />

di categoria, associazioni<br />

culturali. C’è un Regolamento di<br />

funzionamento, approvato dall’Assemblea<br />

del 16 giugno 2009, in base<br />

al quale sono stati eletti presidente<br />

il Sindaco pro tempore di Fabriano,<br />

e vice presidenti i Sindaci pro tempore<br />

di Gubbio e di Cagli".<br />

Cosa si pre gge?<br />

"L’obiettivo è costituire un organismo<br />

che possa svolgere un ruolo<br />

decisivo nel territorio in nome della<br />

cultura in senso lato. Lo scopo del<br />

Distretto è dare un importante contributo<br />

all’economia, facendo rete e<br />

ponendosi come coordinatore di un<br />

armonico progredire di una vasta<br />

area verso un più appropriato utilizzo<br />

delle competenze ed eccellenze<br />

esistenti. E’ uno strumento innovativo<br />

per lo sviluppo locale. Opererà<br />

non come sovrastruttura, ma come<br />

“facilitatore” tra strutture esistenti.<br />

Sarà uno strumento snello per superare<br />

forme di miope campanilismo;<br />

per creare una rete che elimini<br />

costi super ui, accomunando<br />

iniziative importanti dei vari<br />

soggetti che ne fanno parte;<br />

per evidenziare le eccellenze<br />

dell’area vasta, adottando<br />

ove possibile un brand territoriale;<br />

per pubblicizzare al<br />

meglio le attività, aprendole<br />

al respiro internazionale, per<br />

incentivare iniziative creative<br />

innovative, e per aprire il territorio<br />

al turismo cosiddetto<br />

“lento”, verso il quale è già<br />

naturalmente predisposto".<br />

Quali sono le sue caratteristiche?<br />

"E’ un’iniziativa della società<br />

civile, che dal basso viene<br />

messa a disposizione delle<br />

comunità locali con spirito di<br />

servizio. Opererà in un’area<br />

vasta, che supera i con ni<br />

amministrativi delle Marche<br />

e dell’Umbria: da Cagli a<br />

Gualdo Tadino, da Serra San<br />

Quirico a Valfrabbrica. Si<br />

caratterizza come una partnership<br />

pubblico/privata dove<br />

le due parti assolvono i propri<br />

compiti, nel rispetto reciproco delle<br />

posizioni. Da quello che se ne sa, è<br />

il primo esempio di distretto interregionale<br />

in Italia. E’ un organismo<br />

che fa riferimento anche al cosiddetto<br />

“Distretto culturale evoluto”<br />

perché si propone la riconversione<br />

"Sereno Variabile" fa tappa a Fabriano:<br />

il 20 ottobre in onda su Raidue<br />

Le telecamere di “Sereno Variabile”,<br />

la seguitissima e fortunata<br />

trasmissione di Raidue condotta da<br />

Osvaldo Bevilacqua, hanno fatto<br />

rotta su Fabriano e il suo comprensorio<br />

nel corso delle settimane<br />

scorse, per registrare la trasmissione<br />

che andrà in onda sabato 20 ottobre<br />

alle ore 17.05.<br />

Un’oretta interamente dedicata alla<br />

città e al suo circondario, con un<br />

occhio di riguardo alle straordinarie<br />

Grotte di Frasassi. “Un saluto cordialissimo<br />

da Osvaldo Bevilacqua”,<br />

è l’incipit con cui il noto giornalista<br />

romano apre la trasmissione dal<br />

lontano 1977. In ogni puntata,<br />

Sereno Variabile accompagna gli<br />

spettatori a conoscere meglio il<br />

territorio italiano attraverso vari<br />

aspetti, come la storia di quel<br />

luogo, la cultura, l’artigianato e<br />

con una particolare attenzione alle<br />

tradizioni, ai prodotti e ai sapori.<br />

Un momento delle riprese di Sereno Variabile a Fabriano:<br />

il conduttore Osvaldo Bevilacqua in Piazza Giovanni Paolo II parla del Museo<br />

dei Mestieri in Bicicletta, presentando alcuni esemplari della collezione<br />

del territorio verso nuove imprenditorialità,<br />

con la valorizzazione del<br />

proprio passato, della propria storia,<br />

della propria esperienza, creando<br />

le condizioni per il cosiddetto “tu-<br />

rismo lento”, che è quello che può<br />

portare occupazione".<br />

A che punto è la realizzazione del<br />

progetto?<br />

"Sono terminate due fasi del progetto<br />

pilota iniziato nella seconda metà<br />

del 2<strong>01</strong>1: i laboratori e le visite<br />

Stavolta è toccato a Fabriano: una<br />

grandissima opportunità di promozione<br />

del territorio.<br />

f.c.<br />

del territorio da parte di operatori<br />

turistici italiani e stranieri. Resta la<br />

terza: un seminario/workshop con<br />

i sottoscrittori del Protocollo d’intesa<br />

e tutti gli soggetti pubblici e<br />

privati che hanno partecipato<br />

ai laboratori. Con esso sarà<br />

effettuata una ri essione strategico/progettuale<br />

di medio<br />

periodo, e la presentazione<br />

del piano operativo per la<br />

costruzione del Distretto con<br />

l’indicazione dei progetti<br />

condivisi da attivare con<br />

priorità, e la proposta della<br />

forma giuridica più idonea<br />

per ottimizzare la gestione e<br />

l’organizzazione".<br />

C’è un modo per accelerare<br />

la realizzazione?<br />

"Stiamo nella fase conclusiva.<br />

Finalmente i prossimi<br />

mesi saranno decisivi, perché<br />

i tempi sono ormai maturi.<br />

Per diventare operativi occorrerà<br />

costituire un’Associazione<br />

secondo quanto previsto<br />

dal Codice civile con tutti<br />

i soggetti che sono disposti a<br />

lavorare insieme per il futuro<br />

dell’area vasta. Nel 2009, le<br />

Regioni Marche e Umbria,<br />

rmando il Protocollo, hanno<br />

preso atto della iniziativa<br />

rotariana. Ora, nel momento della<br />

concretizzazione del progetto come<br />

espressione della volontà pubblica<br />

e della società civile, ci aspettiamo<br />

da esse un sostegno effettivo per<br />

superare problemi derivanti dalle<br />

diverse normative regionali".<br />

Via N. Morea Cerreto d'Esi Tel. 0732 679920-1 fax 0732 677141<br />

Economico<br />

sociale<br />

allo Stelluti<br />

Al Liceo Classico “Francesco<br />

Stelluti” il nuovo anno scolastico<br />

è iniziato con un nuovo indirizzo<br />

di studi. E’ stata infatti attivata la<br />

<strong>prima</strong> classe del Liceo Economicosociale,<br />

una delle innovazioni più<br />

interessanti della recente riforma<br />

ordinamentale dei Licei.<br />

Il Liceo Economico-sociale si<br />

caratterizza per un’integrazione<br />

programmata e sistematica tra le<br />

discipline scientifiche e quelle<br />

umanistiche, per un potenziamento<br />

della formazione matematica, per<br />

una forte impronta internazionale<br />

ed europea, introdotta con l’insegnamento<br />

di due lingue straniere<br />

(inglese e spagnolo).<br />

E’ invece al secondo anno il corso<br />

musicale di fascia pre-accademica<br />

“Muse&Musica” di Fabriano. che<br />

il Liceo organizza in accordo di<br />

rete con l’Istituto Superiore di<br />

Studi Musicali “G. B. Pergolesi” di<br />

Ancona e l’Istituto Comprensivo ad<br />

indirizzo musicale “Marco Polo”.<br />

Il corso consente agli studenti<br />

frequentanti di acquisire le competenze<br />

musicali necessarie ad<br />

affrontare l’esame di ammissione ai<br />

corsi accademici del Conservatorio,<br />

senza dover affrontare il disagio<br />

dei trasferimenti settimanali in<br />

Ancona, Pesaro o Perugia, sedi dei<br />

più vicini Licei musicali o Conservatori.<br />

Il costo del corso è a carico<br />

delle famiglie, che però potranno<br />

avvalersi di borse di studio messe a<br />

disposizione dalla Fondazione della<br />

Carifac, concesse agli studenti più<br />

meritevoli.<br />

Osvaldo Bevilacqua<br />

anche all'antica farmacia<br />

La troupe di Sereno Variabile, il noto programma di Raidue che scova i luoghi più curiosi<br />

e belli d’Italia, ha "visitato" per diversi giorni il nostro territorio e la nostra città. E tra le<br />

mille bellezze che Fabriano ha da offrire non poteva sfuggire all’occhio attento di Osvaldo<br />

Bevilacqua e del regista Flavio Zennaro la straordinarietà dell’antica farmacia Mazzolini<br />

Giuseppucci. I due sono stati immediatamente catturati dal pregio artistico degli arredi di<br />

questa perla fabrianese, ma anche e soprattutto dalla sua storia passata e attuale. Hanno<br />

voluto sapere di Perseo Mazzolini, che già nel 1870 aveva in Corso Repubblica la sua<br />

farmacia, la stessa che il fi glio Ermogaste, nel 1896, volle trasformare nel capolavoro<br />

d’intaglio che conosciamo oggi.<br />

Hanno voluto scoprire cosa contenevano le originali porcellane di manifattura Ginori e,<br />

come tutti i visitatori, sono rimasti affascinati e divertiti dalla curiosa scritta “Mosche di<br />

Milano” che appare su uno dei cartigli in oro zecchino. E ancora, hanno voluto conoscere<br />

quali sono le attività dell’antica farmacia oggi: quali i segreti e le alchimie dei cosmetici e<br />

rimedi naturali che le dottoresse Giovanna Giuseppucci e Claudia Girolamini formulano e<br />

producono artigianalmente seguendo il fi lo rosso della tradizione galenica, che qui e nel<br />

laboratorio della moderna farmacia<br />

Giuseppucci ha trovato<br />

e trova tuttora una delle sue più<br />

alte espressioni. Sono riusciti<br />

insomma, nei pochi minuti a<br />

disposizione, a cogliere tutte<br />

le peculiarità di questo luogo<br />

ancora così vivo e ricco di<br />

storie da raccontare.<br />

Osvaldo Bevilacqua<br />

con le dottoresse<br />

Giovanna Giuseppucci,<br />

Claudia Girolamini<br />

ed Elisa Latini<br />

Un luogo d'incontro dove il risparmio è di casa<br />

08 fabriano.<strong>indd</strong> 2 17/10/12 10.58


<strong>L'Azione</strong> 20 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2 >FABRIANO<<br />

9<br />

Recuperare gli opifi ci<br />

I siti dei vecchi mestieri: cuoio, ceramica, ferro e carta<br />

di ALESSANDRO MOSCÈ<br />

Siamo guidati<br />

da uno spirito<br />

vagamente<br />

crepuscolare<br />

e dal risvolto antropologico, erratico,<br />

nella ânerie medievale dove<br />

il ume Giano, con le sue acque<br />

pulite, garantiva materia <strong>prima</strong><br />

ed energia a varie attività (carta,<br />

ceramica, ferro, cuoio) che nei<br />

secoli hanno connotato l’imprenditorialità<br />

fabrianese. Camminare<br />

per camminare senza il disagio del<br />

vagabondaggio urbano e superando<br />

la liquidità del mondo moderno,<br />

è un modo insolito per abitare la<br />

propria città, che cambia forma e si<br />

modella secondo riti desueti, come<br />

fosse un’altra faccia di se stessa.<br />

Nel 2<strong>01</strong>2, seppure confusamente,<br />

si pensa di riscoprire i vecchi<br />

mestieri nei luoghi dove ebbero<br />

maggiore sviluppo: un progetto<br />

interessante e ricco di storia per<br />

l’aggiornamento e la riquali cazione<br />

cittadine. A tal proposito<br />

si sta prodigando tra gli altri, il<br />

gruppo “Fabriano Storica”, che ha<br />

identi cato quattro punti cardinali:<br />

Le Conce per la lavorazione del<br />

cuoio, il Portico dei Vasari per la<br />

ceramica, il Ponte dell’Aèra per il<br />

ferro e la gualchiera Chiavelli per<br />

la carta. I mestieri artigiani garantiscono<br />

quel lo rosso che unisce la<br />

vecchia città con la nuova, le deserte<br />

strade sterrate con le intasate vie<br />

cittadine, preludio a quell’esplosione<br />

industriale degli anni Sessanta<br />

e Settanta che ha perso del tutto il<br />

suo potere capitale con la crisi del<br />

monoprodotto (lavatrici e cappe).<br />

Gli opi ci medievali comprovano<br />

una tradizione che ci sembra tramandata<br />

come in una aba. Luoghi<br />

persi e adesso ritrovati, a partire<br />

dal Ponte dell’Aèra, come spazi<br />

di fuga cittadini, esperienze di<br />

qualcosa di sacro, nocciolo di una<br />

dissolvenza dell’esercizio dei vecchi<br />

mestieri ammantati per no da<br />

un sortilegio. La lavorazione delle<br />

pelli, in particolare, fa pensare<br />

all’abbattimento dell’animale e ai<br />

processi di degradazione dei tessuti.<br />

Dopo la scuoiatura l’inizio della<br />

lavorazione conciaria avveniva con<br />

la salatura e l’essiccamento per<br />

evitare il processo di putrefazione.<br />

Ora Le Conce sono un complesso<br />

bibliotecario, ma da queste parti<br />

le pietre e i fuochi, le pelli grezze,<br />

la macerazione e la sgrassatura<br />

del materiale animale restituiscono<br />

un arazzo di gure visionarie,<br />

attraversando a ritroso i secoli.<br />

Scene, incontri e dialoghi si accendono<br />

nello scontro natura/storia<br />

no all’esaltazione dell’inventiva<br />

umana. Il fabbro, presso il ponte,<br />

batteva sull’incudine. La leggenda<br />

vuole che Mastro Marino fosse un<br />

fabbro paci catore in una comunità<br />

di eccentrici lavoranti sulle sponde<br />

del ume, ai quali si deve anche il<br />

nome della città e l’ef gie dello<br />

stemma: un campo di cielo ed un<br />

ponte di tre arcate in muratura<br />

posto sul Giano. Il fabbro in atto<br />

di battere il metallo sull’incudine<br />

seguiva il motto Faber in amne<br />

cudit cartam olim undique fudit. La<br />

gualchiera Chiavelli, attualmente,<br />

rimane un deposito di ruderi posto<br />

sotto il ponte della Canizza, dove<br />

no ai primi anni del secolo scorso<br />

si tenevano i cani randagi per<br />

qualche giorno, completamente al<br />

buio e legati ad un gancio di ferro.<br />

Se nessuno li reclamava venivano<br />

ammazzati con un colpo secco in<br />

testa e gettati in acqua. La gualchiera<br />

è quella macchina di epoca<br />

preindustriale usata per separare<br />

gli stracci nella lavorazione che<br />

conduceva all’ottenimento del foglio.<br />

Si notano ancora dei lastroni<br />

di pietra di forma ottagonale sui<br />

quali i tessuti erano deposti e<br />

scrupolosamente tranciati. Il ume<br />

domina Fabriano nel suo fruscio<br />

lento, a tratti invisibile, tra la Piana<br />

degli Orti e il centro storico. Ricco<br />

di vegetazione, come fossimo in<br />

aperta campagna, favorisce la crescita<br />

di alberi e cespi (la roverella,<br />

l’acero, l’ornello, il biancospino<br />

e per no le canne di bambù) in<br />

una macchia inestricabile specie<br />

nel promontorio di San Lorenzo.<br />

Un esemplare di acero campestre,<br />

centenario, fu piantato perché la<br />

vite si arrampicasse sui rami e<br />

divenisse un tutore naturale per i<br />

produttori di vino e aceto. Si notano<br />

più sentieri procurati dagli animali<br />

con il loro passaggio. Si tratta di<br />

cinghiali, istrici e volpi che di notte<br />

arrivano in città per procacciare il<br />

cibo. Colpisce, in un varco dentro<br />

la macchia, il ponte di San Lorenzo,<br />

disastrato e a rischio crollo. Nelle<br />

vecchia piazza delle Erbe in pochi<br />

ricordano l’eco della tradizione<br />

della ceramica certificata dalla<br />

presenza del Portico dei Vasari,<br />

ceduto in uso ai vasai nel 1465, e<br />

la cui attività è testimoniata dal manoscritto<br />

del 24 luglio 1435 in cui<br />

Meo Marchetti e Francesco Iuliani<br />

risultavano essere capitani dell’arte<br />

dei vasai. Negli anni seguenti gli<br />

studi condotti nell’Archivio di<br />

Stato hanno confermato come già<br />

nel 1415 esisteva orente in città<br />

l’ars vasariorum, con precisi regolamenti<br />

cui attenersi. Le ricerche<br />

hanno evidenziato che le famiglie<br />

di vasai attive nel XV secolo continuavano<br />

la professione avviata<br />

dai loro antenati. Esistono ancora<br />

oggi nelle pareti esterne di edi ci<br />

sacri cittadini, repertori decorativi<br />

eseguiti in maiolica e risalenti al<br />

XV e XVI secolo. Tra questi una<br />

serie di formelle con motivi oreali<br />

e geometrici nel chiostro dell’ex<br />

brefotro o e numerose formelle<br />

policrome in ceramica raf guranti<br />

il monogramma bernardiniano IHS<br />

inscritto in un sole. Un artigianato<br />

che andrebbe più che mai recuperato,<br />

ma del quale resta ben poco.<br />

Eppure basterebbero le sole mani<br />

e qualche attrezzo, per ripartire.<br />

Del resto la formazione di comunità<br />

stabili avveniva proprio grazie<br />

all’incentivo dell’artigianato organizzato<br />

nella corporazione di mestiere.<br />

“Non si tratta di conservare<br />

il passato, ma di realizzare le sue<br />

speranze”, sosteneva sapientemente<br />

Adorno.<br />

Foto 1: Una vecchia gualchiera<br />

Foto 2: Lo stemma di Fabriano<br />

con il fabbro<br />

Foto 3: La lavorazione delle pelli<br />

in una conceria<br />

Foto 4: Il portico dei Vasari<br />

09 fabriano.<strong>indd</strong> 2 17/10/12 11.00


10<br />

Il Cag è giovane<br />

Anche graf tismo e break dance al Centro<br />

di ANDREA GIOMBI<br />

Incontriamo Rita Ferro, operatrice<br />

e membro del coordinamento<br />

del Cag cittadino.<br />

Che cosa è il Cag?<br />

"E' il Centro di Aggregazione<br />

giovanile, una struttura comunale,<br />

situata al Sant'Antonio Fuori le<br />

Mura, volta a coinvolgere giovani<br />

per attraversare parte della crescita<br />

insieme, con numerose attività".<br />

Mi parli delle vostre iniziative.<br />

"Abbiamo appena vinto un progetto,<br />

Arte Strada, e ottenuto un nanziamento<br />

di 5.000 euro, per sviluppare<br />

attività che riguardino i linguaggi<br />

artistici. Per questo partiremo con<br />

un corso di graf tismo, guidato dal<br />

maestro Melchiorre, con un corso di<br />

break dance, che tanto ha coinvolto<br />

i ragazzi in questo momento. Inoltre<br />

chiameremo degli esperti di musica,<br />

per stimolare e aiutare le emergenti<br />

band musicali fabrianesi a incidere<br />

dei loro pezzi. Il tutto è volto a<br />

spingere sulla creatività giovanile<br />

per svilupparla".<br />

Per attuare questo progetto, signi<br />

ca che la struttura ha delle<br />

forti potenzialità.<br />

"Abbiamo numerosi spazi: una<br />

sala congressi e due per attività<br />

ricreative, e ben due sale musicali<br />

insonorizzate, ottime per incidere<br />

musica; per questo vogliamo proprio<br />

puntare sulle capacità musicali<br />

dei ragazzi, per come detto, stimolare<br />

la creazione di lavori musicali<br />

propri".<br />

Il centro è vivo, è attivo?<br />

"Assolutamente sì, registriamo<br />

un'af uenza di circa cinquanta ragazzi<br />

quotidianamente, che rispondono<br />

in modo sincero e vero alle<br />

nostre iniziative. Inoltre il centro è<br />

frequentato anche da associazioni<br />

che chiedono di usufruire dei nostri<br />

locali, che noi concediamo anche<br />

nel periodo di chiusura, ma in modo<br />

totalmente gratuito quando il centro<br />

è aperto. Siamo aperti tutti i giorni<br />

dal lunedì al venerdì dalle 15 alle<br />

Impiglia fi rma lo spot della Coca Cola<br />

Un fabrianese vince il concorso<br />

mondiale della Coca Cola e il suo<br />

spot verrà utilizzato proprio dal<br />

colosso delle bibite, forse già nel<br />

periodo natalizio non solta nto in<br />

suolo italiano. Una grande soddisfazione<br />

per il 36enne Rovero<br />

Impiglia, nato proprio a Fabriano<br />

dove torna spessissimo dai paren-<br />

19, e il martedì e il giovedì anche<br />

la sera dalle 21 alle 23".<br />

Come sono i rapporti con il Comune?<br />

"Molto buoni. C'è sinergia con<br />

l'assessore Balducci, inoltre stiamo<br />

cercando di creare una forte collaborazione<br />

con il Consiglio comunale<br />

dei ragazzi, per questo l'abbiamo<br />

coinvolto nel nostro progetto Arte<br />

Strada, e vogliamo inoltre svolgere<br />

insieme attività che spingano anche<br />

ad una maturazione civica per i<br />

nostri giovani".<br />

Cosa si sente di dire alla cittadinanza?<br />

"Il Cag è una risorsa eccezionale<br />

per il nostro Comune, spero che<br />

sempre più ragazzi e ragazze acce-<br />

ti, e attualmente residente a San<br />

Benedetto del Tronto, la città in<br />

cui ha formato il sodalizio artistico<br />

vincente insieme all’amico e<br />

collega Giacomo Cagnetti. I due<br />

videomaker hanno partecipato<br />

insieme a migliaia di altre persone<br />

di tutto il mondo al ‘contest’ in cui<br />

si chiedeva di inventarsi una storia<br />

>FABRIANO< <strong>L'Azione</strong> 20 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />

Il Cag di Fabriano<br />

presso Sant'Antonio<br />

Fuori le Mura<br />

dano alle nostre iniziative. Il nostro<br />

unico scopo è quello di accompagnare<br />

i ragazzi nella delicata fase<br />

della crescita per sviluppare in loro,<br />

creatività, socialità e maturità".<br />

A volte per i ragazzi nel periodo<br />

della crescita, i mali sembrano essere<br />

come le stelle, non si riescono<br />

a contare, eppure, proprio perché<br />

come le stelle, sono avvolti dalla<br />

bellezza del cielo.<br />

Credo che, calandoci nella realtà,<br />

questo cielo, una parte di questo<br />

cielo, possa essere il Cag, ma<br />

anche gli oratori, che ogni giorno<br />

cercano di aiutare i giovani nella<br />

crescita, facendo imparare una<br />

parola fondamentale nella vita; la<br />

parola “insieme”.<br />

e condensarla in sessanta secondi<br />

di immagini. “Abbiamo scelto –<br />

spiega Impiglia – un barbone che<br />

entra in un pub ed inizialmente<br />

viene deriso, poi di colpo decide<br />

di imbracciare una chitarra, esibirsi<br />

davanti a tutti e consuma il suo<br />

riscatto sociale facendo il pieno<br />

di applausi da parte dei clienti”.<br />

Un’idea che ha fatto centro, tanto<br />

che l’unico video vincente è stato<br />

proprio quello dei due giovani<br />

marchigiani. “Quando è arrivata<br />

la telefonata da Parigi – racconta<br />

Impiglia – abbiamo pensato ad uno<br />

scherzo, poi, rmando il contratto e<br />

ricevendo il premio in denaro, si è<br />

capito che è tutto vero. Ora attendiamo<br />

soltanto di sapere quando e dove<br />

andrà in onda il video”. Impiglia e<br />

il suo amico-collega Cagnetti sono<br />

stati incontrati nei giorni scorsi dal<br />

consigliere comunale del ‘Polo 3.0’<br />

Sergio Solari che si è fortemente<br />

complimentato con loro. “Per la<br />

nostra città – sostiene Solari – è<br />

un orgoglio sapere che un giovane<br />

fabrianese abbia ottenuto un così<br />

prestigioso riconoscimento grazie<br />

a tanta tenacia e inventiva”.<br />

Al centro Solari e, a destra, Impiglia<br />

BREVI DA FABRIANO<br />

~ LADRO COLTO IN FLAGRANZA<br />

Via Dante, 11 ottobre, notte. Un addetto alla vigilanza in un giro d’ispezione nota che<br />

la serranda di un bar è aperta e rovinata; inoltre il locale - come orario - doveva essere<br />

chiuso e chiama i Carabinieri. I militari trovano un operaio 37enne di origine meridionale<br />

e residente a Fabriano, ed a loro già noto, nascosto presso il bancone e lo arrestano.<br />

Aveva con sé 150 euro, probabilmente bottino del furto ed un “piede di porco” usato<br />

per forzare portoni e saracinesche; inoltre aveva neutralizzato l’allarme. Il giorno dopo<br />

viene posto agli arresti domiciliari in attesa di giudizio.<br />

~ SEQUESTRATA AZIENDA RACCOLTA "FERRI"<br />

Cupo, giorni fa. Sequestrata l’azienda “sfasciacarrozze” di Perseo Pellegrini per stoccaggio<br />

e riciclaggio di materiali metallici senza specifi ca autorizzazione. Anni fa fu posta sotto<br />

sequestro e, dopo settimane, le si consenti di riprendere l’attività.<br />

~ CADE PARAPETTO DI PONTE FERROVIARIO<br />

Gagliole, 9 ottobre ore 12.30. Nella linea ferroviaria Civitanova Marche-Albacina crolla<br />

un muro del parapetto di un ponte e sito a pochi metri dai binari, e il materiale fi nisce<br />

nella strada sottostante che collega il santuario Madonna delle Macchie ad alcune case<br />

di campagna. Un convoglio con tre vagoni e carico di studenti passa poco dopo a passo<br />

d’uomo, ma capotreno e macchinista del treno successivo si rifi utano. La ferrovia<br />

viene chiusa e sostituita dai bus; il 15 ottobre scorso c'è stata la riapertura della tratta.<br />

~ SMARRITO NEI BOSCOSI MONTI<br />

Castelletta, 10 ottobre ore 17.30. Un 62enne della zona chiama il nipote perché andando<br />

a passeggio per monti e boschi, si è smarrito. Il nipote fa intervenire i VdF che in poco<br />

tempo - erano le 19 - ritrova l’uomo in un sentiero ed in buone condizioni.<br />

~ TIR BLOCCATO BEL CAMPO<br />

S. P. Le Serre, 11 ottobre ore 20. L’ungherese che guida un autoarticolato sbaglia strada,<br />

fi nisce nel campo impregnato di pioggia e quando manovra per tornare su strada si<br />

blocca. I VdF lavorano quattro ore per liberare il veicolo - per fortuna scarico - e riportarlo<br />

sull’asfalto. La strada è rimasta chiusa per diverse ore. Il personale della Provincia ha<br />

provveduto a pulire la strada da fango e olio.<br />

~ RUBATA LA BICI DELL'EDICOLANTE<br />

Fabriano, 11 ottobre. Al titolare dell'edicola Guido La Rovere che ha il negozio in fondo<br />

al Corso della Repubblica, viene rubata la bici elettrica marca Flyer che aveva posto<br />

giorni <strong>prima</strong> nella rastrelliera sita di fronte all'edicola. La bici era senza batteria e carica<br />

batteria, è di color nero con copriruote o parafanghi celesti.<br />

"Save the date": sabato<br />

si valorizza la...piazza<br />

“Save the date”, questo il nuovo appuntamento organizzato dall’associazione<br />

culturale “Fabricamenti”, in programma sabato 20 ottobre alle ore 18.45<br />

presso la Piazza del Comune. Dopo le “condivisioni itineranti”, Fabricamenti<br />

avvia la seconda fase del suo programma, mirata alla valorizzazione<br />

del territorio. Gli eventi prendono un’altra forma, si cominceranno ad avviare<br />

alcune iniziative che hanno come obiettivo principale il coinvolgimento<br />

dei cittadini in azioni mirate di “coaching civile”. Si vuole stimolare il<br />

cittadino a un processo di autodeterminazione attraverso la condivisione<br />

delle passioni individuali e private con la comunità. Le azioni di Fabricamenti<br />

sono incentrate sull’importanza della comunicazione di messaggi<br />

di coscienza collettiva,<br />

pertanto l’associazione<br />

non svela cosa succederà<br />

in piazza il 20<br />

ottobre. Sono però<br />

invitati tutti coloro che<br />

hanno a cuore Fabriano<br />

e vogliono mettersi<br />

in gioco, partecipando<br />

attivamente. L’obiettivo<br />

è coinvolgere tutti,<br />

incluso il semplice<br />

passante, per ravvivare<br />

la “piazza” diffondendo<br />

gioia, armonia ed<br />

unione. Si vogliono portare in pubblico le “passioni private” rendendo<br />

“affascinante” la città di Fabriano grazie alla collaborazione individuale.<br />

L’evento è organizzato in collaborazione con il Comune di Fabriano,<br />

Radio Gold, la Fondazione Carifac, Centro Italia Tv, l’Associazione Commercianti<br />

del Centro Storico, Artifer e Cacciamani Automazioni, Centro<br />

Benessere Ninfee e i negozi del Centro storico.<br />

Fabricamenti<br />

10 fabriano.<strong>indd</strong> 2 17/10/12 11.03


<strong>L'Azione</strong> 20 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2 >FABRIANO<<br />

11<br />

Gli adulti tornano a lezione<br />

Al via il ventiquattresimo anno accademico dell'Università degli Adulti<br />

di ELISABETTA MONTI<br />

Al via il nuovo anno<br />

accademico 2<strong>01</strong>2/2<strong>01</strong>3<br />

dell’Università degli<br />

Adulti, la storica istituzione<br />

fabrianese che quest’anno<br />

festeggia il suo 24° anno di attività.<br />

Già da questa settimana è possibile<br />

iscriversi, mentre la cerimonia<br />

inaugurale è prevista per sabato 3<br />

novembre alle ore 17, presso l’Oratorio<br />

della Carità, alla presenza<br />

del Prof. Francesco Florenzano,<br />

Presidente del Consiglio Nazionale<br />

Unieda e il prof. Marco Severini<br />

dell’Università di Macerata. L’ente<br />

organizzatore dell’Università è l’assessorato<br />

alla Cultura e la Pubblica<br />

Istruzione del Comune di Fabriano.<br />

Diverse le novità di quest’anno.<br />

Prima di tutto la collaborazione<br />

con l’Unifabriano. Vista la sempre<br />

maggiore presenza di allievi,<br />

la sede delle lezioni didattiche<br />

(che si svolgeranno ogni martedì<br />

e giovedì dalle 15.30 alle 17.30)<br />

sarà, infatti, proprio presso l’università<br />

fabrianese, per le attività<br />

laboratoriali rimarrà la bellissima<br />

sede storica de “Le Conce”. Novità<br />

anche nell’organigramma. La dott.<br />

ssa Fernanda Dirella, sarà infatti<br />

direttore generale, Rosella Ferrarini,<br />

Aldo Giordano, Lucia Fava<br />

e Laura Stroppa del comitato di<br />

programmazione, tutor didattico<br />

responsabile della comunicazione<br />

sarà Elisabetta Monti, alla prof.<br />

ssa Marisa Bianchini la presidenza<br />

onoraria, queste collaborazioni<br />

verranno svolte con lo spirito<br />

che ha da sempre contraddistinto<br />

l’Università degli Adulti ovvero<br />

gratuitamente. “L’università come<br />

tutti i luoghi di ri essione e del<br />

pensiero può contribuire a fermarci<br />

sui temi decisivi della nostra svolta<br />

epocale”, ha affermato la Bianchini.<br />

Ed è proprio la formazione l’altro<br />

settore ricco di iniziative moderne<br />

e innovative. Tra i vari corsi attivati<br />

si spazia dall’area letteraria,<br />

psicologica-sociologica all’area<br />

religiosa e umanistica, storicotecnica<br />

scienti ca, ai laboratori di<br />

espressività artistica, manuale e corporea,<br />

agli interessi legati al tempo<br />

libero. In programma anche nuovi<br />

corsi stimolanti incentrati sulla do-<br />

motica e sul risparmio energetico,<br />

sull’umorismo. Nell’anno europeo<br />

della longevità attiva e della solidarietà<br />

intergenerazionale sono<br />

inoltre previste lezioni inerenti a<br />

questo argomento, divenuto oramai<br />

di grande interesse. In particolare,<br />

le materie affrontate saranno quelle<br />

più tradizionali come letteratura<br />

italiana, loso a, musica e ascolto,<br />

storia, storia dell’arte, ma anche<br />

più innovative come la sicurezza<br />

sociale, il territorio tra passato e futuro,<br />

psicologia, sociologia, salute<br />

e prodotti naturali, comunicazione,<br />

giornalismo e nanza.<br />

I corsi saranno tenuti da docenti<br />

stimati provenienti dall’Università<br />

di Urbino e dalla Politecnica delle<br />

Marche, dagli Istituti Superiori e<br />

professionisti. L’offerta formativa<br />

sarà ampliata anche dai “learning<br />

lab” per l’apprendimento dell’informatica<br />

e della lingua inglese.<br />

Ma non solo. I laboratori attivati<br />

saranno anche di carattere “culinario”,<br />

come il corso di cucina<br />

in collaborazione con la Trattoria<br />

Sbrodovino, di carattere “sportivo”,<br />

come la ginnastica dolce e pilates<br />

in collaborazione con la Palestra<br />

Sterlino, corso di piscina presso la<br />

nuova piscina comunale, e il laboratorio<br />

“artistico”, come il corso di<br />

acquerello con la collaborazione<br />

dell’Associazione in Arte e per<br />

nire visite culturali e gite d’istruzione,<br />

anche quest’anno con un<br />

ricco programma di valorizzazione<br />

delle bellezze della nostra regione e<br />

L'ingresso<br />

della Biblioteca<br />

di Fabriano<br />

anche del Paese. Una formazione,<br />

dunque, mirata all’approfondimento<br />

culturale e sociale. “Le s de della<br />

società di oggi ci sottopongono a<br />

cambiamenti continui”, ha spiegato<br />

Fernanda Dirella, “solo attraverso<br />

la risposta positiva a queste s de<br />

potremmo arricchire le nostre relazioni,<br />

per partecipare in maniera<br />

più consapevole alla vita sociale”.<br />

11 fabriano.<strong>indd</strong> 2 17/10/12 11.03


12 >EVENTI<<br />

<strong>L'Azione</strong> 20 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />

Il mondo di Giacomelli<br />

I Lions mettono in mostra le foto dell'artista senigalliese<br />

di ALESSANDRO MOSCÈ<br />

Il Lions Club di Fabriano ha<br />

organizzato una mostra dal<br />

titolo “La terra è madre” con<br />

una selezione delle opere di<br />

Mario Giacomelli (con il contributo<br />

della Fondazione della Cassa di<br />

Risparmio di Fabriano e Cupramontana<br />

e con la collaborazione<br />

del Comune di Senigallia). L’inaugurazione<br />

avverrà sabato 20<br />

ottobre alle 18 presso i locali della<br />

Fondazione Carifac (ingresso in via<br />

Gioberti 5). Il presidente del Lions<br />

Club Guido Papiri afferma: “Siamo<br />

sempre sensibili alle manifestazioni<br />

artistiche e sono consapevole che in<br />

questi ultimi anni è notevolmente<br />

Una domenica nel segno della Madonna<br />

Una “Giornata Eucaristica Mariana”<br />

all’insegna della spiritualità e<br />

dell’approfondimento con ospiti<br />

importanti.<br />

Tutto è pronto per domenica 21<br />

ottobre quando, dalle ore 9, il PalaGuerrieri<br />

di Fabriano si riempirà<br />

di pellegrini e fedeli.<br />

La Madonna regala sempre storie<br />

stupende di conversione e di amore<br />

per tutti! Tante persone interverranno<br />

per portare la loro testimonianza<br />

sincera.<br />

Alla ne del 1982, la Regina della<br />

Pace si è rivolta attraverso locuzioni<br />

interiori a due ragazze di dieci anni:<br />

Jelena e Marijana Vasilj. Dal 1983<br />

al 1987, attraverso il loro gruppo di<br />

preghiera, la Madonna stessa dava<br />

consigli al movimento di preghiera<br />

che si è formato n dall’inizio delle<br />

apparizioni.<br />

I messaggi della Regina della Pace<br />

a Medjugorje fo rmano una scuola<br />

speci ca di pace, di preghiera e<br />

d’amore. Porteranno la loro esperienza<br />

anche Fabio Salvatore e<br />

Mara Santangelo.<br />

Lui, 36 anni, attore e regista, ha<br />

iniziato nel ’95 in Teatro, collaborando<br />

con maestri del calibro di<br />

Garinei e Albertazzi. Poi è stato<br />

tutto un susseguirsi di successi teatrali<br />

(Carmina Burana; La Vedova<br />

Allegra…) e di successi televisivi<br />

Errata corrige<br />

Nell’articolo della settimana scorsa a<br />

fi rma di Vanna Gabrielli dove si ricordava<br />

la fi gura di don Alberico Pagnani, nell’ultima<br />

parte, per un disguido tipografi co,<br />

è stato ripetuto due volte l’intervento del<br />

sindaco di Sassoferrato Ugo Pesciarelli.<br />

Ce ne scusiamo con l’autrice dell’articolo<br />

e con i lettori.<br />

aumentato, a Fabriano, il numero<br />

degli appassionati di fotografia<br />

che ha voluto realizzare questa<br />

mostra per facilitare la conoscenza<br />

del grande artista marchigiano.<br />

L’opera di Giacomelli”, prosegue<br />

Papiri, “è ormai internazionalmente<br />

riconosciuta come simbolo della<br />

fotogra a artistica e la selezione di<br />

queste opere ne è la dimostrazione<br />

plausibile. Ringrazio vivamente la<br />

Fondazione Carifac ed il Comune<br />

di Senigallia che hanno reso possibile<br />

la realizzazione della mostra”.<br />

Annota Carlo Emanuele Bugatti,<br />

direttore del Museo d’arte moderna<br />

e della fotogra a di Senigallia:<br />

“Giacomelli si era convinto che le<br />

contraddizioni del mondo non gli<br />

appartenessero, quindi aveva incominciato<br />

a conquistarsi un universo<br />

costruito sulla creatività. Diceva che<br />

il mondo vero era quello da lui fotografato”.<br />

L’itinerario di Mario Giacomelli<br />

è stato lungo e complesso.<br />

Nella mostra fabrianese verranno<br />

esposte all’incirca quaranta fotogra<br />

e, alcune delle quali sono in<br />

dotazione alla Fondazione Carifac<br />

(si tratta di scorci di Sassoferrato),<br />

altre arriveranno direttamente da<br />

Senigallia e sono immagini paesaggistiche<br />

di collina in un gioco<br />

naturalistico di luci e ombre, di<br />

chiaroscuri di straordinaria ef cacia<br />

visiva. Giacomelli asseriva che “la<br />

terra è la mia madre, la terra ha<br />

(Il grande Torino; Il Pirata Marco<br />

Pantani…). Ha scritto vari libri<br />

di successo: “Cancro non mi fai<br />

paura”; “La paura non esiste”; “Ti<br />

cerco da sempre”; “A braccia aperte<br />

fra le nuvole”. La sua passione è la<br />

scrittura e la regia: dirige lo spot<br />

“La tua vita è solo tua” per le reti<br />

Mediaset.<br />

La sua danzata, Mara, trentenne, è<br />

un’ex tennista italiana, professionista<br />

dal 1998 al 2<strong>01</strong>0. Ha cominciato<br />

a giocare a tennis all’età di 5 anni,<br />

come da tradizione familiare.<br />

All’età di 12 anni è stata convocata<br />

al Centro Tecnico Federale ed ha<br />

sempre fatto parte della squadra<br />

Nazionale n dalle giovanili. Nella<br />

sua carriera conta al suo attivo<br />

4 vittorie contro top 10 player, 9<br />

tornei vinti in singolare e 23 tornei<br />

vinti in doppio.<br />

E’ madrina del Comitato d’Onore<br />

della manifestazione “In forma per<br />

la vita” e sostenitrice della fondazione<br />

”Fedelux” per la lotta contro<br />

la leucemia.<br />

Alla Giornata Mariana, interverrà<br />

anche Silvia Buso che così si<br />

presenta: “Mi chiamo Silvia, ho<br />

21 anni e sono di Padova. Vengo a<br />

Fabriano a raccontare la mia storia.<br />

Il 4 ottobre 2004 mi sono ritrovata,<br />

nel giro di pochi giorni, a non poter<br />

camminare più e a stare in carrozzi-<br />

la stessa carne, la stessa pelle del<br />

contadino”. L’artista aveva anche<br />

lanciato un monito: “E’ inutile che<br />

si arrabbino quando dico che la terra<br />

muore. Io so che non muore mai,<br />

però so, contemporaneamente, che<br />

l’uomo non pensa alla terra come<br />

ad una delle cose più importanti che<br />

Dio ci ha dato”. Le iniziative per il<br />

decennale della scomparsa di Mario<br />

Giacomelli confermano l’idea che il<br />

senso profondo della sua ricerca sia<br />

ancora da leggere e riconoscere. La<br />

mostra nei locali della Fondazione<br />

Carifac sarà aperta dal 21 ottobre al<br />

7 novembre dalle 17 alle 19.30 con<br />

ingresso libero.<br />

Due immagini dell'artista Giacomelli<br />

e qui a destra Papiri presidente Lions<br />

na. Tutti gli esiti degli esami clinici<br />

erano negativi, ma nessuno sapeva<br />

quando e se avrei ripreso a camminare.<br />

Sono glia unica e avevo<br />

un vita normale. I miei genitori<br />

hanno sempre pregato e chiesto<br />

l’aiuto della Madonna af nchè non<br />

ci lasciasse soli in questa dolorosa<br />

prova. Però, nei mesi successivi<br />

sono peggiorata, ho perso peso e<br />

sono iniziate delle crisi epilettiche.<br />

Verso gennaio mia madre ha contattato<br />

un sacerdote…”.<br />

La sua storia toccherà i cuori di<br />

tutti. Direttamente dal Santuario<br />

mariano di Medjugorje arriverà<br />

in città Roland Patzleiner della<br />

comunità religiosa Figli del Divino<br />

Amore insieme al coro. Da anni<br />

vive proprio a Medjugorje e presto<br />

servizio insieme ai fratelli, presso<br />

la parrocchia di San Giacomo con<br />

il ministero del canto.<br />

Ha 37 anni ed è nato a Bolzano,<br />

nell’Alto Adige. Racconterà la sua<br />

storia originale e di come la Madonna<br />

sia riuscita a farlo allontanare<br />

dalla droga e dall’alcol. Veramente<br />

la Madonna cambia la vita delle<br />

persone che a Lei si af dano!<br />

Il programma prevede le lodi mattutine<br />

con Mons. Giancarlo Vecerrica<br />

alle ore 9.30 e a seguire il saluto del<br />

Sindaco Giancarlo Sagramola. Tra<br />

le interviste-testimonianze spazio<br />

alla preghiera con la recita del Rosario<br />

e dell’Angelus a mezzogiorno.<br />

Nel pomeriggio, spazio ad un video<br />

con Viska, una delle veggenti di<br />

Medjugorje a cui la Madonna appare.<br />

Alle ore 16.30 padre Ferdinando<br />

Campana, presiede l’adorazione<br />

eucaristica e la celebrazione festiva<br />

della Santa Messa.<br />

Marco Antonini<br />

~ CENTRO STUDI RIGANELLI<br />

PRESENTAZIONE LIBRO<br />

"TERESA E FRANCESCO CRESCI"<br />

VENERDI' 19 OTTOBRE ORE 18<br />

Presso il museo del pianoforte del complesso<br />

monumentale del S. Benedetto ci<br />

sarà la presentazione del libro “Teresa<br />

e Francesco Cresci – protagonisti del<br />

teatro d’opera dell’Ottocento” (nell'immagine<br />

qui in basso, la copertina del<br />

volume), a cura dell’Accademia dei<br />

musici e del Centro Studi don Riganelli,<br />

con il patrocinio del Comune di Fabriano.<br />

Ci sarà un’introduzione del presidente<br />

del Centro Studi Riganelli, Aldo Crialesi,<br />

quindi i saluti del direttore artistico<br />

dell’Accademia dei Musici Claudio Veneri<br />

e del sindaco di Fabriano Giancarlo<br />

Sagramola per poi passare la parola<br />

al musicologa e compositrice Paola<br />

Ciarlantini che presenterà il libro.<br />

Chiuderà l’incontro l’autore del volume<br />

Giancarlo Pecci, il cui libro verrà dato<br />

in om aggio a tutti i presenti.<br />

~ EQUIPE ORATORI<br />

EDUCARE ALLA LIBERTA'<br />

VENERDI' 19 OTTOBRE ORE 18.30<br />

L’Equipe Oratori della nostra diocesi<br />

organizza un secondo incontro sul tema<br />

dell’educazione con il Prof. Bernardo<br />

Nardi, responsabile del Centro Adolescenti<br />

dell'Università Politecnica delle<br />

Marche dal titolo "Educare alla libertà"<br />

che si terrà venerdì 19 ottobre alle ore<br />

18.30 presso l'Oratorio della Carità.<br />

L’ultimo appuntamento di questo ciclo<br />

di incontri sarà sempre con il professor<br />

Bernardo Nardi, venerdì 26 ottobre,<br />

che affronterà il tema di "Educare alla<br />

responsabilità".<br />

12 eventi.<strong>indd</strong> 2 17/10/12 11.06<br />

.


<strong>L'Azione</strong> 20 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2 >SPAZIO LAVORO<<br />

13<br />

Solo l'impresa crea produzione<br />

La classifi ca della Fondazione Merloni<br />

a questa situazione<br />

di dif coltà non reagiamo<br />

noi impren- “Se<br />

ditori, credo che non<br />

andiamo da nessuna parte; solo<br />

l’impresa, infatti, crea produzione<br />

e sviluppo. Non possiamo restare<br />

seduti e appagati sul benessere<br />

raggiunto, aspettando che i nostri<br />

problemi li risolvano gli altri.<br />

Le Marche devono guardare al<br />

futuro e ri utare il declino: è<br />

possibile, ma spetta a noi dimostrarlo”.<br />

Con queste parole il presidente<br />

della Fondazione Aristide<br />

Merloni, Francesco Merloni ha<br />

siglato l’intervento sulla Classi-<br />

ca delle principali imprese marchigiane,<br />

presentata nei giorni<br />

scorsi presso l’Istao di Ancona. Una<br />

classi ca che, giunta ormai alla sua<br />

26° edizione, monitora lo stato di<br />

salute delle 200 principali imprese<br />

marchigiane analizzandone bilanci<br />

e dinamiche economiche.<br />

Dai dati raccolti il 2<strong>01</strong>1 è stato<br />

caratterizzato dall’interruzione,<br />

nel secondo semestre, della fase di<br />

recupero che si era avviata dopo<br />

la crisi del 2009. Nel complesso<br />

dell’anno il valore delle vendite<br />

delle imprese considerate nella<br />

Classi ca è cresciuto del 3,5%. La<br />

debole crescita delle vendite nel<br />

2<strong>01</strong>1 non ha consentito al sistema<br />

industriale regionale di recuperare<br />

i livelli pre-crisi. Malgrado ciò, le<br />

imprese regionali hanno mostrato<br />

una sostanziale tenuta dei livelli<br />

occupazionali (+0,5).<br />

La crescita modesta dei volumi di<br />

attività si è associata ad un generale<br />

peggioramento della redditività. La<br />

percentuale di imprese con risultato<br />

d’esercizio negativo è passata dal<br />

22% del 2<strong>01</strong>0 al 27% del 2<strong>01</strong>1.<br />

Fra i settori principali regionali<br />

che hanno registrato performance<br />

di crescita superiori alla media vi<br />

sono: Prodotti in metallo, Pelli cuoio<br />

e calzature, Gomma e plastica.<br />

Registrano, invece, segni negativi<br />

i settori legati all’industria delle<br />

costruzioni e alla casa: Minerali non<br />

metalliferi, Mobili e arredamento,<br />

Elettrodomestici. Prendendo<br />

invece spunto dai settori, come<br />

quello calzaturiero, che sembrano<br />

ancora ben rappresentare<br />

l’eccellenza e tutto l’appeal del<br />

Made in Italy, il presidente della<br />

Fondazione ha fatto riferimento<br />

esplicito alla “formula” per<br />

uscire dalla crisi: “sopravvive nel<br />

mercato globale chi punta sull’alta<br />

qualità, chi sostiene il livello<br />

degli investimenti in innovazione<br />

e marchio e chi punta ad allargare<br />

la rete distributiva internazionale”.<br />

L’incontro, introdotto da Francesco<br />

Merloni, Presidente della<br />

Fondazione Aristide Merloni, ha<br />

visto intervenire Donato Iacobucci<br />

dell’Università Politecnica delle<br />

Marche e Valeriano Balloni, direttore<br />

scienti co Istao, con la testimonianza<br />

di Mauro Angelini (nella<br />

foto), direttore commerciale della<br />

Spes scpa e di Michele Ambrosini,<br />

vice presidente Banca Marche.<br />

SPAZIO LAVORO<br />

a cura del Centro Informagiovani della C.M. Esino-Frasassi<br />

~ OFFERTE DI LAVORO ELICA<br />

Elica S.p.A. è alla ricerca di laureati in Ingegneria, Ingegneria elettrica/<br />

elettronica, Ingegneria meccanica/gestionale, Ingegneria meccanica/chimica/dei<br />

materiali, da inserire come quality customer engineer, progettista<br />

elettronico, ingegnere di produzione WCM, ingegnere R&D. Per consultare<br />

gli annunci dettagliati con la descrizione del ruolo ed i requisiti specifi ci richiesti e per<br />

candidarsi: www.humanresources.elica.com.<br />

~ PROGETTO LEONARDO PER TIROCINI ALL’ESTERO<br />

La Cooperativa Mistral di Brescia promuove il progetto “YEAH!: Youth, Environment and<br />

Heritage” (settore: turismo giovanile e ambientale) nell’ambito del Programma Leonardo<br />

e mette a disposizione 30 stage di 3 mesi da svolgere in Spagna (Barcellona), Irlanda<br />

e Regno Unito, destinati a diplomati disoccupati di età inferiore a 35 anni. Le domande<br />

vanno presentate entro il 10 novembre. Il bando completo con tutte le informazioni e le<br />

modalità di candidatura è scaricabile dal nostro sito, nella sezione ESTERO>LAVORARE<br />

ALL’ESTERO>OFFERTE E ANNUNCI, oppure all’indirizzo www.eurocultura.it. Per informazioni<br />

si può scrivere a info@mistralcoop.eu.<br />

~ CORSI DI ARTI CIRCENSI A FABRIANO<br />

Riaprono i corsi di arti circensi organizzati dalla Scuola di Piccolo Circo “Il Circo in Valigia”<br />

di Fabriano: giocoleria, equilibrismo, acrobatica, clownerie. Il programma didattico<br />

dei corsi 2<strong>01</strong>2-2<strong>01</strong>3 prevede: corsi di circomotricità - sviluppo schemi motori di base,<br />

coordinazione e manualità attraverso un primo contatto con gli strumenti delle arti circensi<br />

- destinati ai gruppi 4-6 anni (lunedì 18.00-19.00), 7-10 anni (giovedì 18.00-19.00)<br />

e corsi di arti circensi - apprendimento progressivo delle tecniche delle arti circensi -<br />

destinati ai gruppi 11-13 anni (lunedì 19.00-20.00), 14-17 anni (giovedì 19.00-20.00),<br />

ragazzi e adulti (lunedì 20:00-21:00). La <strong>prima</strong> lezione è gratuita. Le lezioni si svolgeranno<br />

presso la palestra della Scuola Primaria “A. Moro” di Fabriano, Via A. Moro (vicino la<br />

Chiesa della Sacra Famiglia). Per informazioni: Ambra: 328 8756169, Eleonora: 331<br />

3232887, e-mail: info_lavaligia@libero.it, www.lavaligiadellemeraviglie.com-facebook.<br />

Per ulteriori informazioni sulle opportunità presentate o su altre offerte, corsi,<br />

concorsi ed eventi, rivolgetevi al Centro Informagiovani della C.M., Complesso S.<br />

Antonio fuori le Mura, Via De Gasperi 10, Fabriano - telefax 0732.250434 - e-mail:<br />

cig.fabriano@cadnet.marche.it - o visitate il sito www.cadnet.marche.it/cig. Orario<br />

di apertura: lunedì, mercoledì e venerdì, 9:00/13:00.<br />

L'Accordo di Programma slitta<br />

Slitta di un paio di giorni la rma dell’accordo di programma per sostenere<br />

i territori colpiti dalla crisi dell’ex Ardo. Stante la convocazione del consiglio<br />

dei ministri per martedì scorso a cui ha partecipato anche Corrado<br />

Passera, titolare del dicastero allo Sviluppo economico, è scivolato a giovedì<br />

l’incontro a Roma tra Governo e Regioni per formalizzare l’annunciata<br />

intesa attraverso la quale si ssano sgravi ed agevolazioni per chi a ssume<br />

i cassaintegrati dell’azienda di elettrodomestici.<br />

13 spazio lavoro.<strong>indd</strong> 2 17/10/12 11.08


14 >MATELICA< <strong>L'Azione</strong> 20 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />

La parrocchia di Regina Pacis festeggia la ricorrenza di don Franco Paglioni<br />

Sessant'anni di sacerdozio<br />

di ANTONIO GENTILUCCI<br />

Domenica 21 ottobre, alle 10.30, la parrocchia di<br />

Regina Pacis si appresta a festeggiare i 60 anni<br />

di sacerdozio dell'uomo che più di ogni altro l'ha<br />

contraddistinta, essendone stato parroco per oltre<br />

30 anni. Sessanta anni di prediche dal pulpito, di battute, di<br />

franchezza e di anticonformismo, di aneddoti con lui e su di<br />

lui. Franchezza anche nel raccontare la propria vocazione: “La<br />

mia vocazione... ce l'ha avuta mia madre!”. E' un ume in<br />

piena, ha ricordi molto nitidi: “Erano i primi anni '40, avendo<br />

tre gli, tra cui due in tenera età, mentre io ero il maggiore,<br />

la mia mamma ha creduto bene di darmi ampia<br />

libertà di scelta: potevo andare in seminario<br />

a Santa Teresa a Matelica o potevo andare in<br />

seminario a Fabriano”. Una scelta facile, grazie<br />

ad una protagonista che non ti aspetti, una<br />

littorina: “Io non mi preoccupai troppo, vidi il<br />

lato piacevole dell'offerta, dal momento che ero<br />

un appassionato della Littorina. All'epoca era il<br />

massimo per noi. Andavo a vederla ogni giorno<br />

alla stazione, mi sembrava non un mezzo di trasporto,<br />

ma una nave spaziale. Allora mi dissi: se<br />

vogliono mettermi in seminario saranno costretti<br />

a prendere la littorina. Ecco che allora scelsi<br />

Fabriano perché era l'occasione per prendere<br />

questo mezzo fantastico! Per giunta da poco era venuta fuori<br />

la littorina Breda, nuova, con i seggiolini morbidi...”. Ma c'era<br />

un altro lato positivo: “avrei vissuto insieme a tanti ragazzi,<br />

avendo la possibilità di giocare con loro. In realtà, quando<br />

sono entrato in seminario, in <strong>prima</strong> media, a farmi prete non<br />

ci pensavo neanche da lontano!”. Ma la crisi arriva, inevitabilmente:<br />

“E' venuta durante la terza media; avendo scelto<br />

di dare gli esami nella scuola pubblica, entrai in contatto con<br />

ragazzi e ragazze. Io che <strong>prima</strong> avevo una folta capigliatura,<br />

mi vergognai della mia rasatura a zero, specialmente davanti<br />

alle ragazze, con cui ero entrato in con denza. Entrai un po' in<br />

crisi vedendo tanta grazia di Dio, e cominciai a dubitare della<br />

mia vocazione. Qualche mio compagno, poi, già rinunciava,<br />

e questo non mi facilitava certo nel mio esame di coscienza”.<br />

Non è facile raccontare la crisi di un ragazzino di 13 anni:<br />

“Non me la sentivo di fare il traditore di Dio, non me ne sarei<br />

andato da solo ma siccome era scoppiata la guerra, mi dicevo:<br />

Le immagini sono chiare e forse c’è<br />

ben poco da dire a corredo di quello<br />

che da tempo è sotto gli occhi di<br />

tutti, eppure evidentemente, “Le<br />

Vene” non fanno clamore ed anche<br />

chi si chiede come mai si siano<br />

oramai ridotte in questo stato non<br />

si attiva, non si muove. In fondo<br />

però non serve molto, basta fare<br />

una passeggiate e documentare il<br />

degrado imperante di questa zona<br />

che è facilmente identi cabile come<br />

un punto prezioso a cui tenere e<br />

da tutelare, una risorsa di tutti e<br />

per tutti che dona una piacevole e<br />

rilassante atmosfera immersi nella<br />

sua rigogliosa natura e nei suoi<br />

suoni. E’ proprio in virtù di questo<br />

pensiero quindi che diviene palese<br />

quanto siano tristi ridotte così, con l’immondizia che soffoca l’erba ed i<br />

ori, i graziosi ponticelli che permettevano di attraversare i ridenti ruscelli<br />

in pessime condizioni, se non addirittura crollati, la manutenzione del verde<br />

praticamente assente, la sorveglianza inesistente ed i residui dei bivacchi<br />

Matelica 5 stelle<br />

chiede aiuto ai cittadini<br />

Il MoVimento 5<br />

Stelle con con da nella<br />

partecipazione<br />

dei cittadini per<br />

la stesura di un<br />

programma calato nelle<br />

varie realtà locali. Alcuni non capiscono<br />

la portata di questa novità<br />

e semplicemente ci accusano<br />

di non avere un programma... In<br />

realtà ci sono alcuni punti fermi<br />

anche nel nostro operato.<br />

se chiudessero il seminario per eventi bellici non sono io che<br />

scappo ma è la volontà di Dio che io non mi faccia prete. Le<br />

mie fantasticherie divennero realtà l'11 febbraio del 1944,<br />

quando fu bombardata Fabriano: ci furono 70 morti, decine e<br />

decine di feriti e quelli che si salvarono, tra cui io, si può dire<br />

che rimasero rintronati per tutta la vita” e ridacchia. La paura<br />

fu tanta “ma fui rallegrato dal rettore, Mons. Ragni Pietro, che<br />

tra le lacrime ci disse che avrebbe chiuso il seminario. Per me<br />

fu una gioia, che diede l'inizio ai migliori anni della mia vita:<br />

9 mesi a Matelica in famiglia, libero e indipendente, con la<br />

scuola che era tutta una risata, con i nostri nuovi professori,<br />

don Amedeo, don Luigi Preti, don Francesco Mosciatti. E<br />

dopo la scuola, sempre a scorazzare<br />

con le biciclette per Matelica. Alla<br />

Messa solo alle 9.30, niente più<br />

funzioni alle 6 della mattina, come<br />

in seminario...”. Ma nalmente la<br />

guerra nisce, ritorna la pace... e<br />

Don Franco si rifà serio: “Arriva<br />

una letterina del rettore che ci dice<br />

pressappoco così: la chioccia ha<br />

tanta voglia di rivedere tutti voi<br />

pulcini”. Ricomincia il seminario.<br />

E riprendono i dubbi. Che fare?!<br />

Avevo pregato e lottato con Dio, ma<br />

stavo per cedere. Poi mi accadde<br />

una cosa che non riesco a spiegare: quasi all'improvviso, leggendo<br />

un libro di spiritualità, di Suor Maria Costanza, monaca<br />

cappuccina di Fabriano, miracolosamente la mia vocazione<br />

riprese forza: non mi sembrò più un'avventura, ma un impegno<br />

per la vita. Mi sentii sereno e riappaci cato. Il giorno <strong>prima</strong> di<br />

andare al liceo di Fano, un 28 ottobre, a Santa Maria, mi tolsi<br />

la giacca davanti ad una chiesa gremita e indossai la tonaca.<br />

Lasciai i monti per il mare, per un seminario nuovo, con<br />

350 seminaristi, provenienti dalle Marche e dalla Romagna.<br />

Fu una nuova vita, un nuovo impegno, una nuova speranza.<br />

I dubbi non erano ancora del tutto scomparsi, ma nel mio<br />

cuore sentii che ormai avevo deciso, per intraprendere la via<br />

del sacerdozio”. Perché questa svolta? “Eh eh, concretizzare<br />

è dif cile, in queste cose: quando ti innamori che succede?<br />

Beh, per me è stata un po' la stessa cosa: la vita di sacerdozio<br />

mi appariva nalmente come una cosa meravigliosa”. A Fano<br />

inizia il periodo più intenso: “il seminario era più aperto, ho<br />

fatto anche teatro, che mi servì per correggere la mia pronuncia.<br />

Tempo buttato, tra l'altro, perché a Braccano tornai<br />

subito a quella di <strong>prima</strong>! Anche a Fano c'era, naturalmente,<br />

disciplina ma c'era anche colloquio con i professori e con<br />

i superiori, che ci permettevano anche di prenderli in giro<br />

bonariamente nelle nostre rappresentazioni teatrali, tirando<br />

fuori i loro difetti. Ora lo rimpiango, quel poco che riesco<br />

a dare alla gente lo devo alla formazione, durata 7 anni, nel<br />

seminario di Fano”. Dopodiché, il 7 settembre 1952, viene<br />

ordinato sacerdote. “E a 24 anni, nel 1954, vengo nominato<br />

parroco di Braccano. Non è stato dif cile ambientarmi, entrando<br />

nel cuore dei parrocchiani. Mi raccomando, scrivilo<br />

e parlane bene, che domenica devo andarci...<br />

sennò che mi dicono?!!”. In realtà poteva non<br />

essere facile: “era gente rude, abituata a lavorare<br />

duro, era ancora forte la tradizione dei carbonai,<br />

che li portava a stare in montagna praticamente<br />

tutto il giorno. Erano diretti e non le mandavano<br />

a dire, ma lo ero anche io, e per questo si era<br />

creato un rapporto di stima e collaborazione”.<br />

Poi viene chiamato per un nuovo, importante,<br />

compito: “L'8 dicembre del '73, quando avevo<br />

circa quarant'anni, cioè quando incomincia la<br />

vita, mi sono trasferito a Matelica per iniziare<br />

la grande avventura della fondazione della<br />

parrocchia di Regina Pacis, e poi della costruzione<br />

della chiesa”. Un'esperienza, questa della chiesa, che si<br />

conclude felicemente nel 2000, dopo tanta attesa, portando in<br />

dote, tra le altre cose, il orilegio di aneddoti che costellano<br />

questa storia, come quando don Franco chiede ad un parrocchiano<br />

se vuole dare il contributo per un mattone della chiesa<br />

e si sente rispondere: “Don Fra', dove pensavi di mettere il<br />

mio mattone, mettici una nestra!”. All'attività di parroco ne<br />

af anca altre: “fondatore dei lupetti di Matelica, direttore del<br />

cinema teatro per oltre vent'anni, redattore de “<strong>L'Azione</strong>”<br />

per quasi venticinque anni, assistente dell'Unitalsi per oltre<br />

vent'anni. Attualmente collaboro ancora con la parrocchia,<br />

senza alcuna responsabilità diretta. Per cui se dico: “me ne<br />

vado per quindici giorni”, non può dirmi niente nessuno!”.<br />

Come sono cambiati i parrocchiani? “Parlo per i ragazzi: non<br />

sono più cattivi ma senz'altro sono, diciamo così, più vivaci!”.<br />

Arrivederci a domenica, don Franco, saranno tante, le generazioni<br />

di parrocchiani a festeggiarti.<br />

“Le Vene” e il loro triste degrado<br />

Vi invitiamo a pensare ad alcuni<br />

argomenti come l'acqua pubblica,<br />

l'ambiente, l'espansione del verde<br />

urbano, trasporti pubblici non<br />

inquinanti e piste ciclabili, ri uti<br />

zero e sviluppo delle fonti rinnovabili<br />

come il fotovoltaico e l'eolico<br />

con contributi comunali, per non<br />

parlare dell'iniziativa "Parlamento<br />

pulito", e quando li sentirete sbandierati<br />

da qualche politicante locale<br />

o nazionale, che no ad oggi se<br />

che invadono non solo i prati ma anche il greto del torrente. Insomma<br />

quello che è sotto gli occhi di tutti è questo, la domanda è: vogliamo fare<br />

qualcosa?<br />

e.m.<br />

ne è disinteressato, ricordate che<br />

non sta facendo altro che portare<br />

avanti il nostro programma. Si<br />

tratta quindi di un'altra vittoria per<br />

il MoVimento!<br />

L'idea di fondo è quella di trasformare<br />

la politica da un mestiere ad<br />

un servizio civile, che non sia autoreferenziale<br />

(o loro o chi dicono<br />

loro, la cosiddetta casta...), che curi<br />

gli interessi di tutti e non subisca la<br />

pressione delle solite lobbies.<br />

Riconoscete qualcuno di questi<br />

punti? In effetti capita che a volte<br />

chi fa parte della casta proponga<br />

queste idee come proprie, vuoi<br />

perché ravveduto (ma quando<br />

mai...), vuoi perché si rende conto<br />

che la poltrona su cui siede vacilla<br />

sempre più sotto la spinta di<br />

cittadini che vogliono vedere<br />

difesi i propri diritti.<br />

A noi del MoVimento 5 Stelle<br />

le poltrone non interessano, non<br />

siamo in cerca di facili consensi,<br />

vogliamo solamente che queste<br />

cose si facciano al più presto<br />

e bene.<br />

Quindi per noi ogni volta che<br />

qualcuno porta avanti una di<br />

queste idee, chiunque esso<br />

sia, ci avvicina al risultato...<br />

ed ogni volta che qualcuno di<br />

questi punti viene realizzato,<br />

non importa da chi, otteniamo<br />

una vittoria.<br />

Siamo qui per questo!<br />

Movimento 5 stelle Matelica<br />

Alcune immagini<br />

che documentano<br />

lo stato di abbandono<br />

della zona esanatogliese<br />

taccuino<br />

MATELICA<br />

FARMACIE<br />

Sabato 20 e domenica 21 settembre<br />

Centrale Ferracuti<br />

Corso V. Emanuele tel. 0737 85440<br />

DISTRIBUTORI<br />

Sabato 22 e domenica 23 settembre<br />

ENI di Leonangeli Fernando<br />

APERTURA REDAZIONE MATELICA<br />

Il lunedì e il giovedì ore 16.30-18.30<br />

CINEMA MULTISALA GIOMETTI<br />

Via Grifoni tel. 0737 787663<br />

CINEMA NUOVO<br />

Via B. Mattia - tel. 0737 84457<br />

14 matelica.<strong>indd</strong> 2 17/10/12 11.09


<strong>L'Azione</strong> 20 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />

Cantando e ballando...<br />

le Marche<br />

di SANDRA STOPPONI<br />

Nel nome della marchigianità…potremmoiniziarlo<br />

così questo racconto,<br />

che altro non è che il<br />

era veramente importante: in una<br />

piccola comunità montana alle<br />

porte di Bergamo, da due anni a<br />

questa parte la Pro Loco organizza<br />

una giornata dedicata ad una regione<br />

italiana, scelta che quest’anno<br />

resoconto di una splendida avven- è caduta sulle Marche. L’intento<br />

tura, e la realizzazione di un sogno. degli organizzatori era quello di<br />

Domenica 30 settembre di buona far conoscere, ai residenti e ai loro<br />

lena, (alle 2 del mattino), siamo ospiti, le particolarità delle Marche,<br />

partiti con un pullman della Sam che sono state rappresentate in ogni<br />

Viaggi di Matelica alla volta di loro caratteristica: era presente il<br />

Bergamo. Questa avventura non Museo della Carta e della Filigrana<br />

l’abbiamo affrontata da soli: con di Fabriano, il merletto a tombolo,<br />

noi sono partiti anche dei compo- e tanti prodotti enogastronomici<br />

nenti del gruppo folkloristico "La come i maccheroncini di Campo - “La Mannola”, i balli del gruppo possibilità di conoscere le Marche<br />

Mannola" di Amandola e de “I lone e il conosciutissimo Verdicchio di Montecosaro e quelli di Mate- “a tutto tondo”. Tutto questo è<br />

matti di Montecò” di Montecosaro, (non poteva mancare il nostro... che lica, che hanno messo in risalto le stato possibile, appunto, grazie alla<br />

oltre naturalmente alla Presidente è stato molto apprezzato), mentre differenze tra il folklore montano compartecipazione all’Ugfm e che è<br />

dell’Ugfm Donatella Bastari, Unio- la parte artistica e musicale è stata e quello della costa, offrendo così riuscita a dare l’opportunità a questi<br />

ne alla quale fanno capo tutti e tre curata dai tre gruppi folkloristici: al caloroso e numeroso pubblico tre gruppi di far spettacolo. In un<br />

i gruppi folkloristici. L’occasione con i canti a batocco e non solo de intervenuto per l’occasione la momento come questo, nel quale<br />

Funghi, che passione!<br />

Per concludere degnamente la stagione, anche quest’anno il Gruppo Micologico<br />

Matelicese ha organizzato per i giorni 20 e 21 ottobre (sabato<br />

e domenica), nei locali di Palazzo Ottoni concessi dall'amministrazione<br />

comunale, la Mostra Micologica e Botanica, giunta ormai alla 13° edizione.<br />

Questa mostra è diventata una tradizione per la città di Matelica e fa piacere<br />

constatare l’interesse della popolazione con continue richieste sulla<br />

prossima realizzazione. Il sabato mattina sarà riservato alla visita delle<br />

scolaresche perché sono sempre più i giovani e giovanissimi che dimostrano<br />

interesse per il mondo dei funghi. Il programma dettagliato della due giorni<br />

è reperibile nel depliant in distribuzione nei prossimi giorni, comunque<br />

possiamo anticipare che il sabato sera, alle ore 21, dopo il saluto delle<br />

autorità, ci sarà presso<br />

la sala multimediale<br />

un convegno sul tema:<br />

“Funghi a confronto”.<br />

L’argomento è molto<br />

importante perché troppe<br />

volte raccoglitori che si<br />

ritengono esperti, scambiano<br />

per funghi buoni<br />

quelli che apparentemente<br />

sono solo molto<br />

somiglianti, ma nella<br />

realtà sono tossici, se<br />

non velenosi, con le immaginabili<br />

conseguenze.<br />

Relatori saranno il nostro<br />

presidente, dott. Claudio<br />

Modesti e il vice presidente Luciano Lori. La parte botanica della mostra<br />

sarà curata da Alessandra Vitanzi, dott.ssa in Scienze Naturali, la cui<br />

competenza e le ammirate composizioni sono già state apprezzate nelle<br />

passate edizioni. La sera di sabato, al termine del convegno, sarà offerto<br />

risotto ai funghi a tutti i partecipanti ed ai visitatori presenti, mentre nel<br />

pomeriggio delle due giornate, ci saranno caldarroste per tutti. L’impegno<br />

dei componenti del direttivo e numerosi soci sarà massimo per la ricerca<br />

e la raccolta delle specie fungine da esporre.<br />

Giulio Iale<br />

Per la caccia al cinghiale, il Tar<br />

ora impone un cambiamento<br />

D'ora in poi non si potranno effettuare le "braccate"<br />

Con Ordinanza n. 633 del 11 ottobre 2<strong>01</strong>2,<br />

la Sezione Prima del Tar delle Marche, accogliendo<br />

il ricorso presentato dalla Lac Lega<br />

per l’Abolizione della Caccia e dell’Associazione<br />

Vittime della Caccia, ha annullato le<br />

disposizioni del calendario venatorio Marche<br />

nelle parti che prevedono il prelievo della<br />

pernice rossa e del cinghiale nella forma<br />

non selettiva.<br />

In sostanza, per ciò che concerne la caccia al<br />

cinghiale, d’ora in poi nelle Marche non si<br />

potranno più effettuare le classiche “braccate”<br />

al cinghiale, peraltro la forma di caccia<br />

più praticata tra i cacciatori marchigiani,<br />

ma anche quella meno “selettiva”. Infatti la<br />

braccata presuppone l’utilizzo di una nutrita<br />

muta di cani per spingere gli animali verso<br />

le “poste”, luoghi dove sono appostati i<br />

cacciatori per l’abbattimento.<br />

Si tratta quindi di un tipo di caccia che richiede<br />

la partecipazione anche di decine e<br />

decine di cacciatori (la “squadra”) e che di<br />

15<br />

Il gruppo folk<br />

a Bergamo<br />

per rappresentare<br />

la regione<br />

le dif coltà economiche si fanno<br />

sentire, la coesione tra le diverse<br />

forze è l’unico modo per rimanere<br />

in auge e valorizzare ancora di più<br />

il territorio e le sue tradizioni.<br />

A breve poi vi illustreremo le novità<br />

della nostra associazione…<br />

Biogas, i comitati contro Spacca<br />

I Comitati di Rete: “Caro presidente,<br />

è proprio vero, è solo una questione di soldi!”<br />

Il Presidente<br />

Spacca, lo<br />

scorso venerdì<br />

5 ottobre a<br />

Fabriano, ha<br />

letteralmente perso<br />

quel poco di self-control che<br />

gli rimaneva.<br />

Di fronte alla domande pungenti,<br />

ma corrette, di elettori marchigiani<br />

che gli rimproveravano la sua<br />

dissennata politica energetica tutta<br />

favorevole agli imprenditori delle<br />

energie "rinnovabili", il presidente<br />

<strong>prima</strong> si innervosiva e poi quando<br />

dalla platea una cittadina,<br />

con il classico gesto<br />

delle due dita stro nate<br />

tra loro, esprimeva che<br />

è solo una questione di<br />

soldi, tanti soldi, Spacca<br />

perdeva letteralmente la<br />

testa e, <strong>prima</strong> esplodeva<br />

in epiteti irripetibili, poi<br />

gridava a pieni polmoni<br />

"Le centrali a biogas ve le<br />

tenete"! E' stata veramente<br />

un’esemplare lezione<br />

di civiltà, di capacità di<br />

ascolto e di aplomb britannico!<br />

Noi vogliamo ribadire<br />

qui: è vero, è solo una questione di<br />

soldi. Tanti, una montagna. Forse<br />

i nostri calcoli non sono del tutto<br />

esatti, ma stimiamo circa 600 milioni<br />

di incentivi pubblici per il biogas,<br />

1800 milioni per il maxi-eolico<br />

(tanto caro alla famiglia Merloni),<br />

1000 per lo stoccaggio, 500 per il<br />

maxi-elettrodotto, se ci mettiamo<br />

anche maxi-gasdotto, rigassi catori<br />

ed impianti minori siamo ad una<br />

cifra di oltre 6 miliardi di Euro di<br />

soldi pubblici elargiti ai soliti noti<br />

e presi dalle nostre tasche.<br />

Tutto ciò quando, dati uf ciali di<br />

conseguenza produce un notevole disturbo<br />

nella fauna selvatica e quindi una scarsa<br />

selettività nel prelievo. Spesso,<br />

infatti, niscono con l’essere<br />

abbattuti nelle “braccate”<br />

anche caprioli, daini o specie<br />

protette e a rischio di estinzione<br />

come il lupo o il gatto<br />

selvatico. Ma la braccata è un tipo<br />

di caccia molto pericolosa anche per chi<br />

la pratica o per chi, involontariamente, si<br />

dovesse trovare nel mezzo di una battuta,<br />

come cercatori di funghi, escursionisti, ma<br />

anche per chi abita o lavora in campagna o<br />

in case isolate, che spesso vengono incluse<br />

nelle aree delle braccate. Infatti la maggior<br />

parte degli incidenti, anche mortali, determinati<br />

dalla caccia, avvengono proprio durante<br />

le braccate al cinghiale. Si tratta quindi di<br />

una sentenza “storica” che dà ragione ad<br />

Terna, il consumo di energia elettrica,<br />

nell'ultimo anno, è diminuito<br />

del 9%.<br />

Ma forse il Governatore Spacca ha<br />

pensato che la cittadina alludesse<br />

ad eventuali episodi di corruzione<br />

e quindi la sua ira derivava da ciò.<br />

Vogliamo rassicurare il presidente,<br />

anche perché la cittadina è una di<br />

noi, che non siamo soliti accusare<br />

senza prove.<br />

Certo che, nel paese più corrotto<br />

d'Europa, pensare che ad Ancona<br />

non vi sia marcio alcuno, forse è<br />

peccare di ingenuità.<br />

Contiamo che il Consiglio regionale<br />

sappia dimostrare di essere degno<br />

dei cittadini marchigiani, in difetto<br />

sappia, il Presidente, che noi non<br />

molleremo mai e gli impianti non si<br />

faranno perché (Federico<br />

di Prussia): “Ci sarà pure<br />

un giudice a Berlino”!<br />

Se il Consiglio Regionale<br />

vorrà seguire il Governatore<br />

nei suoi sfoghi d'ira,<br />

daremo una risposta a<br />

tutto campo fin dal 20<br />

ottobre, ad Ancona-Fiera<br />

della Pesca, perché... siamo<br />

cittadini, non sudditi!<br />

Comitato tutela del territorio<br />

di Matelica, Comitato salute<br />

territorio Corridonia, Comitato<br />

Petriolo per il territorio,<br />

Comitato tutela ambiente<br />

Sassoferrato<br />

associazioni come la Lac e l’Associazione<br />

vittime della caccia, che da molti anni si<br />

battono contro questa barbara usanza, che<br />

permette ai cacciatori di essere i padroni<br />

incontrastati del territorio, patrimonio invece<br />

di tutti i cittadini, condizionando fortemente<br />

l’attività di coloro che vivono e lavorano in<br />

campagna o in montagna e mettendone a<br />

rischio la loro stessa vita!<br />

Per i cacciatori si tratta invece di un colpo<br />

durissimo, visto che la tecnica di caccia<br />

della braccata permette di ammazzare molti<br />

più cinghiali, che poi vengono in gran parte<br />

venduti (spesso anche in modo illegale) ai<br />

ristoratori specializzati in cacciagione, ed il<br />

ricavato diviso tra i cacciatori partecipanti. A<br />

dimostrazione che la caccia di oggi, ormai, si<br />

è ridotta ad uno squallido business!<br />

Danilo Baldini,<br />

delegato responsabile della Lac per le Marche<br />

15 matelica.<strong>indd</strong> 2 17/10/12 11.11


16 >MATELICA<<br />

<strong>L'Azione</strong> 20 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />

Quattro giorni di... S. Teresa!<br />

Legame forte tra la festa della Santa d'Avila e l'apertura dell'anno della fede<br />

di ANTONIO GENTILUCCI<br />

Non era automatico che una<br />

festa meticolosamente<br />

preparata, organizzata<br />

dalla parrocchia di Santa<br />

Bioenergetica<br />

e gioielli di carta<br />

a Scaccomatto<br />

Dopo la spettacolare chiusura della stagione<br />

2<strong>01</strong>1-12, con il Social Fest per le vie della<br />

città, del 16 e 17 giugno, riapre l'attività del<br />

Centro di Aggregazione Giovanile “Scaccomatto”.<br />

E il centro propone subito due corsi,<br />

che inizieranno come al solito, interessantissimi,<br />

pensati e proposti dallo staff di questa<br />

onlus che guarda ai giovani (ma non solo) e<br />

al loro benessere.<br />

Il primo corso, una novità in questo territorio,<br />

tratta il tema della bioenergetica. La specialista<br />

Angela Pasquini terrà un ciclo di cinque<br />

incontri, nei quali insegnerà a conoscere alcuni<br />

tratti e comportamenti del nostro corpo ed<br />

entrare più in armonia con esso.<br />

Qualche esempio? “Si imparerà a riconoscere<br />

le tensioni muscolari accumulate nel tempo,<br />

ad aprire il respiro per liberare l’energia<br />

bloccata, a sentire nel corpo il radicamento<br />

e il proprio passato, che nel corpo ha lasciato<br />

il segno”.<br />

Curiosi anche gli accenni alla biodanza, o<br />

danza della vita, una particolare tipologia di<br />

movimenti armonici ideati dallo psicologo e<br />

antropologo Rolando Toro, che ha tenuto la<br />

cattedra di Psicologia dell'Arte e dell'Espressione<br />

alla Ponti cia Università Cattolica del<br />

Cile. Nella biodanza la musica e il movimento<br />

si fondono (questo è almeno l'obiettivo) con le<br />

emozioni. Ma non vi sveliamo tutto.<br />

L'altro corso è pensato per sviluppare e tirar<br />

Teresa con il poco personale del<br />

piccolo Oratorio, pensata soprattutto<br />

per i più giovani, e intesa soprattutto<br />

come uno strumento per...farsi<br />

conoscere e diffondere il Vangelo,<br />

riuscisse. E invece è stato proprio<br />

così. Sono stati bene<br />

accolti i ragazzi della<br />

Gam (Gioventù Ardente<br />

Mariana), chiamati da<br />

Roma ed esperti di...<br />

missioni impossibili e<br />

che hanno svolto un<br />

lavoro di dialogo con i<br />

loro coetanei, a scuola,<br />

nell'Università, nell'idea<br />

che sia necessario uscire<br />

dalle chiese.<br />

Soprattutto ha avuto<br />

successo la parte ludica,<br />

preparata per domenica<br />

pomeriggio, con<br />

attrazioni per i bambini.<br />

E davvero sono stati<br />

tantissime le famiglie e<br />

tantissimi i piccoli che<br />

hanno popolato il cortile<br />

dell'oratorio, giocando,<br />

fuori la fantasia (e la manualità) che c'è in<br />

ognuno di noi.<br />

Docente sarà l'artista Claudia Vergari, che<br />

terrà un laboratorio per imparare a lavorare<br />

un materiale considerato ordinario, povero,<br />

fragile e di riciclo come la carta e renderlo<br />

qualcosa di prezioso.<br />

Il corso nasce dall'idea che la preziosità non risiede<br />

nel valore dei materiali stessi, bensì nella<br />

forma che possono assumere nell'ideazione<br />

e nella ricerca, attraverso l'apprendimento di<br />

tecniche base.<br />

Possiamo dunque dire che il Centro non lascia,<br />

ma raddoppia!<br />

Ed è solo l'inizio: Alessia Venanzoni, che<br />

è la presidentessa del Cag, ci tiene a dire:<br />

“Purtroppo la crisi e i tagli che colpiscono<br />

qualsiasi settore del pubblico non ci hanno<br />

certo risparmiato, anzi. Con gli altri volontari<br />

dello staff ci siamo incontrati e l'entusiasmo,<br />

per continuare a far vivere e crescere questa<br />

realtà, non manca assolutamente”. Certo è che<br />

andare avanti con le sole vostre forze non sarà<br />

facile. “L'aiuto che chiediamo non è solo quello<br />

di sposare le attività del centro e fornire un<br />

contributo a livello di fondi, che pure, ahinoi,<br />

servono. Ci piace pensare ad una realtà che<br />

tutti i matelicesi sentano come propria. Per<br />

questo cerchiamo anche e soprattutto idee,<br />

suggerimenti, progettualità. Il Cag è di tutti. Il<br />

nostro indirizzo è sempre lo stesso: cag.scaccomatto@libero.it.<br />

Se c'è un corso che avreste<br />

sempre voluto fare, se c'è una competenza che<br />

avete e che pensate possa essere utile e che vi<br />

piacerebbe condividere, se volete partecipare<br />

con questa o quella iniziativa, fatevi avanti!”.<br />

Intanto, l'invito è a seguire i corsi: per ogni<br />

chiarimento, ci si può rivolgere all'indirizzo<br />

e-mail, oppure al 329-5620084.<br />

a.g.<br />

ridendo, mangiando, in una parola,<br />

divertendosi un mondo. Dai trucchi<br />

ai giochi gon abili, alla merenda,<br />

nella semplicità non è mancato<br />

nulla...neanche una pioggia temporanea,<br />

che ha bagnato ma non ha<br />

rovinato la festa.<br />

C'era una doppia fusione da tentare.<br />

Da una parte si trattava di trovare<br />

un legame tra la festa della Santa<br />

d'Avila e l'apertura dell'Anno della<br />

Fede, apertura che in questa diocesi<br />

si è svolta a Fabriano venerdì sera.<br />

E' stato lo stesso Vescovo, Mons.<br />

Vecerrica, a stabilire il legame tra<br />

la vocazione della Santa e quella di<br />

ogni cristiano, che deve vedersi continuamente<br />

in cammino. Dall'altra,<br />

proprio la vocazione a evangelizzare<br />

ha spinto a fondere una dimensione<br />

più solenne con quella più, diciamo<br />

così, profana. E' chiaro che la semina<br />

non necessariamente porta subito<br />

buoni frutti, ma la grande presenza<br />

di fedeli, tanto alla domenica ludica<br />

per bambini quanto alla celebrazione<br />

uf ciale di lunedì, fanno ben<br />

sperare. Lo stesso Mons. Vecerrica<br />

si è stupito di vedere un'assemblea<br />

Anche quest’anno, a partire da settembre, il<br />

foglio allegato alle bollette contiene le informazioni<br />

sulle qualità dell’acqua dei rubinetti<br />

Multiservizi. L’obiettivo è quello di dare -<br />

ducia al consumatore fornendo af dabilità<br />

attraverso un’etichetta trasparente. La nostra<br />

iniziativa ha sempre suscitato grande interesse.<br />

Differenziata per ognuno dei 45 Comuni<br />

gestiti, la tabella riporta le analisi relative a<br />

ben 14 parametri chimici (calcio, potassio,<br />

sodio, durezza ecc.) confrontati con i limiti<br />

di legge. I risultati degli esami di laboratorio<br />

eseguiti ogni giorno, dimostrano che nelle<br />

case arriva acqua buona, sicura e controllata,<br />

un’acqua che non ha nulla da invidiare a quelle<br />

vendute in bottiglia. Fidarsi dell’acqua del<br />

rubinetto e berla quotidianamente signi ca<br />

risparmiare (1000 litri costano solo € 1,65<br />

tanto folta (posti a sedere neanche<br />

a parlarne) in un piovoso lunedì<br />

pomeriggio. E uno stanco ma raggiante<br />

don Vincenzo ci ha tenuto a<br />

dire: “La cosa che mi è più piaciuta<br />

è stato vedere tutte le fasce d'età<br />

rappresentate. Tanti ragazzini, tanti<br />

giovani e giovanissimi e molte<br />

persone adulte”, magari uscite un<br />

attimo <strong>prima</strong> dal lavoro per non<br />

mancare. E se son rose...<br />

In pellegrinaggio da San Gabriele<br />

L’Unitalsi sottosezione di Matelica organizza<br />

per il 28 ottobre un pellegrinaggio a San Gabriele<br />

dell’Addolorata, passando per Giulianova<br />

al Santuario Madonna dello Splendore<br />

e visitando la cittadina Castelli rinomata per<br />

le sue ceramiche.<br />

Il programma prevede alle 6 la partenza a<br />

Piazzale Gerani e una tappa, alle 8.30, a<br />

Giulianova, nel Santuario della Madonna<br />

dello Splendore. L'arrivo è alle 11 all'Isola<br />

del Gransasso, dove si trova il Santuario di<br />

San Gabriele.<br />

La Santa Messa è alle 12 e, a seguire, il meritato<br />

pranzo, in un tipico ristorante abruzzese.<br />

Alle 15 poi, visita a Castelli, la città delle<br />

ceramiche. Il termine per l' iscrizione è il 25<br />

ottobre. Se siete interessati, per informazioni<br />

ed iscrizioni, i riferimenti sono i seguenti:<br />

3471717373 Ersilia e 3476427989 Iolanda.<br />

E...buon viaggio!<br />

Una carta d'identità<br />

per l'acqua del rubinetto<br />

compresi acqua, fognatura<br />

e depurazione),<br />

rispettare l’ambiente<br />

perché non c’è plastica<br />

da smaltire e camion<br />

in circolazione, pur<br />

avendo a disposizione un prodotto di grande<br />

qualità con un semplice gesto, senza dovere<br />

trasportare pesanti confezioni e preoccuparsi<br />

di aver terminato le scorte. Sul sito internet,<br />

all’indirizzo: www.multiservizi-spa.it, alla<br />

voce “entra e scopri l’acqua che bevi” è possibile<br />

informarsi su come leggere l’etichetta,<br />

confrontarla con quella venduta in bottiglia,<br />

trovare consigli sul risparmio e tanto altro. La<br />

carta d’identità della qualità dell’acqua garantisce<br />

sicurezza e trasparenza invitando ad un<br />

consumo consapevole di una risorsa preziosa.<br />

16 matelica.<strong>indd</strong> 2 17/10/12 11.45


<strong>L'Azione</strong> 20 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />

di LUCA DI DIO<br />

E<br />

“Il Veliero” riprende a navigare. Metafora<br />

scontata e probabilmente già usata, ma c’è uno<br />

stupore sempre nuovo quando un gruppo di<br />

amici si mette in gioco per organizzare qualcosa<br />

di bello per sé e per gli altri, per la città, per il<br />

territorio. E lo fa in un momento in cui tutto sembrerebbe<br />

gridare che il tempo va usato per altro… c’è<br />

crisi, occorre lavorare, curare la produttività istante<br />

per istante, mettere a frutto (economicamente parlando)<br />

ogni risorsa senza dispersione alcuna. E va da sé che la conseguenza è il<br />

taglio di tutto ciò che non corrisponde a questa idea… cultura in primis.<br />

Badate bene che non sto parlando in chiave politica (ché i tagli in tal senso<br />

sono sotto gli occhi di tutti e rappresentano un bersaglio n troppo facile<br />

di polemica), ma proprio in chiave di mentalità. E come se tutto concorresse<br />

a dire: in tempi di “vacche grasse” si può anche dedicare (non uso il<br />

verbo perdere, sarebbe troppo forte) del tempo alla cura dell’anima, ma in<br />

tempi di crisi… eh no, non c’è tempo per queste sciocchezze. Nulla di più<br />

vergognosamente errato! E potrei scomodare l’arcinota differenza tra otium<br />

e negotium, che per gli antichi romani differenziava le attività principalmente<br />

votate alla ricerca intellettuale, occupazione generalmente riservata<br />

alle classi dominanti, dalla cura (più per necessità che per scelta) dei propri<br />

affari. Ma qualcosa non torna ugualmente, perché saremmo costretti ad<br />

>MATELICA< 17<br />

Parte il ciclo di incontri del Centro Culturale “Il Veliero”: anche una mostra<br />

Al cuore di un popolo<br />

Un immagine del ciclo di incontri 2<strong>01</strong>1; in alto il logo del centro culturale<br />

Mattei: ricorrenza<br />

con tante iniziative<br />

Ormai sembra essere tutto pronto<br />

per le celebrazioni dei 50 anni dalla<br />

morte di Enrico Mattei (nella foto).<br />

La fondazione omonima<br />

ha diffuso in questi<br />

giorni il programma<br />

con una serie di interessanti<br />

iniziative che<br />

avranno il loro fulcro<br />

nel week end tra il 26<br />

e il 28 ottobre continuando<br />

no al ponte<br />

di Ognissanti. Si comincia venerdì<br />

26 alle ore 17,30 presso la Sala<br />

Boldrini con l’incontro con il Magi-<br />

Traguardo importante, per il salone<br />

di Emanuele Tranquilli, quello dei<br />

quindici anni. Signi ca aver saputo<br />

reggere e rinnovarsi. Emanuele<br />

questo nastro l'ha tagliato proprio<br />

lo scorso settembre. Ed è una delle<br />

tante storie di ragazzi che individuano<br />

la loro strada ed hanno la<br />

determinazione e la costanza per<br />

perseguirla, superando problemi<br />

e facili entusiasmi. Ora si è tolto<br />

diverse soddisfazioni,<br />

tra le quali quella di<br />

essere chiamato, per<br />

il terzo anno consecutivo,<br />

a Villa Collio<br />

per il Gran Galà della<br />

moda, insieme a tutto<br />

il gotha regionale dello<br />

stile e del bello, “ma<br />

soprattutto”, ci dice<br />

con legittimo orgoglio<br />

“posso dare lavoro a<br />

quattro persone”. E<br />

tutto è iniziato...?<br />

strato dott. Vincenzo Calia. Modera<br />

il dibattito la prof.ssa Maria Lucia<br />

Di Bitonto, docente Università degli<br />

Studi di Camerino.<br />

Alle 21.15 presso il<br />

Multisala Giometti ci<br />

sarà la Proiezione del<br />

lm: “Il caso Mattei”<br />

di Francesco Rosi.<br />

Sabato 27 alle ore 10<br />

in Cattedrale la Santa<br />

Messa celebrata da<br />

Mons. Giancarlo Vecerrica e a seguire<br />

presso il cimitero comunale la<br />

deposizione della corona di alloro<br />

Venerdì 19 ottobre, ore 18, Palazzo<br />

Vescovile di Matelica. Luca Di Dio,<br />

L’Italia dei dialetti: Un percorso nella<br />

lingua del cuore attraverso i canti<br />

popolari.<br />

Prossimi appuntamenti:<br />

- “150 anni di sussidiarietà: le forze<br />

che cambiano la storia sono le stesse<br />

che cambiano il cuore dell’uomo”.<br />

Dal 27 ottobre al 4 novembre, mostra<br />

in occasione del 50° Anniversario<br />

della scomparsa di Enrico Mattei.<br />

Palazzo Finaguerra (Museo Civico<br />

Archeologico).<br />

- Riccardo Pellegrini, La mela in pietra<br />

di Cerreto d’Esi: una coltura antica<br />

che segna un territorio.<br />

- Lanfranco Cappelletti, Arte e popolo:<br />

dal paleolitico ai pittori naïf, passando<br />

per le icone.<br />

- Catia Censi, La musica del popolo: il<br />

canto come espressione più semplice<br />

del cuore umano.<br />

sulla tomba di Enrico Mattei. A<br />

chiudere la mattinata l’inaugurazione<br />

di ben due mostre: alle 11.30<br />

presso il Palazzo Ottoni “Enrico<br />

Mattei, una vita al servizio del Paese”,<br />

mostra fotogra ca realizzata in<br />

collaborazione con l’Archivio Storico<br />

dell’Eni. Alle 12 presso i locali<br />

del Palazzo Finaguerra (Museo Civico<br />

Archeologico) la mostra “150<br />

anni di sussidiarietà: le forze che<br />

cambiano la storia sono le stesse<br />

che cambiano il cuore dell’uomo”,<br />

percorso attraverso la storia del<br />

paese inaugurato lo scorso anno al<br />

Meeting di Rimini dal capo dello<br />

stato Giorgio Napolitano. Alle ore<br />

15.30 in Municipio si terrà una<br />

seduta straordinaria del Consiglio<br />

comunale per il conferimento della<br />

cittadinanza onoraria a Vincenzo<br />

Calia e Francesco Rosi, mentre alle<br />

ore 17 preso il Teatro Piermarini<br />

il convegno “Dalla terra al sole:<br />

dalla visione profetica di Enrico<br />

Mattei indicazioni sulle s de per<br />

il futuro dell’energia”. Relatori:<br />

prof.ssa Chiara Invernizzi e dott.<br />

ssa Monica Rossi, prof. Emanuele<br />

Tondi, docenti dell’Università degli<br />

Studi di Camerino.<br />

Alle ore 21 presso la Sala Boldrini<br />

la presentazione del libro “Enrico<br />

Mattei marchigiano” della dott.ssa<br />

Egizia Marzocco, responsabile.<br />

Comunicazione e Relazioni Esterne<br />

dell’Università di Camerino, con<br />

introduzione del prof. Luciano<br />

Zani, docente dell’Università La<br />

Sapienza di Roma. A chiudere la<br />

rassegna, domenica 28 alle ore<br />

21,30 presso il Teatro Piermarini<br />

lo spettacolo “Enrico Mattei sulle<br />

tracce di un sogno”, di Marinella<br />

Mazzoni e Marta Negrini.<br />

l.d.d.<br />

Le famiglie<br />

numerose<br />

s'incontrano<br />

“Carissima famiglia, con questa<br />

mail ti invitiamo ad un incontro<br />

che si terrà a Matelica<br />

domenica 21 ottobre presso il<br />

salone di Regina Pacis (piano<br />

superiore), dalle 16 alle 18.30.<br />

Il motivo dell’incontro è<br />

quello di conoscersi fra noi<br />

e far conoscere la nostra<br />

Associazione anche ad altre<br />

famiglie che vogliate invitare<br />

per l'occasione. "Sentitevi<br />

liberi" di portare un piccolo<br />

dolcetto che allieterà la nostra<br />

compagnia”.<br />

Poche parole, semplici, dette<br />

con il cuore, per un invito che<br />

nasce però da una realtà quanto<br />

mai strutturata ed ef cace.<br />

L’Associazione nazionale<br />

famiglie numerose, nata da<br />

poco più di 5 anni [leggete la<br />

storia sul sito www.famiglienumerose.org,<br />

è commovente<br />

e geniale] è presente ormai in<br />

tutte le Regioni d’Italia e si<br />

batte per ottenere maggiore<br />

equità sociale nei confronti<br />

di famiglie che hanno più di<br />

3 gli, a partire dal semplice<br />

e quanto mai concreto assunto<br />

“perché per iscrivere i gli a<br />

scuola, per comprare i libri,<br />

per mandarli alla mensa, per<br />

il biglietto dell'autobus ogni<br />

singolo mio glio vale "uno"<br />

mentre quando compilo l'Isee<br />

per avere un aiuto dallo Stato<br />

vale solo 0,35?”.<br />

Nessun girotondo, nessun<br />

corteo, ma tanta voglia di<br />

trovarsi insieme per far sì che<br />

tante voci possano trovare<br />

maggiore ascolto e sensibilità<br />

come sta accadendo giorno<br />

dopo giorno… anche nelle<br />

Marche, dove l’assessore<br />

Marconi (anche lui con 4 gli)<br />

si è dimostrato tutt’altro che<br />

insensibile alle richieste di<br />

adeguamento dell’Isee e dei<br />

tariffari sulla base del cosiddetto<br />

“coef ciente familiare”.<br />

Quindi appuntamento per tutte<br />

le famiglie numerose domenica<br />

pomeriggio a Regina Pacis,<br />

per confrontarsi, conoscersi e<br />

vedere quello che possiamo<br />

fare insieme.<br />

Emanuele, una chiamata nel gran galà della moda<br />

“Era il 1992 quando, durante il<br />

servizio militare, camminando<br />

per Firenze, passai davanti ad una<br />

parrucchieria. Vidi il ragazzo che<br />

ci lavora dentro. Guardarlo mi<br />

affascinava e pensai: questo è un<br />

bel lavoro, mi piace. Prima non<br />

ci avevo mai pensato. Da quel<br />

giorno comincio a pensarci seriamente.<br />

Sulle prime ero tentato di<br />

rinunciare, a Matelica allora tutti i<br />

ammettere che l’otium, per nobile che sia, spetta ai ‘ricchi’, a quelli<br />

che – grazie alla presenza degli schiavi (delle tasse? della mancanza<br />

di lavoro? Del debito pubblico?) – non hanno preoccupazioni<br />

materiali. È più interessante notare invece come la cura “culturale”<br />

della persona sia stata la chiave di volta dello sviluppo della società<br />

moderna come noi la intendiamo. I monaci non avevano schiavi, ma<br />

alternavano attività manuali allo studio [e studium fondamentalmente<br />

indica ciò che appassiona] e hanno salvato così tutta la cultura classica<br />

dalla devastazione dei “secoli bui”, hanno eretto cattedrali, hanno progettato<br />

sistemi di boni ca, fatto nascere il canto gregoriano e poi polifonico e<br />

via dicendo. Hanno dato, cioè, cuore<br />

ad un popolo. Che riconoscendosi<br />

saloni erano femminili e pensavo:<br />

ma dopo che diranno? Poi è arrivato<br />

Maurizio e ho pensato: beh, ora<br />

non sono l'unico maschio, posso<br />

provarci. E ho iniziato a imparare<br />

il mestiere”. E ti sei messo in<br />

proprio... “Ho studiato e imparato<br />

il mestiere per cinque anni, poi,<br />

nel 1997, ho aperto questo salone.<br />

Quindici anni...è ora che vada in<br />

pensione!!”. Ti piace ancora il tuo<br />

in un comune sentire, è stato in<br />

grado – nei secoli – di af ancare<br />

al duro lavoro quotidiano (eredità<br />

di Adamo ed Eva) la costruzione<br />

di una sapienza senza precedenti.<br />

L’ho fatta tanto lunga, ma spero che<br />

il senso sia chiaro… vale la pena<br />

trovare due ore del proprio tempo<br />

da dedicare ad un gruppo di amici<br />

che ha a cuore la crescita culturale<br />

del territorio, nel senso più sociale e<br />

meno erudito che si possa immaginare.<br />

Da qui nasce l’idea di un ciclo<br />

di incontri che inizia venerdì 19 p.v.<br />

[cfr. box a lato] e che ci accompagnerà<br />

no a Natale… tra l’altro in<br />

uno schema aperto, in eri, pronto<br />

a ricevere nuovi stimoli proprio da<br />

quel che emergerà strada facendo.<br />

Per andare insieme “al cuore di un<br />

popolo”. Per crescere fuori dagli<br />

schemi di chi vuol ridurre tutto<br />

a Pil, agenzie di rating e bilanci<br />

senza futuro.<br />

lavoro? “Lo adoro, è una delle<br />

cose più belle, potersi svegliare<br />

la mattina e andare al lavoro con<br />

animo leggero, senza alcun peso”.<br />

E' ancora possibile, oggi, per un<br />

ragazzino che passeggia e vede<br />

un parrucchiere, poter imparare il<br />

mestiere e aprire un salone, come<br />

hai fatto tu? “Certamente lo è, dico<br />

solo, se posso permettermi di dare<br />

un consiglio, di non cedere alla<br />

tentazione di sentirsi...arrivati.Spesso<br />

si apre, i clienti<br />

hanno l'entusiasmo<br />

delle cose nuove,<br />

tutto va alla grande<br />

e c'è la tentazione<br />

di ...sedersi”.<br />

E' un mestiere in<br />

continua evoluzione<br />

invece: “Sì, è cambiato<br />

molto, rispetto<br />

a vent'anni fa. Bisogna<br />

continuamente<br />

aggiornarsi e offrire di più”. Quali<br />

sono i modelli principali? “Fino allo<br />

scorso anno, il modello che andava<br />

per la maggiore era Boateng, il<br />

calciatore. Tutti volevano i capelli<br />

come lui. In generale, i maschietti<br />

guardano al mondo del calcio. Per<br />

le ragazze invece, devo tenermi informato<br />

sulle veline...o su qualche<br />

cantante, ora ad esempio, va molto<br />

il taglio di Emma, la cantante!”.<br />

La clientela è giovanile? “In realtà<br />

“copriamo” un po' tutte le generazioni,<br />

tutte le età” E dicci? Chi sono<br />

i più vanitosi? “Non ci crederai,<br />

ma sono i bambini. Incapaci di star<br />

fermi per tutto il giorno, si siedono<br />

qui e si calmano all'improvviso...<br />

sai, dovesse venir male il taglio per<br />

un gesto improvviso...!”. Ti diverti,<br />

si vede, altri quindici anni te li farai<br />

volentieri credo... “Ma guarda,<br />

anche venti! Beh, Emanuele, grazie<br />

della disponibilità e buon lavoro!<br />

a.g.<br />

17 matelica.<strong>indd</strong> 2 17/10/12 11.13


18<br />

>SASSOFERRATO< <strong>L'Azione</strong> 20 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />

Raccolta completata<br />

Il progetto della differenziata si chiude con il 60% dei ri uti<br />

Dallo scorso 15 settembre,<br />

con l’estensione del<br />

servizio “Porta a porta”<br />

a tutto il territorio comunale,<br />

è stato portato a compimento<br />

il progetto di raccolta differenziata<br />

dei ri uti. Eliminati, pertanto, gli<br />

ingombranti ed inestetici cassonetti<br />

e contenitori delle cosiddette<br />

“Isole di prossimità”, che sono stati<br />

sostituiti da piccoli raccoglitori,<br />

collocati dai singoli nuclei familiari<br />

all’ingresso delle rispettive abitazioni<br />

nei giorni di ritiro, secondo un<br />

calendario prestabilito. «Possiamo<br />

esprimere la nostra soddisfazio-<br />

ne - osserva in proposito Marco<br />

Giulietti, assessore comunale<br />

all’ambiente - per aver raggiunto<br />

l’importante obiettivo di uniformare<br />

il servizio di raccolta dei<br />

ri uti su tutto il territorio, grazie<br />

anche alla collaborazione fornita<br />

dai cittadini e al prezioso supporto<br />

della ditta AnconAmbiente, che dal<br />

primo luglio ci ha coadiuvato nella<br />

progettazione e seguito in questo<br />

fondamentale passaggio, mirato al<br />

cambiamento».<br />

Passaggio che, stando ai dati più<br />

recenti, sta fornendo riscontri<br />

positivi. «Dai primi rilevamenti<br />

Nel periodo 10 ottobre-15 ottobre<br />

si è celebrato l’Obesity day e non<br />

poteva esserci occasione migliore<br />

di questa per la riattivazione dell’iniziativa<br />

Piedibus nei comuni di<br />

Fabriano (Istituto F. Imondi Romagnoli)<br />

e Sassoferrato (Istituto<br />

Statale Comprensivo Sassoferrato-<br />

Genga, con la collaborazione del Comune di Sassoferrato) supportata<br />

in pieno dal Dipartimento di Prevenzione di Fabriano (Asur Marche).<br />

La politica sanitaria degli ultimi anni è sempre più incentrata sulla prevenzione<br />

degli stili di vita scorretti associati a maggior rischio di patologie<br />

cronico - degenerative e sul principio che, per promuovere e facilitare la<br />

scelta consapevole di stili di vita sani, sia necessario mettere in campo<br />

un approccio multisettoriale e avviare strategie di prevenzione a livello<br />

di popolazione. Ed è sempre più evidente che gli sforzi di chi si occupa<br />

di promuovere la salute della popolazione debbano essere orientati verso<br />

obesità, sovrappeso e inattività sica, che hanno in comune il fatto di<br />

essere fattori di rischio in costante e progressivo aumento. Nella regione<br />

Marche ad esempio il 32% degli adulti tra i 18 e i 69 anni risultano in<br />

sovrappeso e il 12% risulta obeso, complessivamente quindi quattro<br />

persone su dieci (44%) risulta soffrire di eccesso ponderale (dati del<br />

Sistema di Sorveglianza regionale “Passi”). È in questo scenario che<br />

effettuati nei mesi di agosto e<br />

settembre - dice infatti l’assessore<br />

- sono stati ottenuti i migliori<br />

risultati di sempre, dal momento<br />

che si è arrivati a s orare il 60%<br />

di raccolta differenziata e ciò costituisce<br />

un elemento particolarmente<br />

signi cativo. Riuscire già dal mese<br />

di agosto, storicamente il peggiore<br />

in termini percentuali,<br />

ad incrementare la<br />

raccolta differenziata a<br />

livelli superiori rispetto<br />

al resto dell’anno è<br />

un segnale che attesta<br />

l’ef cacia delle nuove<br />

modalità di raccolta e<br />

della centralità assunta<br />

dal Centro Ambiente<br />

Intercomunale di località<br />

Fornaci».<br />

Un ruolo non marginale<br />

lo ha anche avuto<br />

la campagna di sensibilizzazione<br />

attuata<br />

dall’Amministrazione<br />

comunale, che ha incentivato<br />

le famiglie ad utilizzare<br />

il compostaggio domestico quale<br />

pratica di smaltimento del materiale<br />

organico, prevedendo per gli<br />

utenti che aderiscono a tale iniziativa<br />

la riduzione della Tia (Tariffa<br />

di igiene ambientale). «Questo<br />

fatto - sottolinea in proposito l’assessore<br />

- comporta sicuramente<br />

dei grandi vantaggi, in quanto ci<br />

permette di ridurre il livello dei<br />

costi relativi al trasporto e al trattamento<br />

della frazione organica, ma<br />

anche qualche piccolo svantaggio,<br />

legato alla maggiore difficoltà<br />

nell’incrementare le percentuali<br />

di raccolta, in quanto il materiale<br />

organico, statisticamente, pesa più<br />

di un terzo dei ri uti complessivi<br />

prodotti da una collettività e ridurne<br />

i conferimenti non supporta i livelli<br />

di raccolta differenziata. Ci sono<br />

ancora dei dettagli da sistemare<br />

- conclude Giulietti - e gli uf ci<br />

competenti si sono già attivati in<br />

tal senso. Credo comunque che il<br />

Comune abbia ben organizzato la<br />

volata: adesso tocca ai cittadini effettuare<br />

l’ultimo sprint». Gli utenti<br />

sono infatti chiamati, in maniera<br />

sempre più responsabile, ad eseguire<br />

la corretta separazione dei<br />

ri uti, elemento indispensabile per<br />

raggiungere l’ambito obiettivo del<br />

65% di raccolta differenziata che<br />

sembra sempre più vicino, ma che<br />

è indispensabile centrare per non<br />

incorrere nelle sanzioni di natura<br />

economica previste dalle normative<br />

vigenti, che graverebbero inevitabilmente<br />

sulle tasche dei cittadini.<br />

Riparte il Piedibus con due linee<br />

si inserisce l’Obesity Day (10 ottobre), la giornata di sensibilizzazione<br />

nazionale su sovrappeso e salute, e la giornata Nazionale del Camminare<br />

(14 ottobre). Sul territorio di Fabriano e Sassoferrato, come nel resto<br />

d’Italia, sono state promosse alcune interessanti iniziative. In primis<br />

la ripartenza del Piedibus. Il Piedibus è fatto di bambini che vanno a<br />

scuola a piedi, seguendo un percorso sicuro, accompagnati da due adulti,<br />

un “autista” che guida il gruppo e un “controllore” che chiude la la.<br />

Lungo il percorso i bambini hanno modo di chiacchierare con i propri<br />

compagni, imparare cose utili sulla sicurezza stradale e guadagnare un<br />

po’ di indipendenza. Ma soprattutto guadagneranno in salute, fatto non<br />

secondario se si considera che i bambini in piedibus cammineranno per<br />

circa venti minuti al giorno, per tutti i giorni di attivazione del<br />

servizio, che procederà dal 15 ottobre no al termine dell’anno<br />

scolastico. A Sassoferrato, sono previste due linee di Piedibus<br />

che collegheranno tutte le scuole <strong>prima</strong>rie del comune (plessi<br />

scolastici Brillarelli e Rione Borgo).<br />

A Fabriano si prevede un aumento del numero delle linee di<br />

piedibus attivate nell’anno precedente con il coinvolgimento<br />

di tutti gli Istituti comprensivi e l’attivo coordinamento<br />

dell’amministrazione comunale locale. Anche con questo tipo<br />

di attività si insegna alle giovani generazioni l’importanza di<br />

essere sicamente attivi e si contribuisce a contrastare i fattori<br />

di rischio che insidiano la salute.<br />

Una grave<br />

perdita<br />

Tantissima gente ha preso parte<br />

la settimana scorsa i funerali di<br />

Miraldo Ciccacci, 60 anni appena<br />

compiuti. Gremita la chiesa parrocchiale<br />

di San Venanzo della<br />

piccola frazione di Venatura,<br />

invaso il suo piazzale esterno. A<br />

conferma che Miraldo Ciccacci,<br />

seppur con grande discrezione,<br />

era importante per la comunità<br />

sentinate. Una comunità che ha<br />

voluto abbracciare la moglie, la<br />

mamma, i fratelli e la sorella e<br />

tutti i suoi familiari. Tra la folla<br />

presenti molti dei suoi colleghi<br />

della Confederazione Nazionale<br />

dell’Artigianato e della Piccola e<br />

Media Impresa di Fabriano e di<br />

Sassoferrato, tanti artigiani del<br />

comprensorio perché “Miraldo –<br />

afferma un operatore - ha saputo<br />

negli anni af ancarci anche di<br />

questi tempi dove l’economia tira<br />

di meno e ogni mese si presenta<br />

sempre più dif cile”. “Eri solito<br />

chiederci cosa avremo fatto da<br />

grandi. Tu, per noi grande lo<br />

sei sempre stato. Grande amico,<br />

prezioso consigliere, grande nella<br />

tua integrità morale e della tua<br />

coerenza in ogni occasione” – si<br />

legge in uno dei manifesti di<br />

cordoglio che tappezzano i muri<br />

di Sassoferrato. Mentre in quello<br />

dell’amministrazione comunale,<br />

il sindaco Ugo Pesciarelli loda<br />

le sue qualità morali, umani e<br />

l’appassionato impegno per la comunità”.<br />

Ovvero quello di essere<br />

stato il vice sindaco ed assessore<br />

al Bilancio nell’amministrazione<br />

guidata da Antonio Righi, amministrazione<br />

che dovette gestire<br />

il comune in pieno terremoto<br />

dove – conferma chi era vicino<br />

a lui durante questa importante<br />

esperienza politica - “Miraldo<br />

ha dimostrato quanto era serio,<br />

competente e capace”. “Un<br />

impegno che anche don Claudio<br />

Capoccia, che, con don Enrico,<br />

celebrava la Messa del funerale<br />

ha voluto anche lui sottolineare.<br />

“Come tutti voi ci tenevo ad<br />

essere presente” - ha affermato.<br />

Secondo appuntamento per la Rassegna Internazionale d’Arte/<br />

Premio “G.B. Salvi”, il prestigioso evento, giunto alla 62^ edizione<br />

consecutiva, che ospita quest’anno, nelle sedi espositive Pronto il catalogo<br />

progetto gra co del volume porta la “ rma” dello Studio d’arte<br />

Silvia Caldarigi, mentre la stampa è stata curata dalle Arti<br />

Gra che Stibu di Urbania. Questa nuova edizione della Salvi si<br />

di Palazzo della Pretura e Palazzo degli Scalzi, oltre duecento<br />

opere di pittura, gra ca, scultura, fotogra a, collages, installazioni<br />

ed altro ancora, “ rmate” da cinquantotto artisti.<br />

sviluppa su quattro interessanti momenti espositivi, di cui due,<br />

Guelfo, sul lo dello sguardo e Le trame di Guelfo, dedicati al<br />

per la rassegna Salvi grande artista fabrianese Guelfo Bianchini (1937-1997). Abiti<br />

Dopo il vernissage del 21 settembre, molto partecipato, il 27<br />

su misura è il titolo della terza mostra, quella che costituisce il<br />

ottobre verrà presentato il catalogo che “accompagna” la manifestazione, denominata Atelier nucleo della Rassegna/Premio, comprendente le opere di quarantaquattro autorevoli artisti che<br />

del contemporaneo. L’iniziativa si terrà nella sala convegni del seicentesco Palazzo degli hanno scelto nel tempo lo “sguardo critico” di Silvia Cuppini. Il quarto momento espositivo,<br />

Scalzi con inizio alle ore 16.30. Nella circostanza saranno assegnati i riconoscimenti agli Shorts, è dedicato invece a tredici autori che in diverse occasioni sono risultati vincitori di<br />

artisti ritenuti meritevoli sulla base del giudizio espresso da una quali cata giuria. premi o che operano con continuità sul territorio. Dunque, un evento artistico di eccellente<br />

Curato da Silvia Cuppini, coordinatrice scienti ca della Rassegna, e da Alice Devecchi, il qualità, in linea con la sua “nobile” tradizione, organizzato dal Comune di Sassoferrato con<br />

catalogo è presentato stavolta nel corso<br />

il contributo di Regione Marche, Pro-<br />

della manifestazione e non anticipatavincia<br />

di Ancona, Fondazione Cassa di<br />

mente, come avviene di solito, per una<br />

Risparmio di Fabriano e Cupramontana,<br />

motivazione ben precisa, dettata, in<br />

con il patrocinio dell’Università degli<br />

particolare, dalla scelta di effettuare le<br />

Studi di Urbino “Carlo Bo” e con la<br />

riprese fotogra che delle opere esposte<br />

collaborazione della Fiaf (Federazione<br />

durante la loro installazione da parte<br />

Italiana Associazioni Fotogra che).<br />

degli artisti. Si tratta di un volume di<br />

La Rassegna resterà aperta al pubblico<br />

centonovantadue pagine, riccamente<br />

no al quattro novembre con i seguenti<br />

documentato, che riassume tutti gli<br />

giorni e orari di apertura al pubblico:<br />

aspetti della manifestazione, dalle im-<br />

mercoledì, giovedì e venerdì dalle ore<br />

magini delle opere in mostra ai conte-<br />

17 alle 19, sabato, domenica e festivi<br />

nuti critici, dai testi di presentazione ai<br />

dalle 16 alle 19. Chiuso il lunedì ed il<br />

cenni biogra ci degli artisti presenti. Il<br />

martedì.<br />

18 sasso.<strong>indd</strong> 2 17/10/12 11.14


<strong>L'Azione</strong> 20 ottobre 2<strong>01</strong>2 >CERRETO D'ESI<<br />

19<br />

Casanova apre ad inizio 2<strong>01</strong>3<br />

Siamo andati a fare un sopralluogo per verificare i lavori in teatro<br />

di MICHELA BELLOMARIA<br />

A<br />

che punto sono i lavori<br />

inerenti al progetto di<br />

restauro, risanamento<br />

conservativo e recupero<br />

funzionale dell’ex cinema teatro<br />

“Casanova”?<br />

Noi siamo andati a curiosare per<br />

i lettori de L’Azione. Dobbiamo<br />

essere sinceri: come la maggior<br />

parte dei ragazzi della nostra generazione,<br />

non eravamo mai entrati<br />

nel “Casanova” e, durante il sopralluogo,<br />

siamo rimasti letteralmente<br />

impressionati da questa antica struttura<br />

di cui abbiamo sempre sentito<br />

parlare, per esempio, dai nostri<br />

genitori, di come esso sia stato il<br />

fulcro della vita culturale cerretese,<br />

il luogo di memorabili esibizioni<br />

degli artisti più in voga in Italia al<br />

tempo, di feste studentesche, di veglioni<br />

di fine anno, di feste da ballo<br />

a cui interveniva l’intera comunità,<br />

di cerimonie istituzionali che hanno<br />

visto la partecipazione dei notabili<br />

della politica nazionale del tempo,<br />

entrate nella storia cerretese.<br />

Il nostro paese riesce ogni volta a<br />

stupirci: esso, infatti, custodisce<br />

gelosamente dei veri e propri piccoli<br />

tesori nascosti, dimenticati agli<br />

occhi dei più e, soprattutto, di noi<br />

più giovani. Conoscere tutti i suoi<br />

angoli, ogni volta, è sempre una<br />

piccola conquista, un’entusiasmante<br />

scoperta, un piccolo viaggio nel<br />

nostro passato. E così è stato anche<br />

girando per le sale, per i corridoi, i<br />

camerini, salendo sul palcoscenico<br />

del glorioso “Casanova”.<br />

La struttura prende il nome dalla<br />

famiglia Casanova, che ha gestito<br />

l’antico cinema che si trovava in<br />

cima a via Roma. Nella sua attuale<br />

ubicazione, esso ha conosciuto il<br />

suo massimo splendore nel secondo<br />

Dopoguerra, quando richiamava a<br />

Cerreto gran parte degli appassionati<br />

di musica leggera delle città<br />

limitrofe allora sprovviste di una<br />

struttura del genere.<br />

Il responsabile dell’Ufficio tecnico<br />

del Comune di Cerreto d’Esi ci ha<br />

illustrato l’ambizioso progetto con<br />

cui l’amministrazione comunale ha<br />

reso sicuro l’edificio, nuovamente<br />

e perfettamente funzionanti tutti gli<br />

spazi del “Casanova” che saranno<br />

perciò di nuovo utilizzabili per<br />

spettacoli cinematografici e teatrali,<br />

oppure come aree espositive<br />

per mostre, come auditorium per<br />

riunioni e convegni, grazie anche<br />

alla sua particolare ubicazione:<br />

in via Belisario, zona centrale e<br />

strategica di Cerreto, accessibile a<br />

tutti, dunque un potente strumento<br />

di socializzazione, d’integrazione e<br />

riqualificazione socio-culturale di<br />

tutta la comunità cerretese.<br />

In particolare, abbiamo potuto constatare<br />

lo stato d’avanzamento dei<br />

lavori con cui l’antico cinema-teatro<br />

è stato ammodernato e di nuovo<br />

reso utilizzabile come sala cinematografica<br />

con tutte le strutture e<br />

tutti gli impianti ricostruiti secondi<br />

gli attuali canoni di legge.<br />

Durante i lavori di ristrutturazione<br />

è stata curata particolarmente l’acustica<br />

e si è puntato al recupero<br />

di alcuni elementi originali, come<br />

i fregi decorativi posti nella parte<br />

superiore della sala principale.<br />

Entrando nei dettagli tecnici, si è<br />

Durante il Consiglio comunale che si è svolto il 28 settembre<br />

scorso, si è preso in esame la riorganizzazione dell’Istituto<br />

Comprensivo cerretese di cui l’amministrazione comunale<br />

intende fortemente mantenere l’autonomia nonostante il Governo<br />

nazionale con la legge n. 111/2<strong>01</strong>1 abbia fissato per gli<br />

istituti comprensivi a 1000 il numero minimo di alunni per<br />

acquisire l’autonomia, ridotto a 500 per le istituzioni collocate<br />

nelle piccole isole, nei comuni montani (in cui rientra Cerreto<br />

d’Esi), nelle aree caratterizzate da specificità linguistiche.<br />

L’Istituto cerretese conta attualmente 485 alunni ma, analizzando<br />

il trend degli ultimi cinque anni (2007-2<strong>01</strong>1), questo<br />

numero ha oscillato tra la cifra attuale e i 500. Inoltre, c’è<br />

da considerare in primo luogo anche l’importante dato delle<br />

nascite dell’ultimo quinquennio (2007-2<strong>01</strong>1) che si attesta<br />

a 233 con una media di 46 nuovi nati all’anno e, in secondo<br />

luogo, il considerevole contributo che l’immigrazione dà alla<br />

costante crescita della popolazione cerretese.<br />

L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Alessandroni,<br />

recependo la Delibera del Consiglio dell’Istituto<br />

Comprensivo con cui quest’ultima chiede il mantenimento<br />

della propria autonomia, si sta adoperando attivamente per la<br />

riorganizzazione e il mantenimento dell’ organismo didattico<br />

cittadino, chiedendo l’aggregazione di plessi scolastici di territori<br />

limitrofi all’Istituto Comprensivo di Cerreto e la nomina<br />

di un dirigente titolare per l’ente scolastico cerretese, in una<br />

positiva ottica in cui le necessità del territorio e del cittadino<br />

puntato ad un restauro più che a<br />

una vera e propria ristrutturazione<br />

edilizia con cui si è voluta mantenere<br />

la suddivisione degli spazi<br />

già esistente che per anni ha svolto<br />

egregiamente il suo ruolo, recuperando<br />

le pavimentazioni esistenti<br />

dell’ingresso, delle scale, della<br />

platea e della galleria. Alcuni muri<br />

divisori sono stati eliminati affinchè<br />

le zone di servizio risultassero<br />

idonee mediante una moderna ridistribuzione<br />

degli spazi e rifacimento<br />

degli impianti secondo gli odierni<br />

canoni di legge.<br />

Anche il vecchio controsoffitto è<br />

stato ripensato e ammodernato,<br />

sostituito con un altro, costituito da<br />

pannelli modulari in fibra minerale<br />

debitamente sorretti da telai in alluminio<br />

e da una struttura sospesa<br />

per l’ancoraggio al soffitto, il tutto<br />

rispondente ai requisiti richiesti per<br />

legge in materia di antincendio,<br />

sicurezza e a garanzia di un buon<br />

livello di fono assorbenza; mentre<br />

la zona superiore è stata isolata<br />

con pannelli in lana di roccia, per<br />

migliorare il risparmio energetico<br />

dell’edificio.<br />

Il palcoscenico è stato opportunamente<br />

ampliato, ripianato e restaurato<br />

in ogni sua parte mentre la<br />

cabina di proiezione è stata rifatta<br />

ed ingrandita verso l’interno.<br />

Gli impianti tecnologici esistenti,<br />

oramai obsoleti, sono stati smantellati<br />

e sostituiti con nuove installazioni<br />

nel rispetto delle vigenti<br />

normative in materia e si è lavorato<br />

affinchè i servizi igienici siano fruibili<br />

anche dai disabili.<br />

Il progetto prevedeva anche il restauro<br />

della pensilina dell’ingresso<br />

principale su via Belisario, il rifacimento<br />

delle parti di intonaco deteriorate,<br />

l’apertura e lo spostamento<br />

delle aperture laddove necessario,<br />

l’adeguamento delle balaustre della<br />

galleria e della scala mediante inserimento<br />

di elementi in alluminio e<br />

vetro, oltre alla tinteggiatura interna<br />

di tutti i locali.<br />

Tutti i lavori hanno consentito di restituire<br />

la funzionalità e la fruibilità<br />

all’edificio, che sta tornando al suo<br />

antico splendore e che, se i lavori<br />

non vedranno intoppi, sarà di nuovo<br />

restituito alla cittadinanza nei primi<br />

mesi del 2<strong>01</strong>3.<br />

Con l’inaugurazione del “Casanova”<br />

si aggiunge un ulteriore<br />

importante tassello nel panorama<br />

dei servizi e delle infrastrutture di<br />

cui l’amministrazione comunale<br />

guidata dal sindaco David Alessandroni<br />

ha dotato Cerreto d’Esi,<br />

soprattutto in campo sociale e culturale:<br />

basti pensare al Palacarifac,<br />

alla residenza protetta “Giovanni<br />

Paolo II”, alla raccolta di opere<br />

sacre dell’antica farmacia Giuli, al<br />

centro di aggregazione giovanile,<br />

alla nuova biblioteca “T. Lippera”,<br />

alla sede della Protezione civile e<br />

alla struttura sportiva polifunzionale<br />

coperta dove si possono praticare<br />

diversi sport (tennis e calcetto).<br />

Tutte queste nuove strutture rappresentano<br />

il segno tangibile della<br />

vivacità culturale che il Comune<br />

di Cerreto d’Esi sta vivendo negli<br />

ultimi anni: nonostante sia stato<br />

messo a dura prova dalla pesante<br />

crisi economica, l’amministrazione<br />

comunale ha agito in controtendenza,<br />

puntando fortemente su tutte le<br />

infrastrutture e i servizi determinanti<br />

per l’aggregazione sociale e<br />

culturale dei cittadini.<br />

Ecco tutte le novità per gli istituti scolastici<br />

sono messe al primo posto nell’operato dell’amministrazione<br />

comunale, senza cedere a sterili ed inutili campanilismi<br />

e totalmente in sintonia con le linee guida della spending<br />

review, con cui si punta a razionalizzare ed ottimizzare la<br />

spesa pubblica, eliminando sprechi e costi inutili ma tuttavia<br />

salvaguardando e migliorando i servizi al cittadino.<br />

Inoltre, il Consiglio comunale ha anche recepito ed accolto<br />

la delibera dell’Istituto Comprensivo di Cerreto d’Esi per<br />

l’istituzione di una classe ad indirizzo musicale per l’insegnamento<br />

e lo studio di uno strumento musicale come il<br />

pianoforte, il sassofono, la chitarra o il clarinetto, consapevoli<br />

della possibilità di arricchimento formativo e culturale che<br />

l'introduzione dello studio di uno strumento musicale può<br />

offrire agli studenti. L’amministrazione comunale chiederà<br />

con forza al Provveditorato l’istituzione di questo nuovo<br />

indirizzo musicale, forte della storica tradizione musicale<br />

che il nostro paese può vantare, di cui la Banda Comunale è<br />

il vero fiore all’occhiello. Quest’ultima infatti, fin dalla sua<br />

fondazione avvenuta nel lontano 1868, ha fatto conoscere e<br />

ha reso famoso in tutto il territorio regionale Cerreto d’Esi,<br />

la sua vivacità culturale e la storica propensione alla musica<br />

dei suoi cittadini. In ultimo, il Consiglio comunale, in netta<br />

controtendenza rispetto a molte altre realtà del territorio,<br />

non ha apportato variazioni al bilancio, non effettuando,<br />

soprattutto, aumenti alle tariffe dell’Imu.<br />

m.b.<br />

Nelle foto due immaagini dei lavori in corso<br />

per completare l'atteso Teatro Casanova<br />

19 cerreto.<strong>indd</strong> 2 17/10/12 11.16<br />

La Scuola<br />

Media


20<br />

>CHIESA<br />

IL Concilio<br />

Vaticano II<br />

e lo slancio<br />

per il mondo<br />

di oggi<br />

L'abbraccio della Chiesa<br />

di FABIO ZAVATTARO<br />

Cinquanta anni fa, l’11 ottobre, si apriva il Concilio<br />

Ecumenico Vaticano II che ha rappresentato per tutta<br />

la Chiesa un nuovo inizio, un nuovo slancio dell’azione<br />

evangelizzatrice della Chiesa. È stato, grazie a<br />

Giovanni XXIII, Paolo VI e Giovanni Paolo II, un modo per<br />

dare risposte “al disorientamento provato anche dai cristiani<br />

di fronte alle forti trasformazioni e lacerazioni che il mondo<br />

stava conoscendo in quel periodo; risposte - si legge nel documento<br />

di lavoro del tredicesimo Sinodo ordinario dei vescovi<br />

- non segnate dal pessimismo o dalla rinuncia”. Benedetto<br />

XVI, che al Concilio ha partecipato come esperto al seguito<br />

del cardinale arcivescovo di Colonia, si pone in continuità con<br />

il magistero dei suoi predecessori e parla del Concilio come<br />

l’origine, in un certo senso, della nuova evangelizzazione.<br />

Ed è bello ricordare, ad esempio, non tanto una frase pronunciata<br />

da papa Roncalli in un discorso uf ciale, scritto,<br />

VIVERE IL VANGELO<br />

di Don Aldo Buonaiuto<br />

Domenica 21 ottobre<br />

dal Vangelo secondo Marco (Mc 10,35-45)<br />

Una parola per tutti<br />

Gesù è stato inviato dal Padre come vittima di espiazione per i peccati<br />

dell’umanità. I discepoli, invece, pensando ad un Messia trionfante,<br />

simile ad un grande e potente monarca, non comprendono ancora<br />

il mistero della Sua crocifi ssione, morte e resurrezione. Gli apostoli<br />

Giacomo e Giovanni si accorgono di aver incontrato una persona autorevole,<br />

forte, straordinaria. E così, anche se non capiscono bene di<br />

che cosa si tratti, cercano di volgere a proprio vantaggio la situazione<br />

chiedendo di occupare un posto di rilievo nel nuovo regno. Cercano<br />

la gloria umana, la gratifi cazione terrena, preferiscono mettersi dalla<br />

parte di quei “grandi” che esercitano il potere sulle altre persone e le<br />

sottomettono. Ma la via scelta dal Cristo, l’unico cammino che rende<br />

l’esistenza di ogni uomo veramente piena e felice, è quella del servizio<br />

e del dono di sé agli altri, nell’umiltà, nella gratuità e nell’amore fedele<br />

e fraterno. La missione del cristiano, che non può essere mai tradita,<br />

è fare del bene attuando il Vangelo nella propria vita, mettendosi al<br />

fi anco dei più deboli e degli schiavi.<br />

Come la possiamo vivere<br />

Un uomo abbandonato al suo egoismo e alle sue voglie è pieno di<br />

pretese e di desideri di dominio sugli altri, come gli apostoli Giacomo<br />

e Giovanni che di fatto ordinano al Figlio di Dio: “fa’ quello che ti<br />

chiederemo”. Chi esercita una funzione di autorità ha il dovere di sperimentare<br />

e testimoniare ciò che insegna e predica, senza mai lasciarsi<br />

dominare dall’invidia verso quanti vengono considerati più intelligenti ed<br />

importanti. Ogni volta che, durante la giornata, cerchiamo di sopraffare<br />

il prossimo, anche solo imponendo il nostro pensiero o volendo aver<br />

ragione per forza, siamo lontani dall’insegnamento cristiano. Nella<br />

società dell’immagine tanti uomini sono alla ricerca insaziabile solo di<br />

successo e potere non rendendosi conto di condurre una vita vuota,<br />

senza senso. Quante persone purtroppo si ritrovano sole e smarrite<br />

quando non rivestono più il ruolo, la funzione, la professione su cui<br />

hanno investito tutto…<br />

Il vero modello per ogni cristiano è Gesù, che ha amato sempre e<br />

non si è mai tirato indietro, ma ha scelto di “sporcarsi” le mani con<br />

ogni uomo senza desiderare condizioni di predominio e di privilegio.<br />

ma in una improvvisazione che ha commosso il mondo,<br />

la sera dell’11 ottobre: il “discorso alla luna”. Dopo aver<br />

indicato ai fedeli presenti alla accolata, promossa dall’Azione<br />

Cattolica, la luna che si è affrettata a “guardare questo<br />

spettacolo”, papa Roncalli dice: “La mia persona conta<br />

niente: è un fratello che parla a voi, un fratello divenuto<br />

padre per volontà di Nostro Signore… Continuiamo dunque<br />

a volerci bene, a volerci bene così; guardandoci così<br />

nell’incontro: cogliere quello che ci unisce, lasciar da parte,<br />

se c’è, qualche cosa che ci può tenere un po’ in dif coltà”.<br />

Quel fratello tra i fratelli evidenzia, come dire, lo spirito<br />

dell’evangelizzazione: continuare la missione di annunciare<br />

il Vangelo a tutte le persone, rendendola presente e attuale.<br />

Aprendo in piazza San Pietro il Sinodo dei vescovi, Benedetto<br />

XVI si sofferma sulla nuova evangelizzazione e sulla<br />

missione ad gentes: la Chiesa esiste per evangelizzare e il<br />

segno distintivo di chi annuncia il Vangelo è il croci sso,<br />

“segno di amore e di pace, appello alla conversione e alla<br />

riconciliazione”. La Chiesa “per sua natura” è missionaria,<br />

ricordava il Concilio: “È compito imprescindibile della<br />

Chiesa, e, insieme, sacro diritto evangelizzare, sicché l’attività<br />

missionaria conserva in pieno, oggi come sempre, la<br />

sua validità”.<br />

E l’opera evangelizzatrice “è dovere fondamentale del popolo<br />

di Dio”. Già da queste parole si evince come il Vaticano II<br />

guardasse a una missione non più prigioniera delle strutture<br />

e dei con ni geogra ci tradizionali: se Cristo aveva<br />

In arrivo<br />

il Vescovo<br />

di Livorno<br />

Mercoledì 24 ottobre alle<br />

18.30 nella Cattedrale di Fabriano<br />

si terrà, in occasione<br />

di questo Anno della Fede,<br />

<strong>L'Azione</strong> 20 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />

inviato i suoi discepoli nel mondo intero per annunciare la<br />

buona notizia, la Chiesa doveva avere una nuova visione<br />

missionaria, e guardare alle Chiese particolari nelle terre di<br />

missione come soggetti attivi dell’evangelizzazione; con un<br />

clero autoctono capace di leggere i segni dei tempi e rendere<br />

concreto nel tessuto vitale delle diverse etnie e nazioni il<br />

messaggio di Cristo.<br />

Ci sono valori positivi nelle diverse culture e il Concilio<br />

non può non riconoscere questa realtà: “Quanto di buono<br />

si trova seminato nel cuore e nella mente degli uomini o<br />

nei riti particolari e nelle culture dei popoli, non solo non<br />

vada perduto, ma venga sanato, elevato e perfezionato”.<br />

È il nuovo modo di vedere l’impegno missionario e<br />

l’attenzione alle religioni non cristiane, al cui interno<br />

sono presenti elementi che hanno attinenza con i valori<br />

evangelici; di guardare a questi popoli non ancora<br />

raggiunti dal Vangelo e per loro, e con loro, parlare di<br />

promozione della giustizia, di difesa dei diritti umani,<br />

di solidarietà, per combattere povertà ed emarginazione.<br />

Tra il tredicesimo Sinodo ordinario e il Concilio ci sono<br />

stati anche dodici Sinodi straordinari che hanno affrontato<br />

realtà particolari, quali l’Europa che stava formandosi dopo<br />

il crollo dei muri e dei regimi, Sinodo celebrato nel 1991.<br />

O ancora i Sinodi continentali per l’Africa, l’Asia, l’Oceania,<br />

l’America, il Medio Oriente. Un modo per preparare le<br />

Chiese a rispondere alle novità che i cambiamenti, a volte<br />

anche violenti, portavano in primo piano.<br />

il primo incontro diocesano<br />

sul Credo con il Vescovo<br />

di Livorno, Mons. Simone<br />

Giusti (nella foto) che presenterà<br />

il primo articolo della<br />

preghiera del Credo: “Credo<br />

in Dio Padre, Onnipotente ”.<br />

Il giorno successivo, giovedì<br />

25 ottobre dalle 9.30 alle<br />

14.30 presso la sede del<br />

seminario a Fabriano, in via<br />

Serraloggia, avrà luogo il<br />

ritiro spirituale mensile del<br />

clero con lo stesso tema del<br />

giorno precedente, ma dedicato<br />

soprattutto ai sacerdoti:<br />

l’anno della fede è innanzitutto,<br />

come ha ricordato<br />

il Vescovo Vecerrica, per la<br />

conversione di sacerdoti e religiosi.<br />

Gli incontri diocesani<br />

mensili proseguiranno poi a<br />

novembre con la presenza di<br />

Alessandro Meluzzi.<br />

Che traguardo<br />

per don Ugo Paoli!<br />

Il benedettino fabrianese don Ugo Paoli (nella foto) è stato<br />

festeggiato questo ne estate scorsa in Trentino per il suo 40°<br />

di sacerdozio. Nato a Campodenno, in provincia di Trento,<br />

laureato in Lettere e Teologia, docente universitario, esperto<br />

archivista, ha svolto le funzioni di vice prefetto dell’Archivio<br />

segreto vaticano dal 1997 al 2002, <strong>prima</strong> di essere richiamato<br />

all’insegnamento ed alle funzioni di direttore dell’Archivio<br />

storico della congregazione benedettina silvestrina. In qualità<br />

di segretario di redazione della collana “Bibliotheca Montisfani”<br />

e della rivista “Studia Picena” ha pubblicato numerosi<br />

lavori tra i quali l’opera sui processi informativi per la nomina<br />

dei vescovi di Trento. Ha in via di pubblicazione un volume<br />

su Papa Celestino V ed altre opere sui monasteri antichi.<br />

20 chiesa.<strong>indd</strong> 2 17/10/12 11.17


<strong>L'Azione</strong> 20 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2 >CHIESA<<br />

21<br />

Maturare questa fede<br />

Il Vescovo indica le tappe di lavoro, poi musica gospel<br />

di DON GIANCARLO VECERRICA*<br />

Introduzione:<br />

“Le date della vita”<br />

Mater Ecclesia”,<br />

quanto<br />

mi è rimasta nel<br />

“Gaudet<br />

cuore questa bella<br />

espressione di Giovanni XXIII,<br />

all’apertura del Concilio, mentre<br />

ero giovane studente di teologia,<br />

l’11 ottobre 1962! Sono lieto di<br />

poter aprire, in questa molto bella<br />

Diocesi, l’Anno della Fede dopo 50<br />

anni da quel giorno. Ora mi avvicino<br />

a compiere il mio Decennale<br />

di Vescovo nel prossimo 22 febbraio.<br />

Non ho fatto piani pastorali,<br />

ma ho cercato di annunciare, con<br />

entusiasmo, la presenza di Dio ed<br />

ho cercato sempre di indicarvi il<br />

cammino – “siate pellegrini e non<br />

vagabondi” – ed io ho camminato<br />

e cammino con voi, “davanti a voi”<br />

come propose a noi vescovi Papa<br />

Benedetto nella Gmg di Colonia.<br />

Le tappe del nostro cammino sono<br />

nate dal Vangelo vivo, dal magistero<br />

luminoso del Papa e dei vescovi, dal<br />

confronto aperto con i nostri consigli<br />

diocesani e con le assemblee<br />

di clero: tutti incontri e circostanze<br />

che ci hanno fatto crescere insieme.<br />

Le parole forti che hanno segnato il<br />

mio cammino con voi ora sono ben<br />

note: l’autocoscienza e la comunione,<br />

l’educazione e la vocazione.<br />

Queste parole sono risuonate vive<br />

nella bellissima assemblea diocesana<br />

del 21 settembre scorso, conquistando<br />

tutti. Ora, ecco il nuovo<br />

dono del Papa, l’Anno della Fede,<br />

nel 50° del Concilio e nel 20° del<br />

Catechismo della Chiesa Cattolica.<br />

1 – Cosa sta a cuore al vescovo<br />

dopo aver parlato a lungo tra noi?<br />

La risposta è: la maturità della fede<br />

nel nostro cammino, la maturità<br />

della vocazione del ognuno. Gesù<br />

nel Vangelo ha proposto la fede<br />

come cammino vocazionale. A<br />

chi gli chiedeva cosa doveva fare<br />

rispondeva: “Vieni e seguimi!”.<br />

La vita della Chiesa è fatta di incontri,<br />

di circostanze, di proposte, che<br />

diventano un invito, una s da, ma<br />

anche gli avvenimenti di oggi, come<br />

la crisi economica e la mancanza<br />

del lavoro, sono occasioni di cambiamento,<br />

di s da, sono vocazioni<br />

forti, per ritrovare la luce, come<br />

abbiamo proposto nell’assemblea<br />

diocesana del 21 settembre scorso.<br />

Fede e vita sono un innesto straordinario.<br />

Il Papa a Loreto il 4 ottobre<br />

scorso ha detto: “Nella crisi attuale<br />

che interessa non solo l’economia,<br />

ma vari settori della società, l’Incarnazione<br />

del Figlio di Dio ci dice<br />

quanto l’uomo sia importante per<br />

Dio e Dio per l’uomo. Senza Dio<br />

l’uomo nisce per far prevalere il<br />

proprio egoismo sulla solidarietà<br />

e sull’amore, le cose materiali sui<br />

valori, l’avere sull’essere. Bisogna<br />

ritornare a Dio perché l’uomo<br />

ritorni ad essere l’uomo. Con Dio<br />

anche nei momenti dif cili, di crisi,<br />

non viene meno l’orizzonte della<br />

speranza: l’Incarnazione ci dice che<br />

non siamo mai soli, Dio è entrato<br />

nella nostra umanità e ci accompagna”.<br />

La fede è una vita che illumina,<br />

che cambia, che risponde. Ecco,<br />

allora, il primo invito del vescovo<br />

a maturare la propria vocazione, a<br />

riconoscerla e a seguirla; a matu-<br />

rarla appunto. Che s da<br />

per ognuno questo Anno!<br />

Usciamo dalla nostra immaturità<br />

di fede, un po’<br />

languida, come ha anche<br />

detto il papa, all’apertura<br />

del Sinodo dei Vescovi:<br />

“Gesù ci ha detto: Sono<br />

venuto a gettare il fuoco<br />

alla terra e come desidererei<br />

che fosse già accesso.<br />

Origene ci ha trasmesso<br />

una parola del Signore:<br />

Chi è vicino a me, è vicino<br />

al fuoco. Il cristiano<br />

non deve essere tiepido”.<br />

Allora, siamo chiamati a non perdere<br />

il tempo con le chiacchiere,<br />

le recriminazioni, con la pretesa<br />

che siano gli altri a convertirsi, ma<br />

siamo chiamati a svegliarci noi personalmente<br />

nella fede. Il problema<br />

sei tu e non gli altri.<br />

2 – Come maturare la nostra<br />

fede, la nostra vocazione?<br />

Ci risponde Papa Benedetto XVI, al<br />

n.2 del Motu proprio “Porta dei”:<br />

“Fin dall’inizio del mio ministero<br />

come Successore di Pietro ho ricordato<br />

l’esigenza<br />

di riscoprire il<br />

cammino della<br />

fede per mettere<br />

in luce con<br />

sempre maggiore<br />

evidenza la<br />

gioia ed il rinnovatoentusiasmodell’incontro<br />

con Cristo.<br />

Nell’omelia della<br />

Santa Messa<br />

per l’inizio del<br />

ponti cato dicevo:<br />

«La Chiesa<br />

nel suo insieme,<br />

ed i Pastori<br />

in essa, come<br />

Cristo devono<br />

mettersi in cammino, per condurre<br />

gli uomini fuori dal deserto, verso<br />

il luogo della vita, verso l’amicizia<br />

con il Figlio di Dio, verso Colui che<br />

ci dona la vita, la vita in pienezza»”.<br />

Il Papa ci propone: gioia ed entusiasmo<br />

nell’incontro con Gesù. Ritorniamo<br />

tutti, credenti e lontani, alla<br />

fede come incontro sorprendente,<br />

come vita, come propria vocazione.<br />

Scrive Kierkegaard: “La fede è la<br />

più alta passione di ogni uomo”.<br />

Che sia così per tutti noi.<br />

In Francia è nato il movimento<br />

dei “ricomincianti” o “ritornanti”:<br />

come vorrei che tutti noi vi<br />

facessimo parte! Ritorniamo tutti,<br />

senza fughe, alla nostra “identità<br />

relazionale“, alla nostra realtà di<br />

“creatura”. “Chi vive di Cristo e nel<br />

Cristo è saziato dalla gioia” (Card.<br />

Scola). E, S. Bernardo di Chiaravalle<br />

diceva a papa Innocenzo III:<br />

“Dio è il solo che non è mai cercato<br />

inutilmente”. La nuova evangelizzazione<br />

parte da noi che ritorniamo<br />

e maturiamo nella fede: i nuovi<br />

missionari sarete voi, se maturerete<br />

e se ritornerete. Ritornare alla fede<br />

non è un sentimento o un moralismo,<br />

ma è un cammino maturo,<br />

perché è ritornare ad una realtà,<br />

quella del Vangelo, che vive nella<br />

Chiesa, che Gesù ci ha dato, con<br />

questo Papa e con questo vescovo.<br />

Il Credo non è solo un elenco di<br />

verità, ma è la presentazione della<br />

realtà di Dio, che mi chiama e alla<br />

quale io rispondo: che “gioia e che<br />

entusiasmo” – parole del Papa –<br />

nascono dal Credo!<br />

Il Credo, che studieremo con amore,<br />

è la presentazione delle realtà<br />

divine tra noi, di avvenimenti: è<br />

Dio che ci crea, è il Figlio di Dio<br />

che viene nella terra, nel seno di<br />

Maria, è Gesù che muore e risorge,<br />

che ci dona il suo Spirito, che ci<br />

dona la santa Chiesa, che ci apre<br />

alla vita eterna. Il Card. Newman<br />

invita a passare dalla “conoscenza<br />

nozionale” alla “conoscenza reale”,<br />

cioè alla “realizzazione” della fede.<br />

S. Francesco D’Assisi è l’esempio<br />

di questo passaggio, tanto è vero<br />

che Tommaso da Celano l’aveva<br />

de nito “novus evangelista”, perché<br />

annunciava e realizzava la fede viva<br />

e creativa.<br />

3 – Allora, amici, vi ho proposto<br />

due punti di lavoro<br />

per questo Anno della fede: maturare<br />

la propria vocazione di fede e<br />

ritornare alla realtà di Dio; è l’”Ora<br />

et labora” di S. Benedetto. Niente<br />

di astratto o di moralistico. In concreto,<br />

due cose da fare, tutti:<br />

a) scoprire, accompagnare e presentare<br />

la propria vocazione, e la<br />

vocazione di quelli che incontriamo;<br />

la vocazione, soprattutto, al<br />

sacerdozio o alla vita famigliare<br />

e sociale: quanto mi attendo dalla<br />

vocazione di ciascuno di voi! Da te,<br />

caro amico o cara amica! “Nel ricco<br />

giardino di Dio – scriveva il grande<br />

poeta tedesco Novalis – noi fedeli<br />

curiamo che sbocci ogni gemma,<br />

ogni ore”;<br />

~ IL VESCOVO CELEBRA PER L’AVULSS: sabato 20 ottobre alle<br />

ore 11 presso la sede della Croce Azzurra.<br />

~ INGRESSO DEL NUOVO PARROCO DI MELANO: sabato 20<br />

ottobre alle ore 18.<br />

~ GIORNATA EUCARISTICA MARIANA: domenica 21 ottobre alle<br />

ore 9.30 saluto e lodi presiedute da Mons. Vecerrica, a seguito<br />

b) aiutiamo a ritornare<br />

alla fede, alla<br />

vita della comunità<br />

cristiana, coloro<br />

che sono lontani,<br />

soprattutto i giovani<br />

che mi stanno<br />

tanto a cuore, per<br />

il loro bene vero,<br />

perché li amiamo<br />

e li vogliamo nella<br />

nostra gioia e nel<br />

nostro entusiasmo<br />

dell’incontro con<br />

Gesù che è nostro<br />

contemporaneo.<br />

4 – Quale metodo<br />

di lavoro ci diamo?<br />

Lo “studio” e la preghiera del<br />

Credo, quello del simbolo degli<br />

Apostoli, in tre ambiti:<br />

1) Singolarmente e in famiglia,<br />

recitare il Credo insieme, all’ora<br />

di cena. Che novità sconvolgente<br />

accadrà per la famiglia se ogni sera<br />

si compie questo gesto!<br />

2) L’istituzione dei “mercoledì<br />

della fede”: ogni mercoledì in<br />

parrocchia o nel proprio gruppo,<br />

si parla di un articolo<br />

del Credo, per ogni<br />

mese. Lì, raccoglierete<br />

le domande o gli<br />

interventi più dif cili<br />

e invierete a me un<br />

piccolo verbale.<br />

3) Incontro diocesano<br />

all’ultimo mercoledì<br />

di ogni mese in<br />

Cattedrale, per ascoltare<br />

un Maestro, sicuro<br />

e interessante, che<br />

ci aiuterà a rispondere<br />

alle domande sorte<br />

nel proprio gruppo.<br />

Lo strumento guida<br />

sarà un libretto che<br />

diamo a tutti. Lì troverete<br />

la guida sia<br />

personale che di gruppo e troverete<br />

il programma di tutto l’Anno.<br />

Ora, come segno, lo consegnerò<br />

ai sacerdoti, che verranno con un<br />

rappresentante del proprio Consiglio<br />

Pastorale Parrocchiale e ai<br />

responsabili dei Gruppi Ecclesiali.<br />

Amici, come vorrei che anche voi<br />

possiate essere come coloro che<br />

nel Vangelo pongono a Gesù le<br />

domande della vita: “Gli dissero allora:<br />

«Che cosa dobbiamo fare per<br />

compiere le opere di Dio?». Gesù<br />

rispose: «Questa è l'opera di Dio:<br />

credere in colui che egli ha mandato»”<br />

(Gv 6,28-29). Vi ho aperto il<br />

mio cuore di vescovo, perché vorrei<br />

tutti, tutti aperti, disponibili, pronti<br />

a maturare la vostra fede, a far<br />

esplodere la vostra vocazione, a far<br />

ritornare tutti i lontani, soprattutto<br />

i nostri carissimi giovani. No, non<br />

mi rassegno ai giovani lontani dalla<br />

fede. Per riportarli alla fede sono<br />

disposto a tutto. E voi, amici, lo<br />

sarete con me?<br />

*Vescovo della Diocesi Fabriano - Matelica<br />

FERIALI<br />

ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium)<br />

ore 7.20: - S. Silvestro<br />

ore 7.30: - M. della Misericordia<br />

- Mon. S. Margherita<br />

ore 7.45: - Monastero Cappuccine<br />

ore 8.00: - Casa di Riposo<br />

- Collegio Gentile - S. Luca<br />

ore 8.30: - Cripta di S. Romualdo<br />

ore 9.00: - Mad. del Buon Gesù<br />

- S. Caterina (Auditorium)<br />

ore 16.00: - Cappella dell’ospedale<br />

ore 18.00: - Sacro Cuore<br />

- Oratorio S. Giovanni Bosco<br />

ore 18.15: - S. Biagio e Romualdo<br />

- Scala Santa (S. Biagio)<br />

ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore<br />

- M. della Misericordia<br />

- S. Venanzio<br />

- S. Nicolò (lun.-merc.-ven.)<br />

- S. Nicolò Centro Com. (mart.-giov.-sab.)<br />

- Sacra Famiglia<br />

FESTIVE DEL SABATO<br />

ore 18.00: - Sacro Cuore<br />

- Oratorio S. Giovanni Bosco<br />

ore 18.30:- S. Giuseppe Lavoratore<br />

- M. della Misericordia<br />

- S. Venanzio<br />

- S. Nicolò (Centro Comunitario)<br />

- Sacra Famiglia<br />

ore 19.00: - Collegiglioni<br />

- Collegio Gentile<br />

FESTIVE<br />

ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium)<br />

ore 8.00: - M. della Misericordia<br />

- Casa di Riposo<br />

- S. Maria in Campo<br />

ore 8.30: - S. Nicolò (Centro Comunitario)<br />

- Sacra Famiglia<br />

- S. Margherita<br />

ore 8.45: - S. Luca<br />

- Cappella dell’ospedale<br />

ore 9.00: - Ss. Biagio e Romualdo<br />

cripta<br />

- S. Giuseppe Lavoratore<br />

- S. Caterina (Auditorium)<br />

- Collegio Gentile<br />

- Monastero Cappuccine<br />

ore 9.30: - San Venanzio<br />

- Collepaganello<br />

ore 10.00: - M. della Misericordia<br />

- Nebbiano<br />

ore 10.15: - Attiggio<br />

ore 10.30: - S. Silvestro<br />

ore 11.00: - S. Nicolò<br />

- S. Giuseppe Lavoratore<br />

ore 11.15: - San Venanzio<br />

- Sacra Famiglia<br />

ore 11.30: - M. della Misericordia<br />

- S. Maria in Campo<br />

ore 11.45: - Argignano<br />

ore 16.30: - San Venanzio (S. Benedetto)<br />

ore 18.15: - Ss. Biagio e Romualdo<br />

ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore<br />

- M. della Misericordia<br />

MESSE FERIALI<br />

7.30: - Regina Pacis<br />

8.00: - S.Teresa<br />

9.30: - Concattedrale S. Maria<br />

17.30: - Regina Pacis<br />

18.00: - Concattedrale S. Maria<br />

18.30: - S. Teresa - S. Francesco<br />

MESSE FESTIVE DEL SABATO<br />

18.00: - Concattedrale S. Maria<br />

18.30: - S. Teresa<br />

19.00: - Regina Pacis<br />

Messe FESTIVE<br />

7.30:- Beata Mattia<br />

8.00:- Concattedrale S. Maria<br />

8.30:- Regina Pacis - Ospedale<br />

9.00:- S. Rocco - S.Francesco<br />

9.30:- Invalidi - S. Teresa<br />

10.30:- Concattedrale S. Maria<br />

- Regina Pacis<br />

11.00:- S. Teresa -Braccano<br />

11.15:- S. Francesco<br />

11.30:- Regina Pacis<br />

12.00:- Concattedrale S. Maria<br />

18.00:- Concattedrale S. Maria<br />

18.30:- S. Teresa<br />

19.00: - Regina Pacis<br />

come da programma.<br />

~ INGRESSO DEL NUOVO PARROCO DI COLDELLANOCE:<br />

domenica 21 ottobre alle ore 11.<br />

~ INCONTRO IN CATTEDRALE PER L’ANNO DELLA FEDE: mercoledì<br />

24 ottobre alle ore 18.30 sul tema “Io credo in Dio Padre,<br />

Onnipotente”. Relatore Mons. Simone Giusti vescovo di Livorno.<br />

~ RITIRO DEL CLERO: giovedì 25 ottobre alle ore 9.30 presso il<br />

Seminario di via Serraloggia, meditazione di Mons. Simone Giusti.<br />

21 chiesa.<strong>indd</strong> 2 17/10/12 11.18


22 >DEFUNTI<<br />

<strong>L'Azione</strong> 20 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />

RICORDO<br />

Sabato 20 ottobre<br />

ricorre il 4°anniversario<br />

della scomparsa della nostra cara<br />

TERESA DEL SAVIO<br />

in D’AGOSTINO<br />

Cara Teresa,<br />

vogliamo dedicarti una poesia che<br />

appendesti dietro al portone di<br />

casa, ed è ancora lì<br />

a ricordarci il tuo amorevole sorriso.<br />

Ti ringraziamo per tutto quello che<br />

ci hai trasmesso. Ci manchi tanto!<br />

Con amore Bruno e le tue fi glie.<br />

“UN SORRISO”<br />

(di Padre Faber)<br />

Donare un sorriso<br />

Rende felice il cuore:<br />

Arricchisce chi lo riceve<br />

Senza impoverire chi lo dona.<br />

Non dura che un istante<br />

Ma il suo ricordo rimane a lungo.<br />

Nessuno è così ricco<br />

Da poterne fare a meno<br />

Né così povero da non poterlo<br />

donare.<br />

Il sorriso crea gioia in famiglia<br />

Dà sostegno nel lavoro<br />

Ed è segno tangibile d'amicizia.<br />

Un sorriso dona sollievo a chi è<br />

stanco,<br />

Rinnova il coraggio nelle prove<br />

E nella tristezza è medicina.<br />

E se incontri chi non te lo offre,<br />

Sii generoso e porgigli il tuo:<br />

Nessuno ha tanto bisogno di un<br />

sorriso<br />

Come colui che non sa darlo.<br />

Per chi volesse ricordarla sono gradite<br />

OFFERTE all’AVIS di Fabriano<br />

ANNIVERSARIO<br />

Venerdì 19 ottobre<br />

ricorre il 1° anniversario<br />

della scomparsa dell'amata<br />

ROSSELLA MORRI<br />

in PAGLIALUNGA<br />

Il marito, i fi gli ed i parenti la ricordano<br />

con affetto. Ss.Messe giovedì<br />

25 ottobre alle ore 17.30 nella<br />

chiesetta di Attiggio e martedì 30<br />

ottobre alle ore 19 nella chiesa di<br />

Cancelli. Si ringrazia chi si unirà<br />

alle preghiere.<br />

TRIGESIMO<br />

MONSIGNOR<br />

LIBERO TEMPERILLI<br />

Le nipoti Sandra e Maria Antonietta<br />

con Domenico comunicano che<br />

nel trigesimo sarà celebrata una S.<br />

Messa venerdì 26 ottobre alle ore<br />

18.30 nella Cattedrale San Venanzio.<br />

Ringraziamo coloro che vorranno<br />

unirsi nella preghiera<br />

ANNUNCIO<br />

Giovedì 11 ottobre, a Roma,<br />

a 78 anni, è mancata<br />

all'affetto dei suoi cari<br />

MARIA LIPPERA<br />

VED. LUCIDI<br />

Ne danno l'annuncio i fi gli Giorgio e<br />

Francesco, le nuore Luisa e Sandra,<br />

i nipoti, la sorella Lucia, i parenti<br />

tutti.<br />

Marchigiano<br />

ANNIVERSARIO<br />

"...in tutti noi vivono immutati<br />

i tuoi principi, la tua dedizione<br />

e l'amore che, incondizionatamente,<br />

ci hai donato..."<br />

Lunedì 22 ottobre alle 18.30 nella<br />

Cattedrale di San Venanzio, presso<br />

la Cappella dell'Annunziata (ingresso<br />

lato Piazza Amedeo di Savoia)<br />

sarà celebrata una S.Messa<br />

in ricordo del secondo anniversario<br />

della scomparsa dell'amato e indimenticabile<br />

PROF. DALMAZIO PILATI<br />

I familiari saranno grati a quanti<br />

vorranno unirsi alla preghiera.<br />

ANNIVERSARIO<br />

CHIESA DI S. AGOSTINO<br />

Gli ex giovani di S. Agostino sabato<br />

27 ottobre alle ore 17 faranno celebrare<br />

una S.Messa di suffragio per<br />

ricordare il loro assistente<br />

DON GIOVANNI BORIA<br />

e GLI AMICI PASSATI<br />

a NUOVA VITA<br />

ANNIVERSARIO<br />

Venerdì 26 ottobre<br />

ricorre il 5° anniversario<br />

della scomparsa dell'amata<br />

MAURA BERTINI<br />

in CHIAPPA<br />

I familiari tutti la ricordano con affetto.<br />

Ss.Messe venerdì 26 ottobre<br />

alle ore 9 nella chiesa di S. Caterina<br />

e alle ore 18.30 nella chiesa di S.<br />

Nicolò. Si ringrazia chi si unirà alle<br />

preghiere.<br />

ANNUNCIO<br />

Sabato 13 ottobre, a 82 anni,<br />

è mancata all'affetto dei suoi cari<br />

MARIA RIZZI<br />

in BRESCINI<br />

Ne danno l'annuncio il marito Luigi,<br />

il fi glio Giovanni, la nuora Anna, le<br />

nipoti Sandra e Simona, i fratelli<br />

Aurelio, Pierino, Decio, Benito,<br />

Guerrino, le sorelle Anna, Domenica,<br />

Natalina, i cognati, le cognate, i<br />

nipoti, i parenti tutti.<br />

Marchigiano<br />

ANNUNCIO<br />

Sabato 13 ottobre,<br />

è mancato all'affetto dei suoi cari<br />

FRANCO GIANNATTASIO<br />

Ne danno l'annuncio Nina, Carlo, il<br />

fratello, la cognata, i nipoti, i parenti<br />

tutti. Marchigiano<br />

CONDOGLIANZE<br />

Il Consiglio Direttivo ed i Soci<br />

dell'Acar, Associazione Dipendenti<br />

della Cassa di Risparmio di Fabriano<br />

e Cupramontana, attoniti per la<br />

grande perdita di<br />

FRANCO GIANNATTASIO<br />

valido ed instancabile Consigliere<br />

per tanti anni ed ex Presidente<br />

dell'Associazione stessa, esprimono<br />

il più profondo cordoglio ai suoi<br />

cari Nina e Carlo. Franco lascia un<br />

gran vuoto in quanti hanno avuto<br />

modo di conoscerlo ed apprezzarlo,<br />

non solo per il suo impegno nell'Acar,<br />

ma soprattutto per i suoi tratti<br />

umani e l'invidiabile spensieratezza<br />

che sempre dimostrava anche nei<br />

momenti più diffi cili.<br />

Ciao Franco<br />

ANNIVERSARIO<br />

CHIESA della MISERICORDIA<br />

Lunedì 29 ottobre<br />

ricorre il 24° anniversario<br />

della scomparsa dell'amato<br />

BRUNO SCAPECCIA<br />

I fi gli ed i parenti tutti lo ricordano<br />

con affetto. S. Messa martedì 23<br />

ottobre alle ore 18.30. Si ringrazia<br />

chi si unirà alle preghiere.<br />

TRIGESIMO<br />

CHIESA della SACRA FAMIGLIA<br />

Domenica 21 ottobre<br />

ricorre il trigesimo<br />

della scomparsa dell'amata<br />

MARIA PETRUCCI<br />

La sorella, il fratello, il cognato,<br />

le cognate, i nipoti, i pronipoti e i<br />

parenti tutti la ricordano con affetto.<br />

Santa Messa alle ore 11.15. Si<br />

ringrazia chi si unirà alle preghiere.<br />

ANNIVERSARIO<br />

OLIVA PIERPAOLI<br />

ved. MERLONI<br />

La famiglia la ricorda con affetto.<br />

Giovedì 25 ottobre alle ore 18.30<br />

verrà celebrata la S.Messa nella<br />

chiesa B.M.V. della Misericordia. Si<br />

ringrazia chi si unirà alle preghiere.<br />

ANNIVERSARIO<br />

CHIESA del COLLEGIO GENTILE<br />

Sabato 13 ottobre<br />

è ricorso il 4° anniversario<br />

della scomparsa dell'amato<br />

CARLO TRABALLONI<br />

La moglie, le fi glie, i generi, i nipoti,<br />

i pronipoti, il fratello ed i parenti<br />

lo ricordano con affetto. S. Messa<br />

domenica 28 ottobre alle ore 9. Si<br />

ringrazia chi si unirà alle preghiere.<br />

ANNUNCIO<br />

Venerdì 12 ottobre, a 84 anni,<br />

è mancata all'affetto dei suoi cari<br />

MARIA ANTINORI<br />

(Esterina) ved. CIABOCCO<br />

Ne danno l'annuncio i fi gli Iris e<br />

Gianni, il genero Orlando, la nuora<br />

Cristina, i nipoti Francesco, Paolo,<br />

Leonardo, Tiziano, le pronipoti Melissa,<br />

Sofi a, Chiara, le sorelle Anita,<br />

Silvia, Angela, i cognati, le cognate,<br />

i nipoti, i parenti tutti.<br />

Marchigiano<br />

ANNUNCIO<br />

Domenica 14 ottobre, a 90 anni,<br />

è mancata all'affetto dei suoi cari<br />

EMILIA LUNARI<br />

ved. MANZOTTI<br />

Ne danno l'annuncio le fi glie Ardea<br />

e Rosanna, i generi Vinicio e Luigi,<br />

i nipoti Simone, Gabrio, Fabrizio,<br />

Massimiliano, i fratelli Lino e Rosa,<br />

la cognata, i parenti tutti.<br />

Marchigiano<br />

ANNIVERSARIO<br />

CHIESA di COLLAMATO<br />

Domenica 21 ottobre<br />

ricorre il 1° anniversario<br />

della scomparsa dell'amato<br />

BENIAMINO LATINI<br />

I familiari ed i parenti lo ricordano<br />

con affetto. S. Messa domenica 21<br />

ottobre alle ore 11.30. Si ringrazia<br />

chi si unirà alle preghiere.<br />

SEI MESI<br />

CAMPO SPORTIVO di ARGIGNANO<br />

Domenica 21 ottobre<br />

ricorrono sei mesi<br />

dalla scomparsa dell'amato<br />

OTTORINO TITTARELLI<br />

La moglie Rosa, i fi gli Maria e Roberto,<br />

i nipoti ed i parenti lo ricordano<br />

con affetto. S. Messa domenica<br />

21 ottobre alle ore 18. Si<br />

ringrazia chi si unirà alle preghiere.<br />

ANNIVERSARIO<br />

CHIESA di VALLEREMITA<br />

Venerdì 19 ottobre<br />

ricorre il 16° anniversario<br />

della scomparsa dell'amato<br />

FRANCESCO CAMPIONI<br />

La moglie, la fi glia, il genero, le sorelle,<br />

i nipoti e i parenti lo ricordano<br />

con affetto. S. Messa venerdì 19<br />

ottobre alle ore 16.30. Si ringrazia<br />

chi si unirà alle preghiere.<br />

ANNIVERSARIO<br />

ANNIVERSARIO<br />

CHIESA di S.FACONDINO<br />

Sassoferrato<br />

Giovedì 25 ottobre<br />

ricorre il 9° anniversario<br />

della scomparsa dell'amato<br />

ALESSANDRO ANDREOLI<br />

Con amore lo ricordano la mamma,<br />

il papà, il fratello Francesco, le<br />

nonne, gli zii ed i cugini. S. Messa<br />

giovedì 25 ottobre alle ore 17. Si<br />

ringrazia chi si unirà alle preghiere.<br />

ANNIVERSARIO<br />

CHIESA della MISERICORDIA<br />

Mercoledì 24 ottobre<br />

ricorre il 9° anniversario<br />

della scomparsa dell'amato<br />

ANTONIO GENTILUCCI<br />

La moglie, i fi gli, i nipoti, la pronipote<br />

ed i parenti lo ricordano con<br />

affetto. Nella S.Messa di domenica<br />

28 ottobre alle ore 18 saranno ricordate<br />

le sorelle Bianca ed Eugenia.<br />

Si ringrazia chi si unirà alle<br />

preghiere.<br />

ERRATA CORRIGE<br />

Ci scusiamo con i familiari<br />

del signor Enrico Cristofanelli<br />

per aver pubblicato la<br />

foto di un'altra persona nel<br />

ricordo del 1° anniversario<br />

ANNIVERSARIO<br />

CHIESA di S.MARIA MADDALENA<br />

Sabato 20 ottobre<br />

ricorre l'11° anniversario<br />

della scomparsa dell'amata<br />

MIRELLA PINTI<br />

ved. MENGARELLI<br />

Le fi glie ed i parenti la ricordano<br />

con affetto. S.Messa martedì 23<br />

ottobre alle ore 18.30. Si ringrazia<br />

chi si unirà alle preghiere.<br />

Nel 30° anniversario della scomparsa dell'amata<br />

REGINA ANTONINI ved. VITALI<br />

la nuora Maria, i fi gli, le nuore, i nipoti ed i parenti la ricordano con affetto.<br />

Ss.Messe giovedì 25 ottobre e sabato 27 ottobre alle ore 18 nell'Oratorio di<br />

S. Maria. Durante la celebrazione di sabato 27 ottobre sarà ricordato anche<br />

il marito ANGELO. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.<br />

ANNUNCIO<br />

Sabato 13 ottobre, a 44 anni,<br />

è mancato all'affetto dei suoi cari<br />

Dott. CARLO STOPPONI<br />

Addolorati lo annunciano i genitori<br />

Giampiero ed Elena Gili, gli zii, i cugini,<br />

i parenti tutti.<br />

Marchigiano<br />

SOCIETÀ SAN VINCENZO DE' PAOLI<br />

Mese di settembre<br />

ANNUNCIO<br />

Lunedì 15 ottobre, a 85 anni,<br />

è mancato all'affetto dei suoi cari<br />

LUIGI CONTI<br />

Ne danno l'annuncio i fi gli Valentino<br />

ed Enrico, le nuore Daniela e Paola,<br />

i nipoti Michele, Paolo e Marika, la<br />

cognata ed i familiari tutti.<br />

Impresa Funebre Belardinelli<br />

GIANCARLO MELACOTTE Scipioni Mauro e famiglia-Enrico e Luisa Gentili;<br />

ERMINIO LUCIANI la sorella; ANGELO REGNO Castellani Dina; LU-<br />

IGI BOSELLI Ferretti; JOLE FIORI rcolani Ersilia; GIUSEPPE BIGIARELLI<br />

Zampetti Giuseppe e famiglia; BRUNO CARLETTI Carletti Fernanda-<br />

Carletti Domenico; NAZZARENA TOZZI VED.ARTECONI Pina-Carla Farroni;<br />

DON LIBERO TEMPERILLI Michela; FERRINA TURCHI famiglia<br />

Lacchè; PROPRI DEFUNTI Latini - N.N.<br />

Le offerte, per il “fi ore che non marcisce”, si ricevono presso:<br />

Agenzia Ecclesiastica (via Balbo)-Pompe Funebri Marchigiano (p.le XX Settembre)-<br />

Tabaccheria (v.le G.Miliani)-Tabaccheria Balducci (p.za del Comune)-Tabaccheria<br />

Bartoccetti (via la Spina)-Fiori Rossi e Mercanti (via De Gasperi)-Idea Fiore (via<br />

Marconi) - Piante e Fiori snc (via G.B.Miliani).<br />

TRIGESIMO<br />

ALTOMIRA PALLUCCA<br />

18 aprile 1929 26 settembre 2<strong>01</strong>2<br />

La tua morte inattesa e rapida lascia<br />

un grande vuoto fra tutti coloro<br />

che ti amarono. Nel loro animo ci<br />

sarai sempre.<br />

22 defunti.<strong>indd</strong> 2 17/10/12 11.20


<strong>L'Azione</strong> 20 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />

>CULTURA<br />

La Belarusian State Philarmonic<br />

Orchestra e, nel riquadro, il direttore<br />

Evgeny Bushkov<br />

di EMILIO PROCACCINI<br />

La Stagione Sinfonica del<br />

Teatro “Gentile da Fabriano”<br />

è giunta alla sua<br />

ventesima edizione. Questo<br />

dato identi ca un ciclo concertistico<br />

che ha raggiunto un grado<br />

di maturità tale da proiettarlo verso<br />

una continuità necessaria al tessuto<br />

culturale e sociale della città. Da<br />

questa consapevolezza scaturisce il<br />

programma 2<strong>01</strong>2-2<strong>01</strong>3 che prevede<br />

la realizzazione di ben otto concerti.<br />

Secondo il consolidato schema di<br />

partecipazione, saranno presenti<br />

due compagini straniere insieme<br />

al blocco principale appannaggio<br />

dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana<br />

(Form), complesso protagonista<br />

della programmazione sinfonica<br />

regionale. La rassegna sarà<br />

inaugurata il 5 novembre proprio da<br />

una delle due orchestre dell’Europa<br />

Orientale, la Filarmonica di Stato<br />

Bielorussa di Minsk che, oltre il<br />

naturale rapporto col sinfonismo<br />

di Ciaikovskiy (la Sesta), proporrà<br />

un’incursione mozartiana con la<br />

travolgente Ouverture da “Le nozze<br />

di Figaro” e il suadente Concerto per<br />

clarinetto. La Filarmonica Janacek<br />

di Ostrava (Repubblica Ceca) poi,<br />

analogamente alla precedente, presenterà<br />

una sinfonia del maggiore<br />

compositore nazionale (la Sesta<br />

di Dvorak) insieme però ad una<br />

ouverture tedesca (quella da “ Der<br />

Freischutz” di Von Weber) e ad<br />

un concerto francese, il terzo per<br />

violino di Saint-Saens interpretato<br />

dal giovane quanto affermato artista<br />

cinese Mengla Huang, già vincitore<br />

nel 2002 del concorso Paganini di<br />

Genova. Il 2<strong>01</strong>3 si dispiega, quindi,<br />

con l’esclusivo contributo della<br />

Filarmonica Marchigiana che il 19<br />

gennaio propone un omaggio a Wa-<br />

Mostra di Balducci:<br />

nessuna enfasi<br />

L’Azione del 13<br />

ottobre scorso<br />

ha riportato un<br />

articolo della<br />

Signora Va-<br />

leria Carnevali che<br />

presumiamo sfuggito al controllo<br />

della buona educazione che, per<br />

maggiore intelligenza e per non<br />

dimenticare, riportiamo: “ciò che<br />

genera il mio sconcerto è l’uf cialità<br />

insieme all’enfasi da grande<br />

evento, che questa esposizione di<br />

malefatta pittura, realizzata da una<br />

pittrice dilettante non giovane e<br />

senza storia alle spalle, è riuscita a<br />

guadagnare …”.<br />

Valeria Carnevali forse presa dal<br />

desiderio di denigrare comunque o<br />

a prescindere come avrebbe detto<br />

Totò o forse per comunicare al<br />

mondo che anche lei c’è, non si è<br />

resa conto che con quelle note ha<br />

ottenuto l’esatto contrario in quanto<br />

ha denigrato se stessa non la pittrice<br />

presa di mira, che a quanto pare le<br />

crea problemi. Signora Carnevali<br />

non siamo assolutamente d’accordo<br />

con lei, la nostra tesi è sostenuta<br />

proprio dalle opere della Balducci<br />

che sono interessanti: come interessanti<br />

sono le trasparenze, le linee<br />

morbide dei panneggi e dei volti,<br />

il vento che si materializza e si<br />

appropria della scena, la freschezza<br />

del colore, le emozioni che le opere<br />

di Patrizia Balducci ci suscitano e<br />

23<br />

Sinfonica di qualità<br />

Il ciclo concertistico del Gentile inizia il 5 novembre<br />

gner nel bicentenario della nascita.<br />

Con l’ormai familiare presenza sul<br />

podio del direttore olandese Hubert<br />

Soudant, insieme alla Sinfonia<br />

n.9 di Schubert, verranno eseguiti<br />

i cinque “Wesendonck Lieder”,<br />

ispiratori del “Tristano e Isotta”. Il<br />

successivo 5 febbraio verrà “recuperato”<br />

il concerto dal titolo “Suono<br />

Italiano”, di cui saranno protagonisti<br />

direttore e solista provenienti<br />

dall’Orchestra dell’Accademia<br />

di Santa Cecilia, saltato la scorsa<br />

stagione a causa dell’eccezionale<br />

tanto altro ancora. Tutti particolari<br />

che non hanno nulla in comune con<br />

quanto Lei, con gratuito disprezzo,<br />

attraverso L’Azione, ha sostenuto.<br />

Stimatissima Patrizia Balducci,<br />

coloro che hanno sottoscritto questa<br />

cartella hanno avuto modo anche in<br />

altre occasioni di vedere le tue opere<br />

e possiamo sostenere con convinzione<br />

che devi continuare il tuo percorso<br />

come sempre hai fatto, in fondo<br />

i tromboni s atati ci sono sempre<br />

stati, a conferma riportiamo quanto<br />

ha scritto Domenico Degli Arguzzi,<br />

proto della fabbrica di San Petronio<br />

in Bologna: “Da che se comenzò a<br />

metere dite pilastrate in opera s’è<br />

svegliato tanti architettori che non<br />

auria creduto ne fossi tanti in tuto il<br />

mondo, e de ogni parte, Preti, Frati,<br />

Artexani, Contadini, Maestri de scola,<br />

Mondatori, Scudellari, Muxari e<br />

no a queli de l’acqua se mostrano<br />

Architettori e disene il suo parere”.<br />

Tutti i detrattori di allora sono scomparsi<br />

senza lasciare traccia del loro<br />

passaggio mentre la fabbrica di San<br />

Petronio in Bologna è un gioiello<br />

che ancora oggi tutti ammiriamo e<br />

che, a dispetto delle critiche, continua<br />

a s dare il tempo, e siamo convinti<br />

di non sbagliare se sosteniamo<br />

che lo stesso destino attende coloro<br />

che all’ombra del campanile della<br />

propria parrocchia maldestramente<br />

ti criticano.<br />

Luigi Morganti<br />

ondata di maltempo. Al giro di boa<br />

si arriva al 16 febbraio che vedrà<br />

protagonista il violinista serbo<br />

(americano d’adozione) Stephan<br />

Milenkovich nel monumentale<br />

Concerto di Ciaikovskiy, al quale seguirà<br />

la Sinfonia n.39 di Mozart, con<br />

la direzione del milanese Giampaolo<br />

Maria Bisanti. Come consuetudine<br />

arriverà poi sul podio il direttore<br />

principale ed artistico Donato Renzetti<br />

che concerterà due capisaldi<br />

dei primi decenni del Novecento:<br />

il Concerto per pianoforte in sol di<br />

Ravel, con la partecipazione del premio<br />

Busoni 1993 Roberto Cominati,<br />

e la caleidoscopica suite da “L’Uccello<br />

di fuoco “ di Stravinskij. Con<br />

il tradizionale concerto pasquale,<br />

torna protagonista il compositoredirettore<br />

fabrianese Lorenzo Sbaf ,<br />

impegnato a condurre, dopo la<br />

Sinfonia n.49 di Haydn, un lavoro<br />

sinfonico-corale di grande respiro e<br />

suggestione, come la Messa op.86<br />

di Dvorak. L’ultimo appuntamento,<br />

in ne, ospita un altro musicista marchigiano,<br />

il sassofonista Federico<br />

Mondelci impegnato anche nella<br />

direzione, perfettamente a suo agio<br />

in un repertorio franco-americano<br />

ispirato da cinema e jazz. Ci attende,<br />

quindi, un lungo percorso sinfonico<br />

connotato, come le precedenti<br />

edizioni, da una grande varietà di<br />

espressioni artistiche.<br />

Ogni concerto della stagione sarà<br />

preceduto dalla “Guida all’ascolto”<br />

nel Ridotto del Teatro dalle ore<br />

16.30 alle 17 per i concerti pomeridiani,<br />

dalle 20.30 alle 21 per i serali<br />

(ingresso gratuito).<br />

Collana "Echi dal Chiostro":<br />

un nuovo volume sulla Trinità<br />

Nei rumori confusi e anonimi della società moderna<br />

l’uomo è diventato sordo ai suoni che provengono<br />

dall’interiorità. Uomini e donne di oggi, sulle orme dei<br />

padri fondatori, hanno scelto di rispondere alla chiamata<br />

di Dio nella vita monastica. Luoghi solitari, radicati<br />

sul monte, intarsiati nella roccia sono meta costante di<br />

persone che desiderano tendere l’orecchio del cuore<br />

per mettersi in ascolto della propria anima. Che cosa<br />

cerca chi bussa ad un monastero? Dio. Dai luoghi dove<br />

Dio si fa silenzio-parola-testimonianza in una triade<br />

reciproca si alzano, ogni giorno, le voci della preghiera,<br />

della meditazione della Bibbia, dell’ascolto dei Padri<br />

della Chiesa. La voce non rimane ovattata nel profumo<br />

dell’incenso o nei righi musicali del canto gregoriano,<br />

ma si fa eco trasportato dal vento dello Spirito Santo. Ma<br />

per ascoltare l’eco bisogna fare silenzio dentro e attorno<br />

a sé. La nuova Collana delle Edizioni Montefano “Echi<br />

dal Chiostro” nasce dal desiderio di condividere con i<br />

lettori e gli appassionati di spiritualità delle meditazioni<br />

intorno a tematiche legate alla ricca e variegata tradizione<br />

monastica. Il vento dello Spirito conduce l’eco là dove<br />

non osiamo immaginare. Ed è per questo che la nuova<br />

Collana vuole rivolgersi ad ogni persona, credente e in<br />

ricerca, giovane e adulta, impegnata in parrocchia o ai<br />

bordi di essa che desidera andare al profondo di sé. Ogni<br />

testo, editato dalla Collana, è un eco genuino che lo<br />

Spirito Santo ha suscitato. Il primo volume della collana<br />

“Echi dal Chiostro”, recante il titolo Nell’abbraccio<br />

della Trinità, è di don Daniele Cogoni, sacerdote della<br />

diocesi di Camerino-San Severino Marche e docente<br />

di Teologia Dogmatica presso l’Istituto Teologico<br />

Marchigiano e l’Istituto Superiore di Scienze Religiose<br />

di Ancona. L’autore - rivolgendosi ad un amico spirituale<br />

- offre meditazioni intense su alcuni aspetti della<br />

vita spirituale dipanando, con ne disinvoltura, quanto<br />

racchiuso nel sottotitolo dell’opera: Vita spirituale e<br />

discernimento di coscienza alla scuola di Nazareth. La<br />

persona del tempo post moderno e post digitale è sempre<br />

più mondo per se stesso e orizzonte a se stesso. La sua<br />

fatica ad instaurare relazioni vere è pari al desiderio<br />

inconscio, ma non sempre consapevole, della sua fame<br />

e sete di compagnia, della sua vera identità, degli altri,<br />

di Dio. Le pagine del libro di Cogoni "Nell’abbraccio<br />

della Trinità" sono espressione dell’intento di volgersi a<br />

questo tipo di uomo nella ricerca della sua stessa verità<br />

e della sua coscienza. Il volume, di pagine 288, è messo<br />

in vendita al prezzo di euro 15. Si può ordinare presso<br />

il Monastero di San Silvestro, telefono 0732 21631, o<br />

acquistarlo presso l’Agenzia Ecclesiastica di Fabriano<br />

- e-mail: sansilvestro@silvestrini.org.<br />

23 cultura.<strong>indd</strong> 2 17/10/12 11.21


24 >CULTURA<<br />

<strong>L'Azione</strong> 20 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />

Un vino pregiato per Scacchi<br />

Una proposta per il famoso medico che pubblicò un libro innovativo<br />

di BALILLA BELTRAME<br />

Francesco Scacchi (1577/1656), monaco benedettino,<br />

medico famoso, accademico disunito, glio di Durante,<br />

provenienti da una famiglia di chirurghi dell’antica<br />

scuola di Preci, (PG) pubblicò nel 1622 De salubri<br />

potu dissertatio, Del bere sano. Quest’opera è balzata oggi<br />

(dopo secoli di oblio), all’attenzione degli esperti per il prezioso<br />

contributo dato alla Storia del vino. Ispirato dall’esperienza<br />

dell’evangelista Luca ben descritta nel Capitolo 5, Francesco<br />

espose il metodo naturale della conservazione del vino con<br />

le bollicine, la chiave per la preparazione dello spumante. La<br />

pensata avvenne in anticipo di molti anni rispetto all’attribuzione<br />

leggendaria, ma universalmente accettata, al monaco<br />

francese Dom Pierre Pérignon (1638/1715), del monastero<br />

di Saint-Pierre d’Hautvillers. Tant’è bastato ad alcuni nostri<br />

concittadini per avviare la “riappropriazione culturale”, nel<br />

contesto dell’antichissima tradizione enologica delle Marche.<br />

Dodici anni or sono fu realizzata la ristampa anastatica con<br />

traduzione in italiano, del libro di Scacchi per conto della Cassa<br />

di Risparmio di Fabriano e Cupramontana e dell’omonima<br />

Fondazione, come s da unilaterale all’orgoglio francese. Il<br />

volume non è più in circolazione, però Hesis, società partecipata<br />

dalla nostra Comunità Montana, (pres. Aurelio Zenobi),<br />

ne possiede ancora alcune decine di copie. In questo lungo<br />

periodo sono stati creati un sito Internet, un “premio” per il<br />

miglior spumante italiano, altre interessanti iniziative come<br />

la recente presentazione della spumantizzazione denominata<br />

“Metodo Scacchi”, a cura dell’Enoteca delle Bollicine Regionali<br />

ideata dall’infaticabile esperto Francesco Sbaf .<br />

Con le prove inconfutabili in mano agli esperti, sarebbe opportuno<br />

investire ancor più in promozione, sfatare la leggenda<br />

Recensendo il libro di don Tonino Lasconi “I messaroli, una<br />

risorsa”, ne avevo estratto alcuni argomenti relativi al modo<br />

dei praticanti di partecipare alla Messa, che a me sembrano<br />

i più gravi ed essenziali. Incominciamo dall’accostarsi generalizzato<br />

alla Comunione sacramentale, senza la previa<br />

Confessione e senza, probabilmente, un esame di coscienza.<br />

Un tempo non era così. Indubbiamente è un cambiamento in<br />

meglio che si partecipi alla mensa eucaristica tutte le volte<br />

che si va a Messa.<br />

Altrimenti sarebbe come presentarsi ad un convito e limitarsi a<br />

guardare gli altri che banchettano. Ma fare la Comunione con<br />

la coscienza sporca e senza pentimento è come presentarsi ad<br />

una festa di nozze senza abito nuziale (e si sa che cosa dice<br />

il Vangelo di questi commensali indegni). Un tempo quante<br />

raccomandazioni e quanto rigore a tale proposito! E quanti<br />

scrupoli! Oggi, al contrario, quanta disinvoltura e quanta<br />

incoscienza! Viene da dubitare che queste lunghe schiere di<br />

“messaroli” comunicanti si rendano conto di ricevere il sangue<br />

e il corpo di Cristo. Bisognerebbe fare qualcosa, e anche<br />

all’interno della stessa Messa favorire questa consapevolezza<br />

e quindi accostarsi meno disinvoltamente alla Comunione<br />

BIBLIOTECA IN AZIONE!<br />

di Francesca Iurlaro<br />

francese, intitolare a Scacchi un vino pregiato,<br />

invadere ancor più i territori virtuali<br />

del web, erigere un monumento, intitolare<br />

una strada, come hanno fatto del resto i<br />

francesi con il connazionale.<br />

Dal vino frizzante all’acqua termale. La<br />

giusta valorizzazione di Francesco Scacchi<br />

ha messo nell’ombra il padre Durante,<br />

(1540 c./1620). Celebre chirurgo, sico<br />

espertissimo, esercitò la professione<br />

a Fabriano dal 1567 al 1609 ottenendo<br />

per meriti accumulati, la cittadinanza<br />

onoraria nel ’94 e l’elezione a Priore del<br />

Comune. La sua lunga esperienza sugli<br />

effetti bene ci dell’acqua delle terme di<br />

Cerreto, escludendo la diceria popolare<br />

che fosse afrodisiaca, la pubblicò nel<br />

’96 nel Subsidium medicinae.<br />

L’acqua della salute di color latte,<br />

forte odore di zolfo, sgorgava da una<br />

sorgente in località Bagno, lu vagnu in<br />

dialetto, sul Colle frugifero nei pressi<br />

della chiesetta di S.Leopardo. Già<br />

conosciute dalla gente del municipio<br />

romano di Tu cum, le terme ripresero<br />

vigore nell’età di mezzo. A passar<br />

le acque giungevano famosi prelati<br />

e personaggi di spicco dello Stato<br />

ponti cio colpiti dal mal di fegato,<br />

scabbia, lebbra, catarro, asma e altri<br />

accidenti. Dopo la cura, magari aiutata da un goccetto di<br />

vino di Cerreto, tornavano l’appetito e il colorito sul volto,<br />

Ci si comunica,<br />

non ci si confessa<br />

sacramentale, il che vorrebbe dire: <strong>prima</strong> confessarsi, poi<br />

comunicarsi, come era prassi generale e costante no a<br />

qualche decennio fa. Mi rendo conto di quanto sia dif cile<br />

seguire questa prassi in considerazione della carenza sempre<br />

più accentuata di sacerdoti, e quindi di confessori. Ma non è<br />

solo questione di numeri, è soprattutto questione di cristiani<br />

praticanti che non si preoccupano di fare il Bucato dell’anima”<br />

e di sacerdoti che non stimolano a fare questo bucato e<br />

che destinano ad esso poco tempo privilegiando altre forme<br />

di impegno pastorale.<br />

Dunque pochissime confessioni e senza neppure il surrogato<br />

dell’esame di coscienza (basta un generico e stanco “mia<br />

colpa, mia grandissima colpa”?). Che non viene insegnato,<br />

La Sezione bambini e ragazzi "Il Grillo Parlante" è stata costituita nel 2<strong>01</strong>0,<br />

accorpando alla Biblioteca di Fabriano il Centro di lettura omonimo, sorto<br />

nel 1997 in seguito al sisma umbro-marchigiano.<br />

È una struttura con funzioni di promozione della lettura per bambini e ragazzi<br />

da 0 a 14 anni che, attraverso un itinerario ludico-educativo, mira a far<br />

sviluppare l’interesse verso la lettura, il piacere dell’ascolto, la curiosità di<br />

conoscere e l’autonomia di pensiero.<br />

I suoi servizi non sono rivolti solo ai bambini ma anche agli insegnanti e a tutti<br />

coloro che si occupano di libri, lettura e cultura per l’infanzia e l’adolescenza.<br />

Tutto il patrimonio librario – che conta 6000 volumi – è collocato a scaffale<br />

aperto in modo che i piccoli utenti possano “servirsi da soli”. Lasciati liberi<br />

di scegliere e di esplorare, i bambini sperimentano il gusto e il piacere della<br />

lettura e l’autonomia delle proprie scelte, apprendendo inoltre il funzionamento<br />

di una biblioteca a libera consultazione.<br />

Ci sono testi di tutti i tipi: dai libri utili per rispondere alle prime curiosità<br />

o per le ricerche scolastiche, alla narrativa per ogni età e gusto (classici,<br />

avventura, gialli, brivido, umorismo eccetera) e ancora manuali, fumetti, fi abe,<br />

nonché pubblicazioni specializzate rivolte agli educatori e agli insegnanti.<br />

Inoltre è a disposizione uno scaffale tematico rivolto a mamme e papà, con<br />

testi dedicati al rapporto tra genitori e fi gli e al delicato ruolo di educatori, a<br />

partire dal momento della gravidanza e del parto.<br />

La Sezione bambini e ragazzi offre uno spazio confortevole, accogliente e<br />

familiare in cui poter studiare, svolgere ricerche scolastiche o semplicemente<br />

curiosare tra gli scaffali e scegliere un libro da portare a casa, con la presenza<br />

costante e disponibile del personale specializzato della Biblioteca.<br />

Per i piccolissimi (0-3 anni), c’è un angolo morbido con tavolo e sedie su<br />

misura e un’offerta libraria adatta alle loro esigenze: libri da accarezzare,<br />

libri pop-up, libri giganti, libri animati e di sole immagini, tutti con storie<br />

divertenti, da sfogliare e da leggere con mamma e papà.<br />

D. Scacchi, Subsidium medicinae.<br />

Frontespizio. Fabriano, Biblioteca Comunale<br />

rafforzato lo stomaco, cacciati i<br />

vermi dall’intestino, scompariva<br />

la stitichezza, scioglieva i calcoli<br />

renali. Rinvigoriti insomma. Toccasana<br />

per i grandi mangiatori di<br />

carne. Venanzo Benigni nel Compendioso<br />

ragguaglio del 1733,<br />

scrive che le terme di Cerreto<br />

sono una ricchezza per la zona.<br />

Pochi anni dopo, forse a causa<br />

dei frequenti terremoti, la sorgente<br />

sprofondò nelle viscere della terra.<br />

Il grande catino di bronzo per i bagni<br />

terapeutici, le fontane, i portici,<br />

gli edi ci, le condutture di piombo,<br />

tutto scomparso. Negli anni Settanta<br />

del secolo scorso sulla spianata<br />

c’era ancora un mucchio di cocci.<br />

Un cerretese tornato dalla Svizzera<br />

ci scavò un pozzo, acqua chiara. Ci<br />

deve pur essere una memoria scritta<br />

da qualche parte, un atto di “morte<br />

per s nimento” delle terme. Non è<br />

pensabile che una secolare istituzione<br />

così rinomata possa chiudere da un<br />

giorno all’altro senza lasciare traccia.<br />

L’antico santuario della Madonna<br />

della Venza dista un tiro di schioppo<br />

da lu vagnu. L’immagine miracolosa<br />

richiamava pellegrini da tutto il contado<br />

desiderosi di curarsi i mali dell’anima. Che combinazione!<br />

Due servizi un sol viaggio.<br />

né stimolato. Anzi, noto nei “pastoralisti” (si dice così?) una<br />

differenza nei confronti di ogni schema di coscienza e di<br />

ogni sussidio che ci aiuti a scovare i nostri peccati. Ma senza<br />

esame di coscienza in qualche modo guidato da chi ha autorità<br />

nella comunità di credenti, si nisce nel soggettivismo,<br />

nel farsi legge da soli. E si rischia di far evaporare la stessa<br />

coscienza. Senza la coscienza del peccato, dei propri peccati,<br />

il cristianesimo non è più cristianesimo. Senza il peccato e la<br />

necessità del perdono da parte di Dio, l’incarnazione di Cristo<br />

e la sua morte in croce perdono gran parte del loro signi cato.<br />

Non è davvero questione di poco conto. Ma se la confessione<br />

e l’esame di coscienza stanno cadendo in desuetudine, la<br />

direzione spirituale temo che non si sappia più cosa sia. C’è<br />

qualcuno che se ne occupa a Fabriano? C’è oggi una Madre<br />

Costanza a cui si ricorreva a metà del secolo scorso per consigli<br />

spirituali e illuminazione della coscienza? C’è un don<br />

Santiangeli “amico dei briganti” (come diceva il suo amico<br />

don Crocetti) perché a lui si rivolgevano quelli che avevano<br />

la coscienza appesantita da gravi peccati? Chi cura oggi le<br />

ferite dell’anima?<br />

a.c.<br />

La sezione bambini e ragazzi "Il Grillo Parlante"<br />

È presente anche uno scaffale multiculturale, una sezione specifi ca sui<br />

temi dell’intercultura e della multiculturalità, con testi in inglese,arabo,<br />

cinese, albanese, affi nché tutti abbiano la possibilità di leggere nella propria<br />

lingua. L’intento è quello di aggregare i gruppi scolastici, bambini e ragazzi<br />

italiani e stranieri, con le loro famiglie, per creare occasioni di incontro.<br />

Accanto ai consueti servizi di consultazione e prestito, la Sezione ragazzi<br />

svolge attività di promozione del libro e della lettura con mostre, letture ad<br />

alta voce, incontri con le scuole, visite guidate e consulenze bibliografi che.<br />

“Il grillo parlante” aderisce al progetto “Nati per leggere”che promuove<br />

la lettura ai bambini fi n dai primissimi anni di vita.Si tratta di un progetto<br />

nazionale, nato nel 1999, promosso dall’Associazione culturale pediatri,<br />

dall’Associazione italiana biblioteche e dal Centro per la salute del<br />

bambino, che mira a valorizzare la lettura ad alta voce in età prescolare<br />

per potenziare le capacità di lettura e di comprensione del bambino in<br />

crescita. In uno scaffale dedicato sono disponibili i libri consigliati dalla<br />

bibliografi a del progetto e tutto il materiale informativo per le famiglie.<br />

Riteniamo che il libro sia uno strumento originale per la partecipazione<br />

dei genitori all’educazione dei fi gli rappresenta infatti un’opportunità<br />

di arricchimento della relazione affettiva in quanto permette di parlare<br />

insieme delle proprie emozioni, dei piccoli e grandi problemi, dei desideri<br />

e delle paure sia a casa, ma anche in luoghi di incontro signifi cativi come<br />

la Biblioteca. Un pomeriggio nella Sezione bambini e ragazzi è un modo<br />

intelligente di trascorrere il tempo con il proprio bambino e un’occasione<br />

importante – completamente gratuita – per sfogliare libri belli e di qualità,<br />

per far crescere l’interesse per il libro, per avvicinarsi alla lettura.<br />

Allora cosa aspetti? Vieni a scoprire qual è il libro adatto a te!<br />

La struttura è aperta dal martedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 16<br />

alle 19 il sabato dalle 16 alle 19.<br />

Laura Carnevali, Biblioteca pubblica “Romualdo Sassi” Fabriano<br />

24 cultura.<strong>indd</strong> 2 17/10/12 11.22


<strong>L'Azione</strong> 20 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />

>SPORT<br />

PALLAVOLO FABRIANO 3<br />

CITTA' DI RIETI 1<br />

PALLAVOLO FABRIANO - Sonaglia 15,<br />

Lametti 4, Ciccolini 16, Palazzi 9, Cacciamani<br />

9, Mancini Palamoni 13, Mazzoni<br />

(L); Santoni 5, Capomagi, Pellicciari,<br />

Vincenti, Cerini, Fattorini. All. Rossini<br />

CITTA' DI RIETI - Novelli 4, David 14, Valeri<br />

13, Sammartano 11, Vojth 7, Pop 3, Di<br />

Virgilio (L); Papadia, Casciani, Fioravanti,<br />

Frasca, Lestini, Miotti. All. Ianuzzi<br />

PARZIALI - 26-24, 25-19, 25-27, 25-19<br />

CLASSIFICA - Pagliare, Moie, Perugia,<br />

Macerata, Fabriano e Terni 3; Recanati 2;<br />

Gabicce 1; Rieti, Jesi, Amandola, Roma,<br />

Montecchio, Marsciano 0.<br />

di LORENZO CARSETTI<br />

Azzardare qualsiasi previsione<br />

farebbe inorridire ogni coinquilino<br />

di via Veneto. Sia chiaro,<br />

non è stata una passeggiata.<br />

Ma il 3-1 con cui la Pallavolo Fabriano<br />

ha piegato Rieti nella <strong>prima</strong> giornata di<br />

campionato, è un segnale alle avversarie.<br />

L’impressione è di aver regolato una<br />

delle contendenti ai quartieri alti del<br />

lotto, con una sostanza fatta di qualità<br />

e cinismo nei momenti importanti. C’è<br />

tanto da lavorare. Ma se questa squadra<br />

è ancora ad un quarto di litro, il rischio<br />

è di potersi divertire sul serio.<br />

All the single ladies. Por rio Rossini<br />

ha dalla sua la madre delle certezze:<br />

dispone di un gruppo solido la cui spina<br />

dorsale gioca insieme da un lustro, al<br />

quale ha inserito una gregaria di lusso e<br />

una fuoriclasse del circuito. Gli apporti<br />

di Silvia Cacciamani e Claudia Mazzoni<br />

hanno dato sionomia de nitiva ad<br />

un sestetto che riceve il massimo da<br />

ciascun interprete, aggrappandosi alla<br />

risolubilità delle solite note quando<br />

c’è da presentare il conto. Chiedere a<br />

Monica Ciccolini, che si è dannata in<br />

ricezione <strong>prima</strong> di uscire alla distanza<br />

(4 punti nei primi due set, ha chiuso a<br />

16), e Mara Santoni, che ha cambiato<br />

la partita quando è stata chiamata in<br />

causa. Monica Sonaglia ha fatto il<br />

resto, cucendo le toppe: non è da tutti<br />

avere una palleggiatrice che sa attaccare<br />

quelle seconde e murare come una centrale.<br />

Rossini ha trovato verve anche da<br />

Eleonora Palazzi, sempre più granitica,<br />

VOLLEY Serie B2 femminile<br />

25<br />

L'avvio è convincente<br />

La Pallavolo Fabriano vince all'esordio contro il Rieti<br />

TREKKING Autunno con il Cai<br />

Passeggiata di 11 chilometri<br />

tra i bei boschi fabrianesi<br />

Si moltiplicano le iniziative<br />

del Club Alpino Italiano (Cai),<br />

sezione di Fabriano, che per<br />

domenica 28 ottobre ha organizzato<br />

il primo appuntamento<br />

“Autunno con il Cai”, ovvero<br />

una passeggiata non competitiva<br />

di undici chilometri con “pasta<br />

party” finale. “Tutto nasce –<br />

dicono gli organizzatori - dal<br />

grande entusiasmo di molti<br />

partecipanti della Primavera<br />

Fabrianese (la tradizionale<br />

marcia in montagna che si<br />

svolge a maggio), dalla voglia<br />

di rimettersi in gioco del Cai e<br />

dalla più importante missione<br />

che ci siamo dati: far conoscere<br />

le bellissime montagne che ci<br />

circondano anche a coloro che<br />

in montagna non vanno spesso”.<br />

L’Autunno con il Cai, dicevamo,<br />

è una marcia non competitiva di<br />

circa 11 chilometri e il percorso<br />

potrà essere affrontato con andatura<br />

libera. A differenza della<br />

ormai nota Primavera Fabrianese,<br />

non ci saranno né vincitori<br />

né vinti, nessun punto di ristoro<br />

lungo il percorso, nessuna premiazione,<br />

ci sarà solo la natura<br />

a fare da padrona con i suoi<br />

bellissimi colori autunnali. “Al<br />

termine della passeggiata sarà<br />

presente l’unico punto di ristoro,<br />

e da Martina Lametti, che sta riacquistando<br />

con denza col parquet. Rieti ha<br />

provato a risalire la china nella terza<br />

frazione, quando Fabriano ha tirato un<br />

remo in barca. Prima che Ciccolini e<br />

Mancini Palamoni, con un quarto set da<br />

antologia, decidessero che per la <strong>prima</strong><br />

giornata i regali potevano bastare.<br />

Autoritarie. Fabriano ha giocato da<br />

padrona dal primo all’ultimo scambio,<br />

anche se l’impressione è che da Rieti<br />

usciranno sorridenti in pochi. Le laziali<br />

possiedono qualità e atletismo, ma<br />

nei momenti chiave non avevano più<br />

benzina. Fabriano, pur alle prese con il<br />

servizio ospite che puntava alle bande<br />

per evitare la ricezione di Mazzoni, è<br />

scattata subito 9-4 con quattro punti di<br />

Sonaglia, <strong>prima</strong> che Rieti riagguantasse<br />

il set sul 16 pari. A quel punto le laziali<br />

che noi organizzatori abbiamo<br />

voluto chiamare Pasta Party, per<br />

terminare nel migliore dei modi<br />

la passeggiata e riposarsi davanti<br />

ad un bicchiere di vino e un buon<br />

boccone. La manifestazione sarà<br />

svolta con qualsiasi condizione<br />

meteorologica, in vero spirito<br />

Cai!”<br />

Il programma. Ritrovo ed<br />

iscrizioni ore 8 presso il circolo<br />

Fenalc della frazione di Campodiegoli.<br />

Partenza ore 8.30.<br />

La durata del percorso è di circa<br />

3-4 ore con un dislivello di 680<br />

metri di media dif coltà. “Pasta<br />

Party” all’arrivo. Costo 5 euro.<br />

Iscrizione presso la sede Cai in<br />

via Al eri tutti i venerdì dalle<br />

ore 21.30 alle ore 22.30 o la<br />

mattina <strong>prima</strong> della partenza.<br />

Descrizione percorso. Partenza<br />

hanno messo pericolosamente il muso<br />

avanti (20-22), ma Fabriano è uscita<br />

con due punti in la dal time-out e ha<br />

chiuso la frazione ai vantaggi con due<br />

muri consecutivi di Mancini Palamoni.<br />

Dopo aver vinto con meno patemi anche<br />

il secondo set – sebbene dopo essere<br />

stata sotto 12-6, Rieti sia risalita no<br />

al 19-17 –, le cartaie si sono sedute<br />

nel terzo sotto il fuoco di Sammartano<br />

e Valeri. Il quarto è stato un affare di<br />

Ciccolini e Mancini Palamoni. Una<br />

vittoria da tre punti il cui peso, forse,<br />

sarà apprezzato solo più avanti. Sabato<br />

20 ottobre (PalaGeodetica, ore 21.15)<br />

si va ad Amandola per tentare il primo<br />

blitz esterno della stagione.<br />

Bye bye Coppa. Si è conclusa con una<br />

scon tta a Filottrano la Coppa Marche<br />

della Pallavolo Fabriano, che ha chiu-<br />

dal circolo Fenalc di Campodiegoli.<br />

Il percorso parte in<br />

direzione della chiesa verso la<br />

strada sterrata che porta a San<br />

Cassiano. Poco dopo aver lasciato<br />

Campodiegoli si svolta a<br />

sinistra per l’antica strada romana.<br />

Si percorrono in salita circa<br />

due chilometri no ad arrivare ai<br />

“trocchi” dove si devia a destra<br />

su per i prati no ad incrociare<br />

il Sentiero Italia. Lo si segue<br />

no a passo Chiaramonte dove,<br />

dopo un ultimo sforzo, inizia la<br />

discesa. Il sentiero prosegue in<br />

direzione dell’Abbazia di San<br />

Cassiano tramite un bel tratto<br />

in mezzo alla vegetazione.<br />

Raggiunta la nota località di San<br />

Cassiano, al piazzale di fronte<br />

alla chiesa, si sale per una comoda<br />

carrareccia no a ricollegarsi<br />

alla strada per Campodiegoli.<br />

Da qui con cinque chilometri di<br />

comodissima strada ci si dirige<br />

verso il traguardo ritornando<br />

così al punto di partenza.<br />

Informazioni. Giorgio Roscioni<br />

3288944205, Lorenzo Pandol<br />

3476166440, Patrizia Terzoni<br />

349563<strong>01</strong>30, Facebook gruppo<br />

Cai Fabriano, sito internet www.<br />

caifabriano.it, email fabriano@<br />

cai.it.<br />

Ferruccio Cocco<br />

La Pallavolo Fabriano<br />

2<strong>01</strong>2/13<br />

Monica Ciccolini in ricezione<br />

(foto di Carlotta Ilari)<br />

GINNASTICA Ritmica<br />

Inizia il campionato di A:<br />

Carifabriano ha due squadre<br />

Nel calcio si fa a gara per dire<br />

se il Campionato nazionale<br />

più bello del mondo sia quello<br />

spagnolo o inglese, ma nella<br />

ginnastica ritmica la serie A più<br />

bella del mondo è sicuramente...<br />

in Italia. L’esordio è il 20 ottobre<br />

a Biella, poi - con cadenza bisettimanale<br />

- si andrà a Chieti,<br />

Perugia e Desio dove verrà<br />

assegnato lo scudetto tricolore.<br />

Favorita d’obbligo è l'Armonia<br />

Chieti, ma pronte a sfruttare<br />

ogni favorevole occasione per<br />

fare il colpaccio sono Virtus<br />

Gallarate, Aurora Fano, Desio<br />

e la nostra Carifabriano Ginnastica,<br />

sempre giunta terza nelle<br />

so la rassegna<br />

regionale con<br />

due vittorie e<br />

tre sconfitte.<br />

Come ampiamentepronosticabile,<br />

alla<br />

fase nale accedono<br />

le due<br />

compagini di<br />

B1, ossia Snoopy<br />

Pesaro e<br />

Filottrano. Per<br />

coach Rossini<br />

gli spunti<br />

positivi non<br />

sono comunque<br />

mancati: le<br />

ragazze hanno infatti battuto Moie (3-1)<br />

e Jesi (3-0), avversarie in campionato.<br />

ultime sei edizioni.<br />

Le società presenti<br />

saranno venti, divise<br />

equamente tra Serie<br />

A1 e Serie A2. Ogni<br />

giornata di gara le<br />

società presenteranno<br />

cinque esercizi con gli<br />

attrezzi ed un corpo<br />

libero e potranno usufruire<br />

anche dell’apporto<br />

di una ginnasta<br />

straniera. La società<br />

cartaia si distingue in<br />

questa manifestazione<br />

come unica città ad<br />

essere rappresentata<br />

da due formazioni: la Carifabriano<br />

Ginnastica in A1 e<br />

Ginnastica Cerreto in A2, a<br />

conferma dell’ottimo vivaio che<br />

cresce nella nostra città sotto<br />

gli insegnamenti della tecnica<br />

Kristina Ghiurova e di Julieta<br />

Cantaluppi nella doppia veste<br />

di allenatrice e ginnasta.<br />

La squadra di Serie A1 è composta<br />

- oltre che da Julieta<br />

Cantaluppi - da Valeria Rossi,<br />

Marika Buratti, Martina Santini,<br />

Letizia Cicconcelli e dalla nuova<br />

star della ritmica, la coreana Son<br />

YeonJae, quinta a Londra 2<strong>01</strong>2.<br />

In Serie A2 andranno in pedana<br />

Katiuscia Pedica, Valeria Carna-<br />

li, Cecilia Meriggiola, Michela<br />

Moscianese, Camilla Zuccaro,<br />

Angelica Accatino e la bulgara<br />

Neviana Vladinova.<br />

Le due atlete straniere<br />

della Carifabriano:<br />

in alto a sinistra<br />

la bulgara Neviana Vladinova<br />

e qui sopra<br />

la coreana Son YeonJae<br />

25 sport.<strong>indd</strong> 2 17/10/12 11.23


26 >SPORT<<br />

<strong>L'Azione</strong> 20 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />

CALCIO Eccellenza<br />

Super... Matelica<br />

Sbancata anche Tolentino: sesta vittoria!<br />

di SARA SANTACCHI<br />

Continua quella che si può de nire<br />

la marcia trionfale del Matelica<br />

che, nel sesto turno del campionato<br />

d’Eccellenza, supera per 2-0 il Tolentino<br />

e fa contento il presidente Canil<br />

che alla vigilia della partita, commentando<br />

lo stratosferico inizio di stagione,<br />

aveva dichiarato: “ovviamente nessuno<br />

aveva programmato di arrivare a questo<br />

punto, né ci saremmo mai immaginati<br />

di partire così, anche se sapevamo di<br />

aver costruito un buon gruppo, ma ai<br />

Juan Manuel Colella, 29 anni,<br />

perno del centrocampo matelicese<br />

CALCIO a 5 Il punto della settimana<br />

Real, la marcia è giusta<br />

In C2 Virtus e Nuova Lif non oltre il pari<br />

SERIE C1<br />

Preziosa vittoria conquistata dal Real<br />

Fabriano, che ha battuto 4-3 il Pianaccio<br />

e grazie a questi tre punti si<br />

posiziona a ridosso della zona play-off.<br />

I fabrianesi sono andati a segno con Angeloni<br />

(doppietta), Bartolini e Carnevali.<br />

Mister Francesco Rinaldi ha schierato:<br />

Cesaroni, Paris, Bruzzichessi Marco<br />

e Matteo, Ciculi, Angeloni, Bartolini,<br />

Carnevali, Angelelli, Morelli. Sabato 20<br />

ottobre trasferta a Castel dardo contro<br />

la Tenax. Classi ca: Urbino 16; Ascoli<br />

Piceno 15; Corinaldo e Castelbellino<br />

13; Sant’Angelo e Torrese 11; Tenax<br />

Castel dardo 10; Fano e Real Fabriano<br />

9; San Crispino 8; Montegranaro 6; Pianaccio<br />

e Tre Colli 4; Bocastrum United<br />

e Pietralacroce 3; Fermo 1.<br />

SERIE C2<br />

La Virtus Fabriano ha pareggiato 3-3<br />

contro il Castrum Lauri, ma recrimina<br />

per un po’ di sfortuna (colpiti tre<br />

pali e una traversa) e per un paio di<br />

clamorosi errori arbitrali sui gol degli<br />

avversari. Per la Virtus hanno segnato<br />

William Stroppa, Boncristiano e Spilli.<br />

Questa la formazione proposta da<br />

mister Gianmarco Latini: Palmucci,<br />

William e Samuele Stroppa, Leporoni,<br />

Monte ori, Antonelli, Scarabotti, Falcioni,<br />

Boncristiano, Altarocca, Spilli,<br />

Calussi. Venerdì dif cile trasferta a<br />

Montelupone. Ha pareggiato anche la<br />

Nuova Lif Fabriano, 3-3 a Filottrano<br />

contro l’Imbrecciata. Segnature fabrianesi<br />

di Ruggeri, Zamponi e Romani.<br />

La formazione completa: Lombardi,<br />

Tombolini, Gentili, Cennini, Martinelli,<br />

Marzoli, Pellacchia, Ruggeri, Zamponi,<br />

Biancini, Pallotta, Romani. Venerdì 19<br />

ottobre gara casalinga contro la Futsal<br />

Macerata (Palestra Fermi, ore 21).<br />

Giornata magra, in ne, per il Cerreto<br />

TOLENTINO 0<br />

MATELICA 2<br />

TOLENTINO - Lori, Frinconi, Ruggeri,<br />

Kakuli (75’ Iori), Moschetta, Ballello,<br />

Ionni, Minopoli (63’ Paparoni), CognignI,<br />

Iachini, Bernabei (61’ Aifuwa). All. Zaini.<br />

MATELICA - Spitoni, SilvestrinI, Rocchegiani,<br />

Lazzoni, D’Addazio, Ercoli, Piciotti,<br />

Colella, Api (88' Zaccagnini), Cacciatore<br />

(61’ Cantarini), Trudo (48’ Jachetta). All.<br />

Spuri Forotti<br />

RETI - 54’ Cacciatore, 84’ Api (rigore)<br />

miei giocatori continuo a predicare<br />

umiltà e concentrazione”. Ingredienti<br />

che al Matelica continuano a non mancare.<br />

A gon are la rete stavolta tocca a<br />

Cacciatore e Api, su rigore. E pensare<br />

che quella contro Tolentino<br />

si preannunciava come una<br />

trasferta molto impegnativa.<br />

La squadra di mister Spuri<br />

Forotti affronta la compagine<br />

tolentinate soffrendo a<br />

tratti di fronte agli uomini di<br />

Zaini, ma restando compatta<br />

e unita quale è solita fare,<br />

rispondendo con cinismo e<br />

con il piglio giusto. Il primo<br />

tempo mostra, infatti, una sostanziale<br />

situazione di equilibrio, con il Tolentino<br />

che con una grande grinta cerca di<br />

mettere in dif coltà la squadra di mister<br />

Spuri Forotti. Il team matelicese, dal<br />

canto suo, non sta a guardare, ma tiene<br />

il passo dei padroni di casa, mantenendo<br />

la calma e rimanendo compatta. Nella<br />

ripresa Spuri Forotti deve operare subito<br />

che ha perso 6-3 a Potenza Picena per<br />

mano del Potentina. Match compromesso<br />

già nel primo tempo sul 4-0<br />

per i padroni di casa. Cerretesi in rete<br />

con Innocenzi, Montuschi e Gubinelli.<br />

Mister Kristian Giordani ha schierato:<br />

Caporali, Sampaolo, Orlando, Tozzi,<br />

Biondi, Innocenzi, Trottini, Centocanti,<br />

Montuschi, Albini, Gubinelli, Orpello.<br />

Sabato 20 ottobre il Cerreto andrà ancora<br />

in trasferta a Gagliole. Classi ca:<br />

Nuova Ottrano 16; Cus Macerata 15;<br />

Osimo Five, Futsal Macerata e Campocavallo<br />

13; Recanati e Montelupone 12;<br />

Virtus Fabriano 9; Grottaccia, Potentina<br />

e Gagliole 6; Nuova Lif Fabriano e Castrum<br />

Lauri 5; Imbrecciata 4; Cerreto<br />

3; San Severino 0.<br />

JUNIORES<br />

Il Real Fabriano è caduto a Falconara<br />

8-4. Non sono bastate le reti di Bello<br />

Burzo, Burini, Kinani e Rotoloni.<br />

Mister Gianni Caporali ha schierato:<br />

Colonna, Bello Burzo, Bilati, Burini,<br />

Cardarelli, Kinani, Liberati, Palma,<br />

Passeri, Petrucci, Rotolini, Schincaglia.<br />

Classi ca: Alma Juventus Fano e PesaroFano<br />

6; Pianaccio e San Giuseppe<br />

Jesi 4; Lucrezia, Sant’Angelo, Falconara,<br />

Fano e Osimo 3; Cuccurano 2;<br />

Corinaldo e Pietralacroce 1; Tre Colli,<br />

Castelbellino e Real Fabriano 0.<br />

SERIE D FEMMINILE<br />

Prima di campionato senza sorrisi per<br />

la Virtus Fabriano di mister Mauro<br />

Altarocca, che ha perso 6-2 a Fano<br />

contro la Flaminia. Reti fabrianesi di<br />

Ghel e Notari. Formazione: Cozza,<br />

Farneti, Marani, Monticelli, Boccadoro,<br />

Guerci, Notari, Ghel , Gatti, Morichelli,<br />

Boraci. Prossimo incontro in casa<br />

contro il Gabicce Gradara.<br />

Ferruccio Cocco<br />

un cambio: Jachetta entra per Trudo,<br />

infortunato e probabilmente assente<br />

nelle prossime partite. Il Matelica riesce<br />

a sfruttare al meglio le occasioni che<br />

si presentano e al 54’ è Cacciatore a<br />

intercettare il passaggio di Moschetta.<br />

Quest’ultimo non si accorge dell’uscita<br />

di Lori e il suo appoggio all’indietro è<br />

trasformato da Cacciatore che, a porta<br />

vuota, va diritto in rete a segnare il gol<br />

dell’1-0. Api riprova a farsi vivo in area<br />

avversaria, ma il numero uno di casa<br />

riesce a fermarlo. Il Tolentino cerca<br />

di agguantare il pareggio, ma riesce in<br />

realtà solo a s orarlo, in due occasioni.<br />

Però il Matelica ha un buon controllo<br />

e la difesa dice che di lì non si passa.<br />

All’84’ arriva la rete del de nitivo 0-2.<br />

Api in contropiede, infatti, è atterrato<br />

in area avversaria da Moschetta: rosso<br />

diretto per lui e rigore per il Matelica.<br />

È proprio il numero nove<br />

ospite che si presenta sul<br />

dischetto e non sbaglia realizzando<br />

la seconda rete.<br />

Anche questa è andata, si<br />

potrebbe affermare, anche se<br />

il pensiero va subito alla gara<br />

infrasettimanale di mercoledì.<br />

In settimana, infatti, si è<br />

tornati in campo anche per il<br />

ritorno dei quarti di Coppa<br />

Italia d’Eccellenza, contro la Vigor<br />

Senigallia, superata per 1-0 nella gara<br />

d’andata. Sarà poi la volta di ripensare<br />

al campionato che per domenica 21<br />

ottobre dice Matelica-Fermana, scontro<br />

al vertice.<br />

Nella fotina Daniele Api,<br />

capocannoniere con 5 gol<br />

classifi che<br />

ECCELLENZA<br />

Matelica 18; Fermana 14;<br />

Vigor Senigallia 13; Biagio<br />

Nazzaro e Montegranaro<br />

11; Pagliare 10; Forsempronese e<br />

Monturanese 9; River Urbinelli 8; Corridonia<br />

7; Elpidiense Cascinare, Tolentino<br />

e Urbania 5; Grottammare 4; Cagliese 2;<br />

Cingolana 1.<br />

PROMOZIONE<br />

Castelfi dardo 16; Gallo Colbordolo 12;<br />

Marotta e Real Metauro 11; San Marcello<br />

10; Passatempese, Real Montecchio e<br />

Vismara 9; Atletico Alma, Castelfrettese,<br />

Fortitudo Fabriano e Piandimeleto 8; Valfoglia<br />

7; Offagna 6; Vadese 5; Belvederese<br />

4; Apiro 3; Falconarese 2.<br />

PRIMA CATEGORIA<br />

Marina 18; Monserra 15; Cupramontana e<br />

Osimana 14; Dorica Torrette 13; Barbara<br />

12; Camerano 10; Fabriano Cerreto 8;<br />

S.Biagio 7; Filottranese e Le Torri 5; Ostra<br />

Vetere 4; Arcevia Cabernardi, Filottrano,<br />

Cameranese e Sassoferrato Genga 3.<br />

SECONDA CATEGORIA<br />

Agugliano Polverigi 14; Vallesina 13;<br />

Ediartis Cingulum, Argignano e Borgo<br />

Minonna 10; Fabiani Matelica e Leonessa<br />

Montoro 9; Albacina, Ankon Dorica, Monsano<br />

e Sampaolese 8; Staffolo 6; Labor e<br />

Spes Jesi 4; Borghetto 3; Castelbellino 2.<br />

TERZA CATEGORIA girone D<br />

Victoria Strada 8; Poggio San Marcello<br />

Marcello e Morro d'Alba 7; Chiaravalle,<br />

Castelferretti, Aurora Jesi e Cameratese 6;<br />

Pianello e Maiolati 5; Palombina, Serrana,<br />

Rosora Angeli e Serradica 4; Real Borgo<br />

3; Atletico 1.<br />

TERZA CATEGORIA girone F<br />

Visso 10; Esanatoglia, Castelraimondo,<br />

Juve Club e Sefrense 9; Pievebovigliana<br />

6; Matelica2<strong>01</strong>2 5; Abbadiense, San<br />

Severino, Nova Camers e Palombese 4;<br />

Pioraco e Sforzacosta 3; Collevario 1.<br />

CALCIO Promozione<br />

La Fortitudo è corsara:<br />

si sblocca e vince<br />

anche fuori casa<br />

VALFOGLIA 0<br />

FORTITUDO FABRIANO 2<br />

VALFOGLIA - Fiorelli; Girelli, Bonci, Villa,<br />

Uguccioni; Mancini (10’ st Gambelli),<br />

Filippini (25’ st Di Luca), Marcu, Calvaresi<br />

(1’ st Roselli); Baffi oni, Ricci. All. Crespi<br />

FORTITUDO FABRIANO - Callimaci;<br />

Tittarelli, Canulli, Ippolito, Ruggeri C.;<br />

Alessandrini, Biocco (32’ st Farneti),<br />

Latini (35’ st Cervigni), Moretti; Piccolini,<br />

Vincioni (40’ st Mariani). All. Mariangeli<br />

RETI - 44’ pt Piccolini, 47’ st Mariani<br />

Fortitudo Fabriano a vele spiegate.<br />

Dopo aver conquistato quattro punti<br />

nelle due gare interne, la squadra<br />

allenata da Mariangeli conquista la<br />

<strong>prima</strong> vittoria in trasferta sul campo<br />

del Valfoglia, squadra<br />

di tutto rispetto e mai<br />

doma. In effetti i padroni<br />

di casa hanno dominato<br />

la gara impensierendo<br />

in più di un'occasione la<br />

retroguardia locale. Nella<br />

<strong>prima</strong> parte Callimaci ha<br />

fatto gli straordinari riuscendo<br />

a bloccare tutte le<br />

occasioni insidiose, mentre<br />

nella seconda parte il<br />

Valfoglia ha colpito un<br />

palo e un difensore ospite<br />

ha salvato un'incredibile<br />

occasione sulla riga. Comunque sia<br />

la Fortitudo è riuscita a difendersi<br />

ordinatamente e a colpire in contropiede<br />

e alla ne il risultato è arrivato<br />

a rimpinguare una classi ca che sta<br />

CALCIO Prima, Seconda e Terza Categoria<br />

Sassoferrato Genga olè<br />

Ecco i primi punti stagionali per i sentinati<br />

PRIMA CATEGORIA<br />

Prima vittoria stagionale per il Sassoferrato<br />

Genga che tra le mura amiche<br />

batte per 1-0 il Filottrano. Gli uomini<br />

di mister Biagini sbloccano il risultato<br />

al 20’ grazie ad un calcio di punizione<br />

battuto da Bruffa dai 35 metri che<br />

sorprende il portiere avversario. Nel<br />

corso della partita il Sassoferrato Genga<br />

riesce a creare diverse occasioni da gol<br />

ma non a nalizzarle. La formazione del<br />

Sassoferrato Genga: Berardi, Altarocca,<br />

Conigli, Bruffa, Carletti, Fiori, Zucca<br />

(70’ Di Nuzzo), Fioranelli, Pavoni<br />

(65’ Sebastianelli), Roani, Monno (60’<br />

Roscini); all. Biagini. Quarta scon tta<br />

consecutiva per l’Arcevia Cabernardi,<br />

contro il Dorica Torrette nisce 0-2.<br />

Pareggia 2-2 il Fabriano Cerreto che<br />

contro il Camerano vede sfumare la<br />

vittoria al 93’. Ospiti in vantaggio al 43’<br />

con Dottori ma nella ripresa il Fabriano<br />

Cerreto, grazie ad una doppietta di Arcangeli,<br />

riesce <strong>prima</strong> a pareggiare al 53’<br />

e poi a passare in vantaggio al 63’. In<br />

pieno recupero arriva la doccia fredda<br />

a causa del gol di Ortolani che trova<br />

il pareggio al 93’. La formazione del<br />

Fabriano Cerreto: Frasconi, Orlando, Di<br />

Luca, Ortolani, Agostinelli, La Mantia,<br />

Ajdari, Mancini, Quattrini (90’ Azzeri<br />

M.), Balducci (37’ Arcangeli), Baroni<br />

(76’ Lamnari); all. Azzeri L.. Prossimo<br />

turno: Dorica Torrette-Fabriano Cerreto,<br />

Marina-Arcevia Cabernardi, Real<br />

Cameranese-Sassoferrato Genga.<br />

SECONDA CATEGORIA<br />

Terza vittoria consecutiva per l’Argignano<br />

di Carsetti che supera per 3-2<br />

il Borgo Minonna e raggiunge i piani<br />

alti della classi ca. La squadra di casa<br />

apre le marcature al 26’ con Nubola<br />

ma viene raggiunta dagli avversari al<br />

36’ grazie al gol di Rotoloni. Al 75’<br />

diventando settimana dopo settimana<br />

molto interessante. Ricordiamo che<br />

la squadra fabrianese ha una media di<br />

vent'anni e, quindi, è ancora molto giovane,<br />

ma ricca di talenti. La <strong>prima</strong> rete<br />

è arrivata al 44' del primo tempo con un<br />

diagonale di Piccolini (al suo quinto gol<br />

in campionato) che sorprende l'estremo<br />

locale. Nella ripresa i cartai respingono<br />

i continui assalti del Valfoglia e a tempo<br />

scaduto la puniscono ulteriormente<br />

realizzando uno splendido gol con un<br />

tiro dai sedici metri di Mariani (foto)<br />

che s'insacca alle spalle di Fiorelli. Un<br />

successo davvero importante in vista<br />

dello scontro di fronte al pubblico amico<br />

di domenica prossima contro l'Apiro,<br />

galvanizzato dal primo successo in<br />

stagione. Inutile dire che una vittoria<br />

potrebbe lanciare la Fortitudo in una<br />

posizione di tutto rispetto.<br />

Settore giovanile. La<br />

formazione Juniores della<br />

Fortitudo Fabriano<br />

allenata da Crocetti ha<br />

vinto 0-2 a Chiaravalle<br />

contro la Biagio Nazzaro<br />

grazie alle reti di Teodori<br />

e Fiori. Doppio successo<br />

per gli Allievi di mister<br />

Jachetta: 3-0 contro Le<br />

Torri Castelplanio e 5-1<br />

contro il Monserra. La<br />

squadra nora è imbattuta<br />

(cinque vittorie su<br />

cinque). Giornata sfortunata,<br />

invece, per i Giovanissimi 1999<br />

di mister Arcangeli, che hanno perso<br />

3-1 contro il Vallesina. I rossoblù sono<br />

andati in gol con Castellani.<br />

Angelo Campioni<br />

Mahmuti sblocca nuovamente il risultato<br />

in favore dell’Argignano e tre minuti<br />

dopo è Nubola, autore di una doppietta,<br />

a chiudere il match. Il secondo gol in<br />

favore del Borgo Minonna lo segna<br />

Romagnoli all’83’. La formazione<br />

dell’Argignano: Pecci, Lisandrelli,<br />

Animobono, Sampaoli, Arcangeli (62’<br />

Rosi), Lazzari, Nubola (71’ Cinti),<br />

Lucernoni, Lattanzi (60’ Mahmouti),<br />

Mecella, Martellucci; all. Carsetti.<br />

Pareggio per la Fabiani Matelica che<br />

contro il Borghetto fa 1-1. La squadra<br />

di Matelica gioca una buona partita e<br />

riesce a trovare il vantaggio al 36’ con<br />

Bartilotta. Il gol in favore del Borghetto<br />

lo mette a segno Cingolani che al 61’<br />

sfrutta una distrazione della retroguardia<br />

matelicese e in la il portiere. La formazione<br />

della Fabiani Matelica: Dalipi,<br />

Michiorri, Santucci (77’ Girolamini),<br />

Erasti, Mariotti, Vanità (58’ Shuaipi),<br />

Ilari, Bartilotta, Buldorini, Adili (40’<br />

Parcaroli), Vrioni; all. Rustichelli. Pareggio<br />

anche per l’Albacina che contro<br />

la Spes Jesi fa 2-2. Gli uomini di Perulli<br />

passano in vantaggio dopo tre minuti di<br />

gioco con Scipioni ma si fanno <strong>prima</strong><br />

raggiungere dagli avversari al 12’ e<br />

poi superare al 32’. La parità viene<br />

ristabilita al 65’ con un gol di testa del<br />

neo entrato Devito. Così l’Albacina:<br />

Latini, Sagramola, Battistoni, Scaloni,<br />

Stazi, Sentinelli, Scipioni, Zampetti,<br />

Ruggeri, Mosconi, Ragni (65’ Devito);<br />

all. Perulli. Prossimo Turno: Albacina-<br />

Argignano, Labor-Fabiani Matelica.<br />

TERZA CATEGORIA<br />

Il Serradica si arrende in casa al P.S.<br />

Marcello per 2-0 mentre il Matelica2<strong>01</strong>2<br />

perde a Castelraimondo per 2-1.<br />

Prossimo turno: Serradica-Real Borgo,<br />

Matelica2<strong>01</strong>2-Palombese.<br />

Luca Antonio Somma<br />

26 sport.<strong>indd</strong> 2 17/10/12 11.25


<strong>L'Azione</strong> 20 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2 >SPORT<<br />

27<br />

BASKET Divione Nazionale C<br />

Spes, esordio no<br />

I fabrianesi reggono un tempo contro la Bmr<br />

BMR REGGIO EMILIA 75<br />

SPES FABRIANO 56<br />

BMR REGGIO EMILIA – Astolfi<br />

17 (4/6, 3/4), Bettelli 1 (0/2),<br />

Grisanti 20 (9/16, 0/3), Pezzi 9<br />

(2/8), Montanari 7 (2/8, 1/6),<br />

Spaggiari, Iori 7 (0/1, 2/6),<br />

Garofoli 9 (3/4, 1/1), Guidetti<br />

2 (1/2), Ganapini 3 (1/3). All.<br />

Volpato<br />

SPES FABRIANO – Rossi 11<br />

(4/11, 1/2), Pierpaoli (0/1 da tre),<br />

Costantini 2 (1/2, 0/2), Livera O.<br />

2 (1/4), Cerini, Piermartiri 3 (1/2<br />

da tre), Loretelli 6 (0/1, 2/2),<br />

Livera A. 12 (4/11), Bartolozzi<br />

6 (2/5), Novatti 13 (5/8, 0/5).<br />

All. Cecchini<br />

ARBITRI - Fontanini e Di Napoli<br />

di Modena<br />

NOTE - Parziali: 17-12, 32-27,<br />

53-34, 75-56. Tiri liberi: Reggio<br />

Emilia 10/22, Fabriano 10/12.<br />

Tiri da due: Reggio Emilia 22/50,<br />

Fabriano 17/42. Tiri da tre: Reggio<br />

Emilia 7/20, Fabriano 4/14.<br />

Rimbalzi: Reggio Emilia 41 (Pezzi<br />

11), Fabriano 39 (Livera A. 10).<br />

Assist: Reggio Emilia 14 (Iori<br />

4), Fabriano 10 (Novatti 5). Falli<br />

fatti: Reggio Emilia 14, Fabriano<br />

25. Valutazione: Reggio Emilia<br />

102 (Grisanti 25), Fabriano 44<br />

(Livera A. 17).<br />

di LUCA CIAPPELLONI<br />

Esordio negativo per la<br />

Spes Fabriano, scon tta<br />

a Scandiano dalla BMR<br />

Reggio Emilia per 75-56. I biancoblù<br />

sono però scesi in campo<br />

privi di tre pedine importanti,<br />

causa problemi sici, come il<br />

play Enrico Pitton, la guardia<br />

Juan Camilo Pinzon e l’ala Alessandro<br />

Azzaro. Hanno infatti<br />

trovato spazio nello starting ve<br />

i due ’95 fabrianesi, Rossi (foto)<br />

e Bartolozzi, ed il ’93 Costantini.<br />

Il buon avvio proprio del<br />

play Rossi mantiene Fabriano a<br />

contatto e successivamente un<br />

parziale di 2-13, rmato da Novatti<br />

e Antonio Livera consente<br />

a Fabriano di mettere la freccia<br />

ad inizio secondo quarto (17-<br />

21). L’ottimo Grisanti ed Astol<br />

rintuzzano il break e riportano i<br />

padroni di casa avanti. Fabriano<br />

resta comunque in scia con un<br />

ispirato Novatti (13 all’intervallo<br />

lungo). Al ritorno in campo<br />

la tripla del baby Piermartiri<br />

pareggia a quota 32, ma la Spes<br />

subisce poi un perentorio parziale<br />

di 19-0, glio delle dif coltà<br />

nell’attacco alla difesa a zona<br />

proposta da coach Volpato, che<br />

spacca la partita e rende l’ultimo<br />

quarto una sorta di passerella per<br />

la squadra di casa. Bartolozzi<br />

ed Antonio Livera provano a<br />

CALCIO Milan Club<br />

I tifosi rossoneri in Russia<br />

incontrano Adriano Galliani<br />

Nonostante le travagliate vicende<br />

della loro squadra del cuore, i<br />

tifosi del Milan Club Fabriano<br />

seguono sempre da vicino la<br />

compagine rossonera in giro per<br />

l’Europa oltre che in Italia. Quindi<br />

ad aggiungersi ai due pullman<br />

già partiti per San Siro, si sono<br />

avventurati in terra russa per la<br />

partita San Pietroburgo-Milan di<br />

Champions. Tutto è andato pe r il<br />

meglio sia organizzativamente<br />

che a livello sportivo. La città è<br />

una magia di emozioni, con tutte<br />

le sue bellezze, piazze, monumenti,<br />

chiese e su tutte il museo<br />

dell’Hermitage, che ha lasciato<br />

stupiti i nove protagonisti del<br />

favoloso viaggio. Già si erano<br />

spinti nel 2003 no a Mosca, ma<br />

la Venezia del nord, era rimasta<br />

nei loro desideri e sognavano<br />

un sorteggio che regalasse lo<br />

Zenit, per andare nell’ex Leningrado,<br />

poi Pietrogrado e ora San<br />

Pietroburgo. Finalmente ci sono riusciti e per di<br />

più sono tornati anche con una vittoria, di questi<br />

tempi non facile da vedere. Non poteva mancare la<br />

visita ad uno dei musei più importanti e grandi al<br />

mondo, l’Hermitage, nella magia delle tantissime<br />

opere d’arte esposte. In un palazzo “d’inverno”<br />

semplicemente fantastico le sue numerosissime<br />

e lussuose sale lasciano senza ato i visitatori.<br />

Poi durante la visita hanno avuto la fortuna di<br />

incontrare e parlare per alcuni minuti con il vice<br />

presidente del Milan, Adriano Galliani (foto).<br />

Notando le numerose volte che il Club fabrianese<br />

lo incrocia in giro per l’Europa (incontrato anche<br />

a Monaco, Barcellona e Madrid)... lui ha detto<br />

simpaticamente che i milanisti fabrianesi girano<br />

troppo. Allo stadio hanno posato con dei tifosi del<br />

Milan Club di Mosca, venuti n lì per amore della<br />

squadra rossonera. Appuntamento ora per Malaga,<br />

dove anche lì Fabriano sarà presente e anche per<br />

San Siro sperando in altrettanta fortunate vittorie.<br />

Sandro Barocci<br />

riavvicinare i biancoblù<br />

ma Astolfi e Garofoli<br />

continuano a perforare<br />

la retina (72-45 al 38’) e<br />

consegnano i due punti<br />

alla BMR Reggio Emilia.<br />

Esser stati a contatto<br />

per oltre 20’ senza due<br />

giocatori dello starting<br />

ve titolare come Pitton<br />

ed Azzaro e aver dovuto<br />

fare i conti con i problemi<br />

di falli di Novatti sono le<br />

note positive dalle quali<br />

ripartire. “I ragazzi sono<br />

quasi tutti alla <strong>prima</strong> esperienza<br />

in DNC, quindi<br />

siamo nella fase in cui si<br />

deve scoprire che impatto<br />

avranno con un campionato<br />

senior, soprattutto a<br />

livello emotivo – spiega<br />

Cecchini - Per quanto riguarda<br />

la partita, eravamo<br />

molto corti come rotazioni<br />

ma abbiamo retto no al 25'<br />

tenendoli a punteggio basso.<br />

Poi non siamo stati bravi ad<br />

arginarli nel momento in cui<br />

loro hanno trovato la via del<br />

canestro con continuità. Tutto<br />

sommato – conclude il coach<br />

– i nostri giovani hanno dato<br />

buoni segnali in ottica futura”. Il<br />

prossimo appuntamento, nonché<br />

primo fra le mura amiche, per<br />

la compagine biancoblù è in<br />

programma venerdì 19 ottobre<br />

Podismo: super Avis<br />

Nel fi ne settimana scorso gli atleti della Podistica<br />

Avis Fabriano sono stati impegnati su più fronti. In<br />

primis, Maurizio Buratti e Claudio Berettoni hanno<br />

partecipato alla Maratona di Carpi, in Emilia, facendo<br />

registrare tempi eccelsi: Buratti, alla <strong>prima</strong> maratona,<br />

ha corso i 42 chilometri e 195 metri in 2 ore 53<br />

minuti, Berettoni 2h 56’. A Pietralunga, in Umbria,<br />

Giorgio Tiberi si è classifi cato al 5° posto assoluto<br />

nella locale gara di 10,5 chilometri, con il tempo di<br />

35' 30". Un gruppo numeroso di avisini si è recato<br />

a Serra de’ Conti per la mezza maratona (21 km e<br />

97 metri): Gabriele Salvatori (1h 37’ 11”), Stefano<br />

Stefanetti (1h 41’ 48”), Lauro Brocanelli (1h 43’ 59”),<br />

Mauro Moschini (1h 45’ 39”), Alfredo Titti (1h 49’<br />

16”), Alfi o Faggioni (1h 58’ 39”) e Crescenzo Papale<br />

(2h 12’ 03”). Nella 8 chilometri, invece, tra le donne<br />

ha primeggiato Francesca Talamelli.<br />

(ore 21.15) al PalaGuerrieri<br />

contro l’attrezzato Castiglione<br />

Murri Bologna (uscito vittorioso<br />

73-57 nel primo incontro stagionale<br />

sul San Marino).<br />

Settore giovanile. La formazione<br />

Under 17 d'Eccellenza<br />

della Basket School Fabriano<br />

ha battuto Montegranaro 75-61.<br />

L'Under 15 d'Eccellenza ha superato<br />

senza problemi Falconara<br />

67-37. L'Under 14 Elite, invece,<br />

ha perso a Montegranaro 77-54.<br />

BASKET Serie C regionale<br />

L'Halley sbanca<br />

Castelfi dardo:<br />

poker di vittorie<br />

VIS CASTELFIDARDO 61<br />

HALLEY MATELICA 75<br />

VIS CASTELFIDARDO – Giampieri<br />

7, Baldini, Gioacchini 10,<br />

Bartocci 9, Marini 8, Monaci 6,<br />

Traini 6, Carletti 9, Gemini n.e.,<br />

Granato 6. All.Carletti<br />

HALLEY MATELICA – Porcarelli<br />

8, Sorci 15, Coicchio 3, Bracchetti<br />

2, Montanari 11, Gatti<br />

6, Quercia 19, Usberti 11. All.<br />

Sonaglia<br />

BASKET Serie D<br />

La Janus fa il suo dovere<br />

superando anche l'Aquarius<br />

AQUARIUS PESARO 59<br />

JANUS FABRIANO 78<br />

AQUARIUS PESARO – Terenzi<br />

13, Badioli 8, Marchionni 1,<br />

Carloni, Gasperini 1, Alessandrelli<br />

16, Corazzi, Sorcinelli 14,<br />

Velispahic 4, Capodagli 2. All.<br />

Spagnoli<br />

JANUS FABRIANO – Carnevali<br />

14, Iseini, Tonini 2, Bugionovo<br />

15, Silvi 14, Moscatelli 6, Nizi 5,<br />

Venturi 16, Mearelli 3, Prioretti 3.<br />

All. Lupacchini<br />

Terza vittoria consecutiva per<br />

la Janus Fabriano, che venerdì<br />

scorso sull’insidioso parquet<br />

dell’Aquarius Pesaro si è imposta<br />

per 59-78. E’ stato un match<br />

mai in discussione, condotto<br />

sempre in testa dai ragazzi di<br />

coach Lupacchini, i quali n<br />

dalle prime battute danno l’impressione<br />

di poter fare (e anche<br />

disfare…) a piacimento contro<br />

i volenterosi padroni di casa.<br />

Buona partenza dei fabrianesi<br />

nelle prime battute con un<br />

parziale di 0-6 che costringe<br />

il coach pesarese a chiamare<br />

time-out dopo un paio di minuti.<br />

Sospensione che sortisce<br />

il suo effetto, con gli ospiti a<br />

sonnecchiare e ad adeguarsi<br />

ad un ritmo più compassato<br />

imposto dall’Aquarius e che<br />

determina un primo quarto in<br />

sostanziale equilibrio (11-12 al<br />

10’). Con l’ingresso in campo di<br />

Michele Bugionovo, che in la<br />

nel canestro avversario 10 punti<br />

in pochi minuti, la Janus sembra<br />

trovare un buon ritmo in attac-<br />

L'Halley Matelica regola anche<br />

la pratica Castelfidardo.<br />

Al cospetto di una squadra<br />

di casa molto volenterosa, il<br />

team di coach Sonaglia mette<br />

sul piatto il peso speci co superiore<br />

del proprio talento per<br />

portare a casa la quarta vittoria<br />

su altrettanti incontri. L'Halley<br />

tiene sempre la testa avanti, n<br />

dalle prime battute del match,<br />

ma sulle prime soffre la forte<br />

aggressività degli avversari,<br />

che permette loro di restare in<br />

partita e preoccupare il quintetto<br />

biancorosso. Così sarà no<br />

all’intervallo lungo. Nel terzo<br />

quarto gli ospiti spingono il piede<br />

sull’acceleratore, cominciano<br />

a macinare gioco e allungano<br />

in maniera decisiva, creando un<br />

divario che nell’ultimo quarto<br />

co. Le conclusioni<br />

di Paolo Silvi, la<br />

verve di capitan<br />

Carnevali, oltre alla<br />

solita pericolosità<br />

sotto le plance di<br />

Venturi, consentono<br />

di arrivare al<br />

secondo parziale<br />

con un rassicurante<br />

+13 (23-36 al 20’).<br />

I pesaresi mettono<br />

in campo buona<br />

volontà, in particolare<br />

con il veterano<br />

Alessandrelli,<br />

ma poco possono<br />

contro il fornito roster fabrianese<br />

che accelera ulteriormente<br />

nella terza frazione, toccando il<br />

massimo vantaggio di 23<br />

lunghezze alla ne del 3°<br />

quarto (42-65). I restanti<br />

dieci minuti sono sostanzialmente<br />

una formalità,<br />

sebbene qualche eccesso<br />

di rilassamento fabrianese<br />

consenta all’Aquarius<br />

un timido tentativo di<br />

riavvicinamento (52-65<br />

al 34’). Tentativo prontamente<br />

stoppato da un<br />

paio di canestri di Venturi<br />

e partita in ghiaccio con<br />

il +19 finale. Si tratta<br />

di due importanti punti<br />

conquistati in trasferta che<br />

consentono alla Janus di<br />

mantenere la testa della<br />

classifica, in vista del<br />

big-match di venerdì 19<br />

ottobre (Palestra Mazzini<br />

di Fabriano, ore 21.15),<br />

contro l’altra capolista<br />

Virtus Jesi.<br />

Ferruccio Cocco<br />

si limitano ad amministrare.<br />

Quercia (19 punti) e Sorci (15)<br />

i migliori realizzatori, ma vanno<br />

menzionati i 19 rimbalzi di un<br />

Usberti (foto) che fa piazza pulita<br />

sotto i tabelloni e la verve e<br />

la determinazione di un ottimo<br />

Montanari (11), indubbiamente<br />

tra i migliori in assoluto. Ora si<br />

torna al palasport matelicese,<br />

sabato 20 ottobre (ore 18.15),<br />

per il derby contro San Severino,<br />

in attesa del primo vero big<br />

match della stagione, quando<br />

l’Halley scenderà a Pedaso<br />

per lo scontro diretto con una<br />

squadra a parimerito. Per ora<br />

le preoccupazioni sono per la<br />

caviglia ballerina di Rosei, di<br />

cui non sono ancora certi i tempi<br />

di recupero.<br />

Antonio Gentilucci<br />

Paolo Silvi,<br />

guardia della Janus Fabriano,<br />

autore di 14 punti a Pesaro<br />

classifi che<br />

DIVISIONE NAZIONALE C<br />

Giulianova, San Lazzaro,<br />

Reggio Emilia, Imola, Murri<br />

Bologna, Porto Sant'Elpidio e Lugo<br />

2; Bertinoro, Pisaurum, Ascoli, San<br />

Marino, Spes Fabriano, Recanati e<br />

Porto San Giorgio 0.<br />

SERIE C REGIONALE<br />

Halley Matelica e Pedaso 8; Todi,<br />

Tolentino e Gualdo Tadino 6; San Benedetto,<br />

Osimo e Aesis Jesi 4; Spoleto 2;<br />

San Severino, Castelfi dardo e Ascoli 0.<br />

SERIE D<br />

Vallesina, B.Giovane Pesaro, Virtus<br />

Jesi e Janus Fabriano 6; Maior Senigallia<br />

e Teste Matte Pesaro 4; Fossombrone<br />

e Montecchio 2; Vadese, Urbino,<br />

Aquarius Pesaro e Castelfi dardo 0.<br />

27 sport.<strong>indd</strong> 2 17/10/12 11.26


28 >FUORI PORTA<<br />

<strong>L'Azione</strong> 20 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />

"Liberi di fare", in carcere<br />

Un progetto che evolve ad attività lavorativa<br />

di SILVIA RAGNI<br />

di fare’: a Pesaro, presso la sezione femminile<br />

della Casa Circondariale, un progetto<br />

pedagogico che è un appuntamento sso. Ne<br />

‘Libere<br />

parliamo con Gina Iacomucci della Cooperativa<br />

Sociale Labirinto, che gestisce il laboratorio.<br />

Come nasce ‘Libere di fare’?<br />

Nasce dall’esperienza della ludoteca Riù, legata a un progetto<br />

della Regione Marche. Il Comune di Pesaro ha messo<br />

a disposizione delle risorse economiche al ne di garantire<br />

questo centro permanente di educazione ambientale e, dal<br />

luglio 2005, ha af dato la gestione della ludoteca alla Cooperativa<br />

Sociale Labirinto. A Riù, raccogliamo il materiale<br />

di scarto più disparato per cercare di dargli un senso nuovo,<br />

ma sempre coerente con la sua natura, ricercando possibili<br />

strategie verso uno sviluppo sostenibile. Traduciamo queste<br />

idee in progetti culturali, attività ludiche, corsi di formazione,<br />

percorsi educativi rivolti a scuole, genitori, insegnanti,<br />

curiosi. Poniamo il pensiero critico e creativo al centro: per<br />

una funzione attiva e consapevole, per valorizzare l’unicità<br />

di ognuno e le diversità. Ecco, da tutto questo nasce ‘Libere<br />

di fare’: un laboratorio permanente all’interno dell’istituzione.<br />

L’organizzazione dello spazio, la scelta dei materiali, la<br />

strutturazione del tempo sono i suoi elementi portanti.<br />

Come viene gestito?<br />

Alle detenute, durante un incontro, viene presentato il progetto<br />

e le cose che possono essere costruite: chi è interessata<br />

a frequentare il laboratorio, deve iscriversi. Tutto il percorso<br />

che porta alla costruzione è ‘di cura’ e di attenzione per le<br />

cose e per le relazioni, perché è questa la parte più importante:<br />

cerchiamo di motivare le iscritte a costruire oggetti e, in<br />

PSICOLOGIA E SALUTE<br />

a cura della Dott.ssa Giuseppina Malasisi<br />

Quanta fame di carezze!<br />

La psicologia come scienza del comportamento umano si è, da sempre,<br />

interessata ad individuare le motivazioni che sottendono i modi di fare<br />

delle persone. Per motivazione s’intende un bisogno fondamentale<br />

dell’essere umano che necessita di essere soddisfatto altrimenti si va<br />

incontro a un deterioramento mentale e sico. Uno psicologo americano<br />

di nome Erik Berne, a tal proposito, ha usato il termine fame come<br />

sinonimo di motivazione per sottolineare l’importanza di alcuni bisogni<br />

psicologici, come quello di essere toccato e di essere riconosciuto dagli<br />

altri. La fame di essere toccati e riconosciuti può essere appagata con<br />

le carezze intese non solo in senso sico, bensì come qualsiasi atto che<br />

implichi una forma di riconoscimento della presenza dell’altro. Possono<br />

essere date carezze sia con un reale contatto sico, sia attraverso<br />

qualsiasi forma simbolica di riconoscimento come uno sguardo, un<br />

saluto, un complimento o qualsiasi azione che signi chi “so che ci sei”.<br />

La fame di carezze si manifesta ben presto nell’essere umano, i neonati,<br />

anche se accuditi dal punto di vista sico, evidenziano n dai primi<br />

giorni di vita il bisogno di contatto con qualcosa di morbido e caldo,<br />

come il corpo di un’altra persona. Quando il bambino cresce, la sua<br />

fame <strong>prima</strong>ria di contatto sico si trasforma in fame di riconoscimento:<br />

un sorriso, un cenno, un aggrottamento delle sopracciglia, una parola<br />

sostituiscono, in parte, e gradualmente le carezze siche. Tutte queste<br />

forme di riconoscimento, sia positive sia negative, esercitano una stimolazione<br />

sul cervello di chi le riceve e per mezzo di esse l’individuo<br />

veri ca di esistere, di essere vivo, di essere preso in considerazione. La<br />

fame di carezze è talmente importante che è preferibile avere carezze<br />

Pesaro, il Riù della sezione femminile<br />

questo modo, creiamo relazioni all’interno di un luogo che,<br />

per natura dello stesso, è la privazione delle relazioni. La<br />

s da non è tanto il prodotto, quanto la possibilità - pur nella<br />

segregazione - di mantenere relazioni di senso.<br />

In che modo evolverà, ‘Libere di fare’?<br />

Probabilmente, da ‘attività ricreativa’ a ‘attività lavorativa’:<br />

penso che il passaggio da un’attività di volontariato ad una<br />

retribuita possa signi care, per le detenute, una diversa assunzione<br />

di responsabilità nel patto (contratto) che ogni lavoratore<br />

ha con chi gli commissiona un lavoro. Tutti sappiamo che la<br />

capacità di assumersi la responsabilità ricevuta corrisponde,<br />

nel patto datore-lavoratore, ad un compenso economico, lo<br />

stipendio. Questo, seppur fondamentale, non esaurisce il valore<br />

del rapporto professionale; perché il lavoro è per ognuno<br />

di noi indipendenza economica, ma anche emancipazione e<br />

riconoscimento sociale.<br />

Il riciclo include, insito, il concetto che tutto può essere<br />

negative piuttosto che non avere nulla. Il comportamento provocatorio<br />

di un bambino può, a volte, essere dovuto alla mancanza di riconoscimenti<br />

positivi, infatti, è meglio avere un rimprovero o una sculacciata<br />

che essere ignorato. Naturalmente per formare persone emotivamente<br />

sane sono necessarie le carezze positive, le quali possono variare da<br />

un livello minimo come un saluto, a espressioni di affetto e di totale<br />

accettazione incondizionata del tipo: “Ti voglio bene”, “sono contento<br />

di avere un glio come te”, “mi piace stare insieme a te”, ecc.<br />

I riconoscimenti positivi possono essere dati anche su ciò che si è<br />

fatto, come ad esempio “bravo, hai fatto un buon lavoro” “bello il tuo<br />

disegno”, “nuoti come un campione” ecc. Le carezze positive quando<br />

sono appropriate, pertinenti e non eccessive, danno alla persona che<br />

le riceve una sensazione di benessere, di vitalità, di importanza, la<br />

aiutano a prendere consapevolezza delle proprie abilità e a costruire<br />

l’autostima. Esse costituiscono un vero e proprio nutrimento a livello<br />

psicologico. La fame di riconoscimento non appartiene solo ai bambini,<br />

bensì accompagna l’essere umano in tutte le età, così come la fame di<br />

cibo. In base ad essa si determina l’uso che si fa del tempo. Le varie<br />

attività che si svolgono durante il giorno sono nalizzate ad ottenere<br />

riconoscimenti e quando queste volgono al termine spesso la persona<br />

si sente vuota e inquieta.<br />

Per esempio molte mamme che dedicano tutto il loro tempo ai gli e<br />

ai lavori domestici possono sentirsi sopraffatte da un senso di noia e<br />

inadeguatezza, quando i bambini crescono e vanno a vivere per conto<br />

loro. Così gli uomini che hanno trascorso tutto il loro tempo al lavoro<br />

possono vivere il pensionamento con senso di perdita e smarrimento.<br />

Af nché ciò non accada è importante che la persona abbia una buona<br />

capacità di riconoscere se stessa per tutto ciò che ha fatto e sia in grado<br />

di trovare nuovi modi per strutturare il proprio tempo e per ricevere le<br />

carezze di cui ha bisogno.<br />

reinterpretato sotto nuove forme, riutilizzato per iniziare<br />

nuove esperienze. Non trova che il collegamento con l’esperienza<br />

detentiva sia pregnante?<br />

Sì. Pezzetti di carta, cartone, rotolini, scatole, stoffe, carte da<br />

parati, bottoni, matite, poesie, che avevano una precedente<br />

storia e altro impiego vengono riutilizzati, acquistano un’altra<br />

identità attraverso l’impegno e la cura delle donne che partecipano<br />

attivamente al gruppo. Ci teniamo molto che i risultati<br />

del lavoro siano belli, perché il carcere manca di bellezza. E’<br />

per antonomasia l’opposto. Facciamo questo perché la bellezza<br />

è un diritto di tutti e le cose belle non diventano ri uti.<br />

Quante sono, in media, le ‘domandine’ pervenute per<br />

l’iscrizione al corso?<br />

Dieci, 12, a volte 15: non poche, su circa una ventina di<br />

detenute.<br />

Sono mai state organizzate esposizioni dei prodotti?<br />

Sì, partecipando a iniziative che riportano l’attenzione sulle<br />

situazioni delle carceri e a convegni, eventi in cui si ri ette<br />

sui temi dell’ambiente e del riciclo. A Bologna gli oggetti<br />

sono stati dati in premio per una lotteria di raccolta fondi<br />

per il carcere La Dozza. Al CaterRaduno di Senigallia, un<br />

memory olfattivo è stato battuto all’asta (a favore di Libera)<br />

a 700 euro contro i 20 del costo di partenza!<br />

Camus disse: ‘Creare è dare forma al proprio destino’.<br />

Come commenterebbe questa frase?<br />

Citerei Bruner: il laboratorio è laboratorio di pensiero, ‘scientia<br />

rescindi in more’. ‘La conoscenza si traduce in consuetudini’<br />

che potremmo rendere liberamente con ‘il pensiero si<br />

traduce nei suoi prodotti’. Gli oggetti costruiti a ‘Libere di<br />

fare’ sono esempio di ciò che Bruner chiama esternalizzazione:<br />

l’esternalizzazione produce una testimonianza dei nostri<br />

sforzi mentali, libera l’attività cognitiva dal suo carattere<br />

implicito, rendendola più negoziabile e solidale.<br />

Una vita<br />

buona<br />

Un grande racconto della “vita buona”.<br />

Questo l’ambizioso traguardo<br />

che si pone il Copercom attraverso<br />

la campagna “La vita è buona...”.<br />

Da oggi è disponibile in home page<br />

del sito e sul canale YouTube del<br />

Coordinamento un video dedicato<br />

a questo tema. Testimonial della<br />

campagna che correrà sulla Rete è<br />

il poeta Davide Rondoni, al quale il<br />

Copercom ha chiesto di raccontare<br />

cos’è per lui “la vita buona” e di invitare<br />

le ragazze e i ragazzi di oggi<br />

a mettersi in gioco, partecipando<br />

a questo grande racconto. Il video<br />

sarà presto raggiungibile anche<br />

attraverso i siti delle 29 Associazioni<br />

aderenti al Coordinamento.<br />

Saranno loro a invitare soprattutto<br />

le proprie organizzazioni giovanili,<br />

a partecipare a questa piccola impresa<br />

di comunicazione. “Il Paese<br />

ha tanto bisogno di vita buona, vero<br />

pilastro del bene comune, e perciò<br />

speriamo – ha commentato il presidente<br />

del Copercom, Domenico<br />

Delle Foglie – che questa nostra<br />

iniziativa incontri il gradimento e<br />

la partecipazione di tanti giovani”.<br />

Inevitabile la scelta della Rete<br />

come strumento di comunicazione,<br />

anche perché le nuove tecnologie,<br />

attraverso i social network e l’apporto<br />

originale dei nostri giovani,<br />

consentiranno non solo al video di<br />

circolare, ma soprattutto spingeranno<br />

i giovani a reagire. Come?<br />

Molto semplice. I nostri giovani<br />

sono invitati a lmare, con i loro<br />

mezzi, pensiamo in particolare ai<br />

videofonini e alle webcam, le proprie<br />

dichiarazioni.<br />

Per facilitare l’invio dei vostri<br />

lmati, abbiamo aperto un nuovo<br />

indirizzo dedicato: lavitabuona@<br />

copercom.it.<br />

Per ulteriori informazioni scrivete<br />

a: info@copercom.it Oppure, telefonate<br />

allo 06/6634826.<br />

28 fuori porta.<strong>indd</strong> 2 17/10/12 11.28


29 pubb.<strong>indd</strong> 2 17/10/12 11.28


30<br />

>DIALOGO< <strong>L'Azione</strong> 20 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2<br />

La modernità di Galassi<br />

Ha avviato un nuovo e vero ciclo di crescita, non solo economica<br />

di MARISA BIANCHINI<br />

Anni or sono ebbi l’onore<br />

di presentare al Rotary<br />

Club di Fabriano, il prof.<br />

Abramo Galassi e ricordo<br />

di averlo fatto non sulla base<br />

di un curriculum, pur eloquente e<br />

nutrito, ma sulla conoscenza profonda<br />

di una personalità e di una<br />

persona speciale. Fin da quando<br />

era stato mio collega all’Istituto<br />

Tecnico Industriale ed aveva, già da<br />

allora delineato ai giovani orizzonti<br />

di vocazione imprenditoriale, che<br />

valorizzassero merito e sacri ci,<br />

studio, applicazione, per obiettivi<br />

ambiziosi, ma possibili da raggiungere.<br />

Ma l’ottica, che negli anni, mi<br />

ha fatto guardare al prof. Galassi è<br />

stata quella di una sensibilità culturale<br />

a tutto tondo, che vedeva nella<br />

cultura la vera dimensione sociale<br />

di crescita di una comunità. Cultura<br />

musicale, artistica e di solidarietà<br />

sono stati i settori prevalenti di<br />

un’attenzione autentica che il prof.<br />

Galassi ha riservato in questi anni<br />

di presidente della Fondazione della<br />

Cassa di Risparmio di Fabriano e<br />

Cupramontana. Ha gettato il seme<br />

di una “materia <strong>prima</strong>”, la cultura<br />

appunto, che, declinata in tutte le<br />

molteplici forme, può avviare un<br />

nuovo ciclo di crescita, non solo<br />

economica, ma civile nel senso<br />

più alto. L’art. 9 della Costituzione<br />

parla di tutela e valorizzazione<br />

delle “cose di interesse storico,<br />

archeologico ed artistico”, no al<br />

paesaggio, all’ambiente e all’ecosistema<br />

ed ai beni culturali. Ciò<br />

signi ca che tutti siamo chiamati<br />

alla responsabilità verso questi<br />

beni comuni, che costituiscono la<br />

nostra <strong>prima</strong> ricchezza. “Niente<br />

cultura, niente sviluppo” titolava il<br />

Manifesto per una Costituente per<br />

la cultura, lanciata sul Sole 24 Ore<br />

il 19 febbraio scorso, con un appello<br />

implicito al sistema educativo<br />

e formativo, a tutti i livelli, dalle<br />

elementari fino alle Università,<br />

anche degli Adulti, perché arte e<br />

cultura possano diventare “volano<br />

di sviluppo, opportunità di lavoro<br />

e crescita anche economica”. “Una<br />

terza via” che il prof. Galassi con<br />

lungimiranza aveva pre gurato e<br />

personalmente testimoniato. I fabrianesi,<br />

e non solo, gliene saranno<br />

sempre grati.<br />

Il racconto di chi lo ha conosciuto<br />

Da Ferrazzani a Malpiedi, da Spacca ad Ottaviani<br />

“Era poliedrico e sensibile ad ogni richiamo che<br />

avesse un costrutto, dalla sanità al turismo, dalla<br />

cultura allo sport, all’imprenditorialità al sociale.<br />

Negli ultimi tempi diceva spesso di non dimenticare<br />

la Caritas, la San Vincenzo de’ Paoli e la Diocesi. La<br />

crisi che ha colpito il nostro territorio lo rattristava<br />

e lo portava ad immedesimarsi nel numero sempre<br />

maggiore di persone mancante dei beni <strong>prima</strong>ri di<br />

sostentamento. Veneto Banca, proprio su sollecitazione<br />

di Abramo Galassi, ha già sposato un progetto<br />

locale imperniato sul sociale e di indubbia rilevanza”,<br />

afferma Alberto Ferrazzani, vice-presidente<br />

della Fondazione Carifac. “Se dovessi indicare un<br />

settore che gli stava più a cuore, direi la sanità.<br />

Molti macchinari all’avanguardia dell’ospedale sono<br />

stati donati anche personalmente dal professore. La<br />

qualità della vita dei malati e le tecniche all’avanguardia<br />

per curare le patologie erano un suo pallino”,<br />

nota Roberto Malpiedi, segretario generale della<br />

Fondazione Carifac. “Una persona di grande forza<br />

d’animo, passione e tenacia. Da insegnante ha trasmesso<br />

ai tanti giovani la passione per la tecnologia<br />

e per le idee nuove. Per noi è stato un amico sincero<br />

e leale, un modello d’impegno sociale”, commenta<br />

Domenico Giraldi, presidente della Carifac. “Una<br />

perdita dolorosa per la nostra comunità. Con Abramo<br />

Galassi non se ne va solo un imprenditore illuminato<br />

che ha dato tanto all’economia del nostro territorio,<br />

ma anche un uomo appassionato”. Questo il messaggio<br />

di cordoglio del presidente della Regione<br />

Marche Gian Mario Spacca. Il sindaco di Fabriano<br />

Giancarlo Sagramola ha stigmatizzato: “Un grande<br />

imprenditore e un uomo sensibile. Di lui apprezzavo<br />

l’arguzia imprenditoriale. Ha creato migliaia<br />

di posti di lavori in tanti anni, di cui ha bene ciato<br />

specie la collettività fabrianese. La sua generosità<br />

nel campo del sociale si manifestava non solo con<br />

aiuti economici, ma con interventi lantropici per<br />

quelle attività che meritavano la degna attenzione”.<br />

Marco Ottaviani si sofferma sul sostegno di Abramo<br />

Galassi nel settore medico: “Il nostro ospedale deve<br />

moltissimo al professore. Non esitò a nanziare la<br />

campagna di prevenzione contro il melanoma quando<br />

si ammalò suo fratello, e a lui devo questa particolare<br />

opera di sensibilizzazione che ho condotto. Era un<br />

uomo colto, ne, intuitivo. Un lantropico onesto<br />

intellettualmente e che ci mancherà molto”. Roberto<br />

Bellucci racconta un aneddoto: “Quando lo andai a<br />

trovare in ospedale mi disse che poteva usufruire di<br />

un nuovo strumento per respirare meglio, ma il suo<br />

vicino di stanza, che versava nelle stesse condizioni,<br />

non lo aveva. Chiese immediatamente quanto costas-<br />

Protagonista inimitabile<br />

Perdiamo, con il caro professor Abramo Galassi, il gigante, l’ultimo ancora in<br />

vita, della <strong>prima</strong> generazione dei grandi imprenditori fabrianesi, quelli che hanno<br />

fatto di una piccola città il cuore pulsante della piccola e media impresa italiana,<br />

il centro di un modello economico che è riuscito a dare notorietà alle Marche<br />

traducendo in atti concreti lo spirito di iniziativa, la volontà e la capacità di fare,<br />

caratteri che si ritrovano nella natura stessa dei marchigiani.<br />

Uomo dai tratti gentili, di forte personalità e di in nita generosità, ha sempre<br />

mostrato, no ai suoi ultimi giorni, grande coerenza e forza interiore. Ha creduto<br />

fortemente in tutto ciò che faceva ed ha lasciato un esempio che non si dovrà<br />

lasciar sopraffare dall’indifferenza imperante e dall’inesorabile declino della memoria,<br />

un modello di impresa come valore sociale oltre che fattore economico in<br />

sé e per sé. La quali cazione delle strutture sanitarie fabrianesi, il sostegno delle<br />

attività sportive, l’attenzione costante e concreta verso le iniziative artistiche e<br />

culturali ne fanno un vero “mecenate”, si potrebbe dire una ‘ gura di altri tempi’.<br />

E’ grazie a lui che abbiamo potuto dar vita al Premio nazionale Gentile da Fabriano<br />

e farlo giungere alla sua sedicesima edizione.<br />

La città di Fabriano e il territorio umbro – marchigiano in cui ha magistralmente<br />

operato e ai quali ha dato benessere e sviluppo, non potranno sottrarsi dall’assumere<br />

concrete iniziative per rendere viva e presente la memoria e l’immagine<br />

di un uomo virtuoso, protagonista inimitabile della seconda metà del ventesimo<br />

secolo e dell’inizio del nuovo millennio.<br />

Galliano Crinella, Università di Urbino “Carlo Bo”<br />

Direttore del Premio nazionale Gentile da Fabriano<br />

se e il giorno dopo lo strumento arrivò anche per<br />

l’altro malato. Abramo Galassi aveva provveduto<br />

a sue spese. Mi sarei aspettato l’allestimento di<br />

una camera ardente in una delle tante<br />

chiese di Fabriano, vista l’altissima<br />

af uenza di cittadini comuni che gli<br />

hanno reso omaggio. Sarebbe stato<br />

un gesto consono alla statura umana<br />

e professionale del professore. Un<br />

successore di Abramo Galassi non<br />

credo che lo avremo”. Don Andrea<br />

Simone ricorda: “Mi rimane in mente<br />

la dolcezza, la premura che aveva nei confronti<br />

della moglie. Era un uomo buono, un galantuomo<br />

e un benefattore. Non tutti sanno che riusciva a<br />

conciliare la vita lavorativa con quella familiare in<br />

modo impeccabile. Credo che rimarrà un esempio<br />

anche nel privato e non solo per i tanti impegni<br />

assunti con successo nell’ambito pubblico”.<br />

Alessandro Moscè<br />

Abramo Galassi nel giorno della laurea honoris causa in Ancona nel 2009<br />

Impariamo<br />

a seguire<br />

le sue idee<br />

Gli antichi erano convinti che le<br />

idee risiedessero in qualche spazio<br />

lontano dagli uomini, in un<br />

altrove pieno di sfere luminose e<br />

collocato nell’etere. Oggi sappiamo<br />

che, molto più semplicemente,<br />

le idee ci seguono, ci inseguono<br />

e camminano con le gambe degli<br />

uomini. E il loro valore e lo spazio<br />

che percorrono dipendono dalla<br />

vocazione degli uomini a spostarsi,<br />

a sperimentare, a oltrepassare limiti<br />

e valichi. Abramo Galassi, nella<br />

sua lunga vita, è stato un uomo che<br />

ha incessantemente oltrepassato,<br />

operando per unire l’origine umbra<br />

e la maturità marchigiana, quasi in<br />

una “doppia cittadinanza” vissuta<br />

con orgoglio, rendendolo integralmente<br />

fabrianese e integralmente<br />

fossatano. Un glio dell’Appennino<br />

- inteso come spazio dell’anima<br />

e dello spirito <strong>prima</strong> che come<br />

luogo naturale di congiunzione tra<br />

comunità segnate e connesse da<br />

uno stesso destino -, l’interprete<br />

dell’idea forza, che ha radici lontane<br />

e francescane, di una montagna<br />

che invece di dividere può unire. Il<br />

modo migliore di ricordarlo oggi<br />

è, quindi, quello di farsi interpreti<br />

della sua lezione di uomo e della<br />

sua antropologia umana e imprenditoriale<br />

legata a due territori,<br />

proseguendo in quell’integrazione<br />

tra Marche ed Umbria che proietta<br />

Fabriano nell’unico disegno che,<br />

incarnando il senso stesso della<br />

nostra identità potrà garantire il<br />

nostro futuro. Grazie Professore!<br />

Sergio Mustica<br />

30 dialogo.<strong>indd</strong> 2 17/10/12 11.29


<strong>L'Azione</strong> 20 ottobre 2<strong>01</strong>2 >DIALOGO<<br />

31<br />

Ricchezza che è benessere<br />

Abramo Galassi ricordato dalle associazioni di volontariato sociale<br />

di SANDRO TIBERI<br />

La San Vincenzo de’ Paoli di Fabriano e le associazioni<br />

di volontariato sociale desiderano ricordare la figura<br />

dell’imprenditore prof. Abramo Galassi, originario<br />

di Fossato di Vico, ma fabrianese di adozione, per la<br />

sensibilità e il notevole contributo che ha dato allo sviluppo<br />

del nostro territorio, donando con capacità e generosità aiuti<br />

concreti, tangibili, per il bene di tutta la comunità. In occasione<br />

del conferimento della laurea ad honorem, in Ingegneria,<br />

presso l’Università Politecnica delle Marche ad Ancona, nel<br />

2009, il prof. Galassi, rivolgendosi all’assemblea, disse: “La<br />

predisposizione all’innovazione e alle cose belle mi ha portato<br />

a riconsiderare il passato come una base per il futuro migliore<br />

per la vita del territorio e tramite il Gruppo Faber ho cercato di<br />

promuovere continuamente anche la cultura, l’arte e lo sport.<br />

Sono stato sempre attratto dal bello, e rimango convinto che<br />

le cose belle, come l’arte, i monumenti, le chiese, le opere e<br />

tutte le attività artistiche debbano essere sostenute e recuperate<br />

con passione. Sono altresì convinto che non vadano dimenticate<br />

anche le cose non belle: la sofferenza, la malattia il<br />

dolore, per quanto possibile all’interno della funzione sociale<br />

dell’impresa, devono essere alleviati e combattuti. Infatti ho<br />

sempre considerato fondamentale il legame tra l’azienda che<br />

produce ricchezza e il territorio, un binomio imprescindibile<br />

per far crescere culturalmente e socialmente un paese. Non c’è<br />

vera ricchezza se non si trasforma in un benessere per tutti è<br />

questa la chiave per ottenere un progresso tecnico, economico<br />

e anche umano”. La figura del prof. Abramo Galassi è legata<br />

anche all’attività della Fondazione della Cassa di Risparmio e<br />

Cupramontana dove è stato per molti anni presidente. La sua<br />

capacità imprenditoriale e la sua lungimiranza hanno permesso<br />

la nascita, la crescita e lo sviluppo a Fabriano, della Banca<br />

degli Occhi, un fiore all’occhiello per il nostro territorio, che<br />

grazie anche all’operato del prof. Galassi è stato per tutti un<br />

chiaro esempio di come una struttura pubblica ospedaliera<br />

possa trovare nell’iniziativa privata un giustificato e valido<br />

sostegno a favore di tutti i cittadini.<br />

Un imprenditore<br />

lungimirante<br />

“Non c’è vera ricchezza se non si trasforma in benessere per<br />

tutti, questa è la chiave per ottenere progresso tecnico, economico<br />

e anche umano’’ – amava ripetere Abramo Galassi.<br />

Dopo una lunga malattia muore a 89 anni l’imprenditore<br />

fondatore della Faber Plast srl che nel 20<strong>01</strong> era diventato<br />

presidente della Fondazione Carifac. Il Comitato Promotore<br />

ricorda con nostalgia e commozione il simbolo della<br />

città fabrianese, che ha lasciato un vuoto incolmabile. Alla<br />

base del suo successo c’è la grande passione per il lavoro<br />

e la determinazione nel perseguire i progetti, ma anche la<br />

convinzione che il successo si costruisca giorno per giorno<br />

in un clima di appartenenza e di solidarietà. un uomo dalle<br />

qualità eccezionali, un imprenditore che ha fatto la differenza<br />

nell’industria italiana, determinando l’economia di due<br />

regioni - Umbria e Marche - e dando lavoro negli anni a più<br />

di 500 famiglie. Abramo Galassi era nato a Fossato di Vico<br />

(Perugia) nel 1923. Dopo aver frequentato l’Istituto tecnico<br />

industriale a Fabriano divenne insegnante nella stessa scuola.<br />

La vera svolta professionale arrivò nel giugno del 1955<br />

quando, insieme a tre amici, fondò la Faber Plast srl. Grazie<br />

alla lungimiranza e al genio innovativo, nel 1958 progetta<br />

e mette sul mercato i primi modelli di cappe in plexiglas.<br />

Nel 1963 inserisce un aspiratore all’interno di una cappa per<br />

cucina a tiraggio naturale, così inizia la produzione di una<br />

cappa aspirante decretandone il successo dell’azienda <strong>prima</strong><br />

sul territorio nazionale e pochi anni la conquista dei mercati<br />

a livello internazionale. Nasce il distretto fabrianese della<br />

cappa, che si svilupperà negli anni successivi a seguito di<br />

spin off dalla Faber. Sicuramente è uno dei maggiori fautori<br />

del boom economico, che ha fatto divenire la città fabrianese,<br />

leader nella produzioni meccaniche. Nel 1973 gli viene conferita<br />

l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della<br />

Repubblica Italiana, seguita da quelle di Ufficiale nel 1975 e<br />

di Commendatore nel 1981. Nel 2002 gli viene conferito sia<br />

il Premio Nazionale “I Marchigiani dell’anno” sia il premio<br />

Ernst & Young “Imprenditore dell’Anno 2002” nella sezione<br />

Global. Simbolo dell’industria italiana, ma soprattutto persona<br />

generosa e attenta al sociale grazie anche alle sue donazioni in<br />

campo medico e al supporto delle attività culturali ed artistiche<br />

del territorio. Ci uniamo al dolore che ha colpito tutta la città<br />

ed il mondo industriale, pensiamo che la sua passione sia stato<br />

l’elemento che lo ha reso grande nella sua vita.<br />

Comitato Banca di Fabriano e Vallesina<br />

L'ultimo saluto alla Misericordia<br />

Sobria quanto partecipata la celebrazione dei funerali del<br />

professor Abramo Galassi. “La passione infinita dell’imprenditore”<br />

è il titolo del volume che gli intervenuti hanno<br />

potuto prendere all’ingresso della chiesa della Misericordia<br />

dove si sono tenute le esequie di un uomo di grande forza<br />

d’animo, fautore di qualcosa di valido e duraturo, capace<br />

di migliorare la condizione economica e sociale del comprensorio,<br />

di aiutare i più bisognosi, di amare il bello, di<br />

lasciare dietro di sé un ricordo vivo e vitale. “Il fratello<br />

Abramo”, l’hanno definito i sacerdoti celebranti don Luigi<br />

Monti, don Andrea Simone, don Piero Vergari, don Livardo<br />

Hernandez, don Armando Pierucci e don Angelo Moriconi.<br />

“E’ stato un uomo di altri tempi per gentilezza, affabilità<br />

e generosità”. Pensieri e considerazioni poi ripresi, al<br />

termine della Santa Messa, dal presidente della Cassa di<br />

Risparmio di Fabriano e Cupramontana, Domenico Giraldi.<br />

“In questi ultimi due giorni sono state molte le riflessioni<br />

su un uomo dalla vita intensissima, dai tanti successi,<br />

tenace e dinamico. Ha trasmesso ai giovani la passione<br />

per la tecnologia, garantendo, quale primo industriale<br />

della cappa a Fabriano, il lavoro ad oltre 1800 persone.<br />

Oggi diamo l’ultimo saluto ad un importante fabrianese,<br />

umano, leale, modello di laboriosità, sempre animato dal<br />

valore forte di porre al centro dell’interesse la sua città e<br />

il territorio”. L’assessore Giorgio Saitta, ha aggiunto: “Un<br />

industriale che ha sempre assicurato un formidabile legame<br />

tra azienda e città, attento ai bisogni delle maestranze e di<br />

tutti gli altri collaboratori, mecenate intelligente e uomo<br />

che aveva ancora in mente molti progetti da realizzare.<br />

Tutto era degno della sua attenzione e consapevole del<br />

fatto che il denaro era solo un mezzo per realizzare le sue<br />

idee ed i suoi progetti”. Sono arrivati applausi scroscianti<br />

che hanno commosso non solo chi ha preso parte al rito<br />

religioso in una chiesa gremita in ogni posto, ma anche<br />

la moglie del professor Galassi, la signora Tecla e i figli<br />

Renzo e Alvaro. Il vicario del vescovo don Luigi Monti,<br />

dal suo canto, nel corso dell’omelia ha letto anche il messaggio<br />

del presule don Giancarlo Vecerrica, impegnato a<br />

Loreto con la Conferenza Episcopale Marchigiana. “La<br />

vita del fratello Abramo”, ha scritto il vescovo di Fabriano<br />

e Matelica, “è stata improntata alla vocazione intesa come<br />

servizio al lavoro, alla famiglia, alla città, al territorio. Era<br />

ed è una delle personalità che si sono spese per la nostra<br />

popolazione, esempio luminoso di ingegno umano e carità<br />

cristiana. Basta entrare nell’ospedale di Fabriano per<br />

vedere quanto bene è riuscito a regalare agli altri. Oggi<br />

il fratello Abramo, che si è addormentato nella pace di<br />

Cristo, è entrato a far parte del banchetto del cielo e si<br />

unisce al caro fratello Renato”. Parole cariche di emozione<br />

per una commemorazione (accompagnata dalle esecuzioni<br />

all’organo del maestro Agostinelli) cui hanno preso parte<br />

il vice presidente di Veneto Banca Franco Antiga, i vertici<br />

della Carifac Spa e Fondazione, l’assessore regionale<br />

Luigi Viventi e tante altre autorità civili di Fabriano e<br />

della zona montana. Mi piace concludere questa cronaca<br />

dell’estremo saluto al professor Galassi, con le parole di<br />

don Andrea Simone: “La sua grande fede, il suo amore<br />

per la tradizione religiosa, il suo interesse ai giovani e ai<br />

preti che intraprendevano attività per i giovani, sono stati<br />

gli altri elementi di una persona nobile che continuerà, da<br />

lassù, ad accompagnarci nella vita di questa collettività”.<br />

Daniele Gattucci<br />

La sua porta<br />

è sempre aperta<br />

Ho conosciuto il professore Galassi nel 2005, quando lo intervistai<br />

per la rivista della Tipolitografia Fabrianese, “Type<br />

news”.<br />

Passai da lui un’intera mattinata. Queste righe che seguiranno,<br />

sono il mio ricordo dell’uomo. Quello che rimane in me,<br />

custodito teneramente nel mio cuore, è la grande disponibilità<br />

che ogni volta che ci incontravamo lui emanava e anche la<br />

sua passione per la città di Fabriano. Si parlava di tutto e di<br />

tutto lui era a conoscenza.<br />

“Nessuno può dire quello che è un uomo. Mille impressioni<br />

a volte si sovrappongono e altre volte sfumano, ma possiamo<br />

annotarne le caratteristiche. Un crogiolo di forza d’animo,<br />

di abnegazione al lavoro, di fautore di qualcosa di valido e<br />

duraturo, capace di migliorare la sua condizione sociale, di<br />

aiutare i più bisognosi, di amare il bello, di lasciare dietro di<br />

sè un ricordo vivo e vitale. L’uomo della nostra storia, è tutto<br />

questo. L’uomo è Abramo Galassi. Forse nel nome c’è qualcosa<br />

di profetico? Il primo uomo che ha costruito un accessorio<br />

per aiutare la donna in cucina: la cappa. La cappa Faber. E’<br />

il primo industriale della cappa a Fabriano. La sua grande<br />

nemica è la noia e l’affronta con un’attività e una frenesia<br />

quasi ossessive. Da sempre crede nella tecnologia, nell’ultima<br />

invenzione capace di migliorare la vita. La sua porta è sempre<br />

aperta. Il suo animo nobile e fiero. Non ha invidia. Se vede<br />

la bontà di un progetto, ci si butta a capofitto e non smette di<br />

insistere, <strong>prima</strong> di vederlo realizzato. Lo possiamo definire<br />

uomo d’altri tempi, per la sua gentilezza, la sua affabilità, la<br />

sua generosità. Sempre pronto ad ascoltare e a farsi capire, sia<br />

dal più umile che dal potente. A vederlo sembra austero, ma<br />

nell’osservarlo si capisce tutta la sua disponibilità. La voglia<br />

di fare, di misurarsi con gli altri, ma soprattutto con se stesso,<br />

lo ha portato da professore dell’Istituto Tecnico Industriale<br />

di Fabriano, a diventare imprenditore in tredici Paesi di tre<br />

Continenti (Europa, Asia, America)”.<br />

Ciao, professore!<br />

Benigno Amori<br />

31 dialogo.<strong>indd</strong> 2 17/10/12 11.31


32<br />

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